mercoledì 29 novembre 2017

Noel Gallagher in Francia: "Liam e gli altri non meritavano la gloria: non scrivevano le canzoni. Liam pensa che il rock sia la giacca di pelle, io faccio parlare la musica"

Le Point Pop : Sembra che tu sia ossessionato dalle scarpe da ginnastica e che ne abbia a centinaia, accuratamente immagazzinate a casa.

Noel Gallagher : Me ne offrono tante, ma preferisco pagarle, ma è un po' triste per un uomo che ha superato i 50 anni comprare tonnellate di scarpe da ginnastica, non credi? Sono un accumulatore. Non butto via mai nulla. Indosso la stessa maglietta da vent'anni.

PP : Collezioni altre cose?

NG : Ho molti dischi, occhiali da sole e chitarre ...

PP : Niente auto?

NG : Non so guidare! A scuola, quando ai miei amici interessavano le auto, io preferivo suonare la chitarra. Penso che abbia avuto un certo successo ... ma che faccia infuriare mia moglie!

PP : Collezioni opere d'arte?


NG : Ne ho alcune, ma non mi definirei un collezionista. Avrei preferito comprarne di più, onestamente, ma non ne so molto. Se mi mostrano un Picasso lo trovo bellissimo, ma non riconosco l'artista.

PP : Sei buon amico di Damien Hirst ... (Noel ha visitato tempo fa anche due sue mostre allestite a Venezia, ndr)

NG
: Damien è un amico. I miei due figli sono ossessionati dai suoi squali!

PP : Fate entrambi parte della generazione della Cool Britannia!

NG : Londra è stata il centro dell'universo tra il 1994 e il 2000. Era una città divertente e libera ... Colpisce in modo particolare pensare a questo oggi. Con il terrorismo, la guerra, Donald Trump ... Penso che allora l'arte fosse migliore.

PP : Di recente hai cantato per l'album dei Gorillaz, la band di Damon Albarn. Ti sei riconciliato con lui per nostalgia?

NG
: Per molto tempo non abbiamo parlato! Una sera mi sono imbattuto in lui in un piccolo club privato di Londra. Io mi dirigevo verso il bagno e Damon camminava al mio fianco. Non ci siamo potuti evitare. Non ci siamo ignorati, ma è stato molto strano. Una volta nel bagno, ho pensato che fosse ora di seppellire la cazzo di ascia di guerra. Quando sono uscito lui era al bar. Mi sono sistemato vicino a lui. Mi ha detto: "Sai, in comune abbiamo più cose di quante vogliamo ammettere: abbiamo entrambi sperimentato qualcosa di incredibile negli anni '90 ...". Qualche minuto dopo abbiamo riso quando abbiamo rievocato i bei giorni passati. Da allora siamo amici. Inoltre lui vive vicino a casa mia e abbiamo molti amici in comune!

PP : Ma vi odiavate davvero all'epoca?

NG : Gli Oasis erano i rivali dei Blur, ma in realtà i membri dei gruppi non si conoscevano. La verità è che l'alcol e le droghe hanno giocato un ruolo importante in questa storia ... Eravamo sempre sballati e dovunque andassimo c'era lì qualcuno pronto a puntare il microfono di fronte alle nostre bocche e a provocarci. Siamo vent'anni più vecchi, eravamo troppo giovani e stupidi per prestare attenzione a quello che dicevamo.

PP : Tuo fratello è anche più linguacciuto di te ...

NG : Liam pensa che il rock and roll sia solo una questione di mentalità, di giacca di pelle, di camminata. Io lascio parlare la musica al posto mio. Nessun altro membro degli Oasis ha scritto una nota di una canzone a parte me. Per loro la gloria e il successo sono stati un fardello, perché non se li meritavano: a malapena suonavano! Un cantante che aspetta tutto il giorno a casa che qualcuno scriva un album per lui non ha nulla a che vedere col diventare una rock star. È pronto a fare qualsiasi cosa purché duri. All'inizio questa differenza tra me e lui era fantastica perché costituiva l'identità degli Oasis, ma quando sei un coglione di 50 anni è semplicemente ridicola. La mentalità muore man mano che invecchi. Quanto a me, invece, la gente canta sempre le mie canzoni, quelle durano per sempre. Anche se smettessi di essere famoso avrei ancora canzoni da scrivere.

PP : Dopo l'attentato di Manchester Don't Look Back in Anger è divenuta l'inno della città.

NG : Quando scrivi canzoni trascorri tutta la tua vita sognando di scrivere un giorno una canzone che tutto il mondo canterà. Ed è quello che è successo, ma in un contesto di morte e orrore ... Da un lato sono molto orgoglioso e dall'altro mi intristisce.

PP : Sarebbe stato un bellissimo segno di pace tornare sul palco con gli Oasis per cantarla otto anni dopo la separazione della band ...

NG : Non ci ho mai pensato.

PP : Sei ottimista?

NG
: Insopportabilmente ottimista. Spesso voglio solo vedere il bello di una situazione, il che fa venire a mia moglie voglia di strangolarmi! Quando ho lasciato gli Oasis la gente mi diceva: "Ma hai appena lasciato il più grande gruppo del mondo, cosa farai ora?". Dicevo:: "Gli Oasis erano tristi. Questo sarà fantastico".

PP : Su questo album possiamo sentire anche Johnny Marr (ex chitarrista degli Smiths), di cui sei caro amico. Ti ha dato qualche consiglio quando hai lasciato gli Oasis?
NG : Abbiamo molte cose in comune: siamo della stessa generazione, veniamo dallo stesso posto, i nostri genitori sono irlandesi, tifiamo per la stessa squadra di calcio, abbiamo entrambi fatto parte di rock band leggendarie con cantanti complicati, con cui abbiamo litigato e che non riformeremo mai. Ma né io né Paul Weller (ex cantante dei Jam, ndr), anch'egli su questo album, possono darmi consigli: ho venduto più dischi io di loro due messi insieme! In ogni caso non ho bisogno dei consigli di nessuno: conosco i miei difetti.

PP : Quali sono i tuoi difetti?

NG : Non sono un animale da palcoscenico come Jim Morrison, Nick Cave o Dave Grohl.

PP : Credi in Dio?

NG : Non credo né in Dio né nei fantasmi.

PP : Il tuo peccato più grande?

NG : La gola. Perché acquistare una chitarra quando posso acquistarne 50?

Traduz. italiana di oasisnotizie - Source: Le Point Pop

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