venerdì 31 maggio 2019

Ascolta Rattling Rose, nuovo brano di Noel Gallagher

Dopo averla presentata dal vivo una ventina di giorni fa, Noel Gallagher ha diffuso oggi la versione studio della sua nuova canzone Rattling Rose. Il brano, che segue la canzone Black Star Dancing e anticipa il nuovo EP Black Star Dancing in uscita il 14 giugno, vede oggi la propria pubblicazione digitale.

L’artista sarà in concerto in Italia a Mantova e Pistoia a luglio e, dopo aver aperto il The Joshua Tree Tour degli U2 nel 2017, è pronto a replicare anche a novembre e dicembre.

Parlando di Rattling Rose, Noel ha detto: "Riesce a combinare le influenze di Chris Rea, Chris De Burgh, Mike and the Mechanics e Slipknot, cazzo!!! Può darsi che abbia mangiato troppi orsetti gommosi di recente ... comunque è 'bella allegra' ... non sono parole mie, ma parole di David Cameron, che ha fatto il tocco di magia-gira-e-ritorna qua alla Soho Farmhouse quando l'ha sentita".

Ascolta qui il brano. 

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giovedì 30 maggio 2019

Video: Liam Gallagher fa sentire online un pezzo del suo nuovo singolo Shockwave


Nei giorni scorsi erano comparsi dei segnali e oggi c'è stato l'atteso boom. Liam Gallagher ha utilizzato Instagram per condividere con i propri fan un'anteprima del nuovo singolo Shockwave (onda d'urto), primo estratto dall'album Why Me? Why Not? (il titolo dovrebbe essere questo, come scritto da Liam su Twitter), il secondo album solista dell'ex Oasis dopo As You Were.

La canzone sarà pubblicata come singolo il 7 giugno (in formato vinile il 14 giugno), giorno d’uscita di As It Was, il nuovo docufilm su Liam diretto da Charlie Lightening.

Boombox a palla (scelta che farà eccitare tutti i nostalgici degli anni '90), Liam ha voluto regalare ai propri appassionati un assaggio della sua nuova fatica in studio, in attesa del concerto dell’8 giugno al Medimex di Taranto, ormai alle porte, e del secondo appuntamento italiani, il 4 luglio al Collisioni Festival di Barolo.



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sabato 25 maggio 2019

Noel Gallagher: "Black Star Dancing? Nile Rodgers la ama e si è messo a ballarla. Quindi ho fatto centro"

Una decina di giorni fa Noel Gallagher ha scambiato qualche parola con Jo Whiley di BBC Radio 2. Ecco una prima parte della traduzione della chiacchierata. Si parla di Black Star Dancing, nuovo brano dell'ex Oasis.

"L'ho prodotta da me e l'ho registrata ad Abbey Road", dice Noel. "Ai primi dell'anno ho avuto un po' di tempo libero, così, dato che avevo scritto un paio di canzoni, mi sono detto: vado a registrarle e vediamo cosa succede. Ho prenotato una settimana in studio. Arrivato al giovedì, non mi piaceva nulla di quello che stavo facendo. Il giovedì mattina ero sotto la doccia e ho pensato: vado in studio, straccio tutto e lo cestino, qualunque cosa accada. È capitato che stessi ascoltando Fashion di David Bowie, quindi c'è un po' di quel brano nella mia canzone. Appena sono passato a piedi vicino ad un'agenzia immobiliare, nei pressi del cinema del quartiere dove vivo io, mi è venuto il primo verso. Ed è stato tutto lì. Abbiamo fatto tutto in un paio di giorni. Ho riscritto una volta il ritornello, ma è stato un momento di ispirazione totale". 

"Da dove deriva il titolo Black Star Dancing? Non lo so, non ne ho idea. Inizialmente si chiamava All Night Forever. E ho fatto una cosa che mi ha entusiasmato molto. Ho fatto la registrazione iniziale il venerdì. Venerdì sera sono uscito per andare a vedere Paul Weller alla Royal Festival Hall. Ho portato con me il CD e l'ho messo in riproduzione nel furgoncino con cui ero andato al festival con alcuni miei amici. Appena la canzone è arrivata al ritornello, tutti mi hanno fatto: 'Oh, è fantastica!' e io ho pensato: 'La odio!'. Di solito non faccio sentire la roba se non è finita, in modo che non ci sia più modo di tornare indietro. Quindi ho riscritto una volta il ritornello, ma è venuta benissimo, sembra roba da discoteca".
   
"Nile Rodgers era ad Abbey Road a lavorare, me l'hanno detto e ho fatto: dopo lo saluto. Era passato di lì ed era diretto a Southampton (leggi qui, ndr). Ho fatto un salto da lui e lui mi ha detto: 'Dammi un paio d'ore e ti raggiungo'. È venuto da me, ha messo la testa fuori dalla stanza proprio mentre partiva il mio brano, ha sentito il brano, è entrato e mi ha fatto: 'Cos'è questo? Questa è tua? È una figata!'. E si è messo a ballare nello studio! Ho pensato: 'Be', è tutto ciò che ho bisogno di sentire, allora è fatta. Dov'è il mio telefono?'. Per una foto? No, di solito metto il mio telefono nello zaino e lo lascio in una stanza e non lo riprendo fino a che non è sera tardi. Ho trovato un sacco di messaggi da tutti. Avrei voluto fare il video di lui che ballava, perché è stata una bellissima performance".

Source: BBC Radio 2 audio - traduz. di oasisnotizie


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Video - Noel Gallagher celebra Guardiola: "È come Elvis: ha cambiato tutto"



Un titolo conteso fino alla fine, con Manchester City e Liverpool, che si sono dati battaglia a distanza fino all’ultima giornata. Alla fine a spuntarla sono stati gli uomini di Pep Guardiola, che non hanno steccato nella sfida conclusiva e sul campo del Brighton hanno vinto per la sesta volta nella loro storia la Premier League. 

Una cavalcata bellissima, resa emozionante dal duello col Liverpool che non ha mollato per 38 giornate. Grande festa, dunque, già negli spogliatoi dove c’è stato un ospite d’eccezione: Noel Gallagher, nato a Manchester e tifosissimo dei Citizens. 

Il cantautore, asceso alla fama con gli Oasis, è stato raggiunto da Alessandro Nebuloni di Sky Sport Italia, che l’ha intervistato brevemente: "Credo che questo sia il titolo più bello. La squadra arrivata seconda è stata fantastica. Questo Manchester City è una squadra straordinaria, e l'allenatore è di un'altra categoria. Guardiola è come Elvis: Elvis ha cambiato tutto, Guardiola ha cambiato tutto". Gallagher ha quindi animato i festeggiamenti per il titolo, facendo partire cori e cantando insieme a tutta la squadra.

E al termine della partita, negli spogliatoi dello stadio di Brighton, i giocatori di Guardiola hanno ricevuto la visita di Noel, che ha 'diretto' il coro sulle note di Wonderwall, grande successo del 1995 della band di Manchester.  

In serata la festa con i giocatori del Man City all'Etihad Stadium di Manchester è stata nel segno della musica degli Oasis, essendosi aperta con la canzone Rock 'n' Roll Star e avendo annoverato anche l'immancabile Wonderwall nella playlist.

Source: Sky Sport
 


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venerdì 24 maggio 2019

La figlia di Noel Gallagher: "Da piccola non capivo la povertà. Preferisco Noel solista agli Oasis, che non torneranno insieme. Gli Oasis wannabe? Buffi"

Anaïs Gallagher non è certo una ragazza sfortunata. È, infatti, figlia di Noel, ex colonna degli Oasis, e non si può certo dire che abbia avuto un'infanzia e un'adolescenza di ristrettezze. Intervistata da Happy Hour Podcast, la 19enne ha ammesso che da piccola non capiva cosa significasse essere poveri e che pensava che un tour sul set di Harry Potter fosse una possibilità concessa a qualsiasi ragazzino. 

Anaïs ha confessato di aver spremuto per benino la fortuna del padre, rocker multimilionario (patrimonio stimato: 45 milioni di sterline) che ha avuto la figlia da Meg Mathews nel gennaio 2000.

"Non devo lavorare sodo. È questo che mi distingue dagli altri figli di gente famosa. Sono pienamente consapevole di quanto io sia fortunata e di poter varcare la soglia di molti luoghi perché sono figlia di mio padre".

"Non me ne starò seduta qui a fingere di lavorare sodo. Uso questa cosa al meglio che posso. Se posso fare foto alle band perché mio padre è uno molto importante, perché non dovrei farlo?".

Vivere una villa, ha aggiunto la ragazza, è una cosa che le sembrava normale. "Era davvero facile da bambina non capire la povertà e che la gente deve lottare. Davo per scontato che tutti avessero una bella casa e che potessero permettersi quello che volevano".

"Parlo di quando avevo sei o sette anni. Il fatto che questa non fosse la vita normale mi confondeva. Per esempio ero una grande fan di Harry Potter da bambina. Mi lasciava confusa il fatto che un bambino non potesse andare sul set di Harry Potter perché ne era un grande fan".

Anaïs ha anche elogiato sua nonna Peggy Sweeney, madre di Liam e Noel, e l'ha ringraziata per averle fatto fare i conti con la realtà. 

"Per mia fortuna i miei genitori provengono dalla classe operaia, quindi mi hanno ficcato bene in testa che questa non è la normalità", dice la 19enne. "Mia nonna vive ancora nella casa di Manchester in cui mio padre è cresciuto. Io andavo a casa sua, in una quartiere popolare. Quindi mi hanno ficcato in testa da quando ero piccola: 'sei molto fortunata' ...".

"La mia famiglia mi diceva: 'Sei speciale, ma non sei migliore di nessun altro. Puoi ottenere delle cose che altre persone non possono ottenere, ma questo non ti rende migliore di loro' ...".

Rispondendo ad apposite domande, Anaïs ha anche rivelato cosa preferisce tra Oasis e Gallagher solisti e cosa pensa degli uomini di mezza età che si atteggiano come i fratelli Gallagher.

"Se preferisco gli Oasis o mio padre da solista? Sono cose diverse. Gli Oasis mi danno gioia e mi fanno sempre pensare a quei tempi bellissimi e la musica è fenomenale, ma al momento preferisco la roba da solista di mio padre, perché è davvero figa e mi piace la roba che sta facendo ora, è molto interessante. Inoltre ora le sento sempre. E ora vedo cosa mio padre mette nelle canzoni e mi piace che fare quello che sta facendo lo renda così felice. Ora è preso dal funky anni '80 e questo è proprio figo!".

"Con la mia migliore amica facciamo un gioco: scova il fan dei Gallagher. Hanno tutti lo stesso aspetto, si vestono tutti allo stesso modo, hanno tutti lo stesso dannato taglio di capelli. Io lo trovo buffo, quasi una caricatura, dato che mio padre non ha neanche quell'aspetto, il che è buffo".

Domanda finale: pensi che gli Oasis torneranno insieme?

"No. So che è quello che nessuno vorrebbe sentirsi dire e vorrei poter essere più misteriosa e farti: 'No, non posso dirtelo', ma personalmente non penso che torneranno insieme".

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martedì 21 maggio 2019

ESCLUSIVA: "Vi racconto il Liam Gallagher che non conoscete e il nuovo film: dietro il fare da spaccone, un'indole buona"

Un utente del forum di fan degli Oasis Live4ever, che scrive per la rivista GQ UK, ha pubblicato oggi un'intervista che gli ha concesso a Cannes Charlie Lightening, il regista di As It Was, il docufilm su Liam Gallagher di prossima uscita. Il regista si trova a Cannes per presentare la pellicola in anteprima.

L'abbiamo tradotta per voi.

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Charlie, come ti sta trattando Cannes?

Ora sono qui seduto nella mia stanza d'albergo a guardare il mare. È grandioso, amico. Qui non c'è nessuna 'prima' del film, ci stiamo tenendo tutto per la prossima settimana a Londra. Siamo qui per parlare di come il film sarà diffuso globalmente, penso. Troviamo un po' di persone a cui farlo vedere, parliamo con qualcun altro, vediamo che sensazione ha la gente, ma teniamo tutto per il Regno Unito perché, be', è la terra di origine e la cosa ha molto senso e lì c'è molta fame di questa cosa.

La scorsa settimana ti ho visto a Londra per la selezione della copertina di Hype e mi hai detto che eri sbalordito già per il fatto che questo film sia stato fatto. Cosa intendevi?

Penso che intendessi un progetto come questo. Ci è voluto molto tempo per metterlo insieme. Decollare all'inizio è sempre sorprendente, addentrarvisi e poi finire. Per la sua realizzazione in realtà ci sono voluti dieci anni. Ho iniziato a filmare Liam subito dopo la fine degli Oasis. Perché l'ho conosciuto negli Oasis, avendo fatto una cosina con loro verso la fine del loro percorso, nel 2009, e poi, per via del mio rapporto con Paul McCartney, Liam mi aveva chiesto di fare un po' di roba per i Beady Eye. E a quel punto, facendo un po' di dietro le quinte, dei video musicali, non ti rendi conto che stai facendo delle riprese per un film.

Come hai avuto modo di collaborare con gli Oasis?

In realtà io ero con i Kasabian. È quella la band con cui ho iniziato. Curiosamente il primo artista con cui ho iniziato a collaborare è stato Ronnie Wood, e quello mi ha condotto a fare delle robe per Kylie Minogue ... In ogni modo, mi è stato detto che c'era questa band e che la band avrebbe avuto tra le mani il disco quel finesettimana e che avrebbero organizzato una festa in una fattoria di loro proprietà e mi chiedevano se avessi voglia di registrarlo con loro. Ed erano i Kasabian. E quando sono diventati più famosi, sulla scorta di quello, ho iniziato a lavorare con JK dei Jamiroquai e poi quello ha fatto in modo che il mio lavoro fosse notato da McCartney.

E come hai conosciuto Noel e Liam?

Be', i Kasabian avevano fatto da gruppo spalla agli Oasis in America e io stavo facendo un film sulla creazione del secondo disco dei Kasabian. Noel e Liam sono venuti in studio ad ascoltare il loro album. E fu allora che li incontrai per la prima volta e quella serata finirono per trascorrerla con me. Serge e Tom dietro il bancone per la colazione nella cucina di Liam. Liam che letteralmente mi suonava canzoni che aveva scritto e che non ce l'avevano fatta ad entrare nel disco degli Oasis. E all'epoca, e non sto dicendo questo solo con il senno del poi, pensai: ?Wow, queste canzoni hanno qualcosa'. E poi vennero i Beady Eye e io per così dire partii con lui in viaggio, sai ...

Qual è stata la tua prima impressione di Liam?

Be', anch'io sono cresciuto a Manchester e ricordo di aver visto Live Forever e di aver pensato, come tutti: "Chi diavolo è questo? Cosa diavolo è questo?". Ero un po' piccolo per gli Stone Roses e quel lato di Manchester e degli Oasis arrivò proprio al momento giusto per me, con la giusta atmosfera. Erano semplicemente questi ragazzi con le giacche Sprayway, i parka, ed erano semplicemente fighi. La mentalità era proprio elettrificante. Ci fu Definitely Maybe e quello definì chiaramente la loro posizione. E ripensandoci ora si percepisce in modo netto come fu innovativo quel disco. Ma io ricordo (What's the Story) Morning Glory?, be', di quel disco tutti avevano una copia. E univa non solo i miei amici, ma la mia generazione attraverso la musica e attraverso una band. Era la prima volta che succedeva per me e fu potente.

All'inizio Liam ti intimidiva?


Dio, sì. Cioè, lo hai incontrato, sai come può essere, ma Noel può essere più facile da conoscere in modo diretto, mentre Liam sa essere un po' più guardingo. Ricordo che andavo alla O2 per guardare i Verve con un mio amico ed eravamo fuori dal foyer, pronti ad entrare. Mi squilla il telefono: era Tom dei Kasabian. "Charlie, che stai facendo?". Gli dissi che sarei andato a vedere i Verve tra un minuto ... Mi fa: "Ascolta, siamo ad Abbey Road con gli Oasis e ci stanno facendo sentire il loro nuovo disco. Vieni subito qui". Subito dopo sento armeggiare con il telefono e sento un'altra voce che dice: "Chi è al telefono?". È Liam. "Sono Charlie", gli dico. "Charlie chi?". "Charlie Lightening". "Charlie Lightening?". È stato l'inizio della nostra conoscenza. Poi il telefono passa a Noel che mi dice: "Charlie, ascoltami bene, c'è un pezzo che si chiama The Shock of the Lightning. Vieni qui, amico". E così fu: chiusi la chiamata e filai dritto ad Abbey Road.

Com'era l'atmosfera lì?

Be', per come era stato al telefono, quando sono arrivato lì non sapevo se si sarebbe comportato in modo strano con me o no. In ogni caso sono entrato e loro erano a metà della riproduzione del disco. Entro e Liam fa: "Whoa, whoa, whoa ...". Si zittisce e viene verso di me, mi mette il braccio attorno al collo e fa: "Dobbiamo ricominciare, perché questo stronzo non ha sentito niente di tutto questo". E poi me lo fanno risentire da capo. E con gli Oasis è questa la cosa: registrano la voce proprio alla fine, quindi Liam procede a cantarmi tutto il disco, nell'orecchio. Quindi è facile fraintendere una situazione con Liam. C'è un suo lato molto accogliente e un'indole proprio buona dietro quel fare da spaccone. Poi sono stato fortunato abbastanza da incontrare molti dei miei idoli, ma c'è qualcosa in Liam: rimane fedele a se stesso. Non ci sono balle con lui, ma onestà e cuore in mano.

Il film comincia dalla fine degli Oasis, a Parigi nel 2009 . Tu c'eri. Come fu?

Finì e già l'indomani penso che il resto di loro decise di proseguire. Un mese dopo lo scioglimento degli Oasis erano tutti a casa di Gem, semplicemente perché volevano avere qualcos'altro da fare. Non volevano starsene lì seduti a leccarsi le ferite. E forse la cosa accadde troppo presto. Avevano un demo e poi all'improvviso la casa discografica - era ancora quella degli Oasis - sentì i demo, disse che c'era un album e poi partì tutto a valanga da lì. Non fu prima della fine dei Beady Eye, con la successiva implosione di tutto il resto, il divorzio e così via, che Liam si rese conto che sarebbe potuta essere la fine di tutto. Tutto si fermò. Penso che con i Beady Eye la stampa non volesse che la cosa funzionasse o non voleva che lui funzionasse. Amo alcune di quelle canzoni e penso che molte delle cose che lui ha fatto in quella band siano fantastiche, ma non gli fu data alcuna possibilità. È come se Noel e Liam litigassero, litigassero e litigassero ... e poi si sentì un po' perso. Il film spiega dove si trovava e come la sua vita stesse attraversando delle difficoltà.

C'è stato il divorzio da Nicole. Il fatto che i Beady Eye non stessero funzionando. Le cose andavano male. Quando qualsiasi cosa finisce, hai bisogno di tempo per riflettere. Non ha avuto modo di fare nulla di tutto quello. E ricordati che lui era Liam Gallagher negli anni '90, la persona più famosa del mondo ad un certo punto. Ma anche in termini di destino e di viaggi e tutto quello, devi attraversare il bene e il male per apprezzare cosa sei e cos'hai o cosa avevi. A lui era stato detto: "Sei solo il cantante". Anche il modo in cui facevano i dischi, con la parte vocale piazzata lì proprio alla fine, Molto dispotico. Lui è un cantautore sottovalutato. Come dice nel film, "sono un cantautore con non molte canzoni". In realtà è piuttosto umile a questo proposito. La cosa fantastica di Liam è che sa quello che non gli piace. Non ci sono infingimenti. Dal punto di vista creativo, anche nei Beady Eye, Gem e Andy assunsero il ruolo di Noel, lavorando più come produttori, penso, e Liam arrivava, faceva la sua cosa e poi se ne andava. Era lì per molto tempo, ma non è un produttore che vuole lavorare ad un sound per ore. Ma sul secondo album dei Beady Eye c'è una canzone che si chiama Evil Eye, che tu forse non hai mai sentito, dato che non è entrata nell'album, ma era una traccia bonus dell'edizione speciale giapponese, ed è eccezionale. Molto semplice, molto Beatles, ovviamente, ma molto melodica. È un grande autore, aveva solo bisogno di tempo per coltivare la cosa.

Quanto è stato importante l'impatto di Debbie Gwyther, che ora è la sua fidanzata e manager, sulla vita di Liam sia sul piano professionale che personale? Lei è una forza con cui fare i conti, no?

Oh, l'impatto di Debbie è stato enorme. Lo ha salvato in molti modi. Non sapeva cosa fare o come farlo. Come dice lui nel film, lei gli dà un calcetto nel culo, gli spiega: "Forza, non è morto nessuno" e gli dice di concentrarsi di nuovo sulla musica. Lo ha sostenuto in alcuni tra i periodi peggiori. E semplicemente si amano, capisci cosa intendo? È tutto nel film. Vedi come è stretta la loro relazione, come ognuno di loro tiri fuori il meglio dlel'altro. Di nuovo, è una meraviglioso che io sia stato in grado di catturare questo, dato che quello che stavo facendo io era in realtà parlare di questo suo ritorno musicale. Non stavo facendo un documentario sulla vita sentimentale di Liam, ma Debbie, e ora la sua famiglia, sono talmente parte di tutto quello, che risplendono per tutto il film, si spera.

Com'è stato filmare con i figli di Liam?

Dico sempre che la parte più importante del mio lavoro è sapere quando non filmare. Sta lì l'abilità. E in realtà non è neanche un'abilità, ma è semplicemente essere sensibili verso gli esseri umani. Abbiamo registrato dei filmati fantastici di Liam e dei suoi due figli, Lennon e Gene, quando si sono incontrati a Bruxelles per andare ad Amsterdam. È una cosa dolce, affascinante e spassosa e veramente onesta e naturale. Penso che nessuno abbia mai visto Liam così, sai. Ci sono stati momenti, ovviamente, in cui io chiedevo: "Posso filmare un po' in camerino?". E lui mi faceva: "No, sai, a me non può fregare di meno". E va benissimo. Neanche io vorrei una videocamera puntata su di me tutto il giorno, che mi segua in giro. Ovviamente, a volte siamo semplicemente degli amici e quello facilita, e la natura di questi filmati grandiosi è questa: semplicemente mi sono trovato lì in alcuni momenti speciali perché siamo amici e non è una cosa prestabilita. Non c'è nesso né logica, e c'è una fiducia. Penso anche che il fatto che io lavori con Paul McCartney abbia aiutato. Lui è un Beatle, dopo tutto, e quello che va bene per un Beatle va bene per Liam, in qualche modo.

Liam è lo stesso sia a telecamere spente che a telecamere accese?

Sì, ma con Liam è sempre così. Non ci sono due Liam. Se è felice è felice, se non lo è non lo è, e  lo hai visto in base a come è.

La scena con la mamma di Liam con la madre Peggy è incredibile, davvero intima e "cruda".

Be', quella è proprio eccezionale, no? Lei non ha mai traslocato, non ne ha mai sentito l'esigenza, quindi al piano di sopra c'è la camera che Liam e Noel condividevano, ha ancora la stessa placca dorata con la scritta "Camera di Noel e Liam" attaccata alla porta. Stupefacente. Ma è stata tutta un'idea di Liam filmare quello e tutto il resto. Hanno sempre voluto comprarle una casa, ma lei non si è mai voluta allontanare dai suoi amici e così via, quindi penso che le abbiano comprato un cancello nuovo o non so cosa. Credo, però, che in virtù del mio rapporto con Liam siamo riusciti ad entrarci e fare quello che abbiamo fatto, parlato di Noel e della famiglia e così via. Non lo so, ma non penso che con qualcun altro avrebbe funzionato. Per me è quella la scena clou del film. Mentre eravamo nella loro vecchia camera, lui racconta storia di come loro non avessero niente da fare, fumavano cicche e ascoltavano Jimi Hendrix. Verso la vine della chacchierata si sente la mia voce che chiede: "Quindi ti mancherà di sicuro Noel, no?". Ma pensare che fu lì che cominciò tutto, in quella piccola stanza di Manchester, come dice lui, è una cosa piuttosto cosmica.

L'ombra di Noel si proietta nel corso del film?

No, proprio no, ci sono ancora quelle domande e quella relazione ancora c'è o non c'è.  Alla fine il tastierista, penso, dice: "Penso che Noel sopravvaluti l'importanza della musica e sottovaluti l'importanza di Liam". E fa notare come: "Sono sicuro che Liam non sappia fare nulla senza chiedersi cosa ne pensi suo fratello. Ogni cosa che tralascia o mette nello show è quasi esclusivamente fatto per un pubblico costituito da una persona". Le domande di Noel sono lì, ovviamente, ma non dominano. Come dice Liam, "Noel è diventato un grandissimo stronzo, mentre io sono ancora uno stronzo".

È stato frustrante il divieto di usare le canzoni degli Oasis per il film, divieto impostovi da Noel?

Sì, ma quello rientra nelle cose da fare. Prima lo recepisci, poi la cosa la superi. E in qualche modo è la cosa migliore che ti sarebbe potuta accadere. Dimostra, ancora una volta, che Liam è una persona che può fare da sé e che volere è potere.

Liam con un fan a Mykonos (Grecia) il 20 maggio 2019
Mi è piaciuto un sacco il pezzo a San Francisco, l'attraversamento del Golden Gate Bridge.

È una scena rivelatrice. Come dice lui, Liam, all'età che ha ora si alza la mattina e fa quelle piccole corsette mattutine, solitamente ad Hampstead Heath, North London. Alle 9.30 del mattino la sua giornata è finita. Si sveglia molto presto, alle 4 o alle 5 del mattino, fa la sua corsa e poi prende il caffè. Poco dopo la sua giornata è finita, già alle 10. Ronza nella vita, Liam. Dice sempre: "Dobbiamo andare a fare questo o andare a fare quello?". Ci siamo svegliati presto, molto presto, e siamo andati in auto sul ponte in modo da riattraversarlo di corsa facendo il percorso inverso. E ho fatto una chiacchierata con lui. Il sole stava sorgendo ed c'era la pace, e lui era di ottimo umore. Mi ha detto: "Se qualsiasi rock star 20enne degna di questo nome dicesse che vuole svegliarsi presto per attraversare correndo il Golden Gate Bridge, sarebbe fuori dalla band. Sarebbe immediatamente fuori dalla band".

Liam Gallagher sta appendendo le scarpe della rock star al chiodo?

Ma lui la roba rock l'ha fatta tutta, ora quella roba la fa ronzando. Era semplicemente un momento meraviglioso e lui si chiedeva se avrebbe visto di nuovo l'America e, in qualche modo, sarebbe andato in tour a suonare nuova musica, in qualche modo, quindi era felice per il sol fatto di trovarsi lì. L'unica differenza ora è che, come dice lui scherzando: "Non mi faccio otto grammi prima di salire sul palco, solo due". Quello che la gente non capisce è quanto ci tiene al concerto. Quando la sua voce è fottuta lui è il primo che è dispiaciuto quanto i fan. La gente pensa che in passato lui fosse un po' irresponsabile e via dicendo ... Ora no. Vuole quel palco e vuole essere di fronte a quel microfono. Non preoccupatevi, però, non sta andando da nessuna parte, non esiste questa possibilità. Essere una rock 'n' roll star è proprio quello che è lui. Non sa come si faccia nient'altro.

traduz. by frjdoasis (@oasisnotizie) 




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domenica 19 maggio 2019

"Liam Gallagher ha salvato il mio pub in crisi: da quando ha suonato qui è pieno turisti"

Un gestore di un pub irlandese ha raccontato come Liam Gallagher sia stato decisivo per far tornare in voga il suo locale.

Nel documentario As It Was, di imminente uscita, l'ex frontman degli Oasis racconta come sia stato importantissimo per la propria rinascita artistica e umana esibirsi in un pub della contea di Mayo, precisamente al JJ Finan's pub and hardware store a Charlestown, nell'ovest dell'Irlanda. Della contea di Mayo è originaria Peggy Sweeney, la madre di Liam e Noel Gallagher, mentre il padre è sempre irlandese, ma di Duleek, nella contea di Meath.

Nel trailer della pellicola Liam, riferendosi alla singolare esibizione in acustico nel pub risalente al luglio 2015, dice: "Eravamo in Irlanda. Poi qualcuno tira fuori la chitarra e, prima ancora di rendercene conto, la cosa fa il giro del mondo". 

John Finan con la moglie Bridie e Liam Gallagher nel 1997
La famiglia di John Finan gestisce il pub JJ Finan's dal 1953 e, grazie alla pubblicità che Liam ha fatto al locale con l'esibizione di quattro anni fa, John ha conosciuto un rinnovato interesse per il proprio pub.

All'Irish Mirror il 65enne ha detto: "Ogni volta che veniva nel Mayo, a Liam piaceva venire qui. Faceva visita ad ogni pub della città e amava fare una partita a biliardo con gli abitanti del luogo".

"Abbiamo trascorso delle belle serate qui e io apprezzo quest'uomo. Gli affari qui nel mio bar sono andati in fumo, la società rurale sta cadendo a pezzi. Non puoi bere e guidare e Liam ci ha riportato in auge. Ha portato un bel po' di turisti e addii al celibato qui, la gente mi chiede se Liam viene a bere qua. Tra qualche anno vado in pensione, quindi è un grande motivo di orgoglio che il nostro pub compaia nel nuovo film".

"Mi ha fatto un enorme favore cantando qui nel pub qualche anno fa con gli abitanti del luogo".

John Finan ha aggiunto che conosce i Gallagher da quando nessuno credeva che potessero sfondare. "All'inizio hanno fatto un CD e nessuno pensava che potessero ottenere qualcosa, ma poi una settimana dopo erano nella top 10 in Inghilterra".

Margaret Sweeney, madre di Peggy, originaria del Mayo, era una stella luccicante nel pub. "La loro nonna, Margaret Sweeney, per me era così speciale ... La sera che è morta ho pianto. Mi dava un po' di quattrini per mio figlio in occasione del suo compleanno e del Natale. È questo uno dei motivi per i quali mi piacciono quei ragazzi. Discendono da persone degne di rispetto. Il giorno della sepoltura Noel e Liam hanno trascorso una bellissima giornata qui, si sono seduti qui al bar a parlare con un tizio per un'oretta buona e se la sono spassata un po' con lui".

"Se mi invitano alla prima del film ci vado. Liam Gallagher è mio amico", ha concluso Finan.

oasisnotizie - Source: Irish Mirror

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sabato 18 maggio 2019

Lasciate lavorare Noel Gallagher. Gli artisti fanno così, hanno bisogno di una svolta

Noel a Seul il 18 maggio (@moon_ologue)
Qualche giorno fa Noel Gallagher ha pubblicato il videoclip di Black Star Dancing, riportando luce su un pezzo (originariamente uscito a margine della sua esibizione al Concerto del Primo Maggio) che nel frattempo abbiamo provato un po’ a nascondere sotto il tappeto. Se non altro per dargli tempo di venirci incontro, per farlo “crescere”, onde evitare un impatto così straniante con questa realtà che lui aveva provato già ad anticiparci a parole. Stentavamo a immaginarcela, ma adesso lo sappiamo: con le sue psichedeliche atmosfere fra il “cosmic pop” (già brevettato in Who Built the Moon?) e – soprattutto – la disco anni 70, il nuovo singolo di The Chief non è esattamente il brano che ci saremmo aspettati di trovare in cuffia, anni luce lontano da ciò che da venticinque anni siamo abituati a rintracciare su quelle coordinate – con Liam o senza.

Ecco: se già questo cambio ha stordito (non poteva fare altrimenti) e acceso tante bocche da fuoco, le dichiarazioni di Noel a margine del Concertone, a Radio Due, hanno fatto peggio. In sintesi: nel prossimo EP (che non sarà la sola uscita di quest’anno, pare) questo nuovo corso prenderà davvero il via, con drum machine e bassi in abbondanza, mentre le chitarre saranno pochissime. Panico. Riusciamo a immaginarci The Chief tutto disco e senza chitarre? No? Appunto: non riusciamo, ma non è detto che ci sia da aver paura. Anzi: non è proprio detto che, a prescindere dal risultato, sia una mossa per cui storcere il naso, questo voler dare una svolta alla propria direzione.

Chiaro, dichiarazioni del genere fanno rumore, e una cavalcata ballerina come Black Star Dancing – nonostante il lavoro di sdoganamento dal brit-pop di Who Built the Moon? – altrettanto. Ma non è un brutto pezzo, questo va detto, e finalmente porta iconoclastia e novità nel sacro mondo dei Gallagher. Perché se Noel e Liam sono (stati) sregolati nella vita, eretici a parole e supersonici nell’approccio, la loro musica è risultata sempre ultra-conservatrice – coi Beatles, e con tutta una certa tradizione brit. Ora, invece, è come se un nostro amico d’infanzia che continuiamo a frequentare tutti i giorni avesse cambiato di colpo taglio di capelli: prima di dare giudizi, uno straniamento iniziale è naturale; bisogna farci “l’occhio”, l’abitudine. Ci vuole tempo. Ma il coraggio della scelta (che pare comunque ponderata) resta.

Di più: se le carriere soliste di entrambi, così come la discografia della band post 2000, faticano a entrare nel cuore di molti, è sicuramente anche per la loro incapacità di allontanarsi dai modelli originali, di non evolversi mai davvero. The Chief in questo senso ha fatto più del fratello, ma l’ombra di Definitely Maybe e Wonderwall resta, e la venerazione (quasi a effetto nostalgia) dei primi Oasis è un dato incontrovertibile. Insomma, se finora non c’è arrivata un’altra Live Forever è semplicemente perché non può esserci: meglio guardare altrove e non rimanere schiacciati. Sotterrare le chitarre, anche. Se serve.

E c’è un altro aspetto, poi, che mina l’opinione che il mondo ha di Noel Gallagher, perlomeno da parte di chi “ne sa” – giornalisti, musicisti e in generale una fetta di appassionati di musica. Riguarda proprio l’ultra-conservatorismo: la “battaglia del brit-pop”, per i critici l’hanno vinta i Blur. Perché? Perché hanno rischiato con dischi come Blur e 13, si sono spinti sull’alternative, sull’innovazione. Gli Oasis, invece, pur con un po’ di snobismo sono considerati troppo faciloni, guardinghi, propensi al collaudato. E a ritroso, è vero: i Gallagher non hanno mai osato, hanno preso i Beatles e li hanno sporcati, drogati (ancora di più), contaminati e post-modernizzati, ma poi sono rimasti lì. E una porzione di mondo ha continuato a preferirgli uno come Damon Albarn, che della sperimentazione ha fatto la propria ragione d’esistere. Ci è riuscito? Non sempre, ma ci ha provato, e ha spinto più in là l’asticella di volta in volta.

Conta questo, alla fine, e un eventuale nuovo corso potrebbe rompere quella cortina di sufficienza con cui il Nostro viene visto in determinati ambienti, oltre a smarcarlo dai suoi stessi schemi. Potrebbe darci un Noel nuovo: magari sperimentale, sicuramente coraggioso. E sì, ripensare la propria musica in maniera tanto radicale, eliminando quelle chitarre che hanno fatto gli anni Novanta, è la scelta più difficile per un guitar hero come lui. Ma se cancellare gli assoli, le curvature morbide e quei riff così lenti e goderecci non è roba da poco per The Chief, figuriamoci per noi, che ci coccoliamo ancora l’immagine assurda di una reunion tutta sei corde e brit-pop. Appunto: dobbiamo solo fare l’abitudine ai cambiamenti. Lasciamolo lavorare: forse, dopo 25 anni, sta per arrivare una prima, vera svolta nella sua carriera. Così fanno gli artisti, no?

Patrizio Ruviglioni - Rolling Stone Italia

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"Non piangere Lampard", a Leeds coro da stadio sulle note degli Oasis. Lui invece vince e sfotte i rivali ricantando il brano negli spogliatoi

Il Derby County si è qualificato alla finale dei play-off di Championship, la Serie B inglese. Il 2-4 in trasferta sul campo del Leeds United di Marcelo Bielsa ha ribaltato la sconfitta dell’andata (0-1 a Pride Park) e per Frank Lampard, allenatore del Derby, il successo di Elland Road resterà indimenticabile. Oltre alla vittoria sul campo, però, l’ex bandiera del Chelsea ricorderà il suo viaggio nello Yorkshire per l’accoglienza riservatagli dai tifosi del Leeds.

Durante la partita, i sostenitori del Leeds hanno dedicato a Lampard una versione da stadio di Stop Crying Your Heart Out, singolo degli Oasis del 2002 (tratto dall’album Heathen Chemistry). Il testo scritto da Noel Gallagher è stato adattato in questo modo in relazione al caso Spygate:

"cause all of the spies / are hidden away / just try not to worry /you’ll beat us someday / we beat you at home / we beat you away / stop crying Frank Lampard"

("perché tutte le spie si sono andate a nascondere. Tu prova solo a non preoccuparti, un giorno ci batterai. Ti abbiamo sconfitto in casa, ti abbiamo sconfitto in trasferta. Smettila di piangere Frank Lampard").

Il fatto risale all’inizio del 2019, alla vigilia della partita di ritorno della stagione regolare tra il Leeds e il Derby. Alla seconda giornata la squadra di Bielsa aveva vinto per 4-1 a Pride Park. In vista della sfida di Elland Road un collaboratore di Marcelo Bielsa aveva spiato gli allenamenti degli avversari. Secondo Frank Lampard questa pratica era "non etica". Per tutta risposta, Bielsa ha convocato una conferenza stampa in cui ha spiegato i suoi metodi di studio degli avversari. Il Leeds è stato multato di 200mila sterline per la vicenda, versati dal tecnico argentino. Alla fine il Leeds ha battuto di nuovo il Derby, 2-0 con gol di Roofe e Harrison.

Quattro mesi dopo, prima dello scontro valido per i play-off, lo Spygate è tornato di nuovo d’attualità. I tifosi del Leeds hanno invitato a modo loro Lampard a "non piangere" dopo le tre sconfitte patite in tre partite, di cui due nel proprio stadio. Alla fine, però, il tecnico del Derby County si è preso una grossa rivincita nei confronti del Leeds: il successo di ieri sera è stato celebrato a lungo negli spogliatoi di Elland Road, e lo stesso Lampard ha intonato la versione da stadio di Stop Crying Your Heart Out dedicata proprio a lui.

Come si vede nei video dei festeggiamenti, l’ex centrocampista del Chelsea ha anche fatto finta di piangere. Lampard ha confermato che per lui si è trattata di una rivalsa: "Non ho pensato allo Spygate per molto tempo, però molte persone hanno detto che ci eravamo lamentati di questa vicenda. Non posso mentire: per me questa vittoria ha un sapore dolcissimo, proprio per questo motivo".

(rivistaundici.com)


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venerdì 17 maggio 2019

"Il nuovo disco di Liam Gallagher? Grandioso e migliore del primo. Vi stupirà"

"Il suo nuovo album? Lascerà la gente a bocca aperta". Charlie Lightening, il regista di As It Was, il nuovo docufilm su Liam Gallagher in uscita il 6 giugno, ne è certo. 

La pellicola, ha spiegato Lightening, conterrà una nuova canzone di Liam, intitolata Once, che il regista, parlando con la rivista NME, ha definito "la For What It's Worth del nuovo disco", un pezzo che "suona grandioso".

"È una prosecuzione di As You Were", ha detto Lightening, che ha avuto il privilegio di ascoltare in anteprima alcune canzoni del nuovo lavoro in studio dell'ex Oasis. "Se pensi a Definitely Maybe What’s The Story (Morning Glory)?, uno è il più punk e l'altro è il più importante, capisci cosa intendo? È quella la progressione. È qualcuno che si trova nel periodo migliore. La gente non ne rimarrà delusa. Penso che lascerà la gente a bocca aperta".

Su Once, Lightening dice: "Il testo fa: You only ever get it once ('Te lo becchi solo una volta'). L'argomento è tutta quella roba di ... quando l'ho sentita la prima volta era come se potessi ascoltarla e pensare alle esperienze che fai nella vita, ti è data una seconda possibilità, ma ti è data solo una volta. Io l'ho letta così: è come se potessi sentirla cantare a Noel, capisci cosa intendo?".

A proposito del nuovo singolo, Lightening non esita a definirlo "la mia canzone preferita di Liam". E aggiunge: "Penso sia molto migliore di Wall of Glass. Ti colpisce in modo più forte. L'album è la continuazione di As You Were, ma è solo un po' più grande: se stai facendo una cosa per la seconda volta, hai più fiducia alle tue spalle".

"Il primo singolo è talmente orecchiabile che l'intermezzo che ha è semplicemente grandioso e poi sfocia in un gran bel ritornello. È eccezionale. È il tipo di canzone che metti su quando cammini per strada battendo i piedi, dentro di sé ha proprio un calpestio. Queste canzoni le puoi sentire negli stadi. Ha quell'atmosfera lì. Ed è quella la differenza tra Definitely Maybe What’s The Story (Morning Glory). La sua voce è grandiosa: è Liam".
 oasisnotizie - Source: NME

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mercoledì 15 maggio 2019

Video: trailer in italiano del nuovo docufilm su Liam Gallagher

Arriva il trailer ufficiale di As It Was, il nuovo docufilm sul ritorno di Liam Gallagher, in uscita a breve. Eccolo con i nostri sottotitoli in italiano. Cheers.



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domenica 12 maggio 2019

Liam Gallagher: "A breve arriva il mio rock 'n' roll, altro che la cacchina cosmica di Noel!"

"Bene, una volta che sarò tornato sobrio, preparatevi a rimanere abbagliati dal mio nuovo album: niente cacchina cosmica, solo buon vecchio rock 'n' roll a breve, stronzi! LG"

Con queste parole pubblicate su Twitter Liam Gallagher, dopo aver esultato per la vittoria del titolo inglese da parte del suo amato Manchester City, punzecchia il fratello Noel, che tra l'altro oggi era presente allo stadio di Brighton, dove il City ha vinto la Premier League (video qui sotto). 




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giovedì 9 maggio 2019

Video: Noel Gallagher presenta dal vivo il brano Rattling Rose

Noel Gallagher, affiancato da alcuni anni dagli High Flying Birds, ha portato in scena una nuova canzone nell'ambito della branca britannica del suo tour. Il brano, Rattling Rose, è stato eseguito dall'ex Oasis alla Playhouse di Edimburgo lo scorso 7 maggio e successivamente in Galles, a Llandudno. Potete vedere qui il video della performance di Edimburgo: Rattling Rose è l’ultimo assaggio, dopo Black Star Dancing, del prossimo EP a firma Gallagher, che, stando alle parole dell'artista di Manchester, non sarà la sola pubblicazione di quest'anno.

Noel qualche giorno fa sul palco del Primo Maggio di Roma (foto: Henry Ruggeri)

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domenica 5 maggio 2019

Noel Gallagher: "Nile Rodgers mi fa: 'Incontro Sophia Loren'. E io che pensavo di aver sfondato ..."

In occasione dell'uscita del suo nuovo singolo Black Star Dancing, Noel Gallagher è stato intervistato ieri mattina da Johnny Vaughan di Radio X. Abbiamo tradotto la prima parte delle parole di Noel.

"Sì, c'è un'influenza di Bowie nella mia nuova canzone. Come la descriverei in sintesi? Un miscuglio di molte mie visioni e rivisioni di puntate di Top of the Pops dal 1983 e il 1987. L'ho scritta in studio, perché l'altra roba che avevo scritto non era così bella".

"C'era Nile Rodgers in studio? Sì, lui è capitato in studio mentre io lavoravo al brano. L'ho incontrato un paio di volte. Ho fatto una puntatina per incontrarlo e lui era seduto al banco del missaggio e suonava la chitarra nel suo stile. Gli ho chiesto: che ci fai qui? 'Sto lavorando con questa persona'. Ricordate quella ragazza di Liverpool che non ha vinto X Factor, Rebecca Ferguson? Mi ha detto che sta scrivendo canzoni con lei. Io mi giro verso di lei e faccio: 'LUI sta scrivendo canzoni CON TE?'. E lei: 'Lo so' ... Io ho fatto a Nile: 'Perché scrivi canzoni con lei? Io sono qui che fatico a scriverle'. Cosa mi ha risposto? Non ricordo, mi ha solo mostrato il suo grande sorriso ed è tornato a fare digdidigdidig con la chitarra".

"Avete mai incontrato Nile? È un gran tipo, un tipo incredibile. Quando è venuto in studio da me, noi avevamo messo su un pezzo. Gli ho chiesto dove stesse andando e mi fa: 'Devo andare a Southampton a incontrare Sophia Loren'. E ho pensato: 'Bene, proprio quando uno pensa di aver sfondato!'. Che ci faceva Sophia Loren a Southampton? Ascolta qui. C'era un lancio di un grande yacht e Sophia Loren era l'ambasciatrice di questa compagnia di navigazione. E lei aveva insistito affinché sul primo viaggio di questo yacht ci fosse Nile, quindi lui doveva andare lì a incontrarla".

Source: Video di Radio X - traduz. di oasisnotizie


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venerdì 3 maggio 2019

Noel Gallagher: "Guardiola alla Juventus? Non accadrà mai, io non lo permetterò"

Noel Gallagher, ex leader del gruppo inglese Oasis assieme al fratello Liam e grande tifoso del Manchester City, non vuol sentire nemmeno parlare della possibilità che l'allenatore spagnolo lasci i Citizens per sposare la causa bianconera. Un'ipotesi ventilata negli ultimi giorni, alla luce del tentativo della dirigenza piemontese di convincere l'ex Barcellona, legato al City da un contratto fino al 2021.

"Guardiola alla Juventus? Non accadrà mai", dice Noel. "Io non lo permetterò. Guardiola è un grande, un grande allenatore e una persona simpatica. È il migliore", il pensiero del cantante inglese espresso in un'intervista a RTL 102.5. "Sì, lo conosco, è un tizio fantastico".

Sull'andamento della stagione e sull'eliminazione in Champions League - la terza di fila con Guardiola in panchina - Gallagher ha poi aggiunto: "Cosa manca per vincere la Champions? Un pochino di fortuna, il VAR ci è andato contro, ma c'è sempre il prossimo anno, non dobbiamo vincere ora. Quando c'è la Champions vedo sempre in che città si svolgerà la finale. Se è, non so, in Azerbaigian dico che non abbiamo bisogno di vincerla, ma se è a Roma allora dico che dobbiamo vincere. Quindi la prossima volta che la finale sarà a Roma vinceremo".

Noel ha anche detto la sua sul duello per la vittoria del titolo inglese. "Il Liverpool un punto sotto di noi in Premier League? Non lo so, non guardo così in basso ... A chi importa di chi è secondo?"

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Noel Gallagher: "Niente più chitarre. Nel mio nuovo disco drum machine e molto basso"

Stanotte Rai Radio 2 manderà in onda un'intervista a Noel Gallagher, intercettato da Rock and Roll Circus, programma in onda dal lunedì al venerdì dalle 00.30, all'1.30. Salito mercoledì sul palco del concerto del Primo Maggio a Roma, l’ex leader degli Oasis, che è stato l’artista di punta dell'evento insieme ai suoi High Flying Birds, si è concesso ieri ai microfoni di Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini (membro della rock band Velvet, nota soprattutto per la hit Boyband, tormentone estivo italiano del 2001).

"Il nuovo singolo Black Star Dancing – che anticipa il primo di tre EP in uscita prossimamente - e le altre canzoni che ho pronte indicano la direzione che prenderà il mio nuovo disco: drum machine, molto basso e niente chitarre.

L’intervista concessa dall'ex Oasis a Rai Radio2 ha il sapore di una grande occasione: "Fino a un paio di anni fa rilasciavo un’intervista al giorno e mi sembrava fichissimo essere continuamente sui giornali e sui magazine – ha continuato Noel Gallagher - poi ho smesso perché mi sono annoiato e devo dire che la mia vita è decisamente migliorata".

Seguiranno dettagli una volta che l'intervista sarà diffusa, oggi dalla mezzanotte e mezza su Radio 2. 

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Video: Noel Gallagher intervistato da RTL 102.5 il 2 maggio

Giovedì 2 maggio, dalle ore 19.00, Noel Gallagher è stato ospite in diretta in radiovisione su RTL 102.5, canale 36 del digitale terrestre e canale 750 di Sky, in "Protagonisti", con Federica Gentile e Federico Vespa. 

Noel Gallagher si è esibito mercoledì al Concertone del primo maggio a Roma, in Piazza San Giovanni, insieme ai suoi High Flying Birds, e ieri è passato da RTL 102.5 per presentare il suo nuovo singolo, Black Star Dancing. Il brano è estratto dall'EP omonimo che sarà disponibile dal 14 giugno. "Nell'EP ci saranno, oltre al singolo, due remix di Black Star Dancing e due b-sides, 'Rattling Rose' e 'Sail On", ha spiegato ai microfoni di Protagonisti. Ma questo non sarà il suo unico progetto discografico in uscita quest'anno. "Ce ne sarà un altro alla fine dell'estate e uno a Natale".

Nel corso dell'intervista c'è stato il tempo di parlare anche di temi decisamente lontani dalla musica, a partire dal cambiamento climatico. "Non vedo il problema", ha detto l'ex membro degli Oasis, "se il pianeta diventa più caldo, ci abbronziamo di più". Per quanto riguarda, invece, la Brexit, Gallagher ritiene che sia "un'idea stupida". "Io non ho votato, ma non sono d'accordo. I politici inglesi sono degli idioti", ha detto.

L’annuncio del nuovo EP e del nuovo singolo arriva in concomitanza dell’inizio di un tour che porterà i Noel Gallagher's High Flying Birds in tutto il mondo. Oltre alle numerose date in madrepatria, la band inglese sarà in Italia il prossimo 8 luglio a Pistoia per il Pistoia Blues Festival e il 9 luglio a Mantova per Mantova Arte e Musica.

Ecco il video integrale della chiacchierata.


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giovedì 2 maggio 2019

Liam Gallagher, polverizzati in pochi secondi i biglietti per il suo docufilm As It Was nei cinema

Secondo quanto si apprende sul forum di Live4ever, nota piattaforma che raduna i fan degli Oasis e dei fratelli Gallagher, è andata sold out in pochi secondi la vendita dei biglietti per la "prima" londinese del documentario As It Was (qui una clip in italiano) su Liam Gallagher, la cui uscita in DVD è prevista per il 10 giugno.

Giovedì 6 giugno la pellicola sarà proiettata in anteprima mondiale all'Alexandra Palace Theatre di Londra, con un'esclusiva esibizione dal vivo trasmessa in diretta in vari cinema di Gran Bretagna e Irlanda via satellite.

Il film sarà inoltre proiettato sull'Alternative Stage al festival musicale di Reading e Leeds ad agosto.

Ulteriori info qui


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Ascolta qui: Noel Gallagher diffonde il nuovo brano Black Star Dancing

Ieri sera Noel Gallagher (VIDEO QUI) è stata la star internazionale del concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, dove ha proposto un mix di brani dalla carriera solista con gli High Flying Birds, canzoni degli Oasis (Wonderwall, Stop Crying Your Heart Out) e cover (All You Need is Love). Poche ore dopo arriva una succulenta notizia: l'ex-Oasis ha pronta nuova musica. Nella fattispecie l'EP Black Star Dancing, in uscita il 14 giugno e disponibile qui in preordine.

L'EP contiene la canzone del titiolo, Rattling Rose, Sail On, e altre due versioni remixate, di cui una curata da The Reflex. Noel Gallagher ha condiviso contemporaneamente il nuovo brano Black Star Dancing, che potete ascoltare alla fine di questo post.

Nole Gallagher tornerà a esibirsi in Italia con gli High Flying Birds questa estate, con due date in programma l’8 luglio al Pistoia Blues Festival e il 9 luglio a Mantova, in piazza Sordello, in occasione della rassegna Arte e Musica 2019.



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Video: Noel Gallagher infiamma il Primo Maggio di Roma con classici di Oasis e Beatles


Primo maggio all'insegna di Noel Gallagher, accolto da un boato al tradizionale concerto di Piazza San Giovanni a Roma. L'artista, salito sul palco dell'evento organizzato da Cigl, Cisl e Uil e condotto da Lodo Guenzi e Ambra Angiolini, era l'unico ospite internazionale del Primo Maggio romano e ha eseguito sei brani:

Fort Knox
Holy Mountain
It's a Beautiful World
Wonderwall
Stop Crying Your Heart Out
All You Need Is Love (The Beatles cover)

Clicca qui e qui per rivedere l'esibizione.

Oggi 2 maggio Noel sarà ospite di RTL 102.5 alle ore 19. E - notiziona - in mattinata sarà diffuso da alcune radio britanniche tra cui BBC Radio 2 e Absolute Radio il suo nuovo singolo, Black Star Dancing.





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