Intervistato da Jo Whiley su BBC Radio 2 (audio alla fine del post), Noel Gallagher ha parlato di Council Skies, disco in uscita il 2 giugno.
"È un album piuttosto riflessivo", ha detto Noel. "È stato scritto durante il periodo di quarantena per la pandemia nel 2020, che è un periodo della nostra vita al quale nessuno vorrebbe tornare, ma dato che ha attinenza con questo disco ci siamo dovuti tornare. Sai, quando si rimaneva svegli nel cuore della notte, quando tutti erano a letto, e ci si chiedeva quanto questa cosa sarebbe durata. Ho iniziato a scrivere canzoni molto riflessive. Sai, i temi degli album di solito spuntano solo quando finisci di scriverli e quando li stai ascoltando per te stesso e ti chiedi cosa siano. Sembra un album piuttosto riflessivo e introspettivo. C'è speranza in ogni canzone, ovviamente, ma finisce in modo tetro, devo dire".
"We're Gonna Get There in the End è un demo che ho pubblicato durante la quarantena. È un periodo tetro se ripensi al fatto che non era mai successo prima. Nessuno sapeva quando sarebbe giunta la fine di quella cosa. Quella canzone l'ho scritta una sera, l'ho diffusa e, cosa prevedibile, tutti ne sono andati matti. Non si adatta all'umore del disco, per niente, perché è troppo allegra. La gente ne andava matta così l'ho aggiunta all'album. Il disco ha dieci brani, poi c'è un vuoto significativo e poi viene la traccia undici, che dal vivo comunque sarà fantastica ed è una cosa gioiosa".
In un'intervista concessa di recente alla rivista Mojo, a proposito del nuovo disco Noel ha detto: "È piuttosto riflessivo, ma non nostalgico. Forse (lo è) Easy Now, che è oasisiana, ma le canzoni hanno un certo umore che va per alti e bassi. Pretty Boy è una fottuta canzone da festa. È il mio quarto album in studio e comprende, credo, qualunque cosa io abbia fatto negli ultimi tredici anni".
"Ho scritto il disco con una chitarra acustica, cosa che facevo in passato. È stato il ruolo che mi ha fatto abbandonare David Holmes quando componevo in piedi davanti ad un cazzo di sintetizzatore per Who Built the Moon?. E tutta quella roba era così lontana da quello per cui ero noto ... Le migliori canzoni che ho scritto sono state sempre inclusive, parlavano del 'noi' più che del 'me', sai".
Noel si è anche soffermato sulla propria libertà artistica e ha parlato di come vive le critiche dei fan più 'puristi', che storcono il naso di fronte ai suoi cambi di direzione musicale.
"A volte ho l'impressione di difendere il mio diritto di fare musica che non sia fottuto indie rock e di saltellare qui e là artisticamente. Quando scrivi Pretty Boy o Black Star Dancing senti che devi giustificarti, spiegare perché lo stai facendo, dato che la gente vuole che tu riscriva la cazzo di Don't Look Back in Anger quattordici volte per ogni album".
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Ai microfoni di Absolute Radio, lo scorso 11 giugno Noel Gallagher ha parlato di come ha vissuto la quarantena imposta dalla pandemia di COVID.
"Avevo terminato un tour mondiale nel novembre 2019 e avevo fatto quattro tour mondiali di fila", ha detto l'e Oasis, "per un totale di circa sette anni. Ero pronto per un anno di pausa e per i primi tre mesi di pausa non ho fatto granché, ho ultimato molte canzoni che non avevo finito. E ovviamente le due canzoni che ho inserito in questo best of non esisterebbero senza il lockdown. In realtà non esisterebbe neanche il best of".
"Quando ho lasciato gli Oasis non volevo firmare un nuovo contratto discografico. Avevo già fatto tutte quelle cose, quindi sì, direi che ora le cose sono abbastanza facili, dato che ci sono io al comando. Se facessi i capricci, gli altri dovrebbero danzare al ritmo di quei capricci".
"Dal punto di vista privato, la quarantena è stata un periodo davvero orribile e difficile, come per tutti. E so che persone come me ne risentono meno perché hanno un grandissimo cortile, ma tutto quell'aspetto è stato duro. Per i miei figli, per mia moglie ..."
"La terza quarantena è stata la più difficile? Non riesco a immaginare di entrare in un altro lockdown. A proposito, se qualcuno del governo è in ascolto, io un altro lockdown non lo faccio. Non mi interessa quello che dite voi, io non lo farò e basta. Comprerei un locale notturno nel West End (di Londra) e lo terrei aperto per 24 ore, quand'anche lì dentro ci fossi solo io a suonare le mie canzoni. Gallagher's Bar? Non so come lo chiamerò, ma sarà fantastico. Non entrerei in un altro lockdown".
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Interpellato da Sky Arts per il programma televisivo Noel Gallagher Out of the Now, l'ex chitarrista e cantautore degli Oasis ha parlato del periodo di quarantena imposto dalla pandemia di COVID.
"Quando hanno annunciato il lockdown nessuno sapeva cosa fosse davvero, perché chiaramente nessuno di noi aveva vissuto prima nel mezzo di una pandemia", ha raccontato Noel. "Quindi all'inizio era come: 'Wow, cazzo, che cosa significa?'. Poi hanno detto che sarebbe durata tre settimane, poi tre mesi. E dopo tre mesi realizzi e dici: 'Aspetta un attimo, allora la cosa è fottutamente seria' ...".
"Era quasi come se qualcuno avesse creato il virus per fottermi la vita. Perché ho solamente sei interessi nella vita: il calcio, lo shopping, la musica, viaggiare, uscire per ubriacarmi e la mia famiglia. E tutte queste cose erano state spazzate via. Per un anno. Per più di un anno!".
"Detto questo, creativamente e professionalmente, è stato incredibile. Ho scritto infinitamente più in questo periodo di quello che avrei fatto normalmente. Ho anche collaborato alla composizione con cinque altre persone nel primo anno. E in passato non lo avevo mai fatto. O perché ero troppo occupato o perché non me ne fregava. Ma visto che te ne stai lì buttato a casa, non hai più scuse, capisci?".
"Non credo proprio che troveresti qualche persona creativa che ti dirà che ha passato un lockdown di merda, perché il tuo mondo tende ad esistere comunque nella tua mente. Il rovescio della medaglia di tutto questo è che come famiglia è stato fottutamente orribile. I miei figli erano in DAD ed avevano appena cambiato scuola. E poi è arrivato il lockdown e quindi non hanno avuto la possibilità di fare amicizia. E questo è stato straziante. Uno dei miei bambini ancora non ha superato la cosa. È stato proprio straziante".
"Devi assolutamente avere speranza per il futuro, perché cos'altro ti resta? Non puoi semplicemente accettarlo. Siamo qui in un teatro oggi. E questo teatro probabilmente sta morendo. L'industria del teatro sta morendo. La musica live è morta. E chissà quando tornerà. Nessuno lo sa, è questo il problema. Il governo non mostrerà a nessuno di noi che lavoriamo con l'arte una tabella di marcia per uscire da tutto questo, perché sanno che alle prossime elezioni li manderemo a fanculo. Quindi non sono interessati a quello che noi vogliamo".
(traduzione a cura di Luca)
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A colloquio con The Chief: il decennale degli High Flying Birds, il disco di inediti degli Oasis che doveva uscire durante il lockdown («Liam non era d'accordo»), il prossimo album. Zero rimpianti, tanta voglia di futuro.
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«Puoi chiedergli quello che vuoi», dice il manager prima di iniziare l’intervista con Noel Gallagher, «ma ti chiediamo per favore di evitare domande su Liam o sulla reunion degli Oasis. Non vuole più parlarne». Prima e unica regola del fight club; almeno da
questo lato del ring non ha più senso tenere i guantoni in mano.
Finalmente,
aggiungiamo, nonostante sull’altro angolo il pugile sembra ancora
carico per twittare uppercut. A dieci anni di distanza la campanella ha
chiuso l’incontro, la baruffa tra fratelli cinquantenni iniziava a
puzzare (di stantio). Questa reunion non s’ha da fare, The Chief l’ha
detto, ridetto, ripetuto e ribadito ancora.
Certo, nella soap del
rock’n’roll di “grandi amori che fanno giri immensi e poi ritornano” ne
abbiamo visti parecchi, forse troppi per spegnere la fiammella che
ancora scalda i gallagheriani più stoici. A riaprire la ferita, infatti,
ci aveva pensato l’inedito Don't Stop ... uscito a nome Oasis lo scorso aprile, il primo ufficiale dal 2009. Colpo inaspettato, tanto quanto l’arrivo di Back The Way We Came, il greatest hits in uscita l’11 giugno 2021 che celebra i dieci anni di Noel solista.
«Già
tempo di un best of? Non è che gli High Flying Birds ci lasciano le
penne? E cosa sono tutti quegli easter egg Oasis nel testo del primo
estratto We’re On Our Way Now?». Il carosello dei fan è
ricominciato. «Quella canzone parla di stringersi attorno un amico che
sta vivendo una brutta situazione da cui ha deciso di uscire, ma non
dirò di più». Il tema del brano ci ricorda qualcosa…
Quindi proprio nessun ripensamento?
In realtà sono contento di aver lasciato gli Oasis, anche se non negherò
mai che il periodo con loro sia stato veramente incredibile e sono
fiero di averne fatto parte, così come sono fiero dei miei dieci anni
con gli High Flying Birds. Sono cresciuto nella scrittura e nelle idee,
la band è cresciuta con me e si è trasformata. Inoltre ho conosciuto e
collaborato con persone che non avrei mai incontrato se fossi rimasto
con gli Oasis.
Insomma, nessun rimpianto.
Forse un rimpianto c’è, quel concerto a Parigi nel 2009 (la band si sciolse prima di salire sul palco,
ndr). Gli Oasis sarebbero comunque finiti dopo quel live, ma forse
sarebbe stato giusto farlo, almeno per i fan: cercare di calmarsi tutti
quanti e di vedere come sarebbe andata. Tuttavia una parte di me è
comunque convinta che quel concerto sarebbe stato dannatamente orribile.
E poi, sai, a me non piace vivere nel passato.
Infatti mi ha stupito quando, lo scorso aprile, dopo l’uscita di Don’t Stop… si era iniziato a parlare dell’arrivo di un “nuovo” album di inediti firmato Oasis.
Avrei voluto farlo uscire, ma non è stato possibile. Durante le prime
settimane del lockdown avevo trovato un vecchio nastro contenente sei o
sette inediti registrati quando gli Oasis erano ancora insieme. Mi
sarebbe piaciuto pubblicarlo, come fosse un regalo per i nostri fan
durante un periodo così difficile come l’isolamento. Ma ovviamente Liam
non poteva essere d’accordo.
Ma scusa, le canzoni sono state scritte da te giusto?
Corretto.
E quindi Liam come ha potuto impedirti di pubblicarle?
Sai, se si vuol far uscire qualche inedito degli Oasis, tutti devono
essere d’accordo su quali canzoni saranno pubblicate, sulla promozione,
su come verranno mixate e tutto il resto, e lui non poteva essere
d’accordo con nessuna delle mie idee. Ma va bene così, ora sto pensando
ad altro, magari le terrò per me e le pubblicherò a mio nome e non come
Oasis.
Parliamo allora dei tuoi nuovi inediti, We're On Our Way Now e Flying On The Ground.
Sono due vecchi brani che ho scritto negli ultimi 10 anni ma che non
erano mai entrati negli album. Non erano mai state davvero completati e
ho approfittato del lockdown per farlo. Credo che We’re On Our Way Now abbia un suono più vicino al mio stile “tradizionale”, mentre Flying On The Ground
sia più soul pop, anche se non mi piace inquadrare le canzoni in un
genere. Credo siano ottimi brani, punto, e ne sono molto contento dato
che, solitamente, le tracce extra di un best of non sono mai granché.
Queste due, invece, sono eccezionali.
È bello sentirti parlare così, temevo che l’uscita di Back The Way We Came significasse la fine degli High Flying Birds.
In realtà se non fosse stato per il lockdown non credo avrei fatto
uscire questo disco. Tuttavia durante quel periodo ho riflettuto sugli
ultimi dieci anni di carriera solista e mi è sembrato giusto
pubblicarlo, aggiungendo due nuove tracce per renderlo più speciale.
Questa non è assolutamente la fine degli High Flying Birds, semmai è un
nuovo inizio. Mi aspetto tranquillamente altri 10 anni come questi.
Parli spesso del lockdown. Come hai vissuto l’isolamento?
I primi tre mesi sono stati ok, ero appena tornato dal tour e avevo
bisogno di riposare. Staccare per tre mesi era quasi una novità per me.
Poi quando è arrivata la consapevolezza che sarebbe stato un periodo
lungo, cazzo, lì non è stato per niente bello. Mia moglie soffriva, i
miei figli soffrivano, la nostra vita quotidiana era stata spazzata via,
e non pensavamo ad altro che tornare alla normalità il prima possibile.
Grazie a dio sono una persona creativa, il mio mondo è lì dentro, e ho
scritto più canzoni nell’ultimo anno di quanto avrei fatto se non ci
fosse stato il lockdown. Da un certo punto di vista è stato un bene, ma
farei subito a cambio se il mondo potesse tornare alla libertà di prima.
Sono successe cose terribili e spero che tutto ciò finisca presto.
Puoi già dirci qualcosa delle nuove canzoni?
Quei brani faranno parte di un nuovo album a cui sto lavorando proprio
in questo periodo. Sono ancora in fase di scrittura, diciamo a metà, il
materiale sta già prendendo forma ed è abbastanza vario, ma non voglio
sbilanciarmi troppo. Credo che potrebbe uscire verso la fine del 2022,
forse nei primi mesi del 2023. Non voglio mettermi fretta, ho deciso di
prendermi quest’anno per scrivere, il prossimo per mixare, poi vedremo
quale sarà lo stato del music business quando sarà pronto.
Quanto ha influito la pandemia su questa decisione?
Ha influito, non posso negarlo. Non voglio far uscire un nuovo album
senza poterlo portare in tour come si deve, si perderebbe nella notte
dei tempi. Inoltre non ho bisogno di far uscire per forza nuovo
materiale, non sono così disperato (ride, ndr). Mi posso permettere
di aspettare e vedere cosa succede. So bene che mentre sarò lontano dai
palchi uscirà tanta concorrenza, ed è per questo che sono concentrato
per fare il miglior disco possibile.
Le
possibilità di tornare in scena ci sarebbero, l’Inghilterra è stato uno
dei primi Paesi a indirizzarsi verso la riapertura dei grandi eventi,
festival compresi. In Italia, invece, abbiamo ancora qualche difficoltà
in questo senso.
Io non farò nessuno spettacolo, se non qualcosa per la televisione.
L’unica ragione per cui, in questo senso, l’Inghilterra è più avanti
rispetto all’Italia è a causa del Brexit: siamo un’isola e ora ci è
permesso chiudere le frontiere, procedere velocemente con il vaccino e
tenere la situazione sotto controllo. Qui in Inghilterra le cose
potrebbero tornare più velocemente a come erano prima della pandemia,
moltissime persone sono già state vaccinate, ma non credo che
quest’estate sarà davvero possibile andare a un festival. Si stanno
vendendo i biglietti, ma non credo saranno realizzati. Abbiamo tutti
bisogno della musica live, per la nostra salute mentale, per quella
sensazione meravigliosa di stare in mezzo ad altra gente. Questo deve
essere l’obbiettivo comune, riportare le persone a vivere insieme e
senza paura degli altri.
Tu poi sei sempre stato critico nei confronti del distanziamento sociale e delle mascherine.
Sì e lo penso ancora. Credo che la gente non avrebbe dovuto essere
costretta a coprirsi il volto, e non sono sicuro che la mascherina o il
distanziamento sociale siano stati un rimedio veramente efficace. Anzi,
credo siano stati una violazione dei diritti umani, ma viviamo in tempi
strani. Non credo nell’efficacia della mascherina e non mi piace
indossarla. Non si poteva neanche andare al cazzo di supermercato, ma
questo è ciò che è stato deciso. Ora per fortuna sembra che la
situazione sia sotto controllo. È il momento di pensare al futuro con
ottimismo.
Credi che potremo ritornare ai concerti senza la paura del contagio?
Credo ci saranno molte persone che continueranno ad aver paura, ma penso
che la decisione debba essere loro, mentre chi non ha timore del
contagio dovrà essere libero di non indossarla. Io non ho mai avuto
paura del Covid, perché sono morti solo l’1% dei contagiati. Il 99% è
guarito, mi sembra una buona statistica, ma solo in futuro scopriremo
come sono andate veramente le cose.
Intervistato da Dave Berry di Absolute Radio, Noel Gallagher ha risposto a una domanda sulle sue serie TV preferite e alla domanda su cosa gli dia più fastidio.
"Non ho guardato molto i telegiornali, a causa di tutte le informazioni discordanti. Non sono uno che guarda molto la TV. Sì, ho guardato Tiger King su Netflix, che è come avere un milione di DVD. Ho visto Giù le mani dai gatti. Mia moglie ha visto Game of Thrones. Io non he ho visto manco un episodio. Una sera, tornato dallo studio di registrazione, vedo una scena di una ragazza che se ne andava in giro con le tette di fuori, trascinandole per il televisore. Ho fatto: 'Sara, cosa stai facendo vedere ai bambini?'. 'È Game of Thrones'. 'Be', vai avanti, allora' ... ".
"La cosa che mi dà più fastidio? Al momento, la gente che ti punta il dito contro perché non ti sei vaccinato e non indossi la mascherina. Dovrebbe essere una scelta personale, odio questo atteggiamento. Giorno per giorno, non mi danno fastidio molte cose: mi sono creato la mia bolla di fantasia attorno a me, da cui mi rifiuto di uscire. Oggi siamo immersi ogni giorno nel profumo della ... merda, per non dire di meglio, dato che con la mia famiglia vivo in campagna. Avevamo proprio bisogno di spazio e aria fresca, però".
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È stato pubblicato stamane su YouTube il demo di We're Gonna Get There in the End, nuovo brano di Noel Gallagher, scritto due settimane fa, come riferito ieri dallo stesso cantante sui suoi profili social.
La canzone parla di speranza, dopo un anno segnato dalla pandemia di COVID-19. Leggi qui
L'inedito è accompagnato da un video che alleghiamo qui di seguito.
L'ultimo album di Noel Gallagher con gli High Flying Birds, Who Built The Moon?, risale al novembre 2017. Negli ultimi tre anni l'ex Oasis ha pubblicato una serie di EP che avevano suscitato un acceso dibattito tra i fan, dato che il loro sound si è discostato molto dal Noel "tradizionale", strizzando l'occhio alla dance.
Ecco la traduzione del brano di Noel e il suo testo originale.
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Ricorda il sogno che stai mantenendo vivo Ricorda il tuo amore per l'amata là fuori
Non lottare col sentimento Non smettere di credere in quello che sai perché non puoi mollare, amico Alla fine ce la faremo
Stasera! Stasera! Faremo volare quel sogno e quando verrà il mattino ti sveglierai al mio fianco? Amore, vero amore è tutto ciò a cui sto pensando Dagli mezza possibilità Può darsi che il mondo ci riuscirà
Non temere quando sfidi la sorte La vita è un viaggio che non si fa due volte
Non combattere i sentimenti Non smettere di credere in quello che sai perché non puoi mollare, amico Alla fine ce la faremo
Stasera! Stasera! Faremo volare quel sogno e quando verrà il mattino ti sveglierai al mio fianco? Amore, vero amore è tutto ciò a cui sto pensando Dagli mezza possibilità Può darsi che il mondo ci riuscirà
Se pensi che la tua fede sia abbastanza Il peso che porti è l'amore Abbiamo trascorso troppo tempo al chiuso Facciamo un giro fuori È una canzone triste, triste quella che il mondo continua a cantare Be', facciamo provare all'amore a unirsi al canto
Non combattere i sentimenti Non smettere di credere in quello che sai perché non puoi mollare, amico Alla fine ce la faremo Alla fine ce la faremo Alla fine ce la faremo
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[Verse 1] Remember the dream that you're keeping alive Remember your love for the loved outside
[Chorus] Don’t fight the feeling Don't stop believing in what you know ‘Cause you can't let go, my friend We’re gonna get there in the end
[Post-Chorus] Tonight! Tonight! Gonna let that dream take flight And when the morning comes Will you wake up by my side? Love, real love Is all I'm thinking of Give it half a chance The world might find a way
[Verse 2] Don't be afraid whеn you're rolling the dice Lifе is a trip that you don't take twice
[Chorus] Don't fight the feeling Don't stop believing in what you know ‘Cause you can't let go, my friend We’re gonna get there in the end [Post-Chorus] Tonight! Tonight! Gotta let that dream take flight And when the morning comes Will you wake up by my side? Love, real love Is all I’m thinking of Give it half a chance The world might find a way
[Bridge] If you think that your faith is enough The weight that you carry is love We've spended too long inside Let’s take a walk outside It's a sad, sad song that the world keeps singing Well let love try to sing along
[Instrumental]
[Chorus] Don't fight the feeling Don't stop believing in what you know ‘Cause you can’t let go, my friend We're gonna get there in the end [Outro] We're gonna get there in the end We're gonna get there in the end
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Noel Gallagher ha reso noto qualche ora fa, tramite i propri canali social, la pubblicazione di una nuova canzone, che sarà disponibile
dalle 9.00 del mattino italiane del 31 dicembre sul canale YouTube dell'artista.
Il pezzo si chiama We're Gonna Get There In The End
e, come ha dichiarato lo stesso Noel, si tratta di un demo
scritto un paio di settimane fa, con un testo che racconta bene il
periodo complicato che che stiamo vivendo a causa del coronavirus.
Nello stesso messaggio Noel
ha anche fatto gli auguri di buon 2021 e si è raccomandato di non
esagerare la notte del 31 ("Spero che i postumi delle vostre sbronze non
siano troppo orribili. Speriamo di ribeccarci presto").
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Intervistato dall'emittente irlandese RTE 2FM (audio qui
sotto), Liam Gallagher è tornato sul suo nuovo singolo natalizio, sottolineando come si tratti di una canzone adatta all'atmosfera del periodo, che ha stile senza essere sdolcinata.
"All You're Dreaming Of emozionante e commovente? Si tratta di quello", ha detto il cantante. "Essere il formaggio sul tagliere. C'è pur sempre del rock 'n' roll e un po' di attitude. Sì, non c'è menzione di renne o slitte. Come ho detto prima, a volte è bello essere il formaggio sul tagliere. A volte non si deve essere per forza sdolcinati a Natale. Si può essere anche fighi e sensibili".
"Il suono delle slitte nella canzone? No, non mi piace. È ridicolo, no? Stiamo tenendo i piedi per terra. Se mi commuove quando la canto? È una canzone bellissima, quando abbiamo iniziato a crearla mi piaceva l'emozione. Io so di cosa parla, è molto toccante e fa il suo mestiere se fa sentire alla gente cosa sta accadendo, fa pensare al passato in modo positivo. Con questa canzone la gente si ferma e pensa ai propri cari senza essere depressa come i Radiohead".
"Il 2020? È stato un anno un po' Radiohead, sì ... A volte penso che ci sarebbe potuta andare davvero peggio. Non ci sono state guerre, abbiamo l'elettricità e le consegne. So che per certe persone è stato terribile, ma nel quadro generale ci sarebbe potuta andare molto peggio".
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Intervistato il 4 dicembre da Colm Haye di Radio Nova, emittente irlandese, Liam
Gallagher ha parlato - oltre che di Maradona - anche della sua nuova canzone, All You're Dreaming Of, e del concerto registrato sul Tamigi.
SU ALL YOU'RE DREAMING OF
"Un Liam delicato e sensibile? Sì, ma ho nella manica questo tipo di pezzi, li ho sempre fatti, anche quando facevo parte degli Oasis. Comunque sì, non penso che qualcuno abbia bisogno di sentirmi lamentare e blaterare, capisci?".
"Mi seccherei se mi dicessi che la vedresti bene in uno spot di John Lewis? No, penso che John Lewis sia piuttosto decente. Puoi sentirla dove ti pare, qualunque cosa sentano le tue orecchie. Nelle intenzioni non doveva essere una canzone di Natale. L'abbiamo composta durante il lockdown e ho pensato che avesse un sound alla Bing Crosby, così ci abbiamo dato dentro un altro po'. Sì, è una canzone di Natale, ma è una seria, non una sdolcinata come alcune delle canzoni che si sentono in giro. Sì, è una canzone adorabile".
"Abbiamo registrato tutti gli archi e tutti i fiati ad Abbey Road, così ho pensato di registrare lì anche la parte vocale. L'ho registrata lì, poi sono tornato a casa e ho ascoltato la versione che avevo registrato nella mia stanza, a casa mia, con indosso i boxer. Abbiamo usato quella registrata a casa, perché quella registrata ad Abbey Road non era abbastanza buona. Sì, l'ho cantata in boxer. Per rispondere alla tua domanda, no, non mi importa cosa indosso".
SUL CONCERTO SUL TAMIGI
"Esibirsi lungo il Tamigi con il vento? Nah, c'erano i parka e c'era il cappello. Quanto a Zoom, non farei dei concerti su Zoom perché sono patetici. Così abbiamo deciso di
prendere un barcone, adare sul Tamigi, riunire tutti i ragazzi, attaccare le chitarre agli
amplificatori e fare un po' di rumore. Mi dicevano: 'A novembre suonerà così così ...'. Io ho detto: 'Facciamolo!'. Così lo abbiamo fatto e suona
incredibile. Non era così freddo".
"È un po' Sex Pistols e un po' punk rock. Quindi sì, è bello. Abbiamo suonato tre canzoni che non facevo dai tempi degli Oasis. Gli Oasis iniziarono un po' punk, penso. Sai, avevamo un sound più punk, poi passammo ad un sound un po' più alla Beatles. Ce l'abbiamo avuta sempre quella cosa, un po' Beatles e un po' Sex Pistols. Andando sul barcone ho pensato che avremmo tirato fuori il sound alla Pistols. E spacca!".
"Non lascerò mai la stanza del concerto senza aver cantato i classici degli Oasis. Fanno parte del catalogo delle mie canzoni al pari delle canzoni poco note, indipendentemente da chi le ha scritte. Le ho cantate e le ho rese quello che sono anche io, tanto quanto ha fatto lui (Noel, ndr)".
SUL LOCKDOWN
"Lockdown periodo difficile anche per me? Sì, perché non ho visto la mia famiglia, non ho visto mia madre. L'ultima volta che l'ho vista ... L'ho vista quando sono salito a Manchester per una sera, e non basta. Ho visto i miei figli Ascolta, c'è sempre gente peggio di te, no? Quindi non ci faccio molto caso. Ho dovuto cancellare concerti e roba così. Non conta quanti soldi tu abbia. Penso sia stato un incubo per tutti. Riunione
su Zoom con la famiglia? No, tendo a tenermene alla larga".
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L'audio dell'intervista è alla fine del post. Prossimamente altri post estratti dall'intervista audio qui sotto.
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Liam Gallagher è stato intervistato stamane da Dave Berry su Absolute Radio. Ecco cosa ha detto.
Sul concerto sul Tamigi
"Con il COVID abbiamo dovuto cancellare tutti i concerti. Invece di fare un concerto su Zoom, cosa che trovo offensiva ... Metti su Zoom me che provo a cantarti delle canzoni? Non ci penso neanche ... Quindi invece di fare un concerto su Zoom abbiamo deciso di fare le cose in grande, abbiamo affittato un barcone sul Tamigi, come Del Boy e Rodney, e siamo andati sul fiume Tamigi. Abbiamo 'acceso' le chitarre elettriche e suona grandioso, considerato che ci si trova su un fiume".
Su All You're Dreaming Of
"Tutti si aspettavano un mio ritorno con una canzone un po' incazzata, un po' di 'fanculo il governo' e roba così, ma non penso sia questa la mentalità giusta. Volevo tornare nell'altro modo, con un po' di amore e un po' di speranza".
"Quando l'abbiamo creata, all'inizio del lockdown, ho pensato: 'Questa canzone non possiamo pubblicarla a giugno, per cui manteniamo l'atmosfera natalizia', ma un'atmosfera natalizia seria, non sdolcinata. Ci sono abbastanza canzoni di Natale sdolcinate in giro. No, non ho percorso la strada dello sdolcinato".
Natale e dintorni
"Nel mio store c'è anche una carta regalo con su la mia faccia? Perfetta. E i ragazzi si lamentano pure! E alcune persone malgrado quello sono soddisfatte! Chi può comprarla? Tutti!".
"Se negli Oasis ci facevamo regali di Natale? No, Dio ... Non eravamo mica i McFly! Te lo immagini? No, niente di tutto quello. Di sicuro ci facevamo un drink per Natale".
"Bonehead un grande, sì ... Sarei dovuto andare a Manchester la settimana prossima, ma non si può con le restrizioni. Chissà quando lo rivedrò, ma spero prima di Natale. Avevo già prenotato treno e l'hotel in cui avrei soggiornato con i miei figli, per andare a trovare mia madre, ma non si può più andare, no?".
"Cosa mi piacerebbe ricevere a Natale? Ho tutto per me, Dave. Ho anche troppo. Niente in particolare: divertirmi, farmi un bel drink, mangiare del buon cibo e spassarmela".
Sull'incontro con Diego Armando Maradona
"Che gran tipo! La prima volta che l'ho incontrato fu a Buenos Aires, in un hotel. Noi eravamo lì per partecipare a un festival. Siamo tornati all'hotel per un paio di drink e un minuto dopo c'erano novemila persone che correvano nell'ascensore. Noi: 'Che cazzo succede qua?' ..."
"Andammo dall'interprete e gli chiedemmo di salire per capire cosa ci fosse. Scoprì che Diego stava andando in soffitta per un party. Gli facemmo chiedere se potessimo parteciparvi e ci disse che Maradona aveva detto di sì, ma a patto che salissimo solo io e Noel. Così salimmo di corsa e ce la spassammo un po'. Facemmo una foto con lui e prendemmo una sua sciarpa, prima si facesse un po' scontroso. E poi lo incontrai anni dopo ad una partita del Man City, perché sua figlia ha sposato Sergio Aguero. Le due volte che l'ho incontrato era sobrio".
Traduzione di oasisnotizie
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Liam Gallagher è stato intervistato stamane da Virgin Radio UK. Ecco la nostra traduzione delle sue parole. L'audio è alla fine del post.
Sugli ultimi giorni e sul nuovo taglio di capelli
"In questi giorni vado in bici".
"Il mio nuovo taglio di capelli? Non è mica così nuovo. È sempre lo stesso. Ho 48 anni. Non è una parrucca, amico. Me li cresco i capelli. Li ho solo allungati un po' ...".
"Se i capelli mi avessero abbandonato? Avrei dovuto rubarli a qualcuno ... Se penso a quando diventerò calvo? Per niente, se succede succede. Bisogna attraversare quel ponte quando si arriva a una certa età. Se sono importanti per il rock 'n' roll? Come le gambe, le mani, il naso e le orecchie. Tutto. Ho dei capelli decenti quindi al momento sono fortunato".
"Se sono andato sempre dallo stesso parrucchiere? No, questo ce l'ho da circa cinque anni. La gente rompe con i parrucchieri? Sì, lo so. È terribile. Io avevo il parrucchiere di Skinhead e David Beckham. Non lo vedo da un po', era un bravo ragazzo. Cosa è successo con lui? Be', se ci andava David Beckham io l'ho dovuto bidonare, no? No, scherzo ... No, è un bravo tipo".
Sul regalo di Natale di successo
"Un regalo di Natale di successo che ho fatto in passato? Chi lo sa. Forse pace e quiete, penso. Non lo so ... io e Debbie andiamo a fare compere e le dico: 'Senti, prendi ciò che vuoi'. So che non è romantico, come pensano molte persone, ma le dico di prendere ciò che vuole e lei è felice. Non c'è niente di peggio che uscire insieme, comprare qualcosa e doverla riportare perché non ti piace".
"Sì, sono una persona ragionevole. Va così. Invece di portarlo indietro e di vedere la delusione di chi fa: 'Questa cosa la odio, non la reggo', fai prendere alla gente ciò che vuole e poi esci per un pasto. E va così".
Sulla reunion degli Oasis nel 2021
"Reunion degli Oasis per Natale in cambio di 100 milioni di sterline? La farei in cambio di nulla. Se è vero che ce li hanno offerti? Sì, ci sono stati dei discorsi in questo senso e il suo entourage (di Noel, ndr) ha rifiutato la cosa. (Dici che la proposta è arrivata) da un promoter che forse tu conosci, Chris Evans? Certo, tu forse lo conosci".
"(La proposta) era per un tour ... ma accadrà, fidati di me! In che anno? L'anno prossimo! Perché no?".
Sul concerto registrato sul Tamigi
"Com'è nata l'idea del concerto sul Tamigi? Con il lockdown tutti i concerti erano stati cancellati e mi chiedevano di fare un concerto per tenermi in contatto con i fan. Poi si è parlato dell'ipotesi di fare dei concerti su Zoom e io su Zoom i concerti non li faccio. Sono ridicoli. Così ho detto: 'Ascoltate, se lo si fa, lo si fa come si deve. Prendiamo un barcone e andiamo sul fiume Tamigi. Chiamiamo la band e lo facciamo dal vivo (in elettrico) anziché in acustico' ...".
Poi al cantante hanno chiesto da che parte del Tamigi fossero salpati. Liam, al telefono, lo ha chiesto a Debbie, presente con lui in casa, e ha poi risposto: "Proprio vicino alle barriere del Tamigi e siamo andati su per la corrente. È stato bello. Pensavo che sarebbe stato orribile il sound, invece è stato bello. Sono stati tutti carini. Penso sia stato piuttosto iconico, amico".
"Il concerto sul Tamigi dura un'ora, sono circa sedici canzoni. Ci siamo dovuti fermare vicino alla House of Parliament (il palazzo di Westminster, ndr). Il barcone non era una rosellina, era una grande cosa piatta, con un tizio che ci spingeva da dietro (con un rimorchio, ndr). Sembrava un palco vero".
"È stato bello amico, bello e secco il concerto. E ha un bell'aspetto. Non è stato su Zoom, ne sono stato soddisfatto. Se dovete fare un concerto in streaming, fatelo per bene. No, non ne ho visti altri. Ne ho visti alcuni su Zoom e sono ridicoli. Non ne ho mai fatto uno su Zoom, magari un giorno lo farò, ma non fanno per me".
"Sì, c'era la formazione completa sulla barca. Anche le voci di supporto. È stato figo. Che abbiamo fatto dopo? Siamo andati in hotel, in pochi. E da allora abbiamo fatto il warm up".
"L'eccitazione dopo il concerto? Di concerti all'aperto ne abbiamo fatti un po', possono essere un incubo e pensavo che l'avremmo dovuto sospendere. Ovviamente sono molto fiducioso. Suono incredibile".
"Non ti saresti mai aspettato di vedermi fare un concerto su una barca sul Tamigi? Si tratta di questo, no? È questo il punk rock, ed è questo che la gente ha bisogno di fare. E penso che fare concerti su Zoom e nei campi è sbancare. E appena scegli di proseguire con roba così ... è quello che ti fanno fare. Quindi pensate sempre in grande".
"Quanto ci è costato il barcone? (Si rivolge a Debbie, ndr). Quanto Debbie? Troppo, troppo! Tanti soldi, amico".
"Sarà trasmesso in tutto il mondo alle 20 di sabato. Non vedo l'ora. Sarà bello. A quale pubblico mi rivolgo? È lì per essere visto, non lo so".
Sul tampone
"Se ho fatto il tampone per il COVID? Sì, ne abbiamo douto fare uno prima del concerto sul fiume. Com'è stato? Ti mettono una cosa su per il naso. Una cosa normale (per me), no? ...".
Su cosa gli manca dei concerti
"Stare in un campo con un sacco di persone, anche se non le conosci. Penso sia questa la cosa peggiore di tutto questo, l'assenza di interazione umana. Ascolta, dev'essere fatto, ma andare in giro con la mascherina e parlare con la mascherina non è divertente. Tutti i concerti l'anno prossimo saranno fantastici, non importa di chi".
"Se ho concerti in programma per l'anno prossimo? Quelli cancellati l'anno prossimo, si spera. Chissà cosa accadrà".
"Un concerto allo stadio di Wembley il 31 di un mese dell'anno prossimo? Perché non me lo promuovi? Lo faccio".
Sul nuovo singolo, All You're Dreaming Of
"Il nuovo singolo ha un'atmosfera natalizia, è bello e non è sdolcinato. Nel testo non menzioniamo elfi ... È una cosa vecchia scuola, alla Bing Crosby. Mi piace. No, non ci sono i campanelli delle slitte, li ho tolti io. Sì, anche io li amo, li porto con me mentre cammino a casa ...".
"Buon Natale e ci vediamo nel 2021! Faremo una festa! Nel 2021 torneranno gli Oasis? Perché no, perché no?"
Traduzione di frjdoasis
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Solo qualche giorno fa, in un’intervista con l'amico Matt Morgan,
Noel Gallagher aveva contestato l’utilità di indossare la mascherina come misura
di sicurezza anti Covid, dichiarando che “se prendo il virus, sono fatti miei”.
Ora è arrivata la replica di Liam che, neanche a dirlo, ha colto
l’occasione di una domanda posta da un followers sui social per prendere
posizione ancora una volta contro il fratello.
“Io indosso la mascherina, non è un problema. Ho il morbo di Hashimoto (si riferisce alla malattia cronica della tiroide, ndr). Questo significa che il mio sistema immunitario è fottuto”.
E a chi gli chiede cosa pensi del fratello “no mask”, Liam ha risposto: “È un imbecille per molte ragioni”.
Intervistato da Matt Morgan per il podcast Funny how, Noel Gallagher ha ribadito che non indossa la mascherina anti-COVID perché a suo dire è tutta "una presa per il culo". L'audio è alla fine del post.
"Tutta questa faccenda è una stronzata. Dovresti indossarle da Selfridges (catena di grandi magazzini, ndr), ma puoi andare in un pub ed essere circondato da qualsiasi fottuto coglione. Capisci? Come se nei pub non ci fosse il virus e da Selfridges invece sì".
Indossare la mascherina è obbligatorio, in Gran Bretagna, in tutti i negozi e nei grandi magazzini, oltre che sui mezzi pubblici, con eccezione per i bimbi al di sotto degli undici anni d'età e delle persone che hanno problemi di salute.
"Stavo andando a Manchester l'altra settimana", ha raccontato Noel, "e un tizio sul treno mi fa: 'Può indossare la mascherina, perché altrimenti la polizia le fa una multa di mille sterline? Ma non deve indossarla se sta mangiando'. E io: 'Ah, dunque questo virus killer che circola sul treno verrà e mi attaccherà, ma se mi vede che sto mangiando un panino mi lascia stare perché pensa: 'sta pranzando'? ".
"Ascoltami, non è una legge. Ci stanno togliendo troppe fottute libertà adesso", afferma Noel. "Giorni fa mi hanno rotto il cazzo in un supermercato perché ero senza mascherina, e ho chiesto di parlare col direttore per spiegargli perché non voglio portarla. Non me ne frega un cazzo. Scelgo di non indossarla e se prenderò il virus riguarderà me, e nessun altro. Se tutti gli altri coglioni portano la mascherina, da loro il virus non lo prenderò, e se ce l'avessi io, loro, indossando la mascherina, non lo prenderebbero da me. È una presa per il culo".
Seduto nel suo nuovo tendone a sorseggiare qualche bibita fresca aspettando che il COVID-19 sparisca, Liam Gallagher sta affrontando la sfida della quarantena con il consueto sangue freddo. Nessuna foto per favore, però, non fino all'arrivo della toelettatura.
Come voi, Liam Gallagher sta esaurendo le cose da fare mentre è rinchiuso in quarantena.
"Mi annoio a morte", dice sul nuovo numero della rivista Q (in edicola dal 4 maggio 2020). "Sono uguale a tutti gli altri, annoiato fino a impazzire, cazzo, ma almeno non sono morto, quindi tutto va tutto bene nel mondo."
Stamattina è stato nel suo giardino, ad armeggiare nel suo nuovo tendone. L'ha fatto erigere quando Glastonbury è stato cancellato, come una specie di premio di consolazione. Dentro ci ha già messo un letto matrimoniale in bambù. Sono arrivati alcuni tappeti stamattina, quindi ha messo anche quelli lì dentro, sul pavimento.
"Sto anche cercando di entrare nel ritmo degli uccelli", aggiunge. "Li sto ascoltando fare le loro cose e penso di avere azzeccato, amico. Sì, mi piace ascoltare il loro ritmo. Ovviamente è una lingua diversa e non la capisco bene, ma non dicono solo parole incomprensibili, quelli lì".
In un certo senso, il lockdown è arrivato in un buon momento per Liam Gallagher. Stava già programmando un periodo di inattività prima della stagione dei festival, sfruttando al massimo la nuova casa di North London che condivide con la propria manager e partner, Debbie Gwyther. Di solito trascorrono tutto il tempo insieme, quindi l'unico vero adattamento è che le loro famiglie, i figli di Liam e suo fratello Paul, la gemella di Debbie, Katie, e tutti i loro amici non sono stati lì a provocare il caos. Liam e Debbie hanno dovuto, invece, prendersi cura di tutti i guai da soli insieme ai loro gatti.
"Ho visto Gene poche settimane fa, ma non vedo Lennon o Molly da un secoli", ricorda. "Ho fatto un po' di videochiamate con mia mamma, ma lei non ne capisce nulla. Alla fine vedo solo il suo soffitto. Finisco per urlarle di tenerlo diretto verso la sua faccia. 'Non capisco di queste cose!'. Quindi finiamo solo per farle la telefonata".
I negoziati per convincere Gallagher a sottoporsi ai quiz dei lettori di Q sono stati rapidi: "Puoi chiamarlo tra mezz'ora? Ha bevuto un paio di birre ed è pronto per una chiacchierata, anche se non è di umore adatto per fare le foto", avverte Gwyther. Lei ci lavorerà su, promette. Ma il suo umore per le foto non cambia e abbiamo, invece, incaricato il grande Pete Fowler di illustrare il Liam in quarantena. Nel frattempo Liam Gallagher è nella sua cucina, vicino al lavandino dove ha filmato tutte le istruzioni per il lavaggio delle mani per i social media, in attesa delle vostre domande.
"Fatevi sotto!"
OK.
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Qual è stata la tua routine in quarantena? (Sam Edwards, via Q Mail)
Bevute. Poi un altro po' di bevute. Quindi a letto, a dire parole incomprensibili. Ho fatto un po' di corsa, ma non molta. Ho corso fino all'Ally Pally (l'Alexandra Palace, ndr) stamattina. Sto solo mangiando e bevendo. Una volta che avremo una data di un concerto mi sistemerò e avrò un aspetto elegante. Non c'è fretta, vero? Saremo qui almeno fino a giugno, no?
Devo guardare il telegiornale o evitarlo? (Matty Aarons, via Q Mail)
Ce l'ho acceso 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Mi piace essere informato, che siano le notizie americane, le notizie inglesi, ovunque. Mi piace quel tizio, il governatore dello stato di New York. Cuomo, sì. Mi piace. Cerco di evitare Trump. Sono più interessato al tipo di New York. Ho i miei momenti in cui penso che siamo fottuti. E poi ci sono momenti in cui penso: "So che ci sono persone che muoiono, ma se riusciamo a tenerlo bloccato ne verremo fuori e andrà bene. Da questa cosa uscirà del bene".
Perché hai un tendone nelle tue foto di Instagram? (Susie Ellis, via Q Mail)
Ne avevo uno anni fa quando vivevo a Henley, ma un cervo pazzo ci è entrato dentro correndo, impazzito, non è riuscito ad uscirne e sembrava che qualcuno lo avesse tagliato con un machete. Quindi quella è stata la fine di quel tendone. Ero seduto qui un mese fa, ad accarezzare l'idea di procurarmene forse un altro e ho pensato: "Fanculo, saremo qui per molto tempo". Così ho telefonato ai tizi di Glastonbury e ho detto: "Avete qualche tendone disponibile?". E loro dicono: "A dire il vero ne abbiamo un bordello. Quanti ne vuoi?". Ad un certo punto mi sballo e finisco per sedermi nel tendone. Ti fa uscire di casa, anche se è solo dall'altra parte del giardino. Quando lo sistemo con le lucine e le candele di notte sembra biblico, amico.
Cosa c'è nella tua lista di cose da fare prima quando tutto è finito? (Tony Osbourne, via Q Mail)
Mi metto dei cazzo di fottuti vestiti, tanto per cominciare. Forse mi rado la barba, ma forse no. Ho una grande barba lunga. Ce l'ho da tre mesi, quindi puoi immaginare come sia. Ce l'ho da Natale e non ho fatto mai neanche una spuntatina. Una parte di me stava pensando che sembro dannatamente figo, e poi ci sono giorni in cui penso di sembrare un vero coglione. Ma è così per tutti. So che mi mancherà. Quindi, sì, radermi, mettermi dei vestiti e andare al pub e bere un po' di Guinness. Quindi tornare al lavoro e fare alcuni concerti. I miei capelli hanno un bell'aspetto, però, amico. Sono un po' selvaggi. Non li farò diventare proprio lunghi, perché avere la frangia a quasi cinquant'anni è cercare guai. Ma il mio nuovo look sarà Scarface, quel tipo di look. Al Pacino, sai, "saluta il mio amichetto".
Il tuo lavandino sembra molto piccolo nei tuoi video in cui ti lavi le mani. È così? (Jenny Stevens, via Q Mail)
Sì, ma non è il mio unico lavandino. Attualmente vivo in una grande casa elegante. Perché sono tornato nel grande gioco delle case eleganti. C'è un altro lavandino che è enorme.
Cosa ti ha spinto a girare i video in cui ti lavi le mani? (Jarrod Hasslenhauser, via Q Mail)
Alcol. Alcol puro. Ho visto tutte quelle persone che facevano i loro piccoli video, scrivevano canzoni sul coronavirus e ho pensato: "Fanculo!". Tenere i piedi per terra e farsi una risata. Se lo prendi seriamente, finisci come Bono e io mi rifiuto. Io e Debbie eravamo molto ubriachi quando l'abbiamo fatto.
Prenderesti in considerazione l'idea di registrare in Irlanda un album di canzoni tradizionali con musicisti tradizionali? (Mike Walsh, via Q Mail)
Lo vorrei. Finirebbe con una bella sbornia, no? Quindi accadrebbe davvero, anche se lo pianificassimo? Boh. Non faremmo molto. Ma io e Bonehead abbiamo parlato anni fa della possibilità di farlo. Mi piacerebbe molto fare quella roba. Ho una mentalità molto aperta, faccio qualsiasi cosa. Sarei bravo a farlo (adotta l'accento irlandese, ndr). "Dai, bastardi!". Ti dico chi sarebbe bravo in questo: Mani (Gary Mounfield, bassista degli Stone Roses, ndr). È anche un po' una testa calda, lo adorerebbe. (Suona il campanello, ndr). Chi è? O è una consegna o è la polizia. È Sting che mi dice di lavarmi le mani, probabilmente.
La copertina di Definitely Maybe che avrebbe voluto Liam
Davvero volevi che sulla copertina di Definitely Maybe ci fosse un coltello infilato in un panetto di burro (come raccontato da Brian Cannon e da Bonehead su Twitter a marzo, ndr)? (Lee, via Q Mail)
Ehm ... Sì. Sì, l'ho fatto davvero. Non so perché. Tutti stavano diventando un po' 'teatrali' quando stavamo tenendo dei meeting al riguardo. Si toccavano il mento e cose così. Io dicevo semplicemente: "Dai, lanciamo semplicemente un coltello in un panetto di burro!". Hai fatto sogni più strani in isolamento? (Simon Smith, via Q Mail)
No, comunque ho fatto sogni abbastanza strani. Stanotte ho sognato che qualcuno stava cercando di bruciare la mia casa. Più un incubo, in realtà.
Cosa hai mangiato in quarantena? (Tutti, tramite i social media)
Ho già mangiato tutte le uova di Pasqua, se ne sono andate (è il giorno prima del Venerdì Santom ndr). Ho mangiato insalate e merdate. Ho mangiato il curry l'altra settimana. Ci ho dato dentro con i toast, ma comunque con i toast ci dò sempre dentro. Non sto diventando troppo pazzo. Le cose non sono poi così diverse per me, a dire il vero, con il lockdown. So che molte persone sono peggiorate molto, mi dispiace per loro, ma io avevo comunque intenzione di fare così. Ho avuto un po' di problemi in alcuni dei pub di Highgate a Natale, quindi ho pensato: "Sono stufo dei cazzo di pub". Una volta che abbiamo preso questa nuova casa ho pensato: "Non mi sposto per un cazzo!". A parte tutti quelli che muoiono e il fatto che non vedo i miei figli e mia mamma, sono abbastanza contento di stare seduto a casa mia a non fare un cazzo. Questo è ciò che faccio. Me ne sto seduto tutto il giorno da solo prima del concerto in un hotel. Poi vado al concerto, faccio la mia cosa del 16 LUGLIO 20 20, torno in hotel, me ne sto seduto da solo. È stata la mia vita. Mi trovo abbastanza bene da solo. Debs (Debbie Gwyther, ndr) lo trova difficile perché è abituata a stare fuori e a fare le sue cose.
Cos'hai guardato in TV? In particolare il tuo parere su Tiger King, per favore. (Chrissie Cathcart, via Q Mail)
Cazzo, è un gran tipo, vero? Si veste come Bonehead. Storia incredibile, ma che coglione! Sono tutti dei cazzo di tossici bifolchi, vero? Ho anche guardato un bel po' The Professionals. ITV4. Mi ci sono appassionato, alle loro auto e tutto. Per me The Professionals è al confine con il porno soft. Alcuni pezzi quando sono coinvolte le pollastrelle, quando è tutto un po' ... scusatemi, ragazzi! Mi piacciono le loro macchine. La Rover V8. Potrei prendermene una, anche se non so guidare, avrà un bell'aspetto sul vialetto. Sono anche appassionato di Unorthodox, della ragazza ebrea di New York che fugge dalla sua famiglia e si trasferisce a Berlino. Quello è eccezionale.
Chi è il tuo supereroe preferito? (Ironman, via Q Mail)
Non sono un fan di Superman. Non so bene perché, forse era il tizio con i bidoni addosso. Ho pensato: "Chi è 'sto coglione?". Credo l'Uomo Ragno. Poteva andare in giro volando e sembrava figo con la sua maschera. Di Superman ho sempre pensato: "Fottiti, coglione snob con addosso i bidoni e i tuoi capelli lisci!". Non è mai entrato in sintonia con me. Spiderman tutta la vita.
Dicci qualcosa di divertente su Éric Cantona, per favore (Paul West, via Q Mail).
Liam con Éric Cantona sul set del video di Once
Ti dico una cosa, quel tizio è il migliore. Mani lo ha riassunto al meglio. Ha detto che è un incrocio tra Gesù Cristo ed Elvis. E lo è davvero. È un bellissimo essere umano. Mi ha scritto un paio di volte mentre succedeva tutto questo e ha detto: "Come stai, signor Gallagher?". È un gentiluomo. Lo adoro, cazzo.
Una volta hai fatto una partita di calcio a 11 contro Nigel Kennedy? (Mark Kennett, tramite Q Mail)
Sì, quando ero negli Oasis, e li abbiamo asfaltati per circa 40-0. Ho segnato due triplette. Era ai Rockfield. Eravamo io, Guigs, Noel e alcuni svitati che abbiamo incontrato nel villaggio. L'ha provocato lui. "Dai, suono il violino - facciamo una partita di calcio!". Tifoso dell'Aston Villa. L'ho asfaltato.
Biscotto preferito? (Centinaia di lettori, tutti tramite i social media e Q Mail).
Mi piacciono i biscotti al fico, amico. Mi piacciono i biscotti del nonno. Biscotti al fico, i Garibaldis, i Rich Tea. Non sono uno che ama i biscotti al cioccolato. Sono troppo alla moda. L'altro giorno ho preso gli ultimi due pacchetti di Garibaldis al negozio di alcolici. Incredibili. Mi piacciono anche i Lemon Puffs, ma non puoi prenderli da nessuna parte.
Qual è la tua idea di felicità perfetta? (Marcel Proud, tramite Q Mail) Essere circondato dalla mia famiglia. E da un sacco di alcol. Il sole splende. Suonano i Beatles - in sottofondo, ovviamente non dal vivo, perché si sono sciolti. Stare con le persone che amo. In sottofondo in TV il City che schiaffeggia lo United per 10-0. Qual'è la tua più grande paura? (Daniel Weymouth, via Q Mail)
Non ne ho proprio una. Immagino di non essere amato. Non essere amato e non poter amare, è questa la mia più grande paura. E i ragni. E grandi cani che abbaiano. Fortunatamente i gatti mettono a posto i ragni in casa mia. Debbie? Nah, neanche a lei piace quella roba. Per essere onesti, viviamo in una grande casa di legno e penseresti che ce ne sono di più, ma forse hanno preso tutti il coronavirus e sono andati a fanculo.
Qual è il tratto che non ti piace di più di te stesso? (Noah Summers, via Q Mail)
No, niente, amo me stesso, in modo massiccio. Sono un paio di tweet lontano dall'essere perfetto. Sto bene. Quale consideri il tuo più grande successo? (Teifion Rivers, via Q Mail)
Essere in una band, seguire i miei sogni, fare quello che volevo fare e non ascoltare ogni altro coglione che mi diceva di trovarmi un lavoro. Tutti quegli assassini di sogni. Essere in una buona band, entrare in studio, fare concerti. Se non fossi stato in quella band, sarebbe stato buio per me. E ovviamente i figli sono fantastici. Ma sai cosa? Non sono meglio che far parte di una band. Immagina di avere un sacco di figli e di essere un agente immobiliare. Una merda! Essere in una band batte l'avere figli, mi spiace.
Quale ritieni sia la tristezza più profonda? (Phil Reed, via Q Mail)
Essere malato, immagino. Sono un tipo abbastanza spensierato, però. La gente pensa che io sia uno stronzo triste, probabilmente, ma sono la persona più ottimista che tu abbia mai incontrato. Scherzo sulle merdate tristi, ma sono ottimista 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Ti dico io cosa mi fa che davvero incazzare, sono le persone che dicono di essere "nel business". Ho visto un coglione alla televisione dire "da quando sono entrato nel settore dell'intrattenimento". Le persone che dicono "il settore" mi stanno sulle palle. Quale settore, essere su ITV? Sono quei coglioni la tristezza più profonda.
Qual è il tuo più grande rimorso? (Amanda Shaw, via Q Mail)
Probabilmente cose personali. Aver rotto matrimoni, essere un po' un cazzo di idiota con i figli. Aver preso per il culo le persone, averle turbate. Ma a parte questo ... ahah!
Chi suona la batteria se gli Oasis si riformano? (Chris Gray, tramite Q Mail)
Probabilmente dovrebbe essere Whitey (Alan White, ndr). So che Tony McCarroll è un bravo ragazzo, ma probabilmente la gente vuole di più Whitey, sicuramente più di Chris Sharrock e Zak Starkey. In realtà perché non li riprendiamo tutti? Perché, ammettiamolo, non succederà.
Qual è il tuo formaggio preferito? (Malcolm Reid, via Q Mail)
Mi piace il formaggio, ma non so bene i nomi. Il brie. Mi piace il brie. Mi piacciono anche le cazzo di fettine, quelle merdose. O, come lo chiama Debbie, "il formaggio economico".
Qual è il tuo consiglio principale per superare l'isolamento? (Penny Jones, via Q Mail)
Alcol. Un sacco di alcol. Senti, so che è molto alcolico, ma non so cosa farei senza di lui in questa situazione. Probabilmente dovrei appassionarmi al fai da te e a tutta quella roba. Fare il calzolaio. Ho una tettoia in fondo al giardino, sarei lì sotto a sistemare le scarpe di tutti e sarebbe una merda.
Source: Q magazine
Testo di Ted Kessler - Traduzione di frjdoasis (@oasisnotizie)
Illustrazioni: Pete Fowler
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Titolo al Liverpool. È questa l'opinione di Noel Gallagher, intervenuto a Talksport in merito alla sospensione del campionato inglese di calcio (fermo come quasi tutti i campionati del mondo) per via dell'emergenza della pandemia di Covid-19.
La squadra allenata da Jurgen Klopp era a un passo dalla vittoria del primo 'scudetto' inglese dal 1990 quando la Premier League è stata arrestata per via del diffondersi del virus, con i Reds che avevano 25 punti di vantaggio dalla seconda classificata a 9 giornate dalla fine, un divario praticamente incolmabile.
"L'hanno comunque vinto. Dovrebbero assegnarglielo. Penso che dovrebbero iniziare a programmare la prossima stagione, perché questa cosa proseguirà", ha detto Noel.
"Il calcio è tutto incentrato sui tifosi e non sono d'accordo con la disputa delle partite a porte chiuse", ha continuato il cantautore. "Non mi importa se ci sono sei partite in una giornata, anche se, ovviamente, renderà un po' migliore la quarantena. Le partite a porte chiuse, però, non sono neanche tanto belle da vedere e la gente si presenterà lì. Tutti i miei amici tifosi del City hanno detto: 'Se iniziano a giocare a porte chiuse, noi ci andiamo'. Potrebbe causare più problemi che altro".
Poi ha aggiunto: "Penso, tuttavia, che le autorità dovrebbero pensare di giocare la prossima stagione e con presenze limitate di tifosi e distanziamento sociale nello stadio e cose così".
"Il Liverpool ha vinto il campionato, quindi potrebbero anche assegnarglielo, ma l'unica cosa che impedirebbe loro di fare questo è la retrocessione e la promozione dagli altri campionati".
Intervenuto telefonicamente il 24 marzo in occasione di Funny How, il podcast del suo amico Matt Morgan, Noel Gallagher ha parlato di come sta trascorrendo queste giornate di quarantena e della cancellazione della stragrande maggioranza degli eventi musicali e non in tutto il mondo.
Quest'estate l'ex Oasis avrebbe dovuto esibirsi al Festival di Glastonbury, ma l'edizione del 2020, quella del cinquantennale, è stata rinviata al 2021.
A proposito della cancellazione del noto evento che si tiene annualmente nel Somerset, Noel ha dichiarato: "La cancellazione non era una cosa inaspettata ed è meglio che l'abbiano cancellato". Alla domanda se perderà il compenso che gli spettava per l'esibizione, il chitarrista ha scherzato: "No, no, no. Perché non ti pagano comunque!".
"Gli altri concerti non vedevo proprio l'ora di farli", ha aggiunto Noel. "Non suono da sei mesi e sarebbe stato bello tornare a farlo, ma cosa ci puoi fare?".
Molti artisti stanno impiegando questo tempo per isolarsi e dedicarsi a nuova musica, con Bono che ha condiviso una canzone che ha scritto in questi giorni il giorno di San Patrizio a Dublino.
Alla domanda se stia impiegando il proprio tempo per scrivere un concept album, Noel ha replicato: "Ho composto a casa. Non ho composto un concept album, però".
In realtà Noel sembra più interessato alle bevande. "Ho comprato alcolici col panico. Ora che i pub sono chiusi, l'unica cosa da fare è superare la cosa bevendo. Se non esci di casa starai bene. In ogni caso io non incontro nessuno. Vado in giro con la mia bici lì dove
abito e ogni tanto passa una macchina per strada, ma non mi fermo a parlare con nessuno. No, non incontro proprio
nessuno".
Noel ha parlato della vita nella sua nuova casa "in campagna",
dove - dice - è stato "facile" distanziarsi socialmente dagli altri. Alla domanda se riesca facilmente a chiudere la porta e rimanere con la propria famiglia, ha risposto: "Oh, sì, facile".
Il musicista ha raccontato di essere andato al supermarket vicino casa
sua a East Meon, nell'Hampshire. "Siamo fuori Londra, quindi ben lontani dal manicomio, stiamo bene", ha detto. "Abito a 75 miglia (120 km, ndr) da Londra ora, quindi qui è diverso. Sono andato al supermercato perché volevo vedere gli scaffali vuoti. Sono andato lì perché ho pensato: 'Prenderò un sacco di alcolici!' e tutto quello che ho visto erano un sacco di Peroni
senza glutine. Tutte le birre erano finite!".
Gallagher si è poi burlato della corsa all'acquisto selvaggio di carta igienica durante la pandemia.
"Quello che voglio sapere è: cos'è 'sta cosa dei rotoli di carta igienica? Vivo nella beata ignoranza di tutto, non guardo il telegiornale, ma quando ho sentito che la gente stava comprando carta igienica ho pensato: 'Oh, (il coronavirus) ti fa venire la cacarella?'. E ho fatto: 'No'. Ma la gente sta comprando in massa carta igienica e disinfettante per le mani. Io mi pulirò il culo con uno dei miei bambini".
In tempi di pandemia, Noel ha ammesso di trovarsi in una posizione privilegiata rispetto ad altre persone. "È una merda e per alcuni di noi è meno merdoso che per altri. E per quello dovrei essere dannatamente grato. Mi sento molto dannatamente fortunato!".
(oasisnotizie)
Ascolta qui l'intervista integrale a Noel.
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Tra i fratelli Gallagher, Liam è quello che più di una volta ha
ipotizzato su un eventuale ritorno in attività degli Oasis. Questa sera,
19 marzo, ha pubblicato un post su Twitter in cui chiama a gran voce la reunion per un concerto a scopo benefico, e invita il
fratello Noel a prendere in considerazione la sua proposta.
"Ascoltate seriamente molte persone pensano che io sia uno stronzo e
io sono un bello stronzo, ma una volta risolto questo noi dobbiamo riunire
gli Oasis per un concerto di beneficenza”, ha scritto Liam Gallagher
nel tweet. "Dai, Noel, poi possiamo tornare alle nostre incredibili
carriere soliste, forza, lo sai".
Lo scorso febbraio l’ex cantante degli Oasis, ha definito il fratello Noel troppo "avido" per opporsi a una reunion della band. La reazione del fratello di Liam non si è fatta attendere a lungo; il
già chitarrista degli Oasis ha, infatti, replicato poi via Twitter e in
un post ha scritto: "Vorrei sottolineare ancora una volta che non sono a
conoscenza di alcuna offerta per nessuna somma di denaro per riformare
il leggendario outfit rock'n'folk degli Oasis".
Qualche giorno fa Liam aveva detto la sua anche sul coronavirus. "Io e RKid (Noel, ndr) siamo in auto isolamento da dieci anni. Forza, un paio di mesi non faranno mica male".
Source: Rockol
Poche ore fa Liam ha ancora twittato sull'argomento: "Tutti
questi stronzi tristi del cazzo delle band che pensano di essere
fichissimi, i Jam, forza, Weller, gli Smiths, forza, Marr, Rkid, gli
Oasis, forza, Noel, che concerto! Oh, e le ragazze sfacciate, che cazzo
di formazione! Forza, lo sai".
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