domenica 5 novembre 2017

Liam Gallagher si racconta con l'amico Clint Boon: "Noel? Gli voglio bene, ma ignora il mio ramo d'olivo. Gli Oasis? Tizi spassosi che ebbero fortuna. Gli attentati? Il mondo va sempre peggio e noi andiamo avanti come galline senza testa"

Bellissima intervista a Liam Gallagher, che ad ottobre ha parlato per XS Manchester con l'amico Clint Boon degli Inspiral Carpets, la band di cui Noel Gallagher era roadie prima di unirsi alla band di Liam e di fondare gli Oasis.

Ecco la nostra traduzione integrale della chiacchierata. L'audio è alla fine del post.

Liam Gallagher e Clint Boon

È un piacere introdurre un uomo che ha dato la sua voce ad alcuni dei dischi che più hanno definito un'epoca. Non solo degli anni '90, ma di tutti i tempi secondo me. Lo incontrai per la prima volta forse trent'anni fa, quando aveva forse 17 anni. E il suo fratellone lavorava per noi negli Inspiral Carpets. Liam Gallaher, bello rivederti. Trent'anni Liam. Ci credi?

No, ma sono ancora tutto un fremito, amico. Mi sento proprio come mi sentivo allora. Capisci? Non è cambiato nulla. Ovviamente perdi il pelo, ma le sopracciglia ci sono ancora, amico. È quella la cosa più importante.

Con l'età migliori.

Sì, ma combatto ancora quella crociata, dovunque sia, amico. Non mi faccio risucchiare dalle teste di cazzo.

Ricordo la prima volta che ti incontrai. Tuo fratello venne a lavorare per noi come roadie. Quindi tu ti aggiungesti come parte del pacchetto, tu eri il fratellino.

Io facevo tutti i sollevamenti. Lui non faceva molto lavoro, no? Il fratellone (Noel, ndr) ciondolava, si rollava le cazzo di canne e roba simile.

Non ha mai fatto fatica in tutta la sua carriera come roadie, no? Era Bonehead che guidava ... ma uno dei miei ricordi più nitidi è di quando tu te ne stavi seduto nel nostro camerino, tranquillo. Mi piace ricordare quel Liam lì. 

Sì, osservavo e basta, amico. Pensavo: "Questo è il mondo in cui voglio vivere", capisci? Ne ero ossessionato. Pensavo: "Questo tizio è dietro una tastiera! Dietro un kit, poi ci sono il cantante e il chitarrista!". Ero semplicemente ipnotizzato da tutta l'apparecchiatura e pensavo: "Un giorno farò questo". 

"Frigorifero pieno di birra!". Ci davi dentro, Liam?

Sì, la vita facile.

Poi a 17 anni, svegliarsi e vedere quello ...

Assolutamente sì, amico.

Allora, è stata una settimana eccezionale, monumentale per te. La settimana in cui esce il tuo disco da solista. Quanto sei eccitato questa settimana per questo album?

La gente mi fa: "Sei sicuro di te? Sei agitato?". Di sicuro non sono agitato, non sono sicuro di me o non non non sicuro di me. Sono solo entusiasta di pubblicare un disco e di tornare a fare quello che faccio. Ho trascorso quattro anni seduto a casa a girarmi i pollici, annoiato a morte. Quindi è bello tornare con un disco che penso sia buono. Ci sono molte canzoni personali, molte che non significano proprio nulla: semplicemente sono canzoni rock 'n' roll dritte in faccia o quello che sono. Ci sono, però, alcune canzoni davvero personali che penso che alla gente possano piacere. Semplicemente sono entusiasta del fatto che la gente se ne approprierà e capirà di cosa è che si fa tutto questo gran parlare. E se apprezzano apprezzano, se no no. 

Hai detto che stavi seduto a casa a girarti i pollici. La gente vuole vederti fare musica piuttosto che a casa a far saltare i nervi al fratellone (Noel, ndr) su Twitter. Quello è buffo però.

Molta gente si fa prendere ... Ascolta, amico. Sono stato in una band con lui non so per quanto. Lui ha fatto delle interviste e a me chiedevano: "Ma non gli piaci, no?". Lui mi tirava frecciate, quindi ora è il momento di rendergli pan per focaccia, ma non gli auguro del male, voglio bene al fratellone. Se non puoi prendere in giro tuo fratello, chi puoi prendere in giro? Non puoi mica prendere in giro tua madre, no? 

Potresti, ma Peggy (madre di Liam, ndr) ...

Lei mi romperebbe il culo, no?   

Finora le reazioni sono state eccezionali. Hai fiducia sul fatto che questo nuovo capitolo sarà accolto bene dai media e dai fan?

Ovviamente ci sarà molta gente che rivolterà il coltello nella piaga, perché io sono come la marmite (o la ami o la odi, ndr), sono linguacciuto e roba simile. Quindi ci sarà gente a cui non piacerà e gente che lo amerà, per cui finché piacerà alle persone giuste la cosa mi renderà felice, capisci? Ma sono fiducioso. Ho un buon album, buone canzoni. Non c'è, non è ... è solo una buona raccolta di buone canzoni, capisci? E penso che sia questo quello che avrei dovuto fare. Tornare non con un concept album o qualcosa del genere, niente fronzoli e lustrini. Solo canzoni vere e buone. E la cosa mi sta bene, perché potrei cantare di tutto. Potrei cantare le canzoni di Barbra Streisand, di tutto. Sono un bravo cantante quando mi ci metto d'impegno. Si tratta solo di avere buone canzoni, amico. E penso che su questo album ci siano dodici buone canzoni. Quindi sono eccitato, amico. 

Ho parlato prima del Liam placido che incontrai all'epoca.

Ma c'è ancora. 

In molte canzoni del nuovo disco penso che la gente ascolterà questo lato di te per la prima volta, perché non penso che in passato ci sia stata l'occasione di farlo sentire. Non con i Beady Eye, perché nei Beady Eye c'era un'atmosfera da band. Eravate fantastici, ma penso che ora per la prima volta i fan vedranno cosa c'è nella tua testa e nella tua anima. C'è della roba profonda.  

Assolutamente sì, e si tratta di quello, amico. Vedremo. Ovviamente gli Oasis erano grandiosi, audaci e sfacciati, capisci? Non c'era tempo per fare i sentimentali, capisci? Era una cosa proprio dritta in faccia, sai. Invece ora è un po' ... Ora ho 45 anni, capisci? Quindi è un altro capitolo. Penso sia un nuovo capitolo di quello che sta succedendo. 

Gli Oasis erano una grande band da stile di vita. Erano quasi un manifesto della prosecuzione della festa che avevano inaugurato gli Happy Mondays, prima che arrivasse lo spirito degli Stone Roses e tutto quello. Qual è il pezzo di questo album che preferisci?

Penso che da eseguire dal vivo la mia preferita sia Greedy Soul, perché è dritta in faccia, è piuttosto Pistols, capisci? Su disco è un po' più calma, ma dal vivo è bella sudicia, amico. Quindi è quella la mia preferita. Sai, ci sono canzoni davvero belle da cantare, ma quando arrivano quelle "da cantare" penso: "Cazzo, spero di mettermi alle spalle questa qui!". Mi piacciono queste qui dove tiri fuori ... la gente mi fa: "Oh, inizi a gridare", ma a me piace cantare e gridare. Per me si tratta di quello. For What It's Worth è un pezzo fantastico. Paper Crown, Bold ... Mi piacciono tutte, ma mi piacciono quelle rock.

Il Liam arrabbiato.

Sì, perché è allora che ti guadagni la pagnotta, no? Quando sei lassù a sudare come un bue, cazzo. E urli e gridi. È quello che vuole la gente, penso.

Nell'album c'è una buona varietà di roba di Liam. Abbiamo canzoni molto emozionanti e roba arrabbiata (due pezzi). Quando hai iniziato a comporlo era quello il tuo piano? Volevi di tua sponte fare un album diversificato dal punto di vista delle emozioni o è uscito quello che è uscito? 

No. Sì, qualunque cosa uscisse ... Ovviamente per un po' non ho fatto nulla. Non ascoltavo musica e non mi interessava mettere insieme una band che sarebbe stata sempre paragonata agli Oasis. Così ho pensato: "Sai che c'è? Ne ho abbastanza di questo. Ho bisogno di un periodo di pausa da questa cosa". Fare musica, suonare per te stesso a casa è fantastico, ma una volta che devi farla e devi fare interviste e tutto il lato business della cosa ... non mi interessava per niente. Così ho trascorso tre anni senza fare niente, poi ho guardato la chitarra, l'ho presa ed è uscita fuori Bold. Ho pensato che fosse piuttosto figa e così ho scritto When I'm in Need, che è fantastica. E poi è successo. Non mi sono seduto a pianificare di fare un disco. È successo. 

Hai scelto il produttore Greg Kurstin e vari collaboratori per la scrittura delle canzoni. Mi piace che tu sia stato molto netto. Hai detto: "Guardate, io sono un frontman, sono un cantante rock 'n' roll, sono una rock star". Tu componi e ci sono canzoni che hai scritto da solo, ma penso che l'idea di collaborare alla scrittura con altri abbia fatto uscire fuori cose che forse non avremmo sentito.

Certo, amico. Penso che ora sia così. A questo punto della carriera o quello che è, come la vuoi chiamare, lavorando con gente diversa ogni cosa è possibile. L'ho detto prima. Non sono un autore prolifico e non mi definirei un autore, ma mi vedo come un cantante. Quindi di sicuro ho bisogno di aiuto per comporre un album. Non penso di poter ... se dovessi comporre un album da solo per intero ... E non scrivo i grandi ritornelli. So scrivere le canzoncine rock 'n' roll, ma penso che in un album avessi bisogno di più. Sono andato a lavorare con Greg Kurstin e Andrew Wyatt ed è stato facile, amico. Pensavo che sarebbe stata una vera rottura di coglioni. Abbiamo fatto tre canzoni in tre giorni ed è stato figo, amico.

Buoni risultati.

Sì.

Con collaboratori come Simon Aldred (autore del testo di For What It's Worth, ndr) hai lavorato faccia a faccia?

No. È venuto agli Snap Studios. Ci ha mandato un pezzo di una canzone e ci ha chiesto: "Cosa ne pensate di questo?". E io: "Incredibile!". Sentito il primo verso, "in mia difesa tutte le mie intenzioni erano buone", ho pensato: "Eccola qua!". Così l'abbiamo portata in studio e abbiamo iniziato ad armeggiare con le parole le frasi, ma sostanzialmente lui aveva già la canzone completa. Ma lui è un autore davvero eccezionale. Devo rendergliene merito, amico. È speciale, amico.

For What It's Worth ha tutte le caratteristiche della grandiosa composizione degli Oasis alla Liam, ma per me è totalmente Simon Aldred e Cherry Ghost, la sua band. 

Io non avevo mai ascoltato roba loro, ma la mia ragazza, Debbie, mi ha detto: "Devi sentire questa loro canzone, si chiama People". L'ho sentita e aveva questa atmosfera lennoniana. E me ne ha mandate altre. Amico, ha delle belle canzoni ed è un autore eccezionale. E ha anche una gran bella voce, cazzo, quindi rispetto per lui. 

E suda molto dal vivo. Non ho mai visto un uomo sudare dal vivo come suda lui. Non se la prenderà se lo dico.

È un incubo, però. Io sudo un macello, cazzo! 

Togliti l'impermeabile!

Ne ho un altro sotto, amico! Dovrei rimanere nudo e suderei comunque. L'altro giorno vedevo un vecchio programma con Chuck Berry e Little Richard. Si facevano versare acqua sulla testa perché se fosse sembrato che non stavano sudando il pubblico non si sarebbe divertito. Io mi verso in testa molta acqua prima di salire sul palco perché amico, la gente vuole vederti sudare, cazzo.

Rieccoci. Sono qui con l'icona del rock 'n' roll e mio vecchio amico Liam Gallagher. Quale viene prima? "Mio vecchio amico"?

"Mio vecchio amico". 

Com'è stato registrare e fare questo disco da solista se facciamo il paragone con i dischi degli Oasis? È stato liberatorio per caso?

Ovviamente le canzoni degli Oasis le scriveva Noel. Io di solito me ne stavo seduto in studio a girarmi i pollici, nell'attesa di registrare la mia parte di canto. Non sono mai stato coinvolto nella composizione, per cui non mi sono mai girato a dire: "Cambierei quella parola" o "canto in questo modo qui". Ovviamente cantavo sempre nel modo in cui canto ... quindi questa volta è stato un po' più ... Non lo so, è difficile da spiegare.

Ti sei sentito più in controllo di quello che succedeva?

Sì, certamente. Ho dovuto scavare un po' a fondo per trovare i testi e roba così, per non tradire troppo chi sono e cosa faccio. E so che molte persone ... Sicuramente vuoi trattenerti un po', perché hai anche una vita, non c'è solo la musica. Penso, però, di aver trovato la cosa giusta per fornire dei piccoli indizi su cosa faccio. Quindi quello è stato buono. Di sicuro ho passato in rassegna tutti i testi per assicurarmi che tutto fosse a posto. Ho impiegato un po' di tempo per i testi. Le melodie sono piuttosto buone, posso sempre ... Quando inizio a suonare e inizio a canticchiare ho sempre circa tre melodie diverse per una canzone. Così posso sceglierne una delle tre, per cui in quello sono bravo.

Com'è dal vivo? Ti ho visto con la tua nuova band e sembri più in controllo di quello che succede, in senso buono. 

Usavo gli in-ear monitor, quella roba che si mette nelle orecchie, ma li ho tolti. Quindi sento più "nella stanza". Quando metti quelle cose nelle orecchie sembra il cazzo di Mr. and Misses, che ti bendino e che ti mettano in un cubicolo. Sta facendo bene alla mia voce, mi aiuta a rimanere presente a me stesso. Con quelle cose nelle orecchie mi sentivo disorientato. E la band è figa, ci stiamo conoscendo un po' meglio. Più ci conosciamo più ci sistemiamo.

Ti ho visto dal vivo a maggio al Ritz di Manchester qualche giorno dopo la tragedia alla Manchester Arena (l'attentato terroristico, ndr). Innanzitutto come ti sei sentito quando hai appreso della notizia?

Ero a letto. Alle 10 ho ricevuto un messaggio da mio fratello Paul: "Guarda cosa sta succedendo". Ho acceso la TV con il telegiornale e mi ha lasciato sbalordito. Scioccante quello che era successo. Volevo solo ... Penso sia stato Chris Martin a mandare una email alla mia ragazza. Ho pensato: "Cosa cazzo vuole? Come mai ha il tuo indirizzo email?". "No, vuole fare questo concerto benefico". Noi avevamo questo concerto in programma in Germania. Gli ho detto: "Senti, non saremo in grado di farlo, ma parlerò con il promoter tedesco". Lui mi ha detto: "Potete salire sul palco alle 4, finire alle 5 e poi andre via". Siamo tornati in volo direttamente a Manchester, siamo andati nel bagno con Chris, abbiamo provato Live Forever.

Proprio come gli anni '90, eh?

Sì. Roba da fattoni, cazzo, our kid ... Quindi sì, in bagno, ma è stato stato ben educato. Abbiamo fatto Live Forever. E poi siamo andati lì. È davvero terribile quello che è successo e lo è ancora quello che succede, anche di recente a Las Vegas (l'attentato del 2 ottobre, ndr). Tutto ciò che puoi fare in quei momenti di necessità e alzarti e fare una canzone, capisci cosa intendo? Non cambia nulla, ma fai sapere alla gente che noi cosiddette rock star non siamo qui solo per i soldi. 

E tutto ciò che noi musicisti possiamo fare è scrivere una canzone. La musica è una grande guaritrice, no? Come ha detto il nostro amico comune Richard Ashcroft, la musica è potere.

Senza dubbio, amico. Come ha detto anche Tom Petty: "La musica è la vera magia".

Assolutamente sì. Un altro dio delle scene, il signor Petty. Hai partecipato al One Love Manchester (il 4 giugno, ndr), che ci ha reso tutti orgogliosi. In quello sei impeccabile. Ma prima di quello sono stato a vederti alla O2 Ritz di Manchester, uno dei concerti più belli che abbia mai visto. Ero nella sala prima che tu salissi sul palco. È stato uno di quei momenti del rock 'n' roll di cui posso dire di essere stato testimone. Come quando gli Stone Roses sono saliti sul palco di Heaton Park per la prima serata. Tu eri nel camerino, ma quel senso dell'occasione, di attesa, l'elettricità nella sala era fenomenale. Quando sei salito sul palco hai sentito quell'amore?

Sì. Forse non le ho anche sentite quelle cose. Ho pensato: "Che cazzo è?". No, le sento. Quei concerti piccoli sono davvero belli.  

Avevo sentito la tua nuova musica e sentivo che era buona, che la tua immagine era migliore che mai, ma è stato quando sei salito sul palco con quell'accoglienza che mi sono reso conto che stavolta avevi azzeccato le cose. Era tutto perfetto. Hai vissuto un momento così, in cui ascoltavi la tua musica che usciva dalle casse sei mesi fa e pensavi: "Sì, stavolta ci sono. Ci siamo"? 

Penso che Glastonbury sia stato un buon momento. C'era molto amore lì e molta gente lì. Sì, stavolta sembra un pochino diverso e penso che la pausa, il fatto di non fare nulla per un po' e fuggire ... Io sono uno che va dritto in faccia, capisci? Quindi tutti avevano bisogno di una pausa da me. E penso che la pausa abbia fatto un mondo di bene a tutti. Ovviamente ora ho un management eccezionale, canzoni eccezionali e mi sono aperto alla collaborazione con altre persone. Quindi sì, ci si sente bene al momento. 

Secondo me una delle canzoni più notevoli che tu abbia registrato è Chinatown, in cui vocalmente tocchi punti che penso tu non abbia mai raggiunto. Non ti ho mai sentito fare certe cose. 

Sì, è di quello che mi preoccupo: cantare. Quando sto bene, cantare è il miglior concerto del mondo. Amo quel pezzo. 

L'hai scritta con Andrew Wyatt, no?
 
Sì, è un pezzo particolare. Quando me l'ha fatto sentire per la prima volta facevo: "È un po' strana". Poi in testa mia mi sono convinto che suoni un po' come i La's, capisci? Così l'ho presa e l'ho sistemata in fretta. 

Ha un po' un tocco scouse, di Liverpool.

Sì, ha un tocco alla La's, canzone bellissima. E un altro autore eccezionale che devo nominare è sicuramente lui. 

Rieccoci qui. È un onore essere qui con un amico che va sempre più forte, Liam Gallagher. Liam, stavamo parlando di come la tua musica oggi suoni migliore che mai. E stai proprio benissimo.

Anche tu.

Grazie. Faccio del mio meglio. Questo è Pretty Green, no?

Sì, ti mantiene giovane! 

Torniamo indietro. Lo scioglimento degli Oasis ovviamente non è stato uno dei punti più alti della tua vita. 

Lascia che ti dica che magari non sarà stato un punto apicale, ma ho imparato molto da quello, credimi. Quindi per quanto sia stato terribile ho sentito di avere il terreno ben saldo sotto i piedi. Non mi sono mai reso conto di quanto sia stata seria la cosa fino allo scioglimento dei Beady Eye, ma imparo molto da quello che accade, dalla gente e da come svolge le proprie faccende per ottenere altre cose nella vita. Quindi ho imparato molto da quello, in un certo senso è stata una benedizione dal cielo, se capisci cosa intendo. 

E ti sei fiondato direttamente nei Beady Eye, che ti hanno dato un po' di conforto. 

Sì. Pensavo di doverlo a Gem e Andy. Non potevo tornarmene a casa e basta. Loro si erano uniti alla nostra band quando noi ne avevamo bisogno. Certo, hanno avuto una bella vita e non lo hanno fatto in cambio di nulla, ma andare a casa non era ... Loro ci avevano dedicato un sacco di tempo e sentivo che dovevamo rimanere on the road e proseguire. Sol perché qualcuno metteva il muso non avremmo dovuto proseguire? Con il senno del poi pensi: "Forse ci saremmo dovuti prendere una pausa", ma sul momento non te ne stai lì seduto, perché impazzisci. Pensi: "Andiamo on the road per un po' ...". 

E il periodo con i Beady Eye ha coinciso con un periodo non proprio fantastico della tua vita. Vedevi Noel diventare sempre più popolare e hai avuto un divorzio difficoltoso. Nel periodo immediatamente successivo a quello non abbiamo avuto molte notizie di te. 

Gironzolavo per casa, cazzo, e davo calci alle cose. E allo specchio facevo: "Che cazzo guardi?". 

Hai degli animali domestici?

No. Avevo due cani, ma sono rimasti con Gene (il figlio 16enne, ndr). Li avrei tartassati, cazzo! No, periodi di merda, amico, ma la gente vive cose ben peggiori. Almeno io vivo ancora in una bella casa, ho ancora cose belle. Ora vedo la luce alla fine del tunnel. Come ho detto prima, la musica salva. La musica è venuta da me. A un certo punto ero lì seduto a fissare la chitarra. E ho scritto Bold e When I'm in Need. E penso davvero che se tu sei buono con il rock 'n' roll o quello che è, lui sarà buono con te, capisci? Mi ha riportato dove devo stare. 

Sì, i bassi della vita ti possono spronare a fare di meglio. 

Come tutto, penso che tu abbia bisogno di esperienza di vita per scrivere musica davvero buona e sentita. Altrimenti se vivi sempre in una bolla senza esperienza di vita diventa ... e scrivi fottuta pop art, no? Poppy ... 

Hai ripulito il tuo stile di vita. Stai benissimo poi. Fai palestra?

No, non faccio palestra, ma corro. Provo a correre più che posso. Sono in piedi dalle 4 di stamattina. Non riuscivo a dormire. Sono uscito a correre alle 5 e sono rientrato alle 6 e mezza. Corro più che posso. Fumo ancora. Bevo ancora ogni tanto e tutta l'altra roba ... ma non mi vizio quanto vorrei. 

C'è gente attiva negli anni '70 - Robert Plant, Iggy Pop - che ancora pubblica nuova musica. Vuoi arrivare così lontano?

Amico, mi piacerebbe molto. Mi piace molto cantare, stare sul palco, mi piace l'atmosfera del pubblico, stare in compagnia dei ragazzi e amo fare interviste e roba così, capisci? L'unica cosa che non mi piace di tutta questa cosa è fare i video. A parte quello, amico, mi piace molto cantare e fare una chiacchieratina con il pubblico. Amo stare in studio e fuori dallo studio. Finché posso ancora farlo e finché la gente mi vorrà sentire cantare lo farò più che posso. 

Quando sei felice del documentario Oasis: Supersonic?

Sono felice che (quel periodo) sia stato documentato. Bisognava farlo e penso che Mat Whitecross abbia fatto un buon lavoro. Non è un film molto appariscente, come quello sui Metallica. È molto nudo e crudo, stupido e penso che gli Oasis fossero questo. 

Ti ha fatto ridere?

Sì, amico. Cazzo!

Penso sia stato uno dei film più spassosi che abbia visto. Non doveva essere affatto un film comico, ma ...

No, ma lo è, però, perché io e il fratellone (Noel, ndr) siamo spiritosi. E Bonehead ... Siamo un gruppo di fottuti comici che sostanzialmente hanno avuto fortuna. Sapevamo suonare un po' di accordi, sapevamo come cantare e gridare. In buona sostanza eravamo solo un gruppo di giullari. E lo siamo stati alla lunga, no?

Ti ha rattristato stare seduto lì a vederlo e pensare: "Questo non esiste più"?

Sì, mi ha rattristato molto, ma devi fare un bilancio, no? Devi fare: "Senti, i bei momenti hanno sicuramente controbilanciato i momenti brutti". A parte quello se continui a pensarci impazzisci, no? Ma io in quella band ho vissuto momenti grandiosi e mi ha dato una bellissima vita e una bellissima visione della vita. Bisogna accettare sia le cose buone che le cattive, no? Ma mi ha rattristato. Ovviamente al momento non parlo con il fratellone (Noel, ndr), ma si spera che questa cosa cambierà. Sì, mi ha reso triste, ma, come ho detto, i bei momenti hanno sicuramente controbilanciato i momenti brutti.

Liam con Paul 'Bonehead' Arthurs, ottobre 2016
Hai parlato di Bonehead. So che siete rimasti amici anche dopo che ha lasciato la band (nel 1999, ndr).

Ci messaggiamo ogni mattina. Gli voglio bene. È un gran tipo.

Ricordi quando ci faceva da autista? Prima degli Oasis. Caricava l'attrezzatura e la portava in giro per il paese.

Sì, gratis.   

Gratis?

In cambio di una birra, no? 

Ricordi quella volta che viaggiavate nel furgone noleggiato per portare un bel po' di roba in uno studio di registrazione a Londra? faceste salire un ragazzo che faceva l'autostop e lui andò a sedersi in fondo al furgone. Poi tornando verso nord vi fermaste alla stazione di servizio e giocaste a pallone per un po'. Vi dimenticaste di questo tizio in fondo al furgone. Tornati a Manchester, Bonehead ti lasciò a casa di tua madre, dove tu vivevi all'epoca. Poi lasciò Noel a casa sua. Entrò a casa sua a sentire questa canzone su cui Noel stava lavorando. Alla fine il viaggio in furgone era durato otto ore. Bonehead riportò dunque il furgone al suo posto, lo chiuse a chiave e inserì la chiave nella buca. Andò a prendere la sua macchina e sentì dei colpi sugli sportelli dall'interno del furgone. "Amico, sei tu"? Il ragazzo era chiuso a chiave nel retro del furgone.

"Non respiro. C'è acqua?".

Aveva chiuso il furgone a chiave, quindi dovette chiamare il servizio di emergenza. Ad oggi penso che i tizi si siano reso conto che erano gli Oasis quelli. 

Se quel ragazzo ci ascolta, venga fuori. Voglio vedere chi sei oggi. Non ricordo che aspetto avesse. Bonehead caricava sempre tipi strani. Ricordo quando prese un furgone e ci fece salire. Eravamo da Levenshulme, passammo sotto il ponte e fece quasi saltare il tettuccio del furgone. Ricordo quello, ma gli autostoppisti ... porca troia, Bonehead!

Nuova musica che ti entusiasma a parte la tua?

Nessuna, detto in modo brutalmente onesto. E non lo dico con cattiveria.

Avrai sentito l'album di Ashcroft, però.

Sì. Richard è uno dei pochi. La sua voce è bellissima e i suoi testi molto significativi. Quindi qualunque cosa faccia mi piace.

Pensiamo a quello che è accaduto a Barcellona e Las Vegas (gli attentati, ndr). Le cose non potrebbero farsi più strane di come sono.  Come padre ti preoccupa quello che sta accadendo? Senti che il mondo stia cadendo a pezzi?

Senza dubbio, questo è poco ma sicuro. Di sicuro sta andando a rotoli, cazzo. Non so come cambierà. Odieresti dire che non potrebbe andare peggio, ma sai che potrebbe andare peggio, cazzo. Quindi è proprio triste, amico. Voglio dire: io ho 45 anni e spero di vivere ancora per molto, ma non vedo come si possa arrestare. È perverso, cazzo, al momento. Sta tutto andando fuori controllo, cazzo. Nella canzone You Better Run dico "faresti meglio a fuggire, faresti meglio a nasconderti". È sfuggita di mano, cazzo. Una parte di me pensa che il governo sappia come risolvere questa cosa, ma non lo so ... Noi camminiamo come galline senza testa, andiamo avanti sempre e non ce ne preoccupiamo, diciamo che dobbiamo continuare a fare le nostre cose, ma ne succede una nuova ogni cazzo di mese, è molto spaventoso, amico. 

Ormai quasi ogni settimana, no?

Sì, è una merda. 

Qualche mese fa, a maggio, su Twitter ti sei rivolto a Noel senza nominare le parole "patata" o "beige" e hai scritto: "Buon compleanno Ourkid. Stay young. LG". Ti ha risposto?

No, lui a me non risponde. Non sa neanche chi è. Io non so chi è lui. Fa un po' come Lennon e McCartney, no? Mette il suo nome in tutto il luogo. Lui pensa che io non esista più, ma si sbaglia di grosso, cazzo! 

Liam con sua madre Peggy e suo figlio Gene (16 anni)
Molta gente ha visto per la prima volta un po' di affetto da parte tua verso di lui. 

No, ma io gli voglio tanto bene e vorrei che fossimo ancora insieme negli Oasis. E a parte quello vorrei che fossimo ancora amici, ma è come è. C'è molta gente attorno a lui che potrebbe rendere le cose un po' migliori. Lui ovviamente è circondato da gente che fa ... Ma io il ramoscello d'olivo glielo ho offerto tante volte, ma ... devo badare alla mia roba. Ho la mia famiglia, lui ha la sua. Devo solo fare quello che faccio, mantenermi sulla retta via e fare quello che faccio, cioè fare musica fantastica e provare a fare il buon padre ed essere grande amico dell'universo. 

Mamma Peggy vi ha preso da parte e vi ha detto: "Forza Liam, forza Noel, risolvete la questione!".

Mi ha ripreso sui miei tweet la settimana scorsa. "Dovresti piantarla!". E io: "Mi hanno hackerato!". "Cosa intendi per hackerato?". "Sono stato hackerato, cazzo! Qualcuno mi ha preso il telefono e ha scritto tutto quello. Io non lo penso, mamma. È stato qualcun altro. La polizia sta indagando, mamma".

Penso che alla fine dovreste fare questa riconciliazione. Anche in quanto fratelli, lasciando stare la musica.

Vorrei più di ogni altra cosa la sua testa tra le mie braccia in presa da wrestling così da potergli dare schiaffetti sulla parrucca! E poi potremmo continuare con le nostre faccende. Ma lui sotto sotto sa che io gli voglio tanto bene. E qualunque cosa lui pensa che io abbia fatto, non l'ho fatta. E se l'ho fatta, non l'ho fatto apposta. Quindi eccoci qua. 

Parliamo della traccia di chiusura del tuo album, I've All I Need. Per me è speciale perché ti lascia felicità, ottimismo, sensazioni positive circa le cose. È un messaggio positivo alla fine di un album che contiene un po' di urla, incertezze e vulnerabilità. È un bel momento finale che ti tira su. 

Sì, I've All I Need l'ho scritta un po' di tempo fa. Ci ho messo i corni per dare un po' un tocco alla Penny Lane. Ho iniziato a idearla cercando di mettere dentro i fiati. C'è un verso interessante in quel brano, ti racconto un aneddoto a questo proposito. Anni fa - io ero da poco diventato padre di Lennon - Yoko Ono mi invitò al Dakota Building. Andai lì e mi invitò a prendere una tazza di tè in cucina. Mi chiese: "A John piacevano i biscotti Richtea. Ne vuoi?". E io: "Sì, sì". Eravamo lì a mangiare i biscotti. Dietro, nell'angolo, c'era un cazzo di drappo enorme con una scritta in giapponese. Le chiesi cosa ci fosse scritto e mi disse: "Scusami Yoko, cosa significa?". Mi disse: "Interessante, perché John lo vide quando incontrl i miei genitori in Giappone per la prima volta. Dice: mentre ero in letargo ho raccolto le mie ali". Grandioso, cazzo! La mia canzone fa: "Vado in letargo e canto mentre raccolgo le mie ali". Per anni ho provato a inserirlo in una canzone e alla fine con questo pezzo ce l'ho fatta. Quindi questo è il fatto interessante di oggi, Clint!

Prima di salutarci ti ringrazio pubblicamente anche per il supporto che hai mostrato dopo la scomparsa di Craig Gill, batterista degli Inspiral Carpets (morto suicida a 45 anni non ancora compiuti, il 22 novembre 2016, ndr). Farai sempre parte della famiglia. Grazie mille, Liam Gallagher!

Sono molto triste, amico.

Traduzione by oasisnotizie.

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