venerdì 29 gennaio 2016

Nicole Appleton: "Torno con le All Saints con un brano sul divorzio tra me e Liam Gallagher"


Liam Gallagher con le sorelle Appleton
Liam Gallagher non si decide a tornare sulle scene musicali? Ci pensa l'ex moglie a farlo al posto suo. Nicole Appleton, già consorte dell'ex frontman di Oasis e Beady Eye (da cui ha avuto un figlio), si prepara a pubblicare un nuovo singolo con le redivive All Saints, band con cui aveva conosciuto il successo. E, udite udite, la canzone del ritorno parla proprio del divorzio tra Nicole e il bad boy del rock inglese.

Il gruppo, formato da Nicole, dalla sorella Natalie Appleton, da Melanie Blatt e Shaznay Lewis, si sciolse una prima volta nel 2001, dopo aver sfornato hit del calibro di Pure Shores e Never Ever. Fu poi attivo dal 2006 al 2009 ed è tornato insieme nel 2013. Oggi torna a far parlare di sé con una trovata pubblicitaria niente male. È infatti in programma per il 26 febbraio la pubblicazione di un singolo, intitolato One Strike, il primo dopo 10 anni.

L'autrice del pezzo è Shaznay Lewis, che ha dichiarato al New Musical Express: "Quando ho scritto il brano nella mia mente c'era la separazione tra Liam e Nicole. Il testo deriva da qualcosa di molto reale. Nic all'epoca (nel 2013, ndr) stava attraversando un bel po' di cose. Era una cosa che avevo proprio in testa, perché era la più pesante che stesse succedendo".

Nicole Appleton e Nick Renegade
"Abbiamo parlato per ore e ore per telefono", ha aggiunto Nicole, che oggi fa coppia con il lighting designer dei Kasabian, Nick Renegade. "Le prime volte che ho ascoltato il brano nella mia auto non ho potuto evitare di piangere, perché sentivo molto chiaramente quello di cui di parlava la canzone".

"Non è una situazione in cui ci siamo infilate con costrizione e non sarebbe potuto succedere in un momento migliore delle nostra vite", ha detto ancora Nicole, che aveva divorziato da Liam dopo l'esplosione dello scandalo della paternità segreta che aveva coinvolto il cantante. "A me semplicemente mancava stare con le ragazze. Ci rende felici. Ascolta, se riesci a lavorare con le tue persone preferite, perché no?".

Il nuovo album delle All Saints, Red Flag, uscirà l'8 aprile. 

oasisnotizie - via NME

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martedì 26 gennaio 2016

Foto: Noel Gallagher è tornato in uno studio di registrazione

Ieri Pete Lockett ha pubblicato su Twitter alcune foto che lo ritraggono insieme a Noel Gallagher in uno studio di registrazione. A quanto pare si tratta dei Dropout Studios di Camberwell, Londra. Lockett si definisce "uno dei più rispettati percussionisti del mondo, avendo lavorato con Björk, Peter Gabriel, Robert Plant e molti altri". È molto probabile che Noel stia già lavorando al suo nuovo album, dato che qualche tempo fa aveva dichiarato che avrebbe iniziato le lavorazioni per il nuovo disco nel mese di gennaio del 2016.



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venerdì 15 gennaio 2016

Noel Gallagher: "Non mi piacciono i comunisti, ma non voterei mai Tory. La fama mi ha cambiato? Spero di sì"

Intervista di Julie Burchill a Noel Gallagher per Style, allegato al Sunday Times di domenica 10 gennaio 2016.

PARTE 2 DI 2

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Che ne pensi di Jeremy Corbyn (il nuovo leader laburista, simbolo della "svolta a sinistra" del partito, ndr)?

Non mi piace il comunismo.

Ma non voteresti neanche per i Tory, no?

Non potrei mai votare Tory perché un invisibile campo di forze mi impedirebbe di inserire la mia scheda nell'urna. Parlando da persona di sinistra, pensavo che gli anni del New Labour, fino al 1997, fossero straordinari. Era così eccitante essere in Inghilterra in quel periodo, perché succedevano un sacco di cose.

Era eccitante per merito tuo!

Be', io ero parte della cosa, ma allora il Partito Laburista si dimostrò "Meet the new boss, same as the old boss" ("Vi presento il nuovo capo, uguale al vecchio capo", citazione di Won't Get Fooled Again degli Who, ndr) e finché non cambierà quello, la cosa non mi piacerà. Ai Tories non importa dei vulnerabili e ai comunisti non importa degli ambiziosi.

Come va con Damon Albarn?

Una sera eravamo in un pub. Non parlavo con lui da anni, ma nello stesso tempo non sparlavo di lui da anni. A me, a mia moglie e ai bambini piacevano davvero i Gorillaz, così Sara ha detto: "Vado da lui e gli dico che a noi piacciono i Gorillaz". Le ho fatto: "Vacci, allora". È tornata da noi e ci ha detto che Damon era stato strano, che le aveva detto: "Chi ti ha mandato qui a dire questo?". Così quando sono passato vicino a lui nel corridoio ci siamo detti: "Sì, scusami per quella cosa". È stato un po' strano, ma non è che fossimo due adulti che si si sono messi a piangere. È stata più una cosa del tipo: "Sai che ti dico? Quel periodo è stato fottutamente eccezionale, quella roba era fottutamente grandiosa!". 

Hai mai la sensazione che una parte di te, di quel ragazzo della classe operaia, sia rimasta lì a Burnage? 

Quando la gente mi chiede: "La fama ti ha cambiato?", la risposta di merda è: "No, ovviamente no". Io dico sempre: "Spero di sì, cazzo!". Nessuno potrebbe passare quello che ho passato io senza cambiare, ma la cosa fondamentale è riconoscerlo. Torno nello stesso quartiere popolare dove sono cresciuto per vedere mia madre. Lei vive ancora lì, il mio letto è ancora nella stessa stanza con quello di Liam. Mi siedo su quel letto e penso: "Questo è il posto dove ho suonato per la prima volta la chitarra". Non sono, però, un professionista della classe operaia e sono capace di sedermi altrettanto facilmente nella mia grande casa quaggiù e pensare: "Questo non lo devo a nessun altro, lo devo a tutta la pratica che ho fatto. E amo questa cosa". 

Ci sono stelle della musica che, dopo aver raggiunto tutto - fama, successo, denaro - si ritirano a vita privata. Se ad un certo punto non ricevessi più attenzione da parte di tutti questi sconosciuti, saresti triste?

No, finché sarò ancora in grado di lavorare, ma continuerò a lavorare fino al giorno in cui farò un concerto al quale non si presenterà nessuno. E poi direi: "Questa cosa non sta più funzionando, cazzo". Quindi ecco qua, sono ambo le cose. [fine seconda e ultima parte] 

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giovedì 14 gennaio 2016

Noel Gallagher: "Scriverei la sigla di James Bond. Il mio segreto? Non ho mai finto di essere chi non sono"

Intervista di Julie Burchill a Noel Gallagher per Style, allegato al Sunday Times di domenica 10 gennaio 2016.

PARTE 1 DI 2

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A quanto pare Adele suonerà ad un party privato per il compleanno di Kate Middleton. Se qualcuno dei reali ti convocasse, come risponderesti? 

Direi: "L'abbiamo capito, non è colpa tua. Lo capiamo. Ma, sul serio, dovresti interessarti molto di più a come le nostre materie sono trattate dal tuo governo".

All'epoca pensavi che Damon Albarn fosse posh, ma guarda i Mumford & Sons. 

Negli anni '80 era veramente facile fondare una band. Dobbiamo ringraziare la Thatcher per i magazzini in disuso in cui potevamo fare le prove, ma ora sono tutti appartamenti eleganti e piccole imprese. E le chitarre costano molto. È un dato di fatto che i ragazzi della classe operaia non si possano permettere la musica a causa dei costi eccessivi.

Come hai smesso con le droghe? E cosa hai provato?

Quando la cocaina smise di esercitare un fascino su di me, furono dei mesi strani, perché frequentavo ancora le stesse persone. Bevevo di più e la gente si faceva ancora vicino a me, cosa che non mi dava minimamente fastidio.
Con gli anni mi sono reso conto che la cosa non mi creava affatto problemi. L'unica cosa davvero brutta che mi faceva fare era farmi battere molto i piedi. Ad un certo punto i vicini del piano di sotto mi scrissero un biglietto per chiedermi conto dei "colpi forti e ritmati di ogni sera sul soffitto". Ed era solo il mio piede!
Verso la fine trascorrevo serate in cui scrutavo la stanza e poi pensavo: "Come cazzo sono finito qui con queste persone? Non abbiamo nulla in comune, è solo per la droga".
Cercavo una via di fuga - dovevo sbarazzarmi di quelle persone, perché non ero più uno di loro - quando sulla pista da ballo, a Ibiza, vedo la mia futura moglie, Sara MacDonald. E poi siamo fuggiti via insieme, e questo è quanto.

Da come parli sembri lasciare poco spazio ai sentimenti, ma le tue canzoni restituiscono un Noel dalle emozioni profonde.  Sei consapevole di questa scissione?

Assolutamente sì. Tutti i miei pensieri nostalgici, sulle storie d'amore e i sentimenti confluiscono tutti nella musica. Mia moglie pensa che io sia la persona più curiosamente fredda, ma poi in prima fila ad un mio concerto vedo un 15enne che canta la mia canzone e piange. Questa è una cosa che mi colpisce sempre, perché in un certo modo io mi sono insinuato nella vita della gente senza neanche provarci.

Nessuno di quelli che ti hanno incontrato ha una parola negativa su di te. Come hai fatto, a differenza di tanti altri personaggi del mondo della musica, a non diventare un coglione?

Non ho sangue inglese, quindi sono escluso dalla maledizione della geografia, e sono un mancuniano, quindi non c'è spazio per le stronzate. Puoi essere solo ciò che sei, e io non ho mai finto di essere qualcosa di diverso da quello che sono.

Ti è rimasta qualche ambizione? Qualcosa che non hai fatto e che ti piacerebbe fare?

Non mi viene in mente niente.

Neanche scrivere la sigla di James Bond? La tua canzone Ballad of the Mighty I sarebbe perfetta.

Se mi chiedessero di scrivere una canzone per Bond, sì, di sicuro. Il fatto è che io non ho mai dovuto inseguire nulla. Con gli Oasis fondare quella band sembrava impossibile. E tutte le mie ambizioni sembravano impossibili, quindi non sono assolutamente ambizioso riguardo a qualcosa che sia raggiungibile. Ora che ho fatto un po' di cose, non me ne fotte più un cazzo di raggiungere alcunché. Voglio solo scrivere le migliori canzoni che sono in grado di scrivere. [fine prima parte]

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SECONDA PARTE QUI

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mercoledì 13 gennaio 2016

Una giornalista lo attacca, Liam Gallagher risponde al veleno: "Fatti un'altra striscia, vecchia zoccola"

Source: The Sun

Nei giorni scorsi aveva lasciato quasi tutti perplessi per alcuni tweet di difficile o quanto meno varia interpretazione. Stavolta, invece, la stilettata è chiara. Liam Gallagher è tornato a pungere e per farlo ha scelto il social network dell'uccellino, Twitter, dove ultimamente è molto attivo. L'ex cantante degli Oasis domenica scorsa ha pubblicato un paio di foto che lo ritraggono sulle spiagge del Belize (con la didascalia "Don't BELIZE the truth"), dove si gode il sole. Poco dopo aver postato un suo selfie a petto nudo ha approfittato per rispondere a delle parole poco lusinghiere che nei suoi riguardi aveva espresso una giornalista britannica.

La giornalista Julie Burchill, che ha intervistato Noel Gallagher per Style, allegato al Sunday Times in edicola il 10 gennaio, aveva scritto: "Liam, che una volta sembrava vivere il sogno, ora si è ridotto a pubblicizzare tazze e borse, oltre ad altre bagattelle, nei suoi negozi Pretty Green. Parlare di lui con il suo sommamente affermato e soddisfatto fratello, che il sogno lo sta ancora vivendo, sarebbe sembrato sparare sulla croce rossa".

Questa la risposta di Liam in un tweet al vetriolo: "Sparare sulla croce rossa? Be', tu sai bene cosa significherebbe, perché non ti fai un'altra striscia, vecchia zoccola? LG X".

La 56enne Julie Burchill, nota giornalista e scrittrice femminista, è stata colpita a giugno da un grave lutto, il suicidio del figlio 29enne. Ha più volte ammesso di aver fatto uso di droghe e nell'annunciare la morte di Jack si è pubblicamente rimproverata di non essersi presa abbastanza cura del figlio, che negli ultimi dieci anni della sua breve vita aveva sofferto di depressione e tossicodipendenza.

oasisnotizie - Source: The Sun 

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lunedì 4 gennaio 2016

I criptici tweet di Liam Gallagher: "Disco solista? Non sono uno stronzo". E smentisce la lite con la compagna Debbie

"Blah blah blah fucking blah". Con questo eloquente tweet il cantante Liam Gallagher ha bollato giorni fa come fandonie le voci di un litigio tra lui e l'attuale compagna Debbie Gwyther. E non solo. L'ex frontman di Oasis e Beady Eye ha utilizzato spesso, negli ultimi giorni, il social network del cinguettio, affidando a questa piattaforma sociale commenti, anche piuttosto criptici, su vari argomenti. 

Secondo quanto riportato dal tabloid The Sun, Liam aveva avuto un violento alterco con Debbie, sua ex manager e attuale fidanzata, all'esterno di un locale. La smentita del cantante non si è fatta attendere, così come non si era fatta attendere la replica di Liam alle accuse del giudice Martin O'Dwyer, che aveva criticato il cantante e l'ex moglie Nicole Appleton per aver condotto una battaglia legale (quella relativa alla causa di divorzio intentata dalla ex cantante delle All Saints nei riguardi del 43enne) che è costata, secondo il giudice, molto denaro ai contribuenti inglesi. 

"Le cifre corrisposte da Gallagher e da Appleton ai propri legali sono palesemente eccessive", aveva ammonito O'Dwyer. "Soldi dei contribuenti? Ora le ho sentite tutte, WOW", era stata questa la risposta piccata di Liam, che per difendersi aveva ingaggiato l'avvocatessa delle stelle, Fiona Shackleton.

Sempre secondo l'ineffabile The Sun, la Appleton avrebbe ottenuto dall'ex marito la metà del suo patrimonio di 11 milioni di sterline, il che potrebbe spingere Liam a premere con il fratello per una reunion degli Oasis per ridare un po' d'aria alle proprie finanze. "Liam vorrebbe rientrare nel mondo della musica con una reunion degli Oasis, ma sostiene che attualmente non vi è alcuna prospettiva di questo tipo", aveva scritto il noto tabloid, citando fonti giudiziarie.

Stanotte il cantante è tornato a twittare. Questi i suoi due post, dal significato piuttosto oscuro (nel primo c'è una probabile frecciata al fratello Noel).

"Disco solista? Ma, cazzo, siete in trip? Teste di cazzo, io non sono uno stronzo. LG X (sic)''.

"Scusami signore, il cane ti ha mangiato il passaporto? Perché sei geloso, ciccione? LG X''.


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