venerdì 30 agosto 2019

Noel Gallagher rincara la dose: "Dave Grohl potrà succhiarmi il ca**o se dovesse riunire gli Oasis!"

Qualche ora fa Noel Gallagher ha rincarato la dose nei confronti dei Foo Fighters, colpevoli di aver lanciato, domenica 25 agosto al Festival di Reading, una petizione per far tornare insieme gli Oasis. 

Dopo aver lanciato, nella serata di giovedì 28 agosto a Chula Vista (California), una contropetizione per far sciogliere la band di Dave Grohl e soci, ieri sera, in concerto a Irvine (California), il chitarrista di Manchester, in tour questo mese negli States a supporto degli Smashing Pumpkins, ha usato parole decisamente più volgari.

"Non avete firmato la petizione?", ha chiesto Noel al pubblico. "Se il cazzo di batterista dei Nirvana dovesse far rimettere insieme gli Oasis, può venire qui sul palco e succhiare il mio fottuto cazzo ogni volta che vuole! Io con la presente faccio partire una petizione per far sciogliere dannatamente i Foo Fighters. Ognuno è libero di firmare".

Ecco il video con le parole di Noel (thanks to @blue.verena on Instagram). 



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È Liam Gallagher mania: a ruba in dieci minuti le scarpe Adidas firmate dal cantante



È sempre più Liam Gallagher mania, anche nella moda. Le scarpe da ginnastica Adidas SPZL recanti l'immagine del cantante, prodotte in edizione limitata e messe in vendita stamane alle 9 nel Regno Unito, sono andate esaurite in dieci minuti sul sito di Adidas e poco dopo sono state messe in vendita su alcuni siti al triplo del prezzo originale. 

Molti fan si sono lamentati su Twitter di non essere riusciti ad acquistarle pur essendo online da varie ore proprio per non perdere l'occasione. 


"Ho impostato la sveglia dopo un lungo turno notturno per prendere le Adidas Spezial di Liam Gallagher e il sito è crashato e le ha rimosse dal mio carrello quando ho inserito i dettagli per la spedizione. Sono assolutamente amareggiato", ha scritto un fan, James Drover, su Twitter.
Come Kanye West e Pharrell Williams, anche l'ex Oasis ha collaborato con il noto marchio tedesco di articoli sportivi, prestando il proprio nome per queste scarpe speciali, dal prezzo di listino di 99 sterline. 

Il design delle scarpe è opera di Gary Aspden, che al sito di Adidas ha detto: "Conosco Liam da oltre 20 anni e siamo andati sempre d'accordo. Gli piaceva la silhouette delle scarpe Padiham SPZL nel complesso, ma mi ha detto che per le sue voleva qualcosa di neutrale e comprensibile. Ha fornito i suoi commenti su ogni campione sino alla versione finale, che gli abbiamo mostrato per la prima volta dietro le quinte del suo concerto alla Chapel di Hackney. Quel momento l'abbiamo filmato dato che volevamo catturare la sua reazione onesta. Chiunque abbia indossato fedelmente la 'tre strisce' tanto a lungo quanto noi capirà quell'eccitazione". Pare che Liam e il suo team abbiano modificato tomaia e lingua delle Padiham SPZL. Il nome ufficiale della scarpa, ricamato anche sul lato della tomaia, è LG SPZL.

Nel video seguente Liam si definisce "il bastardo più fico del pianeta" e definisce le Adidas SPZL col suo nome "le scarpe più fiche del pianeta".


Source: NME

Liam alla Hackney Chapel il 5 giugno 2019




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Video - Noel Gallagher: "Vendo i master degli Oasis e mi compro uno scimpanzé, un aereo e uno yacht"

Intervistato il 7 agosto in TV su NBC, negli USA, da Seth Meyers, Noel Gallagher ha detto di voler vendere i master degli Oasis al miglior offerente e di voler spendere il ricavato per comprarsi un aereo, uno yacht, uno scimpanzé con un cappello a cilindro, addirittura un razzo. 

Secondo quanto rivelato da Noel, tra cinque anni al massimo i master degli Oasis torneranno direttamente nelle sue mani. Egli potrà poi decidere a chi venderli e potrà anche stabilire la percentuale di guadagno che lui stesso intascherebbe. Al contempo, una certa percentuale andrà anche a Liam, non solo come autore di qualche brano, ma anche come interprete. Ovviamente non possiamo sapere quali saranno le cifre, che in questi casi rimangono piuttosto oscure e coperte da molteplici segreti.

Noel ha inoltre dichiarato che la scelta di pubblicare un EP e non un album è dettata dalla constatazione che "oggi la gente non ascolta più gli album" e dal fatto che "era troppo presto per pubblicare un altro album".

Alla domanda se si diverta ancora ad andare in tour, Noel ha risposto: "Ho imparato ad amarlo di più, specie in America, a parte gli sbadigli delle donne di mezza età". 

Di seguito il video dell'estratto dell'intervista con i nostri sottotitoli in italiano.


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Noel Gallagher: "Lancio una contropetizione per far sciogliere i Foo Fighters"

Lo scorso 25 agosto i Foo Fighters si sono esibiti come headliner al festival di Reading (Inghilterra) e hanno lanciato una petizione pubblica per far riunire gli Oasis. Il batterista dei Foos Taylor Hawkins ha adornato la grancassa con una foto dei fratelli Gallagher e ha detto: "Uno di questi giorni riavremo gli Oasis. Uno di questi giorni”.

Il frontman della band statunitense Dave Grohl, in aggiunta a Hawkins, ha detto al pubblico: "Ci stiamo provando. Ci stiamo provando. Firmiamo una petizione. Tutti qui, okay?". Grohl ha chiesto alla folla: "Quante persone vogliono vedere gli Oasis fare un concerto?".

Una delle parti in causa, ovvero Noel Gallagher, venuto a conoscenza della cosa, durante il suo concerto di San Diego (California) di giovedì sera ha parlato della petizione dei Foo Fighters rivolgendosi al pubblico con queste parole: "Vorrei far partire una petizione per far sciogliere i Foo Fighers".

Source: Rockol

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giovedì 29 agosto 2019

Video - Liam Gallagher: "Noel ha sciolto gli Oasis per il suo ego: non sopportava di condividere il palco con me"



Intervistato da Brut Media a Parigi il 28 agosto 2019, a dieci anni esatti dalla fine degli Oasis, Liam Gallagher ha di nuovo speso parole al vetriolo nei confronti del fratello. Ecco alcune delle sue dichiarazioni, che potete leggere e ascoltare integralmente nel video alla fine del post.

"Non avremmo dovuto dividerci. Ancora oggi faremmo buoni album. Il nostro ragazzo è stato 'rapito' da un grandissimo coglione sei mesi prima (Liam forse si riferisce al giornalista del tabloid The Sun Gordon Smart, amico di Noel, ndr), si è trasformato in un grandissimo coglione e poi ha fatto sapere a tutti che grandissimo coglione fosse quella sera".

"Non è vero che abbiamo litigato perché volevo sponsorizzare la Pretty Green. Se fosse vero dovrebbe vergognarsi. Non ho mai menzionato le parole Pretty Green con lui, e se anche avessi voluto pubblicizzare la Pretty Green sul programma del tour, lui che cazzo vuole? È un cazzo di crimine?".

"Penso che Noel abbia sciolto gli Oasis perché voleva tutto per sé. Il suo ego non può sopportare di condividere il palco con me, quindi voleva fare la sua musica dance insieme a me. Comunque in bocca al lupo a lui. Per come stanno andando il mio disco e i miei concerti, dove stanno venendo tutti, non sembra che io abbia bisogno di riformare gli Oasis. A quanto pare, però, sono sempre lì a implorare di riformare gli Oasis. Non imploro, amico, dico solo incazzato per il fatto che ci siamo divisi, capisci? Ma non mi sveglio al mattino pensando di ribaltare il tavolo, sono felice di fare quello che faccio. È facile essere me. Non c'è più un grande capo cattivo che mi dica cosa fare, o un piccolo capo".

Sottotitoli ITA by frjdoasis.


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mercoledì 28 agosto 2019

Video (sottot. ITA): Noel Gallagher contro i fan che si vestono come Liam e odiano la nuova musica di Noel


Intervistato da SiriusXM negli USA, Noel Gallagher rivela: "Purtroppo ai miei concerti si presentano tutti vestiti come Liam. Questa nuova generazione di fan ha un’immagine molto specifica di cosa fossero gli Oasis, per cui odia dannatamente la mia roba nuova. E questo mi fa venire un po’ di più la voglia di farla, dato che penso: 'Idiotino del cazzo! Hai solo 15 anni. Fottiti! Avevi solo 10 anni quando la band si è sciolta. Ma vaffanculo!' ...".

Video con sottotitoli ITA by oasisnotizie.



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Ecco il video ufficiale di One of Us di Liam Gallagher, nel decennale dello scioglimento degli Oasis

Ecco il video ufficiale di One of Us, il nuovo singolo di Liam Gallagher. La clip, definita dall’introduzione “la ballata del tizio dagli occhi blu”, contiene foto di famiglia dei fratelli Liam, Noel e Paul, che il più piccolo dei Gallagher osserva lungo il suo cammino, e un riferimento alla data di scioglimento degli Oasis, “28.08.2009, di cui ricorre proprio oggi il decennale. Il brano parla di Noel (leggi qui).  




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La rivista Q sul disco di Liam Gallagher: "Why Me? Why Not. è un trionfo di un ritrovato frontman"

Pubblichiamo di seguito la nostra traduzione della recensione che, sul numero di ottobre 2019, la rivista inglese Q ha fatto di Why Me? Why Not., album di Liam Gallagher in uscita il 20 settembre (clicca qui per leggere l'originale). 

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È solo rock ’n’ roll

Liam si gioca ancora una volta i propri punti di forza. E la risurrezione dell’ex frontman degli Oasis continua.

Alla fine del 2017, mentre esaminava il successo del suo debutto come solista, Liam Gallagher iniziava a puntare gli occhi su come ripetere il trucco. Gli era chiaro come avrebbe dovuto essere il suo disco successivo: la stessa cosa. Rock ’n’ roll classico, grandi canzoni da cantare tutti insieme, un paio di ballate e, a differenza della band di suo fratello, nessuno che suonasse le forbici. Forse il seguito sarebbe stato un po’ meno apologetico, aveva detto a se stesso. Qualcosa di leggermente più chiassoso. Era di nuovo al settimo cielo. Non aveva bisogno di continuare a chiedere scusa.

Questa ritrovata convinzione scorre per tutto Why Me? Why Not., proprio fino al punto posto alla fine del titolo. Nei produttori Andrew Wyatt e Greg Kirstin, entrambi al lavoro già per As You Were, Liam ha trovato delle pellicole che capiscono l’importanza di attingere dal vuoto a forma di Oasis che è rimasto nel panorama musicale. Malgrado siano trascorsi ormai dieci anni dallo scioglimento, si può affermare che il motivo per cui i concerti di Courteeners, Catfish and the Bottlemen, Gerry Cinnamon e DMAs è che i fan cercano la next big thing, la prossima grande novità. Per i suoi fan Liam era gli Oasis: componi le canzoni giuste con lo spirito giusto e la porta è spalancata.

Come era avvenuto per il suo debutto, canta con un rinnovato vigore, assente nel decennio precedente. La sua voce sembra oscillare tra due modalità: emotivamente tenera e emotivamente agitata. Molte di queste canzoni parlano ovviamente di Noel. Chi altro potrebbe cantare con un tale ringhio la glam rock Shockwave, con il suo testo sulle pugnalate alle spalle? E chi altro potrebbe cantare con tale vulnerabilità, appena dopo in scaletta, la cadenzata One of Us, con un verso che fa: “ti comporti come se fossi smemorati, dicesti che avremmo vissuto per sempre”? La chiave è il modo in cui Liam presenta la complessità dei rapporti con tale semplicità.

Raramente Liam ha cantato meglio di così e le canzoni si adattano perfettamente. Once è un inno lento che suona come Richard Ashcroft dell’epoca Urban Hymns che riscrive All Around the World e, con la sua orchestra incombente e l’immaginario fatto di pistole cariche, la traccia che dà il titolo all’album, Why Me? Why Not., potrebbe essere la sigla di James Bond. Gone sarebbe la sua cugina per i titoli di coda, dato che ricorda la grande strimpellata di D’You Know What I Mean? prima di virare delicatamente su un fantastico finale dalla sfumatura gospel.

La migliore di tutte è Now That I’ve Found You, che, sciolta e con un groove da pop rotolante, parla di come Liam abbia riparato la relazione con la figlia Molly. Il ritornello è incoraggiante e speranzoso: quando Liam fa sul serio, la sua voce è una cosa potente. I momenti più rock non sono mai pesanti pesanti, anzi, procedono spediti con la resa velenosa di Liam che li solleva.

È un disco che ha una o due canzoni di troppo. Misunderstood, per esempio, è una ballata acustica con archi come ce ne sono troppe e sembra che Glimmer, che si muove dolcemente, sia alla fine non per dare al disco una gloriosa chiusura, ma perché il quattordicesimo posto in scaletta è un posto decente in cui nascondersi.

A parte questo, però, Why Me? Why Not. è un trionfo, un disco che dimostra come As You Were non era un colpo di fortuna e che Liam Gallagher si è davvero rimesso in carreggiata per bene e ora è ufficialmente un grandissimo artista solista contemporaneo. Date un’occhiata ai concerti e vedrete ragazzi che canteranno i testi di queste canzoni con lui. La voce dell’ultima generazione è voce anche di questo. Perché lui? E chi altro se no?

Niall Doherty, Q

Tracce da ascoltare: Now That I’ve Found You, Why Me? Why Not., Invisible Sun.

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lunedì 26 agosto 2019

Video - I Foo Fighters sul palco: "Una petizione per riunire gli Oasis"

Gli Oasis non esistono più come band ormai dal 2009, ma Noel e Liam Gallagher continuano a far parlare di sé per la faida famigliare che continua ormai da anni. Tra un botta e risposta e l’altro tra i due fratelli, c’è ancora chi sogna una reunion della band e tra chi serba questa speranza ci sono anche nomi illustri. I Foo Fighters, per esempio, che ieri sera hanno addirittura proposto di lanciare una petizione per invocare la reunion della band. 

Dave Grohl e soci lo hanno annunciato durante la loro esibizione del 25 agosto al Reading Festival: l’idea è nata dal fatto che il batterista della band, Taylor Hawkins, ha attaccato una foto di Liam e Noel insieme sulla sua grancassa. "Uno di questi giorni faremo in modo che gli Oasis tornino a suonare insieme", ha dichiarato Hawkins sul palco, dopo che Dave Grohl ha preso il suo posto alla batteria per suonare Under Pressure dei Queen. "Proviamoci – ha continuato il batterista – firmiamo tutti una petizione, iniziando da tutti voi che siete qui, ci state?".

"Facciamo un tentativo - ha ribadito Grohl poco dopo – quante persone qui vogliono assistere di nuovo a un concerto degli Oasis?". Alla domanda del frontman dei Foo Fighters il pubblico ha risposto entusiasta, dimostrando che l’interesse per i fratelli Gallagher è più che mai vivo. "Prima o poi succederà", ha concluso Hawkins, scherzando sul fatto che se finora Liam e Noel non si sono riuniti è perché hanno ancora troppi soldi. Il divertente scambio tra Dave e Taylor è stato immortalato in un video dai fan presenti (visibile qui).

In passato Dave Grohl si è dichiarato fan, insieme al batterista della sua band Taylor Hawkins, del gruppo mancuniano. In particolare modo, aveva rivelato alcuni dettagli sul suo strano rapporto di amicizia con Liam Gallagher. Grohl ha raccontato di averlo visto nel backstage dell’edizione 2017 del festival di Glastonbury.

Liam aveva commentato positivamente alcuni brani dell’album solista del batterista dei Foo Fighters, Taylor Hawkins, salvo poi accorgersi di Grohl. A quel punto, non appena lo vide, Liam disse a Grohl: "Fai buona musica, mi piace!". Considerando il carattere fumantino del cantante di Manchester, ci sembra essere un buon complimento.

Proprio nel 2017 Liam aveva condiviso il palco del festival californiano CalJam con i Foo Fighters e con il chitarrista degli Aerosmith Joe Perry. Insieme avevano suonato e cantato Come Together dei Beatles, in un clima piuttosto strano. Liam infatti non ricordava il testo e aveva fatto cantare parte del brano ad una fan, per poi fare surf tra la folla in visibilio.

Proprio Liam ha confermato che Grohl lo ha spesso chiamato per una canzone insieme, ma per ora nulla da fare. L’ex frontman degli Oasis ha detto di essere molto impegnato per ora, aprendo qualche ipotesi per il futuro, affermando che non gli dispiacerebbe visto il talento della band. Chissà che brano potrebbe uscire…

Sources: r3m.it e virginradio.it


Leggi anche:

Taylor Hawkins elogia Liam Gallagher: "Grande come Freddie Mercury. Fantastico pur stando fermo sul palco"


Dave Grohl: "Incontrare Liam Gallagher è stato il mio momento preferito di Glastonbury"

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venerdì 23 agosto 2019

Niente Slowthai nel tour di novembre di Liam Gallagher

Non sarà Slowthai a fare da supporter al tour di Liam Gallagher nei palazzetti del Regno Unito in programma per novembre. Lo ha annunciato oggi l'ex Oasis su Twitter, aggiungendo: "Ti voglio ancora bene, amico". Questo il tweet del cantante:

"Ascoltate tutti, voi battitori qui nella metropoli, tutti voi persone da strada amanti dell'azione. Slowthai si è tirato fuori dal tour nel Regno Unito. Sono amareggiato. Ti voglio ancora bene, amico. Buona fortuna negli USA. LG x".

Replicando ad un fan, Liam ha poi rivelato che "il nuovo supporter sarò annunciato presto".

Queste le date del tour novembrino di Liam:

November 11: Cardiff Motorpoint Arena
November 12: Birmingham Arena
November 14: Aberdeen P&J Live
November 15: Glasgow SSE Hydro
November 17: Newcastle Utilita Arena
November 18: Sheffield FlyDSA Arena
November 20: Manchester Arena
November 21: Liverpool M&S Bank Arena
November 24: Dublin 3 Arena
November 26: Nottingham Motorpoint Arena
November 28-29: London O2 Arena

A luglio Liam, spiegando a Radio 105 la scelta di avere in tour un rapper come Slowthai, aveva detto: "Si chiama Slowthai, fa della roba grime, è tipo un rapper, ma ha un tocco punk. È bravo, ha gioia di vivere".

A Beats 1 aveva detto: "Ho visto Slowthai a Soccer AM e aveva un po' un che di Johnny Rotten. Va bene che in giro ci siano molte guitar bands, ma diventa un po' ...".

Liam aveva inoltre rivelato che gli sarebbe piaciuto essere affiancato in tour dai Fat White Family. "Pensavo di portarli in tour, ma non penso che i Fat White Family ... sono ancora presi dal fatto di essere underground, non vogliono diventare showbiz, amico. A loro non piace lo showbiz".

Source: NME

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Video - Noel Gallagher: "I consigli che mi diede Bono e quell'errore di Liam negli USA ..."

In questo video Noel Gallagher, intervistato da Sirius XM negli USA, parla dei consigli che gli diede Bono degli U2 e dell'amicizia tra la propria figlia Anais e il figlio di Bono, Elijah. Non manca una frecciatina a Liam ...

Sottotitoli ITA by frjdoasis.





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martedì 20 agosto 2019

Liam Gallagher: "Di One of Us amo il finale gospel". E va in vacanza in Costiera Amalfitana

C'è anche Gene Gallagher, 18 anni, figlio di Liam, nel nuovo brano da solista dell'ex Oasis, One of Us, pubblicato il 16 agosto come terzo singolo che anticipa l'album Why Me? Why Not., in uscita il 20 settembre (gli altri due sono stati Shockwave e Once).

Gene, come si evince anche da alcune clip video pubblicate dal produttore Andrew Wyatt su Instagram (@wyattish), suona il bongo, mentre la chitarra è di Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs.

Liam ha rivelato che il sound del brano si rifa a quello dei The Sweet Inspirations, band formata dalla madre di Whitney Houston, Emily 'Cissy' Houston. La canzone parla di "famiglia, amicizia e senso di appartenenza", ha spiegato il cantante. "Mi piace il groove e il finale gospel. Mi ricorda i The Sweet Inspirations". 

Parte del testo sembra riferirsi alla relazione tra Noel e Liam. La traccia si apre con la frase: "Hey, ragazzo, lo sapevi? Sedici anni fa come oggi eravamo io e te per l'ultima volta".

Liam inizierà il tour nel Regno Unito e in Irlanda l'11 novembre alla Motorpoint Arena di Cardiff e a febbraio sarà di nuovo in Italia, a Roma e Milano. Intanto ha scelto l'Italia per le vacanze agostane: questi giorni soggiorna in Costiera Amalfitana, come dimostra la foto di una nuotata nell'infinity pool del Belmond Hotel Caruso di Ravello (Salerno) pubblicata dallo stesso cantante su Instagram. A Ravello Liam ha anche posato per le foto con alcuni fan.

Di seguito il testo del brano con traduzione.



@liamgallagher | Instagram

@dredm | Instagram

@verianoverde | Instagram

Hey kid, did you know?
Today 16 years ago
It was you and I for the last time
You angrily said
With a smoke ring 'round your heads
You would see me on the other side


C'mon, I know you want more
C'mon and open your door
After it all you'll find out
You were always one of us
Act like you don't remember
You said we'd live forever
Who do you think you're kidding?
You were only one of us
In time


When you come to mind
Disappear a thousand times
Keep me hanging on to the old life
Well, I've gotta go
Maybe see you down the road
Won't you tell the kid I said goodbye


C'mon, I know you want more
C'mon and open your door
After it all you'll find out
You were always one of us
Act like you don't remember
You said we'd live forever
End up at the beginning
You were only one of us
In time


In
In


C'mon, I know you want more
C'mon and open your door
After it all you'll find out
You were always one of us
Act like you don't remember
You said we'd live forever
End up at the beginning
You were only one of us
In time


(It's a shame, a shame)
(We thought you'd change, my friend)
(But you were always one of us)
(It's a shame, a shame)
(We thought you'd change, my friend)
(But you were always one of us)



Ehi ragazzo, lo sapevi?
Sedici anni fa come oggi
Eravamo io e te per l'ultima volta
Dicesti con rabbia
con un anello di fumo intorno alle tue teste
che mi avresti guardato dall'altra parte

Dai, lo so che vuoi di più
Dai, apri la tua porta
Dopo tutto scoprirai
che sei sempre stato uno di noi
Ti comporti come se non ricordassi
Hai detto che avremmo vissuto per sempre
Chi pensi di prendere in giro?
Eri solo uno di noi
con l'andare del tempo

Quando mi vieni in mente
scompari mille volte
Tienimi aggrappato alla vecchia vita
Bene, devo andare
Forse ci vediamo lungo la strada
Non dirai al ragazzo che ho detto addio

Dai, lo so che vuoi di più
Dai, apri la tua porta
Dopo tutto scoprirai
che sei sempre stato uno di noi
Ti comporti come se non ricordassi
Hai detto che avremmo vissuto per sempre
Chi pensi di prendere in giro?
Eri solo uno di noi
con l'andare tempo

Nel
Nel

Dai, lo so che vuoi di più
Dai, apri la tua porta
Dopo tutto scoprirai
che sei sempre stato uno di noi
Ti comporti come se non ricordassi
Hai detto che avremmo vissuto per sempre
Chi pensi di prendere in giro?
Eri solo uno di noi
con l'andare del tempo

(È un peccato, un peccato)
(Pensavamo che saresti cambiato, amico mio)
(Ma sei sempre stato uno di noi)
(È un peccato, un peccato)
(Pensavamo che saresti cambiato, amico mio)
(Ma sei sempre stato uno di noi)

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lunedì 19 agosto 2019

Definitely Maybe degli Oasis in edizione limitata per il 25° anniversario

"Tra vent'anni la gente comprerà Definitely Maybe e lo ascolterà per quello che era. È questo l'importante". Così parlava Noel Gallagher nell'agosto del 1994, il mese in cui il travolgente disco d'esordio degli Oasis fu pubblicato.

Quest'anno ricorrono i 25 anni dall'uscita dell'album e per l'occasione, il 29 agosto, la Big Brother Recordings ha annunciato la pubblicazione di una speciale versione del disco, disponibile in due edizioni limitate in vinile del disco, la prima caratterizzata da un disco grigio argento, per onorare l'anniversario "d'argento" del primo lavoro in studio del gruppo di Manchester, disponibile secondo i tradizionali canali di vendita (in questa edizione ci sarà anche la canzone Sad Song, presente solo sulla versione in vinile del primo disco della band dei Gallagher), e la seconda con la copertina del disco raffigurata sul vinile (il cosiddetto picture disc), acquistabile soltanto tramite il sito web ufficiale della band.

All'epoca nel Regno Unito fu il disco capace di vendere più copie nel minor tempo (primato poi battuto dagli Arctic Monkeys nel 2006), lanciando gli Oasis nel firmamento delle stelle musicali assurte a fenomeno culturale. Sette volte disco di platino nel Regno Unito, oltre dieci milioni di copie vendute in tutto il mondo (dato aggiornato al novembre 2006), è un disco i cui singoli (Supersonic, Shakermaker, Live Forever e Cigarettes And Alcohol) sono riconosciuti come classici e le cui album tracks, su tutte Rock ‘n’ Roll Star e Slide Away, sono note a qualunque fan della musica.

Definitely Maybe figura spesso nei sondaggi sul "miglior disco di tutti i tempi" ed è largamente considerato il migliore album d'esordio di tutti i tempi. E rivive oggi in occasione dei suoi 25 anni con una nuova pubblicazione, più fresco e attuale che mai.

A breve saranno inoltre annunciate novità sull'anniversario.

Tracklist

Side A
1. Rock & Roll Star
2. Shakermaker
3. Live Forever

Side B
4. Up In The Sky
5. Columbia
6. Sad Song

Side C
7. Supersonic
8. Bring It On Down
9. Cigarettes & Alcohol

Side D
9. Digsy’s Dinner
10. Slide Away
11. Married With Children

Clicca qui per preordinare il vinile.

Thanks to Camillo



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venerdì 16 agosto 2019

Noel Gallagher: "Liam? Fa musica orribile, si veste come un pescatore ed è intrappolato negli anni '90. Ecco le mie 5 canzoni che tutti dovrebbero conoscere"

"Gli Oasis sono finiti. Se ve li siete persi allora sono cazzi vostri!"

Noel è sul punto di iniziare il tour negli States. Lo incontriamo e alla domanda "Come stai?" ci becchiamo subito una risposta sincera. "Vuoi una risposta onesta?", dice. "Sto completamente fottuto".

Il chitarrista ha trascorso le ultime 10 ore a cercare di comporre la scaletta perfetta. La regola numero uno è: metà canzoni sono del suo vecchio gruppo. "Sarebbe molto facile mettere insieme una scaletta fatta solo da canzoni degli Oasis, canzoni meno note e tutta quella roba lì. E sarebbe fantastica", spiega. "Ma, come dico sempre, non è un concerto degli Oasis. Gli Oasis sono finiti. Se ve li siete persi allora sono cazzi vostri!".

Sente la competizione con il fratello Liam, anche lui in tour al momento? "Immaginerei che se avesse un po' di cervello canterebbe molte canzoni degli Oasis, perché la sua musica attuale è orribile", dice. "Uno di noi è ancora intrappolato negli anni '90, si veste come un pescatore come se stesse andando in Norvegia alla ricerca di sardine. Fa musica non sofisticata per gente non sofisticata. Non è proprio roba che fa per me, quindi non ci può essere alcuna competizione".

Il 27 settembre uscirà This Is The Place, il nuovo EP di Noel comprendente cinque canzoni: la title track, A Dream Is All I Need To Get By, Evil Flower e due remix. L'8 agosto il musicista ha iniziato il suo tour nel Nord America a supporto degli Smashing Pumpkins a Camden, nel New Jersey, ma ha incontrato Billy Corgan, il frontman dei Pumpkins, solo qualche volta prima d'ora.

"Una volta eravamo in studio insieme a Los Angeles. Non ricordo molto a parte che penso che Billy avesse appena acquistato una nuova Ferrari e ne andava molto orgoglioso. Ricordo che stavo fumando una sigaretta, guardavo questa Ferrari e pensavo: 'Non mi piacciono le auto. È solo una cazzo di auto', capisci cosa intendo?' ...".

Noel non è certo il più grande fan dei Pumpkins, ma gli piacciono alcuni brani di Mellon Collie and the Infinite Sadness, album del 1995 della band. "Mi piacciono 1979 e Tonight, Tonight. Ricordo quando la suonarono agli MTV Awards negli anni '90 con tutta l'orchestra. Pensavo: 'Wow, porca troia! Questo è bello!'. È anche sollevato dal fatto che D’Arcy Wretzky, la bassista, non parteciperà al tour.  ";Mettiamola così", dice Noel. "Se lei fosse un ragazzo, si sarebbe presa un calcio nei coglioni".

1. Fort Knox (2017)
Gallagher inizia con un pezzo rock per lo più strumentale che ha scritto con la speranza che l'avrebbe registrata Kanye West. "È uscita proprio bene", dice Gallagher. "Ho pensato: 'Cazzo, diamola a quel tizio!'. Mi piace suonarla come prima canzone in scaletta. È un bel modo di preparare le cose. Non stai buttando via una grande hit. Di solito il sound è piuttosto merdoso nella prima canzone. Quindi fa bene al vecchio sound, amico, o com'è che si chiama, per mettere ordine al sound".

2. Holy Mountain (2017)
"Il giorno in cui l'ho scritta sapevo che sarebbe stato un singolo e sapevo che sarebbe stata dannatamente bella dal vivo". La canzone si ispira  a Chewing Gum Kid, brano dimenticato degli anni '60 degli Ice Cream che Noel ha scoperto grazie al suo produttore David Holmes. "Non l'aveva mai sentita nessuno. Conosco un bel po' la musica, devo dire. Quindi se non l'avevo mai sentita, sostanzialmente non era molto stravagante. Ma ovviamente appena l'ho menzionata io lo è diventata". Quel brano degli anni '60 è stato condiviso subito su Internet dai fan. "Non era neanche su YouTube finché non ho pubblicato il mio singolo. Com'è costume per tutti questi stronzi teste di cazzo di Internet. Perché non andate a mettere la vostra cazzo ditesta nel tritacarne, cazzoni?".

3. Black Star Dancing (2019)
Con un groove che si ispira in parte agli INXS e agli U2, con un giro di basso affine a Fashion di David Bowie, questo pezzo ha deluso alcuni fan di lunga data di Noel, al quale, però, la cosa non importa. "Se non provi a riscrivere Wonderwall la gente fa: 'Oh, porca troia! È musica disco!'. A dire il vero è il mio singolo che ha avuto più successo. Rivolgo il dito medio al pubblico".

Noel afferma che quando la canzone è eseguita dal vivo "suona più grintosa e un po' più guidata dalla chitarra, pereché ci sono due chitarristi. Ragazzo, è canzone dannatamente grandiosa. È buffo quando ai concerti vedi le coppie e ti rendi conto che la ragazza è proprio presa dal brano e il ragazzo - che è un po' un macho, come il fan casuale degli Oasis - scuote la testa con riluttanza pensando: 'Questo pezzo non mi piace proprio, ma mi piace proprio tanto, cazzo!' ...".

4. The Importance of Being Idle (2005)
La canzone risalente ai penultimi Oasis cantata a gran voce riceve sempre una calda accoglienza dal pubblico. "È incredibile vedere ragazzi tra la folla", osserva Noel. "Pensi: 'Aspetta un attimo, avevi 10 anni, cazzo, quando ci siamo sciolti!'. Mi affascina, mi fa pensare che quando ho scritto quelle canzoni ho azzeccato. Da cantautore provo a essere quanto più inclusivo e universale possibile quando compongo i testi. Canzoni come quella trascendono le generazioni, quindi sotto quell'aspetto sto facendo le cose per bene".

5. Dead in the Water (2017)
Registrata a Dublino, è la bonus track di Who Built The Moon?, l'ultimo album di Noel. "Tutti ne vanno matti, ma è nata per puro caso. Ricordo che mi beccavo i commentini merdosi dei giornalisti che dicevano che era un pezzo acustico. Dico sempre che quello che scrivono i giornalisti non è mica il mondo, cazzo. Non decidono loro, decide la gente. Quindi senza offesa: andate a fanculo".

6. Whatever (1994)
Non è mai stata una hit negli USA, ma è "una cazzo di canzone popolarissima in Inghilterra". Segna l'inizio di quella che, in scaletta, Noel definisce "la sezione karaoke". "Non devo fare un granchém solo strimpellare gli accordi iniziali di un po' di canzoni e poi è la folla a prendere il sopravvento. Non è una delle mie canzoni preferite, non è che attenda particolarmente il momento in cui la suono dal vivo, ma la gente ha deciso che è dannatamente incredibile ed  quello che vuole sentire. E noi glielo diamo".
 
7. Wonderwall (1995)
"Suoni i tre secondi di apertura del brano e tutti fanno: 'Bene, è per questo che siamo venuti, cazzo!'. Tutti i grandi artisti hanno uno di quei pezzi. Io sono fortunato ad averne cinque. E, ironia della sorte, col cazzo che è la mia canzone preferita!".

8. Half the World Away (1994)
Gallagher la scrisse con in testa This Guy’s in Love With You di Burt Bacharach e ne va ancora fiero 25 anni dopo. "Ha sostanzialmente gli stessi accordi di quella canzone. Ho aggirato il copyright per non essere querelato. La canzone è in sé è un cazzo di tesoro nazionale. Mi sento proprio fortunato ad aver messo a frutto tutti i miei sforzi anni e anni fa, quando francamente gli altri Oasis erano dannatamente ubriachi e strafatti il più delle volte".

9. Don’t Look Back in Anger (1995)
La hit degli Oasis è divenuto l'inno all'unità dopo l'attentato terroristico di Manchester del 2017. "È una canzone dannatamente straordinaria nel senso che ha messo insieme la gente dopo la tragedia", rileva Noel. "I miei istinti all'epoca mi hanno portato a iniziare a farla in acustico in modo che la gente non dovesse gridare più forte per coprire la band. Tirano fuori quello che hanno, qualunque cosa abbiano dentro di sé".

10. All You Need Is Love (1967)

Gli Oasis chiudevano le loro esibizioni con I Am the Walrus e oggi Noel Gallagher da solista conclude le performance con un'altra canzone del tour di Magical Mystery, All You Need Is Love. "Farlo senza alcuna ironia è incredibile", dice Noel a proposito del classico di John Lennon. "Se mai dovessi dubitare di quanto fosse geniale quel tizio, mi basta rileggere quel testo. Chi altro ti tira fuori quella roba?".

traduzione by oasisnotizie -  Source: David Wolff - Rolling Stone USA

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giovedì 15 agosto 2019

Noel Gallagher a tutto tondo: "Grazie Holmes: ora compongo con il basso e i pezzi cedono meno all'emozione. Eminem? Noioso: da 20 anni canta sull'uscita dalla droga. I politici? Tutti squallidi e fascisti"

Dalla sua nuova direzione musicale ai meriti del produttore David Holmes (che gli ha fatto posare la chitarra "togliendo l'emozione", invitandolo a comporre con il basso), da quella volta in cui stava per comprare il Manchester City ai suoi programmi futuri, dalla decisione di vivere in campagna fuori Londra all'epoca folle in cui a casa invitava chiunque, dal blocco dello scrittore vissuto nel 1995 e nel 1999 alle star che come Eminem si disintossicano dalle droghe in clinica e poi ne scrivono per 20 anni, dallo champagne con Tony Blair a Downing Street al "fascismo liberale e fascismo di destra" della politica attuale, dalla sua opinione sulla famiglia reale al messaggio di Lars Ulrich dopo lo scioglimento degli Oasis, dalla sua passione per MasterChef all'importanza del parere degli altri, Noel Gallagher si racconta in una lunga e interessante intervista all'Irish Independent che traduciamo qui di seguito.


Noel Gallagher una volta dichiarò: "Dissi che eravamo più grandi di Dio, ma intendevo più alti di lui. Penso che Gesù fosse 1 e 70 e io sono 1 e 74".

Anni fa un titolo su di lui era: "Noel Gallagher si è ubriacato così tanto con Bono che ha dovuto fuggire".

Fuggire da cosa?

"Dall'essere ubriaco, cazzo!", grida Noel mentre ride.

"Sembra una scena del film 'Shakespeare a colazione' ...", gli dico per scherzare.

"No! No! No! (ride, ndr). Quando ne hai abbastanza, ne hai abbastanza!", riflette Noel, che nel 2000 disse per scherzo al Guardian che prende tre pinte di Guinness "e poi crollo".

Toronto, 13 agosto 2019 (@josiedye)
La carismatica stella degli U2 non è esattamente la persona a cui si può dire più facilmente buonanotte. Noel ha dovuto mollarlo scappando via?

"Sì, l'ho mollato! Ero a casa sua (ride, ndr), ma cazzo se sa come tenere una festa! Questo te lo posso dire".

E anche Noel Gallagher lo sa. La sua casa di un tempo, Supernova Heights, a North London, è stata consegnata alla leggenda delle baccanali.

"Sai che c'è? Quella casa l'ho avuta solo per due anni e mezzo".

Hai venduto la casa quando hai smesso con le droghe?

"Sì, è la risposta breve a quella domanda. Ho avuto la casa per due ann ie mezzo e mi è sembrata una cazzo di vita. Mi è sembrato di vivere lì per una vita, per un decennio".

In quella casa si poteva presentare chiunque?

"Non chiunque", ride. "Onestamente, però, in più di un'occasione mi guardavo attorno nella stanza, vedevo qualcuno e dicevo: 'Chi cazzo è quel tizio là?'. ?Oh, ha consegnato le pizze qui circa quattro o cinque ore fa'. Era fantastico, Steve Coogan era la voce della mia segreteria telefonica".

E Kate Moss era ospite abituale. In una circostanza, quando la supermodella britannica era a Supernova Heights da due settimane, Noel stava varcando il cancello di ingresso della casa quando fu fermato da quattro ragazzine che gli misero dei libri in mano chiedendogli di farli autografare da Kate.

"State venendo qui, a casa mia, a chiedere l'autografo di una supermodella? Non volete il mio? Be', sapete che vi dico? Non ve ne andrete finché non avrete il mio. Il mio autografo ve lo beccate ora!", disse loro la superstella degli Oasis.

"Supernova Heights era fantastica per l'epoca, ma è arrivato un momento in cui ho pensato: devo uscire da questa cosa".

Dove sei andato?

"Sono andato in campagna, Purtroppo il party è proseguito in campagna. Ed è successo che se ne stavano lì per sempre, cazzo. È stato a quel punto che ho pensato: devo sbarazzarmi di tutta questa gente, cazzo!".

E come hai fatto?

"Be', dovevo farlo. Stava avvenendo la fine del mio matrimonio (con Meg Matthews, moglie di Noel dal 1997 al 2001 e madre della sua primogenita, Anais, ndr) e tutto il resto. 'Devono andarsene tutti'. A quel punto (schiocca le dita, ndr), il che è incredibile ... quando ci penso ora ... due mesi dopo aver pensato quello, mi chiedevo: 'Come lo faccio? Cosa faccio'. Ho incontrato Sara ed è stata lei la catalizzatrice di tutto. E io pensavo: 'Bene, fuggirò con lei, allora. Ecco cosa farò'. Ed è quello che ho fatto". Noel si riferisce alla moglie Sara MacDonald, incontrata ad Ibiza e sposata undici anni dopo, nel giugno 2011, con Russell Brand come testimone di nozze. Con lei ha due figli, Donovan, nato il 22 settembre 2007, e Sonny, nato il 1° ottobre 2010.

Il verso di Where Did It All Go Wrong?, brano del 2000, che fa "Conservi le ricevute degli amici che hai comprato?" si riferisce agli amici di Supernova Heights che hai eliminato?

"Sì", annuisce Noel. "Non vedevo quella gente da cinque o sei anni buoni. Da allora abbiamo ripreso confidenza e siamo divenuti di nuovo amici. Eravamo l'uno tra i piedi dell'altro per 24 ore al giorno".

Che ne pensava tua madre di te con tutta quella banda?

"A lei non l'ho chiesto. Si ritorna al discorso: una volta che lasci casa, la mamma non ha più un parere. Se si lamenta ora delle cagate, le dico: 'Sei consapevole del fatto che ho 52 anni, OK? Scusami. Quei tempi sono finiti. Ma, sai, i genitori sono genitori. Io sarò la stessa cosa con i miei figli. Li striglierò quando avrò l'età di Peggy".

Farai mai la pace con tuo padre Tommy, che per te è un estraneo?

"Non penso sia il caso, no".

In punto di morte penserai che avresti voluto appianare le divergenze e riconciliarti con tuo padre?

"No. No. Per me lui non significa niente".

Erano belli i tempi in cui ti portava a vedere le partite di calcio quando eri piccolo. (Noel mi ferma subito, ndr).

"Allora", mi guarda con sguardo perplesso. "Cosa vuoi dire?".

"La roba brutta supera di gran lunga la roba bella. OK, mi ha fatto diventare tifoso del Man City. Grazie molte. È il minimo che potesse dannatamente fare per me".

È vero che un tifoso del Manchester United ti ha rotto il naso?

"Sono rimasto coinvolto in una rissa tra tifosi del City e dello United, sì ... nei tardi ... forse a metà degli anni '80 a Manchester. Mi svegliai a una fermata dell'autobus (ride, ndr) e l'unica cosa che ricordo prima di quello è che non mi trovavo ad una fermata dell'autobus!".

Ti mancano i vecchi e brutti tempi del tuo adorato Man City in seconda divisione?

"Noooo. Oh, cazzo, no! Ci sono passato. Ci sono andato. No, questo è dannatamente incredibile".

Non è troppo facile ora per il Man City?

"Ascolta, ce la godiamo finché Guardiola è in carica. Se ne andrò poresto. E gli faremo gli applausi mentre esce dal cazzo di stadio. Lo porterò fuori su un cazzo di trono dorato e gli dirò: 'Buona fortuna a te, amico, perché ci hai regalato i cazzo di anni migliori della nostre vite'. E poi dopo quello ricomincerà. Ma ti dico io una cosa: il presidente e il proprietario, Khaldoon Al Mubarak e lo Sceicco Mansour, sono persone proprio incredibili".

E se lo sceicco domani mettesse in vendita il club, non potresti costituire una cordata e comprarlo?

(Il famoso monociglio si alza quanto basta per indicare che la risposta è sicuramente forse no).

"Mi fu chiesto di comprarlo da Francis Lee (ex giocatore e leggenda del Manchester City, ndr) nel 1996. Lo incontrai. Andai a Maine Road per incontrarlo. Avevano quest'idea. Mi avrebbero dato un numero di maglia perché non avevano un numero uno. È iniziata come una cosa di marketing. 'Ti faremo firmare una carta. Quindi avrai una maglietta ufficiale che sulla schiena recherà la scritta Gallagher'. Dissi: 'Se mi date un cazzo di numero di maglia io vengo all'allenamento!'. Poi si parlò di investire dei soldi nel club. E io feci: 'Sapete che vi dico? Preferisco essere un semplice tifoso' ..."

Com'eri da ragazzo? Sapevi giocare?

"Sì, sapevo correre. Non ho più le gambe. I miei figli sanno correre. Mi surclassano. Riesco a malapena a restare al passo dei due ragazzi".

Quando nel 1995 dicesti all'Observer che speravi che Damon Albarn dei Blur contraesse l'AIDS e morisse, tua madre ti telefonò per dirti che non ti aveva insegnato a dire quelle cose. Hai ricevuto altre telefonate stizzite da Peggy riguardo a cose che hai detto sui media?

"Solo le solite cose, sai, su Liam".

Liam sul quale mi è stato impedito di fare domande.

"Questo è quanto. Ma una volta che ti fai di una certa età, dici: 'Mamma, non ho più 19 anni, cazzo!' ...".

E la tua dichiarazione del gennaio 1997, "assumere droghe è come prendere una tazza di tè"?

"Be', io mi drogo da quando avevo 14 anni, ma quel commento non l'ha lasciata a bocca aperta più di tanto".

L'allora Ministro degli Interni, Michael Howard, alla Camera dei Comuni disse che Noel dovrebbe essere cacciato via dal paese.

"Quello è stato uno dei giorni più belli della mia vita! Michael Howard!".

Noel e Tony Blair, 30 luglio 1997
Ulteriore allegria ci fu il 30 luglio 1997, quando Noel arrivò al numero 10 di Downing Street come ospite del nuovo Primo Ministro Tony Blair e del signor Howard disse: "Spero che tu ora stia vedendo tutto questo, cazzo!".

"Sulla mia visita al numero 10 ci furono cose che non avevo mai visto in TV", ricorda Noel. "Ci fu una cosa Newsnight, dove Jeremy Paxman disse: 'Questo è il tipo di fottute persone che stanno lasciando entrare nei corridoi del potere ora', intendendo me! Io non so cosa pensare di tutto questo episodio. Era solo un cazzo di periodo folle".

Ti presentasti al numero 10 di Downing Street in Rolls-Royce.

"Io e Alan McGee. Alan mi aveva comprato la Rolls-Royce a Natale".

E non sapevi guidare.

"Ancora non lo so fare! Non ho mai preso la patente. Sì, ci siamo presentati al numero 10 di Downing Street. Era il 1997. Avevo firmato la rinuncia al sussidio di disoccupazione appena quattro anni prima. Capisci cosa intendo? Quindi pensavo: 'Questa cosa è pazzesca, cazzo!'. Alan lavorava per le Ferrovie Britanniche e tutta quella roba. Eravamo due tizi della classe operaia che avevano conquistato il mondo della musica"

"Ricordo che mi disse: 'Lui (Tony Blair, ndr) vuole proprio incontrarti'. Pensavo: 'Per quale motivo mi vuole incontrare?'. 'Be', sostanzialmente li hai aiutati a farsi eleggere (Il Nuovo Labour e Tony Blair, ndr)'. Pensavo: 'Sì, ma non sono ...'. Alan faceva: 'Vai a incontrarli' ...".

All'epoca il tuo amico Paul Weller ti disse che era stato preso in giro e usato dal Partito Laburista a metà degli anni '80 con Red Wedge (un collettivo di famosi musicisti tra cui The Specials, The Smiths, Billy Bragg e Weller, che avevano cercato di avvicinare i giovani alle politiche laburiste)?

Noel e Meg con Tony Blair a Downing Street nel 1997
"Non andai alla ricerca di molte opinioni su quella cosa. Dissi ad Alan: 'Bene, vai avanti allora'. Ricevetti l'invito, andai e basta".

"Dopo? Sapevo che dopo ci saremmo beccati un po' di critiche. I giornalisti del Guardian e del Mirror scrivevano: 'Che cazzo ci fa lui lì?' e cose così. Ma io non andai alla ricerca di opinioni. Sì, Weller era stato bruciato da Red Wedge. La sua opinione dei politici rimane valida ancora oggi. Dice che sono tutti degli stronzi. Ci pensi perché sono persone del Partito Laburista, ma ci sono dentro tutti; sono tutti squallidi; ci sono tutti dentro solo per gli affari propri. È raro che ci siano politici che vogliono servire il loro paese. Anche in quel caso la cosa è dannatamente sospetta. È molto raro. E ora la penso allo stesso modo. Ho incontrato - e ricevo - politici di tanto in tanto. Sono l'uno peggio dell'altro, tutti. Tutti".

Per chi voteresti?

"Non voterei per nessuno. Ero per il Nuovo Labour su tutta la linea. Ci credevo. Credevo in quel balletto che lui fece in mezzo ai due partiti. Il modo in cui lo fece era dannatamente geniale. Sai, far parteggiare per te il Sun e fare in modo che i suoi lettori votassero per il Labour fu uno dei magheggi più grandiosi che siano mai stati compiuti da un politico. E per me quello era il periodo in cui ero davvero appassionato di quello che succedeva nel paese. Ora gli estremi, la destra o la sinistra, sono la stessa cosa. Ci sono fascisti liberali. Ci sono fascisti di destra. Il fenomeno è in aumento in Inghilterra".

Noel, dopo essere uscito dal numero 10 di Downing Street nel 1997, dicesti che pensavi di essere nominato cavaliere di lì a poco. L'avresti accettato?

"No, no. Speravo di ricevere uno sconticino sulle tasse".

Bobbie Gillespie dei Primal Scream ti avrebbe assassinato se avessi accettato il titolo di cavaliere.

"Davvero? Penso di no" (ride, ndr).

Aboliresti la famiglia reale?

"Quello che penso della famiglia reale è che non è colpa loro: quei ragazzi sono nati in quell'ambiente. Prendiamo William e Harry, per esempio: sono nati in quella famiglia. È la loro vita vera. Non sono le persone in sé. È l'istituto secondo cui siamo soggetti a queste persone che prendono un sacco di soldi da terre che furono sottratte a gente comune. Non sono talmente accanito da pensare di allinearli fottutamente tutti e spararli dannatamente!".

Sei cambiato. Nel 2000 dicesti che avresti voluto vedere frustare pubblicamente la famiglia reale prima di mutilarla.

"Be', quello è successo ... cosa? Diciannove anni fa!" (ride, ndr).

Hai detto pure che il Duca di Edimburgo dovrebbe perdere una gamba!

(Prorompe in una risata stavolta, ndr). "Non mi sorprende!".

Hai ancora i tuoi due gatti Benson e Hedges?

"No, Benson e Hedges sono tornati al gattile. Il mio gatto si chiama Stivali".

È vero che sei un grandissimo fan di MasterChef?

"Non direi grandissimo fan (ride, ndr), ma ogni volta che c'è una nuova serie di MasterChef c'è sempre questa situazione in cui sembra che io abbia 12 settimane libere in cui posso sedermi e vederlo. Così ho perso The Wire e il cazzo di Breaking Bad e tutto il resto perché ero in giro in tour, ma per qualche motivo per MasterChef ci sono sempre. Ci piace come famiglia. Ci sediamo a vederlo noi quattro. I ragazzi lo amano".

Tu cucini?

"Col cazzo! (ride, ndr) No! Eh cazzo, è per quello che mi sono sposato! (ride, ndr). Non cucino. Sara potrebbe gestire un ristorante per quanto è brava a cucinare. Cioè quando lei se ne va non è che io muoia di fame. So cucinare".

Noel con Sara MacDonald nel 2001
Noel racconta di quando, qualche anno fa, con Sara visionava una casa in vendita a Londra e l'agente immobiliare disse che alla fine del giardino c'era un appartamento che poteva essere convertito.

"Ci farò uno spazio creativo. E Sara mi disse: 'Per cosa? Perché vuoi uno spazio creativo?'. 'Per scrivere canzoni'. E lei disse: 'Non ti ho mai visto scrivere canzoni'. Pensai: 'Cazzo, ma dici sul serio?'. 'Be', io non ti ho mai visto scrivere una canzone!'. Ancora oggi non ho un cazzo di studio, ma finalmente ho esaudito il mio desiderio. È uno studio di registrazione come si deve".

Scrivi canzoni durante la cena?

"Quando sono seduto a cena batto costantemente sul tavolo a mo' di batterista. Le dico che sto pensando a una canzone. Lei fa: 'Davvero?'. Ho perfezionato l'arte di ascoltarla mentre canticchio una melodia. Mi faceva: 'Sei lontano chilometri. Che stai facendo?' ..."

Adam Clayton degli U2 abita ancora lungo la strada del distretto di Little Venice dove abiti tu, a Londra?

"Sì, abita lungo la mia strada. È mio vicino. Abita a circa cinque porte di distanza. Ci stiamo per trasferire nell'Hampshire. Non volevamo che i ragazzi crescessero a Londra".

Per via dei paparazzi?

"No. Ultimamente vicino casa nostra ci sono stati due accoltellamenti. Vivo, come potrai immaginare, in una zona piuttosto ricca. Alla fine della strada c'è un complesso residenziale e dall'altra parte c'è un altro complesso residenziale. E al momento sono in guerra".

"Un tizio è stato ripetutamente accoltellato nel bel mezzo della cazzo di giornata ed è dovuta venire l'elioambulanza, che è atterrata nel mezzo della strada e tutte le strade sono state chiuse. In ogni modo, nostro figlio ha 11 anni e ora deve andare alla scuola media e stavamo giusto dicendo che sarebbe troppo dannatamente stressante se si trovasse sulla metro sulla via del ritorno a casa e fosse derubato del suo telefono. Così abbiamo deciso di andare in campagna e di iscriverli a una scuola in campagna. Faremo i pendolari per Londra".

Il tuo nuovo singolo è This Is The Place.

"Parla del viaggio della vita e della ricerca di un luogo".

In Gas Panic, uscita nel 2000, scrivevi del panico derivante dalla disintossicazione dalla droga. Come ripensi al tizio che ha scritto quei versi?

"Be', non sono più un tossicomane. È quella la differenza principale".

Eri troppo classe operaia e troppo fico per andare alla Priory, clinica londinese per celebrità che dovevano disintossicarsi dalle droghe?

"Non penso che fossi troppo classe operaia. Non penso che fossi troppo fico. Non ne avevo bisogno. Non avevo bisogno di farlo".

"Una mattina mi sono svegliato e ho detto: 'Basta'. Ho smesso di fumare per caso. Semplicemente non avevo un'altra cazzo di sigaretta. Non è stato qualcosa del tipo: 'Oggi provo a smettere di fumare' (fa la voce di Alan Partridge, ndr). E ne avevo abbastanza delle droghe. Credo che all'epoca pensassi di smettere con le droghe per sei cazzo di mesi per vedere cosa sarebbe successo".

"Non programmavo un cambio di stile di vita così radicale, ma dopo circa due settimane pensavo: 'Cazzo, questa cosa la preferisco di gran lunga!'. E poi ... ho guardato indietro. Non mi infastidisce. Posso starmene seduto in una stanza piena di gente che si fa di cazzo di montagne di cocaina: non mi infastidisce neanche minimamente". 

Non ti sarai trasformato in un signor no noioso e predicatore?

"No. Per niente. Potrei starmene seduto con gente che fuma e tutto quello. Capisci quando spunta fuori la coca la serata sta prendendo una piega merdosa. È sempre così: ci si diverte e si gioca e poi a un certo punto uno tira fuori la coca, e poi tutto d'un tratto fai: 'Be', per me è ora di andare via, perché questa cosa ora è noiosa' ...".

All'epoca hai scritto canzoni sulla cocaina. Le hai mai risentite pensando che fossero cavolate totali?

"Sì, ma ho scritto canzoni sulla coca, sono state cavolate totali ed è stato dannatamente fantastico. Supersonic per esempio. Capisci cosa intendo? Poi ho scritto cagate come molti dei pezzi di Standing On The Shoulders Of Giants, in cui non avevo nulla da dire. E letteralmente provavo a mettere insieme parole che facessero rima, perché avevamo un tour prenotato e dovevamo andare in tour. Ma fa parte del gioco".

Noel non ama le canzoni di Eminem sulla droga
Pensi ancora che Eminem sia un idiota?

"Ehm, è uno di quei tizi che vanno in riabilitazione e poi su quella cosa scrivono canzoni per i successivi 20 anni. 'Ti sei fatto di un po' di fottuta cocaina. Ti sei fatto qualche bevuta. Non lo abbiamo fatto tutti?' ..." (batte le mani, ndr).

"Non ho mai sentito l'esigenza di essere una di quelle cazzo di persone. È noioso. Ma scrivere canzoni sulle droghe è noioso tanto quanto scrivere canzoni sull'uscita dalle droghe".

La title track del nuovo EP di Noel Gallagher, This Is The Place, "inizia", spiega Noel, "come un'altra canzone completamente diversa che stavo componendo con David Holmes. Non riuscirei neanche a dire quanto era diversa. La canzone non mi piaceva. David la amava e voleva pubblicarla. A me non andava bene, ma ne ho sempre amato la parte vocale e i versi, anche se non sono mai riuscito a sistemare per bene il ritornello. Quindi è passata attraverso varie svolte e cambiamenti. E se pensi dove è finita ora ... cazzo! Penso sia incredibile".

Di cosa parla This Is The Place?

"Di cosa parla? Qual è la parte chiave del testo? 'La strada è lunga e continuo a perdere la strada'. Penso parli del viaggio della vita e del trovare un posto. Mi piace visualizzare tutto. Quindi in testa mia sarà la prima canzone della scaletta. E in ogni città tu dici: 'È questo il posto. Dove siamo ora'. Quindi è una canzone sul vivere il momento. E il titolo, This Is The Place, è nato così: avevo il ritornello fino al verso che fa 'è questo il posto'. E pensavo: ''Come ci arrivo?'. Una sera stavo andando a letto e accanto al mio letto c'era il libro This Is The Place del poeta mancuniano Tony Walsh. Ho pensato: 'Porca troia! È adattissimo'. Ho telefonato a Tony l'indomani e gli ho chiesto: 'Faccio bene ad usare questo titolo?'. E lui: 'Assolutamente sì, amico' ...".

La poesia di Walsh è dedicata alle vittime dell'attentato alla Manchester Arena del 22 maggio 2017, in cui perirono 22 adulti e bambini e 120 furono i feriti.

"Il pezzo ha un tocco alla Haçienda (celebre nightclub di Manchester, ndr)".

Quando l'ho sentita per la prima volta ho pensato a Thieves Like Us, dei New Order vintage.

"Molte persone mi hanno detto questo anche riguardo a Black Star Dancing. Una delle canzoni del nuovo EP suona come gli Smiths, non i primi Smiths, ma come l'epoca di The Queen Is Dead, però vintage. Ce n'è un'altra che è proprio bella ritmata, con Tony Walsh che recita una poesia sulla melodia".

Un po' come 'Oh! Take me back to dear old Blighty', presente nella title track di The Queen Is Dead?

"È più ... dal punto di vista della melodia mi sa proprio di Smiths".

Sail On, presente nel precedente EP, trasmette una sensazione di libertà.

"Ascolta, quella canzone l'ho registrata per Chasing Yesterday e la reazione per quel brano mi ha davvero lasciato a bocca aperta. Ce l'avevo lì buttata e ho pensato: 'Fa al caso mio. La quarta traccia su un cazzo di EP. Fa al caso mio'. Ma appena la gente l'ha sentita ha fatto: 'Porca Eva, che canzone!'. Al che ho pensato: 'Davvero? Per me non va da nessuna parte'. È incredibile quello che pensa la gente. È una delle pochissime volte in cui i miei istinti si sono sbagliati su una canzone. Ho pensato: 'Non è grandiosa, cazzo. Semplicemente non è male' ...".

Toronto, 13 agosto 2019 (@upinthesite)
Chi ti ha detto che la canzone era fantastica?

"Le ragazze della band. Poi è uscita su Internet e tutti dicevani: 'Oh, la gente ne sta andando matta'. La reazione mi ha sbalordito. È buffo, no?".

Di norma dai ascolto alle opinioni degli altri?

"Non prima del fatto compiuto. Quando faccio musica non la faccio sentire a nessuno fino a che non ho finito. Magari ... se Weller vive vicino casa mia, si trova lì e mi fa: 'A cosa stai lavorando?' gliela faccio sentire. Non la faccio sentire a nessuno finché non è ultimata. Non mi piace andare alla ricerca di opinioni. Penso che, in quanto artista, la cosa debba venire da me. Dopo il fatto compiuto, se la gente dice ... perché quello che succede se fai sentire a qualcuno una cazzo di canzone sei settimane che sia ultimata è che quando ne sentono la versione definitiva dicono: 'Oh, preferivo l'altra versione'. E io faccio: 'Grrrrr!' (ride, ndr). Quindi non fatela sentire alle persone finché non è finita".

Qual è il tuo programma per i prossimi anni di musica?

"Quando finisco questo tour con gli U2 in Australia a novembre, mi costruirò uno studio di registrazione a Londra. Quindi ho in programma di rimanere in studio per la maggior parte dell'anno prossimo".

Prenderesti in considerazione l'idea di rimanere lontano dal tour e fare soltanto molta roba in studio?

"Be', non lo so. Se fisicamente non ce la farò ad andare in tour, non penso che smetterò di comporre. Ora mi farò il mio studio personale che potrebbe diventare un luogo da cui non riuscirò ad allontanarmi. Ma ora? No, perché scrivo sempre una canzone e penso: 'Cazzo, non vedo l'ora di suonarla dal vivo!' ...".

C'è un sound particolare nelle nuove canzoni che stai approntando?

"La roba nuova che ho scritto può suonare molto varia, da un tocco alla Young Fathers a una versione elettronica dei Kinks a ..."

Non è prevedibile.

"Su questo EP, This Is The Place, ci sono tre stili molto diversi. Non sono giunto a questo punto, non ho tirato fuori il coniglio dal cilindro. Di solito quando penso troppo alle cose finiscono per essere una merda. È solo che le canzoni ora prevedono un mnucleo di persone con cui entro in stidio e che sono grandiose e (schiocca le dita, ndr) può venire fuori qualsiasi idea! Ho questo ingegnere che è dannatamente incredibile. Qualsiasi idea con cui me ne esco posso fargliela sentire e lui dice: 'Bene, suona come gli Oasis, possiamo farla suonare come ... cazzo, non lo so ... i New Order?'. E si inventa un modo per farla suonare contemporanea. Quindi ecco dove mi trovo al momento, Ma con la roba nuova ... può venire fuori qualsiasi cosa, dai Can agli Young Fathers, dai Kinks agli Stone Roses".

È il tipo di canzoni che Noel non avrebbe mai potuto fare con gli Oasis?

"Gli Oasis nell'ultima fase comprendevano quattro autori: io, Andy, Gem e Liam. Andavamo tutti vagamente nella stessa direzione, ma questa canzone non sarebbe passata. AKA ... What A Life ... sarebbe passata, cazzo! Sai, ho dovuto litigare per quattro cazzo di mesi per far sì Fuckin' In The Bushes fosse inclusa in Standing On The Shoulders Of Giants. Quella era come ... era un no secco. Ma no, non starei facendo Black Star Dancing se fossi negli Oasis. Non mi troverei in quel punto ora. Non è che un pomeriggio abbia posato la cazzo di chitarra, abbia spento il mio amplificatore Marshall e poi mi sia dato alla musica elettronica. Per arrivare a Black Star Dancing c'è voluto un periodo di cinque o dieci anni o non so quanto di composizione. E quando lo dico alla gente durante le interviste mi fanno: 'È proprio diversa'. Non è tanto dissimile da What A Life, ma What A Life è più rock perché la mia mentalità allora era ancora quella. Ora la musica rock è uscita talmente tanto dal mio corpo che la chitarra in studio è una delle ultime cose che prendo. A casa compongo con il basso".

Toronto, 13 agosto 2019 (@upinthesite)
Il groove di Black Star Dancing è incredibile.

"Quello deriva dal fatto di comporre con il basso. Quando ho iniziato a prendere le chitarre suonava troppo melodica, troppo emozionale. È stata quella la cosa buona del lavorare con David Holmes. Mi diceva: 'C'è troppa emozione in questo pezzo. Dobbiamo tornare alle radici di questo tipo di cosa'. Penso che nei successivi due anni sarebbe accaduto questo ... Direi che lavorare con David è stato il catalizzatore di un cambiamento enorme. Enorme. Sai, mi ha fatto capire questo: 'Perché metti le chitarre in tutto? Perché iniziamo da lì? Perché non iniziamo dal basso?'. Non mi ero mai reso conto di quanto fossi bravo come bassista  finché non ho conosciuto lui".

Qual è la convinzione più errata che la gente ha su Noel Gallagher?

“Su di me? Non lo so. Non leggo abbastanza cose scritte su di me per preoccuparmi di quel tipo di cosa".

Tua moglie ... ? (mi interrompe subito, ndr).

"Se mia moglie sa come sono fatto?" (ride, ndr)

"Non mi è mai fregato un cazzo di quello che pensa la gente su di me come persona. Non me ne fotte una minchia. Quando chiudo la porta e vivo la mia vita familiare, ho delle responsabilità nei confronti delle persone con cui vivo e condivido la mia vita, per tutto il tempo in cui loro sanno chi sono. E basta. Quando esco e incontro degli estranei non me ne fotte un cazzo di quello che pensano di me. Per strada può capitarti di incontrare qualcuno e tu sei in giornata no e può capitare che ti dicano: 'Posso fare una foto?' e tu fai: 'No. Va bene, amico?'. Poi magari ti spingono e finisci per fare una cazzo di litigata. E quella persona se ne andrò pensando: 'L'ho incontrato una volta. È stato uno stronzo'. Capisci cosa intendo? Quindi non puoi permetterti di pensare a cose così".

Ti risulta più difficile comporre ora che hai un bel po' di quattrini in banca e voli su jet privati?

"Inizialmente ho faticato con questa cosa, dopo la pubblicazione di (What's The Story) Morning Glory?, perché non avevo nulla di cui scrivere. Non avevo nulla di cui potessi scrivere con nessun ... Tutto ciò che sapevo erano jet privati e cazzo di supermodelle. Capisci?".

Come hai smesso di essere una testa di cazzo totale allora?

"Oh, non lo so. Forse ha a che fare con il mio essere mancuniano e irlandese! (ride, ndr) Non lo so! Ho faticato con questa cosa per un po', perché Definitely Maybe parlava di come ero io: vivevo nella città di Manchester. Morning Glory è stato l'album del ritorno sulla terra dopo quello. Ero un po' più considerato. Dopo ho faticato per un po'. Non conoscevo niente di cui scrivere e su cui avessi una qualche autorità, a parte avere molti soldi e un cazzo di ...".

Ti penti di non esserti preso una pausa dopo il secondo album?

"L'unica cosa di cui mi pento è che tutti i lati b dei singoli di Morning Glory sarebbero dovuti comparire sul terzo album, ma avevo talmente la livrea rosso porpora che qualsiasi cosa scrivessi era dannatamente grandiosa per circa tre anni. E avrei dovuto dire, o qualcuno della Creation Records mi avrebbe dovuto dire: 'The Masterplan (come lato b, ndr)? Che cazzo stai facendo?'. Se pensi a Talk Tonight, The Masterplan, Half The World Away, quelle quattro canzoni da sole avrebbero formato la maggior parte di un terzo album e sarebbe stata una storia diversa. È questa l'unica cosa di cui mi pento. Non mi pento di nient'altro. La vita è troppo breve per avere rimpianti".

Le canzoni del passato evolvono con gli anni proprio come lo stesso Noel invecchia come autore?

"Oh sì. Prendiamo Don’t Look Back In Anger. È divenuta un inno ora. Capisci? Il mio istinto qualche anno quando andavo in tour mi diceva: 'È troppo rock. Devo riportare in scaletta una cosa così'. Così ho pensato di farla in acustico e ha ripreso tutta un'altra vita da sé. Ma ora i miei istinti mi dicono: 'Forse dev'essee un po' più rock' ...".

Faresti suonare le forbici a Charlotte Marionneau su questo pezzo?

(ride, ndr) "Charlotte ha molto tempo e molto spazio. Non so bene se il tempo e lo spazio sarebbero quelli giusti su un pezzo degli Oasis".

Gli Oasis in una foto del 1995
Qual è la storia più buffa che ci puoi raccontare sugli Oasis?

"Oh, porca troia!".

E i Brit Awards del 1997? Quando tu e Liam incontraste Jay Kay dei Jamiroquai e Liam iniziò a cantare imitando gli strumenti (canto scat) verso di lui nel bagno?

"Qual era la canzone che aveva pubblicato? (Cosmic Cowboy, ndr). Ci sono un sacco di storie sugli Oasis!".

È vero che il giorno dopo il tuo abbandono agli Oasis, il 28 agosto 2009, Lars Ulrich dei Metallica ti ha mandato un messaggio con queste parole: 'O sei incredibilmente stupido o sei incredibilmente coraggioso'? Ti sei mai sentito una delle due cose?

"No. Quello viene da un batterista. Capisci? Conosco Lars piuttosto bene, in realtà. Lo vedo di tanto in tanto, usciamo insieme. Posso capire da dove viene. Non lascerà i Metallica e loro si odiano, cazzo, quella band, capisci cosa intendo? Gli Oasis non sono mai andati veramente d'accordo".

Ma tu non hai mai ingaggiato un terapeuta da 40mila dollari a settimana come hanno fatto i Metallica nel 2004 per far sbollire l'astio tra la band (come si vede nel documentario Some Kind of Monsyer)?

"No, no, no. Ma io volevo dire questo: sono stato sul punto di lasciare la band due volte e la musica è sempre stata la molla sufficiente a farmi tornare sui miei passi. Quando è arrivata quella sera di Parigi ho pensato: 'Ne ho abbastanza ora. Non ha un cazzo di senso'. Ma sì, Lars è stato uno dei primi a telefonarmi per dire che ero un idiota o un cazzo di genio".

Hai davvero avuto un'esperienza extracorporea a Parigi?

"Quale esperienza extracorporea?", dice Noel ridendo. "Esperienza extracorporea? In che anno era? L'ho raccontato a GQ? Oh, probabilmente era per farmi due cazzo di risate. Non lo so, non ricordo di aver avuto un'esperienza extracorporea! A Parigi ho scritto Don't Look Back In Anger. Penso che roba più cosmica di così non ci sia!".

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traduzione by oasisnotizie

Source: The Irish Independent

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