martedì 25 dicembre 2018

Noel Gallagher: "Come fa a non piacervi Holy Mountain? Finalmente sono diventato un artista"

Nella nostra traduzione, una seconda parte dell'intervista a Noel Gallagher che compare sul numero di febbraio 2019 della rivista Mojo. Noel parla della scelta di pubblicare un disco diverso dagli altri, Who Built the Moon?, uscito il 24 novembre 2017, che ha diviso i fan. 

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Far produrre il tuo album a David Holmes è stato piuttosto rischioso dopo Noel Gallagher's High Flying Birds e Chasing Yesterday, relativamente 'normali'. Perché hai preso questo rischio?

Ero a due terzi del lavoro con Chasing Yesterday, provavo a ultimarlo e ho pensato: "Cos'altro ho da perdere? Vado a Belfast a vedere David per una settimana (nel gennaio 2014, ndr). Se non succede un cazzo allora non c'è la magia e allora non accadrà". Non sapevo nulla di come lavorava David. Sapevo che aveva fatto della roba con i Primal Scream, ma non ne avevo mai parlato con loro. Ci siamo presi un cichetto e abbiamo ascoltato dei dischi la sera prima, lui ha messo su del kraut pop francese (ride, ndr) ed è stato come: "Sì, facciamo qualcosa di simile". Ha messo quella canzone degli Ice Cream, The Chewin' Gum Kid. Quindi tutto quello che sapevo il primo giorno era quello, che avremmo fatto qualcosa che si sarebbe basato su quella canzone. Per le prime due sessioni la sensazione è stata quella di una jam. Suonavo su un loop di batteria e lui all'improvviso diceva: "Fantastico!", e poi facevamo qualcos'altro.

Quindi l'idea classica di 'Canzone' per Noel Gallagher è andata via dalla finestra?

Non ho mai esposto un manifesto, ma a volte io suonavo qualcosa e lui diceva: "Questo suona come gli Oasis". Io facevo: "Bene ... E cosa c'è che non va?". Lui: "Tutto questo l'hai già fatto in passato". "Sì, lo so, ma è questo quello che faccio io, l'ho inventato io". E lui: "Fai qualcos'altro". Le prime due volte che me l'ha detto io ho risposto: "OK ...", ma poi quando cominci a fare cose che non eri consapevole di poter fare pensi "Questo è proprio incredibile, cazzo!".

Ma poi ti ci sono voluti quattro anni per completare il disco.

Abbiamo fatto due sessioni diverse a Belfast, io sono andato in tour e dopo un po' sono iniziati a comparire frammenti di musica (il singolo dream pop anni '80, ndr). It's a Beautiful World ha impiegato secoli per venire fuori, ma per 18 mesi non sono riuscito a comporci nulla attorno. Non sapevo in che direzione stessi andando. Poi all'improvviso ho scritto un testo e tutti hanno iniziato a cadere uno dopo l'altro, come in un domino. Sono rimasto davvero sbalordito. David in me ha visto qualcosa che non mi importava cercare da me. È stata una liberazione.

Poi il primo singolo estratto dall'album, Holy Mountain, una commistione di Bowie/Roxy Music/The Damned/Plastic Bertrand, ha suscitato grande sensazione ...

Ero in tour in Sudamerica quando ho avuto le reazioni, e sono rimasto ... scioccato. Ho pensato: "Come può non piacervi questa canzone? È la cosa più incredibile che io abbia mai ascoltato. I social media mi sorprendono, perché io non sono sui social. Qualcuno del mio ufficio mi ha detto che alcuni dei commenti erano incredibili. Ho pensato: "Bene. Wow!", ma poi mi ha detto: "No, no, no. Devi vedere cosa stanno dicendo. Ti sorprenderà" (ride, ndr), ma io non me la nevevo. Penso che qualcuno su Twitter abbia detto che non gli piaceva, quindi: "Bene. Non piace neanche a me". Sai, il tizio col parka e con le maracas. Ora sono ce n'è una massa, un collettivo. "Whooah, è uno schifo del cazzo".

Poi l'apparizione televisiva a Later: non solo la gente ha capito che Gem Archer e Chris Sharrock degli Oasis erano tornati in squadra, ma che la band ora comprendeva una ragazza francese con un mantello che suonava le forbici.  

Concordo che fosse un po' folle. Ho interpretato male tutta la situazione e anche Charlotte lo ha fatto. Fin oa quel punto nessuno sapeva niente (che lei suonasse le forbici, ndr), io non ho mai detto niente. Adoro Charlotte. Solo l'indomani qualcuno ha detto: "Hai visto YouTube?". È finito al telegiornale della BBC. Non potevo crederci, ma poi ho pensato: "Questa cosa è folle".

Hai avuto dei dubbi sulla pubblicazione dell'album a quel punto?

L'album era finito, stava per uscire, ma era una posizione interessante in cui trovarsi. C'era il brano acustico, Dead in the Water (registrato per una sessione radiofonica a Dublino, ndr), e dopo che è uscito Chasing Yesterday qualcuno mi ha detto: "Devi fare un disco in acustico". Non ho mai fatto un album in acustico, quindi ho prenotato lo studio per due settimane ed ero lì seduto con la chitarra acustica, quella con cui ho scritto Wonderwall, con i fan di tutto il mondo che mi dicevano: "È questo quello che dovresti fare". Il management mi diceva: "È una canzone fantastica, mi fa piangere". Poi ho pensato: "Non losto facendo per me, lo sto facendo per gli altri. Voglio tornare al disco (di David Holmes, ndr), voglio una drum machine degli anni '70 da far passare attraverso un amplificatore, voglio suonare il basso ...". 
Per cui ho cestinato quella sessione acustica il secondo giorno. L'ingegnere mi ha detto: "Basta così?". "Sì". "Non abbiamo fatto nulla". "Lo so ...". L'unico motivo per cui Dead in the Water è stata registrata è che non lo sapevo che la stessero registrando. Non la registrerò mai di nuovo, perché non credo più in quel brano. David ha detto: "Sei la cazzo di persona migliore del mondo nel fare quella roba, ma l'hai già fatta". Aveva ragione. 

Quanto lontano sei disposto a spingere il lato sperimentale della tua musica? Anche se tende ad alienare i fan con la mentalità Oasis?

Le mie nozioni più artistiche sono volte ora a dare piacere a me stesso piuttosto che voler lavorare con quei tizi o quel produttore. Ora farò quello che vorrò. Se mi piacerebbe lavorare con Brian Eno? Mi piacerebbe molto.

È a questo punto che emergi come Noel Gallagher l'artista?

(Ride, ndr). Ho fatto sei mesi di promozione prima che uscisse Who Built the Moon? e una sera in una stanza d'albergo ho dovuto dire a me stesso: "Sei diventato un artista!". Ho dovuto dire a me stesso: "Non sei più il ragazzo delle case popolari con una chitarra in spalla". (Voce da tassista mancuniano, ndr). "Ha fatto fortuna quel ragazzo con la chitarra. Cazzo, bellissima, amico!". (Ride, ndr). Quindi sì, ora sono un artista. Devo comprare una sciarpa e un cappello.

Gente con un certo retroterra, che fa un certo tipo di musica, non vuole essere visto come pretenzioso. Quell'etichetta "uomo della gente".

Sì. Be', Weller in quel senso è un'ispirazione. Mi ha detto che più i fan dei Jam odiavano gli Style Council, più lui voleva farlo. Quando facevo questo album andavo in giro con gli U2 per il trentennale del tour di The Joshua Tree. Adam Clayton mi diceva: "Who Built the Moon? mi ricorda quello che successe con Achtung Baby. Ai fan non piacque per nulla. Ma è il tuo disco migliore questo". Ha detto: "È diventato il nostro disco migliore, anche se all'epoca incontrò tante resistenze. Per fortuna non c'erano social media all'epoca, per cui non sapevamo cosa fosse sbagliato". Ma ora puoi vedere succedere queste cagate in tempo reale. 

Tuttavia mentre ti proietti in avanti sei tornato ad avere Gem e Chris Sharrock nella band dal vivo. È un ritorno alla comfort zone? 

Quando ho iniziato come solista avevo Tim Smith (chitarra, ndr) e Jeremy Stacey (batteria, ndr) e la cosa fantastica dei turnisti è che quando non sei sicuro di quello che stai facendo loro ci azzeccano, lo fanno suonare come il disco. È di questo che avevo bisogno all'inizio. Ma non è come avere una band. Chris e Gem sono molto più rilassati, non è la stessa cosa ogni sera. Tim e Jeremy hanno sono andati via nello stesso periodo in cui i Beady Eye si sono sciolti, quindi l'ho preso come un segno del destino.

Source: Mojo, Feb 2019 - traduzione di oasisnotizie

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mercoledì 19 dicembre 2018

Noel Gallagher: "Liam ha sciolto i Beady Eye con un sms. Reunion? Mai, ha attaccato la mia famiglia. Se fosse vero che la vuole non dovrebbe fare lo stronzo"

Ecco, nella nostra traduzione, una prima parte delle dichiarazioni che Noel Gallagher ha rilasciato per il nuovo numero della rivista Mojo il 4 novembre 2018. L'intervista è stata pubblicata sul numero di febbraio 2019 della rivista, in edicola in questi giorni in Gran Bretagna. Seguiranno le altre parti dell'intervista tradotte in italiano.

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Un anno fa, quando è uscito Who Built the Moon?, hai rilasciato due interviste da prima pagina e poi sei sparito. Liam si è visto ovunque. L’hai lasciato vivere il suo momento sotto la luce del sole?

Sinceramente non sono un tipo competitivo. Davvero! OK, lo ero negli anni ’90. Poi abbiamo vinto, abbiamo vinto negli anni ’90! Poi ho fatto: “Non me ne frega più”. (sospira, ndr). Esce il disco di Liam e se il giornalista non fa una domanda su di me se ne inventa una per chiedere di me. Stabilisce l’agenda. Quando rilascio interviste sento sempre: “Stamattina ero sul profilo Twitter di tuo fratello; non gli piace molto tua moglie”. Io faccio: “Non sono venuto fino in Perù per parlare di quel coglione”. Con cadenza giornaliera.
Poi quando esce il mio album e io vado in tour dico al mio ufficio: “Sentite, a me non può fregare di meno”. Se non prendo posto sul sedile posteriore qui questa cosa andrà avanti per sempre ed è umiliante. Non è degno di me. Tutta quella storia di quei cazzo di fratelli che battibeccano la leggi, ed è proprio infantile. Io lascio che parli la musica e quel che sarà sarà.

Quindi non c’era un filo di invidia quando Liam si è esibito a Finsbury Park? O hai detto: “in bocca al lupo a lui”?

In bocca al lupo a lui, senza dubbio. (si ferma, ndr). Ascolta, io conosco la vera storia dei beady Eye e come si sono sciolti. Ha lasciato la band con un messaggio di testo. Il Principe delle Tenebre, L’Uomo, non ha neanche avuto le palle di telefonare ai suoi compagni di band. Dato che ha ottenuto un contratto discografico ha fatto: “Ci vediamo, ragazzi”. Poi quando ha ottenuto il suo contratto con Live Nation nessuno gli diceva: “Non fare nessuna canzone degli Oasis, fai la tua roba nuova, è in quello che sei bravo”. Ora fa la sua cosa - che in pratica è la mia cosa - e quando era headliner a Finsbury Park io ero seduto lì a guardare Match of the Day a beccarmi un assegno per i diritti d’autore dato che cantava le mie canzoni. Tuttavia invece di renderlo felice questo lo ha reso peggiore. Lo ha fatto arrabbiare ancora di più (ride, ndr).

Liam ha passato il segno con i suoi tweet sulla tua famiglia?

Sì. Ora non se ne parla proprio, amico. Non vi è la benché minima possibilità (di una reunion degli Oasis, ndr). All’inizio avevo detto al mio management: C’è un numero magico. Se raggiunge quel numero magico lo farò. Fatemi un fischio. Un paio di concerti mostruosi. Persino un tour nelle grandi città, un tour mondiale, stadi, brucio un sacco di soldi, mi compro uno yacht e un aereo, e un’altra casa nuova, poi torno a fare quello che sto facendo. Facile. Non dovrei dovuto neanche viaggiare con lo stronzo. Avrei avuto il mio elicottero, digitato il codice, arrivederci … Quella cosa sui miei figli e mia moglie. Assolutamente no. Se mi fossero rimasti 50 dollari in tasca piuttosto andrei a chiedere l’elemosina. Assolutamente no, non posso farlo.

E farlo per i fan? Significherebbe molto per un grande numero di persone.

Perché dovrei? Poi la cosa che sto facendo adesso sarà vista come un progetto collaterale al quale tornerò. So che si fa così, si dice che non si farà e poi si torna insieme, ma ti assicuro che non succederà. “Dovresti farlo per i fan?”. Posso assicurarti che nessuna persona in quella band lo faceva per i fan. Lo facevamo per noi. Non pensi sia grandioso che i Clash non siano mai tornati insieme? Perché significava qualcosa. I Jam? Puoi sederti e dire: “Ho visto i Clash, ho visto i Jam, ho visto gli Smiths …”.
OK, posso capire gli Stone Roses che tornano insieme, non hanno mai incassato, ma il batterista degli Oasis è un uomo molto ricco. Bonehead è un uomo molto ricco. Guigs è un uomo molto ricco. A dire il vero so che lo sono perché ogni tot mesi devo firmare gli assegni! Nessuno sta bussando alla porta per chiedere la carità. Nessuno è al verde. Liam vuole farlo per il proprio ego. A lui dei fan non è mai fottuto un cazzo! Non se ne sarebbe andato dal palco 25 volte nella sua carriera se gli fosse importato qualcosa dei fan. Era così squilibrato … Strambo. Non ho dubbi che se tornassimo insieme sarebbe così.

Quindi è un no definitivo.

Per quanto Liam mi conosca, chiaramente, poco, Liam mi conosce quel tanto (indica una piccola quantità con pollice e indice, ndr). Perché deve sapere che se attacchi i miei figli e la mia compagna io quella cosa me la porto sino alla tomba, e questo è quanto. Per dire: “Le mie valigie sono pronte, sono sulla soglia, non dipende da me”. No, dipende da te! I fan fanno: “Liam è così disponibile”. Allora non dovrebbe essere così stronzo, no?
Ascolta, me lo chiedono praticamente ogni giorno, di solito i tassisti dei black cab (i taxi neri di Londra, ndr). “Tornerete insieme?”. “No”. “Mai dire mai, però, eh?”. “No, in questo caso posso dire tranquillamente mai”. “Eravate dannatamente bravi, sai”. “Lo so, ho la casa che lo dimostra, so quanto eravamo bravi”. “Non vi ho mai visti”. Certo che no (ride, ndr).  

Source: Mojo, February 2019 - trad. di oasisnotizie

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"Nuovo disco di Gallagher a settembre". Liam: "Falso. Non sapete un cazzo. Fanculo, vecchie scorregge di Mojo"

"Liam Gallagher pubblicherà il suo secondo album da solista a settembre, avendolo registrando a Los Angeles". Si legge questo sul nuovo numero della rivista britannica Mojo, appena uscito in edicola nel Regno Unito. La rivista contiene, tra l'altro, un'intervista in cui Noel non le manda a dire al fratello.

A stretto giro di posta è arrivata la replica di Liam, che pochi minuti fa su Twitter ha scritto: "Vadano a fanculo quelle vecchie scorregge di Mojo. Non sanno un cazzo delle mie mosse. Uscirà prima di settembre, fidatevi di me".

In un precedente tweet odierno Liam aveva detto di essere appena tornato in studio con altre hit in saccoccia. 

Thanks to Devoti di Liam Gallagher (Facebook page)


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martedì 18 dicembre 2018

Noel Gallagher: "Liam vuole la reunion? Per il suo ego. Dei fan non gliene è mai fottuto un cazzo"

Nei mesi scorsi Liam Gallagher aveva più volte lanciato al fratello Noel il ramoscello d'ulivo per rimettere insieme gli Oasis. 

"Terra chiama Noel", aveva scritto a luglio su Twitter. "Ascolta ragazzo, ho sentito che ora ai tuoi concerti il pubblico non può bere alcol. È la cosa più strana che tu abbia mai fatto. Ti perdono ma rimettiamo insieme i grandi Oasis e smettiamola di cazzeggiare. Pago io da bere". E a un fan che gli chiedeva quanto fosse disperato per volere una reunion Liam rispondeva: "Non sono disperato. Credo solo che sia una cosa carina da fare".

Oggi una risposta di Noel arriva e non è certo delle più concilianti. Il chitarrista ha concesso un'intervista al numero di febbraio 2019 della rivista Mojo, appena uscito in edicola in Gran Bretagna. "Liam vuole farlo per il proprio ego", dichiara il leader degli High Flying Birds. "A lui dei fan non è mai fottuto un cazzo. Non sarebbe andato via dal palco per 25 volte nella sua carriera se gli fosse importato qualcosa dei fan".  

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venerdì 14 dicembre 2018

Londra, Liam Gallagher riporta in scaletta Cast No Shadow dopo 21 anni


Bonehead sul palco per la seconda parte della scaletta e il ritorno di Cast No Shadow (brano che non si sentiva dal vivo da Liam dal giugno 1997 (era stato eseguit per l'ultima volta dagli Oasis nel 2002, al concerto di Pompano Beach, in Florida, ma da Noel in acustico). Queste le sorprese del concerto di ieri sera di Liam Gallagher alla Union Chapel di Londra, dove nel novembre 2006 Noel e Gem si esibirono in acustico. Al concerto si accedeva tramite sorteggio dei biglietti, effettuato alla fine di settembre. 




Scaletta:

Wall of Glass
Greedy Soul
Bold
For What It's Worth
Paper Crown
Eh La
Soul Love
Champagne Supernova
* interval *
Some Might Say
Rockin' Chair
Chinatown
I'm Outta Time
Never Wanna Be Like You
Cast No Shadow [prima volta dal vivo in pubblico dal 2002]
Wonderwall
Live Forever

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sabato 8 dicembre 2018

Liam Gallagher, nuova musica la prossima settimana. E sui social 'provoca' Noel

Liam Gallagher non vede l'ora di far ascoltare nuova musica ai suoi fan. Subito dopo l'uscita dell'album solista As You Were, lo scorso autunno, l'ex cantante degli Oasis si è subito rimesso al lavoro e si è concentrato così tanto sulla scrittura di nuovi brani da rinviare il tour autunnale previsto quest'anno (la tournée avrebbe dovuto far tappa anche in Italia, per due date). Un'anticipazione del nuovo disco di Liam Gallagher arriverà la prossima settimana, stando a quanto fa sapere Liam sui social - non senza "provocare" suo fratello Noel.

Lo scorso anno, parlando del disco solista di suo fratello, Noel aveva commentato: "Non sono sicuro di essere in grado di formulare un'opinione su un album scritto da un esercito di autori. Non è quello che fanno gli One Direction?", riferendosi ai vari autori che hanno affiancato Liam nelle canzoni di As You Were (tra questi anche Greg Kurstin, Andrew Wyatt e Iain Archer). Ora, per aggiornare i suoi fan sulle lavorazioni del seguito di "As you were", Liam fa sapere via Twitter che ha passato una settimana molto produttiva a Los Angeles con il suo "esercito di autori", lanciando una frecciatina a Noel.

Sempre su Twitter, poi, rispondendo alla domanda di un fan, Liam Gallagher ha fatto sapere di avere intenzione di far ascoltare qualcosa di nuovo durante il concerto che il prossimo giovedì, 13 dicembre, lo vedrà esibirsi in acustico alla Union Chapel di Londra.

Come anticipato ieri, i Doves hanno annunciato oggi, lunedì 3 dicembre, il proprio ritorno in attività: la band composta dai gemelli Jez e Andy Williams e da Jimi Goodwin è stata annunciata come parte del cast del prossimo Teenage Cancer Trust, manifestazione benefica - molto popolare nel Regno Unito - in programma alla Royal Albert Hall di Londra tra i prossimi 25 e 31 marzo.

Oltre ai Doves, all'edizione 2019 dell'evento - la cui direzione artistica è stata affidata al già frontman degli Who Roger Daltrey - prenderanno parte in qualità di performer anche Take That, Rudimental, Script e Levellers. "Il Teenage Cancer Trust è un ente benefico che non riceve finanziamenti governativi e dipende solo esclusivamente dal buon cuore delle persone", ha spiegato Daltrey riguardo la manifestazione, "Il denaro è destinato unicamente a fornire reparti vitali e assistenza infermieristica che costituiscono un'ancora di salvezza per i giovani con cancro. Sarò incredibilmente grato a tutti gli artisti che hanno rinunciato a tempo nei loro impegni per aiutare i giovani malati di cancro a ricevere le cure specialistiche che meritano".

I primi a salire sul palco della storica sala da concerti britannica saranno Rudimental e Ghetts, il 25 febbraio, seguiti dai Take That (il 28) e dai Doves, il 29: gli Script saranno di scena il 30, mentre la serata di chiusura sarà affidata ai Levellers. I biglietti per l'evento saranno messi in vendita sul sito ufficiale dell'evento a partire dalle 11 (ora italiana) del prossimo venerdì, 7 dicembre.

Successivamente il gruppo aprirà i concerti di Noel Gallagher del 7 giugno a Manchester e del 16 giugno a Dublino.

(rockol.it)



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venerdì 7 dicembre 2018

Paola Iezzi: "Io e Chiara? Separate come gli Oasis, con l'aggravante che loro bevono birra"

Per Paola Iezzi l'addio a sua sorella Chiara è ancora un trauma, anche se sono passati cinque anni. Ne ha parlato in una recente intervista concessa al settimanale Vanity Fair

"Non sento spesso Chiara, ma è un esercizio di rispetto reciproco. Non ci si separa mai in pace. Si può arrivare a un'accettazione. E poi le implicazioni famigliari, la mamma, il papà, la nonna. Mi sono trovata emotivamente sola, non potevo chiamare mia madre e vomitarle addosso tutto". 

La separazione fu uno shock, come l'affondamento del Titanic. "L'iceberg è stato diventare persone diverse, con desideri diversi. Una persona mi chiamò per dire basta, non era lei, ma lo fece per conto suo. Per me è stato un dolore fortissimo". E ora? Paola ha pubblicato un nuovo singolo, dedicato a questa dolorosa vicenda e intitolato Ridi. E ha aggiunto: "Mi identifico spesso con gli Oasis. Ciò che è successo a loro è successo anche a noi, con le aggravanti che loro sono maschi irruenti di Manchester e bevono birra".

(105.net)

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mercoledì 5 dicembre 2018

Noel Gallagher suonerà a Heaton Park. "Qui vidi il Papa nel 1982. Fece tutte le sue hit ..."

Noel Gallagher ha annunciato che si esibirà a Heaton Park, nella sua Manchester, nell'estate del 2019.
L'ex Oasis, alla guida dei suoi High Flying Birds, sarà di scena nel parco il 7 giugno prossimo, primo giorno del Parklife Festival, insieme ai redivivi Doves, tornarti dopo nove anni, gruppo che Noel ha definito "una delle grandi band di Manchester di tutti i tempi", e al gruppo rock statunitense White Denim.

Per Noel si tratterà di un ritorno a Heaton Park nove anni dopo le ultime esibizioni (tre in pochi giorni) con gli Oasis nel grande parco. Problemi tecnici durante le prime due canzoni causarono, il 4 giugno 2009, un'interruzione e un ritardo di circa 20 minuti (con il generatore in fumo). Alla ripartenza del live Liam e Noel fecero in modo di "rimborsare" gran parte della gente presente (settantamila le persone accorse a Heaton Park) suonando fino a che non gli fu imposto di smettere dalle autorità, per via dei permessi.

"Non suono lì da allora", ha detto Noel parlando con Johnny Vaughan di Radio X. "Fu una serata piuttosto caotica con gli Oasis, quando Liam offrì a tutti un rimborso! Fu la prima di tre serate che avevamo atteso con trepidazione per tutto il tour, poi andammo lì e dopo la prima canzone il generatore di corrente si ruppe due volte. Il promoter ci disse: 'Se salta di nuovo restituiamo i soldi alla gente'. Io dissi: 'Vacci piano!'. Penso che Liam abbia sentito male e disse: 'Bene, riavranno i loro soldi'. E prima ancora che riattaccassimo le spine disse: 'Questo è un concerto gratuito, potrete tutti riavere indietro i vostri soldi!'. E ovviamente il generatore non saltò più. Io ero lì, a fissarlo, e pensavo: 'So che sei un idiota, lo sappiamo tutti, ma devi essere un cazzo di idiota simile?'. 

Malgrado l'intoppo iniziale per gli Oasis fu un concerto memorabile, impreziosito dalla prima esecuzione dal vivo di Live Forever dopo tre anni. La band di Manchester suonò poi per due altre sere al parco di Heaton. L'ultima serata fu anche l'ultima esibizione degli Oasis nella loro città natale prima dello scioglimento della bamd, avvenuto il 28 agosto 2009. 

Noel ha rivelato anche che la prima persona che vide a Heaton Park fu il Papa nel 1982. "Aprì con 'Padre nostro che sei nei cieli', quella. Non ne sono sicuro, il sistema di amplificazione non era fantastico. Fu bravo, fece tutte le hit ...".

Source: Radio X


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sabato 1 dicembre 2018

Liam Gallagher in concerto ad Atene nell'estate 2019?

Secondo quanto riferisce il sito greco globalview, Liam Gallagher potrebbe esibirsi in terra ellenica nell'estate 2019. 

Il cantante, che in Grecia è salito sul palco solo con gli Oasis il 12 luglio 2000 al Parco Antonis Tritsis di Atene, sarebbe uno dei nomi papabili del Release Festival della capitale greca insieme a quello dei Suede, che a settembre hanno pubblicato il loro nuovo album, The Blue Hour. Per ora, giova precisarlo, non c'è ancora l'ufficialità sulle due presenze. 

Una settimana fa è stata annunciata la presenza al Release Festival di Iggy Pop. L'icona del punk sarà di scena nella capitale ellenica l'8 giugno.

Source: globalview

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Noel Gallagher a Bradley Cooper: "Ti insegno io a interpretare la rock star"

Per interpretare i loro ruoli gli attori si ispirano spesso a soggetti reali o chiedono consiglio a personaggi che svolgono davvero il mestiere in questione nella vita quotidiana. Secondo quanto riferito da Noel Gallagher, Bradley Cooper si sarebbe rivolto a lui per interpretare il ruolo del musicista nel film A Star Is Born.

La pellicola è uscita nelle sale quest’anno ed è stata la prima opera da regista di Cooper. Nel film Bradley interpreta per l’appunto un musicista che si innamora di una cantante emergente (interpretata da Lady Gaga) che diventerà poi una star. Noel Gallagher ha raccontato di aver dato a Cooper alcuni consigli per interpretare il ruolo della rock star.

In un’intervista rilasciata alla rivista Q l’ex Oasis e ora frontman dei Noel Gallagher’s High Flying Birds ha dichiarato di conoscere l’attore da ben sei anni e di averlo accompagnalo al suo primo festival di Glastonbury. Noel ha affermato che ha sentito Bradley durante il processo di preparazione del film: “Mi diceva spesso ‘voglio farlo bene’. La cosa più difficile al mondo è fingere di essere una rock star”.

Noel ha detto anche di aver visto una sua mossa riprodotta da Cooper nel film, quella in cui attraversa il palco, piega entrambe le braccia e batte le mani due volte. “Ho pensato ‘quello è da me’. Quella è la mia maledetta mossa brevettata!”.

Gallagher ha raccontato di essere stato impressionato positivamente da Cooper nel ruolo di musicista e ha affermato: “Per uno che non è un cantante o un chitarrista se l’è cavata maledettamente bene”.

Source: virginradio.it

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