domenica 31 dicembre 2017

Liam Gallagher replica a Noel: "Mi stronca per le collaborazioni con As You Were? A nessuno frega di quello che pensa un 51enne, la gente vuole attitude e frontman e il successo del mio disco lo conferma. Il suo terzo disco? Non fa per me, meglio i primi due che avevano canzoni"

Nella recente intervista all'Herald Sun, in Australia, in cui esprime apprezzamento per i primi due album dei Coldplay ma ne critica i lavori successivi, Liam Gallagher ha toccato vari argomenti e ha anche replicato al fratello Noel, che lo aveva criticato per aver collaborato con altri compositori per la realizzazione del disco As You Were. Ecco l'intervista completa in italiano con nostra traduzione.


Hai appena finito il tuo tour britannico suonando canzoni degli Oasis con l'ex membro degli Oasis Bonehead con te sul palco. Sarà stato fico per i fan.

Sì. Bonehead è fico. Ed è molto più fico se è accanto a me.

Hai suonato Wonderwall negli USA e nel Regno Unito. Sai che in Australia è uno degli inni più famosi degli ultimi decenni, no?

Ne ho sentito parlare. Ha ottenuto il primo posto in un sondaggio di Triple J, no? Ma è una canzone famosa ovunque nel mondo. Molta gente la bastona un po', dicono che l'hanno sentita un milione di volte, ma appena la metti in riproduzione la gente perde la testa ed è tutta un cazzo di fremito. Per come la vedo io, c'è una nuova generazione di persone che vengono a vedere me o Noel e vogliono sentirla. Hanno pagato il biglietto e quindi chi sono io per non cantarla? Non mi dispiace cantarla. Lo amo. Ora la suoniamo con un violoncello e una chitarra acustica, penso che sia così che debba essere fatta. La suoneremo anche in Australia, non preoccupatevi.

Avevi intenzione di portare i tuoi figli Lennon e Gene in Australia.

Vanno ancora a scuola. Al momento ho problemi nel portarli con me in tour, lontano dalla scuola. Ho proposto di portarli via, ma penso che viaggiare sino all'Australia sia un po' troppo lontano per i loro piccoli cervelli. Se ne pentiranno, amico.

Cosa fanno ora?

Lennon fa un po' il modello per non so chi, fa una roba a New York. Gene è ancora all'ultimo anno di scuola, ma vuole disperatamente far parte di una band. Suona chitarra e batteria, cerca componenti per una band.

Com'è la sua voce?

Non l'ho sentito cantare, ma ha la mentalità e il look adatti, di sicuro. È un buon piccolo chitarrista, suona meglio di me. Cioè io non so suonare, ma lui è bravo.

Paul McCartney è appena stato qui a suonare dal vivo a 75 anni. È quello il tuo programma?

Loro sono i pionieri, loro e gli Stones. Devi ancora avere la voglia di farlo ed essere in grado di farlo e avere le canzoni, sai cosa intendo? Per quanto possano essere fantastiche le canzoni che hai fatto in passato, non vuoi mica andare lì a suonare la tua roba vecchia. Vuoi avere un po' di roba nuova da aggiungere, che sia buona o no. A volte la tua roba nuova viene giudicata sulla base di canzoni che sono in giro da 20 anni. Andare a fare un tour senza un nuovo album è un po' una scappatoia.

Il tuo album da solista As You Were ha venduto incredibilmente bene nel Regno Unito. Sarà stato un sollievo, no?

Enorme. Se avesse fatto flop o se alla gente non fosse piaciuto mi avrebbe fottuto, cazzo. Non sarei stato in grado di andare in tour. E mi piace andare in tour, mi piace esibirmi con le canzoni degli Oasis. Quindi sono proprio fortunato per il fatto che ha avuto successo.

Le canzoni da solista sembrano conciliarsi bene con le canzoni degli Oasis che fai durante i concerti dal vivo.

Be', ci sono alcune belle canzoni nell'album. Le ho scritte con gente di grande talento. Ci sono alcune mie canzoni che hanno qualcosa di davvero particolare. Non tutte le canzoni devono avere un gran cazzo di ritornello o essere una canzone di fronte alla quale la gente accende gli accendini. Ci devono essere alcune che devono essere proprio dei pezzi rock and roll.

Hai fatto solo una o due canzoni degli Oasis dal vivo nell'ultimo periodo con i Beady Eye. È bello dare alla gente quello che vuole e suonare le canzoni degli Oasis nella tua scaletta da solista?

Il motivo per il quale con i Beady Eye non ho fatto nessuna canzone degli Oasis è che Andy e Gem e il resto della band pensavano che dovessimo continuare per la nostra strada. Lo capisco, ma ho pensato che avremmo rischiato il fallimento, perché la gente si fa un culo così e paga per vederci. Il motivo per cui la gente varcava l'ingresso dei concerti dei Beady Eye non era vedere Gem e Andy. Non sono uno stronzo presuntuoso, ma venivano a vedere me, venivano a vedere le fondamenta su cui erano stati costruiti i Beady Eye, cioè gli Oasis. Non suonare canzoni degli Oasis con i Beady Eye è stata una mossa stupida, onestamente, quindi sono lieto che siamo tornati a suonarle.

Come scegli le canzoni degli Oasis da suonare nei concerti da solista? Ne fai una delle tue, I'm Outta Time, oltre a molte che ha scritto Noel ...

Amo I'm Outta Time. Ovviamente facciamo Rock 'n' Roll Star e Morning Glory, sono quelle che fanno cominciare la festa. Sai come andrà la serata. Poi ci addentriamo in alcune tratte da As You Were e torniamo con Slide Away, Rockin' Chair, Some Might Say, Supersonic. Be Here Now amo farla, ho sempre amato quella canzone. Ovviamente Cigarettes & Alcohol, Live Forever, Wonderwall. Quelle si scelgono da sole in realtà. Sono dei classici e amo cantarli. Sarebbe dura non farle.


La gente si concentra sull'eterna guerra di parole tra te e Noel, ma suonare tante canzoni che hai scritto nella tua carriera da solista di sicuro è un buon modo di rendere omaggio al suo talento di compositore, no?

È rendere omaggio ad una grande band. Noel esce sui giornali con dichiarazioni del tipo: "Liam fa le mie canzoni". L'ultima volta che ho controllato gli Oasis erano una band. Non sto mica andando in giro a cantare le sue cazzo di canzoni da solista. Le ha scritte quando faceva parte degli Oasis, le ha scritte per gli Oasis. Semplicemente capita - che a lui piaccia o no - che io fossi il frontman degli Oasis. E le ho cantate io quelle cazzo di canzoni. Quindi le canterò per sempre. Mi fa piacere che lo faccia incazzare. Ha detto che per cantarle devo firmare una liberatoria. Non firmerò un bel niente, amico. Sta facendo la testa di cazzo. Finché questa cosa lo farà incazzare a me andrà bene.

Risentire quelle canzoni cantate dal tizio che le cantava rende la gente felice, specialmente ora che sembra sempre più improbabile che gli Oasis si riformino, secondo Noel.

Rende la gente felice. Mi piacciono. Le ho cantate io. Sono state una parte enorme della mia vita. Non le canto perché al pubblico piacciono, ma è un bene che vogliano sentirle, ma anche se non volessero le canterei lo stesso, cazzo. Rende migliore l'intero concerto.

Il tuo ex amico Robbie Williams ha detto che la tua canzone da solista For What It's Worth è la migliore canzone che tu o Noel abbiate scritto negli ultimi 20 anni.

Penso che forse stia tornando in sé. È una bella canzone. Ha detto che era universale e lo è, è senza tempo. 

Ha detto che gli piacerebbe collaborare con te. È trascorso abbastanza tempo per essere di nuovo amici?

Dio, no. Improbabile. Veniamo da angoli diversi dell'universo, amico.

Quest'anno i Coldplay ti hanno fatto da band di supporto, suonando Live Forever al concerto Manchester One Love, il 4 giugno. Su di loro in passato hai detto cose non proprio carine ... 

Devi mettere tutto quanto da parte quando si tratta di cose del genere. Chris (Martin, ndr) mi ha telefonato e mi ha chiesto se mi interessasse farlo. Troppo giusto, cazzo! Questa è la mia città. Io ci sono. Ho incontrato Chris Martin un sacco di volte. E anche l'altro tizio (Jonny Buckland, ndr). Erano solo battute. Non auguro loro alcun male. Mi sono scusato con loro, ho detto: 'Vi sto solo facendo innervosire, andiamo avanti con quello per cui siamo qui". E abbiamo suonato.

Come giudichi i Coldplay?

Ti racconto una cosa, ho fatto una festicciola a casa mia l'altra sera e c’era un ragazzo con la chitarra che è un grande fan dei Coldplay. Gli ho lasciato cantare i primi due album dei Coldplay con la chitarra acustica. I primi due album sono grandiosi. Questi album hanno delle belle canzoni. Non sono un fan della loro roba nuova. È diventato tutto un po’ dance ora. La musica per chitarra ora non ha abbastanza chitarre, è diventata pop, hanno tolto le chitarre e fatto musica dance. Ecco perché penso che il mio album salti all'occhio e perché alla gente è piaciuto. Diceva esattamente cosa era riportato sul barattolo.

Prima di questo album non avevi mai scritto canzoni con gente che non fosse tua compagna di band. Ora che hai lavorato con gente come Andrew Wyatt e Greg Kurstin, chiamerai altri compositori per il secondo album?

Ho avuto molte offerte. C'è gente con cui sono entrato in studio e la cosa non ha proprio funzionato. Anche se ti apre un nuovo mondo (nella composizione), devi andarci con grande attenzione. Io sono un cantante rock and roll. So cantare anche ballate rock and roll, ma non voglio cantare canzoni sdolcinate con drum machine. Devi pur sempre suonare secondo il tuo terreno. Deve essere guitar music classica. Una volta che mi ci metto lo sgrezzo un po'.

Noel ti ha criticato per aver collaborato con compositori professionisti, ma alla gente importa davvero se la canzone è bella?

Noel pensa che tutto ciò che esca dalla sua bocca convincerà la gente del fatto che lui ha ragione. Quei tempi sono finiti, non sono gli anni '90. Quello che ha detto, e quello che tutti noi abbiamo detto negli anni '90, molta gente se l'è bevuto. Il mondo è cambiato. A nessuno fotte un cazzo di quello che dice un 51enne. La gente vuole sentire me cantare. Se non canto bene allora è finita. Non penso che a loro importi di chi scriveva le canzoni. A Noel importa. E al suo amico Paul Weller. E a tutte quelle cazzo di persone che non fanno una grande hit da anni. A loro importa perché è quello tutto ciò che hanno. Quindi si lamentano un po'.

A te importa essere visto come un cantante/compositore?

Non sono un cantautore, sono semplicemente un cantante. Ho sempre avuto qualcuno che ha scritto le canzoni per me. Non sarei mai uscito con un album scritto interamente da me. Non fa parte della persona che sono. Parlano i fatti, specialmente in Inghilterra. Vendiamo un casino di album e biglietti. Alla gente non fotte un cazzo. Sembra che Noel pensi che la musica si risolva tutta in una chitarra e un compositore. Non è così, riguarda anche un cazzo di frontman. Si ammalerà se pensa che si tratti di un tizio con una chitarra e una voce. Certe persone voglio anche l'atteggiamento. Il sol fatto che lui non ce l'abbia e che non sappia farlo non significa che non sia una cosa pura. Io vado sul palco e sto lì e canto quelle cazzo di canzoni e i ragazzi vanno in visibilio.

Hai sentito il nuovo album sperimentale di Noel?


Ho sentito quello dove c'è la persona che suona le cazzo di forbici. Non contiene molte canzoni, ci sono molti interludi, ma non mi sono seduto ad ascoltare il suo disco, non sono così disperato. Ho sentito, però, quello che ho sentito, non fa per me. Preferivo gli altri due suoi dischi contenenti delle canzoni. 

Ti piace usare Twitter?

Lo amo. La gente delle riviste monelle può scrivere quello che vuole, ma con Twitter hai un filo diretto con la verità. Mi piace far saltare i nervi a Noel. Lui ha tenuto la bocca chiuso per un po'm na se vuole di nuovo darci dentro attaccherò briga con lui. Non sono uno che chiacchiera molto ai concerti. Quando non faccio interviste mi piace far sapere alla gente cosa faccio e come mi sento, quindi Twitter è un buon filo diretto.

Ti mette nei guai?

Un po' di volte. Forse. La vita è tutto un mettersi nei guai, no?

Ed Sheeran è l'uomo dell'anno. Pareri?

Non fa per me. Sono sicuro che abbia talento, ma non è il mio stile di musica. Ovviamente sta facendo qualcosa di giusto.

Stai già pensando al tuo prossimo disco?

Vado in studio con Greg Kurstin ad aprile. Non ci ho proprio pensato su. Può darsi che loro (la discografica, ndr) ci abbia pensato, ma sono proprio preso da As You Were. Non programmo le cose. Lascio che le cose accadano. Non sono uno che si preoccupa. Sono più preoccupato di venire in Australia e spaccare e fare dei concerti fantastici.

Hai ascoltato qualche nuova band australiana?

So che al Falls Festival ce ne sono tante, quindi proverò a beccarne qualcuna. Sono stato in compagnia di quei tizi dei DMA's a Londra, sono bravi. Belle canzoni, amico.

Riesci a sentire l'influenza che hai esercitato su di loro?

Certo. Ha una bella voce quel Tommy (O'Dell, ndr).

E un po' dell'atteggiamento di Liam?

Su quello deve lavorare un po'. Gli insegnerò qualcosa. Un altra band australiana che mi piace sono gli Holy Holy. La mia ragazza, Debbie, ha curato un po' i rapporti con la stampa per loro, io sono andato a vederli. Hanno delle buone canzoni, amico.

Cos'hai in programma in Australia se avrai del tempo libero?

Per prima cosa ho bisogno di un po' di sole sulle ossa. Poi faremo i concerti come si deve. Non mi farò a pezzi com'ero solito fare. Ora sto invecchiando, devo cantare quelle canzoni, no?

Traduz. di oasisnotizie - Source: Herald Sun

Queste le date del tour australiano di Liam Gallagher:

30 dicembre - Falls Festival, Lorne
31 dicembre - Falls Festival, Marion Bay
2 gennaio - Falls Festival, Byron Bay
4 gennaio - Enmore Theatre, Sydney
5 gennaio - Festival Hall, Melbourne
7 gennaio - Falls Festival, Fremantle

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sabato 30 dicembre 2017

Liam Gallagher sui Coldplay: "Amavo i loro primi due dischi, poi hanno tolto le chitarre e sono diventati dance"

Intervistato dall'Herald Sun in Australia, dove si è esibito al Falls Festival quando in Italia era la mattina del 30 dicembre per la prima delle date in festival e teatri nel paese, Liam Gallagher ha parlato dei Coldplay. Ecco l'estratto dell'intervista.

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Quest'anno i Coldplay ti hanno fatto da band di supporto, suonando Live Forever al concerto

Manchester One Love, il 4 giugno. Su di loro in passato hai detto cose non proprio carine ... 

Devi mettere tutto quanto da parte quando si tratta di cose del genere. Chris (Martin) mi ha telefonato e mi ha chiesto se mi interessasse farlo. Troppo giusto, cazzo! Questa è la mia città. Io ci sono. Ho incontrato Chris Martin un sacco di volte. E anche l'altro tizio (Jonny Buckland, ndr). Erano solo battute. Non auguro loro alcun male. Mi sono scusato con loro, ho detto: 'Vi sto solo facendo innervosire, andiamo avanti con quello per cui siamo qui". E abbiamo suonato.

Come giudichi i Coldplay?

Ti racconto una cosa, ho fatto una festicciola a casa mia l'altra sera e c’era un ragazzo con la chitarra che è un grande fan dei Coldplay. Gli ho lasciato cantare i primi due album dei Coldplay con la chitarra acustica. I primi due album sono grandiosi. Questi album hanno delle belle canzoni. Non sono un fan della loro roba nuova. È diventato tutto un po’ dance ora. La musica per chitarra ora non ha abbastanza chitarre, è diventata pop, hanno tolto le chitarre e fatto musica dance. Ecco perché penso che il mio album salti all'occhio e perché alla gente è piaciuto. Diceva esattamente cosa era riportato sul barattolo. 

Source: Herald Sun

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mercoledì 27 dicembre 2017

Liam Gallagher riparte dall'Australia: "Sinora As You Were è andato benissimo, ma non mi sento un compositore. Mi vedo come un cantante"

Pochi giorni prima del suo tour in Australia Liam Gallagher ha parlato con The Age.

Liam è soddisfatto di come è andato sinora il suo tour di As You Were, il suo primo album come solista, uscito ad ottobre e salito in vetta alle classifiche di vendita.

"Ovviamente ti serve un buon disco e il disco è andato bene", dice. "La band sta suonando bene, io sto cantando bene e i concerti sono stati buoni, amico. Il pubblico è stato incredibile, i concerti, cazzo, sono lì alla pari con quelli degli Oasis vecchia scuola, la gente salta e se la spassa".

L'ex Oasis sa di essere un tipo a volte complicato.

"Sono uno così, essere mio fan è piuttosto difficile. Posso risultare una rottura di coglioni, capisci? Semplicemente non sai se la gente ne ha abbastanza di te o meno, ma è andata bene, amico, dal momento che so che la gente è venuta a supportare il disco e sembra che lo stia apprezzando".

Per il disco è stato fondamentale l'aiuto di Greg Kurstin, che ha lavorato con altri produttori al fianco di Liam. La maggior parte delle canzoni sono uscite dalla penna di Gallagher, che però non si sente un compositore.

"Ogni tanto compongo la canzoncina e ne ho scritte un po' per l'album", afferma, "ma non mi definirei un cantautore. Mi definisco un cantante più di ogni altra cosa. È così che sono cresciuto, cantando canzoni e basta, capisci?".

Nonostante sia in tour con una nuova band da mesi, Liam non conosce ancora bene i suoi compagni di viaggio e fa un po' di confusione. "Jay, il chitarrista, era nei Babyshambles (in realtà dei Babyshambles faceva parte Drew McConnell, l'attuale bassista di Liam, ndr). Mike ... non so di che mand facesse parte. Il batterista ... non so in che band fosse, il bassista era nei Kasabian e nei Beady Eye (in realtà nei Beady Eye e nei Kasabian era Jay Mehler, attuale chitarrista di Liam, ndr)".

Il 30 dicembre Liam sbarca in Australia per alcune date al Falls Festival e due date nei teatri, a Melbourne e Sydney. In Australia è estate e l'ex Oasis non vede l'ora di viverla.

"Amico, non vedo l'ora. Qui piove a dirotto, c'è nebbia, non si vede niente ... ovviamente Natale è un bel periodo e roba così, ma non vedo l'ora".

Liam ascolta musica australiana? "Non ascolto nuova musica", dice. "Sì, i Gang of Youths ho sentito che sono bravi, non mi dispiacerebbe dar loro un ascolto. E sono stato ad uno dei concerti dei DMAs (giovane band australiana paragonata da alcuni agli Oasis, ndr) a Londra e non sono male. Suonano come gli Oasis? No. Hanno delle buone canzoni e sono dei bravi ragazzi, ma non sono bravi quanto gli Oasis. Voglio dire: sì, hanno quel tocco Britpop, ma no. Assolutamente no, amico".

Chi sono le rock star del momento? Liam risponde deciso.

"Al momento sono tutti un po' silenziosi. Non so cosa sia, forse negli anni '90 c'era qualcosa nell'acqua?".

Leggi anche: Liam Gallagher: "Jet privati? Mica sono Noel. Proverò a vederlo a Natale e abbiamo siglato una tregua: non lo insulterò più su Twitter"

oasisnotizie - Source: Sydney Morning Herald - Foto: Secret Service Public Relations


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martedì 26 dicembre 2017

Liam Gallagher e l'aneddoto su Paul McCartney: "Mi offrì 'un margarita' e io capii 'una pizza Margherita' ..."

Liam e Paul McCartney nell'ottobre 2012
Liam Gallagher ha raccontato un divertente aneddoto relativo al suo primo incontro con Paul McCartney. Lo ha fatto nell'intervista concessa a Matt Everitt di BBC 6 Music e andata in onda integralmente oggi, di cui vi daremo notizia in vari post.

"Ho incontrato Paul McCartney un po' di volte e lui è stato grandioso", ha detto Liam. "È uomo eccezionale, eccezionale. La prima volta che lo incontrai? A Los Angeles, eravamo ai Capitol Studios. Zak (Starkey, figlio di Ringo Starr, ndr) suonava con noi, quindi era venuto a vedere Zak. Abbiamo fatto una foto con lui e poi penso che stessimo registrando la parte di basso della mia canzone The Boy with the Blues. Fece: 'E il basso? Non è così bello'. Gli dissi: 'Sei qui accanto. Perché non vai a prendere il tuo basso e lo mettiamo?'. Si è chiamato fuori. E fu quella la prima volta che lo incontrai".

"La seconda volta che lo incontrai fu alla Royal Albert Hall. Il manager che avevamo per i Beady Eye si chiamava Scott Rodger, fa ancora il manager di McCartney. L'insegnante di scuola di mio figlio faceva 60 o 70 anni e gli ho detto: 'Ti farò avere un autografo, anche se non so come'. Andai da Paul McCartney dopo il concerto e gli chiesi: 'Come stai, amico? Non la faccio troppo lunga. Ti è possibile firmarmi questo? È il programma. È per il preside della scuola di mio figlio'. E lui: 'Sì, sì, sì'. E io: 'Bene, me ne vado'. E me la stavo dando a gambe".

"Mi ha detto: 'Calma, calma. Dove vai? Sei sempre di fretta'. Gli ho detto: 'Sì, ma so com'è. Hai appena fatto un concerto, vorrai riposarti'. Mi ha fatto: 'Ti piacciono i margarita?'. E io: 'No, no. L'ho mangiata prima, non le mangio a quest'ora della notte'. E lui: 'Parlo della bevanda, stupido idiota!'. Pensavo mi stesse offrendo una pizza Margherita. Il suo amico prepara i margarita, così ha tirato fuori un margarita. Ho pensato: 'È meglio che beva un margarita con te, Macca, e poi me ne vada, perché inizierò a leccarti!' ... Era un Macca-rita? Sì, era un Macca-rita, sì. È un tipo eccezionale, amico".

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domenica 24 dicembre 2017

Noel Gallagher: "Io via dagli Oasis perché Liam non voleva roba stravagante. Lui compone sempre e solo due tipi di canzoni, è noioso"

Ecco l'intervista che Noel Gallagher ha concesso ad Esquire a novembre. Traduz. italiana by oasisnotizie. 
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Tempo fa, parlando con me, Liam mi aveva detto che il suo obiettivo era "non diventare una testa di cazzo".

Non saprei dirti se la battaglia la stia vincendo o no. Diciamo solo che sono felice di averlo lì in giro a creare il suo solito caos e ad aiutarmi a vendere il mio disco.

E la reunion degli Oasis?

Liam mi disse qualcosa nell'ultimo periodo prima della fine degli Oasis, mentre facevamo l'ultimo disco. Una cosa che ricordo, perché deve aver toccato un tasto dentro di me. Eravamo ad Abbey Road, suonavo una parte di chitarra e lo sentivo in cuffia. Mi ha detto: "Quella cosa non mi piace, cazzo! Non faremo niente di simile". E io: "Perché?". E lui: "Era stravagante ed eccentrico". E io: "A me piace lo stravagante e l'eccentrico". E lui: "Io odio dannatamente lo stravagante e l'eccentrico". E ho pensato: "Ah, questa cosa non andrà oltre, perché lo stravagante e l'eccentrico è quello che mi piace".

Liam sarà sempre quello che è perché ama solo due cose. Ha due stili di scrittura di canzoni: uno è Imagine e l'altro è Instant Karma. È fantastico, ma è dannatamente noioso. È dannatamente noioso, è così.

Di recente sei stato in tour con gli U2 per celebrare il trentennale dell'uscita di The Joshua Tree. Perché con gli Oasis non siete durati così a lungo? 

Semplicemente non eravamo tagliati per quel livello di fama. Penso che avessimo la musica, di sicuro, ma non eravamo così professionali come band. Un'altra differenza fondamentale tra gli U2 e me, per quanto valga, è che mio fratello Liam è un tizio timoroso. Ha paura di provare qualsiasi cosa. Ha paura del fallimento. Ha una fobia di venire deriso, mentre a me non me ne fotte proprio un cazzo 
in un modo o nell'altro. Quando ho suonato Cigarettes & Alcohol per la prima volta nel 1994 lui ha dato di matto. Faceva: "Non possiamo fare una canzone così! La gente ci riderà dietro!". E io facevo: "Siediti, figliolo, so quello che sto facendo".

Liam vorrebbe tanto riunire gli Oasis, mentre tu sembra che tu non ne voglia proprio sapere, perché ti senti libero e felice così.

Abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare dal punto di vista creativo. Qualsiasi reunion sarebbe fantastica per il mio conto in banca, ma sarebbe un anno della mia vita - almeno - in cui ogni altra cosa rimarrebbe in sospeso. E sarebbe triste. Hai visto il profilo Twitter di mio fratello? La sua vita è proprio un caos costante e ora è lì esposta affinché la veda tutto il mondo. Be', stare in una band con lui 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 significa quello. Perché dovrei voler tornare a quello?

Dai l'immagine di uno che non sopporta Twitter.

Mettere tutta quella merda personale lì? Non fa per me, amico. Se hai 15 anni è cultura giovanile. Se hai 45 anni è semplicemente triste.

Mia figlia mi ha mostrato un tweet recente di Liam e sono rabbrividito. Mi sono sentito in imbarazzo per lui, perché lui naturalmente non si imbarazza di se stesso. Poi lei mi ha detto che aveva postato alle sei del mattino. Porca troia! A cosa pensa? È ricerca di attenzioni del più alto grado. Inoltre penso che i fan ti possiedano, perché i tuoi fan possono contattarti tramite i social media, e di essere proprietà della tua casa discografica, perché loro sono a contatto con i fan e pensano di sapere cosa vogliano i fan, e di essere proprietà dei compositori che scrivono canzoni per te, perché loro sanno cosa vuole la casa discografica. Be', fanculo a tutto quello! Per me è una forma di schiavitù. Di sicuro non è quello che mi piace.
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Sembra proprio che te la sia spassata durante il tour con gli U2.

Io e Bono abbiamo fatto karaoke a Bogotà e nessuno di noi due se lo ricorda, ma voci autorevoli riferiscono che abbiamo duettato sulle note di Kung Fu Fighting. Se qualcuno ci ha ripreso, grazie a Dio non è andato in onda in mondovisione, cazzo. Non lo ricordo e lui non lo ricorda, ma tutte le ragazze della crew degli U2 facevano: "È stato enorme, cazzo!". E noi facevamo: "Wow, Kung Fu Fighting? È pazzesco!".

Cosa pensi dei pareri discordanti suscitati dal tuo ultimo disco?

Onestamente io e David (Holmes) non eravamo pronti a questo. Internet è esploso, è esploso quando abbiamo pubblicato il trailer dell'album! Ad essere totalmente onesti io ho volutamente scelto tutte le parti più strane che potessi scegliere. Ma quelle persone non avevano neanche sentito l'album, quindi avrei davvero preoccuparmi di quello che pensavano?

Inoltre non puoi entrare in studio e dire: 'Cosa avete per me oggi?' e aspettarti di fare grandi dischi. Le canzoni scritte su commissione, e lo stato attuale delle cose è quello, sono il motivo per il quale ogni cosa suona come noioisa musica pop americana, ma secondo me è proprio triste.

Source: Esquire
Thanks to oasisworld per le foto

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Liam Gallagher: "Ho i fan degli Oasis di nuovo dalla mia, mentre prima erano con Noel. Ai miei concerti vengono per l'energia e per sfogarsi per bene"

Sam Wicks intervista Liam Gallagher per Radio New Zealand, 23 dicembre 2017. Traduz. italiana di oasisnotizie. AUDIO ALLA FINE DEL POST

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Tutto bene, amico?

Bene. Un po' appesantito, amico. Ho partecipato a una festa ... sabato ho fatto l'ultimo concerto del tour britannico a Manchester e sto ancora recuperando.

È stato alla Manchester Arena. In sala c'erano tua madre e tuo figlio, ti sei esibito con una scaletta di 21 canzoni, per l'encore si è unito a voi Bonehead  (ex chitarrista degli Oasis, ndr). Sembra il modo migliore di concludere quello che è stato un giro d'onore per te quest'anno.

Sì, quest'anno è stato ... Ho vissuto degli anni belli e ovviamente alcuni non così belli, quindi questo è lì alla pari con i migliori che abbia vissuto, di sicuro, amico.

Penso che questo sia il tuo anno più importante dal 1997.

È così. Be', non mi sono seduto a pensarci su, non ho individuato nessun anno in particolare, ma è di sicuro lì alla pari con l'epoca d'oro, come si suol dire, la giovinezza.

Dico che la cosa migliore di tutto questo è che per i quattro anni in cui ho fatto parte dei Beady Eye o dopo i Beady Eye ho avuto la sensazione che ci fosse molta aggressività da parte dei fan e sento che i fan sono tornati dalla mia parte e qualcosa del genere, quindi questo va bene.

Ho avuto la sensazione che quando Noel si è inventato fandonie su come si sono sciolti gli Oasis ci siano stati quattro o cinque anni in cui i fan degli Oasis hanno fatto: "Oh, lui è uno stronzo, è questo, è quello". Hanno tipo preso le parti di Noel, il che è ridicolo.

Ma sento di avere i fan di nuovo dalla mia parte e questa cosa è un successo più importante di avere un album di successo o di fare i concerti. Sapendo questo ... dato che mi sono fatto un culo così in quella band per vent'anni o quanti sono stati, non averli lì - che loro acquistino i tuoi dischi o meno - rappresentava un grande vuoto, quindi ora sento che li ho di nuovo con me e quella è una cosa buona e non li lascerò andare, capisci cosa intendo?

Insieme con i fan che sono stati con te sin dal primo giorno c'è una nuova generazione di scimmie col parka (definizione di Noel, ndr) che stavolta ci accompagnano nel viaggio. Qual è la cosa che pensi di dare loro e che non prendono da nessuna altra parte?

Ah, la verità, l'onestà, niente stronzate, i classici degli Oasis e semplicemente buone canzoni. Buona musica, amico, buona musica e buona mentalità 'niente chiacchiere'. Penso che sia questo. Voglio dire: non ne sono sicuro, devi chiederlo a loro, amico.

Vanno a vedere Noel e lui suona alcune delle canzoni, quindi ... te lo dico io cos'è, l'energia. Si stanno beccando un sacco di energia e molta aggressività esplosiva e penso che quando vengono ai miei concerti o ai concerti di chiunque la gente vada ad un concerto per sfogarsi, no? Fanno una vita difficile, lavorano, forse a volte hanno un lavoro di merda, hanno delle cagate a casa. Vogliono andare ad un concerto e sfogarsi. 

E se vai ad un concerto e ti viene detto di sederti e fanno tutte le volte canzoni acustiche, esci e sarai ancora teso, capisci cosa intendo? Quindi penso che quando vengono al mio concerto si sfogano per bene.

Ho l'impressione che tu sappia quanto la musica abbia bisogno di Liam Gallagher in questo momento.

Sì, assolutamente sì. Ho questa impressione, amico. Voglio dire: ascolta, mi è mancato esibirmi sul palco tanto quanto alla gente sono mancato io, ma a giudicare dalla reazione ... questo è accaduto solo nel Regno Unito. Siamo andati in America e abbiamo fatto dei buoni concerti, capisci cosa intendo?, ma dalla prospettiva del Regno Unito quella cosa è mancata un sacco, amico.

C'è stato mai un momento in cui hai perso di vista quello, in cui non ti sei reso conto di quanto fossi importante e di quanto ci fosse bisogno della tua voce?

Forse. Voglio dire: mi sono sempre sentito piuttosto importante e sentivo che avevano bisogno di me, ma nei Beady Eye ovviamente quella cosa non era decollata come pensavamo che avrebbe fatto. Ma penso che nei quattro anni di pausa, quando i Beady Eye erano giunti ad una fine, ci sia stato un grande vuoto.

È come la gotta, è come mangiare molto cibo. Ci sono molte cagate in giro, c'è molta merda che la gente deve incamerare e ad un certo punto la vomiteranno. Hanno incamerato tutta la merda e hanno fatto semplicemente: "Sai che c'è? Questa cosa mi fa venire la nausea - bleurgh!" e la vomitano. Sai quando hai vomitato e quando hai lo stomaco vuoto e pensi: "Bene". E ti senti un po' più lucido e si parte.

Ascolta, amico, chissà, amico. C'è una nuova generazione che ci viene a vedere ora, quindi sono loro quelli che respirano fuoco, con il respiro portano nuova vita nei concerti, capisci cosa intendo?, in sieme alla gente che era lì dall'inizio, quindi è un buon mix, amico.

Hai dato lavoro a molti giornalisti col materiale su cui lavorare che hai regalato loro negli anni. Sei consapevole del servizio di lunga durata che hai prestato nei confronti della stampa britannica?


Oh, sì, amico, certo che lo sono. Mi piace rilasciare interviste, amico, mi piace il trambusto, il confessare e ritrattare quando qualcuno vuole un po' di ding dong, sai cosa intendo? E mi piace.

Pensi alle interviste come ad una sorta di performance?

Erm, sì. Penso che siano importanti tanto quanto un disco o un concerto, amico, di sicuro.

Non sono uno ti quei tipi che vanno sul palco e fanno grandi chiacchierate tra le canzoni, quindi penso che sia un altro modo di esprimersi e lasciare che la gente che compra i tuoi dischi, che viene a vederti, veda un altro lato di te, capisci cosa intendo?

La cosa che dici di più sul palco oggigiorno è: "Io sono lui come tu sei lui come tu sei me e noi siamo tutti insieme". Cosa ti ha ispirato a iniziare il concerto con quel verso iniziale di I Am the Walrus?

Be', è stato dopo tutti quegli attentati che si sono susseguiti, sai cosa intendo. Ora quando andiamo ad un concerto ... penso sia pericoloso andare ai concerti oggigiorno. Era una cosa che si faceva con naturalezza: andavi semplicemente lì e facevi la tua cosa, e a ragione. Oggi, però, non è sicuro come lo era. Non voglio mettere paura alla gente - tutti comunque sanno come stanno le cose - ma in realtà è per quello che lo dico.

Il tuo prossimo show non sarà prima della settimana prossima, quando ti esibirai nella prima delle tue date australiane.

Porca troia, è la settimana prossima? La settimana prossima! Sembra proprio vicina. Pensavo che sarebbe stata tra due settimane. Non dire che è la prossima settimana. Devo bere molta Guinness e mangiare molte mince pies (tortine natalizie tipiche del Regno Unito, ndr), amico.

Quindi sei ufficialmente in vacanza ora?

Sì, amico, sì, totalmente. Quindi, vai avanti, la prossima settimana: merda! No, non vedo l'ora che arrivi. Non vedo l'ora di atterrare laggiù e prendermi un po' di sole sulle ossa e fare un po' di musica ad alto volume, amico.

Cosa fai nel tempo libero a parte mangiare tortine natalizie e bere Guinness?

Bene, nel tempo libero cosa faccio? Oggi è il primo giorno che sono sceso dal letto da sabato, perché sono stato a pezzi. Oggi devo fare altre interviste e poi devo fare un altro po' di compere natalizie, poi andiamo in campagna e poi facciamo quello che facciamo, e poi partiamo il 27 per andare a vedere voi.

Con tutte le vittorie che hai ottenuto quest'anno cosa vuoi per Natale?

Ah, amico, non voglio niente, ad essere onesti. Voglio solo farmi due risate, capisci cosa intendo? Voglio passarmela bene, niente litigi. Voglio bere molto alcol, voglio mangiare buon cibo, voglio fare una bella chiacchierata, capisci cosa intendo?

La vita a volte corre veloce e ti perdi in piccoli frammenti: "Bene, amico, come va?". Voglio sedermi a fare una bella chiacchierata sulla loro vita, sulla mia vita, su cosa hanno combinato, capisci cosa intendo? Voglio prestare le mie orecchie alle chiacchiere di qualcuno, sai cosa intendo.

È di questo che si tratta. È bello essere tornati e facciamoci un altro 2018, un altro bell'anno e teniamo a bada le teste di cazzo, è così che la vedo io.

Source: Radio New Zealand - Traduz. italiana di oasisnotizie. ASCOLTA QUI SOTTO / LISTEN BELOW

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sabato 23 dicembre 2017

Noel Gallagher a Rolling Stone Italia: "A Liam della musica non è mai fregato nulla. Non ero felice negli Oasis e non torneranno più"

«È stato sconvolgente osservare una canzone che ho scritto, mentre assumeva un nuovo significato: da un lato ero amareggiato, perché era diventata l’inno della mia gente, la gente di Manchester, decisa a ricordare le vittime, la paura e il dolore dell’attentato; allo stesso tempo, però, ero orgoglioso, perché in quel pezzo vedevo realizzarsi il reale potere della musica, quello di unire le persone e, «you know, that was fuckin’ amazing», dice Noel con il suo inconfondibile accento mancuniano, mentre parla di Don’t Look Back In Anger. «Quando l’ho composta immaginavo una donna di mezz’età, mentre guarda il suo passato e osserva svanire i suoi ricordi, ma brinda alla vita, senza rimpianti», mi racconta Noel Gallagher, The Chief, il capo, come lo chiamano fin dal suo primo giorno negli Oasis. Mi bastano una manciata di secondi per capire perché.

Entra in scena con 40 minuti di ritardo nella sede del suo management a Londra, il luogo fissato per l’intervista. Scende dal taxi ricoperto di cartoni per i pacchi, destinati a inviare le copa Rolling Stone Italiaie promozionali di Who Built The Moon?, il suo terzo lavoro targato High Flying Birds, dopo che quella supernova fuori controllo che erano gli Oasis è implosa nel 2009. Neanche il tempo di appoggiare il borsone adidas, che già, attraverso i suoi immancabili occhiali scuri, Noel sta ispezionando le immagini del video di Holy Mountain, il primo singolo dell’album. È sempre stato così, accentratore totale, implacabile su ogni minimo dettaglio: non c’è da stupirsi se, negli oltre vent’anni di storia della band, le scintille con quel freak indomabile del fratello Liam abbiano finito per scatenare un incendio impossibile da soffocare.

«Ciò che sono stati gli Oasis non mi manca. È stata la mia giovinezza, sarebbe stupido cercare di continuare a rivivere il passato per sempre. Capisco che per molte persone gli Oasis fossero leggenda, anche per me lo sono stati, ma appartengono a un tempo che non c’è più, e che non ritornerà», mormora pacatamente. «Siamo stati insieme per 20 fottuti anni e mi dispiace per chi non è mai riuscito a vederci dal vivo. Nemmeno io sono mai riuscito a vedere i Nirvana, ma così è la vita».

La prima impressione, quando lo si incontra, è quella di un uomo che, a cinquant’anni compiuti da poco, sembra definitivamente controllare la serenità trovata dopo la tempesta, libero di essere soltanto Noel Gallagher, non più un uomo al volante di una Ferrari che viaggia sempre ai 300 orari, “bellissima da vedere, grandiosa da guidare, ma sempre pronta a perdere il controllo”, come disse Liam, descrivendo la band. «Se dovessi scegliere tra tornare a quello che erano gli Oasis e il loro impatto sulle persone, ma essere costantemente infelice e insicuro su dove la band stia andando, oppure restare quello che sono oggi, finalmente in controllo e in pace, secondo te cosa farei?», mi domanda imperturbabile, con la faccia di uno che già conosce la risposta.

La pace, il suo presente, si chiama High Flying Birds, il progetto con cui ha confinato il passato nel luogo in cui deve stare, parcheggiando la Ferrari, forse per sempre. Il suo nuovo album è uscito a fine novembre, e suona come una sfida aperta a tutto ciò che è sempre stato Noel Gallagher, una scommessa che in pochi avrebbero messo sul tavolo se fossero stati seduti al suo posto. Per Who Built the Moon? si è spogliato della propria storia, senza farsi troppi problemi, mettendo da parte ballate alla chitarra da stadio esaurito e sing-along, per scommettere su sintetizzatori, drum machine sequenziate, voci processate e un suono vorticoso, caleidoscopico, che nessuno, forse neanche lui, si sarebbe aspettato: «La vera sfida sarà ricrearlo ora dal vivo: fare tutto con una cazzo di chitarra è fottutamente difficile», ci scherza sopra Noel, nei giorni in cui sta mettendo in piedi il tour.
Come mai prima nella sua carriera, Gallagher ha composto i brani di Who Built the Moon? esclusivamente in studio, lavorando in simbiosi con il producer David Holmes, cui si è affidato in tutto e per tutto, soprattutto quando gli rimandava indietro ogni accordo, ogni riff e ogni melodia che in qualche modo potesse ricordare il suo passato con gli Oasis. «Collaborare con David all’inizio è stato molto difficile, a volte quasi frustrante. Poi ho seguito il flusso delle canzoni, lasciandomi trasportare più lontano che potevo, e ho iniziato a divertirmi».

Un ritorno a gamba tesa, che molti artisti non avrebbero rischiato. Sarebbe bastato un tour antologico, magari per il ventennale di qualche album celebre, con le hit suonate una in fila all’altra, e tutti sarebbero tornati a casa con la pancia piena. Pubblico e organizzatori assieme, a ricordare i bei tempi andati, a suon di sold out e pacche sulle spalle: «Se credessi che per me fosse arrivato quel momento, forse ci penserei. Ma io amo scrivere nuove canzoni, registrare nuovi album, preparare nuovi tour. Certo, se qualcuno mi offrisse una valanga di soldi, qualche dubbio potrei averlo (Ride, nda). Ovviamente le persone continueranno sempre a voler sentire Wonderwall o Champagne Supernova, lo capisco, e io continuerò a suonarle, ma soltanto se lo riterrò giusto per me». Parole dirette al suo pubblico più viscerale, a chi ancora continua a chiedergli della reunion. Il disco, d’altra parte, è la risposta definitiva di un artista che vuole continuare a raccontare soltanto se stesso, e andare oltre un’eredità musicale che spesso ha preso il suo posto sotto ai riflettori.

Lo stesso era successo quando aveva infranto l’ultimo feticcio dell’era Britpop, collaborando con il rivale di sempre, Damon Albarn, per una traccia dell’ultimo album dei Gorillaz: «Non capisco cosa ci sia di tanto sconvolgente per la stampa», racconta. «Siamo grandi amici da otto anni ormai. Lavorare con lui è fantastico, la canzone è grandiosa e sono onorato di aver suonato le chitarre, cantato nel ritornello, ma soprattutto di aver scritto una linea della strofa, yeah», esclama, mentre esulta a pugno chiuso, come stesse parlando dell’ultima partita del suo ManCity. Che dire, poi, di quando lo accusavano di essersi “abbassato” a fare da opening act agli U2? «Con loro siamo amici dal 1994 e non mi sono mai divertito così tanto; è stato fottutamente cool poter sentire dal vivo ogni sera The Joshua Tree, uno dei miei album preferiti».

Lontano dalle ombre che gli erano state cucite addosso, Noel appare rilassato, e non sembra nemmeno importargli granché se a qualcuno non sta bene il suo nuovo volto: troppo lontani il frontman dei Blur e Bono Vox dall’immaginario hooligan della band di Manchester, tanto da stuzzicare la bile al fratellino. “Preferirei mangiare la mia merda piuttosto che ascoltare gli U2”, oppure, “Damon ha trasformato Noel in una fighetta”, ha commentato Liam in tempi recenti.

Già, Liam: uno che, a differenza di Noel, il passato sembra volerselo tenere appiccicato addosso, se è necessario con la forza. Come se non bastasse l’ovvia coincidenza per cui entrambi gli album solisti dei Gallagher hanno visto la luce a poco più di un mese di distanza l’uno dall’altro, il fratello minore è inevitabilmente tornato a indossare i panni di Our Kid, il cafone più amato dai titolisti britannici. Nei mesi che hanno preceduto l’uscita del suo As You Were, Liam non ha perso occasione per tornare a scaldare il motore con le sue consuete sparate, talvolta quasi preoccupandosi più di colpire il fratello in qualsiasi modo possibile, piuttosto che di parlare delle sue nuove canzoni. «Se dovessi rispondergli una volta per tutte? Non avrei niente da dirgli», dichiara Noel con il volto di una sfinge.

«Anzi, gli consiglierei di chiedere aiuto a un bravo psichiatra», continua, «siamo adulti ormai, ma forse lui non l’ha ancora capito. Se per promuovere il tuo album l’ultima cosa di cui parli è la musica, beh, c’è qualcosa che non va. Ma questo è Liam: non gliene è mai importato nulla della musica, fin dal primo giorno con la band. Sono sicuro che in molti fra i lettori di Rolling Stone si siano chiesti almeno una volta perché gli Oasis non torneranno mai più insieme. Ecco, questa è la ragione principale».

Era già successo nel 1994, dopo il concerto amfetaminico al Whisky a Go Go di West Hollywood, quando Noel aveva lasciato la band, esasperato dallo stridio degli amplificatori e da una direzione che sembrava non esser più la sua. Allora aveva fatto dietrofront, ritornando alla base con Talk Tonight, la canzone che, forse più di ogni altra, racchiude l’intimità della sua voce. «All’epoca avevo una ragione per tornare indietro, gli Oasis non avevano ancora raggiunto nulla. Nel 2009 avevamo tutto, avevamo conquistato il mondo, non rimaneva più niente da raggiungere, se non accumulare altro denaro, e di denaro ne avevo già fin troppo. Non ne potevo più, avevo raggiunto il limite di sopportazione. E tutto per colpa di una persona soltanto».

E se forse è vero che gli Oasis, a loro modo, cambiarono il mondo, qual è il mondo di Noel Gallagher oggi? «Sono un padre fantastico, anche se mia moglie dice che sono fottutamente inutile», scherza. Di colpo, però, ritorna serio: «Il mio mondo è lo stesso di sempre, ma soltanto senza Liam. La sua assenza è il cambiamento più profondo della mia vita». Caino e Abele, il primo che il passato continua a prenderlo a testate, mentre l’altro lo custodisce sulle sue spalle, alzando il calice senza rimpianti. Come faceva Sally, la protagonista della sua Don’t Look Back In Anger. Prima di concludere l’intervista, Noel getta uno sguardo sulla pila di riviste musicali accanto a noi, in copertina i Foo Fighters. “Ti piacciono?”, gli chiedo: «Nah mate, you know, urlano troppo per i miei gusti».

L’intervista a Noel Gallagher è un estratto dal nuovo numero di Rolling Stone in edicola a dicembre

Source: Rolling Stone Italia - Foto di Lawrence Watson

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giovedì 21 dicembre 2017

Liam Gallagher: "Quella volta che offrii a mia madre una casa nuova, ma lei rifiutò preferendo cancello e staccionata nuovi"

Liam Gallagher ha rivelato cosa ha comprato grazie al primo assegno incassato per i diritti d'autore.

Parlando ai microfoni di BBC 6 Music con Matt Everitt nello show già registrato che andrà in onda la vigilia di Natale alle 13 ora di Londra, l'ex cantante degli Oasis ha rivelato che l'oggetto che ha acquistato con quel denaro è finito sulla copertina di Definitely Maybe, il disco d'esordio degli Oasis.

"Non so dell'assegno, lo sto ancora aspettando", ha scherzato Liam. "Ricordo che la prima cosa che comprai fu uno scooter, una lambretta del 1954, che possiedo ancora. È sulla copertina di Definitely Maybe. Ce ne sono alcuni scatti lì".

Liam ha raccontato anche di aver utilizzato il secondo assegno per i diritti d'autore per acquistare una casa alla madre, "ma lei non la voleva". "Era un piccolo cottage carino lassù a Heaton Moor. Le ho dato le chiavi e mi ha fatto: 'Perché dovrei volerlo?'. E io: 'Perché è migliore di quello in cui ti trovi, no?'. Lei mi ha fatto: 'No, non lo voglio' ...".

"Quindi ho dovuto rivenderlo al tizio", ha proseguito Liam. "Lei non lo voleva. Mi ha fatto: 'Tutto quello che voglio è un cancello nuovo di zecca'. Poche pretese, amico, capisci cosa intendo? Così ho fatto: 'Ti dico una cosa, posso fare di meglio: ti compro una staccionata e un cancello'. E questo è tutto ciò che lei abbia mai desiderato".

Gallagher ha detto che sua madre "si è offesa" dopo che Liam le ha offerto in regalo una casa nuova.

"Sì, amico. A lei non piaceva. Mi disse: 'Perché dovrei volere quella casa? Sono felice a casa mia!'. Si offese, amico! Mi fece: 'Stai insultando la mia casa?'. Le dissi: 'È una bella casa, ma quella casa è migliore. Ha un giardino più grande e ha un cancello, è un po' più sicura'. Mi disse di no. Vive ancora nella stessa casa con lo stessa staccionata e lo stesso cancello. Lei è una leggenda".

Maggiori dettagli sull'intervista trapeleranno il 24 dicembre, quando andrà in onda.

Source: NME

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Liam Gallagher: "Jet privati? Mica sono Noel. Proverò a vederlo a Natale e abbiamo siglato una tregua: non lo insulterò più su Twitter"

Liam Gallagher. Foto: Amy Sussman
Martedì il tweet di Liam Gallagher che aveva dato adito a nuove voci di un ricongiungimento degli Oasis, oggi l'intervento di mamma Peggy sull'Irish Times. E ora l'intervista del Sydney Morning Herald al più piccolo dei Gallagher. I segnali di un clima più disteso tra i fratelli Gallagher ci sono tutti e i fan che desiderano la reunion della band forse possono ben sperare.

Intervistato da The Age mercoledì sera, Liam ha confermato che i due fratelli hanno siglato una tregua. Lo riporta il Sydney Morning Herald.

"Mi è arrivata da sotto la porta una cosetta dalla squadra del suo management", rivela Liam, "quindi penso che ci sia stato un po' un contatto e ci sia stata un po' una tregua. Va tutto bene, è il periodo dei buoni propositi e tutto quello, capisci?".

Al tweet, che ha ricevuto oltre 54.000 mi piace e che aveva fatto gridare molti alla reunion imminente, era arrivato un messaggio di risposta di un fan, che chiedeva a Liam se si riferisse a Noel. "Va tutto bene tra noi", era stata la controrisposta del cantante.

Liam, però, fa capire di essere sorpreso del polverone sollevato dal suo post. "Non guardo Internet, cosa stanno dicendo? Parlano della reunion e di tutto quello?".

Liam Gallagher in concerto a Manchester il 16 dicembre
"Tutto va bene dalle mie parti", aggiunge il cantante, anche se questo non significa automaticamente che ci sarà un reunion. "Oddio no, no. Gli Oasis non torneranno insieme, per niente. Io sto facendo la cosa mia, lui la sua e fine. È ancora come prima, solo che ora ho sancito una tregua e lui ha sancito una tregua e non ci saranno più insulti". 

"Su Twitter non sarò monello come sono e non lo insulterò", spiega. "A volte devi provarci, no? Chi può dire che le ruote non si staccheranno di nuovo? Ma bisogna provarci. E tutto va bene dalle mie parti. Proverò a vedere Noel a Natale".

A proposito del lungo volo che lo condurrà in Australia, Liam afferma: "Cazzo, è lontano, amico, no? Come? Una rock star come me ha il jet privato? No, non uso quella roba. Oddio, no, amico. Non mi chiamo Noel Gallagher".

Liam arriverà in Australia la prossima settimana per esibirsi al Falls Festival in quattro date e in due date nei teatri. Si parte il 30 dicembre a Lorne, poi l'indomani si va a Marion Bay e il 2 gennaio 2018 a Byron Bay. Il 7 gennaio sarà la volta della quarta data al Falls Festival, a Fremantle. Il 4 gennaio Liam si esibirà all'Enmore Theatre di Sydney e il 5 gennaio al Forum Theatre di Melbourne. Il 12 gennaio Liam sarà sul palco a Bangkok e il 15 a Giacarta. Poi a febbraio ricomincerà il tour europeo, che lo vedrà cantare anche in Italia, il 26 febbraio a Milano e il 27 a Padova (qui il programma completo del tour).

oasisnotizie - Source: The Sydney Morning Herald
 

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Mamma Peggy Gallagher: "Liam e Noel sono in buoni rapporti". E il tweet di auguri di Liam al fratello alimenta le voci di una reunion degli Oasis

Martedì sera Liam Gallagher ha usato Twitter per mandare un messaggio di auguri al fratello Noel: "Voglio dire buon Natale al team NG. È stato un anno fantastico. Grazie per tutto e non vedo l'ora di vederti domani. As you were LG". Su quel "team NG" molti si sono scatenati, parlando di una riappacificazione ormai avvenuta e di una imminente reunion degli Oasis.

Abbiamo interpellato la mamma dei fratelli Gallagher, Peggy Sweeney, irlandese di Charlestown, nella contea del Mayo. Il suo pensiero in sintesi è: il rapporto tra Liam e Noel è migliore di quanto molti pensino.

La guerra tra i due fratelli terribili del rock inglese è davvero finita? "Ah, va bene fra loro, i giornali la fanno molto peggiore di quanto sia. Vanno d'accordo, va bene fra loro".

Lo scioglimento degli Oasis ha fatto bene ad entrambi? "Penso di sì", dice mamma Peggy, "perché penso davvero che avessero bisogno di quella pausa l'uno dall'altro".

"E Liam sta facendo davvero bene, grazie a Dio. ogni cosa sta andando benissimo per lui ora. Entrambi stanno facendo le loro cose e penso che questa sia una cosa buona".

"Sono felici di lavorare separatamente, perché quando hai avuto uno fra i piedi per una ventina d'anni capita che tra fratelli non si vada sempre d'accordo, no? Ogni famiglia è così, no?"

"Liam e Noel verranno in Irlanda l'anno prossimo, avranno un anno pieno di impegni. I fan quaggiù li amano. E tutti quelli che sono andati a vederli anni fa ora porteranno le proprie famiglie a vederli".

Liam, mamma Peggy e il figlio Gene in TV a novembre
"Liam mi dice: 'Ora qui ai concerti sono tutti ragazzini, non so da dove spuntino'. E gli ho detto: 'Be', i loro genitori li stanno portando a sentire te'. È una cosa buona, perché qui a Manchester ci sono dei ragazzi di circa 13 o 14 anni e sanno tutto di loro e amano quella musica".

Cosa significa per Liam tornare sulle scene con un album da solista dopo una pausa di quattro anni?

"Aveva bisogno di quella pausa di un po' di tempo e ora è molto più tranquillo e molto più felice", risponde mamma Peggy, emigrata a Manchester da Charlestown nel 1961, ma ancora legata alla sua terra d'origine. "Charlestown è ancora casa mia", dice, "e torno qui ogni mese per soggiornare nella mia casa appena fuori dalla città".

Peggy trascorrerà il Natale con Liam e Noel? "Andranno via entrambi via. Liam sta finendo il suo tour e anche Noel e a Natale vogliono starsene tranquilli. Hanno appena una settimana libera o giù di lì".

A proposito del talento musicale dei due fratelli, Peggy afferma convinta: "Penso che i miei ragazzi abbiano ereditato il talento da mia madre Margaret, perché dal suo ramo parentale gli O’Briens erano da sempre appassionati di musica irlandese: violino, flauti e fisarmoniche. E lei amava la musica"

Source: Irish Mirror

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mercoledì 20 dicembre 2017

Liam Gallagher: "In un film sugli Oasis vedrei Mr. Bean nel ruolo di Noel. La sua canzone alla Ricky Martin? L'ho messa su in un negozio Pretty Green e mi sono giunti tweet di protesta. In me c'è una persona felice che prova ad uscire fuori"

A margine del concerto in acustico tenutosi a Londra in esclusiva per Absolute Radio, Dave Berry ìha intervistato Liam Gallagher e il pelatore di patate che il 7 novembre si è presentato al concerto di Liam Gallagher a Londra. Qui sotto l'audio dell'intervista al fan che ha pelato la patata.

"È quello di cui abbiamo bisogno", ha detto Liam dopo aver tirato fuori un pelatore di patate. A Dave, che si è offerto di pelare le patate durante due canzoni, l'ex Oasis ha risposto: "Se lui deve ancora smaltire la sbornia ti faccio un fischio molto rapidamente e ti faccio salire sul palco".

"Questa cosa può andare avanti per sempre, no?", ha aggiunto Liam. "Potrei far salire gente che sgranocchia patatine rumorosamente sul palco. Il nostro ragazzo (Noel, ndr) si è infilato in questa cosa".

Liam ha parlato anche del video di Come Back to Me. "Sì, alla regia del video c'è Shane Meadows. L'abbiamo girato ieri al King Tut's, dove furono 'scoperti' gli Oasis. È sostanzialmente un video di un'esibizione, non ci sono nani né forbici, non c'è roba strana. Ci siamo noi che suoniamo dal vivo e la folla che impazzisce. C'è Shane Meadows, quindi sono sicuro che sarà figo".

"Ancora non ho scelto chi mi farà da supporter prima dei concerti. Mi piacerebbe far venire Skepta, vedremo".

Liam ha poi risposto ad alcune domande specifiche poste dagli ascoltatori.

Se ci fosse uno sceneggiato sugli Oasis, chi ti piacerebbe che interpretasse te e chi Noel?

"Oddio ... Mi piacerebbe vedere Mister Bean nei panni di Noel, perché Mister Bean è irritante, no? Ti fa venire voglia di spaccargli la cazzo di testa e di dirgli: 'Smettila di cazzeggiare, cazzo!'.  Mister Bean per lui e per me ...  Rhys Ifans (presente tra l'altro del video di The Importance of Being Idle, ndr) penso che andrebbe bene, ed è un po' particolare lui, no?".

Quando vedi un negozio Pretty Green in un paese / città, vai a dare un'occhiata alle robe?

"No, ma è una buona idea, no? Avrei dovuto farlo quando avevo tempo libero e mi annoiavo, però ho fatto un salto lì ogni tanto, ma finisco per regalare tutta la roba. Tutti mi fanno: 'Hai un casino di soldi. Tu compri vestiti qui? Mi stai prendendo in giro?'. È una cosa bella, ma non puoi mica farlo tutte le volte, capisci?".

"L'altro giorno in un mio negozio Pretty Green ho messo su una canzone di Noel. Qual era? Quella alla Ricky Martin (parla di Holy Mountain, ndr). Mi hanno twittato: 'Amico, faresti meglio a darti una regolata'. Quindi forse dovrei fare più attenzione".

Cosa ti ha fatto entusiasmare più di ogni altra cosa?

"Il Man City che ha vinto la Premier League. Poi mi entusiasma ovviamente essere tornato a fare musica. Mi entusiasma Anthony Joshua, sono un suo grande fan. Mi entusiasma tutto, amico! Voglio dire: non vado in giro a fare la ruota, ma da qualche parte dentro di me c'è una persona entusiasta. Non sorrido molto, ma c'è una persona felice che prova ad uscire fuori".
 

Possiedo una taverna di campagna. Se cenassi qui quale sarebbe il tuo pasto preferito e cosa berresti?

"Fish and chips e una pinta di birra".


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martedì 19 dicembre 2017

Noel Gallagher contro gli aggressori sessuali e su Liam: "L'NME lo ha premiato come quando si premiano i terzi portieri delle squadre campioni della Premier League"

Noel Gallagher contro gli aggressori sessuali del mondo della musica, sul futuro degli Oasis, sul premio Godlike Genius conferito dall'NME a suo fratello Liam e sull'ascesa della sua Regina delle Forbici

Traduzione italiana di oasisnotizie. Intervista di Emmy Mack. Foto di Lawrence Watson. Source: MusicFeeds

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@pawelpysz for @icon_elpais | Instagram
Buongiorno Noel. Ho sentito che non sei stato molto bene. Ti senti meglio?

Ummmmm… Nah, ho avuto un virus intestinale per un po'. Sta girando. Sai com'è quando arrivi alla mia età. Queste cosette ti danno un cazzo di fastidio per un po', ma nah, sto bene.

Be', è buono che tu sia guarendo. Devo chiederti: quando ti ammali fai un salto dal tuo medico del posto come tutti noi?

Oh, sì, vado a consultare il medico (ride, ndr). Sì, ci vado come chiunque altro e mi siedo in sala d'attesa con molte altre persone del cazzo, mischiandomi tranquillamente tra gli altri. E poi verrà qualcuno e dirà (sussurra, ndr): "Signor Gallagher, il dottore ti visiterà ora". E io dico: "Grazie". E poi mi siedo lì e lui fa: "Quale sembra essere il problema?". E io gli dico qual è il problema e lui mi dice soltanto: "Hmm ... ha vissuto, uh, diciamo ... in un periodo di ... consumo ... di recente, signor Gallagher?". E io dico: "Be' ... sì. Ho consumato". E poi lui mi dice: "Be', le suggerisco di andare a casa e fare un cazzo di riposo e di smetterla di farmi sprecare il mio tempo".

Una cosa che volevo chiederti tanto per cominciare era se hai visto che una band australiana di nome The Amity Affliction ti ha messo su una delle sue magliette di recente.

No. A meno che non veda qualcuno indossarla davanti casa mia, è molto improbabile raggiungermi, perché io non navigo su Internet. Non ho idea di chi siano o di cosa in realtà tu stia parlando.

Sostanzialmente sono una band che vende magliette con la tua immagine sulla parte anteriore e sulla parte posteriore una citazione di una recensione che hai fatto di uno dei loro dischi: "suona come escrementi di morti", penso dica così.

"Suona come escrementi di morti"? Suona come una cosa che potrei aver detto io. Chissà, chissà. A chi importa? (ride, ndr) E sono bravi, almeno? Come si chiamano?

The Amity Affliction.

Cos'è, metal?

Sì, una roba del genere.

Chiaramente destinati a fare schifo, allora.

Ora leggo che non sei neanche un grande fan della band australiana DMA (paragonati da alcuni giornalisti agli Oasis, ndr), ma volevo chiederti ... ci sono dei gruppi australiani che ti stanno piacendo al momento?

Gruppi? No, ma la mia band preferita è un gruppo di nome Jungle e sono spariti dalla faccia della cazzo di terra. Ma sono molto più preso dalle canzoni che dagli artisti, se capisci cosa intendo.

Cosa c'è nella tua playlist al momento, allora?

Be', l'altro giorno ho comprato una volume di album che contiene tutti questi singoli glam dei primi anni '70, del periodo '74-'75. A parte quello non so dirti, ascolto di tutto, a parte quella band che hai appena menzionato, a parte loro, il jazz e la musica pop moderna.

Sì, è interessante che tu faccia menzione dei primi anni '70, perché la sensazione è che il nuovo disco degli High Flying Birds abbia un sapore un po' più rock psichedelico dei primi '70.

Per favore non chiamarlo psichedelico, perché "psichedelico" evoca immagini di baffi e cappelli da maghi e pantaloni larghi da signore. Puoi chiamarlo "pop cosmico"?

Uh, sicuro, questo non l'ho mai sentito prima!

Be', sto inventando nuovi generi man mano che vado avanti, è incredibile, cazzo. Quando arrivi alla mia età e stai ancora invendando generi musicali! Cioè caspita!

Thomas Tuchel e Ilkay Gundogan con Noel
Dunque, l'NME ti ha consegnato il suo premio Godlike Genius cinque anni fa, forse proprio per quel motivo. E ho appena visto che quest'anno l'ha ricevuto Liam. Come hai reagito a quella notizia?

Sai, quando una squadra vince la Premier League e danno una medaglia al terzo portiere solo perché lui era lì? È come: "Non hai fatto un cazzo, giusto? Non hai fatto un cazzo, ma ti è capitato di essere lì all'allenamento, quindi prenditi questa medaglia". Ecco com'è.

Dunque, parliamo di più degli High Flying Birds, perché sei venuto quaggiù in Australia l'anno scorso per il Bluesfest. Prima di tutto com'è stata quell'esperienza? So che inizialmente eri rimasto un po' scosso all'idea di essere invitato a suonare ad un festival blues.

Be', essendo io uno degli artisti blues più eminenti sono stato onorato di andare laggiù e (fa l'accento americano del sud, ndr) fare un po' di magheggi con la chitarra. Ma che io ricordi non è stato molto doloroso. Non so bene cosa ricordi in proposito, ricordo di aver pensato: "Un festival blues? Cosa? C'è un altro Noel Gallagher, cazzo, che circola o cosa? Forse con un cappello da cowboy?". Ma no, ero io.

Be', ora che hai pubblicato il nuovo disco possiamo aspettarci di vederti tornare qui a breve?

Almeno penso, sì. Cioè non ho la certezza che verrò qui l'anno prossimo, forse tra due anni. Non prendetemi alla lettera, però. Cioè sarei il cazzo di ultimo a saperlo. Potrei benissimo venire qui la settimana prossima, chissà.

Be, se è così porteresti l'illustre suonatrice di forbici?

Temo di sì. Temo di sì. La Regina delle Forbici, lei non è una suonatrice di forbici. La chiameremo d'ora in poi la Regina delle Forbici. Se andiamo in Australia lei verrà, non c'è dubbio.

Eccezionale! Anche se temo che il nome Regina delle Forbici possa essere una cosa rischiosa da digitare su Google ...

Be', si spera.

E aggiungere la Regina delle Forbici nel mix non è la sola cosa sperimentale che hai fatto di recente. Sembra sicuramente che tu abbia imboccato una strada un po' più avventurosa con questo nuovo disco. È stata una scelta voluta?

Onestamente il disco suona molto diverso dalle cose per cui sono diventato famoso, ma non è diverso tanto per il gusto di farlo diverso, capisci cosa intendo? Il mio atteggiamento nell'addentrarmi in questo disco non è stato: "Voglio fare un disco che sia veramente diverso". Non avevo idea di che disco avremmo fatto il giorno in cui lo abbiamo iniziato, nessuna cazzo di idea. Non avevo scritto nessuna canzone, sarebbe semplicemente successo in studio. Ed ha finito per suonare piuttosto diverso, perché c'erano momenti di ispirazione in studio quando David (Holmes), il mio produttore, mi spingeva in una direzione completamente diversa da quella che ero solito imboccare.

E lavori sempre così? Entrare in studio senza materiale preparato e semplicemente vedere cosa viene fuori? Invece di entrare con un po' di canzoni già scritte?

Be', no, dal giorno in cui ho iniziato a scrivere canzoni ho sempre scritto canzoni a casa e poi andavo in studio, il produttore ne sceglieva le migliori e facevamo un disco ed era quello. Questa è stata la primissima volta in cui sia entrato in studio senza niente. L'ho trovato davvero entusiasmante, perché non sai davvero cosa cazzo stai facendo fino a che non l'hai fatto.

Immagini che finirai per fare la stessa cosa per il prossimo disco?

Be', non ho davvero pensato così oltre. La mia attenzione ora si concentra solo sul tour. Cioè voglio dire: io compongo a casa. Ho così tante canzoni fottute che ho scritto e che non ho usato. Io e Dave abbiamo parlato della possibilità di fare un seguito di questo disco, perché c'è molta roba che è avanzata che ha la stessa qualità, penso, quindi penso che saremmo degli stupidi a non provare a fare un altro disco, ma farò qualunque cosa sembri giusta in quel momento.

Di certo non farò un disco per nessun altro la prossima volta in cui entrerò, sarò lì per compiacere me stesso. Capisci cosa intendo? Ho trascorso molto tempo e messo tanto impegno negli anni per essere negli Oasis, per scrivere per la gente. E quello l'ho fatto. E, sai, ora sto facendo qualcos'altro.

Ma ti capita mai di scrivere una canzone e di pensare: 'Merda, questa sarebbe davvero una canzone degli Oasis piuttosto buona' o non sei proprio in quello spazio mentale?

Wow (ride, ndr). No, non sono più a quel punto e non sono più lì da nove anni ormai. Sono costretto a pensare agli Oasis solo quando è tirato fuori in un'intervista o quando abbiamo fatto quel documentario, perché penso ci fosse una cosa nostalgica in corso, o quando sono sul palco e canto Hald the World Away o qualcosa, capisci cosa intendo?

Ma no, non ci penso affatto. So che la gente non lascerà correre, cazzo, va bene. Non sto dicendo te, sto dicendo la gente in generale. Voglio dire: è piuttosto lusinghiero in un certo senso, perché significa che hai fatto qualcosa di veramente valido, ma sai, l'ho fatto. Ho chiuso con quello. Non entra per niente nei miei pensieri.

E quando vedi una band come i Guns N' Roses che conquistano completamente il mondo dopo essersi riuniti dopo così tanti anni? Non ti tenta per niente facendoti pensare agli Oasis?

Be', se Axl Rose o Slash o uno di quei tizi fossero bravi quanto me non sarebbero nei Guns N' Roses, cazzo.

La quintessenza della risposta di Noel Gallagher, proprio qui.

Be', io ho conquistato abbastanza il mondo, ho abbastanza soldi. In realtà ho troppi cazzo di soldi. Ne vuoi un po'? Te ne mando un po'. Quanto vuoi? Non ho bisogno di altra gloria, non ho più bisogno di essere un rocker da stadio, l'ho fatto quando avevo una ventina e una trentina e una quarantina d'anni ed ero bravo a farlo. Non voglio proprio essere un rocker da stadio a 50 anni, penso sia indecoroso.

Allora, Noel, mentre ti ho qui voglio proprio chiederti la tua opinione su tutte queste cattive condotte sessuali che stanno accadendo al momento in tutta l'industria musicale e dell'intrattenimento.

(vonce severa, ndr) Ora ascolta! Non so cosa ha detto la gente, non so cosa cazzo ha detto la gente, ma quegli animali - quei cani e gatti con cui ho giocherellato - se lo sono meritato! Erano lì, eravamo tutti ubriachi, sono successe delle cose, cose di cui nessuno di noi va fiero, possiamo semplicemente voltare pagina?

Amico, be', finché era consensuale! Sai, una volta che andrà in stampa quella frase, sarà stampata sui titoli di tutta Internet, giusto?

Oh, non me ne fotte un cazzo. E la cattiva condotta sessuale? Io non l'ho mai tenuta, no? Per favore ditemi di no.

Oddio, be', che io sappia no!

Fantastico, quindi sono riuscito a farla franca fino ad ora (ride, ndr).

In realtà volevo solo sapere la tua su tutto quello che è successo da quando è scoppiata la bomba Harvey Weinstein.

Onestamente non leggo i giornali. So cosa succede, ma non ne conosco i dettagli, né i retroscena. Sono a conoscenza del caso Kevin Spacey e del caso Harvey Weinstein. Ma dico questo: gli uomini di potere che si approfittano delle donne sono la cazzo di cosa più infima delle cose infime. E non possiamo davvero considerarli degli uomini, capisci cosa intendo?

Devi chiedere a questi tizi come cazzo sono cresciuti. È difficile commentare, perché se non sei dentro quel modo di pensare ... Non lo capisco proprio. Non lo capisco. Cioè non capisco gli uomini nel migliore dei cazi, uomini che trattano le donne come oggetti e si approfittano delle donne in quel modo è una cosa così lontana da me. Non sono uomini, capisci cosa intendo? Sono ragazzi, in realtà, sono solo piccoli ragazzi che sono in qualche modo insoddisfatti. Non lo capisco.

Hai mai saputo di storie problematiche da tue colleghe donne dell'industria musicale?

Non ho saputo di nulla, non ho saputo di nulla. Credo che nell'industria cinematografica molto spesso le donne abbiano bisogno del capo uomo per salire i gradini, capisci cosa intendo? Mentre nell'industria musicale se una ragazza scrive una canzone grandiosa è pur sempre una canzone grandiosa. A me sembra che ci sia un po' di più ... di uguaglianza nell'industria musicale?

Ora, so che quella ragazza ... Keisha? Kesha? Come si chiama? Qualcosa lì è successo. Ma da dove la vedo io, conosco molto bene Rita Ora, prendiamo lei per fare un esempio. Lei è incredibile, cazzo, e io sono stato ai festival con lei quando eravamo con i dirigenti di case discografiche e lei è trattata - e immagino che gente come lei sia trattata - con lo stesso rispetto di cui godono le loro controparti maschili. Mentre ad Hollywood sembra che non sia questo il caso.

Be', è sicuramente incoraggiante sentire che la tua esperienza nell'industria musicale è stata così positiva per quanto riguarda le donne.

Be', guarda, io nella mia band ho tre ragazze che saranno in tour con me in futuro, per quanti saranno gli anni.
Sì, sai, non puoi permetterti di essere misogino nel mondo della musica. Voglio dire: scrivo canzoni sulla gloria delle donne tutto il cazzo di tempo, capisci cosa intendo? Mi sono costruito una carriera su quello. Amo circondarmi di donne e non trattarle come oggetti. La metà delle volte sono più spassose della maggior parte degli uomini.

E in ogni caso, se la mia cazzo di moglie ... Sai cosa, ti racconto qualcosina per fare un esempio. Questa è mia moglie, giusto? Una sera aveva ospiti alcune sue amiche ed erano tutte al piano di sotto  in cucina. Ti sei trovato in questo scenario un sacco di volte, ne sono sicuro: loro tutte ubriache al tavolo della cucina a ridacchiare come delle cazzo di nonnine pazze, giusto? E io sono tipo al piano di sotto a prendermi una bevanda e loro conversano di femminismo, giusto? E io faccio tipo: "Ha! Femminismo? E va bene".

Uh-oh.

E poi mia moglie ha elencato circa 12 motivi per i quali io ero femminista. Ed ero come ... stordito in silenzio. Mi ha fatto: "Sei femminista! Per via di questo e per via di quello". E io ho fatto: "Oh ... Be', suppongo che tu abbia ragione su questo".

Sì, penso di poter approvare quell'affermazione. Purtroppo quella parola sembra avere una connotazione negativa per molte persone, ma in realtà chiunque rispetti semplicemente le donne e chiunque non sia un misogino probabilmente dovrebbe considerare se stesso un femminista.

Sì, non ho mai capito la misoginia. Sono stato cresciuto da donne, mio padre non era per nulla presente e questa è stata semplicemente la mia vita, sai. Ho sempre avuto tour manager donne fino a pochissimo fa. Confidavo nel fatto che non sarebbero mai fuggite dannatamente con tutto il denaro. Sono nel mio ufficio, giusto?, qui a Londra, sono nel mio ufficio che guida la mia nave, penso che qui ci siano (inizia a contare, ndr) dodici persone qui? Otto di loro sono donne. Sono incredibili.

Ciononostante non si riesce a tirare fuori una cazzo di tazza di tè decente da nessuna di loro. Porca troia! Incredibile!

Source: MusicFeeds

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