mercoledì 28 febbraio 2018

Liam Gallagher attacca la moglie di Noel: "Una strega. È colpa sua se gli Oasis non ci sono più"

Liam Gallagher tira in mezzo all'eterna discussione con suo fratello Noel la moglie di quest'ultimo, Sara MacDonald. Il più piccolo dei fratelli Gallagher si è tolto qualche sassolino dalla scarpa e su Twitter ha pubblicato più di un tweet al vetriolo indirizzato proprio alla cognata, definendola pure "una strega". 

In un tweet Liam ha accusato la moglie di Noel di essere stata tra le cause dello scioglimento degli Oasis:
"Lei è il motivo per cui gli Oasis non stanno più insieme. Devo dirlo. È oscura".
In un altro tweet, poi, il cantante ha raccontato:
"Stavamo per andare in tour negli Stati Uniti [con gli Oasis]. Lei ha rubato il passaporto di Noel e lo ha stordito per una settimana. Lui è venuto a piangere alla mia porta. È proprio oscura".

"Penso sia ora di rivolgersi alla strega. Vuoi che io tiri le cuoia? Hai qualche rotella fuori posto e so che il mondo lo sa".
I tweet di Liam sono una risposta ad alcune recenti dichiarazioni di Sara MacDonald, che qualche giorno fa era intervenuta pubblicamente commentando quanto riferito da suo cognato in un'intervista al Guardian: "Non me ne frega niente se Sara, Noel o sua figlia sono attaccati dai troll sui social", aveva detto Liam. Una frase che la MacDonald non aveva mandato giù: "Deplorevole stronzo. Spero che tu abbia tirato le cuoia quando i miei figli saranno sui social", aveva risposto lei commentando su Instagram un post di una pagina fan sul cantante, che rilanciava le dichiarazioni rese al Guardian.

Source: Rockol

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Video e foto: Liam Gallagher live a Padova: "Ieri a Milano dormivano un po' ..."

Pochi giorni fa ha ricevuto il premio Godlike Genius dalla rivista inglese NME e Liam Gallagher, alla seconda tappa italiana del suo tour, viene accolto effettivamente "come un Dio". Il pubblico di Padova esplode in un boato appena sale sul palco e sarà calorosissimo per tutto il concerto, al punto che lo stesso Liam si complimenta paragonandolo alla serata precedente: "Ieri Milano era un po' addormentata, sapete?".

Il design del palco è piuttosto minimale, con giochi di luci efficaci ma molto semplici ed una gigantesca scritta "rock 'n' roll" che campeggia di fianco alla batteria. Proprio sulle note di «Rock 'n' Roll Star» si apre il concerto, infiammando i vecchi fan degli Oasis che non vedono l'ora di poter cantare il ritornello, così come per la successiva «Morning Glory».

Liam sa come fare per accattivare il proprio pubblico; utilizza la stessa musica che usavano gli Oasis come introduzione, sceglie di suonare solo canzoni dei primi tre album (i migliori) e spesso brani che il fratello Noel non fa nei propri concerti solisti. E poi si presenta con il suo classico atteggiamento, a metà tra lo sfrontato e l'annoiato, con una carica ritrovata che sembrava scomparsa ai tempi della sua band Beady Eye.

La nuova band si adatta molto bene sia ai brani più rock sia ai momenti acustici, come la sezione in cui Gallagher propone diverse ballate tratte dal suo primo album solista «As You Were». «Paper Crown» è dolce e delicata, «Bold» ha un ritornello molto riconoscibile cantato subito dal pubblico e «For What It's Worth» è un inno in cui Liam chiede scusa per gli errori passati, marcando una nuova fase per la sua carriera. Non possono mancare anche il primo singolo trascinante «Wall Of Glass» e il quasi gospel di «Universal Gleam», anche se chiaramente i momenti migliori accadono quando rispolvera i vecchi brani degli Oasis.

Quando intona gli inni «Some Might Say» e «Slide Away», con le mani dietro la schiena e il busto rivolto in avanti (come da tipica postura Gallagher), sembra ritornare la magia degli anni '90. E ancora di più quando lascia che sia il pubblico di Padova a cantare «Live Forever» e «Wonderwall» a squarciagola. I brani sono del fratello Noel, ma è innegabile che interpretati da lui prendano tutti altri significati. "I got the Midas touch" canta in uno dei nuovi brani ed è vero, Liam Gallagher è come Re Mida.

Source: Sorrisi e Canzoni TV

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Manca un solo anno al decennale dello scioglimento di una delle più grandi pop band mai esistite, gli Oasis. Dal 2009 ad oggi se ne sono viste di tutti i colori, dalle sfide a suon di tweet dei fratelli Gallagher al tentativo di entrambi di passare oltre e cancellarsi dalla fronte il nome del gruppo per sostituirlo invece con quello di un nuovo progetto o di un nuovo album. Noel ha creato i suoi High Flying Birds, con i quali ha effettivamente provato a volare alto, mentre Liam è sembrato più incerto sul da farsi, tanto che il progetto iniziale dei Beady Eye, nonostante due album da non sottovalutare, ha poi chiuso i battenti. Il successo od il fallimento del suo album solista "As You Were", testuali parole, avrebbe addirittura sancito il destino della carriera di Liam. Il tempo trascorso in cima alla classifica delle vendite inglesi e la candidatura ai Brit Awards 2018 hanno tranquillizzato sia lui che i fan, entusiasti di canzoni che pur ricalcando lo stile Oasis, che sia un bene o che sia un male, lasciano spazio al suo tocco personale sugli arrangiamenti.

Lo "As You Were Tour" è stato quindi accolto con entusiasmo ovunque, anche in Italia, tanto da sancire il sold out nella data di ieri sera al Gran Teatro Geox di Padova. Nella setlist c'è un po' di tutto, ma quello che importa davvero è che sul palco c'è sempre quel ragazzotto di Manchester con l'impermeabile, con una nuova barba incolta ed il solito atteggiamento strafottente, la cui voce accusa il passare del tempo ma nemmeno troppo. Puntualissimo alle 21 comincia l'intro, affidato a "Fucking In The Bushes": "Rock 'n' Roll Star" e "What's The Story, Morning Glory?" accendono la serata nel giro di 6 minuti, ovviamente accolti da un boato maggiore rispetto ai successivi nuovi brani, ma non può essere altrimenti. Una cosa che senza dubbio è "made in Oasis" è il tipo di suono: estremamente saturo, fino all'esagerazione, ma c'è poco da fare, ai Gallagher è sempre piaciuto così. L'audio ne risente, ma è estremamente fedele alle registrazioni in studio che tutti conoscono.

Il carisma di Liam è sempre stato uno dei motivi per cui valeva (e vale) la pena ascoltare gli Oasis, non solo per come interpreta i testi, ma anche e soprattutto per la melodia e la prepotenza con cui li scolpisce nella mente dell'ascoltatore. Ecco che anche le canzoni di "As You Were" vengono cantate parola per parola: prima "Greedy Soul", subito dopo l' orecchiabile "Wall Of Glass", primo singolo estratto dall' album. La scaletta alterna una prima parte potente, un intervallo centrale semi-acustico, un ritorno alla piena distorsione e due brani acustici finali, per una durata totale di un' ora e un quarto, unica critica che si potrebbe fare allo show. Si nota subito la ricercatezza di un equilibrio fra il nuovo materiale e i classici nati nei magici nineties, e questo giustificherebbe la brevità della setlist, ma per quanto la carne al fuoco sia della migliore, non guasterebbe poter ascoltare qualcosa in più, pescando magari dal repertorio Beady Eye. Ciò non toglie che quello che Liam canta è cantato bene, e lo sforzo di raggiungere le note più alte spesso (non sempre) viene ripagato.

"Some Might Say" e "Slide Away", rispettivamente dal secondo e primo album degli Oasis, riaprono temporaneamente la parentesi nostalgia, chiusa solamente nel finale, non prima di aver dimostrato che nel nuovo lavoro in studio di canzoni gradevoli ce ne sono tante. "Universal Gleam", passo cadenzato e melodie in pieno stile Beatles, ne è l'ultimo esempio. "Be Here Now" tributa il giusto valore al terzo disco della band mancuniana e salta sulla schiena a chi, se c'è, è lì soltanto per ascoltare il ritornello di "Wonderwall". Potrà farlo tre minuti dopo, per quello che è inevitabilmente uno dei momenti più intensi della serata, data soprattutto la versione acustica del brano, così spoglia e diretta da permettere al pubblico di farla da padrone.


Un bis soltanto, ma che bis: la festaiola "Cigarettes and Alcohol" e infine l'eterna "Live Forever", da sempre uno dei brani preferiti dal frontman, anch'essa in chiave acustica. Sebbene già a Milano il pubblico avesse protestato per l'assenza di "Supersonic", inserita invece in altre date del tour tra cui quella nella natale Manchester, l'approccio al brano che chiude lo show riassume perfettamente sia la musica che la personalità di Liam Gallagher: diretto, senza grandi pretese, liberatorio. La sfida più importante per lui era dimostrare tutta la propria grandezza anche senza il fratello, e forse per la prima volta c'è riuscito in maniera concreta, facendo quello che sa fare meglio (dopo le critiche taglienti): cantare, con una voce che è sua e sua soltanto, le gioie e le amarezze di noi tutti.

Source: SpazioRock

SETLIST

Fuckin' in the Bushes (Oasis)
Rock ‘n' Roll Star (Oasis)
Morning Glory (Oasis)
Greedy Soul
Wall of Glass
Paper Crown
Bold
For What It's Worth
Some Might Say
Slide Away
Come Back to Me
You Better Run
Universal Gleam
Be Here Now
Wonderwall

*Encore*
Cigarettes & Alcohol
Live Forever

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Video e foto: Liam Gallagher infiamma il Fabrique di Milano


Di solito quando un concerto dura meno di una partita di calcio è un problema. Ma non per Liam Gallagher, l’uomo immune da ogni dubbio su se stesso. Lui si è dato una missione: ritrovare un pubblico. È quello che gli è mancato di più da quando non esistono più gli Oasis, la vibrazione aggressiva che gli arriva da una folla di persone a cui non frega niente altro che di perdersi dentro un’ondata di volume e una melodia semplice, che lui si sente chiamato a scaricare dentro a un microfono cantando senza tecnica, affidandosi al puro istinto e alla personalità.

Perché l’unica misura possibile del successo per Liam Gallagher è la rivendicazione di uno stile che lui stesso ha definito “No-nonsense”, è un codice di appartenenza, una declinazione musicale della filosofia da stadio britannica: stand your ground. Per questo, anche se la sua attesissima prima data solista in Italia è durata meno di 90 minuti, lui aveva già vinto dopo trenta secondi, più o meno alla fine della prima strofa di Rock 'n' Roll Star.

«Sono come un pugile che sale sul ring» aveva detto qualche mese fa a RS in occasione dell’uscita di As You Were, l’album che lo ha lanciato al n.1 in classifica in Inghilterra e nel 2017 ha segnato il record di vendite in vinile, «L’unica differenza è che io combatto con le mani dietro alla schiena perché non ho bisogno di colpire la gente per stenderla. Mi basta cantare». Durante il concerto al Fabrique di Milano Liam non sorride mai, non parla con il pubblico e non si slaccia mai la giacca con il cappuccio che tiene abbottonata fino al collo come se fosse sempre fuori dal pub o sulle gradinate dell’Etihad Stadium (lo stadio del Manchester City) e non sbaglia un attacco. Canta come non ha mai cantato in vita sua ed è accompagnato sul palco da una band di professionisti (tra cui il bassista dei Babyshambles Drew McConnell e il chitarrista Jay Mehler che oltre ad essere membro della tour band dei Kasabian è anche sposato con la figlia di Ringo Starr) che suonano meglio di qualsiasi versione degli Oasis mai esistita. La sua forza è sempre stata l’assenza di qualsiasi accenno di approfondimento o anche minima speculazione su quello che fa.

Anche adesso che ha compiuto 45 anni, con un misto di presenza scenica e strafottenza Liam Gallagher vive, interpreta e rappresenta tutto in maniera istintiva, senza farsi domande su niente: il rock’n’roll e la sua evoluzione, il ruolo delle band nella società britannica, le canzoni che diventano patrimonio culturale, la fede calcistica (tifa Manchester City come se fosse una necessità), persino le canzoni e il loro significato. «Non so suonare niente, il mio strumento è la voce» ha detto in un’intervista durante le date sold out dell’ultimo tour inglese. «Per tutta la vita ho cantato canzoni scritte da altri. Il punto è che quando ci metto le mani sopra le canzoni diventano mie. Le trasformo. Come faceva Elvis». C’è qualcosa di irresistibile nella sua strafottenza e nella sua presenza scenica.

L’idea che Liam vuole trasmettere al pubblico che ha finalmente ritrovato grazie alla voce intatta e alle canzoni cucite addosso su misura da un team di autori guidato da Greg Kurstin (da Wall of Glass a Greedy Soul alla splendida ballad Paper Crown), oltre a quelle che suo fratello Noel ha scritto quando aveva 25 anni, è che lui si trova lì, al centro del palco con le mani dietro alla schiena, perché qualcuno ci deve stare. E non può che essere lui, il capo della gang dei parka monkeys: «È come se qualcuno avesse tirato un fumogeno in mezzo alla gente» ha raccontato ai giornali inglesi, «Tutti scappano, e quando il fumo si dirada ci sono solo io, in piedi che grido: “Fatevi sotto, stronzi!”».

Il pubblico è con lui prima ancora che esca sul palco: «Liam! Liam! Liam!» si alza un coro da stadio sempre uguale, da Cardiff a Madrid. È uno dei pochi a scatenare in concerto un’energia nervosa, a catalizzare rabbia intorno ad una scaletta di canzoni costruita sull’attesa di un ritornello, di una strofa liberatoria non solo per una generazione di nostalgici ma per chiunque, come lui, non abbia bisogno di cercare nella musica rock niente di più di quello che ti può dare.

«Non ci si può sempre aspettare un miracolo dalle canzoni rock» ha detto. A tutte queste persone Liam Gallagher dà esattamente quello che vogliono: le strofe di Rock’n’Roll Star e Morning Glory per toglierti il fiato in apertura del concerto, otto canzoni da As You Were, il ritornello di Some Might Say, la doppia melodia di Slide Away poi Be Here Now e Wonderwall e il finale in cui sale sul palco anche Bonehead, l’amico di sempre di Burnage che ha fondato gli Oasis con lui, per Cigarettes & Alcohol e Live Forever. Il concerto dura meno di una partita di calcio, è vero. Ma in una partita ci sono le interruzioni di gioco, le simulazioni, e i momenti in cui le squadre difendono il risultato. Liam Gallagher invece non sa fare altro che attaccare.

Source: Rolling Stone

Rock 'n' Roll Star
Morning Glory
Greedy Soul
Wall of Glass
Paper Crown
Bold
For What It’s Worth
Some Might Say
Slide Away
Come Back to Me
You Better Run
Universal Gleam
Be Here Now
Wonderwall
Cigarettes & Alcohol
Live Forever

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domenica 25 febbraio 2018

Liam Gallagher: "I pantaloni di pelle? Neanche in camera da letto. Incorono Lennon, Lydon e Ian Brown"

Undicesima parte della nostra traduzione dell'intervista concessa mercoledì 14 febbraio da Liam Gallagher a Jo Whiley di BBC Radio 2. Potete ascoltare l'intervista alla fine di questo post.

PARTE 11

Liam parla dei suoi frontmen preferiti e di cosa lo colpì degli Stone Roses e dice la sua sui pantaloni di pelle.


"I tre frontman migliori per me? Mi è consentito di scegliere me stesso? No. OK. John Lennon, Johnny Rotten o John Lydon che dir si voglia e Ian Brown".

Liam sul palco del Razzmatazz di Barcellona (24 feb)
"La prima band che ho visto dal vivo sono stati gli Stone Roses. E sono stati la band che mi ha fatto appassionare. Erano i tardi anni '80, l'89, poco prima che uscisse il loro album. Non lo so, vestivano come noi, capisci? Indossavano scarpe da ginnastica, jeans, pantaloni come i nostri. In quel periodo c'erano gli Smiths, sai, e i Cure che vestivano pantaloni di cuoio. Non riuscivo a identificarmi in loro? No, non puoi indossare pantaloni di cuoio, no? Furono la prima band di cui pensai 'indossano vestiti come i nostri e la cosa ha più senso' ..."

"Indossare i pantaloni di pelle? Mai! Neanche in camera da letto! Neanche la sera di San Valentino! No, non ce n'è l'esigenza, amica. È come indossare ... come si chiama quel formaggio che squittisce? Lo mangi, è gommoso e squittisce. È un formaggio? Non è tofu, è l'altra cosa, amica. Forza! Gorgonzola? No. L'halloumi (formaggio tipico di Cipro, ndr). È come indossare pantaloni di pelle: ci sono molto squittii. I pantaloni di pelle squittiscono troppo per me".

fine parte 11 (segue)

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sabato 24 febbraio 2018

Video: Liam Gallagher accende Madrid e Barcellona e si prepara ai live italiani del 26 e 27 febbraio

Grande entusiasmo ieri sera e stasera a Madrid e Barcellona per Liam Gallagher, che si è esibito alla Riviera, locale della capitale spagnola, e poi al Razzmatazz, nota sala concerti della capitale catalana.

Preceduto dagli Sherlocks, band di Sheffield considerata una delle rivelazioni della scena indie rock inglese, Liam ha sfoggiato barba e parka giallo firmato Stone Island. Un'ora e dieci di concerto circa per ciascuna delle due serate, con una scaletta ricca di classici degli Oasis e di nuovi brani. A Barcellona sul palco era presente anche Bonehead, chiamato a suonare Cigarettes & Alcohol (video qui sotto).

Lunedì e martedì tocca all'Italia: Liam sarà al Fabrique di Milano e al Gran Teatro Geox di Padova. E la febbre da Liam, tornato in grande spolvero dopo qualche anno buio, sale anche nel nostro paese.

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giovedì 22 febbraio 2018

Liam Gallagher: "Cosa odio? I selfie. Cosa cancellerei? Il Man United. Cosa non compra il denaro? La felicità"

Liam, chi è la persona del rock 'n' roll migliore per prendere una pinta?
Ryan Prenderville, Harrow

Io. Perché le compro e le bevo, cazzo, con te e ci facciamo una bella risata. Oh, vuole sapere chi penso sia il migliore? Voglio dire: oggi non bevono in molti, no? Sono tutti dei rammolliti, cazzo. Richard Ashcroft è un buon bevitore. Anche Weller lo era, ma ora ha smesso.

Se potessi cancellare per sempre una cosa dal mondo cosa sceglieresti?
Chris Mutter, Baldock

Il Man United. Tutto ciò che fanno è menarla con il loro passato. Ascoltate: il passato era vostro, ma il futuro è nostro. O mio (cita She Bangs the Drums de li Stone Roses, ndr).

Hai mai chiesto un autoscatto o un autografo o sei stato colpito così tanto dall'incontro con una persona famosa che hai perso le parole?
Alan Gregory, Stockport

Una volta chiesi a Paul McCartney di autografare un programma, ma non era per me. Era per il preside della scuola di mio figlio. Era il suo 60° compleanno, era un grandissimo Beatlesiano e un grandissimo appassionato di musica. È stato dietro le quinte della Royal Albert Hall. Ovviamente io la menavo con Lennon e quella cosa, ma quando ho incontrato per la prima volta Paul McCartney sono rimasto colpito dalla star. Sono rimasto colpito dalla star anche quando ho incontrato Ringo. È stato il primo Beatle che abbia incontrato. Ringo è un gran tipo, amico.

Se potessi scegliere gli headliner a Glastonbury, chi sceglieresti? Yen, Korea

Ovviamente i cazzo di potenti Oasis, amico. Mi piacerebbe molto rifare quel festival con loro, quando il fratellone cadrà, cazzo, sbatterà la testa e tornerà sui suoi passi. I Roses. Gli Smiths. I Jam. Ci sono molte persone che possiedono la chiave per farlo, ma hanno le cazzo di teste su per il culo. Pensano di essere molto più importanti e migliori delle altre persone che facevano parte delle loro band, quindi sono sicuro che non ci sarà nulla da fare.

C'è qualcosa che il denaro non può comprare?
Soo Parker, Lancashire

Non può comprare la felicità, amico. Può darti un cazzo di palliativo e tutta quella roba, puoi tenere il lupo lontano dalla porta, ma la vera felicità viene con la cazzo di conoscenza e il consenso, capisci cosa intendo? E non può comprare lo scudetto al Man United, a quanto pare. 

Cosa ti irrita di più di quello che fa la gente?
Proserpine, Perù 

La cosa dei selfie. Anche se non ho problemi a scattarli. Questa generazione ha come una cazzo di malattia. Ormai non viene più nessuno per fare una cazzo di richiesta di un autografo. Non che quella cosa fosse migliore. Nessuno viene a fare semplicemente: "Come stai, amico?". Io mi siederei, cazzo, e con quel qualcuno intratterrei una conversazione di cinque minuti piuttosto volentieri. Chi cazzo sa cosa sta succedendo?

traduz. oasisnotizie - Source: The Guardian

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Liam Gallagher: "Oggi i ragazzi vanno in gita in Francia, noi andavamo in gita all'aeroporto a vedere la gente che andava in vacanza ..."

Decima parte della nostra traduzione dell'intervista concessa mercoledì 14 febbraio da Liam Gallagher a Jo Whiley di BBC Radio 2. Potete ascoltare l'intervista alla fine di questo post.

PARTE 10

Liam parla delle sue gite scolastiche, paragonandole a quelle dei ragazzi di oggi.

"Sì, ho una mente curiosa, ma forse a volte lì dentro c'è l'eternità. Forse del nulla o di qualcosa, capisci? C'è l'eterno universo cosmico lì dentro. Nella mia testa, sì. Quindi magari non saprò molto, ma sono destinato a essere così, capisci? Bisogna continuare a cercare, capisci?".

"Sarebbe un problema se qualcuno mi dicesse cosa fare? No, non mi dà fastidio che mi si dica cosa fare. Lo faccio. Se al momento sto leggendo? No, non leggo nulla. Le menti della gente e basta, amico! Letture scolastiche? Quelle le amavo, mi piace il lato divertente di quello".

"Le gite scolastiche? I ragazzini di oggi vanno in Francia, amica. Noi andavamo all'aeroporto per vedere la gente che decollava! Ecco dove ci portavano. Ci portavano lì e noi andavamo a vedere la gente che andava in vacanza. La nostra gita scolastica era quella: terribile! A Bordeaux per prendere una baguette? Non siamo mai andati a Bordeaux, amica. Andavamo all'aeroporto di Manchester. A vedere la gente che andava a Bordeaux, però. Stessa cosa, no?".

fine parte 10 (segue)

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Liam Gallagher su Noel e stato del rock 'n' roll: "Oggi se dici qualcosa ti bacchettano le mani, ma il rock 'n' roll tornerà"

Intervistato da Sky News il 14 febbraio 2018, in occasione della cerimonia di consegna degli NME Awards alla Brixton Academy di Londra, Liam Gallagher ha parlato dello stato del rock 'n' roll e ha risposto alla domanda se Noel si fosse congratulato con lui. Ecco il video con nostri sottotitoli ITA.



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Video: Liam Gallagher ai Brit Awards 2018 canta Live Forever degli Oasis in ricordo delle vittime dell’attentato di Manchester

Ieri sera Liam Gallagher si è presentato sul palco dei Brit Awards 2018 per cantare Live Forever degli Oasis come omaggio toccante alle vittime dell'attentato a Manchester, avvenuto lo scorso maggio durante il concerto di Ariana Grande alla Manchester Arena.

Com'è noto, il 4 giugno Liam aveva partecipato al grande concerto benefico One Love Manchester, organizzato proprio da Ariana per ricordare le vittime della tragedia.

L'esibizione dell'ex Oasis ai Brit Awards è stata annunciata con qualche ora di anticipo, dopo l'ufficialità del forfait di Ariana Grande, costretta a saltare l'evento per l'influenza.

La cerimonia di consegna dei Brit Awards è stata trasmessa in Italia da Rai 4 dalle ore 22.30, con una differita di circa due ore.

Ecco il video della performance di Liam.  



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mercoledì 21 febbraio 2018

Liam Gallagher: "A scuola ero sempre alla finestra. Penso di non aver mai finito i compiti né un tema"

Ecco la nona parte della nostra traduzione dell'intervista concessa mercoledì 14 febbraio da Liam Gallagher a Jo Whiley di BBC Radio 2. Potete ascoltare l'intervista alla fine di questo post.

PARTE 9

Liam parla del suo rendimento scolastico, delle sue materie preferite e dell'orgoglio che provava i venerdì nel passare davanti alla scuola sventolando il bigliettone da 50 sterline guadagnato lavorando come pittore, mentre i suoi compagni erano a scuola fino al venerdì.

"Com'erano le mie pagelle scolastiche? Molto negative. Ero uno che sognava ad occhi aperti e guardavo sempe fuori dalla finestra. Gli insegnanti erano disperati con me? Con me si lavavano le mani dal primo giorno, ma a me non fregava comunque nulla, perché non ero lì per imparare alcunché. Ero lì solo per spassarmela e penso che in quello sia riuscito bene, penso di aver imparato a fare domande. Chiedevo sempre 'perché?', in modo molesto però".

"Mi è stato chiesto di lasciare la scuola quando avevo 15 anni e mezzo. Mi era stato chiesto di lasciare la scuola in molte occasioni. Poi trovai lavoro come pittore di staccionate lungo la strada. Intascavo 50 sterline alla settimana. Tutti i miei amici erano ancora a scuola. Io andavo a lavorare solo dal lunedì al giovedì, loro a scuola dal lunedì al venerdì. Il venerdì io finivo alle 12 e passavo davanti alla cancellata della scuola con in mano le mie 50 sterline sulla mia bici BMX. E loro erano lì dentro fino alle quattro. Quindi penso di aver fatto le cose per bene! Se mi sentivo vittorioso? Sì, avevo 50 sterline e il venerdì finivo prima io. Bella!".

"Se ero bravo in qualcosa a scuola? Educazione artistica. Mi piaceva fare disegni, ma andavo male, amica. Credo di non aver mai finito un tema o com'è che si chiama. Penso di non aver mai finito i compiti. Mia madre mi beccava? Lei faceva la addetta alla mensa nella mia scuola, quindi i professori a lei riferivano le cose direttamente. Rimpianti? Se penso mai che mi sarei potuto impegnare di più? Forse un po' di più in inglese, per scrivere canzoni e quella roba e leggere libri. Non leggo libri e tutte quelle cose, quindi a volte penso che è per quello che faccio fatica con i testi. Forse avrei potuto fare di più in quel campo".


fine parte 9 (segue)


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Liam Gallagher: "I giovani d'oggi? Non riescono a rilassarsi. Vogliono azione 24 ore su 24. Preferisco la mia infanzia a inseguire le mucche dagli zii in Irlanda"

Ottava parte della nostra traduzione dell'intervista concessa mercoledì 14 febbraio da Liam Gallagher a Jo Whiley di BBC Radio 2. L'audio della chiacchierata è alla fine del post.

PARTE 8

Liam parla di come si appassionò alla musica, delle sue vacanze in Irlanda da piccolo e della sua infanzia e adolescenza piene di momenti beneficamente "vuoti" se paragonati all'adolescenza dei suoi figli e dei loro coetanei.

"Intrattenimento a casa mia? Avevamo una TV. Top of the Pops, si trattava di quello in realtà. Lo amavo. Il mio primo ricordo musicale? Sarà stata una canzone dei Beatles. Un giradischi? Una radio? Non da mia madre. Mio padre era appassionato di musica, quindi il giradischi penso che venisse da mio fratello Paul, appena lui se ne procurò uno. Penso sia stato Paul a comprarlo e a portare tutta la musica. Paul aveva una stanza tutta sua e gli piacevano più i Jam e tutta la roba mod. Noel aveva tutta la sua roba che io condividevo con lui e a lui piacevano di più i Pistols e i Damned. Quindi era un bel mix, capisci?".

"Vacanze fuori? In Irlanda. Mio zio Puddy ci portava lì in auto. Dovevamo salire di nascosto sul traghetto, quindi quello era divertente. Sì, amavo andare in Irlanda, era eccezionale. Andavo a trovare mia nonna. Che giochi facevo? Cazzeggiavo per i campi con i miei cugini, inseguivo le mucche, tutta quella roba".

"Infanzia diversa rispetto ai miei figli? Be', loro è andata di lusso, no? Saint-Tropez, Giamaica e Thailandia! Non sanno quanto sono fortunati i ragazzi di oggi, capisci? Noi dovevamo sederci lì e individuare una macchina gialla. Sì, su quei libri Eye Spy (pieni di oggetti disegnati, che i bimbi dovevano crociare quando li vedevano nella realtà di ogni giorno, ndr). Preferirei crescere allora che crescere oggi. I ragazzini di oggi non sanno dove entrare o uscire, amica. Qual è il problema oggi? Hanno troppo e troppa roba attorno. Ora so che sembro un vecchio trombone, e forse lo sono, ma, indipendentemente dal fatto di essere genitore o meno, io come essere umano credo che accada troppa roba nel mondo. Io preferivo quando c'erano dei momenti sgombri dalle cose. Ora c'è troppa roba, in ogni percorso di vita".

"Quando i miei figli vengono a casa mia mi fanno: 'Che facciamo?'. Io rispondo: 'Niente. Ci sediamo, guardiamo la TV e chiacchieriamo'. 'Oh, ci vediamo domani allora'. Capisci? Vengono da me solo se accade qualcosa. 'Oggi non accade nulla', capisci? 'Guardiamo la partita e siete i benvenuti. Mangiamo un po''. Ma loro vogliono sempre azione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Quello causa ansia? Sì, i ragazzi non amano la calma, no? Che lezione dò loro? Niente di che. Li lascio fare. Devono fare la loro cosa, credo, no?".

fine parte 8 (segue)

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lunedì 19 febbraio 2018

Liam Gallagher furente con Noel: "Hai sciolto gli Oasis per la tua carriera di merda. Ti vedo in giro. Faresti meglio a scappare o a pagare bene la tua guardia del corpo"

In una recentissima intervista al Guardian Liam Gallagher ha riservato parole di fuoco nei confronti del fratello Noel, accusato di "aver sciolto gli Oasis per promuovere la sua cazzo di carrierina di pop cosmico di merda". Liam, furente con il fratello, gli ha riservato un avvertimento al vetriolo: "ti vedo in giro, cazzo. Faresti meglio ad avere con te una cazzo di guardia del corpo e a pagarla bene, perché faresti meglio a scappare. Ecco quanto sono incazzato".

"Mi ha fatto fuori, amico", esordisce Liam riferendosi a Noel. "Mi ha buttato sotto il cazzo di bus e io questo non lo scorderò. Ha sciolto la band che per me significava un mondo solo per promuovere la sua carriera. Quindi gli lancio una frecciatina quando ne ha dannatamente bisogno e non me ne fotte un cazzo se sua moglie si prende un po' di merda su Twitter o se la prende il suo cazzo di figlio: benvenuto nel mio mondo fottuto. Io prendevo merda quando tu mi hai buttato sotto il bus e hai sciolto la band. Anche i miei figli si beccano merda. Togliti da Twitter se non riesci a gestirla, cazzo!".

"Lui si insinuava in quella band. Usava le persone e licenziava le persone e poi alla fine ci ha mandato tutti a fare in culo per promuovere la sua cazzo di carrierina di pop cosmico di merda. Ha licenziato il cazzo di batterista, ha reso impossibile la permanenza di Bonehead nella band, poi Guigsy se n'è andato, se n'è andato Whitey. Ma non era ancora abbastanza. Ma non ha avuto le palle di licenziare me. Un minuto sono qui e il minuto dopo sono sotto il bus, come un cazzo di batterista. Fanculo a 'sta roba, io sono Liam cazzo di Gallagher, mi sono fatto il culo a cantare, sono la voce di quella band e ora vuoi che io semplicemente sparisca dannatamente e mi faccia due risate a riguardo? Non ci penso per un cazzo, amico! Ti vedo a Marleybone, ti vedo in giro, cazzo. Faresti meglio ad avere con te una cazzo di guardia del corpo e faresti meglio a pagarla un bel po' di denaro, perché faresti meglio a scappare, amico. Ecco quanto sono incazzato, amico. Completamente. Ma a parte quello sono piuttosto felice, capisci?".

oasisnotizie - Source: The Guardian

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Liam Gallagher: "La polizia tedesca mi strappò due denti con le pinze come ritorsione per aver partecipato alla rissa di Monaco di Baviera"

Un momento della rissa del 2002
In un'intervista concessa ad Alexis Petridis del Guardian, Liam Gallagher è tornato a parlare della rissa con cinque ragazzi italiani in cui fu coinvolto all'hotel Bayerischer Hof di Monaco di Baviera il 1° dicembre 2002, rissa che costò al cantante degli Oasis due denti. 

Gallagher ha accusato la polizia tedesca di avergli strappato i denti con le pinze come ritorsione.

"Non so da dove deriva, ma sono stato sempre uno stronzo arrogante", dice Liam. "Anche quando scavavo buche a Manchester, seduto lì a fare: 'Che cazzo ci faccio qui?'.  Anche il modo in cui mi vestivo per andare a scavare buche a Manchester era dannatamente figo". 

Qual è stato il momento della sua carriera in cui Liam si è sentito spaventato o travolto da una situazione in cui si è trovato? L'ex Oasis risponde subito indicando l'episodio che provocò la cancellazione del tour degli Oasis in Germania nel 2002, con il suo arresto per lesioni personali, violazione di domicilio e danni materiali, oltre ad una multa di 50.000 euro.

Tutto partì da uno dei roadie degli Oasis, che "lanciò ad una ragazza una cazzo di occhiata". Il fidanzato della ragazza non gradì ed espresse la propria disapprovazione a modo suo.

"Ricordo che eravamo seduti ad un tavolo sotto ad un balcone e la nostra guardia del corpo ci prese per il collo, ci trascinò al cazzo di tavolo e un secondo dopo un tizio dal balcone fece cadere un cazzo di tavolo di vetro sulle nostre teste, ma la security ci fece spostare in tempo, o avrebbe potuto ammazzarci, cazzo. E poi io esplosi, amica".

Secondo quanto riportato, per sedare la zuffa che ne conseguì furono chiamati 80 poliziotti. Nella baruffa, che coinvolse la maggior parte del mobilio del nightclub, ridotto a legno per fiammiferi, Liam perse gli incisivi. O forse no: il cantante ha formulato una teoria secondo cui gli incisivi gli furono "strappati via con le tenaglie dalla cazzo di polizia tedesca" mentre lui era privo di sensi, come per una sorta di ritorsione per aver partecipato al parapiglia.

"Se dovessi colpirti sulla bocca penseresti: 'Mi si gonfia il labbro', giusto? Io non avevo il labbro gonfio. Fischiavo ancora, amica. Ecco cosa penso sia successo: penso che tutto sia degenerato dopo che ad un certo punto nel cazzo di atrio ho dato un calcio ad uno sbirro, perché dopo mi sono svegliato nella cazzo di prigione. Quindi penso che mi abbiano dato un colpo forte in testa in fondo al cazzo di furgone e penso che poi abbiano fatto proprio: 'Vaffanculo, stronzo!'. Perché sono stati estratti che erano completamente intatti. Mi dicevano: 'Oh, mentre salivi le scale sei inciampato e ti sono saltati lì', ma si sarebbero rotti, no? Cazzo, mica ti cadono così, completamente intatti! E mi svegliai in una cella di prigione, ammanettato, senza denti, ma riuscivo ancora - fischia - e senza alcun altro segno su di me. Quindi faccio: cazzo, me li hanno strappati via perché ho toccato uno dei loro amici, ecco cosa è successo in quella occasione".

Liam si risiede. "Quindi è stata quella l'occasione in cui ho pensato: 'Che cazzo ci faccio qui?''. Lì ho imparato la lezione, amico. Questo risponde alla tua domanda?". 

oasisnotizie - Source: The Guardian

Foto segnaletica di Liam dopo il suo arresto nel 2002

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Liam Gallagher racconta: "La mia infanzia con una mamma fantastica che ci ha fatto anche da padre. Mio padre? Un mascalzoncello. Per fortuna andammo via di casa"

Settima parte della nostra traduzione dell'intervista concessa mercoledì 14 febbraio da Liam Gallagher a Jo Whiley di BBC Radio 2.

PARTE 7

Liam parla della propria infanzia e della madre Peggy, sottolineando come non abbia fatto mancare nulla ai suoi figli malgrado le tante difficoltà.

Liam con la madre e il figlio Gene (GUARDA QUI)
"Com'era la mia casa quando ero ragazzino? Com'era il clima? Un po' strano, perché mio padre era un mascalzoncello, capisci? Lui e mia madre non andavano d'accordo, quindi era un po' gelido. Ricordo che andavo a scuola giusto per uscirmene di casa, quindi quello è stato un po' ... Tornavi da scuola, vedevi la sua auto parcheggiata e pensavi: 'Oddio, cosa sta succedendo?'. Quindi quello non è stato bello, ma una volta che abbiamo traslocato, e siamo andati ad abitare lungo la stessa strada, su mia madre non c'era più quella grande nuvola, era un po' più soleggiato, quindi quello è stato bello".

"Sì, la decisione di andare via è stata di mia madre. La prima metà della mia vita è stata un po' merdosa, ma il resto è stato tutto buono appena siamo andati via di casa, capisci? Quindi ho avuto una bella vita, amico".

"Mia madre è eccezionale. È spiritosa, amica. È fortissima, sì. Vive ancora da sola. Non si è mai sposata o altro, ne ha avuto abbastanza. Il che è un peccato, perché vorrei che conoscesse qualcuno, ma penso che ora quella cosa sia acqua passata e che lei sia piuttosto felice intraprendendo una strada per conto suo. Può darsi abbia incontrato un tizio, ma anche questo era un po' uno stupido. Se li sceglie!".

"Sì, era un posto felice casa mia. Lei ha fatto un lavoro eccezionale, ci dava uno scappellotto ogni volta che ne avessimo bisogno, quindi quella cosa non mi è mai mancata. Molta gente la mena con la storia che mi è mancata una figura paterna, ma lei era un po' ambo le cose, capisci? È stata una mamma fantastica, quindi ...".

fine parte 7 (segue)

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Liam Gallagher: "Sono più un giocatore di squadra che un solista, per questo preferirei fare ancora parte degli Oasis"

Mercoledì 14 febbraio Liam Gallagher è tornato a parlare con Jo Whiley per BBC Radio 2 (audio alla fine del post).

Sesta parte della traduzione integrale della chiacchierata, che vi stiamo proponendo in vari post. L'audio è alla fine dell'articolo.

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PARTE 6

Liam discute delle differenze tra far parte degli Oasis e pubblicare un album come solista.

"Sì, è vero, preferirei stare qui seduto a parlare di un album degli Oasis. Capisco cosa intendi. Preferisco far parte di una band, capisci? Sono più un giocatore di squadra. Mi piaceva far parte degli Oasis con il fratellone e i ragazzi, quindi preferirei quello, ma mi piace parlare della nuova epoca di quello che sta succedendo nel mio mondo, capisci? E va proprio bene al momento, quindi ...".

Liam con la compagna Debbie e il figlio Gene (17.02.2018)
"Cosa mi piace dell'oggi? Semplicemente fare i concerti. In studio ho bisogno di un po' di assistenza, capisci? Preferisco che sia qualcun altro a preoccuparsi di tutto l'aspetto della produzione. Voglio solo entrare lì e cantare le canzoni, capisci? Ma no, mi è proprio piaciuto cantare le canzoni per la gente e vedere le loro reazioni. È andata proprio bene quindi ne sono proprio felice".

"Con questo album ha funzionato tutto? Senza dubbio, amica, perché non sono stupido, capisci? Deve essere una cosa grande. E penso che questa sembrerà una cosa da ingordi, ma se la cosa avesse stentato come con i Beady Eye allora ... Deve essere una cosa grande perché io ci infili i denti, capisci? Grazie a Dio la gente è presa dalla cosa. Possiamo andare a suonare anche qualche canzone degli Oasis e possiamo fare delle belle adunate e dei concerti come si deve. Se la cosa stenta non va bene per nessuno, no? Capisci?".

"La canzone degli Oasis che preferisco eseguire dal vivo? Rock 'n' Roll Star. Tutte quelle rock. Live Forever, quella mi piace. Amo tutte le canzoni degli Oasis, in particolare quelle punk però".

"Sì, mi piace correre, amica. In vacanza ho bevuto molto, quindi devo tornare a correre. È bello tornare a casa e tornare alla routine. Quando ho iniziato a correre? Correvo quando andavo a scuola, anni fa. Ero bravo a farlo, è una cosa che ho sempre avuto dentro di me. In realtà lo faccio più per la mia testa".

"Di cosa non mi preoccupo? Dei coprivaschette del burro. Non bisogna preoccuparsene, in realtà. Metti il coprivaschetta e mettilo in frigo. Andrà tutto bene! Capisci?".

fine parte 6 (segue)


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Liam Gallagher: "La mia prima ragazza? Avevo 8 anni. Mi disse: 'Vieni con me a Glasgow'. Le dissi: 'Troppo lontano'. Rimpianti? Sì, ma ho chiesto scusa. L'importante è l'affetto dei miei figli"

Mercoledì 14 febbraio Liam Gallagher è tornato a parlare con Jo Whiley per BBC Radio 2 (audio alla fine del post).

Quinta parte della traduzione integrale della chiacchierata, che vi stiamo proponendo in vari post. L'audio è alla fine dell'articolo.

PARTE 1 QUI - PARTE 2 QUI - PARTE 3 QUI - PARTE 4 QUI

Liam fotografato da Danny North per NME
PARTE 5

Liam racconta un aneddoto sulla sua prima fidanzata, dice di non essere romantico ma si definisce "una bella persona" e confessa di non avere rimpianti. 

"Se sono romantico a San Valentino? Non compro cioccolatini o fiori, ma si va a mangiare fuori. Mi sono stufato di fare a metà con la mia ragazza con il cibo. No, scherzo! Non sono romantico, ma nel complesso sono una bella persona, capisci? Durante l'anno".

"La mia prima fidanzata?  Sarà stata una ragazza di nome Lona. Mi chiese di fuggire con lei a Glasgow, ma avevo solo otto anni e lei si stava trasferendo a Glasgow. Le chiesi: 'Dov'è Glasgow? In Scozia? Fuggirei con te se tu andassi a vivere qua vicino, ma non così lontano!'. Se mi hanno mai spezzato o ho spezzato il cuore? Sì. E mi sono lasciato tutto alle spalle, mi sono scusato per tutto".

"Hai letto che ho fatto degli errori? Certo, amica. La vita consiste in quello. Portatemi qualcuno che non abbia mai commesso degli errori: sta mentendo. Rimpianti? Sì, ho tradito delle persone, con tutto quello che ne consegue: i miei figli e roba così. Perché ho agito così? Bevute, droghe e semplicemente stupidi errori. Sì, mi sono scusato. Penso che loro mi odino ancora, ma con i miei figli va bene ed è quello tutto ciò che conta, capisci?".
fine parte 5 (segue)



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Liam Gallagher: "Quella volta che ero seduto in giardino con i gatti e mi arrivò a casa un dipinto raffigurante Lennon con i suoi gatti. Da brividi, no?"

Mercoledì 14 febbraio Liam Gallagher è tornato a parlare con Jo Whiley per BBC Radio 2 (audio alla fine del post).

Di seguito la quarta parte della traduzione integrale della chiacchierata, che vi stiamo proponendo in vari post. L'audio è alla fine dell'articolo.

PARTE 1 QUI - PARTE 2 QUI - PARTE 3 QUI

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PARTE 4

Liam parla della strana coincidenza occorsa quando, seduto in giardino con i suoi due gatti, alla porta citofonò il corriere per consegnargli due quadri di John Lennon che Yoko Ono gli aveva inviato.
Liam fotografato da Danny North per NME

"Se ho mai comprato roba di Lennon? Comprai alcuni suoi dipinti anni fa. Andai a questa mostra e comprai un paio di suoi dipinti. In una foto c'era la scritta 'Perché io?' e in un'altra lui su una nuvola. A casa mia ho due gatti persiani che si chiamano Mick e Keith. Dopo averli acquistati ho incontrato Yoko Ono. Mi ha fatto: 'Oh, ne aveva fatto un altro con la scritta 'Perché io?'. Te lo mando' ... ".

"Ero seduto in giardino a pensare: 'Non me lo manderà mai'. Suona il campanello ... din don ... ed entra il corriere. Io ero seduto in giardino con i miei due gatti a bere una birra in una bella giornata di sole. Ho aperto questi due pacchi. Erano i due quadri e su uno di questi sai cosa cosa c'era? Era una foto di lui su una nuvola con i suoi due gatti e la scritta 'Perché no?'. Mi ha lasciato stranito, amica".

"Quindi c'era un quadro con lui su una nuvola e la scritta 'Perché io?' e uno con lui e la scritta 'Perché no?' e lui si trovava nella stessa posizione in cui ero io, ma lui era su una nuvola e io ero a Primrose Hill, nel mio giardino. Da brividi, no?".

"Non vedo l'ora di fare i festival. Andrà tutto bene, amica. State bene, state sani e continuate a correre", ha concluso l'intervista Liam.

fine parte 4 (segue)


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Liam Gallagher: "Quando ho l'insonnia raddrizzo i quadri e cambio i lacci alle scarpe da ginnastica. Odio il jetlag"

Mercoledì 14 febbraio Liam Gallagher è tornato a parlare con Jo Whiley per BBC Radio 2 (audio alla fine del post).

Ecco la terza parte della traduzione integrale della chiacchierata, che vi stiamo proponendo in vari post. L'audio è alla fine dell'articolo.

PARTE 1 QUI - PARTE 2 QUI

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Liam alla London Fashion Week (17 febbraio)
PARTE 3

Liam parla di come ha trascorso le ultime settimane in tour e di cosa fa quando non riesce ad addormentarsi.

"Sto bene, proprio bene", ha esordito Liam. "Siamo andati in Australia il 27 dicembre, abbiamo fatto tre settimane lì e poi siamo andati a Giacarta e a Bangkok. Poi ci siamo presi una pausetta in Thailandia e sono appena tornato da lì".

"Sto combattendo contro il jetlag, è un incubo. Cioè non mi dà molto fastidio, ma può capitare che mi alzi alle 4, ma non mi secca. Che faccio a quell'ora? Guardo Sky News a ripetizione e provo ad addormentarmi. Gironzolo per casa, raddrizzo i quadri che sono appesi al muro, cambio i lacci dalle scarpe da ginnastica, tutta quella roba strana". 

"In Australia abbiamo partecipato a dei festival, è stato bello. Il tempo è stato proprio brutto, ha piovuto un bel po', quindi sono lieto di aver portato con me il mio parka".

"Se siamo andati in vacanza? Sì, due settimane, è stato bello let it all hang out, lasciarsi andare completamente, come si suol dire, capisci?  Se a una certa ora mi sale l'adrenalina da performance? Alle otto inizi ad innervosirti un po', poi ti ubriachi e te ne dimentichi completamente. Per la prima settimana ho bevuto e basta, è stato incredibile. Sì, a volte cominci a fare 'weheey!' e ti viene un po' il panico, ma è andato tutto bene, amica".

traduz. di oasisnotizie - fine parte 3 (segue)



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domenica 18 febbraio 2018

Noel Gallagher ad Abbey Road: "Mi piacerebbe collaborare con Neil Young, Morrissey o Shaun Ryder. Mio figlio è incuriosito dagli Smiths"

Ecco un'intervista rilasciata da Noel Gallagher il 2 febbraio agli Abbey Road Studios, dove si era recato per provare prima del tour negli Stati Uniti, partito qualche giorno fa.

Cosa stai ascoltando al momento?

Una canzone che mi ha lasciato a bocca aperta è Cola di CamelPhat. Avrei voluto scriverla io. Continuo inoltre a tornare al primo album dei Jungle, di cui stanno per pubblicare il seguito. Molta della nuova musica non mi impressiona, devo dire. L'altra sera riguardavo un Top of the Pops del 1984 e c'erano gli Smiths che cantavano How Soon is Now?. Mio figlio di dieci anni (Donovan, ndr) lo guardava con me e mi ha detto: "È strano questo, mi piac". Gli ho risposto: "Tutte le canzoni degli anni '80 erano su roba reale, no? Ora ascolto la radio e tutte le canzoni suonano uguali, parlano tutte di relazioni". E ho pensato: "Be', devi avere molte cose che ti aspettano, dato che tuo padre ha un'eccellente collezione di dischi". Non vedo l'ora che senta Headmaster Ritual. 

Se potessi collaborare con qualcuno con chi sarebbe? 

Devo dire che sarebbero Neil Young e i Crazy Horse. Se potessi scrivere una canzone e registrarla con loro sarebbe incredibile, cazzo! Mi piacerebbe anche collaborare con Morrissey perché è una grande parte della mia adolescenza. Mi piacerebbe anche scrivere una canzone con Shaun Ryder, quello sarebbe fantastico.

Stai componendo al momento?

Non ho una chitarra a casa per la prima volta da quando avevo 13 anni, quindi ho scritto canzoni con il basso. È incredibile. Toglie tutta l'emozione dalla cosa e ottieni più groove, ma mi sta piacendo molto, quindi è quello che sto facendo al momento. Quindi qualsiasi cosa stia scrivendo al momento suona come i Police, i Cure o come se i Police e i Cure fossero insieme in una band.

Hai appena compiuto 50 anni. Cosa direbbe il Noel 25enne al Noel 50enne?

Quando avevo 25 anni non avevo un contratto discografico, quindi mi coglierei alla sprovvista da solo e direi: "Andrà tutto bene. Commetterai degli errori lungo il cammino, ma alla lunga tutto sarà incredibile".

Cosa pensi di uno dei più piccoli nuovi studi di Abbey Road, il Gatehouse, concepito per gli artisti emergenti?

Sono un po' deluso dal fatto che non ne abbiate chiamato uno studio Gallagher. O studio NG almeno. Penso sia una cosa buona. Qui vedo sempre i grandi studi che per qualcuno possono essere un po' fuori portata, quindi è un bene che gli artisti emergenti possano usare Abbey Road, e il catering ovviamente, senza sborsare 400.000 sterline alla settimana per lo Studio 1. Devo sottolineare che non sono 400.000 sterline alla settimana, tra l'altro.

Se un artista emergente ti chiedesse perché tu hai bisogno di uno studio, cosa gli diresti?

Dipende dal tipo di musica che fai. Se sei un tecnico con un cappello da baseball hai bisogno di una stanzetta e di un computer, ma se sei una band e hai intenzione di andare on the road allora è consigliabile registrare in studio, perché allora tocchi con mano quello che stai provando a fare. La gente della mia generazione ... Non capisco il tizio col cappello da baseball, mi piace la musica, ma non mi piace il procedimento: richiede troppo tempo. Non c'è niente di meglio che stare in una stanza e improvvisare e vedere cosa succede. Tutti i dischi che amo, tutti i grandi dischi che sono stati realizzati sono stati fatti attraverso tentativi ed errori in stanze come lo studio Gatehouse che è qui.

Source: NME
Foto: Jill Fourmanovsky

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Liam Gallagher: "Sette canzoni che amo: di Stone Roses, Bowie, Lennon, T.Rex, Kinks, Elvis, Yeah Yeah Yeahs"

Mercoledì 14 febbraio Liam Gallagher è tornato a parlare con Jo Whiley per BBC Radio 2. Abbiamo tradotto integralmente la chiacchierata (audio alla fine del post). Vi stiamo proponendo in vari post la trascrizione in italiano delle sue parole.

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PARTE 2

Liam sceglie per BBC Radio 2 sette canzoni che apprezza particolarmente.

I am the Resurrection - Stone Roses

"Gli Stone Roses per me sono la band più importante, capisci? Credo che i Beatles siano i migliori, ma penso che per me gli Stone Roses siano stati quelli che mi hanno fatto entrare in una band e I am the Resurrection è LA canzone, penso. La metto su prima di salire sul palco? Sì, tutti la amano, capisci? Ti fa entrare nel clima, è un buon usher, una buona introduzione. È un fluffer, un riscaldatore!".

Starman - David Bowie

"Poi scelgo Starman di Bowie. Non so perché mi piace. È fantastica, ti porta da qualche parte visivamente. E sono quelle le canzoni migliori, quelle che ti portano in un posto. Mi piace un po' l'uomo delle stelle e mi piace guardare un po' le stelle. E pensare a cosa c'è là fuori. Anche se non c'è nulla: sta a te inventare qualcosa in testa tua".

"Sì, l'eredità di Bowie è enorme. Canzone fantastica. E anche Mick Ronson, fantastico. Il mio primo ricordo di Bowie è legato a quando vidi quel simbolo che la gente dipingeva con le bombolette spry anni fa. Lo vedevo salla stazione ferroviaria e mi domandavo cosa fosse. È un gran tipo, amico. Da ragazzo mi spaventava sempre un po', ma quando mi sono appassionato alla musica l'ho capito".

Maps - Yeah Yeah Yeah's (YouTube link)

"Dico Maps degli Yeah Yeah Yeahs. Quella ragazza mi spaventa, ma in modo buono: è un'eccezionale performer e front woman. E per essere una band di tre componenti fanno molto rumore e quella canzone mi piace".

Children of the Revolution - T.Rex

"Scelgo Children of the Revolution di T.Rex. Mi piace il titolo e penso che Marc Bolan sia un gran tipo. Bambini della rivoluzione. Perfetto!"

See My Friends - The Kinks

"I Kinks sono una band eccezionale. Due fratelli che non vanno d'accordo, quindi questo ha molto molto senso nella mia testa. See My Friends è una grande canzone, piuttosto beatlesiana, penso. Mi piace come si dipana".

Imagine- John Lennon

"Lennon per me è il più grande. So che era semplicemente un tizio di Liverpool come tanti e tutte le scemenze che si dicono, ma penso che loro quattro fossero davvero speciali e abbiano fatto un ottimo lavoro per il mondo della musica e il mondo in generale".

"Cosa amo di lui? Non lo so. Ovviamente la voce. Anche la sua voce quando parla è grandiosa. Quando canta la sua voce ha un lato rock 'n' roll che è grandioso, un lato delicato che è bellissimo. Le sue parole, la sua onestà, la sua franchezza. Non lo so, ma ogni volta che lo sento ... è divino, amica".


Hound Dog - Elvis Preasley

"Penso che questa sia la parte vocale più punk rock della sua epoca. Per me questa parte vocale è l'inizio del punk. Ovviamente non è l'inizio vero e proprio, ma è vero punk rock, amica".




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Liam Gallagher: "Andrò ad abitare in un ex bordello usato dai soldati di Napoleone. Mi annoio presto e voglio sempre traslocare"

Mercoledì 14 febbraio Liam Gallagher è tornato a parlare con Jo Whiley per BBC Radio 2 (audio alla fine del post).

Abbiamo tradotto integralmente la chiacchierata e ve la proporremo per iscritto in vari post, a partire da oggi.

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PARTE 1

Liam racconta di come si annoi presto in una casa e ogni volta senta l'esigenza di traslocare nel giro di un paio d'anni. Poi racconta degli aneddoti sulla sua nuova abitazione (in cui si trasferirà tra qualche mese) e sui suoi nuovi vicini.

"Se ho foto che custodisco gelosamente? No, perché ho traslocato talmente tante volte che sono come il circo capisci? Molta della mia roba è su più piani e anche ora sono in affitto, sono in affitto da quattro anni. Ho comprato una casa e si spera che quest'estate ci trasferiremo lì (a North London, ndr). Quindi tutto è ancora sparso ovunque".

"Mi annoio terribilmente presto. Mi guardo attorno (a casa, ndr) e dopo un paio d'anni mi viene voglia di cambiare di nuovo casa, capisci? Mi piace proprio traslocare. Se partecipo all'arredamento della casa? Oh, sì, sono un tizio da tende. Sono bravo con gli interni, amica, sono portato per quella cosa".

"Mi piacciono anche la moda e i vestiti. Semplicemente so cosa si abbina con le cose. Ho un tappeto leopardato. È la mia vibrazione Elvis-iana e la roba di Bet Lynch (attrice inglese nota per il suo ruolo nella soap opera Coronation Street, ndr). O tappeto di antilope, ma ovviamente non è vera antilope. I muri penso di lasciarli liberi: solo quadri, ma stavolta scelgo un tetto di rame. E le tende? Opto per tende nere leopardate di velluto o tutte nere. Dovrò chiedere a Debbie cosa ne pensa, ma scelgo quello. Quindi Las Vegas / Corrie (diminutivo di Coronation Street, ndr)".

"Siamo ad Highgate, quindi è bello. C'è una storia curiosa. C'è una schiera di dieci case e la proprietaria mi ha detto che erano vecchi bordelli. Mi ha detto che ci veniva Napoleone con i suoi soldati. Sono state costruite nel 1666. Lei ritiene che tutti i suoi soldati solevano salire su per la collina e tutti avevano un posto dove avere i loro appuntamentini".

"Ora riesco a vedere i vicini! Dato che il cantiere  è ancora aperto, quando vado lì mi vedono e fanno: 'Oh no, lui no, amico!'. Capisci cosa intendo? Accanto ci sono molti cartelli 'vendesi', il che è un modo per comprare le altre case, capisci cosa intendo? Compratele tutte e tienile chiuse".

"Se avrò bravi vicini? So che accanto a me abita un lord, quindi dovrò vedere cosa pensa di me. Ascolta, vengo in pace, amica. Gli farò: 'Lord! Lord o com'è che ti chiami, ti andrebbe un po' di halloumi (formaggio cipriota già citato scherzosamente in precedenza nell'intervista, ndr)?' ...".



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sabato 17 febbraio 2018

Liam Gallagher: "Ad aprile torno in studio. Mi piacerebbe fare un disco punk rock alla Pistols e Stooges"

Liam Gallagher tornerà in studio ad aprile per lavorare al seguito del suo primo album da solista, As You Were. Lo ha dichiarato in un'intervista alla rivista NME, cui ha fornito alcune anticipazioni sul suo secondo disco.

"Sarà un disco dal ritmo un po' più incalzante, un po' più dritto in faccia, meno contrito", ha spiegato l'ex Oasis, insignito mercoledì del premio Godlike Genius 2018 e reduce da un 2017 da urlo dopo il successo del suo esordio come solista.

"Mi piacerebbe molto fare un album punk rock vero e proprio, un po' Pistols e un po' Stooges. Quella roba la so fare. So sicuramente cantare quelle cose. Alcune delle canzoni dove si canta sono un po' una faticaccia quando le faccio dal vivo, ma quelle 'insolenti' le potrei fare tutto il giorno. Quelle dove sputi. Non stai necessariamente cantando, stai solo urlando e gridando dannatamente. Quelle mi piacciono tantissimo".

Interpellato su quali canzoni degli Oasis proporrà nel tour che riparte a breve (e che toccherà l'Italia con due date, il 26 febbraio al Fabrique di Milano e il 27 al Gran Teatro Geox di Padova, oltre alla data dell'iDays di Milano del 21 giugno), Liam ha detto: "Potrebbe spuntare Champagne Supernova. Cast No Shadow, Bring It On Down ... il mondo è ai miei piedi con tutte quelle".

Source: NME






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Liam Gallagher: "Io Genio Divino? Ho sempre pensato di essere divino, da quando sono nato"

Intervistato alla cerimonia di consegna degli NME Awards, dove ha vinto il premio Godlike Genius, Liam Gallagher ha parlato anche del suo prossimo disco. "Non voglio reinventare la ruota", ha detto. "Non fa per me. Non voglio fare pop cosmico né un disco grime. Voglio fare buona musica con una vibrazione rock 'n' roll".

E sul premio e sul futuro ha commentato: "Io cambiato dopo questo premio? Ho sempre pensato di essere divino, da quando sono nato, cazzo. Quindi non sarà il vostro premio a cambiarmi. Cosa mi aspetto dal 2018? Spero le stesse cose. È stato un anno fantastico e la pressione adesso si è un po' allentata".

Ecco il video dell'intervista con sottotitoli ITA.


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