Durante i concerti di Liam Gallagher campeggia sul palco un cartello con una scritta che dice
semplicemente "Rock 'n' Roll"."Non se la sta passando bene, sembra che non sia più di moda, capisci?", spiega Liam sul numero della rivista Rolling Stone Italia in edicola in questi giorni. "Quel cartello serve a ricordare al pubblico di cosa si tratta, a farglielo entrare di nuovo in testa. Il rock 'n' roll per me è come la ricetta di uno di quei piatti che ti prepara la mamma. Una cosa che si tramanda da una generazione all’altra e che non morirà mai, perché è buona. Per quanto mi riguarda è l’unica cosa che conta".
C'è stato un momento in cui Liam ha pensato davvero di mollare tutto e di andare a vivere a Maiorca. "Ho passato quattro anni di merda", rivela l'ex Oasis. "Mi sentivo isolato, con le spalle al muro. Volevo scappare dall’Inghilterra, poi mi sono reso conto che non c’è un cazzo di posto
in cui posso nascondermi. Forse sulla luna".
"Gli Oasis sono stati grandi, i Beady Eye
sono stati grandi ma venivano sempre paragonati
agli Oasis. Sapevo che, se avessi formato
un’altra band, questo fottuto gioco dei paragoni
sarebbe andato avanti per sempre, e io
non sono uno che sa fare cose molto diverse.
Allora ho detto: 'Ok stronzi, adesso provate
a mettere a confronto Liam con Liam' ...".
"Mi sono sorpreso io per primo", prosegue Liam. "Sinceramente pensavo che fosse finita. Mi sono ritrovato a dire: 'Cazzo, il mio momento è passato'. Poi, all’improvviso, sono arrivate queste canzoni. Io sono un cantante e lo sarò sempre, non mi considero certo un cantautore. Ma sto imparando. Nemmeno Paul McCartney ha scritto Hey Jude in due minuti".
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