Noel ha parlato un po' dell'Australia, confermando quanto detto nel suo diario del tour: "È un paese folle", e ha aggiunto: "e non ho visto manco un canguro. La cosa strana è questa: hanno barette di cioccolato diverse rispetto a quelle che abbiamo nel Regno Unito. All'aeroporto ti fermi a vedere le barrette di cioccolato e fai: 'Ma guarda che barrette!' ... ".
Tornando indietro con la mente al giorno di ottobre in cui il suo album andò al primo posto nelle classifiche Noel ha scherzato così: "Era anche il giorno in cui il City ha asfaltato il Manchester United 6-1. Quindi quando ho avuto notizia del mio primo posto è stata una delusione, onestamente ...".
Le differenze tra i concerti con gli Oasis e questi concerti da solista? "Non è il mio habitat naturale, ma mi piace. Non ci penso molto onestamente. Sono incollato al microfono perché devo suonare e cantare allo stesso tempo, quindi non ci sono molte mosse da fare. Questi concerti mi passano in un lampo, ma finora nessuno ha chiesto i soldi indietro, quindi suppongo siano piaciuti. Non sono uno stakanovista, non vivo per lavorare, lavoro per vivere. Lo faccio quando la sensazione è quella giusta. Non me ne sono andato dagli Oasis per mostrare quello che ho. Se me la godevo negli Oasis? Di sicuro! Non capisco le star che si lamentano del lavoro e della pressione. Non c'è pressione, questo è il miglior mestiere del mondo: viaggi per il mondo, suoni musica a migliaia di persone che si innamorano istantaneamente di te. E in più, ed è questa la figata, hai tutta la cioccolata che vuoi gratis!".
Fare un album solista ha significato di più per te? "Gli Oasis sono stati una parte enorme della mia vita e io ho investito tutto quello che avevo in quella band, per cui non penso che quello che sto facendo ora possa essere in nessun modo più speciale di quello che ho fatto allora o delle canzoni che ho scritto quando avevo una ventina d'anni. Non può esserlo. Detto questo, sentendo i mix finali dell'album, pensavo: 'Dio, è proprio una bella raccolta di canzoni'. Ero entusiasta, non mi agita la pubblicazione di un album, perché tutto quello che puoi fare è fare del tuo meglio in studio, non puoi costringere una persona a comprare il tuo disco. Lo pubblico e lo lascio andare, non mi interessa quanti dischi vende: il fatto di vendere 10 milioni o 10.000 milioni non lo rende un disco buono o cattivo, il numero di copie vendute non lo rende migliore o peggiore, io so come mi sento nei confronti di questo disco".
Poi l'ex Oasis s'è detto molto lieto di aver iniziato il tour a Dublino, anche se "non decido io le date del tour". Ha aggiunto: "Se potessi scegliere tre città nel Regno Unito per cominciare sceglierei Dublino, Manchester e Glasgow, dove scoprirono gli Oasis". Noel ha notato che "Dublino cambia molto radicalmente oggigiorno, ma è così che va il mondo: venti anni fa andava molto a rilento. Oggi ogni volta che torno - ogni due anni - c'è sempre qualcosa che prima non c'era. I miei genitori sono entrambi irlandesi, non c'è sangue inglese in me. Sono cresciuto qui, ho fatto le vacanze estive qui sino a quando avevo 17 anni. È sempre fantastico tornare qui, anche per le patatine fritte".
Spazio anche per un aneddoto sui Red Hot Chili Peppers. A giugno Noel farà da supporto alla band californiana nel concerto al Croke Park della capitale irlandese. Il conduttore ha chiesto a Noel come mai ha accettato di fare da supporto a Kiedis e compagni. Sarà strano per te? "No, quando guardo il compenso no!". Poi ha rivelato: "Negli anni, ai vari festival, ho incontrato questi tipi e sono ottimi ragazzi. Chad, il batterista, è una delle persone più spassose, è fantastico. Io e Flea abbiamo amici in comune. Quando ero ragazzino giocammo l'uno contro l'altro a Croke Park, era una partita tra squadre giovanili. Io avevo 14 anni, eravamo campioni del Lancashire under-16, giocammo lì contro i campioni del posto e li asfaltammo! C'è anche una foto di un mio gol a Croke Park. Non ci torno da allora, per cui sarebbe bello tornare lì e fare: 'Wow, eccoci di nuovo qui!'".
Noel farà da supporto al tour degli Stone Roses? "No, sarò in America purtroppo, ma li seguirò via Internet grazie alle nuove tecnologie e farò un paio di festival con loro. È fantastica questa cosa, perché conosco molto bene Mani e i ragazzi. Era in previsione da molto tempo questa reunion e sono felice per loro e per chi non li ha visti mai. Mi preoccupa solo il tempo. Giugno a Manchester? ... Oh cielo!" (Noel si riferisce alle probabilissime piogge). "Ci saranno ragazzi. La gente che li ha visti per la prima volta ha la mia stessa età, non ci saranno 45enni in prima fila ... Lo notavo negli Oasis con il passare degli anni: ogni quattro-cinque anni la base dei fan si rigenera e ti ritrovi ad essere fissato da ragazzini in prima fila e questa cosa ti mette molto a disagio, sai cosa intendo?".
Immancabile un commento sul suo amato City. "Se, come si dice, è una lotta a due tra noi e il Manchester United - e lo è - il Manchester City vincerà la Premier League! Se, come si dice, vince sempre la squadra migliore allora noi siamo la squadra migliore. Yaya Touré è stato fuori un periodo per impegni interazionali, anche io sono stato via per impegni internazionali. Io sono tornato, per stabilizzare la nave, Yaya torna la settimana prossima. Tornerà anche Balotelli, il più grande essere umano vivente. Tornerà Vincent Kompany. Non ci possono fermare".
Quanto al posto di CT dell'Inghilterra (lasciato libero dal dimissionario Fabio Capello)? "Sono disponibile", ha scherzato Noel. "Se qualcuno della FA è in ascolto ... io ho gestito me stesso per vent'anni e l'ho fatto bene. Forse non vinceremo nulla con me in carica, ma garantisco questo: sarà una bella risata. E la musica negli spogliatoi sarà impeccabile. Se per qualche motivo non potrò farcela, il mio voto va a Harry Redknapp".
Capitolo reunion: "Non ci penso. Ci penso solo nelle interviste quando devo rispondere alle domande. Se mi manca come fratello? Parlo con gli altri via SMS o a intervalli regolari. Certo che mi manca, siamo stati in una band tutti insieme, con l'ultima formazione per oltre dieci anni. Non puoi stare in una cricca per sempre. Tutti avremmo preferito che gli Oasis durassero per sempre, ma date le circostanze uno doveva andarsene e io ho fatto la cosa nobile".
Si vocifera di un duetto imminente tra Chris Martin (al piano) e Noel Gallagher per i Brit Awards 2012, la cui cerimonia è in programma a fine mese. Noel cosa dice in merito? "Non posso commentare. Non è Mogadiscio, non è che dopo non lo sentirà nessuno. Non sono in diretta sulla radio tanzanese ... So che di sicuro mi esibirò e so che i Coldplay di sicuro si esibiranno ... non so, non posso commentare".
Noel ha ricevuto il premio Godlike Genius (Genio Divino) e lo ritirerà alla cerimonia degli NME Awards. "Non vedo l'ora che arrivi il mattino dopo la serata della premiazione. A mia moglie dirò: 'Genio Divino? Stamattina non penso proprio. Vedi cosa dice quel trofeo? Ecco i tuoi due cucchiai di zucchero. Andiamo avanti'". A proposito di Sara, ecco un altro aneddoto raccontato da Noel: "Quando ci siamo incontrati io fumavo Benson & Hedges, lei Marlboro Light. Mi disse di smettere con le Benson & Hedges e mi truffò, perché io finii per fumare Marlboro Light. Poi lei smise di fumare. Se potessi tornare indietro tornerei alle Benson & Hedges, perché mi piaceva il pacchetto dorato. Mi faceva sentire speciale. Ora fumo sigarette da signora ...".
Noel a chi darebbe il NME Godlike Genius Award? "A Balotelli. È il più grande essere umano vivente. È meglio di qualunque rock star al momento".
by oasisnotizie
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