Sono trascorsi quasi due anni e mezzo dal litigio di Parigi che segnò la fine degli Oasis. Ventinove mesi dopo i Beady Eye, la band che ha ereditato i quattro quinti della formazione del quintetto di Manchester, hanno già all'attivo un album, Different Gear, Still Speeding, uscito a febbraio 2011, e oltre 90 concerti in giro per il mondo. Frattanto Pretty Green, la linea di moda di Liam Gallagher, si è sviluppata ancor di più, aprendo store in varie città del globo. Abbiamo raccolto alcuni pensieri di Liam sul suo passato, il suo presente e i suoi idoli.
Ero stufo di farmi 20 pinte e di tirare tardi ogni sera
"Ne ho combinate di tutti i colori per 20 strambi anni. Quando ti siedi ad un bar e bevi 20 punte e fumi e sono le quattro, cinque del mattino e poi non puoi cantare, è uno schifo. Ho fatto il mio tempo con quelle cose, la mancanza di sonno e le sbronze. Ora è tempo di cambiare. È grandioso farsi un drink con i tuoi amici, ma quando questa cosa ti occupa due o tre giorni della tua vita, altrimenti non ha senso ormai. Mi sono annoiato di questa cosa. Sono molte le cose che sto facendo. Voglio far andare avanti questa cosa dei Beady Eye e concentrarmi".
Niente alcol da tre anni e mi piace un sacco
"Ho smesso di bere da tre anni - è una cosa che ho adorato. I ragazzi sembra che mi abbiano apprezzato molto di più. Mi hanno detto: 'I tuoi occhi non sono rossi e non borbotti molto'".
Sono ancora giovane e voglio ultimare delle cose
"Sono ancora giovane e voglio ultimare delle cose. Mi piace correre. Ho un capanno per giardino, ma dentro non c'è molto, è solo un capanno della Flymo. Torna qui tra un anno e potresti vedere del giardinaggio pazzo lì dentro".
Gli Oasis erano la mia vita e preferirei essere negli Oasis, anche se amo i Beady Eye
"Ci vuole più del sangue per essere mio fratello. Faccio ancora il giusto muso, ma ora i guanti me li sono tolti. Ancora non parliamo. Se la gente pensa che io sia felice della divisione degli Oasis allora si sbaglia. Anche se amo i Beady Eye preferirei essere ancora negli Oasis, perché quella era la cosa mia. Gli Oasis erano la mia vita".
Ne ho combinate di tutti i colori per 20 strambi anni
"Vivo e respiro rock'n'roll. Per me non è un hobby. È stato fantastico fare tutti questi piccoli concerti, fare le cose più 'inquadrate'. È bello vedere il pubblico e sentirlo. Che possa continuare a lungo. I grandi concerti sono masse senz'anima di gente. Sono contento di averli fatti, ma non mi mancano. Non ho nulla da dimostrare, comunque".
Vorrei che la gente somigliasse più a me che a Ronan Keating
"Vorrei che la gente somigliasse più a me che a Ronan Keating. Questa cosa non mi dà alcun fastidio. Più c'è gente come me al mondo, meglio è, direi. Mi va bene. Devo solo continuare a fare meglio di tutti".
Come fai ad essere elegante se non ti lavi mai?
"Come fai ad essere elegante se non ti lavi mai? Guarda quei tipi grunge, camminano con abiti lerci, con i capelli arruffati e magliette puzzolenti, sembrano dei vagabondi - dov'è la panchina del parco e la Special Brew? - E disprezzo questa nuova malattia di musica indie per studenti, i Bloc Party e tutte quelle scemenze. Non voglio reinventare nulla".
"Ho sempre pensato che Brian Jones avesse un look della Madonna. George Harrison era figo e Paul Weller ha sempre avuto un bel look. Sono questi i tre uomini più eleganti della storia per me e il più sopravvalutato è mio fratello. Si veste come Val Doonican. Ma è la roba consueta, rock'n'roll anni Sessanta - i Kinks, Who, gli Stones - che è quella bella per me. È bello così com'è, quindi lascia che sia così. Se non ha un bell'aspetto su di me allora non la prendo".
"Tengo un occhio sulle cose. Voglio fare i vestiti migliori per il ragazzo di strada o la prossima rock star in divenire. Il modo in cui procedo è: passo in rassegna il guardaroba e penso: 'Mi piacerebbe questo in una veste nuova, in un tessuto più bello' e lo faccio. O mi tuffo nel passato e faccio i vestiti che ho sempre voluto. Vedo la mia linea, Pretty Green, andare dappertutto".
Quadrophenia - la musica, i vestiti - è la vetta dello stile British
"Quadrophenia - la musica, i vestiti - è l'apice dello stile British. Meglio della scena Madchester o del Britpop o di qualunque altra cosa. I vestiti erano fighi. Molta gente non aveva niente a quei tempi, solo uno scooter e una festa in casa per andare a Brighton. Ma era bello. C'è troppo oggi. Troppa scelta e non abbastanza qualità".
"Ci sono mod più sfegatati di me. Preferisco sicuramente la roba mod alla roba rock, ma mi piacciono Neil Young, i Pink Floyd, i Beatles, molta roba strana e psichedelica. Onestamente ho la mia cosa. Il mio stile viene dal calcio e da tutta quella cosa casual. Ognuno aveva un certo look negli anni '80".
Non ho mai venduto droga, ma ho fatto lo scassinatore
"Allora musica e calcio erano in contrasto. Nel frattempo molti dalle mie parti erano soliti indossare smoking e pantaloni a campana e camminare con i bastoni, ed erano fighi. Non ho mai venduto droga, ma per procurarmi la cosa strana facevo un po' lo scassinatore. Avevo un onesto lavoro in un'impresa di giardinaggio, mettevo il creosoto sugli steccati, poi il capo mi ha detto di pulire il bagno. Sono sparito, poi ho lavorato con mio padre per la sua impresa edile, andavo fuori a sgobbare. Andavo in chiesa con mia madre e poi andavo a casa e la vedevo prendere vere e proprie botte da mio padre. L'ha lasciato quando io avevo dieci anni".
Cominciare con gli Oasis non mi ha fatto andare fuori dai gangheri
"Cominciare con gli Oasis non mi ha fatto andare fuori dai gangheri. Avevo riempito buchi a Manchester per i quattro anni precedenti, quindi ero pronto. Ho fatto: 'Ecco la tua vanga, puoi darci dentro!'. Mi è sembrato tutto bello. Non mi sono preso cinque anni per sedermi e pensare a quanto sono fantastico. Siamo andati direttamente in studio dopo quella lite a Parigi e da allora non ci siamo fermati. Fai un solo tentativo, quindi è meglio che ci dai dentro, lo fai bene e lo fai in modo giusto. Più sei indaffarato meglio è".
oasisnotizie - via dailymail.co.uk
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