giovedì 27 giugno 2013

Liam Gallagher: "Tra qualche mese suoneremo nel resto d'Europa e a novembre faremo un grande tour in Inghilterra"

Raggiunti dai microfoni di BBC Radio Manchester prima del concerto al Ritz di Manchester il 19 giugno, Liam Gallagher e Gem Archer hanno parlato del nuovo album dei Beady Eye e di altro.

"Fare il secondo disco è stata una cosa molto più rilassata, il primo è stata una cosa più agitata", ha detto Liam. "Quando fai un disco speri  sempre che venda milioni di copie, ma poi capisci che in realtà non succederà. Quando torni con i piedi per terra pensi: a noi piace e speriamo che alla gente piaccia, capisci? Godiamocela".
 
"Se sono un perfezionista? Sì, ma non fino alla pignoleria. Vogliamo fare la performance migliore di sempre, ma la bravura sta nel capire che una cosa l'hai fatta e lasciarla com'è. Nove volte su dieci ti esce bene al primo colpo e poi basta lasciare le cose come stanno e voltare pagina".

Gem Archer ha risposto ad una domanda sui dischi che in questi ultimi anni lo hanno appassionato. "Mi è piaciuto proprio molto Brothers dei Black Keys e quel cantautore, Father John Misty, Hollywood Cemetery Sings. Per me è quella l'unica canzone dell'album. Non per denigrare, capisci? Mi piacciono pezzi qui e là". Alla stessa domanda Liam ha risposto dicendo che non lo ha entusiasmato nessun album.

Liam: "Consigli alle giovani band? Non ascoltate nessuno se non voi stessi e i membri della band. Pensate a fare una cosa e attenetevi a quella. Si può essere tutto, si può essere una sola cosa. Se non andrà bene questa settimana, nessuno ha detto che non andrà bene la settimana prossima. Fate quello che volete fare dal punto di vista musicale".

Gem: "Gli ostacoli di oggi nel mondo dell'industria musicale? La situazione cambia con ogni disco. Quando entrai a far parte degli Oasis ogni singolo aveva un'edizione DVD e si trattava sempre di pubblicare materiale extra con l'album. Oggigiorno c'è questa cosa delle versioni deluxe dell'album, più ricche rispetto all'edizione normale". 

"Sono modi diversi secondo cui la gente può avere la musica, ma l'unica cosa che non si può cambiare è il concerto dal vivo. Bisogna essere lì, quello non cambia mai. Per il resto anch'io ho un iPod come chiunque altro, ma ho anche una collezione di vinili. Dal vivo, invece, si tratta di entrare nel cuore e nell'anima della gente e alla gente piace stare con la gente".

Liam ha poi detto che "tornare a Manchester è facile, per niente difficile, ed è sempre un piacere perché è pieno di amanti della musica" e che la band vuole suonare in Giappone, in Europa tra qualche mese e fare un grande tour in Inghilterra a novembre "per vedere quanto andiamo lontano con questo album". Poi la band si prenderà una pausa e farà un altro album appena ne avrà il tempo.

L'unica data italiana del 2013 per i Beady Eye è quella del 6 luglio, quando la band salirà sul palco del Pistoia Blues Festival.

oasisnotizie


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