venerdì 21 giugno 2013

Liam Gallagher: "Reunion degli Oasis? Possibile se mio fratello si sbarazza di un po' di buffoni"


È un Liam Gallagher a cuore aperto quello intervistato da John Dingwall del Daily Record prima del concerto di domani sera all'ABC di Glasgow. Il giornalista lo ha incontrato al Radisson Blu Hotel.

Liam & company hanno inaugurato il minitour in UK con un concerto al Ritz di Manchester e si sono ripetuti ieri sera al Camden Centre di Londra (unico cambio in scaletta 'World's not set in stone' al posto di 'Don't brother me').

"Quello che gli Stone Roses dissero a proposito del fatto che non si sarebbero mai riformati", osserva Liam, "sono cose che si dicono quando provi ancora dolore. È quello che Noel ha detto e quello che io ho detto sugli Oasis. Sono le cose che si dicono quando si è incazzati con qualcuno, ma si può anche cambiare idea". 

Poi il frontman dice che il litigio dietro le quinte del Rock en Seine di Parigi del 28 agosto 2009, che mandò in frantumi gli Oasis, è acqua passata e accenna alla chiacchieratissima e possibile reunion: "Non mi fa più male. Sono incazzato, ma sto superando la cosa, quindi potrebbe succedere di tutto. Potremmo tornare insieme. Non parlo con our kid (Noel, ndr) dal 2009 quindi ci vorrà del tempo. Al di fuori della band lui è fottutamente figo. Come fratelli che fanno parte della stessa band non andiamo d'accordo. Lui è circondato da idioti e io no. A meno che non si sbarazzi di un po' di buffoni, rimarrà ad abitare a Idiotopoli, però questa cosa la supereremo".

 "Io sto portando avanti i Beady Eye e lui sta facendo quello che sta facendo. Al momento sono in fermento. Sono musicalmente soddisfatto", rivela il 40enne cantante. 

"Probabilmente Noel darà un ascolto al nostro nuovo album. Dovrebbe farlo, dato che è proprio bello. Non è perfetto, ma per noi è un passo in avanti. Noel ha perfezionato in anni e anni l'arte di comporre canzoni, io sto ancora imparando. Quando si parla di musica lui è molto più avanti, senza dubbio, ma dal punto di vista vocale io gli piscio in testa, lo distruggo".

"È colpa vostra se ci hanno dato un contratto discografico. Date la colpa a voi abitanti di Glasgow", scheza Liam facendo riferimento all'episodio del 31 maggio 1993, quando gli Oasis si esibirono al King Tut's di Glasgow e vennero notati e ingaggiati da Alan McGee, capo della Creation Records. 

"Tutto ciò che sappiamo è che stavamo provando con una band di ragazze di nome Sister Lovers al Boardwalk di Manchester e loro ci dissero che stavano andando a fare da supporto ad una band. Penso fossero i 18 Wheeler. Le Sister Lovers ci proposero di venire a vedere se potevamo esibirci, quindi abbiamo fatto: 'Bene, figo'. Abbiamo noleggiato un furgone, siamo saltati a bordo con un paio di amici e siamo andati in Scozia. Ci siamo fatti una bella giornata. Siamo arrivati lì e a quanto io ricordi il tizio ci fece: 'Chi cazzo siete voi? Non suonerete'. Non ci fu nessuna litigata e nessuna minaccia da parte nostra di sfasciare il locale né niente di niente. Abbiamo semplicemente detto: 'Dai, amico, facci solo entrare appena aprono le porte'. E fu così. Io dissi: 'Siamo fottutamente fighi'. Forse c'è stato un piccolo litigio, ma non è che gli abbiamo detto che gli avremmo fatto del male o qualcosa di simile. Gli dissi: 'Dai, amico, faremo I Am The Walrus, non possiamo essere così scarsi'. Dissi così e ci fece entrare".

"Alan McGee? Era lì, ma non avevo mai sentito parlare di lui. Non avevo mai sentito parlare neanche della Creation Records, perché nessuna delle mie band preferite era sotto quell'etichetta. Quando andammo nel backstage venne un tizio dai capelli rossi e ci chiese se volevamo un contratto discografico. Noi facemmo: 'Perché no?'. Andammo giù a Londra e firmammo il contratto". 

"Quanta gente c'era? Era come Knebworth, no?", scherza Liam, paragonando quel concerto ai grandi concerti degli Oasis dell'agosto 1996. "In realtà non c'era nessuno quando suonammo, tranne Alan McGee. Non c'era nessuno lì, neanche per i 18 Wheeler". 

Ultimamente i Beady Eye hanno fatto molte sessoni acustiche per presentare il nuovo disco, una delle quali nel negozio HMV di Glasgow. 

"Bisogna andare a portare la cosa alla gente", spiega Liam. "La gente dice che se fossi stato ancora negli Oasis non l'avrei fatto. L'avrei fatto comunque, è bello avvicinarsi alla gente piuttosto che stare solo sul palco. Nel negozio HMV me la sono spassata. È stata una cosa molto più rilassata dei concerti veri e propri, che sono molto più intensi. È stato molto più calmo e si riusciva a sentire di più la musica. Ai concerti combatto per un po' di aria". 

"Qui a Glasgow ci sono dei grandi tipi. La cosa più buffa è stato questo tipo che mi ha chiesto quale lozione dopobarba avessi usato. Mi ha detto: 'Non sono omosessuale, ma lascia che ti dica questo. Hai un profumo delizioso. Hai un profumo fottutamente delizioso'. Mi ha scioccato, amico. 'Il mondo è impazzito? C'è un tizio di Glasgow che mi trafigge con lo sguardo e mi chiede quale dopobarba metto' ...".

Qualche giorno fa i Beady Eye hanno suonato il primo singolo del loro nuovo album negli studi del talent show The Voice, suscitando qualche polemica tra i fan "puristi", ma Liam rivendica la decisione di parteciparvi. 

"Se nessuno mette le nostre canzoni alla radio e i nostri video non sono su MTV, per quanto mi riguarda fare The Voice è semplicemente come fare CD:UK. A volte bisogna sfidare direttamente le stronzate.  Ci sono un sacco di ragazzi seduti nei loro piccoli monolocali che fanno: 'Oh, la guitar music è morta'. Te lo dico io perché è morta, perché tutti voi vivete in scuole fighe, quindi non mi importa di cosa dice la gente. Britain's Got Talent è gatti e cani e X Factor è Simon Cowell, ma fin quando The Voice va per la maggiore, bisogna farlo, amico".

"Continuare a cantare? Non credo neanche che sia una scelta. Lo fai e basta. Finché quello che fai è mezzo decente se non una figata o la cosa migliore che tu abbia mai fatto e finché hai ancora un look mezzo decente e la gente vuole ancora sentirti cantare". 

"Invecchiando non sarai bravo com'eri. La tua voce non sarà forte com'era prima, ma nessuno può cantare come cantava quando aveva 20 anni. Quando ti fai di circa 30 anni migliori e ti rifinisci un po'. Nessuno sarà in grado di cantare a squarciagola a 70 anni, ma la mia voce sta migliorando. Bisogna lavorare alla propria voce modellandola attorno alla musica. So ancora cantare canzoni rock 'n' roll, ma so anche cantare canzoni più soft".

"Con questo album c'è un po' più di atmosfera. Ci sono ancora delle canzoni rock 'n' roll. Ci stiamo voltando indietro. Different Gear, Still Speeding  era rock 'n' roll severo, da colpi e boati forti. Questo puoi sederti e godertelo. È più rilassato e ha più profondita. Mi piace".

oasisnotizie



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