Intervista ai Beady Eye pubblicata sul numero di luglio 2013 della rivista Clash.
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dalle riviste italiane in edicola a giugno
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È un soleggiato giorno di maggio. Con noi ci sono Liam Gallagher, Andy Bell, Gem Archer, Chris Sharrock e Jay Mehler. Siamo seduti con i Beady Eye su un balcone di uno studio di North London e svisceriamo i temi di BE, il secondo album della band post Oasis, nei negozi dal 10 giugno. Le melodie di questo disco sono dolci e forti, i sentimenti palpabili. "Senza sembrare uno stronzo hippy, è solo amore, amico. Ho molto amore", spiega Liam.
Quale differenza di atteggiamento mentale c'è tra lanciare il secondo disco e partire con il primo?
Gem: "Con l'album di debutto volevamo suonare un po' di rock 'n' roll si trattava semplicemente di mettersi in moto dopo che la band si era divisa. Se avessimo lasciato perdere per molto tempo forse ci sarebbe venuta la paura. Ora questo suona come la nostra opinione ponderata".
Andy: "Eravamo reduci dagli Oasis e fremevamo, volevamo semplicemente metterci in moto e avevamo un gruppo di canzoni che eravamo già pronti a fare e volevamo costruire una scaletta per i live, perché non volevamo fare subito le canzoni degli Oasis. Volevamo essere i Beady Eye e iniziare come entità a sé. Quindi quando fai l'album lo senti. Quindi nel fare l'album la cosa è stata trasmessa. Lo senti: senti la frenesia che c'è nell'album, senti che stiamo quasi rimanendo un pochino di sasso. Ma queste non sono necessariamente cose brutte, no?".
Quali erano le vostre idee iniziali su cosa sarebbe stato l'album?
Liam: "Abbiamo fatto i demo di tutte le canzoni che sono in questo album ed erano buoni. Avremmo potuto andare e farli così com'erano e l'album sarebbe stato intrappolato in quel solco anni '60, ma a me quella cosa piace. Quindi sarebbe stato comunque bello, ma penso che sarebbe stato Different Gear, Still Speeding Parte Due, sai cosa intendo?.
Siamo sempre disponibili a cambiare un po' le cose, siamo sempre disponibili a fare qualcosa di diverso, ma finché non te lo trovi in faccia e nelle orecchie è difficile dire cosa vuoi fare. Quindi con il precedente produttore, Dave Sardy, Scott Rodger, il nostro nuovo manager, ci ha detto: 'Guardate, mica vorrete andare in studio con il produttore normale, dovete andarci con qualcuno che sia un po' fuori dal vostro ambiente sicuro'. Io ho fatto: 'Figo. Vediamo come cazzo stanno le cose'.
Il primo giorno che ho incontrato Dave Sitek è stato in studio. Mi piaceva un po' di roba degli Yeah Yeah Yeahs, non ho mai sentito parlare molto della sua band, i TV On The Radio. E poi ha semplicemente cominciato fottutamente a farci sentire cosa aveva fatto, il demo di Flick Of The Finger. Ho pensato: 'Sì, cazzo'. Aveva un tocco oscuro e minaccioso che noi non avevamo. E poi quando ci ha fatto sentire Soul Love, in cui aveva messo tutte queste atmosfere e tutta questa fottuta merdata cosmica, roba d'ambiente che noi normalmente non faremmo. Così abbiamo pensato: 'Sì, eccola qua, amico' ...".
Come definiresti una canzone dei Beady Eye?
Liam: "Una canzone dei Beady Eye deve avere carattere, deve avere una fantastica melodia, fantastici accordi. Devi essere in grado di suonarla in acustico, sai cosa intendo? È così che io misuro una bella canzone: se puoi fottutamente sederti lì e strimpellarla alla chitarra acustica ai tuoi fottuti cani e suona ancora bene allora è il sound di una bella canzone. Poi una volta che ci metti dentro tutte le altre merdate poi ovviamente migliora, credo".
Andy: "All'inizio della sessione dei demo facevamo tipo: 'Dirigiamoci verso un incrocio tra le colonne sonore di Wonderwall Music di George Harrison e All Things Must Pass. Avevamo una sorta di epicità alla Simon and Garfunkel".
Gem: "Sì, Liam insisteva molto con Simon & Garfunkel, ma quello che in realtà volevamo dai testi e dalle melodie erano solo vere canzoni forti, amico. Emozione, franchezza, vulnerabilità, speranza, cuori infranti, paranoia, i soliti tipi di emozioni adulte che sperimenti".
Andy: "Con il primo album avremmo detto: 'Bene, abbiamo bisogno di rock 'n' roll. Deve essere chiassoso, dinamico a scattante. Non vogliamo che abbia delle parti in cui soddisfare noi stessi: non troppi assoli di chitarra, vogliamo solo che sia sistemato per essere suonato come cazzo si deve dal vivo'. Quindi era quello il messaggio lì. Ora il messaggio era: un po' più di spazio. Dave l'ha visto nelle canzoni e ha portato anche molta atmosfera cui non ci saremmo avvicinati senza di lui. Dave ha aggiunto l'atmosfera, il caos, l'inventiva, gli interrogativi: mettevamo in discussione ogni canzone che si faceva quel giorno. Ne siamo usciti con un disco incredibile che a volte è rock spaziale, altre volte è d'atmosfera, a volte è come Hawkwind e altre volte è come il primo album degli Oasis o dei Beady Eye. Percorre l'intero spettro".
Liam è il cantante principale dei Beady Eye. Voi, ragazzi, scrivete canzoni che pensate possano funzionare bene per lui in maniera specifica?
Gem: "Ci sforziamo di avere meno idee preconcette possibili. Con Liam in testa non penso che funzionerebbe, sai. Dunque, ci conosciamo da quattordici anni e suoniamo insieme da quattordici anni, quindi c'è una certa dose di telepatia: sai cosa è giusto. Altrimenti non lo tireresti fuori.
Liam, tu sei sempre stato uno bravo ad interpretare le parole di qualcun altro. Provi ad entrare emotivamente o a immedesimarti nei testi o canti semplicemente quello che ti danno?
Liam: "Non cambio nessuna parola. Non succede niente di tutto quello, perché non è figo. Ma mi ci immergo. Perchè ci conosciamo da, credo, lungo tempo, siamo dentro lo stesso tipo di cosa e beviamo dalla stessa fottuta tazza, tipo lo sappiamo. CI sentiamo tutti una stessa persona, sai cosa intendo? Quindi le canzoni di Gem e quelle di Andy le sento mie. È la stessa identica cosa che avveniva con Noel, quindi penso che siamo fortunati. Quando Noel ci dava una canzone era tipo: 'Facile'. Non voglio far vedere che facessimo: 'Facile!', ma semplicemente veniva naturale".
Come pensi si sia evoluto il tuo modo di comporre le canzoni dalle tue prime incursioni in questo campo con gli Oasis?
Liam: "Sì, sta migliorando, amico. Voglio dire: è come qualunque cosa, se continui a fare pratica ... Non perfezionerai mai l'arte di comporre canzoni e non voglio farlo. Direi che sono un cantautore part-time: so cantare le canzoni di chiunque, sai cosa intendo? Ma sì, ovviamente sto migliorando un pochino. Non sono proprio un genio della parola. Tendo a buttare già la prima cosa che mi viene, semplicemente la scrivo e si spera che abbia un po' di radice. A volte significa una merdata assoluta e poi la risenti ... Come con Don't Brother Me. Fai: 'Oh, bene'. Non ho consapevolmente scelto di scrivere una canzone su our kid (Noel, ndr), sai cosa intendo? È successo e basta".
È una canzone intelligentemente passiva / aggessiva.
Liam: "Sì. Non è così maliziosa, sai cosa intendo? Ci sono un paio di frecciatine lì. Tipo lui insiste con 'se avessi una pistola' e tutta questa merda ed è tipo: 'Hai sparato con la tua pistola?'. Ma non c'è nulla di malizioso, amico. Sarebbero potute essere cose ben peggiori".
Ma devi essere preparato per quando la gente ti fa domande in merito?
Liam: "Sì, amico, senza dubbio, amico. Altrimenti non l'avrei pubblicata .... Se la gente mi fa una domanda riceverà sempre una cazzo di risposta onesta. Ma comunque non me ne importa, lui è tutta la sua cazzo di vita che scrive canzoni su di me".
Preferisci liberare i tuoi sentimenti nella tua musica piuttosto che tenerli privati?
Liam: "Sì, ma lui conosce i miei sentimenti. Ognuno conosce i miei sentimenti, non sono schivo su questo. Voglio bene ad our kid, al Noel che non è nella band e non nel music business e non tutte quelle stronzate che la gente vede che lui è. Ma il Noel della band? Il fottuto tipo che è nella band? Lo disprezzo fottutamente. E credo che lui abbia la stessa sensazione. Ma se parli con lui probabilmente ti fa: 'Sì, lo so. Odio entrambi gli stronzi'. Ma sì, io voglio bene ad our kid quando non è circondato dalle stronzate".
Avete fatto i demo di molte canzoni. Quante ne avevate originariamente e cosa è successo a tutte queste canzoni?
Andy: "Dunque, alla fine dei nostri demo avevamo ventuno cose, ma non erano tutte canzoni. Una di queste era semplicemente una sorta di rumori".
Gem: "È stata quella la cosa che ha infatuato Dave. Gli abbiamo mandato cinque canzoni e lui ha fatto: 'Queste sono davvero forti, ne avete ancora?'. Quindi abbiamo pensato che avremmo dovuto mandargli il lotto, perché bisognerebbe essere aperti. E tra queste c'era un assolo di theremin e lui ha fatto: 'Bene, le canzoni di voi ragazzi sono proprio forti, volete andare in quella direzione?'. Noi abbiamo fatto: 'Assolutamente sì' e lui ha fatto: 'Perfetto!'. Perché non sapeva se avremmo fatto i preziosi e i preoccupati o se 'è così e basta', sai? È stato così e basta. E poi abbiamo cercato di registrarle tutte in cinque settimane".
Andy: "È stata quella l'unica battaglia in realtà, combattere con il tempo a disposizione in studio. Dave provava a ridurre il numero delle canzoni per ridurre il suo carico di lavoro, ma noi non gliel'abbiamo proprio consentito. Verso la fine di ogni settimana lui diceva: 'Sapete, ragazzi, nel weekend potete pensare un po' alle priorità?'. E noi facevamo: 'Sì' ..."
Gem: "Fino alla quarta settimana in studio, e lui faceva: 'Potete, ragazzi, fare una cazzo di lista?!'. E noi pensavamo: 'Abbiamo soltanto un altro weekend per scoraggiarlo e avremo fatto tutto il lotto!".
Andy: "Siamo usciti dallo studio con diciotto canzoni".
Gem: "Second Bite Of The Apple è stata l'ultima canzone che abbiamo registrato. Inizialmente Liam faceva: 'Fanculo, faremo tutto il lotto, amico, perché non si sa mai'. Ed è questo il senso di lavorare con un produttore: le possibilità sono lì, ogni cosa è lì pronta per essere presa e semplicemente non sai finché non ti sporchi le mani".
Liam: "Era una bella canzone, ma se non avessimo continuato a farla non sarebbe uscita così. Devi dare un'opportunità ad ogni canzone, perché le merdate possono succedere. Puoi dare alla canzone un certo abito e poi esce fuori vestita in un altro modo.
Quindi sosprende te tanto quanto sorprende chiunque altro?
Liam: "Sì. La prima idea può darsi che non sia l'idea migliore, potrebbe essere la tua terza o la tua quarta. E noi siamo disponibili a questa cosa, amico, siamo sempre stati aperti a questa possibilità. Negli Oasis non era tanto così: 'È così', bum, 'È così' e questo è quello che facciamo. Ma con i Beady Eye il mondo è nelle nostre mani, amico. Possiamo fare il cazzo che vogliamo, perché siamo tutti disponibili ad andare con il flusso, sai cosa intendo?".
La voce di Liam è prominente lungo tutto questo album. Non c'è riverbero, è molto secca. Lo si nota in special modo nella canzone finale, Start Anew, dove è più soft e tenera che mai.
Liam: "Canto così a casa mia con la mia chitarra acustica. Semplicemente non volevo avere molti effetti. Ho pensato semplicemente: sai cosa c'è? Cazzo, ognuno lancia frecciate del tipo: 'Cazzo, ha perso la voce' e 'Non è bella come lo era nei fottuti primi tempi' e tutte queste cose e tu fai: 'Fanculo, testa di cazzo'. La voce cambia, lo sai? Ma dal vivo canto a squarciagola e credo che dovrò placarla un po' in alcune canzoni. Ma è così che canto a casa mia, quindi volevo che la mia voce fosse assolutamente naturale".
Gem: "Quella canzone era uno scarto dei nostri demo. Liam ha fatto: 'Ehi, che avete fatto alla voce qui?'. E io mi aspettavo che mi dicesse: 'Alzatela di volume' e io gli ho fatto: 'Ci ho messo su un po' di riverbero'. E lui ha fatto: 'Toglilo!'. Quello è stato un po' l'indicatore di dove stavamo andando. In studio abbiamo fatto: 'Dave, siamo disponibili a rendere tutte le parti vocali secche' e lui ha fatto: 'Sì, cazzo!'. Ma ha funzionato solo per questo gruppo di canzoni".
Negli Oasis avevate delle limitazioni musicali su ciò che potevate fare? Da quando siete nei Beady Eye c'è più spazio per la sperimentazione?
Andy: "Sì. Credo che sia tutto nelle nostre mani. È una preoccupazione più piccola e non è così importante cosa facciamo nel quadro generale della vita e dell'universo, quindi ci è concesso di fare semplicemente quello che vogliamo e ce la stiamo spassando nel nostro piccolo angolo di mondo. Non si ha per nulla la sensazione che il mondo della musica stia aspettando di sentirlo, e quindi forse prenderà fuoco".
E allora il prossimo album sarà ancora più grande, migliore e strano?
Liam: "Sì, credo di si. Chi cazzo lo sa, amico? La porta è sicuramente aperta. Con questo album siamo sicuramente andati in una nuova dimensione, se poi sia quella giusta lo dirà il tempo e cose così, ma mi piace. I guanti ora sono stati tolti, possiamo sicuramente fare delle merdate strane, amico".
Translated by oasisnotizie
Intervista di Simon Harper per Clash Magazine, luglio 2013
Foto: Neil Bedford
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