martedì 21 luglio 2015

Noel Gallagher spiega il suo pantheon musicale: "Amo Smiths, U2, Bowie, Pink Floyd e acid house. Roger Waters, ti leccherò la faccia!"

Durante l'intervista concessa a BBC Radio 4 di cui vi abbiamo parlato qui Noel Gallagher ha espresso parole di elogio per Pink Floyd, Beatles, Smiths, David Bowie e U2, ma anche per la acid house di fine anni Ottanta.

L'occasione si è presentata all'ex Oasis quando ha dovuto scegliere dei brani da inserire in una personale playlist da portare su un'isola deserta, come evoca il nome della trasmissione di Radio 4, Desert Island Discs.

Se i Beatles, di cui ha scelto A Ticket to Ride, sono per Noel "la cosa più grande che ci sia mai stata nel mondo della musica", i Pink Floyd non sono certo da meno e occupano una posizione di rilievo nel suo pantheon musicale.

"Conosco tutte le parole delle canzoni dell'album The Wall dei Pink Floyd", dice. "Potrei cantarle in sequenza immediatamente. Mi piacerebbe molto incontrare Roger Waters. Il suo modo di comporre canzoni è così semplice, ma la storia è talmente grandiosa e il tutto è talmente epico che mi piacerebbe saper scrivere un album così, un concept album. Penso che prima dovrei diventare estremamente presuntuoso, sai. Questo brano si chiama Nobody Home. Mi fa piegare la testa. Forse ho provato a copiarla tre volte, ricordo. Roger Waters, se sei in ascolto: un giorno ti leccherò la faccia!".

Tra i gusti musicali di Noel trova spazio anche la acid house. "Dopo il punk rock, la acid house fu la terza esplosione della cultura giovanile. Ebbe luogo nel 1987 all'Hacienda, locale situato a 40 secondi a piedi da casa mia", rammenta Noel, che aveva espresso la sua preferenza per quel movimento musicale già qualche mese fa, intervistato da Noisey (vedi l'ultimo video qui in basso).

Noel Gallagher dal vivo al Festival di Benicàssim il 17 luglio 2015
"Ricordo che una sera andai lì. Ovviamente non mi ero mai fatto di ecstasy. Ricordo che pensai: 'È una scemenza questa, come fa ad essere musica questa? Non ci sono parole! È solo drum machine e non riesco a sentire nient'altro'. Poi presi l'ecstasy e tornando a casa pensai: 'Questa è la cosa più grandiosa che abbia mai sentito in vita mia' ...".

"Questa canzone che state per sentire si chiama Voodoo Ray di un certo Gerald, che si faceva chiamare A Guy Called Gerald. Ascoltatori di Radio 4 di una certa età, potreste andare ad accendere il bollitore perché per voi forse non significherà molto, ma se siete degli ex frequentatori dei rave ... woop woop!".

Gli Smiths furono uno dei primi amori del giovane Noel, come disse qui. "Ho lavorato anche in un negozio di stampa serigrafica. La radio era sempre accesa", ricorda Noel. "Un pomeriggio misero su gli Smiths. Sentii Hand in Glove e mi chiesi: 'Wow! Cos'è questa?'. Amavo quella canzone perché fu il loro primo singolo. Fu importantissima per la musica in questo paese, specie per la musica alternative".

Noel ha lodato nuovamente gli U2, di cui - com'è noto - il figlio Donovan, 7 anni e mezzo, è grande fan. "The Joshua Tree all'epoca della sua pubblicazione fu ritenuto l'ennesimo disco, ma se lo riascolti ora è onestamente uno dei più grandi lotti di canzoni che siano mai stati scritti da una band. Amo gli U2 e non lo so ... se non li capisci non li capisci. E dovresti vergognartene. Questa è With or Without You, una delle più grandi canzoni mai scritte". 

Nella personale playlist di Noel non poteva mancare David Bowie. "Questa è una delle mie canzoni preferite di tutti i tempi", ha detto nell'introdurre il brano Let's Dance.

"David Bowie lo metto sullo stesso livello di John Lennon e Bob Dylan e tutti i più grandi. A metà degli anni Ottanta ci incontravamo in casa di questo mio amico, Paul Kelly si chiamava, ed eravamo tutti disoccupati. E la differenza tra la cultura della disoccupazione di allora e la cultura della disoccupazione di oggi è che allora non c'era nulla da fare durante il giorno. Oggi puoi startene lì seduto e vivere con il sussidio, fumare e guardare Cash in the Attic. Allora dovevi divertirti con i funghetti magici, questo e quello".

"Ricordo bene che una sera c'era questa cosa in TV, The five-minute profile: David Bowie. E non avevo mai fatto caso a David Bowie, non significava molto per me. E non avevo mai sentito la canzone Heroes prima di allora. Mi lasciò a bocca aperta. Feci: 'Wow! È straordinaria!'.  E l'unico motivo per cui per questa playlist non ho scelto Heroes è che mia moglie, l'adorabile Sara, stamane mi ha detto : 'Sceglierai Let's Dance di David Bowie, vero? Come? Sceglierai Heroes? Scegli Let's Dance. Me la fai ascoltare tre volte alla settimana, hai rovinato la canzone, ora la odio per quante volte la metti su. Non andare a Desert Island Discs senza mettere Last Dance!' ...".

oasisnotizie



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