sabato 25 luglio 2015

Noel Gallagher: "I Beady Eye? Me la rido perché hanno fatto cover dei miei pezzi. E sono stufo di chi produce dischi nella sua stanza da letto"

L'ex Oasis, intervistato negli Stati Uniti, punzecchia i Beady Eye del fratello Liam, scioltisi da qualche mese, e parla della musica attuale. "Ne ho abbastanza delle persone che producono i loro dischi nella loro cazzo di stanza da letto, ma in futuro i ragazzi si stuferanno del modern rock", dice. "Noi fummo l'ultimo grande motivo di aggregazione dell'epoca analogica, prima di Internet. Quando mi cadranno i capelli andrò in pensione". Noel spiega cosa hanno di peculiare i musicisti britannici e osserva: "Se noi degli Oasis fossimo stati americani avremmo imparato a suonare gli strumenti, io avrei fatto assoli di due ore e avremmo fatto schifo". E non ha dubbi: "Se dovessi scegliere tra vedere me solista e vedere gli Oasis, sceglierei di vedere gli Oasis, come il 95% delle persone".

Incontriamo Noel Gallagher l'8 maggio allo Shaky Knees Festival ("Festival delle ginocchia tremolanti") di Atlanta ("Shaky Knees, che cazzo significa?", si chiederà l'indomani sul palco).

Nonostante l'età che avanza, sfoggi ancora dei capelli perfetti.

Sono magnifici i miei capelli, vero? Vuoi toccarli? Quando cadranno andrò in pensione. Finché crescono scriverò canzoni. Se da qualche parte noti qualche chiazza pelata dovresti dire: "Oh, faremmo meglio ad andare a vederlo in concerto. Non sarà in giro ancora per molto".

Sei noto per essere un tipo che non ha peli sulla lingua. 

Mi vedono come un cazzo di vecchio stravagante che è sempre lì seduto in un angolo a chiamare tutti stronzi. È bizzarro. Potrei presentarmi ad un'intervista, dire: "Non voglio che mi facciate domande su X-Y-Z", chiedere di vedere prima le domande e poi provare le risposte. La vita, però, è troppo corta per fare queste cose, e non è una cosa veritiera. Ecco perché adesso la musica è una merda. Gli addetti stampa fanno venire agli artisti la paura di dire qualunque cosa.

Noel incontra Andy Bell allo Shaky Knees Festival, 9/5/2015
In un tweet al vetriolo Liam ti aveva canzonato per l'uso del sassofono nel tuo nuovo disco Chasing Yesterday: "Sol perché avete un SASSAFONO (Liam ha scritto proprio così, ndr) nel vostro nuovo disco, tutti vi credete i Pink Floyd".

Ditegli che si scrive s-a-s-s-o-f-o-n-o. Deve scandire correttamente le cazzo di parole. Lo ha scritto alla maniera dell'uomo di Neanderthal, quindi ecco qua. 

Una delle canzoni più iconiche degli Oasis, Don’t Look Back In Anger, la scrivesti in una stanza d'albergo di Parigi nel 1995. La buttasti giù e poi la tenesti nel cassetto per mesi. 

Se allora avessi saputo ciò che so ora, che quella canzone sarebbe vissuta per 25 anni nella coscienza pubblica, non l'avrei mai ultimata. Ci avrei sanguinato su. La gente la mette ai matrimoni e ai funerali e io qualche sera la canto e penso: "Non so neanche di che cazzo parli". Sai cosa intendo? Se qualcuno pensa che quella canzone sia grandiosa, è grandiosa solo grazie alla gente. Non per qualcosa che ho fatto io.

Com'è cantare i pezzi degli Oasis da solista?

Se dovessi scegliere tra vedere gli Oasis fare Champagne Supernova e vedere me fare Champagne Supernova, sceglierei gli Oasis. Il 95% delle persone direbbe: "Preferirei vedere gli Oasis". Gli Oasis, però, non sono insieme. Forse direi anche che quel 95% direbbe: "Be', questa è la cosa che si avvicina di più agli Oasis tra quelle che vedrò".

Dai tempi degli Oasis forse solo i Radiohead e i Coldplay hanno raggiunto quei livelli di fama e successo, ma ormai a far girare il mondo sono le pop star, non le rock star. E nessun artista solista del novero Ed Sheeran/Jake Bugg/Hozier salverà l'anima a nessuno. 

Sono le band ciò che fa girare il mondo, cazzo. Gli artisti solisti sono grandiosi, ora io sono uno di loro, ma immagina che i miei due album solistici li abbia pubblicati con una band nuova di zecca. E che avessi 24 anni e che tutti i tizi della mia band avessero l'aspetto di 24enni. Sarebbe la cosa più grande dai tempi degli Oasis!

Gli Oasis hanno fatto del loro essere British un'icona. Cos'è che contraddistingue i britannici?

I britannici sono particolari, più particolari degli americani. L'inglese ha adottato il blues e ci ha aggiunto il pop. Se i Rolling Stones fossero stati americani sarebbero stati fottutamente orrendi, ma siccome sono tizi inglesi che provano a suonare americani sono incredibili. Se gli Oasis fossero stati americani avremmo fatto schifo, perché avremmo tutti imparato a suonare i nostri strumenti e io avrei fatto assoli di chitarra di due ore. Siccome, però, nessuno di noi sapeva suonare, era tutto mentalità e spirito. Secondo la stessa regola, se i Doors fossero stati inglesi sarebbero stati vergognosi, cazzo. Jim Morrison sarebbe stato deriso da tutti. Tutta quella storia del Re Lucertola sarebbe stata piuttosto assurda per il sense of humor britannico.

Noel all'arrivo in Corea del Sud, 23 luglio 2015
Jack White è un'artista solista che si porta dietro tutto l'impatto che ha avuto la sua band, gli White Stripes. Anche per te vale questo?

Ho visto Jack White ed è un chitarrista sbalorditivo. E un grande mago stravagante vecchia scuola, ma deve venire dalle band questa cosa. Le band hanno più potenza. E ci deve essere più di una star nella band, ecco perché gli Stones sono diventati così grandi, e così i Beatles e gli Who. Le band britanniche hanno sempre John e Paul, Mich e Keith, Roger e Pete, io e Liam. Le band americane hanno sempre un solo tizio.

Apprezzi Chris Robinson, che dal 2002 è attivo anche come solista. Anche la sua band, i Black Crowes, era imperniata su due fratelli, Chris e Rich. E i Black Keys sono stati fondati da due grandi amici d'infanzia.

Ora lo dico in termini puramente britannici. Non penso che una band riuscirà a fare quello che gli Oasis hanno fatto, in termini di dimensioni e di portata, ma arriverà un momento in cui un'intera generazione di ragazzi saranno fottutamente stufi del modern rock.

Qual è il tuo parere sulla musica di oggi? Com'è cambiata rispetto a quando sfondaste voi?

Noel all'arrivo in Corea del Sud, 23 luglio 2015
Ne ho abbastanza delle persone che producono i loro dischi nella loro cazzo di stanza da letto. Se non altro noi siamo stati l'ultima grande band dell'epoca analogica. La nostra musica è stata l'ultimo grande motivo di aggregazione prima di Internet.   

Parlami dei Beady Eye. Si sono sciolti nell'ottobre del 2014 e negli ultimi tempi suonavano anche i vecchi brani degli Oasis. 

Mi sono fatto un po' di risate, perché questi tizi che erano nella band hanno fatto prestissimo a promuovere la loro musica e a dire, dopo che ci siamo divisi, che io li frenavo come compositori. Poi quando sono andati a suonare canzoni degli Oasis hanno fatto canzoni scritte da loro? No, hanno fatto tutte canzoni scritte da me!

Liam ha il diritto di suonare quelle canzoni? 

Be', lui per gli Oasis ha scritto una decina di canzoni. Ha il diritto di suonare quelle. Se ne ha il diritto? Tutti ne hanno il diritto. Può coverizzare qualunque delle mie canzoni (ride, ndr). 

Noel dal vivo al Festival di Benicàssim il 17 luglio 2015
Come definiresti i tuoi testi? 

Un po' goffi e ritriti. Mi riuscì molto facile per i primi due dischi degli Oasis scrivere di gioventù e rock and roll, perché era la vita che stavo vivendo. E ora trovo molto comodo scrivere canzoni sui rapporti umani. Penso che siano diventati più carichi di significato ... e al momento trovo molto facile essere vero. All'inizio trovavo molto facile essere vero, ma nel periodo intermedio l'ho trovato molto difficile. Perché la mia verità erano le droghe e i party. Ora la mia verità è che sono un po' più esperto e molto in là nel cammino della vita, quindi scrivo di quello.

Chasing Yesterday forgia gli "oasisismi" in termini più maturi. Ciononostante c'è un pezzo che non è oscuro. You Know We Can’t Go Back è una canzone d'amore con un grande ritornello tonante, ma è difficile non leggere nel titolo un significato sottinteso. È questa la domanda persistente: tornerai, potrai tornare agli Oasis?

Il titolo si spiega da solo, non potrebbe essere più chiaro di così. La metterò in termini vaghi specifici del mio caso, ovviamente. Parla di prendere fottute decisioni nella vita e rimanere fedele a quelle decisioni. E al diavolo le conseguenze.

Trad. by oasisnotizie - fonte: American Songwriter


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