giovedì 22 giugno 2017

Liam Gallagher: "La mia giornata tipo? Sveglia alle 5 e uscita per evitare chi mi chiede selfie. E agli artisti di oggi mancano le opinioni".

Vi proponiamo la traduzione integrale dell'intervista concessa da Liam Gallagher a Chris O'Connell di Absolute Radio il 15 giugno (l'audio è alla fine di questo post). Dell'intervista esistono delle videoclip che si aggiungono a quanto qui riportato e che abbiamo sottotitolato in italiano qui.

- Traduz. by oasisnotizie -

Non avrei mai pensato che avrei parlato con Liam Gallagher di aceto di sidro di mele. Si invecchia, eh?

"Lo prendo ogni giorno per la voce. Tè alle erbe con aceto di sidro di mele. Mia madre ne fa uso ogni giorno, ha l'artrite e ora fa il tip tap. E fa bene alle ossa. Si invecchia e le ossa iniziano a scricchiolare. Cura anche la psoriasi. Va bene per tutte le cose".  Liam lo disse anche al Guardian

Come va?

"Sono reduce dal concerto a Glasgow. E quando sei lì ti fai un po' di bevute, no?" 

Sì, laggiù non sono certo timidi quando si tratta di bevute.

"Quando ci dai dentro con quella gente rimani lì per un paio di giorni. Avevo anche perso il mio telefono, l'avevo lasciato in hotel. A proposito, grazie per avermelo restituito (Liam ha ringraziato anche su Twitter chi gli ha fatto ritrovare il telefono, ndr)".

Qual è la disciplina che segui attualmente?

"Mi sveglio presto e vado a fare una corsa quando posso. La mia sveglia è alle 5". 

Perché? 

"Perché vado a letto presto, mi piace un sacco. Alle 10 di sera sono a letto e appena poggio la testa sul cuscino mi sono addormentato. E poi mi sveglio alle 5, faccio un po' di stretching, prendo la mia roba da corsa e sono fuori dalla porta alle 6".

Cosa ascolti in cuffia?

"Niente. Sono tutt'uno con la gente e gli scoiattoli. È il momento più bello del giorno, non c'è nessuno con la fotocamera del cellulare. Se andassi a correre alle 10 mi farebbero: 'Possiamo fare una foto? Possiamo fare questo o quello?'. Non c'è nessuno in giro, è perfetto".

E poi?
 
"Poi torno a casa, mangio un po' di zuppa (porridge, ndr), bevo l'aceto di sidro di mele e poi ... vado al pub".

Ahahaha.

"No, ma vado a letto alle 10. Bisogna portare i figli a scuola, amico".

Ti ho visto al concerto benefico One Love Manchester.

"È difficile parlare di queste cose, perché non mi sono divertito, capisci? Non sei lì per godertele queste cose, ma è stato fantastico vedere tutti i ragazzi".

Ti piace suonare dal vivo? 

"Lo amo. Negli ultimi quattro anni mi sono annoiato a morte. Mi aggiravo per la casa facendo così: 'Cosa faccio?'. Ho tirato fuori un paio di canzoni, sono andato a trovare questo tizio della casa discografica e lui mi ha detto: 'Senti, vuoi un contratto?'. 'Sì, amico, facciamolo'. Eccoci, è bellissimo essere tornato a cantare canzoni, per i fan e perché è il mio mestiere. Il killer è la noia. Non c'entrano nulla le droghe o le bevute. È la noia. La noia ucciderà qualsiasi uomo". 

È vero. Quindi cosa hai fatto negli ultimi due anni?

"Me ne sono stato a casa a non fare nulla, a provare vestiti. 'Non vedo l'ora di tornare sul palco, quelle scarpe vanno bene con quella giacca ... Fantastico!'. Niente, gironzolavo per casa, amico. Tutto molto noioso". 

La tua fidanzata ora è contenta che tu sia tornato al lavoro quotidiano.

"È felice. È sempre con me comunque".

A maggio avete partecipato insieme al gioco The Crystal Maze. 

"Sì, non l'avevo mai visto perché ovviamente negli anni '90 ero fuori a fare quello che facevo. Lei ne è proprio presa".

Com'è andata? Noi vi abbiamo partecipato come Breakfast Show e io ho faticato.

"Sì, ho fatto fatica anch'io, ma abbiamo vinto. Abbiamo battuto questi altri che ... non ricordo chi fossero, ma abbiamo vinto. Mi piace la parte finale, quando ti prendi tutti i dolci. Si tratta di quello, amico! È andata bene, c'era un bar lì e quindi siamo andati al bar dopo".

L'altra squadra sapeva che Liam Gallagher partecipava al Crystal Maze? Non riesco ad immaginarti in tuta. 

"Sì, indossavo la tuta. Avevo la roba da corsa, la bandana. Quindi nessuno mi ha toccato i capelli". 

Eri stiloso anche in tenuta Crystal Maze?

"Si notavano le sopracciglia, amico". 

È uscito il tuo singolo Wall of Glass.

"È 'sporca' e mi piace. Non c'è niente di simile in giro. Tutta questa gente che ha le chitarre ... La chitarra bisogna attaccarla alla corrente, amico! Capisci? Non solo per metterle in mostra. C'è abbastanza gente con chitarre, ma le indossano attorno al collo come gioielli, capisci? Attaccatele alla corrente, amici, alzate il volume!". 

Forse non mi ringrazierai per questo, ma c'è quel grande sound travolgente alla Oasis. 

"Ti ringrazio per averlo detto. Gli Oasis sono fighi, amico. Quando canto sono io, amico, è quello il mio sound. Non voglio fare un album jungle, capisci? Ma ho un testo grime al momento".

Tra tutta la musica che è in voga al momento, quella che ti incuriosisce di più è quindi il grime?

"Il mio figlio maggiore. Lennon, è preso da tutta la roba classica: Beatles e Stones e quella roba. E Gene è un po' un tipo alla Who, ma gli piace anche il grime. A mio figlio Gene piace il grime, è preso dalla roba di Skepta. Mi esibirò in alcuni festival con lui quindi quest'anno a quella roba darò un ascolto".

Ai tuoi figli piace Harry Styles o qualcosa del genere?

"No, Dio, no!".

Tuo figlio Gene è alle prese con l'esame di terza media al momento? Sei rimasto contento del suo risultato?

"No. Gli ho detto: 'Fai del tuo peggio, amico!' ... Mi sveglio la mattina e confondo le cose, ma penso sia stata un po' dura. Gli ho detto: 'Fai del tuo meglio!', ma c'è molto stress sui ragazzi, quindi gli ho detto che è solo una piccola parte della sua vita, di non preoccuparsi".

All'età che ha lui tu pensavi già che la tua unica strada sarebbe stata quella di diventare una rock star?

"A 15, 16, 17 anni non ero proprio preso dalla musica, amico. Per niente. Giocavo a calcio al parco. Se vedevo qualcuno con la chitarra gli tiravo addosso la palla. Poi ho sentito gli Stone Roses. Erano come noi, non indossavano pantaloni di pelle. Indossavano lo stesso tipo di vestiti che indossavamo noi al parco. E ho pensato: 'Sì, amico, questo è quello che fa per me' ...".

Quindi sono stati gli Stone Roses il punto di svolta per te?

"È stata la mia rivelazione, sì. Ian Brown, John Squire e i ragazzi. È stato quello. Non devi indossare pantaloni di pelle e scarpe a punta per far parte di una band, amico capisci?".

Gli Stone Roses avevano il loro stile.

"Esatto. Indossavano la roba che indossavamo noi, ma suonavano questa musica magica, quindi ..."

È bello tornare con un gran bel sound e un gran bel disco e pensare: 'È questo quello che faccio io'?

"Certo. Sì, senza dubbio. Io faccio questo, faccio musica e canto meglio che posso per regalare bei momenti alle persone. Gli ultimi quattro anni, durante i quali sono rimasto fuori dalle scene, sono stati orribili. So che a certa gente sono mancato e so che a certa gente è mancato odiarmi. Lo capisco. Non piaccio a tutti, ma quando ci sono io in giro è un posto migliore".

Quali artisti ti piacciono al momento?

"Sembro sempre aggressivo, ma dico nessuno. Non mi viene in mente nessuno. Non nella guitar music".

Perché pensi che la guitar music sia diventata così?

"Non lo so, amico. Sono tutti pietrificati, temono di perdere la carriera. Non entri in una band per fare carriera, ma per fare musica. E sembrano tutti seduti sullo steccato. E non possono dire nulla. Tutti dicono la stessa cosa, ma questa cosa è il nulla assoluto. Pensano: 'Poi non fanno sentire la mia canzone o mi scaricano'. Che senso ha stare in una band? Che senso ha vivere la vita così? Abbiate un'opinione! Io la vedo così e penso che questo traspaia nella musica. Se hai un'opinione, questa deve venire fuori nella musica che fai".

Voi avevate un messaggio da trasmettere: c'era rabbia, energia, un'affermazione da fare nella vostra musica, che era grande e sfacciata.

"Sì, amico. Non so cosa fosse. Semplicemente: 'Spassatevela! Sarete qui una volta sola!' ... ". 

- Traduzione by frjdoasis -





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