venerdì 12 giugno 2015

Noel Gallagher: "Da quando le mie canzoni non le canta Liam mi sono liberato di un peso"

In una recente intervista concessa a Cleveland, in Ohio, dove il 2 giugno si è esibito al Rock and Roll Hall of Fame and Museum, Noel Gallagher ha parlato del processo di composizione del suo nuovo album Chasing Yesterday, spiegando come è cambiato il suo approccio in termini di scrittura vera e propria dei brani ora che il cantante dei suoi brani non è più suo fratello Liam, una situazione che era divenuta - a suo dire - "un peso di cui mi sono liberato". 

"È curioso scrivere canzoni che deve cantare qualcun altro", ha detto il 48enne. "È una cosa stimolante scrivere testi che hanno significato per te che li scrivi, ma che devono anche essere sostenuti e resi reali di fronte ad un pubblico da un cantante". 

"A me piaceva farlo", precisa il musicista, "ma devo dire che, da quando quella opzione non è più valida, questa cosa che faccio ora è molto meglio per me, perché se scrivo un brano che parla di una ragazza, di una coppia, di una situazione, so chi è quella ragazza, quindi posso trasmetterlo meglio rispetto ad un cantante a cui dai la canzone e che pensa che tu stia scrivendo una canzone su tua moglie e magari fa: 'Non la canto questa, cazzo'. Capisci? Quindi è più facile, ora lo trovo molto più facile. E posso dirlo solo perché vengo da quella situazione con gli Oasis". 

Noel va oltre e descrive la precedente esperienza come una zavorra di cui si è liberato volentieri. "È come se mi fossi tolto un peso dalle spalle, perché non devo preoccuparmi di cosa farà del mio testo il cantante. Lasci che le cose scorrano, capisci?".

"Ora non ho limitazioni riguardo ai musicisti che partecipano al disco", continua Noel. "Quando sei in una band e il bassista non sa suonare in un certo modo sei nella merda fino al collo. E se quel cantante ha soltanto una certa estensione vocale allora sei nella merda fino al collo. Ora, invece, non ho un bassista. Non ho un batterista. Non ho nessuno. Mi limito a scegliere il meglio che c'è per una particolare canzone o progetto o quello che è". 

Secondo l'ex chitarrista degli Oasis questa è una crescita professionale. "È per questo che sento che sto evolvendo un pochino. Non molto, comunque a me piace quello che faccio. Se, però, dal cielo piovono canzoni che possono essere trattate in modo diverso allora posso chiamare chiunque per tirare fuori quel particolare suono o atmosfera. Parte del lavoro di chitarra del mio nuovo album o dell'album precedente non sarebbe neanche esistito se facessi ancora parte di una band, perché nel disco ci sono tre diversi chitarristi e nessuno di questi sono io. Quindi posso ingaggiare gente migliore di me o di chiunque altro facesse parte della mia band e chiedergli di suonare per il mio disco. E tutto va a beneficio dell'ascoltatore".

"Fare il cantante comporta responsabilità maggiori? Bisogna essere sul pezzo già dalle 9 di sera. Quindi non c'è spazio per scompigliarsi i capelli, ma è giusto così. Faccio questa cosa da vent'anni, quindi non sto bluffando".

oasisnotizie - via rockhall.com


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