mercoledì 16 marzo 2016

Noel Gallagher: "Reunion degli Oasis? Non ora, ma alla fine avrò bisogno di soldi e allora sì. Com'è oggi? Adele fenomeno pop del mondo. E ho detto tutto"

Noel Gallagher ha rilasciato alcune dichiarazioni alla radio brasiliana Radio Rock 89FM in occasione del concerto tenuto domenica a San Paolo. Ecco la nostra traduzione. AUDIO ALLA FINE DEL POST

Qual è la tua opinione sulla cultura brasiliana e i fan brasiliani?

Il Brasile è un posto dove ogni volta non vedo l'ora di tornare. Qui non ho mai fatto un brutto concerto. Dopo i concerti ho trascorso delle bellissime nottate e incontrato della gente incredibile. Il Brasile è uno dei posti migliori dove venire a suonare ed è per quello che ci torniamo sempre. 

Sei famoso anche per essere appassionato di calcio. Tifi per qualche altra squadra oltre che per il Manchester City?

Tifo solo per il Manchester City. C'è solo un'altra squadra che sostengo ed è la squadra femminile del Manchester City.

Come vedi la scena musicale odierna?

L'industria musicale in cui fui coinvolto nel 1993 non esiste più. La gente andava a comprare i dischi, ora i dischi vengono da te. Tutto ciò che devi fare e premere un bottone ed eccotelo lì. Quindi qualcosa è cambiato in meglio, per il consumatore, e qualcosa in peggio, per l'artista, ma la qualità della musica pop sta decadendo di molto. Sai, il maggiore fenomeno pop del mondo è Adele. E ho detto tutto. Ma non mi siedo a lamentare la perdita dell'industria musicale. Io me la passo ancora bene ed è questo tutto ciò che conta per me.

Qual è la fase della creazione di un album che ti piace di più?

Sono tutte fasi molto importanti, per varie ragioni. Trascorrere del tempo in studio e registrare un album - e lo senti da questa musica che sta venendo fuori dalle casse, che sai già che la gente apprezzerà - è una cosa grandiosa. E poi salire sul palco e suonare quella musica alle persone e vederle reagire come speravi è anche quella una cosa incredibile.  

La cosa che preferisco, però, credo sia la più difficile delle tre: creare musica dal nulla. Ed è quella la cosa più appagante. È la cosa più difficile, a volte può essere la cosa più frustrante, perché magari scrivi una canzone per dieci anni e non la completi mai, ti fa impazzire. Altre, invece, le scrivi in cinque minuti. 

Quindi delle tre fasi preferisco la composizione, ma suonare dal vivo è una cosa talmente preziosa e meravigliosa che non riesci mai a smettere di farlo. Non smetterò di esibirmi dal vivo finché sarò fisicamente in grado di farlo, perché interagire con un pubblico e commuoverlo è fantastico. 

Qual è stata l'ispirazione per Chasing Yesterday? E di quali pezzi vai più orgoglioso?

La mia ispirazione viene dalla mia collezione di dischi, capito? Penso che Ballad of the Mighty I sia una gran bella registrazione, e lo sono Riverman e The Girl With X-Ray Eyes. Quando ultimo i dischi non mi siedo ad ascoltarli per andarne orgoglioso, dato che già quando entro in studio mi aspetto che il disco sia fantastico, sai. E se sento che è grandioso allora è solo quello che ci si aspetta che io faccia. Per questo motivo non mi sconvolgo dicendo tra me e me: 'Wow, ho fatto un disco grandioso! Ne vado così fiero'. Mi aspetto che sia fantastico.  

Durante la carriera degli Oasis, la gente apprezzava i tuoi brani più di quanto tu sperassi o è il contrario?

Vent'anni fa, quando gli Oasis pubblicavano singoli come Wonderwall o Don't Look Back in Anger e Some Might Say, ed ero in studio a comporre i lati b, non pensavo molto al fatto che quelli sarebbero stati lati b. Lati b come Talk Tonight, Half the World Away, Listen Up e The Masterplan sono divenute canzoni talmente apprezzate dai fan che la cosa mi ha colpito vent'anni dopo, quando ho pensato: 'Wow, non avrei mai pensato che quelle canzoni avrebbero significato qualcosa per qualcuno'. Ed è quella la cosa meravigliosa: quando i fan della mia musica, anche se adorano Wonderwall o Don't Look Back in Anger e quelle lì, amano fottutamente anche altra roba che forse altra gente non conosce neanche. È una bellissima sensazione, in qualche modo hai segnato la vita della gente senza neanche provarci. 

Ci sarà una reunion degli Oasis?

Ai fan piacerebbe molto che succedesse, ma a me non importa, capisci? Sono stato negli Oasis per vent'anni. Abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare. Se dovessimo riformarci sarebbe per soldi - e non c'è niente di male, io i soldi li amo fottutamente - ma non ho bisogno di soldi. Quando, però, avrò bisogno di soldi - e alla fine avrò bisogno di soldi - fidatevi di me: ci riformeremo fottutamente, per soldi penserei!

C'è ancora qualche obiettivo da raggiungere nella tua carriera, qualcosa che non hai fatto e che vorresti fare?

Le cose che avrei voluto che succedessero - e che potrebbero ancora succedere - sono fuori dal mio controllo. Per esempio sarebbe stato bello avere un album al primo posto in America. Ho solo avuto due dischi al secondo posto. Sarebbe stato bello se avessi potuto andare ai Grammy e vincere un Grammy. Sarebbe bello scrivere una canzone per un film e vincere un oscar, così potrei portare mia moglie agli oscar e potrebbe dimostrare che è più bella di qualunque attrice del mondo, giusto? Ma tutte queste cose sono fuori dal mio controllo, quindi spetta alla gente decidere.

Personalmente mi piace proprio tanto il processo che prevede sedersi, scrivere una canzone e registrarla. In quel senso non mi siedo a pensare: 'Oh, avrei voluto fare un album reggae!', capisci? Non faccio - qual è il termine? - mosse musicali del tipo: 'Dovrei scrivere un album dance'. Semplicemente scrivo canzoni regolarmente e quando vado in studio scelgo le migliori canzoni. Ho un certo stile e amo suonare la chitarra e basta. E penso che se alla mia età, adesso, dovessi fare un album reggae o dance sembrerei un po' un cazzo di idiota. Quindi scrivo le migliori canzoni che riesco a scrivere con la mia chitarra e semplicemente provo a spassarmela. 

Un saluto ai nostri ascoltatori?

Ciao, sono Noel Gallagher e state ascoltando Radio 89. E ascoltate, non sto sparando cagate: è senza dubbio una delle migliori radio rock del Brasile! Viva o Rock! No, non è un nome di un rocker irlandese. 

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