sabato 14 aprile 2012

Noel Gallagher rivela: "Un altro album? Forse passeranno anni. Ora faccio solo quello che mi rende felice"

"A novembre questa band si scioglierà e chissà cosa accadrà dopo. Potrebbero passare anni prima che io faccia un altro album. Non domanderò a loro di aspettare".

Lo ha detto Noel Gallagher a utsandiego.com, pochi giorni prima del concerto dei suoi High Flying Birds al Balboa Theatre di San Diego, previsto per martedì 17 aprile. Lo show è in programma tra le due performance della band di Gallagher al Coachella Valley Music & Arts Festival (sabato 14 e sabato 21 aprile ).

Poi Noel ha parlato ancora dei cambiamenti che la sua nuova carriera come solista ha comportato.

"È bello andare in studio ed essere in grado di lavorare con il ritmo mio, dettare la direzione dell'album e fare quello che volevo quando volevo. È bello essere in tour ora e sapere che tra 20 minuti lascerò l'hotel e che il concerto si terrà. So che accadrà e durerà un'ora e 50 minuti".

"Con gli Oasis, invece, poteva capitare che scendessi all'ingresso dell'hotel per andare al concerto ed era 'Il concerto non si farà'".

Duke Ellington, uno dei più grandi e prolifici compositori del ventesimo secolo, quando gli si chiedeva cosa lo ispirasse a comporre diceva: "Datemi una scadenza".

Noel non è della stessa idea. "Ah. Noi non abbiamo scadenze nel rock 'n' roll, è questa la definizione reale di rock'n'roll, no? Credo che quei ragazzi jazz, a quell'epoca, Duke e tutti loro, scrivevano su ordinazione. Il rock'n'roll è molto diverso, per definizione non aderisci a dei calendari".

The Death of You and Me ha una parte di fiati che sembra uscita da New Orleans. C'è un po' di Louis Armstrong e della Dirty Dozen Brass Band nel suo disco?

"Potresti trovare un po' di ragtime e di quella roba là", spiega Noel. "Non molta. Non sono esperto, una volta ho visto un documentario sul ragtime e ho pensato che è un po' come i primordi del blues e del jazz, musica per l'uomo comune. Mi piace. E mi piace Sun Ra. È incredibile".

Noel ha rivelato che si è avvicinato al musicista dell'Arkansas grazie ad alcuni amici che sono grandi musicisti jazz. "Poi per esclusione sono arrivato a Sun Ra, era un po' psichedelico. Non credo di avere nessun album suo, ma ho 180 canzoni sue. La mia canzone preferita tra le sue è Angels and Demons".

La band di Noel è composta da lui, tre britannici e uno statunitense.

"A parte Tim (Smith, ndr), che è americano, siamo tutti britannici, sì. Conosco questi tizi da molto tempo. Sapevo che sapevano suonare e che con loro avrei potuto andare d'accordo. Sapevo cos'erano capaci di fare. L'unica cosa che ho chiesto a Tom è stata: 'Sai suonare tutte le canzoni, ma potresti indossare delle fottute scarpe fighe?'. Se ha obbedito? All'inizio è stato un problema, Indossava quelle che so descrivere solo come scarpe da donna giapponesi. Ora è figo. Indossa quelle che sembrano scarpe da uomo orientali".

Il rock è una cosa da giovani. Il furore creativo di Noel è cambiato quando ha raggiunto la mezza età?

"Sicuramente sì". dice Noel. "Ero molto motivato quando ero sui vent'anni, ossessivamente motivato ad essere il migliore, scrivere il più possibile ed essere il più grande. Poi verso i trent'anni avevo perso per così dire la mia strada, ero un po' disilluso. E verso i quarant'anni e anche ora sono stato più ispirato che mai. Ora quella cosa la capisco tutta".

C'è stato un momento in cui hai fatto "aha!" e sei poi giunto a questo momento di chiarezza?

"Allora, ho deciso di non seguire più questa cosa. Che senso ha pubblicare dischi per il gusto di pubblicarli? C'è abbastanza musica nel mondo, arrivi ad una certa età e fai solo le cose che ti rendono felice. Al nostro concerto l'altra sera qualcuno continuava ad importunarmi a proposito del mio prossimo disco. Ho detto: 'Che cazzo c'entra con te?'. Ha detto: 'Ti amo proprio tanto, voglio di più'. Ho detto: 'Non me ne fotte un cazzo di cosa vuoi tu'".

Il rock'n'roll può invecchiare con grazia? E se lo fa finisce di essere rock'n'roll?

"Be', la vedo sotto due aspetti", spiega Noel. "Vado a vedere Paul McCartney e penso: 'Wow, ha 70 anni e qualcosa, è stato un Beatle, loro erano rock, non se ne fottevano un cazzo, hanno inventato l'assunzione di droghe e hanno cambiato il mondo'. Lo guardi ora e pensi: 'Che tizio supersimpatico, fa la sua cosa. È un grande showman, eccezionale'".

"Poi vedi Neil Young e dici: 'Diamine, il rock'n'roll è vivo e vegeto!'. Perchè è rock, sia che sieda su uno sgabello con un banjo, sia che suoni con i Crazy Horse. È sempre punk rock".

oasisnotizie - via UT San Diego

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