Sul disco ha detto: "Non sono teso, non lo pubblicherei se non pensassi che fosse bello. Sarà qualcosa di nuovo per i fan degli Oasis o i fan di Noel Gallagher. Vediamo che ne pensano delle trombe. Sono solo canzoni vere, in cui la gente si rispecchia, non mi piace spingermi molto oltre. È qualcosa di vario, io suono il 90% degli strumenti, quindi ha un tocco musicale diverso, è un breve viaggio dalla prima all'ultima traccia, che ha un filo conduttore: speranza e amore. Non so, sarà la gente a trarre le sue conclusioni. The Death Of you And Me suona diverso rispetto al resto del disco".
Noel ha proseguito ribadendo che la sua non è una band: "Il nome High Flying Birds l'ho scelto mi è sembrato piuttosto figo. Nella mia visione romantica del futuro credo che, a lungo termine, pian piano raccoglierò un gruppo di musicisti e toglierò 'Noel Gallagher' dal nome e ci chiameremo gli High Flying Birds. Lasceremo da parte le canzoni degli Oasis e faremo solo roba tutta nuova. Quando ci vedrai capirai che ora non siamo una band, mi stanno tipo aiutando. Siamo solo buoni musicisti. Forse alla fine del tour andrò - oso dire così - a fare qualcos'altro, una band non mi può stare dietro, ho un modo di lavorare piuttosto stravagante. La prossima volta la cosa potrebbe essere completamente diversa, non lo so".
"Quante canzoni di queste avrei scelto se ci fosse stato un altro album degli Oasis? Forse sette. Ce ne sono due registrate che basta sentirle ... erano state scritte per gli album degli Oasis e mai usate: Stop The Clocks e Record Machine. A parte quelle, credo che nessun altra suoni oasisiana. Allora scrivevo canzoni per rock da stadio perchè eravamo una band rock da stadio, non pensavo alle trombe o a questo o quell'altro".
A Noel è stato poi chiesto se i Noel gallagher's High Flying Birds siano la continuazione naturale degli Oasis più di quanto non lo siano Beady Eye. Noel ha risposto: "No, i Beady Eye sono la continuazione più naturale dei ragazzi che facevano parte degli Oasis. Non ho avvertito pressioni, non ho cercato di essere diverso. Ho solo registrato le canzoni come sceglievo di fare quel giorno. Non avevo una band e non pensavo ai concerti. Ero in studio e le registravo per me. Negli Oasis avevo sempre un quadro generale a lungo termine: di qui a cinque anni, di qui a due anni ... Qui no, ho fatto un disco che penso sia bello. Il quadro generale deve ancora formarsi".
È difficile scegliere quale sarà il singolo e quale la b-side?
"Ho faticato solo cinque anni dopo (in realtà erano tre, ndr) la pubblicazione di Morning Glory, quando ho dovuto scegliere le b-side da inserire in The Masterplan. A quel punto pubblicavi singoli. Su quattro canzoni del singolo tre erano b-side. Non ci è mai successo di dire: ci servono due nuove canzoni. Ero ad un punto della mia carriera in cui qualunque cosa scrivessi era incredibile. Se potessi tornare indietro prenderei quelle canzoni e quelle formerebbero il terzo album (solista). Quanto a questo progetto, avevo 38 canzoni da cui scegliere. Ho scelto quelle che ritenevo le migliori per un album. Poi ci sono 10, 12 o 13 altre che faranno parte del secondo album. Di quelle rimaste fuori prenderò le migliori come b-side. È una cosa istintiva: le scegli per l'album perché pensi che sappiano raccontare la storia meglio delle altre, ma penso che alla gente piaceranno. Com'è noto, non ho mai pubblicato qualcosa che abbia fatto schifo".
Pressione dovuta al fatto che non sono più gli Oasis?
"Ci saranno due fasi. Il disco è immune alle critiche della stampa, perché è il migliore che potessi fare. Quando la gente lo sentirà capirà di cosa sto parlando. Dal punto di vista delle esibizioni dal vivo c'è più pressione, perché gli Oasis eran odavvero una delle migliori band dal vivo, non so se ci hai visto dal vivo ... ma dal palco mi rendevo conto di quanto fossimo grandiosi. Ricerare quella cosa con gente diversa sarà molto difficile. la gente giudicherà e dirà: 'Oh, non è bello com con Liam' o quell'altro, ma va bene, dobbiamo accettarlo. Io non penso assolutamente che questa cosa possa in una qualche maniera avvicinarsi a quello che hanno raggiunto gli Oasis, perché eravamo tra i migliori e cose così forse ti capitano una sola volta nella vita".
Una riflessione sullo scenario in cui esplosero gli Oasis.
"Siamo arrivati sulle scene prima di Internet, telefonini con fotocamere ... Siamo stati l'ultima grande rock'n'roll band. Per vederci dovevi stare nella stanza, per ascoltarci dovevi comprare i dischi. Era un momento storico particolare, la gente ora prende la musica gratis. Oggi è la gente che non è ispirata. La musica può essere fantastica, ho sentito della musica fantastica, ma riesci a pensare che altre persone faranno una musica così bella?".
Ciò significa che pensi che molta gente voglia o volesse essere Noel Gallagher? O Liam Gallagher?
"Sicuramente Liam", ha risposto Noel ridendo. "Non penso che nessuno voglia essere me, sai, a parte i miei due figli forse. La gente va girando per strada vestita come Liam o pavoneggiandosi come Liam. Io non sono mai stato un fenomeno nel look".
Noel non si dice entusiasta del sold out in sei minuti per il tour di ottobre.
"Ho fatto aftershow parties più grandi di questi concerti ... Non è una cosa di grande importanza. Il totale di biglietti venduti per questo tour non eguaglia le vendite di una serata degli Oasis a Wembley. Quindi non farò party dopo i concerti. Sono solo piccoli concerti, forse mi ci abituerò. Se non sto nella pelle all'idea di andare on the road? No, darò solo il meglio di me stesso, ma spero che la gente non venga a vedere qualcosa, perché non c'è nulla da vedere. Non so fare movimenti, non ho imparato giochi di prestigio. Non ho nulla da dire. Spero che le canzoni che ho scritto siano sufficienti per portare avanti la serata. Spero che la gente venga ad ascoltare perché, credetemi, non c'è nulla da vedere", ha concluso Noel ridendo.
tradotto da frjd - oasisnotizie
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