martedì 9 agosto 2011

Intervista a Noel: "Ci saranno solo 10 minuti di Oasis su un'ora e mezza"

Com'è nato Noel Gallagher's High Flying Birds? In buona misura dalla noia. Lo ha detto Noel Gallagher in un'intervista concessa alla rivista Rolling Stone, di cui vi proponiamo una traduzione. Il cantautore ha dichiarato: "Ero in una band, giusto? E l'ho lasciata. E poi ho scritto alcune canzoni. Mi erano rimaste molte canzoni del periodo con la band. E poi ho scritto altre canzoni. E dopo un paio d'anni in cui me ne sono stato seduto a casa ho avuto un figlio. Ho traslocato. Mia moglie ha deciso che era ora che facessi qualcosa perché la stavo seccando".

Il nome del suo nuovo sodalizio musicale si ispira alle rock band degli anni '60. "Stavo ascoltando i Peter Green's Fleetwood Mac e facevo 'Oh, Noel Gallagher's qualcosa'. Poi un giorno stavo scartabellando i CD e c'era High Flying Bird dei Jefferson Airplane. E ho fatto: 'Porca troia, sono un genio. Sono un cazzo di genio'".

Per la nuova band Noel ha chiamato alcuni amici di vecchia data, tra cui il chitarrista David McDonnell e il bassista Russell Pritchard. Dal punto di vista creativo l'esperienza di questo album è stata più gratificante rispetto agli ultimi lavori con gli Oasis. "Per stare in una band devi accettare il fatto che bisogna scendere a compronessi. Stavolta non ho dovuto spiegare a nessuno come funziona. Ero stufo a morte di dover scrivere canzoni per altre persone. È stato un processo di registrazione molto sereno, pacifico. Sono sicuro che sarà bilanciato dal caos completo e dalla frustrazione per quanto riguarda le esibizioni dal vivo".

Per il disco Noel si è affidato ancora una volta al produttore Dave Sardy, già dietro le quinte degli ultimi due album degli Oasis. Noel dice che gli interessava poco che il disco avesse un sound diverso da quelli degli Oasis. "Ho un certo stile e non controllo quello che scrivo. Non sono tecnicamente dotato al punto da poter provare qualsiasi tipo di musica. Vorrei poter scrivere un cazzo di disco come Raw Power o Wish You Were Here o avere le capacità di un camaleonte musicale. Ma, fanculo, non ce le ho. Scrivo solo queste canzoni perché per me sono reali e provengono da uno spazio di verità. E basta. Non me ne fotte un cazzo di essere diverso. Voglio essere lo stesso. E questo stesso di per sé mi rende diverso".

Per il momento per ottobre è previsto solo un breve tour nei teatri del Regno Unito e in Irlanda, ma Gallagher assicura che ci saranno altri concerti e una serie di date in America a novembre. "Negli ultimi dieci anni ho suonato negli stadi. L'unica volta che mettevo piede in un teatro era per andare a vedere una cazzo di commedia. Quindi sarà molto più piccolo e la cosa mi rende trepidante. Devo vederlo".

Gallagher non si lascia convincere da chi gli fa notare che poter vedere in faccia la gente in luoghi così piccoli è un bel cambiamento in positivo. "No, fanculo", risponde. "No, non voglio vedere in faccia nessuno. Non voglio che nessuno parli fottutamente con me tra le canzoni. Non voglio per un cazzo firmare niente per nessuno. Sono abituato ad avere la gente ad un chilometro. Quella cosa fa per me. È più snervante suonare di fronte a gente che è a due passi da me".

Questa linea di pensiero viene seguita per un altro po' di tempo. "La gente continuaa dire: 'Oh, sarà fantastico uscire dalla tua zona di comodità'. È tipo: 'Vaffanculo!'. Esci tu dalla tua cazzo di zona di comodità. Non ho la fottuta intenzione di uscire dalla mia. No, per nessuno stronzo. È fottutamente sparita! Bastardo della fottuta zona di comodità. Sono alle prese con la costruzione di un'altra e, credimi, da questa non uscirò".

Durante i concerti saranno presentate le nuove canzoni, ma, com'è noto, ci sarà spazio anche per i vecchi brani degli Oasis. "Sto soltanto suonando canzoni che ho scritto. Non è che sarà tipo 'Sono Morrissey e suono le canzoni che qualcun altro ha scritto per me'. Queste canzoni le ho scritte tutte io, con tutte quelle parole. Sono canzoni mie. Non sto facendo canzoni del catalogo Oasis che si associano a Liam. Non so cantare come canta lui. Non sto neanche facendo chissà quante canzoni degli Oasis, onestamente. Su un totale di un'ora e mezza ci saranno 10 minuti di Oasis. Quindi forse quattro canzoni. Non immagino proprio il giorno in cui non suonerò canzoni degli Oasis. Comunque ho sempre pensato che la maggior parte delle band dovrebbe suonare canzoni degli Oasis. I Foo Fighters ne dovrebbero sicuramente faare un paio. I Green Day potrebbero farne anche più di una o due. I Radiohead? Voglio dire, guardiamo in faccia la realtà. Sarebbe una serata migliore".

oasisnotizie - via rollingstone.com



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