venerdì 12 agosto 2011

Ex Oasis, Andy Bell attacca Noel Gallagher: "Bugiardo e manipolatore con la stampa"

Andy Bell è a Stoccolma, ma il suo pensiero rimane rivolto al Giappone e al terremoto di aprile, che costrinse i Beady Eye a cancellare il loro tour nel paese asiatico. Lo incontriamo per parlare della loro imminente visita nel paese e della conferenza stampa di Noel Gallagher, a proposito della quale Andy ha qualcosa da chiarire.

Al Japan Times il chitarrista della band ha detto: "Eravamo in tour quando abbiamo visto al telegiornale la notizia e le immagini del terremoto e dello tsunami. Sapevamo di avere in programma un tour in Giapppone e che non saremmo stati in grado di farlo. Il Giappone è un gran bel posto, ci piace un sacco suonare lì. Gli Oasis ci sono stati molte volte, circa 10, e non sarebbe stato giusto se avessimo solo cancellato il tour rimborsando chi aveva pagato il biglietto, per poi dimenticarcene".

La band di Liam Gallagher ha cercato sin dall'inizio di dare il suo contributo alla ricostruzione post-terremoto. È stato lo stesso Liam ad animare l'organizzazione del Japan Disaster Benefit alla Brixton O2 Academy di Londra il 3 aprile scorso. Il giorno prima i Beady Eye erano tornati in studio appositamente per registrare una cover di Across the Universe dei Beatles, messo sul mercato per finanziare la British Red Cross Japan Tsunami Appeal.

"Volevamo rendere questo concerto il più speciale possibile: tutto faceva parte della stessa cosa. Era una canzone per la quale parlavamo da un po' di una cover e ci è sembrata adatta al momento. È stato fatto tutto in una concitata settimana. La nostra band ama il Giappone. Abbiamo proprio sviluppato un amore per il posto. Ci piace la gente. Noi capiamo loro e loro capiscono noi. Abbiamo sentito il terremoto ... non è stato solo qualcosa che è successo in un altro posto del mondo".

L'affetto è reciproco. I Beady Eye esordiranno sul suolo giapponese questo weekend al Summer Sonic Festival. L'interesse per i fratelli Gallagher, seppur ridotti a uno nella band, resta molto forte qui. Bell definisce i due fratelli "un'istituzione".

"Ci sono stati aspetti sorprendenti, sì", ammette Bell a proposito del nuovo inizio post-separazione tra i fratelli, avvenuta alla fine di agosto di due anni fa. "Per me lo shock principale è stata la gente che si aspettava che avremmo fatto proprio schifo", spiega, scoppiando in una risata. Perché alla notizia che la band avrebbe proseguito senza la sua "mente" molti hanno storto il naso e hanno deriso l'idea? "Be', sappiamo perché", dice Andy. "Solo perché Noel lascia gli Oasis ogni cosa che fanno gli altri è destinata ad essere merda assoluta? Questa è stata una vera sorpresa. Sai, ci sono Liam Gallagher, io, Gem Archer, Chris Sharrock, perchè sarebbe dovuto essere qualcosa di diverso da una cosa grandiosa? Anche noi eravamo nella band: Liam era la voce!".

Bell prosegue, tirando in ballo le capacità di manipolatore di Noel nei confronti della stampa. La critica al maggiore dei due Gallagher si fa più aspra.

"Era Noel che trattava con la stampa e le cose venivano presentate sempre dal suo punto di vista. Aveva espresso delle opinioni personali sui membri della band che non erano una cosa buona per la band nel suo complesso. Era solo quello che pensava lui. Noi non dicevamo mai la nostra. La gente aveva sentito per 10 anni le opinioni di Noel come se fossero quelle degli Oasis. Ed ecco dove ci ha portato, come se l'unico da cui aspettarsi qualcosa di decente sia Noel. Liam ha vedute valide. E ora sta dando fiato a queste vedute".

La nostra chiacchierata con Andy ha luogo due giorni dopo la conferenza stampa in cui Noel a Londra ha annunciato i dettagli del suo prossimo album solista. Andy ha assistito alla conferenza?

"Sì, l'ho vista".

Che ne pensi?

"Stronzate", replica di botto. "Ha mentito su molte cose. Il litigio sulla Pretty Green è una menzogna, quello che ha detto sul V Festival e sul fatto che la laringite di Liam fosse falsa è una bugia. Non lo so, forse è convinto che la verità sia quella. Non so cosa gli passa per la testa. Lo conosco, quindi non sono deluso. È fatto così. So come fa girare la stampa. Ha usato la stampa per anni. Le interviste e le conferenze stampa per noi hanno secondaria importanza, quella è la sua vita".

Durante la conferenza stampa ci sono stati momenti in cui Noel ha attaccato Bell, dicendo che "contava letteralmente quante scarpe avesse indosso mentre attorno a lui andava in scena la fine della band".

"È solo Noel che fa il Noel", dice Andy con un'aria da "me l'aspettavo". "Tutte quelle merdate ... c'erano tre di noi nella stanza e te lo dico io: la Pretty Green non aveva nulla a che vedere. Non metterò altra benzina sul fuoco. Ma sono finito in una band con Liam, Gem, Chris, con lo stesso management, la stessa road crew ... Ma nel contempo gli auguro il meglio. Voglio che sia felice".

Un'unità creativa che non è mai stata in dubbio: i Beady Eye, infatti, si sono formati la sera stessa della rottura di Parigi. "Siamo tornati in auto in hotel, ci siamo presi un po' di birre, ci siamo seduti insieme e ci siamo detti che non c'era nulla che ci avrebbe impedito di suonare insieme. Eravamo concordi sul fatto che non sarebbe stata la fine solo perché Noel aveva lasciato". Gli Oasis potevano sopravvivere? "Non sta a me pensare a questo. Non guardo indietro", dice Bell.

"Non riuscivamo a stare fermi", sintetizza Andy. Così a poche settimane dal ritorno in Inghilterra già lavoravano ai demo delle nuove canzoni.

"Dopo aver fatto l'album abbiamo avuto un momento in cui abbiamo ripreso fiato e ci siamo detti: 'Qui siamo proprio alla fine. Alla gente piacerà?'. Eravamo arrivati a quel punto. Appena siamo andati sul palco del primo concerto a Glasgow ho provato solo una sensazione di grande sollievo ed entusiasmo e sapevo che sarebbe andato tutto bene. Non è venuto nessuno con la maglietta degli Oasis, nessuno ha invocato a gran voce le canzoni degli Oasis, c'era gente che accompagnava cantando le canzoni dei Beady Eye perché le apprezzava".

"Sapevamo che non sarebbe stato assolutamente una cosa di quel livello", ammette Andy a proposito delle grandi dimensioni dei luoghi (stadi, arene) cui erano abituati gli Oasis. Il riscontro di critica e pubblico sinra è stato comunque positivo: un puro rock sound senza fronzoli e molta sostanza. "Il risultato naturale quando saliamo sul palco noi".

Liam sembra più preso dalle canzoni.


Andy lo conferma: "Liam si 'connette' completamente con questo tipo di canzoni. Dal primo giorno ci siamo concentrati sulla voce di Liam. Abbiamo sistemato la registrazione della voce, ma non su un muro del suono, era lui il muro del suono. Abbiamo costruito il resto attorno a lui. È così 'connesso' ...".

Liam ora sembra più felice.

"Sembra felice, siamo tutti felici", dice Andy. "Voglio dire: per la maggior parte del tempo negli Oasis siamo stati felici. Ho vissuto 10 anni fantastici. Ma stiamo suonando alla grande e andiamo d'accordo ora più che mai. I Beady Eye sono una band a cui piace stare assieme e suonare rock'n'roll".

I Beady Eye saranno sul Palco Marino, il Marine Stage del Summer Sonic Festival nella sua tappa di Chiba il 13 agosto. Il giorno dopo saranno sul Palco Oceano di Osaka. Per info: www.summersonic.com. I Beady Eye suoneranno allo Zepp di Tokyo il 5 settembre, allo Zepp di Nagoya il 6 e allo Zepp di Osaka l'8 settembre. Altre info su www.zepp.co.jp e www.beadyeyemusic.com.

oasisnotizie - via Japan Times

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