sabato 15 giugno 2019

Noel Gallagher contro la Brexit e chi vuole rivotare: "Fascisti! Andate in Corea del Nord!". Poi attacca Corbyn e "l'omino Farage"

"Ho detto a molte persone che c'è solo una cazzo di cosa peggiore di uno scemo che ha votato per la Brexit. È la sollevazione degli stronzi che vogliono ribaltare l'esito del voto". Parole di Noel Gallagher, intervistato da Manchester Evening News (video alla fine del post).

Quasi dieci anni dopo la fine degli Oasis, Noel Gallagher rimugina su un altro motivo di divisione, l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea.

"Partecipi a un cazzo di processo democratico. Se non ti piace il risultato vai in Corea del Nord", spiega. "Io il giorno del referendum sulla Brexit mi sono seduto e ho pensato: 'Non mi frega di recarmi presso il seggio, chi cazzo voterebbe per lasciare l'Europa? È una cazzo di idea insulsa'. E l'indomani ti svegli e pensi: 'Porca troia, merda!' ...".

"Ma la cosa che sta avvenendo dopo è francamente una disgrazia. È una disgrazia vedere gente che prova a ribaltare l'esito del voto. Perché quello è fascismo. Diretto. Puro e semplice. Ignorando la democrazia, non importa cosa abbia deciso, sol perché non ti piace il cazzo che è successo. A nessuno di noi è piaciuto, ma c'è, è successo. Io  metto in croce me stesso, cazzo, per non aver votato, dato che sono sicuro che molte persone non hanno votato. Non lo hanno fatto perché pensavano che nessuno avrebbe votato per lasciare l'unione, è un'idea ridicola, ma ora difenderei il diritto delle persone che hanno votato per il leave, bisogna andare avanti, cazzo".

Siamo qui per parlare del suo nuovo EP Black Star Dancing, ma la conversazione vira sul terreno politico quando parliamo di Morrissey, con cui The Chief dice che vorrebbe scrivere una canzone. Come concilia Noel, che un tempo sorseggiava champagne con Tony Blair al numero 10 di Downing Street, le proprie opinioni con i recenti sfoghi controversi dell'ex frontman degli Smiths?

"Le credenze politiche della gente sono personali", osserva. "Se una persona crede in quello, crede in quello. Io credo in qualcos'altro. Ognuno ha il diritto alla propria opinione. Penso che ora viviamo in una società in cui chiunque abbia un'opinione si sente dire in faccia: 'Hai torto, cazzo!, ma chi sei tu per dire a qualcuno che le sue opinioni sono sbagliate? Capisci cosa intendo?".

"Viviamo in tempi strani, no?, dove le credenze della gente sono così opposte ... Prima c'erano persone di destra che erano violente, che protestavano violentemente. Ora vedi gente di sinistra che protesta violentemente e lanciano frullati. Da dove escono questi frullati? È divertente da morire, l'uno contro l'altro. Quindi vedi gente di sinistra non molto migliore di gente di destra. È piuttosto triste in realtà".
  
Pur non essendosi recato alle urne, Noel dice che gli dispiace molto per come la questione Brexit sia andata a finire.

"Ero sempre uno di quelli che da ragazzino dicevano che se non voti non hai diritto ad avere un'opinione. C'è stato un voto democratico ed è andato nel modo sbagliato. E al resto della gente non piace".

"Mi è stato chiesto di andare a fare il Question Time e tutte quelle cose e io non ho votato, quindi non fa per me. Se il tema l'avessi 'sentito' in modo forte mi sarei recato alle urne".

"Mi dispiace per noi come nazione, che la Brexit sia stata gestita così male. E questo omino insignificante, Farage, questo cazzo di omino insignificante, venuto dal nulla, compare apparentemente dal nulla e si è in qualche modo dannatamente inserito in qualcosa di cui nessuno di noi era a conoscenza".

"Forse è colpa nostra", prosegue Noel. "Viviamo a Londra, giusto, può darsi che tu sia in un altro paese. Dato che tutto è gestito da laggiù. Non si rendono conto di quello che sta succedendo in altre parti del paese"-

E sul tema di un secondo referendum, Noel si chiede: "Cosa succede ora? Cosa succede se tutti votano per il remain? Abbiamo una terza opzione migliore? O cosa succede se la cosa ci si ritorce contro e c'è una maggioranza ancora più grande di voti a favore del leave? Cosa succede in quel caso?".

"Sono tempi veramente tristi, cazzo! Ma la cosa a cui penso è che quando alla fine lasceremo l'UE le cose andranno un po' a puttane per un po, giusto?, e poi dopo tornerà tutto normale".

"Nessun altro paese del mondo ostracizzerà la Gran Bretagna. Siamo troppo bravi, cazzo. Ci sono troppe cose dannatamente fantastiche in questo paese. Non penso che quando lasceremo l'UE finiremo nell'abisso. Magari le cose si incupiranno per un po'. Abbiamo la borsa. Il più grande racket di riciclaggio del denaro del mondo. È proprio triste che oggi le persone siano così divise".

Gallagher ha voltato le spalle al Partito Laburista già da tempo, dopo averlo pubblicamente sostenuto nel 1997. "Odio il Partito Laburista", spiega. "Non ho più tempo per loro, per un cazzo", sottolinea, mentre cita le accuse di antisemitismo che hanno macchiato il partito. Tempo fa disse che avrebbe riunito gli Oasis piuttosto che vedere "quel pazzo di Corbyn primo ministro". Oggi le sue parole sono più colorite. "Un cazzo di tipo con l'oratoria da studente, un cazzo di Captain Fishy, un cazzo di vecchio mulo, fanculo!". E ne ha anche per la segretaria agli Affari Interni Diane Abbott, definita "la faccia della cazzo di buffonaggine".

"Dicono scemenze comuniste da da fumatori di pipa, capisci? Penso che il ruolo di ogni politico del mondo sia di essere lungimirante e moderno e contemporaneo, di guardare avanti. E non commettete un errore, in questo paese abbiamo bisogno di qualcuno che non sia lui. E questo qualcuno non è venuto dal Partito Conservatore".

"I due estremi sono che il Partito Laburista non rispetta la gente che ha delle aspirazioni e che il Partito Conservatore non protegge i deboli, ma nel mezzo balla il New Labour e hanno avuto ragione, cazzo. Poi è successo l'11 settembre ed eccoci qui". 

Source: Manchester Evening News - traduz. oasisnotizie - Fine parte 1 di 2


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