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martedì 12 novembre 2024

Liam Gallagher risponde ai dubbi sulla qualità dei futuri concerti degli Oasis: "Spazzeremo via la maggior parte delle band"


Liam Gallagher ha risposto su Twitter (X) ai dubbi sollevati da alcuni utenti sulla qualità dei futuri concerti degli Oasis, che l'anno prossimo torneranno sul palco dopo sedici anni.

"Ieri mi hanno fatto una domanda ridicola: gli Oasis saranno buoni quanto lo erano? Perché certe band quando tornano assieme non lo sono", ha scritto il cantautore. "Gli ho detto: ascolta, stronzo, anche in una giornata no siamo in grado di spazzare via la maggior parte delle band in circolazione!"

Come è noto, il cantante ha fatto più volte riferimento a nuove canzoni per il gruppo scritte da Noel, a volte in tono semiserio, altre volte in modo decisamente trionfante. A un utente che gli ha chiesto se nel tour si ascolteranno pezzi nuovi, Liam ha risposto alcuni giorni fa: "Niente nuove canzoni, pazzoidi, solo i classici. Voglio vedervi levitare".

Nel frattempo, dopo le date in Europa, nel Nord America e in Australia, gli Oasis hanno annunciato cinque concerti negli stadi in Argentina, Cile e Brasile: il 15 e 16 novembre 2025 a Buenos Aires, il 19 novembre a Santiago, il 22 e 23 novembre a San Paolo.

Source: Rolling Stone Italia 







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sabato 26 ottobre 2024

"Noi, sempre in guerra come gli Oasis ed eredi di Liam e Noel". Benji e Fede citano la band dei Gallagher nel loro nuovo disco


Nel 2020 le loro strade si sono separate. Divergenze lavorative, stress emotivo, sovraesposizione, voglia di intraprendere carriere soliste: sono alcuni dei motivi alla base della decisione di Benji e Fede, il duo da 1 miliardo di streaming, di dirsi addio dopo un successo che li ha travolti tra il 2015 e il 2020. Anche l'amicizia che li aveva uniti, sembrava essere stata archiviata. E invece proprio nel nome di quel rapporto che li aveva avvicinati da adolescenti si sono ritrovati. Il risultato è un nuovo album: Rewind, ovvero riavvolgiamo il nastro e ripartiamo.

"Ripartiamo, con più consapevolezza. Gli anni di separazione ci sono serviti anche per conoscere meglio noi stessi - raccontano i due ex ragazzi, che come tanti ad un certo punto non hanno retto più ai ritmi frenetici imposti dal successo e dalla popolarità -. E abbiamo cominciato a parlarci davvero e a comunicare".

Con i dovuti distinguo la loro storia ricorda un po' quella dei fratelli Gallagher, con una citazione diretta agli Oasis nel brano che dà il nome al disco ("Solo noi sempre in guerra come gli Oasis"). "Come veri fratelli, anche noi abbiamo i nostri bisticci, ma non siamo arrivati a lanciarci le chitarre. Fede è un ottimo degno erede di Liam - scherza Benji, che sfoggia una t-shirt che pubblicizza il loro ritorno live il 16 novembre al Forum di Assago -. Io ho un po' di Noel. Loro però sono dei mostri sacri, noi dobbiamo ancora dimostrare tanto".

Ad aprire l'album, il quinto della loro collaborazione con 12 pezzi che parlano di amicizia, amore, esperienze e crescita, è il brano Rewind, a chiuderlo è Caro Amico (che fa riferimento alla lettera di riappacificazione inviata da Benji ed è il primo brano su cui hanno lavorato), le due canzoni che più di tutte non a caso raccontano di loro stessi, citando neanche troppo velatamente Vasco Rossi nella prima e Lucio Dalla nella seconda.

"Mostri sacri della musica e sono citazioni a loro, ma portate nel nostro mondo", dicono Benji e Fede che rimandano al mittente anche l'accusa di essere tornati insieme solo per fini commerciali, dopo che le loro carriere soliste non hanno avuto il successo sperato. Il futuro potrebbe passare anche dal festival di Sanremo: "È sicuramente una ipotesi quella di andare sul palco dell'Ariston. Ci piacerebbe e ci stiamo pensando, se ci verrà data la possibilità di esserci, siamo pronti".

Source: Ansa


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venerdì 13 settembre 2024

I Fontaines D.C.: "Basta con gli Oasis, la reunion è una trappola nostalgica". Liam Gallagher: "Andate a fare in culo"



Arriva una frecciata ai fratelli Gallagher e a lanciarla sono i Fontaines D.C., che in un'intervista per Studio Brussel si sono detti indifferenti alla notizia della reunion degli Oasis. 

A Carlos O'Connell e Conor Deegan III, rispettivamente chitarrista e bassista della band irlandese, è stato chiesto quanto fossero entusiasti per il ricongiungimento della band mancuniana, al che O'Connell ha risposto: "A dire il vero non me ne potrebbe fregare di meno". Deegan gli ha fatto eco: "In tutta onestà nemmeno io ho tutto questo entusiasmo. Mi pare che siamo rimasti intrappolati nell'ultima epoca, come gli anni '10, in una cosa così nostalgica che ci dimentichiamo di fare cose nuove".

A proposito di Romance, il disco uscito due settimane fa, Deegan ha detto: "Sento che quello che volevamo fare con questo disco era guardare al futuro e fare cose nuove, quindi per noi è davvero irritante che gli Oasis si siano riformati proprio ora".

Liam Gallagher non ha tardato a replicare su Twitter (X): "Vadano a fanculo 'ste piccole bolle di sperma, ho visto ROADIES vestiti meglio (di loro)".

La band irlandese si esibirà a novembre a Milano (c'è il tutto esaurito) e poi nel 2025 a Bologna, Roma e Milano.


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sabato 13 luglio 2024

Noel Gallagher: "Vorrei che Dave Grohl si facesse gli affari suoi sugli Oasis"

A colloquio con l'amico Matt Morgan per il suo podcast, Noel Gallagher ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo a Dave Grohl.

"In realtà ho incontrato Dave Grohl", ha detto il musicista di Manchester. "Era a circa un metro di distanza da me quando stavo guardando gli LCD Soundsystem (al Festival di Glastonbury, ndr) e alloggiava nello stesso hotel in cui alloggiavo io. Vorrei solo che si facesse gli affari suoi sugli Oasis. Non ho più tempo per quella cazzo di folla. Non ho un cazzo da dirgli".

Da anni Grohl è amico del fratello Liam e spinge pubblicamente per una reunion della band. Nel 2000 i Foo Fighters avevano supportato gli Oasis in tour e proprio Grohl nel 2022 ha definito Liam Gallagher "una delle ultime rockstar viventi".

Nel 2019 Grohl, sul palco del Festival di Reading, aveva detto di voler una petizione per una reunion degli Oasis, a cui Noel aveva risposto di voler lanciare una petizione per lo scioglimento dei Foo Fighters.

Source: Uproxx



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lunedì 8 aprile 2024

Liam Gallagher risponde alle accuse di nepotismo per aver scelto la band del figlio come gruppo spalla del tour del trentennale di Definitely Maybe

Qualche giorno fa Liam Gallagher ha annunciato che la band di suo figlio Gene farà da supporto per il tour del trentesimo anniversario dell’album Definitely Maybe, un tour molto atteso che si terrà a giugno nel Regno Unito.

Su Twitter l'ex cantante degli Oasis ha annunciato la notizia in risposta a un fan che gli chiedeva cosa pensasse dei Villanelle, la band di Gene, 22 anni. "Sono bravi", ha scritto Liam, che ha poi aggiunto: "Li metterò per primi per il tour del trentennale di Definitely Maybe. I Villanelle si uniranno a Cast e The View come band di apertura per il tour".

Il tour partirà da Sheffield. Nei concerti Liam e la sua band riproporranno per intero la scaletta dell'album insieme ad alcuni lati B.

Oltre a Gene, anche Lennon, figlio maggiore di Liam, ha una band tutta sua, gli Automotion, che hanno recentemente pubblicato il loro nuovo brano Liquify, prodotto da Faris Badwan degli Horrors. 

ggi Liam Gallagher ha risposto ai critici che lo accusano di nepotismo per aver dato a suo figlio un vantaggio ingiusto nella sua carriera musicale. "Ho dato molte opportunità a molte giovani band nel corso degli anni", ha scritto Liam. "È quello che fai se puoi farlo. Ora tocca ai VILLANELLES e se non ti piace FANCULO".

Quando un fan gli ha chiesto della band di suo figlio maggiore, gli Automotion, Liam Gallagher ha rivelato che Lennon - che Liam ha avuto dall'ex moglie Patsy Kensit - ha gentilmente rifiutato l'opportunità. "(A mio figlio) è stato chiesto e lui ha cortesemente rifiutato".

Nel complesso i follower hanno difeso il rocker di Manchester, scrivendo che non aveva bisogno di spiegazioni o di scuse, e Liam ha replicato dicendo che stava semplicemente che stava "sistemando" alcune persone.

Un utente lo ha, tuttavia, accusato apertamente di nepotismo, al che il cantante ha deciso di intervenire: "Non è un cazzo! È mio figlio, è quello che si fa".

A proposito del tour del trentennale di Definitely Maybe, coloro che speravano di ascoltare in queste date parte del materiale solista di Liam Gallagher rimarranno molto delusi. Scherzando sull'impennata dei prezzi dei biglietti, Liam, su Twitter, ha scritto come risposta a un fan: "Niente roba da solista, forse le b-side dell'album e I am the Walrus. Vale 8mila dollari di biglietto".

Anche il co-fondatore degli Oasis ed ex chitarrista della band Paul 'Bonehead' Arthurs parteciperà al tour suonando con il gruppo e ha detto a Radio X che non vede l'ora.

Parlando al Christmas Show di Bonehead su Radio X, qualche mese fa ha dichiarato: "Sarà incredibile. Non vedo l'ora. Ci sono canzoni lì che non vedo davvero l'ora di suonare di nuovo. Canzoni come Up in the Sky, non vedo l'ora. Io L'ho saputo mentre tornavo a casa e ho pensato woah".

Quando gli è stato chiesto se abbia dovuto rifamiliarizzare con alcuni dei brani più vecchi della band per la scaletta del ritorno al passato, Bonehead ha confermato: "Ci sono canzoni lì che non suono dal 1999. È un caso del tipo: 'Sarà meglio che io dia un'occhiata veloce su come va questa', ma non appena imbracci la chitarra, metti su la canzone e suoni mentre ascolti fai: 'Oh, sì, è così che va. Certo che lo sai' ...". Bonehead ha aggiunto: "Se non l'ho saputo sinora ...".

Source: Radio X

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domenica 10 marzo 2024

"Vi spiego il successo di Liam Gallagher John Squire e la nostra campagna promozionale. Sapevamo che sarebbe stato un disco speciale"

"Sapevamo che sarebbe stato speciale". Jen Ivory, la dirigente di Warner e Parlophone Records con ruolo di managing director, parla con Music Week dell'album delle icone del rock britannico Liam Gallagher e John Squire, salito al primo posto della classifica britannica di vendite.

Liam Gallagher ha esteso la sua serie di album saliti al primo posto a 14 (di cui 8 con gli Oasis) grazie alla salita del nuovo disco in cima alla classifica britannica dei dischi più venduti. Per John Squire si tratta, invece, del primo disco salito al primo posto nella Official Album Chart, dopo il secondo posto del 1997 con Do It Yourself, primo e unico album dei Seahorses.

L'album Liam Gallagher John Squire (Warner Records) riunisce l'ex cantante degli Oasis e il chitarrista degli Stone Roses. Per Squire si tratta del suo primo numero 1 in assoluto, dopo il risultato numero 2 dei The Seahorses con Do It Yourself nel 1997.

L’album Gallagher-Squire ha ottenuto il miglior risultato del 2024 per un album uscito da una settimana (e, di fatto, dal disco dei Take That uscito nel novembre dello scorso anno), con vendite iniziali pari a 39.395 copie (dati della Official Charts Company). Il disco ha funzionato particolarmente bene in formato fisico, con 34.747 copie vendute, insieme a 2.180 stream equivalenti a vendite e 2.468 download.

Sebbene le 17.094 copie su CD non siano state pari alle 19.906 di Swing Fever di Rod Stewart & Jools Holland della settimana precedente, le vendite di vinili, che ammontano a17.654 copie, rappresentano il più alto totale settimanale di vendite finora registrato quest'anno. In effetti, in termini di vinili venduti da inizio anno, il nuovo disco di Gallagher e Squire è già al secondo posto nel 2024, appena dietro il totale cumulativo di Prelude to Ecstasy dei Last Dinner Party (17.965).

Liam Gallagher e John Squire sono al primo posto nella classifica degli album in vinile e nella classifica ufficiale dei negozi di dischi. La campagna riceverà un ulteriore impulso, dal momento che la coppia andrà in tour il prossimo giorno a partire dalla Barrowland Ballroom di Glasgow (13 marzo).

Jen Ivory di Warner Music UK ha guidato le campagne per tutti gli album di Liam Gallagher giunti al primo posto negli ultimi sei anni. Dopo la fusione di Warner Records e Parlophone e la sua nomina a managing director di Parlophone, ha continuato a guidare gli artisti rock/alternativi di entrambe le etichette.

Jen Ivory ci porta all'interno della campagna per l'album collaborativo di una coppia di icone del rock britannico.

L'album dell'ex Oasis e dell'ex Stone Roses ha registrato le maggiori vendite dell'anno nella prima settimana dopo la pubblicazione: qual è stato l'elemento chiave di quella performance, soprattutto considerando che il periodo di pre-pubblicazione è durato solo un mese?

"Dato che si tratta di una pubblicazione unica, è stato concordato che la pre-pubblicazione sarebbe stata più rapida di una normale campagna artistica. Abbiamo iniziato raccontando la storia di due icone britanniche, utilizzando clip con filmati d'archivio e voci fuori campo di Liam e John. Abbiamo quindi annunciato la prima traccia accompagnata da un 7 pollici in edizione limitata. Sky Sports ha presentato in anteprima una traccia strumentale inclusa nella lista bianca, che faceva da colonna sonora alle partite di calcio di Santo Stefano. E abbiamo utilizzato un grande annuncio OOH (out of home, quindi diffuso in luoghi pubblici) a Manchester, vicino all'Old Trafford, per colpire al cuore i fan.

"In prossimità dell'uscita dell'album abbiamo creato 'annunci' individuali per gli elementi in copertina e i titoli dei brani, con anteprime sonore di tutte le canzoni caricate sul sito web, su tutti i social e su TikTok. Sul sito web abbiamo allestito una 'vetrina' con gli articoli e ognuno dei fan ha cliccato per ascoltare l'anteprima del disco".

"Abbiamo anche lavorato con Bee Network a Manchester in occasione del derby di Manchester, con annunci di Liam e John sui tram e con poster sugli autobus e sugli schermi nella stazione di Manchester Piccadilly. Abbiamo organizzato anche un concorso a premi. Sky Sports ha poi presentato in anteprima il video del singolo, con filmati dei derby precedenti, prima di chiudere lo spettacolo con un montaggio della partita di quel giorno".

Le vendite settimanali di vinili sono enormi. Cosa lo ha favorito e come avete attirato i fan tramite i bundle D2C e le esclusive al dettaglio?

"Sì, siamo saliti al primo posto la prima settimana, il che è fantastico. Quando pianificavamo l'uscita sapevamo da subito che il vinile sarebbe stato un enorme propulsore per le vendite presso i fan. Utilizzando un'ampia gamma di dati e approfondimenti, abbiamo concepito un prodotto in vinile e formulato una strategia di distribuzione progettata per attirare l'amore dei fan per l'artista e il formato, supportando allo stesso tempo i nostri partner di vendita al dettaglio".

"Per l'ambito D2C (direct-to-consumer, 'direttamente al consumatore') abbiamo formulato una strategia bundle, incluso un formato completamente esclusivo che ha generato oltre il 35% delle vendite totali di vinili nel Regno Unito nella prima settimana. Insieme ad altri meccanismi chiave di preordine come articoli firmati, offerte di merchandise e opportunità di vendita di biglietti, la strategia D2C ha continuato a fornire circa il 50% delle vendite fisiche complessive della prima settimana.

"La nostra strategia di vendita al dettaglio più ampia ha funzionato brillantemente, abbiamo avuto tre formati esclusivi aggiuntivi che sono stati supportati dai fantastici rivenditori indipendenti del Regno Unito e da Amazon. Abbiamo intenzionalmente concesso a ciascuna offerta e canale di vendita lo spazio per avere un momento durante la campagna di preordine. Sapevamo, volevamo consentire ai fan di prendere decisioni di acquisto informate attraverso la loro esperienza di acquisto di vinili preferita".

L'album è stato il primo EcoRecord per Warner Music: come state supportando questo nuovo formato di vinile sostenibile?

"Abbiamo stabilito una partnership globale esclusiva con Sonopress per lanciare questo nuovo formato rivoluzionario. Il nostro team operativo mi ha contattato alla fine dell'anno scorso riguardo all'opportunità di creare il primo EcoRecord al mondo con Sonopress e, dopo aver approfondito con loro i dettagli, mi è sembrata una cosa ovvia. Molti dei nostri artisti sono alla ricerca di modi per condividere la musica con i propri fan in un modo molto più sostenibile, e noi siamo qui per aiutarli a rendere questo una realtà per loro".

"Il nostro obiettivo era offrire ai fan il suono di alta qualità del vinile senza comprometterne la qualità, ma minimizzando le emissioni di carbonio nella produzione. EcoRecord di Liam e John consente un risparmio energetico fino all'85%, poiché è realizzato senza l'utilizzo di vapore o gas naturale e utilizza PET riciclabile come materiale di base. È stato un grande successo, quindi spero di lanciare più progetti come questo con i nostri artisti entro la fine dell’anno".

Liam Gallagher ha ora sei album alla posizione numero 1 in poco più di sei anni. Quanto è diventato importante per l'etichetta e per la musica britannica, essendo una delle nostre più grandi rock star?

“Sì, sei numero 1 consecutivi è fenomenale! Liam è, ed è sempre stato, una grande priorità per noi. Ha iniziato la propria carriera da solista con As You Were appena sei anni fa ed è stata una delle campagne più emozionanti a cui abbia mai lavorato. Da allora abbiamo pubblicato un album di Liam ogni anno e tutti hanno avuto molto successo. Siamo molto orgogliosi come etichetta di aiutare Liam ad assicurarsi il posto che gli spetta come uno dei più grandi artisti e una vera star del rock 'n' roll".

John Squire si è esibito a Knebworth nel 2022 e poi Liam e John si sono riuniti in studio con Greg Kurstin. C'era entusiasmo riguardo a quel processo quando il disco è stato messo insieme, è stato all'altezza delle speranze dell'etichetta data la reazione della critica?

"È assolutamente all'altezza delle speranze dell'etichetta. Ho avuto il privilegio di ascoltare l'album per la prima volta con John e Liam e sapevamo tutti che sarebbe stato speciale. È una sensazione incredibile che questo disco sia il primo numero 1 per John e so che Liam è entusiasta per lui. Ho potuto incontrare John l'altro giorno e penso che gli sia piaciuto il processo. Tutto il merito va al management – Debbie Gwyther e Sam Eldridge per Liam, Simon Moran e Conrad Murray per John – per aver contribuito a gestire tutti gli aspetti di questa campagna".

In che modo sei andato oltre la tua fanbase di Liam Gallagher per raggiungere il pubblico degli Stone Roses/John Squire? C'è un interesse particolare nei suoi lavori per la musica fisica e la marcia?

"Il coinvolgimento di SJM ci ha permesso di sbloccare database live per entrambi gli artisti. Quando abbiamo annunciato il progetto abbiamo lanciato un sito web con una registrazione e raccolto un pubblico di 35.000 nomi, che hanno unito entrambe le basi di fan".

"L'artwork personalizzato di John doveva essere sempre un tratto distintivo per questo album. L'artwork, in cui ogni titolo di un brano ha il proprio 'oggetto', ha aperto una moltitudine di modi in cui potevamo giocare con la copertina dell'album, combinandoi titoli con foto d'archivio dei due artisti, creando una lista della spesa con i titoli delle canzoni e pubblicità false. Ogni articolo è iconico e senza tempo e quindi funziona perfettamente con il merchandising, trascendendo il pezzo di merchandising standard con la copertina di un album. È un artista incredibile in tutti i sensi della parola, ed è stato la forza trainante di tutta la creatività".

Le date dal vivo sono andate esaurite in pochi secondi. Come sta crescendo l'entusiasmo per quegli spettacoli e questo aiuterà a mantenere lo slancio per l'album nella seconda settimana?

"Abbiamo sempre saputo che le sottovalutazioni avrebbero sostenuto le vendite di preordini per l'album. Due leggende in quei piccoli locali con melodie inno: si esaurivano sempre in pochi secondi. È fantastico avere concerti nella seconda settimana dopo la pubblicazione, e le riprese dei fan insieme a un'esibizione al Jonathan Ross Show nel fine settimana aiuteranno ovviamente a mantenere vivo lo slancio".

Ci sono date internazionali il mese prossimo: qual è la reazione globale al disco?

"La nostra ambizione fin dall'inizio era quella di dare al disco la visibilità che merita, soprattutto presso la stampa, e Liam e John hanno organizzato un'intensa conferenza stampa internazionale di tre giorni a Parigi il mese scorso, durante la quale i media sono intervenuti per parlare con loro. Abbiamo avuto giornalisti di testate del calibro di Rolling Stone Italia, Rolling Stone Germania, Rolling Stone Francia, Rock & Folk, Visions Magazine, Paris Match, Le Monde, Musikexpress, Corriere Della Sera, Moustique, La Libre, Humo, De Morgen, OOR, Telegraaf, Matin Dimanche, GQ Spagna, El Pais e El Mundo. Ne parlano tutti e abbiamo organizzato ulteriori interviste da remoto con Alternative Press e Q Magazine".

"Con questo forte inizio promozionale e di marketing puntiamo a dare all’album un grande lancio, con gli obiettivi di farlo entrare nella top 20 e nella top 10 in molti dei nostri territori chiave prima del tour europeo che inizierà alla fine di questo mese. Abbiamo già il primo posto in Irlanda. Negli Stati Uniti abbiamo avuto un ottimo inizio con Triple A, avendo ottenuto il primo posto per numero di passaggi in radio al momento del lancio e attualmente alla posizione numero 36. Questo è in vista di un concerto per 2.000 persone al Brooklyn Paramount di New York ad aprile".

Dato l'enorme successo, quali sono i piani a lungo termine per questa partnership in termini di live e registrazioni?

"Credo che ci siano concerti dal vivo più grandi all'orizzonte per loro. Per quanto riguarda la nuova musica di Liam e John, quella decisione dipende interamente da loro, ma, ovviamente, noi saremo qui a supportarli".

traduzione di oasisnotizie - Source: Music Week


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sabato 17 febbraio 2024

Liam Gallagher: "Ho offerto a Noel di riformare gli Oasis, ha detto di no. Mi divertirò senza di lui nel tour 2024 di Definitely Maybe. Amo la nostalgia!"

Ecco una piccola anticipazione dell'intervista rilasciata da Liam Gallagher e John Squire alla rivista Mojo. L'intervista integrale sarà in edicola martedì 20 febbraio nel Regno Unito, sul numero di aprile di Mojo.

Parlando in esclusiva con la rivista Mojo, Liam ha detto che il fratello Noel ha rifiutato un'offerta per riformare gli Oasis in occasione del trentennale della pubblicazione dell'album Definitely Maybe.

"Noel? Non lo sta facendo, cazzo!", rivela Liam a Ted Kessler di Mojo.

A giugno Liam Gallagher sarà in tour nelle arene del Regno Unito per celebrare l'anniversario dell'album di debutto degli Oasis. Noel Gallagher ha detto di recente a Talksport che tutto ciò che Liam doveva fare era chiamarlo per vedere come sanare la spaccatura che esisteva dallo scioglimento degli Oasis nel 2009, ma Liam sostiene che un'offerta di reunion è stata inoltrata e rifiutata dal suo fratello maggiore.

"L'ho chiamato! Bene, i miei hanno chiamato il management team di Noel", riferisce Liam. "Abbiamo messo un'offerta sul tavolo per una cosa con gli Oasis – perché ci è stata offerta – e lui ha detto di no. Era un grande tour, un sacco di soldi. Ha rifiutato. Ho capito, sta per divorziare. Farò il tour di Definitely Maybe e mi divertirò senza di lui".

Il 2025 vedrà l’anniversario del secondo album degli Oasis, (What's the Story) Morning Glory?, quindi forse Liam proporrà un futuro riavvicinamento?

"Dipende dall’universo. Accadrà quando accadrà, non è più nelle nostre mani", dice Liam. "Io amo la nostalgia, però. Le farò tutte. Ogni album, anche ... qual è stato l'ultimo?"

Dig Out Your Soul?

"Cazzo, amico! Non ti piacciono mai la prima volta, quindi mungerò il tutto. La gente dice che è la zona di comfort: voglio essere nella zona di comfort! Portami le mie pantofole e la mia piccola coperta e mettimi nella zona di comfort, per favore. La vita è già abbastanza stressante".

Nell'intervista concessa a Mojo Liam e l'ex chitarrista degli Stone Roses John Squire parlano di com'è nato il loro nuovo album collaborativo, di come gli Stones Roses abbiano ispirato gli Oasis, dell'infortunio che ha quasi fatto sì che Squire non suonasse mai più la chitarra. Inoltre Squire spiega perché gli Stone Roses non hanno mai registrato un terzo album.



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mercoledì 24 gennaio 2024

Dua Lipa: "Blur e Oasis si comportavano in modo odioso". Liam Gallagher: "È solo invidiosa"

Liam Gallagher ha risposto a un commento di Dua Lipa sulle band Brit pop. Intervistata da Rolling Stone, (trovate l’intervista qui) la cantante britannica di origini kosovare ha recentemente parlato delle influenze musicali del suo prossimo album, tra cui band come Blur e Oasis, aggiungendo però un commento sulla componente caratteriale.

Nell’intervista Dua ha lasciato intendere che le canzoni del nuovo disco ricalcheranno l'atteggiamento menefreghista di Oasis e Blur. L’intervistatrice ha detto che Noel Gallagher e Damon Albarn non erano stati proprio gentili con le artiste, in passato. Dua ha quindi risposto che, nonostante non li avesse incontrati personalmente, "a volte devi separare l’arte dalla persona".

"Sono connessa all’elemento musicale. Il modo in cui si sono comportati, le cose che hanno fatto, sono sicuramente odiose. Questo è il loro modo", ha aggiunto. "Se non fossero stati così sarebbero stati visti come noiosi, e penso che sia un pessimo modo di vedere le cose", ha aggiunto.

Su Twitter (oggi X) è stato chiesto all’ex frontman degli Oasis Liam Gallagher cosa ne pensasse del commento di Dua Lipa. Risposta lapidaria: "È solo invidiosa".



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giovedì 18 gennaio 2024

Dua Lipa racconta il suo nuovo disco: "Mi sono ispirata agli Oasis e ai Blur"

Dua Lipa è la protagonista della nuova copertina di Rolling Stone. Intervistata dalla nota rivista, l'artista pop britannica di origini albanese ha parlato del suo terzo disco, anticipato a novembre dal singolo Houdini. La 28enne ha collaborato con Kevin Parker dei Tame Impala per il suo nuovo album, di cui non è ancora stato svelato il titolo né la data di pubblicazione. 

Durante la chiacchierata con la giornalista  Brittany Spanos Dua Lipa cita poi Massive Attack, Primal Scream, Oasis e Blur tra le principali influenze che l’hanno guidata nella composizione del nuovo materiale, confermando come il prossimo disco si discosterà molto dall’ultimo, più orientato alla disco music, Future Nostalgia (2020).

Il disco viene descritto dall'artista come "un tributo pervaso di pop psichedelico alla cultura britannica dei rave". Lipa sta lavorando tanto. I fan attendono febbrilmente il terzo album, che hanno soprannominato DL3. Lei non è pronta a rivelarne il titolo, ma si sa che è ispirato a gente come Primal Scream e Massive Attack, punti di riferimento per una ragazza londinese che adora girare la città di notte. Anche l’estetica è totalmente diversa da quella precedente: ci saranno meno body glamourous e scintillanti, nel tentativo di evocare l’atteggiamento alla "non ce ne frega un cazzo" tipico di gruppi Brit pop come Oasis e Blur, che sono i riferimenti della sua nuova musica.

"Questo disco sembra un po’ più crudo. Voglio catturare l’essenza della giovinezza e della libertà, del divertimento e del lasciare semplicemente che le cose accadano, che siano buone o cattive", ha dichiarato Dua Lipa. "Non puoi cambiarlo. Devi solo sopportare i colpi di qualunque cosa stia accadendo nella tua vita".

Alcune ispirazioni provengono dall'educazione londinese di Lipa, come i mix che passavano a tarda sera su BBC Radio 1, grazie alla quale ha scoperto alcuni dei suoi remix preferiti dei Primal Scream, che alla fine l'hanno portata a sentire l'album del 1991 Screamadelica. Oltre agli Oasis e ai Blur, si è appassionata ad altri artisti rock ed elettronici degli anni '90 come Moby e i Gorillaz ed è cresciuta ascoltandoli.

Le faccio notare che alcuni di questi nomi del Brit pop (Noel Gallagher e Damon Albarn in particolare) non sono sempre stati molto gentili con le artiste pop femminili: entrambi hanno preso di mira Adele e Taylor Swift, per esempio. Le chiedo se ha mai incontrato qualcuno di loro. «In realtà no», dice. «A volte è necessario separare l’arte dalla persona… Io sono legata alla musica. Il modo in cui si sono comportati, le cose che hanno fatto sono odiose. È la loro caratteristica principale».

L'intervista integrale è disponibile in italiano a questo link.




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lunedì 7 agosto 2023

Noel Gallagher attacca Adele: "Fa canzoni di merda, la sua è musica per vecchi"

Dopo aver criticato la partecipazione dei Guns N' Roses a Glastonbury ("Quando ho scoperto che erano gli headliner del festival ho pensato: Cosa? Ma siamo seri? È una cagata totale. Ci sono tantissimi grandi artisti inglesi che hanno pubblicato un album quest’anno"), l'ex chitarrista degli Oasis Noel Gallagher non ha risparmiato nemmeno Adele, rivolgendole parole decisamente poco lusinghiere.

Intervistato a luglio per il podcast dell'amico Matt Morgan, a precisa domanda sulla musica di Adele, Noel ha risposto: "Se volete sapere cosa penso della musica di Adele, sinceramente dico che non so perché ci sia tutto clamore. La sua musica non mi piace, penso che sia musica fatta per i vecchi. Fanculo, porca miseria! Nominami una buona canzone di Adele! Sono dannatamente merdose. È dannatamente orribile. È la cazzo di Cilla Back. Trovo offensiva tutta questa cosa".

Già nel 2015 Noel ebbe a dire a Music Feeds: "È interessante notare che ultimamente nessuno mi chiede del mio amore per U2 e Coldplay. L'unico argomento di conversazione riguarda Adele". A Fasterlouder aveva poi detto: "Adele fa musica per nonnine e donne single". 

Source: Rolling Stone UK

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giovedì 22 giugno 2023

Noel Gallagher: "Una roba folle i Guns n' Roses headliner al festival di Glastonbury"

Venerdì 23 giugno sul palco del noto festival di Glastonbury ci saranno gli Arctic Monkeys come healiner e domenica Elton John, ma a Noel Gallagher è la presenza dei Guns N' Roses del 24 giugno a non andare giù. A Wired, sul Daily Star, l'ex Oasis ha definito folle la scelta di fare esibire come headliner della giornata la band di Axl Rose. 

“Ho pensato: 'Cosa? Siete seri? Questa è roba folle!'. Quando pensi a tutti i grandi artisti britannici che hanno pubblicato album lo scorso anno, avere i Guns N' Roses come headliner del sabato è folle".

Nel corso della chiacchierata Noel Gallagher, che all'inizio del mese di giugno ha dato alle stampe il nuovo album Council Skies con gli High Flying Birds, ha spiegato anche come mai non è presente nel cartellone dell'edizione 2023 del Glastonbury.

"Sarei stato furbo a suonare a Glastonbury quest'anno, ma ci ho suonato l'anno scorso, quando era già tutto pianificato dal 2020 a causa dei rinvii. C'è sempre il prossimo anno per tornare a Glastonbury. Io non vado da nessuna parte. A causa della pandemia la band non suonava da tempo e tornare in tour ora è bello".

L'ex Oasis ha anche spiegato perché quest'anno si esibirà ad alcuni festival minori in Gran Bretagna. 

"Quello che mi piace dei festival che sembrano boutique è che praticamente tutti vengono a vederti. Questo rende i festival più simili a uno dei nostri concerti. Non ne otterrai nuovi fan, ma trascorrerai una serata fantastica".

Di recente Noel ha attaccato i 1975. Guarda qui

Source: NME

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giovedì 8 giugno 2023

Matty Healy controrisponde a Noel Gallagher: "Io promuovo un mio album, lui fa un album per promuovere le interviste"

Non si è fatta attendere la controrisposta di Matty Healy, frontman dei 1975, a Noel Gallagher.

La storia è iniziata a febbraio, quando Healy ha affrontato l'argomento Oasis in un'intervista al programma radiofonico Q, della Canadian Broadcasting Corporation (CBC), con Tom Power.

"Cosa stanno facendo gli Oasis?", aveva detto in quella occasione. "Riuscite a immaginare di essere, potenzialmente, in questo momento, ancora la band più figa del mondo e non esserlo perché stanno bisticciando tra fratelli?".

"A loro posso concedere di vestirsi come se fossero ventenni quando, invece, hanno cinquant'anni, ma non di comportarsi come ventenni", aveva aggiunto. "Devono crescere. Se persone del popolo e se ne stanno seduti a Little Venice e a Highgate, a piagnucolare perché litigano con il fratello. Crescete! Fate da headliner a Glastonbury! Divertitevi! Spassatevela!".

Inevitabilmente Noel Gallagher aveva replicato alle osservazioni e lo aveva fatto in un'intervista a Spin (leggi qui). Aveva definito Healy "quel cazzo di idiota dalla mascella allentata", aggiungendo poi: "Non sarebbe mai in grado di immaginarlo. Ha bisogno di rivedere quanto fa schifo la sua band e sciogliersi".

Ebbene, durante un concerto tenuto a Dublino nella serata del 7 giugno, Healy ha controreplicato all'ex chitarrista degli Oasis così: "Noel Gallagher mi ha definito un 'coglione dalla mascella allentata'. Adoro Noel Gallagher", ha detto alla folla. Poi in cauda venenum: "La differenza tra me e Noel è che io faccio una serie di interviste per promuovere un album, mentre lui fa un album per promuovere una serie di interviste".

Source: Musicradar


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venerdì 3 febbraio 2023

Matty Healy, appello ai fratelli Gallagher: "Crescete e riunitevi! Sareste ancora la band più figa! Smettetela di perdere tempo!"



Matty Healy, cantante dei 1975, band britannica tra le più popolari in patria, ha parlato della tanto discussa reunion degli Oasis in intervista con Tom Power, invitando i fratelli Gallagher a rappacificarsi per i loro fan a oltre tredici anni dal loro divorzio artistico. VIDEO QUI.

"Di cosa sei più orgoglioso dei vent'anni di carriera con i 1975?", ha chiesto Power durante una chiacchierata per il canale radiofonico canadese Canadian Broadcasting Corporation (CBC). La risposta del 33enne cantante è stata: "Sono orgoglioso del fatto che siamo degli uomini, che siamo riusciti a mediare le tensioni interne avendo molto tatto ed essendo molto aperti e molto stupidi".

Healy ha proseguito puntando il dito contro le band che "diventano troppo serie" quando, invece, si tratta di "qualcosa di non molto complicato".

"Cosa stanno facendo gli Oasis?", ha poi detto. "Riuscite a immaginare di essere, potenzialmente, in questo momento, ancora la band più figa del mondo e non esserlo perché stanno bisticciando tra fratelli? A loro posso concedere di vestirsi come se fossero ventenni quando, invece, hanno cinquant'anni, ma non di comportarsi come ventenni. Devono crescere. Se persone del popolo e se ne stanno seduti a Little Venice e a Highgate, a piagnucolare perché litigano con il fratello. Crescete! Fate da headliner a Glastonbury! Divertitevi! Spassatevela!".

Matty Healy ha poi continuato dicendo: "Non c'è un solo ragazzo, una sola persona che vada a un concerto degli High Flying Birds o a un concerto di Liam Gallagher che non preferirebbe essere a un concerto degli Oasis. Fatemi un favore: tornate insieme, smettetela di perdere tempo. Questo è il mio annuncio di servizio pubblico di oggi.”

Fonte: NME

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venerdì 13 gennaio 2023

Liam Gallagher: "Gli anni '90 coi social? Una merda, saremmo finiti tutti in prigione"

Rispondendo su Twitter a una fan che gli chiedeva quanto sarebbero stati diversi gli anni ’90 se ci fossero stati i social network, Liam Gallagher ha replicato: “Sarebbe stata una merda, saremmo tutti (finiti) in prigione“. 

A maggio, in un'intervista televisiva in Australia, Liam aveva criticato le moderne star della musica in questi termini: "L'interesse per me? Dimostra che c'è molta merda in giro, visto che sono eccitati per un cinquantenne ... Le rock star di oggi non si ficcano nei guai. Sono tutte un po' rammollite, sembra che righino dritto come  delle brave pecorelle, il che è terribile, no? La colpa? Forse dei cellulari con fotocamere. Oggi tutti fanno dei video, il che probabilmente si adatta bene a molte persone, perché (la grinta) non ce l'hanno dentro, capisci?".  (Leggi e guarda qui)



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domenica 11 dicembre 2022

Intervista a Daniele Groff: "Io folgorato a vent'anni dagli Oasis, le ultime grandi icone. In Definitely Maybe c'era tutto"

I microfoni di OasisNotizie hanno raggiunto il cantautore italiano Daniele Groff, grande conoscitore del mondo musicale e “mad fer it” come tutti noi.

Daniele, da dove nasce la tua passione per gli Oasis?

“Io provengo dal mondo della musica classica che ho studiato con grande passione. La musica pop/rock è arrivata dopo, quando ho avuto la necessità di “evadere” ed a 18 anni sono andato in moto in Inghilterra da solo a fare un viaggio. In quel momento, i Gallagher non avevano ancora fondato gli Oasis ma ho avvertito, in quegli istanti, un’atmosfera ed alcune sensazioni in cui mi ritrovavo, un po' come in una reincarnazione, e che anticipavano comunque le sonorità di Liam e Noel.

Poi quando ho iniziato a scrivere le mie canzoni qui a Trento ed iniziavano ad uscire i pezzi degli Oasis, sono rimasto folgorato perché univano la melodia “dura” alla Beatles ad un sound “sporco” molto rock ed altrettanto carico che ha colto nel segno, rappresentando forse l’ultima delle grandi icone del mondo musicale degli ultimi anni, insieme ai Nirvana.

Personalmente, mi sento proprio il connubio tra questi mondi, quello del britpop e del grunge, un sound molto avanti per l’Italia di allora. Ed io amavo questi suoni: per me 20enne rappresentava veramente una folgorazione ed il mio primo disco è fortemente ispirato agli Oasis. E voglio, in tal senso, raccontarvi un aneddoto: ho incontrato i Gallagher in hotel a Roma quando ero in Sony, stavo parlando con Liam Gallagher al bancone, dopo averci introdotto il discografico che disse loro che avevo portato il sound degli Oasis qui in Italia. Io espressi a Liam il fatto che nel mio lavoro mi ispiravo a loro ed il più piccolo dei Gallagher rispose con la sua solita simpatica ironia: “so, give me your f*****g money!”.

Nel mio primo disco, c’è una netta e voluta ispirazione agli Oasis, cui poi però vanno aggiunte le mie conoscenze della musica classica e la mia personalità”.

La canzone o l’album che ti ha colpito maggiormente degli Oasis?

“In Definitely Maybe c’era tutto, come in ogni primo disco. Personalmente, ho avuto la fortuna di lavorare a Roma ai Forum Studios, i più grandi studi italiani dove ho incontrato i più grandi artisti italiani e stranieri e, quando avevo vent’anni, tutti mi dicevano: “goditi il tuo primo disco perché vi racconti la tua vita fino a quel momento”. I primi dischi hanno tutti qualcosa di speciale e, in Definitely Maybe, c’era già l’immaginario, l’estetica, l’iconografia, la copertina fatta di psichedelia e simbolismo di matrice popolare, il sound all’avanguardia degli Oasis. Sono riusciti a portare questo genere sonorità grazie al testo, la melodia fatta di un pop originalissimo che ritengo straordinario. Basti pensare ad un capolavoro come Wonderwall. Questa fu la loro grande forza. Se dovessi scegliere, preferisco i primi 2 album per la loro purezza, anche se Be Here Now contiene grandissimi pezzi”.

Personalmente, stai lavorando a qualche progetto in particolare?

“La musica è un percorso “terapeutico” per chi la fa e per chi la ascolta e, in questo momento della mia vita, vivo un attimo di riflessione. Ho messo molta intensità nei miei primi lavori. Ho tanti pezzi, ho scritto cose e sto cercando ancora una direzione che mi convinca e non è semplice in questi tempi: tutto è molto frazionato. Mi piacerebbe pubblicare qualcosa di nuovo, ho in tal senso una “promessa” con i miei fans ed ascoltatori, però vorrei che fosse per me qualcosa di significativo. E per fare questo devo aspettare il momento giusto”.

Voglio ringraziare profondamente Daniele per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di tutta l’intervista.

Valerio Pieraccini

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martedì 29 novembre 2022

Liam Gallagher risponde alle critiche e attacca Noel per il veto sulle canzoni degli Oasis

Liam Gallagher ha risposto a coloro che lo criticano perché in concerto da solista esegue anche le canzoni degli Oasis. Su Twitter il cantante ha scritto: “Chiunque abbia dei problemi perché canto le canzoni degli Oasis non è un vero fan degli Oasis, ma solo un enorme coglione", per poi aggiungere in un altro tweet: "Oasis fino alla morte".
Di recente proprio su questa questione Liam Gallagher ha affermato che il fratello gli ha impedito di usare le canzoni degli Oasis nel suo documentario Knebworth 22, che testimonia il suo ritorno sul palco di Knebworth la scorsa estate ventisei anni dopo gli iconici concerti degli Oasis nel 1996. Pertanto il film (che nelle sale cinematografiche italiane non sarà trasmesso) non avrà nessuno dei brani firmati Oasis a causa del veto del fratello Noel.

A precisa domanda postagli su Twitter da un fan, ovvero se le canzoni degli Oasis sarebbero state presenti nel documentario, Liam ha risposto: "Nessuna canzone degli Oasis, poiché la canaglia arrabbiata lo ha impedito. Ha bloccato anche la canzone degli Oasis che ho cantato per il tributo a Taylor Hawkins, è un ometto orribile."

Tornando successivamente sull'argomento Liam Gallagher ha detto: "Puoi impedirci di usare le canzoni ma non puoi cancellare i nostri ricordi. Vergognati, Noel Gallagher".

Riguardo al suo concerto a Knewborth Liam ha dichiarato: "Sono ancora scioccato per aver suonato due sere a Knebworth, 26 anni dopo averlo fatto con gli Oasis. Sto ancora cercando di capirci qualcosa. Avere suonato per diverse generazioni nello stesso luogo a così tanti anni di distanza va al di là del credibile. Sono davvero felice che l'abbiamo documentato. Knebworth per me è stato e sarà sempre una celebrazione dei fan così come della musica. Godetevi il film e lo rifacciamo tra altri 26 anni."

Sources: NME, Rockol, Wales Online

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lunedì 26 settembre 2022

L'INTERVISTA | Edoardo Mecca: "Gli Oasis hanno accompagnato la mia adolescenza e Wonderwall è la mia colonna sonora"

In esclusiva per OasisNotizie, abbiamo raggiunto l’intrattenitore, attore e speaker radiofonico di Radio 105 Edoardo Mecca, per parlare di Oasis e anni '90.

Quali ricordi ti suscitano gli Oasis?

“Gli Oasis sono un grandissimo gruppo che ha fatto la storia del rock-pop: una band che ha accompagnato l’adolescenza di noi millenials. I Coldplay, attualmente, mi ricordano quello che rappresentavano gli Oasis negli anni ’90.
Gli Oasis erano un gruppo che puntava molto sul carisma dei due leader, ossia i fratelli Gallagher, che poi hanno fatto parlare di loro anche per situazioni extra-musicali e per la loro passione calcistica mai celata per il Manchester City”.


Canzoni preferite?

“Wonderwall è sicuramente la canzone degli Oasis che ricordo con maggior gioia, dato che mi ha accompagnato durante una fase molto bella della mia vita: l’età della spensieratezza.
Ci sono quelle canzoni che ti accompagnano anche nel percorso di crescita dell’adolescenza: ecco, Wonderwall è certamente una di queste. Si tratta di un brano, di una colonna sonora generazionale, per chi, come me, è nato alla fine degli anni ’80 ed ha vissuto il periodo gli anni ’90-’00”.

Il binomio anni ’90-Juventus è molto forte. Cosa ne pensi?

“La Juventus negli anni ’90 era una squadra che incuteva timore negli avversari. Era quella Juve per cui Gary Neville, intervistato in un post-partita di un match dei gironi di Champions, provava un gesto di stizza perché all’ultimo minuto i bianconeri vincevano con l’Olympiakos e superavano il girone. Era una squadra che in Europa nessuno avrebbe mai voluto affrontare”.

Professionalmente hai qualche progetto in cantiere?

“Per me è un grande piacere lavorare in radio, è un enorme traguardo: un mezzo meraviglioso, un sogno vero e proprio per me.
Sto proseguendo con lo spettacolo teatrale Avrei soltanto voluto sul tema del cyberbullismo ed è indirizzato non solo alle nuove generazioni, ma anche ai miei coetanei, ai genitori e a tutti coloro che devono capire come lo strumento tecnologico possa essere sia importante che un’incognita. È fondamentale comprendere il giusto utilizzo di questo strumento.
Poi ci sono tanti altri progetti in cantiere: serate, eventi e, in più, sto scrivendo uno spettacolo da portare in giro. L’importante è non fermarsi mai!”.

Ringrazio di cuore Edoardo per la grande disponibilità e gentilezza dimostrate nel corso della nostra intervista.

Valerio Pieraccini

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domenica 4 settembre 2022

Video (sottot. ITA): Liam Gallagher commenta Knebworth 2022 e svela cosa guarda alla TV

Intervistato il 2 settembre da Radio X, Liam Gallagher parla di cosa ha provato nell'estate del 2022, tornando sul palco di Knebworth dopo ventisei anni, e di come preferisca cantare dal vivo piuttosto che in studio. Spazio anche per alcune domande su quello che guarda in TV.

Guarda il video con sottotitoli ITA by frjdoasis.



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domenica 21 agosto 2022

Be Here Now compie 25 anni, ecco i vostri commenti

Oggi ricorre il venticinquennale della pubblicazione di Be Here Now, il terzo disco degli Oasis.  Abbiamo raccolto alcuni commenti che i fan hanno pubblicato per l'occasione sulla nostra pagina Facebook OasisNotizie

Amato e odiato. Atteso e rinnegato. Non esiste opera degli Oasis più controversa di Be Here Now.
I sentimenti che muovono la composizione del loro terzo album sono essenzialmente due: l'ambizione sfrenata e l'irremovibile autoindulgenza. Noel si sente intoccabile e infallibile. Il disco è in larga parte una riproposizione di quanto ascoltato in precedenza ma più "grosso": più strumenti, più sovrincisioni, più tutto.
Se nelle intenzioni del gruppo c'era la voglia di far perdurare forzatamente il loro mito, ci riuscirono egregiamente: l'album vendette 420.000 copie in un solo giorno e oltre un milione entro la prima settimana. D'You Know What I Mean? (Alessio)

Be Here Now è la risposta quando qualcuno mi chiede: "Raccontami i tuoi 15 anni!". Non avevo ancora 15 anni, quando uscì, dal momento che compio gli anni in dicembre, ricordo che non vedevo l'ora che uscisse e quando lo sentii per la prima volta, pensai che fosse straordinario e dopo 25 anni, lo penso ancora. La canzone che preferisco di questo album è Don't Go Away, per vari motivi, ma anche Stand By Me e All Around The World, per ricordi adolescenziali in discoteca. (Debora)

Essere il terzo album dopo le due pietre miliari che lo hanno preceduto non sarebbe stato facile per nessuno. A distanza di anni penso che Be Here Now rappresenti in pieno quello che erano gli Oasis in quegli anni, pomposi ma sempre strabordanti di talento. Quindi va preso così com'è senza pensare ai lavori che lo hanno preceduto (che è un po' il peccato originale che sembra scontare ogni volta). A mio modesto parere contiene pezzi (Stand By Me e All Around The World) che rientrano a pieno titolo nella top 15 della band. (Silvio)

Penso che il fatto che abbiano dato al disco un sound più pesante lo distingua decisamente dagli altri album e questo nonostante ciò che pensa Noel, è un bene. Inoltre contiene la mia preferita nonché la canzone che mi ha fatto innamorare di loro ovvero All Around the World. (Emanuele)

Il loro disco d'oro, quello che mi ha accompagnato nell'adolescenza, quello più psichedelico e diverso dai precedenti, che mi ha fatto crescere, che mi ha accompagnato in tante situazioni. Ogni suo pezzo ha un ricordo indelebile nella mente. Non capisco perché sia sottovalutato da The Chief ... (Sara)

Epocale. Anzi generazionale. (Andrea V.)

Ricordo quando è uscito....ero in Francia in vacanza e feci la fila per comprarlo. Ero giovane....avevo una vita davanti...avevo ancora i sogni...avevo gli Oasis dalla mia parte!!! Ero un MAD FER IT. (Fab)

È un’opera rock, un percorso musicale attraverso i sentimenti di una generazione. (Riccardo)

Dicevano che era un album sopravvalutato, invece ogni volta che lo ascolto penso esattamente il contrario. Partendo da "D'You Know What I Mean?". Fino a pochi anni fa, aveva ancora il record di copie vendute in una sola settimana dalla data di uscita. (Antonio)

Un buon lavoro ma se alla fine lo avessero tagliuzzato un po' sarebbe stato quasi all'altezza dei primi 2. (Maurizio)

Quando uscì ero un grande fan degli Oasis, per cui mi piacque fin dal primo ascolto; a oggi, con un po' più di obiettività, qualche brano l'ho probabilmente rivalutato, ma continuo a pensare che sia un bell'album e non sono d'accordo con quanto di negativo ha detto Noel negli ultimi anni; in particolare i singoli sono eccellenti e il videoclip di All Around The World continuo a pensare sia il loro migliore in assoluto. (Andrea G.)

Pubblica il tuo commento qui, lo inseriremo in questo post.

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giovedì 11 agosto 2022

Noel Gallagher attacca i System of a Down: "La band più merdosa della storia"

In una recente intervista Noel Gallagher ha espresso un pessimo giudizio dei System of a Down, la band di Serj Tankian e di Daron Malakian.

"Guardi mai il cielo pensando: sono contento di essere vivo? Dopo avere ascoltato i System of a Down ho pensato che sono vivo per ascoltare la band più merdosa di tutti i tempi", ha detto l’ex chitarrista degli Oasis. "Il che è qualcosa, se ci pensi. Con tutte le band che ci sono state prima e tra tutte le band che ci saranno in futuro, io sono stato al mondo nel momento in cui c'è stata in circolazione la peggiore".

Source: Far Out Magazine

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