Liam Gallagher ha detto che "a David Cameron dovrebbero fulminare le palle" per aver tirato in ballo la questione della Brexit. L'ex frontman degli Oasis lo ha dichiarato in un'intervista pubblicata sul nuovo numero della rivista Q, in edicola da domani nel Regno Unito.
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A settembre Noel Gallagher,
intervistato ai Mercury Awards, aveva attaccato la classe politica a proposito della Brexit:
"Ancora adesso ci stanno ancora dicendo bugie! Theresa May, Dio la
benedica, mente sull'accordo con l'Unione Europea. E tutti i reamoaners
(storpiatura di remainers, coloro che votano a favore del "rimani"
nell'Unione, detti re-moaners, "ri-lamentosi", ndr), o com'è che si
chiamano, mentono su quello che accadrà".
Noel se la prese anche con l'ex sindaco di Londra Borish Johnson, che insieme a Michael Gove, ex Ministro dell'Istruzione e poi della Giustizia, aveva propagandato la bufala dei 350 milioni di sterline in più alla settimana per la Sanità britannica dopo la Brexit, bufala che campeggiava anche su alcuni autobus sponsorizzati dal partito del "leave" (i favorevoli a lasciare l'Unione). "E poi ci sono i 350 milioni di Boris Johnson e tutti quelli come lui", aveva commentato Noel. "Dovrebbero lasciarci fuori da tutto questo. Dirci le cose come stanno e noi lo accetteremo".
In un'altra intervista il fratello di Liam aveva anche detto di non essere andato a votare al referendum sull'uscita dall'Unione, dato che "avevo cose migliori da fare, come guardare partite di calcio".
Noel se la prese anche con l'ex sindaco di Londra Borish Johnson, che insieme a Michael Gove, ex Ministro dell'Istruzione e poi della Giustizia, aveva propagandato la bufala dei 350 milioni di sterline in più alla settimana per la Sanità britannica dopo la Brexit, bufala che campeggiava anche su alcuni autobus sponsorizzati dal partito del "leave" (i favorevoli a lasciare l'Unione). "E poi ci sono i 350 milioni di Boris Johnson e tutti quelli come lui", aveva commentato Noel. "Dovrebbero lasciarci fuori da tutto questo. Dirci le cose come stanno e noi lo accetteremo".
In un'altra intervista il fratello di Liam aveva anche detto di non essere andato a votare al referendum sull'uscita dall'Unione, dato che "avevo cose migliori da fare, come guardare partite di calcio".
Source: Far Out Magazine
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