martedì 30 gennaio 2024

"Sapevo che un disco con Liam avrebbe funzionato". Traduzione dell'intervista a Liam Gallagher e John Squire per BBC Radio 2


Venerdì 26 gennaio Liam Gallagher e John Squire, che a marzo pubblicheranno un disco insieme, sono stati ospiti di BBC Radio 2. Molti gli argomenti toccati (ascolta la conversazione alla fine del post). 

Ecco la nostra traduzione della chiacchierata. 
 
"Dopo i concerti di Knebworth (nel 2022, ndr)", ha detto Liam, "ho pensato che volevo uscire un po' dalla testa delle persone. Mi sono anche dovuto operare. Poi John ha rovinato la cosa: mi ha chiamato e mi ha chiesto se avessi voglia di cantare alcune sue canzoni. Un anno di pausa è finito per essere un anno in cui abbiamo lavorato sodo, per cui ...".

"Come funziona la nostra collaborazione? John fa tutto il lavoro, io compaio alla fine e metto la palla in rete. John aveva scritto le canzoni, per cui aveva già tutto mappato e fatto. Io canto ed è bellissimo. Lui aveva le canzoni, era tutto fatto, per cui non era necessario che arrivassi io a rovinare la festa. Io ho solo fatto la mia parte, che ho trovato molto semplice, capisci? È fantastico e penso che abbia funzionato bene". 

John ha spiegato: "Abbiamo registrato i demo nel mio studio, poi abbiamo inciso l'album a Los Angeles con Greg Kurstin, che conosce bene Liam. Non ha senso tirarlo fuori dalla sua comfort zone, per cui l'abbiamo registrato nel suo studio". 

Liam ha confermato: "E il suo studio è proprio buono, ha tutto ciò deve funzionare funziona. Molto spesso vai in uno studio, provi qualcosa e non funziona. Lì funziona tutto".

"Ai fan degli Oasis e degli Stone Roses", ha osservato ancora Liam, "il nostro album piacerà, ma se ti piace Bjork non penso che lo apprezzerai tanto, capisci? Penso che se metti dentro queste cose alla gente il disco piacerà, poi ci saranno alcuni a cui non piacerà. Buon per loro".

"Mio figlio ha 12 anni", ha detto John.

"È un grande fan di Bjork!", ha scherzato Liam, tra le risate dei presenti.

"Cosa gli piace musicalmente? Non molto. Un paio di canzoni di Eminem, poi Back in Black ... la canzone (degli AC/DC), non la band. Ogni volta che la mettiamo in auto io e mia moglie, fa: 'Di nuovo questa? No!' ...".

John ha poi detto: "Penso che la prima volta che abbiamo parlato di una collaborazione sia stata quando siamo andati a fare le prove per i concerti di Knebworth (del 2022, ndr) per quella canzone (Champagne Supernova, ndr). Sapevo da subito che avrebbe funzionato. Non ho mai pensato che non potesse funzionare, ho sentito di aver trovato quella lampada magica con quel mio primo desiderio. Cos'altro ci sarà nella lampada? Due altri album!".

Su Mars to Liverpool, la seconda canzone diffusa dal duo (dopo Just Another  Rainbow), John dice: "È iniziata da una trama tra me e Liam sull'essere delusi mentre si raggiunge la propria destinazione. E da lì siamo andati in viaggio nello spazio ... parlando di come sarebbe deludente arrivare su Marte". 

I due, divisi dalla fede calcistica (Liam tifa per il Man City e John per il Man United), concordano nel definire Mother Nature's Song la loro canzone preferita dell'album.

È stata mandata in onda una clip audio in cui Gary Neville, ex capitano dello United, elogia gli Stone Roses, definendola "la più grande band mancuniana mai esistita". Liam ha risposto: "Sono d'accordo".

Alla domanda se fosse mai stato colpito con il taser durante un concerto, Liam ha risposto: "Non sono mai stato colpito con il taser, ma con il gas. Accadde all'Academy di Manchester, al concerto dei Cypress Hill e degli House of Pain. Eravamo al concerto e a un certo punto sono entrati un sacco di stramboni che hanno fatto un po' di zuffe e rapine. C'era qualcosa nell'aria comunque, eravamo a terra con ... In ogni modo, un attimo dopo il locale è stato riempito di gas, per cui siamo usciti tutti. È stato grandioso, grandioso, amica. I ragazzi oggi non sanno in che mondo sono nati, amica. L'aria condizionata ai concerti e tutte quelle scemenze".

traduzione di oasisnotizie


Liam Gallagher & John Squire

Tracklist

01 Raise Your Hands
02 Mars to Liverpool
03 One Day at a Time
04 I’m a Wheel
05 Just Another Rainbow
06 Love You Forever
07 Make It Up as You Go Along
08 You’re Not the Only One
09 I’m So Bored
10 Mother Nature’s Song

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venerdì 26 gennaio 2024

Ufficiale: Liam Gallagher e John Squire in concerto a Milano, 6 aprile 2024

Liam Gallagher (già frontman degli Oasis) e John Squire (già chitarista degli Stone Roses) si ritrovano per un imperdibile evento il 6 aprile 2024 al Fabrique di Milano. Le due leggende di Manchester stanno per dare alla luce il loro primo album insieme Liam Gallagher John Squire in uscita l’1 marzo 2024.

La collaborazione tra la leggenda degli Oasis e uno dei chitarristi più influenti della sua generazione lascerà il segno nel 2024 con la pubblicazione del disco e un tour indimenticabile che toccherà oltre l’Italia il 6 aprile, anche Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania e Stati Uniti d'America.

Pre-ordinando l’album entro le ore 16:00 di martedì 30 gennaio, i fan avranno accesso alla prevendita dei biglietti del tour in anteprima. La prevendita aprirà alle 10:30 del giorno seguente, mercoledì 31 gennaio.

I biglietti saranno disponibili in vendita generale dalle ore 10:30 di venerdì 2 febbraio su ticketmaster.it, ticketone.it e vivaticket.com.

Queste le altre date del tour europeo annunciato pochi minuti fa:


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Ascolta Mars to Liverpool, il nuovo brano di Liam Gallagher e John Squire (con testo)

Mars to Liverpool, il nuovo brano firmato da Liam Gallagher e John Squire, è stato appena diffuso su YouTube. 


TESTO

Jesus Christ about last night
I can only apologise
The thought that it was over
never entered my mind
The sun is up, the skies are blue
and I know how close we came
Those voyage of self discovery
has myself in flames

Here comes that feeling
Here it comes again
I'm waiting for this storm
to run out of rain
Here comes that feeling
Here it comes again
I'm waiting for this storm
to run out of rain

The journey is the trip I say
of your travel agent's cool
Can anybody get me
from Mars to Liverpool?

Here comes that feeling
Here it comes again
I'm waiting for this storm
to run out of rain
Here comes that feeling
Here it comes again
I'm waiting for this storm
to run out of rain

Here comes that feeling
Here it comes again
I'm waiting for this storm
to run out of rain
Here comes that feeling
Here it comes again
I'm waiting for this storm
to run out of rain

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mercoledì 24 gennaio 2024

Dua Lipa: "Blur e Oasis si comportavano in modo odioso". Liam Gallagher: "È solo invidiosa"

Liam Gallagher ha risposto a un commento di Dua Lipa sulle band Brit pop. Intervistata da Rolling Stone, (trovate l’intervista qui) la cantante britannica di origini kosovare ha recentemente parlato delle influenze musicali del suo prossimo album, tra cui band come Blur e Oasis, aggiungendo però un commento sulla componente caratteriale.

Nell’intervista Dua ha lasciato intendere che le canzoni del nuovo disco ricalcheranno l'atteggiamento menefreghista di Oasis e Blur. L’intervistatrice ha detto che Noel Gallagher e Damon Albarn non erano stati proprio gentili con le artiste, in passato. Dua ha quindi risposto che, nonostante non li avesse incontrati personalmente, "a volte devi separare l’arte dalla persona".

"Sono connessa all’elemento musicale. Il modo in cui si sono comportati, le cose che hanno fatto, sono sicuramente odiose. Questo è il loro modo", ha aggiunto. "Se non fossero stati così sarebbero stati visti come noiosi, e penso che sia un pessimo modo di vedere le cose", ha aggiunto.

Su Twitter (oggi X) è stato chiesto all’ex frontman degli Oasis Liam Gallagher cosa ne pensasse del commento di Dua Lipa. Risposta lapidaria: "È solo invidiosa".



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domenica 21 gennaio 2024

Noel Gallagher rivela: "Quest'anno registrerò un album acustico per i fan"

Noel Gallagher ha rivelato che attualmente è in studio per registrare un album acustico, dedicato ai fan.

Dopo aver precedentemente confermato che ci sarebbero stati due nuovi album in arrivo quest'anno, ma ha tenuto nascosti i dettagli su come sarebbero stati i due dischi.

Ora ha confermato cosa possono aspettarsi i fan. In un’intervista rilasciata per il podcast dell'amico Matt Morgan ha detto: "Sono tornato in studio – non rock, roba acustica. Lo sto facendo davvero per i fan.

"Ho dovuto portare via tutta l'attrezzatura elettronica dallo studio … perché ho provato a fare un album acustico tre volte e ogni volta (ho usato l'elettronica)… quindi ci sono solo strumenti acustici in studio".

Il musicista ha aggiunto di aver già completato sei canzoni del nuovo album e ha spiegato: "C'è una canzone chiamata God Help Us All, che è una vecchia canzone del 2005, quindi quando ero ancora negli Oasis, ma non l'ho mai registrata, ma ce n’è un demo di quando sono usciti un sacco di EP. Poi ce n'è una che è stata un bootleg chiamato Just Let It Come Down Over Me, che è piuttosto country. Quella la farò, ma il resto è tutta roba nuova. Non vedo l’ora di affrontare la sfida di portarlo a termine … finché la melodia e i testi sono buoni, va bene".

In una precedente intervista Noel ha rivelato di avere un sacco di materiale che ha scritto durante la pandemia di COVID-19, materiale che non è entrato nel suo album più recente con gli High Flying Birds, Council Skies, uscito il 2 giugno 2023.

"Ho dovuto smettere di scrivere perché ho bisogno di registrare queste canzoni e pubblicarle in modo da poterne scrivere altre", ha rivelato. "Durante la pandemia non c’era niente da fare tutto il giorno, quindi scrivevo solo canzoni. C'è materiale per altri due album lì".

Alla vigilia di Capodanno Gallagher ha anche pubblicato una traccia demo intitolata In A Little While, che potrebbe essere un indicatore di ciò che accadrà in questo nuovo album acustico.

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sabato 20 gennaio 2024

Intervista a Gem Archer: "Vi racconto i segreti del sound e delle chitarre degli Oasis. Reunion tra Liam e Noel? Non avverrà"



Come pilastro della scena chitarristica britannica, Gem Archer ha influenzato innumerevoli giovani musicisti a prendere in mano lo strumento. Con una tecnica da professionista e una mentalità da tuttofare ha fatto rumore con le sue band The Edge, The Contenders e Whirlpool. A metà degli anni '90 ha aperto una strada con gli Heavy Stereo, un gruppo che unisce glam e hard rock che ha registrato un disco mostruoso ma sottovalutato, Déjà Voodoo, nel 1996.

Archer era il frontman e aveva grandi speranze per gli Heavy Stereo. "Nei Whirlpool ci siamo allontanati dalla musica per chitarra e ho dovuto tornare al tavolo da disegno perché volevo tornare alla chitarra di base", dice a Guitar World. "Questo è ciò che ha portato agli Heavy Stereo. E presto abbiamo firmato con la Creation Records. È stato allora che ho incontrato per la prima volta Noel Gallagher, Liam Gallagher e Andy Bell, che era con i Ride".

Mentre gli Heavy Stereo non hanno resistito, la reputazione di Archer come musicista capace con una buona attitudine e abilità nello scrivere brani di qualità sì. Ciò ha portato Noel Gallagher a chiamarlo nel 1999, quando il chitarrista ritmico originale degli Oasis, Paul "Bonehead" Arthurs, si separò dalla band all’apice della fama del Britpop.

Il nuovo arrivato era tutt’altro che un mercenario: Gallagher non lo chiamò solo per suonare la chitarra ritmica, ma per aiutare a rimodellare la dinamica degli Oasis. "Bonehead ha contribuito a ottenere quella cosa del muro del suono", dice Archer. "Era lì anche prima che Noel si unisse. Una volta arrivato Noel, è stato: 'Giusto, Bonehead, per te ci sono gli accordi di barré, e mi occuperò io di tutto il resto' ...". È stato dannatamente geniale e lo abbiamo adorato tutti.

"Quando mi sono unito, il primo giorno stavamo facendo Cigarettes and Alcohol e lui mi ha chiesto: 'Puoi fare questa parte?'. Ho detto: 'Oh, wow, questa è una parte di chitarra solista!' Gli ho detto: 'Certo che posso. Andiamo!'. Ed è stata la stessa cosa con Morning Glory: mi ha chiesto di fare alcune parti di chitarra solista.

Per dieci anni Archer è stato un punto di riferimento per il suono degli Oasis e ha prestato il proprio talento al disco dal vivo Familiar to Millions (2001) e a tre album in studio: Heathen Chemistry (2002), Don't Believe the Truth (2005) e l'ultimo disco della band, Dig Out Your Soul (2008). Poco dopo uno scontro a colpi di chitarra tra Liam e Noel a Parigi nel 2009 portò alla fine degli Oasis.

Archer so è poi agganciato a Liam per la sua band post-Oasis, i Beady Eye, che hanno realizzato altri due album – Different Gear, Still Speeding (2011) e BE (2013) – prima di unirsi a Noel come membro dei suoi High Flying Birds, dove rimane tuttora. 

Alla richiesta di spiegare l’alchimia tra lui e Noel, Archer risponde: "Quando facciamo Don’t Look Back in Anger o The Masterplan è diverso dal vivo che su disco. Dio sa che dopo ventiquattro anni trascorsi a suonare insieme ci conosciamo bene. Abbiamo un'intesa, una certa lunghezza d'onda".

"Ma Noel scrive ancora canzoni che mi fanno dire: 'Wow. È la cosa migliore che tu abbia mai scritto!', e ripartiamo!".

Cosa ti ha spinto a prendere in mano la chitarra?

"Era una combinazione tra l'essere troppo giovane per sapere perché ne ero attratto e il vedere film di Elvis, cartoni dei Beatles e frammenti di cose qua e là. Inizi ad essere attratto da qualcosa.

"Ricordo di aver visto ragazzi che giocavano a calcio con le chitarre sui supporti negli spogliatoi e pensavo: 'Oh, sono fantastiche!'. Non sapevo se fossero fottuti bassi o chitarre, ma pensavo: 'Sembrano proprio belle, cazzo!' ...".

Ricordi la tua prima chitarra?

"Non ricordo di che tipo fosse, ma a quanto pare ho avuto la mia prima chitarra quando avevo quattro anni. L'ho chiesta e l'ho rotta, mentre correvo per mostrarla a mia zia! Ho ancora una piccola ammaccatura sulla testa dove la chitarra mi ha colpito!"

Quell'ammaccatura potrebbe essere il catalizzatore per la tua musa creativa...

"La sento ancora adesso… La cosa più divertente è che quando ero giovane pensavo che più manopole avesse una chitarra, meglio era! Dicevo: 'Oh, guardala!', senza nemmeno sapere cosa fosse una Telecaster. E poi ho visto una Les Paul, che aveva più manopole, e ho pensato: 'Deve essere migliore!' ...".

Quando ha iniziato a cambiare la tua mentalità?

"Ho ricevuto la mia prima vera chitarra quando avevo circa dieci anni. A scuola suonavo il violino e il violoncello e mi piaceva il violino perché anche il mio insegnante suonava la chitarra. Il mio insegnante di violino indossava jeans ed era figo, ma il mio insegnante di piano, amico, era un rompicoglioni. Non mi permetteva di portarlo a casa, ma alla fine mio padre lo fece".

"Poi un giorno sono andato a casa di questo tizio con mio zio, ed è stato allora che ho sentito per la prima volta due chitarre insieme. Mi è stato mostrato un accordo di re e l'intera esperienza è stata per me un fottuto momento di illuminazione. Non avevo mai sentito due chitarre insieme prima di allora".

"Ho preso lezioni da quel tizio per due anni, il che è stato dannatamente fantastico. Le cose che mi ha mostrato hanno decifrato il codice per me e sono partito da lì".

Come si è formata la vostra prima vera band, gli Edge?

"Dopo aver finito con quell’insegnante sono andato in un'altra scuola, ed è lì che si sono riuniti gli Edge. Erano solo un paio di chitarre, frutto dell'ascolto di molta musica proveniente da Liverpool, Glasgow e Manchester: la nostra scena locale era inesistente".

"Ci siamo spinti il più lontano possibile nel nord-est dell'Inghilterra, facendo molte cover di Jam, Blondie, Undertones, Buzzcocks e Vaselines. Quando avevo circa vent'anni trasferii la band a Londra".

"I Contenders erano fondamentalmente la seconda parte degli Edge: erano come gli Edge, ma nella versione londinese. Ho pensato: 'Bene, facciamo una piccola reinvenzione'. La nuova versione della band era essenzialmente costruita attorno a questa Rickenbacker a dodici corde che avevo".

"Ho preso quella chitarra perché ero disoccupato e avevo un sussidio per l'alloggio, ma mi hanno pagato più del dovuto, quindi ho preso quei soldi, ho comprato la Rickenbacker e mi sono trasferito a Londra molto rapidamente!".

È l'unica chitarra che avevi quando formasti i Whirlpool e poi gli Heavy Stereo?

"Per molto tempo la Rickenbacker è stata la mia unica chitarra, ma era abbastanza buona perché ne amavo il suono e nella configurazione a tre era fantastica collegata a un Marshall. Mi dava questo suono potente e spesso usavo un tape delay WEM Guild Copycat, che allora non capivo del tutto, ma mi dava un suono grandioso".

"Quando abbiamo formato i Whirlpool ci siamo concentrati maggiormente sui campionatori e sui loop. Abbiamo ottenuto un contratto discografico con la Food Records e abbiamo realizzato un album, ma è rimasto bloccato all'inferno e ci ha fatto girare in tondo, il che ci ha portato agli Heavy Stereo".

Scavando alle basi del suono distorto della chitarra degli Heavy Stereo, quale attrezzatura usavi quando hai registrato Déjà Voodoo?

"A quel punto avevo venduto la Rickenbacker a dodici corde perché dovevo pagare l'affitto! Ho messo in fila tutte le mie chitarre e ho detto: 'Giusto, purtroppo, quella deve andare'. Quindi per gli Heavy Stereo tutto quello che ho usato è stata una Epiphone Casino, e credo di avere una Gibson Les Paul Studio Deluxe con mini humbucker".

"Avevo anche un'acustica Epiphone J-200 e, stranamente, la collegavo a un pedale distorsione DOD FX55-B. Mi piaceva la mancanza di sustain che dava".

Da dove traevate influenza tu e il chitarrista degli Heavy Stereo Pete Downing in quel momento?

"Volevo fare quella cosa dei T. Rex. Allora avevo solo un Vox AC30 e Pete aveva un Marshall con volume principale. Non avevamo molti pedali, quindi usavamo sempre i nostri amplificatori per spingere verso quella cosa coraggiosa e distorta. Pete forse aveva un suono un po' più pulito, quindi immagino di essere stato io a preferire suoni più spezzati".

​Da lì sei entrato negli Oasis. Cosa ha portato Noel a darti più opportunità di fare il chitarrista solista rispetto a Bonehead?

"All'inizio, penso che Noel e Bonehead mettessero tutto su dieci e dicessero: 'Appiatteremo il pubblico', sai? Ma poi arruvò (What's the Story) Morning Glory? e all'improvviso ebbero Whitey [Alan White] alla batteria, e ci fu una dinamica completamente diversa. Facevano sessioni acustiche e le cose diventarono più complesse".

"Le cose sono cambiate quando io e Andy Bell ci siamo uniti. Ricordo che Andy imparò Wonderwall esattamente come era nel disco e Noel disse: 'Puoi provarla di nuovo?'. Andai da lui e dissi: "'Dai un po' di Sid Vicious' e Andy disse: 'Giusto. Ho compreso' ...".

"Con Andy e me nella band, Noel poteva fare altre cose. Posso dirti che non c’è mai stata una direttiva di suonare accordi di barré".

Gem Andy da McCartney (Glastonbury, 2022)

Avevi degli amplificatori meravigliosi sul palco con gli Oasis. Com'era il tuo tipico impianto da tour?

"Si è evoluto da quando sono entrato nel 1999 fino alla fine del 2009. Spesso avevo almeno due amplificatori sul palco; a volte Noel ne voleva ancora di più. Il mio amplificatore principale era un Vox AC50, che era molto ingombrante, ma è diverso da un Marshall o da un Fender: ha un sacco di carne sulle ossa. Spesso avevo una testata Marshall con quello".

"Per quanto riguarda Noel, che ci crediate o no, il suo amplificatore preferito in assoluto è un Fender Blues Junior. Abbiamo sempre avuto amplificatori che ci dessero chiarezza, anche se il concerto era enorme. Un pilastro del suono degli Oasis era un Ibanez Tube Screamer TS9".

"Quando sono entrato a far parte del gruppo non avevo i pedali, quindi abbassavo il volume della chitarra per pulire le cose e alzavo il volume per avere più grinta. Ma Noel disse: 'Non abbassare la voce, amico, premiamo il dannato boost e saliamo'. Quindi abbiamo sempre avuto il Tube Screamer e abbiamo sempre avuto anche il Boss Delay DD-3 bianco, e un'altra enorme parte del suono era il SIB Echodrive, questa grande scatola di metallo con una valvola al suo interno".

​E che dire delle chitarre?

"Ho scelto principalmente le Gibson Firebirds, che si adattavano bene a Noel. Volevo qualcosa con una tonalità diversa, cosa che ho ottenuto soprattutto con la mia rossa; ha un isolamento fantastico. Quella chitarra era proprio fantastica mentre suonavamo Champagne Supernova!".

"E spesso prendevo in prestito l'Epiphone Sheraton di Noel, che era ed è la migliore, cazzo! Quando mi ha chiesto di suonare con lui con gli High Flying Birds nel 2017, ha detto che avrei potuto usare qualsiasi sua attrezzatura avessi voluto. Gli ho subito chiesto se avesse ancora l'Epiphone Sheraton rossa e lui ha detto: 'Sì, lo voglio' e io ho detto: 'Okay, sì, mi unisco'. La uso su tutti i tipi di canzoni".

"Ma utilizzo anche una Gibson ES-355 e una Paisley Telecaster, che ho ricevuto nel 2001. È divertente: Noel e io abbiamo preso le Paisley Telecaster lo stesso giorno, senza saperlo, e poi siamo arrivati al concerto con loro! Sono chitarre fantastiche e di fabbricazione messicana, quindi ci costano solo 500 sterline".

Noel sembra più concentrato sulla chitarra ritmica, rendendoti importante. Presumo che abbia molta fiducia in te dopo tutti questi anni.

"Sì, penso di sì. Abbiamo una lunga storia e ci siamo evoluti al punto da capire cosa farà Noel a livello di chitarra, il che è positivo perché gli High Flying Birds sono diversi".

"Mi viene chiesto di coprire molti approcci e suoni diversi, il che può essere difficile perché alcune delle cose sui dischi mi fanno dire: 'Questo non è umanamente possibile!', ma Noel ha sempre detto: 'Quella è la versione studio, ma questa è dal vivo – le sfumature cambiano'. Mi piace davvero, e lo capiamo entrambi".

Hai navigato in acque agitate di quando sei stato in una band con Liam e Noel nel corso degli anni, e sei ancora qui oggi. Qual è il tuo segreto?

"Ah, sarei uno sciocco a pensare di conoscerne il segreto! Deve esserci qualcosa nelle nostre comuni anime del Nord che ha permesso alle stesse influenze e mentalità di penetrare. E per quanto riguarda Liam e Noel nessuno di noi saprà mai la profondità da cui provengono alcune di quelle emozioni. È meglio lasciarlo tra loro due".

Questa è una buona lezione per chiunque speculi sul loro futuro musicale.

"Oh, sì, questo è sicuro. Tutta quella conversazione è una di quelle in cui non mi piace approfondire troppo, sai? Potrebbe andare avanti all’infinito e non arrivare da nessuna parte. Ma la cosa divertente è che non c’è scampo".

"Alcuni mesi fa mia figlia, che ha 24 anni - intelligente come una frusta e una brava bambina - mi ha detto: 'Papà, posso farti una domanda?'. Ho detto: 'Vai avanti'. E lei ha detto: 'Tornerete insieme tutti voi?' ...". Ho dovuto ridere; Ho detto: 'Oh, non anche tu!'. E lei ha risposto: 'Beh, sei stato a Manchester'. Io ho risposto: 'Sì, per girare un video!' ...".

"Se qualcuno pensa che torneremo insieme o che metteremo su una sorta di pista, semplicemente non è una di quelle cose che stanno accadendo. Quindi quando emergono queste conversazioni, o mia figlia me lo chiede, dico: 'Senti, no'. Prendiamo una fottuta tazza di tè?' ...".

traduzione di oasisnotizie - ​Source: guitarworld


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giovedì 18 gennaio 2024

Dua Lipa racconta il suo nuovo disco: "Mi sono ispirata agli Oasis e ai Blur"

Dua Lipa è la protagonista della nuova copertina di Rolling Stone. Intervistata dalla nota rivista, l'artista pop britannica di origini albanese ha parlato del suo terzo disco, anticipato a novembre dal singolo Houdini. La 28enne ha collaborato con Kevin Parker dei Tame Impala per il suo nuovo album, di cui non è ancora stato svelato il titolo né la data di pubblicazione. 

Durante la chiacchierata con la giornalista  Brittany Spanos Dua Lipa cita poi Massive Attack, Primal Scream, Oasis e Blur tra le principali influenze che l’hanno guidata nella composizione del nuovo materiale, confermando come il prossimo disco si discosterà molto dall’ultimo, più orientato alla disco music, Future Nostalgia (2020).

Il disco viene descritto dall'artista come "un tributo pervaso di pop psichedelico alla cultura britannica dei rave". Lipa sta lavorando tanto. I fan attendono febbrilmente il terzo album, che hanno soprannominato DL3. Lei non è pronta a rivelarne il titolo, ma si sa che è ispirato a gente come Primal Scream e Massive Attack, punti di riferimento per una ragazza londinese che adora girare la città di notte. Anche l’estetica è totalmente diversa da quella precedente: ci saranno meno body glamourous e scintillanti, nel tentativo di evocare l’atteggiamento alla "non ce ne frega un cazzo" tipico di gruppi Brit pop come Oasis e Blur, che sono i riferimenti della sua nuova musica.

"Questo disco sembra un po’ più crudo. Voglio catturare l’essenza della giovinezza e della libertà, del divertimento e del lasciare semplicemente che le cose accadano, che siano buone o cattive", ha dichiarato Dua Lipa. "Non puoi cambiarlo. Devi solo sopportare i colpi di qualunque cosa stia accadendo nella tua vita".

Alcune ispirazioni provengono dall'educazione londinese di Lipa, come i mix che passavano a tarda sera su BBC Radio 1, grazie alla quale ha scoperto alcuni dei suoi remix preferiti dei Primal Scream, che alla fine l'hanno portata a sentire l'album del 1991 Screamadelica. Oltre agli Oasis e ai Blur, si è appassionata ad altri artisti rock ed elettronici degli anni '90 come Moby e i Gorillaz ed è cresciuta ascoltandoli.

Le faccio notare che alcuni di questi nomi del Brit pop (Noel Gallagher e Damon Albarn in particolare) non sono sempre stati molto gentili con le artiste pop femminili: entrambi hanno preso di mira Adele e Taylor Swift, per esempio. Le chiedo se ha mai incontrato qualcuno di loro. «In realtà no», dice. «A volte è necessario separare l’arte dalla persona… Io sono legata alla musica. Il modo in cui si sono comportati, le cose che hanno fatto sono odiose. È la loro caratteristica principale».

L'intervista integrale è disponibile in italiano a questo link.




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martedì 16 gennaio 2024

Liam Gallagher e John Squire raccontano: "Ecco la nostra risurrezione psichedelica. Niente imbrogli stravaganti, le canzoni di John spaccano e sono perfette per me. E Noel ..."

Quando Liam Gallagher ascoltò per la prima volta le canzoni che John Squire aveva scritto per il loro nuovo album collaborativo, ebbe due pensieri: che "spaccavano" e che istintivamente sapeva come cantarle. Dopotutto canta le canzoni di Squire fin da quando era adolescente.

"Devi ricordare che sono un grande fan degli Stone Roses", annuncia Gallagher dall'altra parte del tavolo in uno studio a Kentish Town, a nord di Londra. "Sono stati loro a farmi entrare in una band, quindi conosco i ritmi. Non è che stia cantando Trent Reznor dei cazzo di Nine Inch Nails, capisci cosa intendo? Non sto dicendo che sia stato facile. Lo faccio semplicemente sembrare facile".

Lanciato con il recente singolo dalle sfumature psichedeliche Just Another Rainbow, questo è un matrimonio tra due dei membri più celebri della scena musicale di Manchester: John Squire, il chitarrista ancora sorprendentemente talentuoso degli Stone Roses, e Liam Gallagher, il frontman degli Oasis la cui spavalderia ha definito l’ottimismo e l’edonismo degli anni ’90. Anche se non sei un tipo dall'acconciatura generosa che indossa Adidas Sambas, l'unione sembra un momento importante: Just Another Rainbow è salito al numero 1 nella classifica infrasettimanale e potrebbe rimanere in cima anche oggi.

La collaborazione omonima ha preso piede dopo la partecipazione del chitarrista ai giganteschi concerti di Gallagher a Knebworth nel 2022. Emozionato nell'apprendere che Squire stava di nuovo componendo, il cantante ha voluto partecipare ("Quando il rock'n'roll chiama devi prendi il telefono"), ma a due condizioni: il materiale doveva essere ricco di chitarre e Squire avrebbe dovuto scrivere i testi. Non sono stati impostati altri parametri; non ci sono state discussioni strategiche attorno al tavolo di una casa discografica. "È così che dovrebbe essere", dice Gallagher. "Chiamare la gente per fare delle riunioni è un po' da fottuto agente immobiliare, vero?". Lui e Squire avevano già collaborato una volta per Love Me and Leave Me, una canzone scritta per la band post-Roses di Squire, i Seahorses, ma i ricordi di entrambe le parti sono confusi su come ciò sia avvenuto.

I messaggi di testo hanno volato avanti e indietro; Squire ha inviato dei demo dei suoi lavori in corso, mentre Gallagher lo ha tempestato di video YouTube di altri artisti, tra cui Sex Pistols, Jimi Hendrix, Faces – e Bee Gees. "Lo ha inviato non molto tempo dopo che gli avevo inviato [il mio primo demo] Love You Forever, che avevo cantato in un registro molto acuto, fuori dalla mia portata", dice a bassa voce  Squire (con cui parlo in una stanza adiacente , poiché l'addetto stampa pensa che Gallagher potrebbe dominare la conversazione se fossero intervistati insieme). Quando in risposta apparve una traccia dei Bee Gees, Squire pensò che Gallagher lo stesse "prendendo per il culo; il sentimento era: Non mi interessa questa cosa, abbiamo bisogno di un ripensamento". Si è scoperto che non aveva mai ricevuto la demo di Squire e quei falsetti di Gibb gli erano stati inviati sinceramente, come gli altri video, come guida su come sperava che l'album avrebbe suonato

Dopo aver lavorato in remoto per alcuni mesi, nel maggio 2023 Gallagher si è recato nello studio di casa di Squire a Macclesfield per registrare alcune voci iniziali. Quattro mesi dopo sono andati a Los Angeles e hanno registrato 10 tracce in tre settimane. Greg Kurstin ha prodotto e suonato il basso e il piano; lui e Squire si sono uniti grazie a Déjà Vu di Crosby, Stills e Nash & Young, Paul McCartney e il batterista dei Jimi Hendrix Experience, Mitch Mitchell. Joey Waronker (che ha lavorato con Beck, R.E.M. e Roger Waters) ha suonato la batteria. Volevano evitare di realizzare un album in cui la musicalità suonasse "meccanica". "La perfezione è soggettiva, non è vero?", suggerisce lo scudiero. Aggiunge che spesso gli piace "qualcosa che è un po’ fuori dal tempo, un po’ sciatto. Ci sono un sacco di percussioni nei dischi degli Stones e dei Beatles che sono fuori luogo e tuttavia è perfetto".

Il risultato è un disco blues psichedelico straordinariamente vivace e disinvolto, in cui le linee di chitarra di Squire si riversano allegramente e la voce di Gallagher spesso si eleva al di sopra del suo solito ringhio o ghigno. Negli Stone Roses il modo di suonare di Squire era di lunga durata, esplorava i grandi spazi aperti dai groove della band; qui è più parsimonioso e propositivo, lascia che siano le canzoni a dettare qualsiasi cosa. Il suo modo di suonare sembra ringiovanito, mentre Gallagher ha trovato la sua forma post-Oasis più confortevole. La chiusura dell'album, Mother Nature's Song – un'ode alla bellezza del nostro mondo naturale accompagnata da chitarre acustiche da falò e, giustamente visto il titolo, slide in stile George Harrison – è una delle canzoni più toccanti che entrambi gli artisti abbiano registrato. La voce di Gallagher ha fatto venire le lacrime agli occhi di Squire quando l'ha sentita per la prima volta, qualcosa che secondo Squire non è mai successo per qualsiasi cosa abbia scritto prima.

Quando chiedo se Gallagher avesse il potere di veto sui testi, Squire dice che l'argomento non è mai stato sollevato, mentre Gallagher si arrabbia alla stessa domanda: "Se nella pentola ci fossero stati degli imbrogli stravaganti in corso, ovviamente glielo avrei rimproverato! Ma ricordo di aver letto il testo e di aver pensato: si attaglia a me".

Con indosso un parka verde regolamentare e imprecando liberamente, Gallagher rimane se stesso in tutto e per tutto. Mentre parliamo a volte ho l'impressione che la spavalderia della giovinezza stia lasciando il posto alla saggezza dell'età, per poi tornare a un altro classico e spavaldo liamismo. Dice che gli piacerebbe lanciare alle band rivali degli strali verbali, tranne che non ce n'è "nessuno in giro", o almeno nessuno che consideri degno. "È un peccato, perché lo capirebbero dannatamente anche loro", dice in tono rassicurante. "Nessuno vuole far parte di una band e condividere il successo di questi tempi. Sono tutte star soliste del tipo 'me me me' ...".

Sebbene Gallagher abbia registrato tre album da solista – tutti numeri uno nel Regno Unito – prospera chiaramente come parte di una squadra. Il suo primo progetto post-Oasis fu la band Beady Eye; il co-fondatore degli Oasis Bonehead è stato in tournée come membro della sua band dal vivo; e Gallagher rivisiterà il debutto degli Oasis del 1994, Definely Maybe, per un tour nei palazzetti e sarà protagonista al Festival di Reading e Leeds quest'anno. L’intenzione è quella di mantenere vivo il catalogo della band. "Non posso assolutamente lasciare che gli Oasis si trasformino in una di quelle [band] in cui avvolgi un album nel cellophane ogni 10 anni", dice.

​Nel senso più stretto del termine, però, gli Oasis sono in letargo dal 2009, dopo un alterco nel backstage del festival Rock en Seine di Parigi, dopo il quale Noel Gallagher se ne andò e non tornò più. Liam farebbe qualcosa di diverso se potesse tornare a quella notte di quasi 15 anni fa? "Sì, li riempirei (di botte) entrambi", si arrabbia, riferendosi sia a Noel che al manager della band, Marcus Russell. All'improvviso si alza dal suo posto e cammina per la stanza, gesticolando. "Mi hanno gettato sotto il fottuto autobus. Tutta la mia vita è crollata".

Noel ha sempre avuto intenzione di andare a fare il solista, afferma, citando come prova i concerti acustici da solista di Noel tra i tour degli Oasis. "Se vuoi fare le tue cosette perché non ricevi abbastanza attenzione, sentiti libero, amico. Andrò alle Barbados e mi siederò su una spiaggia per sei mesi, ma non staccherò la spina alla band. Questo è il modo in cui la vedevo io". Noel, da parte sua, ha dichiarato nel 2009 di aver lasciato la band perché "il livello di intimidazione verbale e violenta nei miei confronti, nei miei confronti, nella mia famiglia, nei miei amici e nei miei compagni è diventato intollerabile", e nel 2021 ha descritto l'alterco di Parigi come "solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso".

Liam sostiene che il dito sia stato puntato contro di lui quando il gruppo è crollato e la colpa è stata attribuita alle sue bevute. Si siede e traccia una linea retta sul tavolo per indicare coerenza. "Questo è stato il mio comportamento fin dal primo giorno, e anche il suo. Questo è ciò che ha reso gli Oasis quello che sono stati", dice. "Io non ero diverso, ma all'improvviso si è trasformato in Ronan Keating o in qualche stronzo tenero, dicendo: 'Non possiamo sopportare quel comportamento' ..." Gallagher ora è nel pieno del flusso. "Nel frattempo [in questi giorni] è in tour con il fottuto [ex frontman dei Kasabian] Tom Meighan, che presumibilmente, a quanto pare, ha ..." Si ferma prima di citare la condanna di Meighan per aggressione del 2020. "Eppure non torneresti indietro in una band con me perché sono un 'fottuto stronzo'?! Eh, rilassati, amico!".

Definisce i cinque anni successivi alla scomparsa degli Oasis un "assoluto incubo… ero seduto a casa senza management, senza ufficio e senza nessuno con cui parlare veramente, mentre Noel" – in quanto principale cantautore e forza creativa degli Oasis – "entrava ancora nel suo grande ufficio dirigenziale con tutti che gli correvano dietro, facendo il furbo e insultando la gente. Guardando indietro con il senno di poi, puoi dire: 'Sei un ragazzone' e tutto il resto, ma quando hai avuto tutte quelle cose per 20 anni... riuscivo a malapena ad allacciarmi le scarpe, figuriamoci gestire i miei affari o la mia vita. Tutto quel supporto mi è stato portato via, mentre il piccolo Noely G aveva ancora tutto lì". 

E continua: "C'erano 40 o 50 persone che lavoravano per gli Oasis. All'improvviso tutti erano senza lavoro. Nel frattempo lui se ne va con la sua chitarra e sua moglie, divertendosi un sacco". Ne ha mai parlato direttamente con Noel? "NO. Non c'è stata alcuna chiacchierata. Non l'ho visto e non ci vedremo. Sono tutti presi da sé, tutti quanti". La differenza, dice, è che "so di essere stato umiliato. E grazie al cielo, perché mi ha reso una persona migliore. Ma lui non lo è. Va ancora in giro pensando di essere lui  il migliore, ma vedremo".

Rimasto a raccogliere i cocci, Gallagher dice di aver formato i Beady Eye come un "cerotto", per sé e per i restanti membri del gruppo. "Gem [Archer] e Andy [Bell] avevano messo il cuore e l'anima negli Oasis e sono stati gettati nel cassonetto". Non hanno mai avuto grandi obiettivi nei Beady Eye, aggiunge. "Cercavamo solo di mantenerci sani di mente". La band ha pubblicato due album prima di chiudere baracca nel 2014. La carriera solista di Gallagher è iniziata nel 2017, con quei tre album di successo culminati in due serate con il tutto esaurito a Knebworth, sede del più grande trionfo dal vivo degli Oasis nel 1996. Non più umiliato, quindi, ma è ancora scosso.

Quando raggiungo Squire nella stanza accanto il cambiamento di atmosfera è palpabile. Ho l’impressione che calcoli l’impatto di ogni sillaba prima di lasciarla entrare nell’atmosfera.

Quando è salito sul palco di Knebworth insieme a Gallagher, nel giugno 2022, era la prima volta che si esibiva dal vivo da quando i Roses si arenarono nel 2017. L'improbabile riunione del gruppo era durata cinque anni: stadi pieni, festival in primo piano e dubbiosi che si chiedevano se le loro infiammabili relazioni tra membri della band potessero durare essendo in qualche modo messe a tacere. Registrare un album, tuttavia, era un passo troppo lontano.

​"È diventato evidente che non sarebbe successo", dice Squire sobriamente, con gli occhi che sbirciano da dietro la frangia. Due nuove canzoni, All for One e Beautiful Thing, sono emerse nel 2016, ma a quel punto "la sensazione generale era che nessuno fosse interessato nemmeno a far parte di una band insieme, figuriamoci a fare un album".

E così i Roses si sono separati. Il cantante Ian Brown ha ripreso la propria carriera da solista e ha utilizzato i social media per trasmettere le sue diatribe contro il vaccino anti-Covid, mentre Squire è tornato all'arte visiva (ha co-creato la copertina pop art di Just Another Rainbow). "Considero creare qualsiasi cosa come una parte valida della mia personalità e della mia felicità", dice, “"quindi non importa quanto grande o piccolo sia, o se sia visivo o sonoro. Ciò che mi stimola è creare".

La musica, tuttavia, non era nella sua agenda. E forse sarebbe rimasto così se il disastro non si fosse verificato nel 2020. Mentre giocava a basket con suo figlio di nove anni, Squire è inciampato e si è rotto il polso della mano dominante, colpendosi il pollice. "Mi ha fatto prendere dal panico", dice. "C'era un punto interrogativo sulla possibilità di recuperarne il pieno utilizzo". Alla fine la fisioterapia combinata con un rigoroso regime di pratica chitarristica lo ha riportato al livello a cui era prima.

​L’infortunio non lo ha solo costretto a suonare di nuovo; ha riacceso il suo desiderio di farlo. "Sono ancora un fanatico dei cambi di tonalità, di accordi, di testi scelti", dice. "Se riesco a realizzarlo è davvero emozionante." Quando gli viene chiesto se si rammarica di non aver pubblicato più musica nel corso degli anni, è cauto: "Ci sarebbe un compromesso. Potrei non essere sposato. Potrei non avere così tanti figli" – ne ha sei – "e potrei non averli visti così tanto. Non mi sento come se avessi fatto un grosso casino".

Quando si è trattato di lavorare insieme, lui e Gallagher, Squire dice che aveva "grandi speranze", ma la loro alchimia ha superato le sue aspettative: "Penso che siamo rimasti entrambi sorpresi da quanto il mio tono di chitarra sia complementare con la sua voce e da come le canzoni che ho scritto abbiano funzionato per lui". Squire rifiuta, tuttavia, di farsi trascinare dal significato dei suoi testi, dicendo: "Penso che sia una prerogativa dell'ascoltatore", dopo aver composto versi intriganti come "So che sei felice nella tua trance suburbana / Avresti dovuto scoparmi quando ne hai avuto la possibilità" (One Day at a Time); "Questo viaggio alla scoperta di me stesso ha le mie vele in fiamme" (Mars to Liverpool); e "Grazie per i tuoi pensieri e le tue preghiere / E vaffanculo anche a te” (Make It Up As You Go Along) destinato a rimanere un mistero.

Gallagher e Squire sperano che questo sia l'inizio di una relazione musicale continua. Vogliono fare un tour più avanti nel corso dell'anno e Squire lascia intendere che ha iniziato a lavorare a un secondo album. "La chitarra reagisce", dice.

"Se John tira fuori un altro carico di canzoni che spaccano, lo capiranno anche loro", dice Gallagher. "Squire ha molto di più dentro di sé. La gente vede John come un eroe della chitarra, ma lui sa sicuramente come scrivere una fottuta canzone". Mentre mi alzo per andarmene mi complimento con Gallagher per il disco e suggerisco che, sebbene sia sempre stato bravissimo, Squire gli ha dato un po' di carica.

Una settimana dopo, mi viene detto di richiamare Gallagher. "Volevo tirarti su su una cosa", dice. "Hai detto che John mi aveva dato un po' di 'roll'?" Affermo timidamente di averlo fatto. "Sì, mi è venuto il muso pensando a quella cosa mentre me ne andavo. Ho pensato: 'Fanculo' ".

"Sono sempre stato rock e sono sempre stato roll". Si ferma per un momento. "Ma, detto questo, John mi ha ispirato a far parte di una band. Quindi forse mi ha dato il rock e il roll".

Just Another Rainbow è ora disponibile. L'album Liam Gallagher John Squire uscirà in primavera.

Intervista di Greg Wetherall, traduzione di oasisnotizie - Source: The Guardian



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lunedì 15 gennaio 2024

Liam Gallagher introduce una cover di With A Little Help From My Friends dei Beatles a scopo benefico realizzata dai bimbi della Highgate Primary School

Liam Gallagher ha introdotto una cover di With A Little Help From My Friends dei Beatles a scopo benefico. 

L'ex cantante degli Oasis ha collaborato con Goodstock, un ente di beneficenza fondato dalla compagna Debbie Gwyther e dalla sorella gemella Katie. Le due donne, dirigenti dell’industria musicale, intendono raccogliere fondi per la scuola elementare di Highgate. 

La Highgate Primary School si occupa di bambini affetti da autismo, ADHD, sindrome di Down e sordità, lavorando in collaborazione con la Blanche Nevile School for the Deaf e l’Highgate Family Centre. Con i tagli del governo la scuola è attualmente in difficoltà, con il timore che i questi possano avere “effetti devastanti” sulla salute mentale dei bambini.  La scuola ha una pagina tramite cui si può donare (clicca qui).

"Uno dei miei momenti di maggiore orgoglio è stato quando mi è stato chiesto di presentare la versione di questa canzone dei Beatles cantata dal coro della Highgate Primary School. I piccoli hanno cantato a squarciagola e suonano biblici", ha dichiarato Liam Gallagher. 

Gallagher e le sorelle Gwyther hanno dei membri della famiglia che frequentano la scuola e hanno collaborato con l’Highgate Primary Choir per consentire ai ragazzini di realizzare la cover. Il video è stato girato ai The Church Studios. Eccolo.

Source: NME


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venerdì 12 gennaio 2024

Video, testo e traduzione di Just Another Rainbow, il nuovo brano di Liam Gallagher e John Squire

Un brano onirico frutto della collaborazione tra Liam Gallagher e John Squire. Si chiama Just Another Rainbow, è uscito il 5 gennaio 2024 e anticipa il primo album dell'ex Oasis e dell'ex Stone Roses. 

Il testo, criptico, sembra una riflessione sulla disillusione, sulla perdita e sul modo in cui il tempo influenza alcune emozioni. 

Ecco testo, traduzione e video, diffuso su YouTube mercoledì 10 gennaio.





Just Another Rainbow

I, I might have known
This would be
Just another rainbow
I, I walk the Earth
I search the sky
Just another rainbow
No pot of gold
Waiting here for me

Just another rainbow
Hanging over me
Just another rainbow
Dripping on my tree

I'm out of control
Half of the hole
Just another rainbow
Paying the bills
Am I your windmill?

Just another rainbow
Hanging over me
Just another rainbow
Dripping on my tree

Red and orange, yellow and green
Blue, indigo, violet
We've crossed a line

Just another rainbow
Hanging over me
Just another rainbow
Dripping on my tree



Solo un altro arcobaleno

Avrei dovuto saperlo
che questo sarebbe stato
solo un altro arcobaleno
Cammino sulla Terra
Cerco nel cielo
Solo un altro arcobaleno
Nessuna pentola piena d’oro
aspetta qui per me

Solo un altro arcobaleno
incombe su di me
Solo un altro arcobaleno
gocciola sul mio albero

Sono fuori controllo
a metà della buca
Solo un altro arcobaleno
paga le bollette
Sono il tuo mulino a vento?

Solo un altro arcobaleno
incombe su di me
Solo un altro arcobaleno
gocciola sul mio albero

Rosso e arancione, giallo e verde
Blu, indaco e viola
Abbiamo oltrepassato una linea

Solo un altro arcobaleno
incombe su di me
Solo un altro arcobaleno


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