domenica 27 gennaio 2019

Liam Gallagher soccorre un altro gatto: "Salutate Nancy"

Liam Gallagher e la compagna Debbie Gwyther hanno soccorso un altro gatto del Wood Green Animal Shelter, associazione benefica che aiuta i gatti in difficoltà.

Al primo gatto di Liam, Sid (foto a sinistra e in alto nel collage qui sotto), si è affiancato dunque Nancy (foto in alto a destra nel collage qui sotto), chiamata così in onore della fidanzata del bassista dei Sex Pistols Sid Vicious.

Wood Green Animal Charity soccorre gatti, cani, criceti, galline, conigli e altre specie. Gli animali soccorsi sono stati abbandonati o hanno subito violenza.

Liam ha condiviso una foto del suo nuovo gatto sui propri profili Twitter e Instagram, con scritto: "Salutate Nancy". Il cantante si è inoltre registrato presso il Wood Green Animal Shelter, il che ha chiarito che Nancy si trova nello stesso luogo dove si trova Sid.

Maggiori informazioni sulle adozioni su www.woodgreen.org.uk

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martedì 15 gennaio 2019

Liam Gallagher: "Il secondo disco suona benissimo! Reunion degli Oasis senza Noel? Chissà! Vorrei un singolo a Natale 2019"

A metà dicembre l'umore alla Union Chapel (lo scorso 13 dicembre) è felice tanto quanto si vede. È il concerto natalizio organizzato ogni anno dall'associazione benefica Shelter e Liam Gallagher sta per salire sul palco. 

Un enorme albero di Natale illuminato si erge sulla sinistra del palco, i volontari brandiscono cesti in cui raccolgono donazioni mentre il suono di Happy Xmas (War is Over) di John Lennon risuona tra cori da stadio e incitazioni "Liam! Liam!". L'ultima volta in cui Gallagher ha suonato nella capitale è stato a Finsbury Park, di fronte a 40.000 persone. Stasera ci sono 900 fortunati fan, estratti a sorte per l'assegnazione dei biglietti, con i proventi destinati a Shelter. È un'esibizione 'spoglia' più che iun concerto in acustico, il che vuol dire un po' meno chitarre elettriche, e la scaletta semplificata aggiunge un tocco ancor più Plastic Ono Band all'incarnazione di Liam da solista.

Indipendentemente da scaletta e arrangiamenti, per tutto il tempo Liam approccia ancora il microfono come un uomo che dà una testata in una zuffa da bar, tanto che si deve togliere via dai denti con un asciugamano nero i residui del microfono.

La scaletta è un misto di sue canzoni da solista, pezzi preferiti degli Oasis - inclusa una Champagne Supernova guidata dal pianoforte, e la sua prima esecuzione di Cast No Shadow dopo 16 anni - e una canzone isolata dei Beady Eye, Soul Love, del 2013. C'è un piccolo intervallo per dare modo a tutti i presenti di fare una puntatina al bar al piano di sopra, poi Liam torna sul palco, ora raggiunto da Paul 'Bonehead' Arthurs, chitarrista dei primi Oasis. Mentre il concerto finisce con una doppia magia Wonderwall-Live Forever, il mood celebrativo della sala raggiunge il suo culmine, tanto che un uomo in prima fila si toglie la maglietta per mostrare a tutti il suo tatuaggio del Chelsea sulla sua schiena, prima che Liam auguri a tutti buon Natale e se ne vada.

Tre giorni dopo Gallagher si sta preparando per una pausa a casa sua quando manda una e-mail a Q. "Natale da me è come da qualunque altra parte", scrive. "Molto cibo, molte bevute e la strana scampanellata qui e là".

A quanto pare non c'è segno di armistizio festivo all'orizzonte. Il suo sparring partner di lunga data di recente ha dichiarato che preferirebbe suonare per strada chiedendo le monetine piuttosto che rimettere insieme gli Oasis. "Come dice quel vecchio proverbio", dice Liam, "be careful what you wish for, fai attenzione a quello che ti auguri (riferimento all'omonimo brano di Noel, intitolato proprio così, ndr)".

Non che una reunion con Noel al momento sia in cima alla lista delle prorità di Liam. Il cantante è stato impegnato a capitalizzare lo slancio del debutto da solista del 2017 con As You Were, trascorrendo la maggior parte del 2018 in studio a lavorare al suo seguito. "Sono entrato e uscito dallo studio per tutto l'anno e suona davvero molto bene", rivela. "Mi piacerebbe pubblicare un singolo natalizio. Dovrò parlare con il mio esercito di compositori per sfornarne uno entro l'anno prossimo".

Quest'anno ricorre anche il 25° anniversario di Definitely Maybe. Dato che ormai è diventata una consuetudine vedere Bonehead che suona un po' di canzoni ad un concerto di Liam Gallagher, una formazione degli Oasis senza Noel potrebbe fare qualcosa per celebrare il quarto di secolo del loro debutto? "Chissà!", risponde Liam. "Mi piace avere Bonehead accanto, è un vero spasso, ma quanto ad averlo a tempo pieno fanculo! Non potrei reggerlo e viceversa. Ci sono già passato, l'ho già fatto. Non sento Guigsy da molto tempo, sento dire che è ancora a Londra".

Un nuovo album, forse una parziale reunion degli Oasis, noi di Q gli chiediamo cos'altro potrebbe avere nella manica per il nuovo anno. "Sta a me saperlo e a voi scoprirlo". Anno nuovo, ma Liam resta sostanzialmente quello di sempre.

Chris Catchpole - traduzione by frjdoasis @oasisnotizie
Source: rivista Q, numero di marzo 2019


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lunedì 14 gennaio 2019

Noel Gallagher: "Adoro Rimbaud. Regalatemi libri di poesie, sono di grande ispirazione quando sono bloccato con i testi"

Anche Noel Gallagher ha ceduto al fascino di Arthur Rimbaud, il celebre poeta simbolista francese del XIX secolo tanto amato da Bob Dylan, Jim Morrison, Patti Smith e altri celebri musicisti.

Lo ha rivelato il 23 ottobre scorso a Londra nel corso della presentazione del libro fotografico Any Road Will Get There There (If We Don't Know Where We're Going), edito da Bonnier Books. Si tratta di un resoconto del recente tour mondiale di Noel con i suoi High Flying Birds e della realizzazione del suo ultimo album, Who Built the Moon?

Noel, in sala accanto allo scrittore Will Hodgkinson, ha detto raccontato: "Cosa dicevo di lui? Lo chiamavo Rim-bored (Rim-annoiato, ndr), no?". Poi ha spiegato: "Sì, è vero, mi piace. Leggevo che A Hard Rain's A-Gonna Fall di Bob Dylan si ispirava a Rimbaud, così mi sono procurato il suo libro Il meglio di Arthur Rimbaud, e c'erano queste testimonianze illustrate di guerra. Le poesie che scrisse quando aveva 14 anni sono incredibili. Le adoro, è un libro bellissimo. 

Alla domanda se sia un appassionato di poesia da sempre, Noel risponde: "È quello che chiedo se la gente non sa cosa regalarmi a Natale. Qualunque poesia. Amo leggerle. È di grande ispirazione quando sei bloccato su un testo, ma non collezioni avidamente poesie e non sono un esperto. Sara (MacDonald, la moglie di Noel, ndr) mi comprerà un libro sulla poesia scozzese, che è molto simile alla poesia irlandese, solo che uno ha una copertina blu e l'altro ha una copertina verde (ride, ndr). Parlano tutti dell'erica e del tempo atmosferico (the heather and the weather, ndr)".

Source: rivista Mojo, numero di febbraio 2019.

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venerdì 11 gennaio 2019

Paul Weller: "Noel Gallagher è più libero e felice che mai. È un genio della melodia, adoro Flashbax e The Girl With The X-Ray Eyes"

Noel e Paul sul palco del The Downs Festival a Bristol il 1° settembre 2018
Come compositore Noel ha questo incredibile talento nello scrivere canzoni-inno, ma come musicista penso sia sottovalutato. Perché l'ho sentito suonare tutti i generi di cose. È un grande bassista, tanto per cominciare, un ottimo batterista, è un tuttofare. La gente non si rende conto di quanto sia bravo. Ha la visione di prospettiva. 
È meno rigido di quanto lo fosse negli Oasis. Sembra molto più libero, forse perché ha meno persone da compiacere, se capisci cosa intendo. Non è prigioniero della propria eredità, reputazione o leggenda. Di sicuro non l'ho mai visto così felice, a suo agio sul palco, e la sua band ci dà dentro, cazzo. Abbiamo suonato con loro quest'estate, ci siamo uniti a loro nel suonare A Town Called Malice e All You Need Is Love. È migliorato nel canto? Be', quando devi cantare una cazzo di scaletta intera ogni sera, non solo una o due canzoni, quello può solo fare bene alla tua autostima e darti più consapevolezza di quello che sai fare. Quello cambia molte cose.
Non sto dicendo questo sol perché è mio amico, ma mi è piaciuta ogni cosa abbia fatto di recente. Mi sono piaciuti tutti e tre i dischi da solista. C'è una canzone che di recente mi è rimasta un sacco di tempo in testa, The Girl With The X-Ray Eyes (da Chasing yesterday, ndr). Mi piacciono davvero tanto la melodia e i cambi di accordi. È una di quelle canzoni che sembra esistano da sempre, solo che prima non le avevi sentite. 
Ma ci sono tutti quei fantastici lati b degli Oasis. Talk Tonight è incredibile. E mi piace davvero Flashbax (lato b di All Around the World, ndr). (canta, ndr) "These things they really don't matter now ...". È un genio della melodia. Non importa quali siano gli accordi, amico, se hai la melodia.

-Paul Weller
Source: rivista Mojo, numero di febbraio 2019

LEGGI ANCHE:

Noel Gallagher racconta (parte 4): "Vi spiego perché stimo Paul Weller. Lui dà tutto se stesso e si arrabbia perché io non faccio altrettanto"




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mercoledì 9 gennaio 2019

Liam Gallagher in concerto il 4 luglio a Barolo (Cuneo)

Liam Gallagher torna in Italia per un'unica data: si esibirà infatti il 4 luglio 2019 al Festival Collisioni di Barolo (Cuneo) e porterà nuovamente nel nostro Paese i brani del suo solista As You Were, uscito nell'ottobre del 2017. 

Di seguito trovate tutte le info della data: 

LIAM GALLAGHER LIVE AT COLLISIONI FESTIVAL, BAROLO (CUNEO) 
Giovedì 4 luglio 2019 ore 21 

I biglietti per lo show saranno disponibili dalle ore 10.00 di venerdì 11 gennaio 2019 su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati.

Finora si tratta, come dicevamo, dell'unica data italiana del 2019 per l'artista.








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domenica 6 gennaio 2019

Holmes: "Noel Gallagher ora può esplorare, il bello deve ancora venire. Ha rotto le barriere"

"Ero entusiasta all'idea di lavorare con Noel a Who Built the Moon? perché c'erano un sacco di cose che si potevano fare.  Come la maggior parte dei compositori Noel aveva un procedimento: accordi sulla chitarra, melodia, trasformazione dlela melodia in parole, ideare di un arrangiamento, impartirlo alla band, registrazione. Io quel procedimento lo rispetto, ma non è quello che faccio io come produttore. Per me si trattava di creare punti di partenza: ritmi diversi, direzioni diverse e suoni diversi che avevano lo scopo di ispirarlo. Lui era davvero molto disponibile e penso che la prima settimana dopo che è venuto a Belfast abbiamo registrato il grosso del disco in, tipo, quattro giorni.

Noel ha un intuito incredibile, è incredibilmente rapido. Se avverte qualcosa, è in grado di fornirti centinaia di idee in mezz'ora; è talmente bravo come suonatore di chitarra e talmente creartivo con la sua pedaliera che penso che abbia rimpiazzato con pedali per chitarra altri complementi della sua vita! A volte è un po' come un DJ con la chitarra: mette su, tipo, quattro dischi in otto battute. Ma è eccezionale a cucire insieme tutte le influenze e a renderle Noel Gallagher.

Definitely Maybe è un disco rock 'n' roll dannatamente sbalorditivo. Un disco che parla di uscire dal tuo buco per andare a conquistare il mondo, ma un disco che poteva essere fatto una sola volta. Who Built the Moon? è Noel in un'altra epoca, un altro posto e un altro spazio mentale. Ha rotto la barriera di chi la gente pensa che egli sia, ora può esplorare ancora di più. Gli anni entusiasmanti sono ancora davanti a lui".
- David Holmes, produttore di Who Built the Moon?

traduz. by oasisnotizie - Source: rivista Mojo, Feb 2019 (scansione qui sotto)

DETTAGLI SUL PROSSIMO ALBUM DI NOEL QUI

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Liam Gallagher sfotte Klopp: "Calcio heavy metal il cazzo ..."


È durata 20 giornate l’imbattibilità in Premier League del Liverpool, capolista uscita sconfitta dall’Etihad nel primo impegno del 2019. Merito del Manchester City di Pep Guardiola, vittorioso 2-1 grazie alle reti di Aguero e Sané intervallate dal provvisorio pareggio di Firmino. Un successo che non mescola le carte ai vertici del campionato (Reds a +4 sui rivali) ma che, quantomeno, riapre il discorso per un titolo apparentemente già archiviato con largo anticipo. 

Se i tifosi dei Liverpool maledicono il pallone di Mané che non ha varcato interamente la linea di porta per 1,3 centimetri, episodio nel mirino come la mancata espulsione di Kompany per un’entrataccia su Salah, a festeggiare sono proprio i sostenitori dei Citizens che tornano ampiamente in corsa per il trionfo a maggio. 

Su tutti non è mancata la reazione di un noto fan del City, trattasi di Liam Gallagher ovvero l’ex frontman degli Oasis. Una band che non ha bisogno di presentazioni, manifesto del Britpop conosciuto a tutte le latitudini dagli anni Novanta fino allo allo scioglimento nel 2014. Originario di Manchester e tifoso dei Citizens come il fratello Noel, Liam Gallagher si è lanciato nella carriera da solista e ha pesantemente ironizzato sugli avversari battuti nel big match della 21esima giornata di Premier League. 

L’ex cantante degli Oasis ha infatti puntato il dito contro il calcio "heavy metal" dei Reds, etichetta prestata dall’universo musicale al football di Jurgen Klopp. Nessuna divergenza tra stili diversi, bensì un’autentica stoccata ai rivali attraverso toni poco edificanti: l’approccio aggressivo e martellante del Liverpool è stato infatti accostato da Gallagher alle proprie "terga", dato che ha scritto: "Calcio heavy metal il cazzo".

Un affondo che, inevitabilmente, ha scatenato polemiche sui social dividendo le due fazioni di fan interessate: da una parte il sostegno del popolo dei Citizens, dall’altra l’ira del mondo Reds. E nemmeno il successivo tweet di spiegazioni, nel quale Liam parla di "mancanza di senso dell’umorismo", ha limitato i danni via web. Insomma, se la prima sconfitta in campionato del Liverpool sta facendo rumore, chi ha suonato a dovere i concorrenti al titolo è proprio chi di musica se ne intende eccome.

Questo il testo del secondo tweet di Liam: "Vedo che tutti i topolini del calcio heavy metal hanno perso il loro senso dell'umorismo e non riescono a sopportare la cosa, così la prendono sul personale e ce l'hanno con il mio modo di suonare il tamburello. Non ce n'è bisogno". 



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venerdì 4 gennaio 2019

Gem Archer: "Vi racconto il mio Noel Gallagher. La fine degli Oasis? Non mi rattrista. La reunion sì che ci renderebbe tristi"


"Prima di unirmi agli Oasis conoscevo solo Noel, in modo molto superficiale. Ero stato a casa sua a guardare partite di calcio, mi ero imbattuto in lui durante dei concerti. Ci vuole molto tempo, come si usa dire, per conoscere Noel, ma ora è un uomo molto diverso da quello che era allora. È sempre stato uno che conosce se stesso, ma ora lo è ancora di più. Non fa più quella cosa alla Dart Fener. Non mi sorprenderebbe se fosse in grado di sollevarsi in aria di nascosto (ride, ndr)".

"Con lui sono coinvolto in questioni musicali da molto tempo. Quando mi aggregai, una delle nuove canzoni era Gas Panic. Quel verso di apertura, 'Quale fantasma tentatore senza lingua entra strisciando attraverso le mie tende?' (si ferma, ndr) ... Qualunque cosa sia, penso che lui si canti e si scriva una via d'uscita da o di attraversamento di quella cosa. Non forza le cose sull'ascoltatore. Scrive di quello che sta attraversando, come un prisma attraverso il quale gli altri si connettono".

"Noel scrive canzoni grandiose, ma fa dei dischi ancora migliori. Vedo da sempre come è consapevole di come le grandi folle ascoltino le canzoni. L'ultimo album non era quello che mi aspettavo, ma l'ho adorato immediatamente. L'apertura (mentale, ndr) che ha ... andare in studio senza canzoni! Noel ha sempre delle canzoni". 

"Da quando lo conosco suona al massimo dei suoi limiti. Non è un virtuoso e non ha mai voluto esserlo. Non è uno alla John Squire, non è John Frusciante, ma ha personalità, è tutta una questione di canzone e di suono. Compra di continuo attrezzature musicali. Ha forse la migliore collezione di tastiere d'Inghilterra. Usa due dita e sono le due giuste (ride, ndr). Oggigiorno sta suonando la chitarra meno che mai, ma è perché si sta concentrando sul canto. Ma ti dico una cosa, amico, la sua mano destra è la migliore che ci sia, il suo senso del tempo è impeccabile. Assurdo".

"La fine degli Oasis non mi rattrista. È comprensibile. Ho trascorso 10 anni in quella band e ho sempre pensato che potesse finire l'indomani o che potesse andare avanti per 20 anni. OK, 20 era un po' ottimistico, ma questo è il passato. Rifarlo rattristerebbe tutti noi. Nell'ultimo tour abbiamo fatto il tutto esaurito per tre serate a Wembley, quindi non era proprio il caso di dire 'sopprimiamo questo animale'. Abbiamo tutti mantenuto quell'aereo in volo. E oggi quando suoni a Rosario, in Argentina, e i ragazzi che erano troppo piccoli per vedere la band hanno tutti le magliette degli Oasis e conoscono tutti i testi ... in testa mia era semplicemente perfetto così com'era".

-Gem Archer

Nel gennaio 2014 lo stesso Gem si diceva possibilista su una reunion degli Oasis ... 

Source: rivista Mojo, numero di febbraio 2019
traduz. by oasisnotizie

LEGGI ANCHE:  I SEGRETI DELLE CHITARRE DI GEM ARCHER: "NOEL? IL NON PLUS ULTRA. ABBIAMO GIÀ 35 CANZONI IN SCALETTA" - 24 ottobre 2018

Nella seconda foto: Gem dal vivo con la band di Noel al SSE Hydro di Glasgow il 24 aprile 2018

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giovedì 3 gennaio 2019

Noel Gallagher: "Quando ho smesso di comporre solo io? Dagli altri Oasis solo riempitivi per completare gli album"

"Quando ho smesso di scrivere solo io non ho fatto nessun favore alla band. Non credo che qualcuno degli altri membri abbia contributo con cose diverse da tracce-riempitivo per gli album. Songbird è stata interessante per una cazzo di settimana. I'm Outta Time non era male, ma serviva solo ad uno scopo: riempire i buchi"  -N.G. 

Nella nostra traduzione, una terza parte dell'intervista a Noel Gallagher che compare sul numero di febbraio 2019 della rivista Mojo
In questo estratto Noel parla, tra l'altro, di come sia cambiata la prospettiva e la carriera degli Oasis dopo la sua decisione di dare spazio agli altri membri del gruppo nella composizione delle canzoni e di come la disintossicazione dalle droghe abbia influito sulle sue capacità creative.
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In retrospettiva Standing on the Shoulder of Giants era quasi un'indicazione di un impulso a fare qualcosa di radicale con gli Oasis che però è fallito?

Il mio errore è stato ... La prima cosa che abbiamo fatto è stata Go Let It Out, che conteneva un loop di batteria. Siccome scrivevo io tutto il materiale e prendevo io tutte le decisioni, non riuscivo mai a portare a compimento quell'idea. Arrivavo alla terza canzone e facevo: "Fantastico! Rock da stadio con chitarre!". Quando stai ricominciando da zero, come sto facendo io adesso, le cose sono ultimate quando sono ultimate. Con gli Oasis c'era un limite temporale, dato che bisognava andare in tour. E quando non contribuiva nessun altro tutti se ne stavano lì seduti a fare: "Non hai ancora finito di scriverla?". In particolare Liam. Lui faceva: "L'hai scritta?". E io: "Porca troia, è piuttosto difficile, sai? So che io lo faccio sembrare facile, ma in realtà non è affatto facile".

Ma volevi già allora uscire da quel classico sound Oasis anni '90?

Sì, ma non è facile. Rivoluzionare una band famosissima non è facile. Come abbiano fatto gli U2 a farlo con Achtung Baby non lo so. Ho partecipato al tour del trentennale di The Joshua Tree e il loro sound era quello, e farlo saltare in aria ... Con il senno del poi era lo stesso problema che c'era con l'album degli Amorphous Androgynous (il disco dei Noel Gallagher's High Flying Birds costituito da una sessione del 2011 con Garry Cobain e Bairn Dougans, che non ha mai visto la luce, ndr). Pensavo che avrebbero semplicemente psichedelicizzato le mie canzoni. Semplicemente non funzionava per un cazzo, così me ne sono tirato fuori. Non avevo mai lavorato in quel modo prima di allora. Quell'idea di partire da un foglio bianco e tutti che lanciano idee e poi le forgi. Ma Who Built the Moon? non sarebbe venuto fuori senza l'album degli Amorphous Androgynous, che sarebbe stato fantastico se avessi saputo che cazzo stessi facendo, o avessi saputo come si sarebbe dovuto fare.
Ma sì, con gli Oasis c'erano sempre quei momenti in cui ricadevi nel suonare rock da stadio. Quando tutte le canzoni che hai scritto sono rock da stadio, se fai qualcosa di diverso pensi: "È ora di andare al cesso". Io tendo a non notarlo, ma qualcuno laggiù (ad esempio Liam) lo nota. "Cos'è tutta questa cazzo di merda acustica? Sono tutti in bagno!".

C'è stato quel periodo tra Heathen Chemistry del 2002 e Dig Out Your Soul del 2008 in cui hai abdicato felicemente dal tuo ruolo di unico compositore e hai invitato i nuovi membri Gem e Andy a contribuire alle canzoni e ad aiutare Liam a comporre. Era come se The Chief avesse lasciato la stanza ...

(lunga pausa, ndr). Ripensandoci penso che mi sia un po' venuto il panico. Perché scrivere canzoni la trovavo una cosa molto facile. Definitely Maybe, What's the Story ..., Be Here Now, sono venuti facilmente. OK, con l'ultimo ero fuori di testa, ma dopo è stato: "Hai dei lati b?" e la risposta è stata: "No, niente". Faticavo a creare 10 canzoni, figuriamoci 18, e 8 di queste non erano nulla di che. Quando al gruppo si sono uniti Gem e Andy non hanno mai chiesto di scrivere, ho chiesto io a loro di contribuire e loro hanno detto di sì, quindi quella cosa mi ha un po' tolto la pressione di dosso. Ma nella band c'erano due persone allo stesso livello, io e Liam, e se l'altro tizio non è un compositore, non può iniziare a capire com'è scrivere un album per intero. "Hai delle canzoni?". "No". "Cosa hai fatto finora?". "Mi sono fatto una vita, testa di cazzo". Ma sono d'accordo, non ho fatto nessun favore alla band. Non credo che qualcuno di loro abbia contributo con cose diverse da tracce-riempitivo per gli album. Songbird (di Liam, ndr) è stata interessante per una cazzo di settimana. 

Il suo brano I'm Outta Time era piuttosto bello. 

Non era male, ma serviva ad uno scopo, riempire i buchi.

Pensi che quando hai smesso di assumere droghe di livello A, nel periodo di Standing on the Shoulder of Giants, questo abbia influito sulla tua capacità di scrivere canzoni nello stile dei tuoi classici della metà degli anni '90 come Live Forever, Wonderwall e Don't Look Back in Anger?

Penso che quando ti fai di coca ci sia sempre roba divertente su cui scrivere. Sei sveglio tutta la notte a prendere un sacco di roba stramba circondato da gente pazza, ma quando ho smesso di prendere cocaina me ne stavo seduto sul pavimento a fare (fa una serie di espressioni perplesse, ndr) ... Non pensi a robe folli quando vai a letto alle 11. Tra le 4 e le 6 del mattino, quando sei seduto con Bobby Gillespie, pensi: "Mi ricordo quel verso" (line significa verso, ma anche striscia di coca, ndr) ... Quindi sì, suppongo abbia avuto quell'effetto, e mi ci è voluto un po' per voltare pagina. Si è dovuto attendere Don't Believe the Truth perché io iniziassi a scrivere nuovamente roba grandiosa. Quanto a Heathen Chemistry ... Little by Little era fantastica, ma non è una registrazione fantastica. Ma non c'era molto da cantare e ballare in quel periodo. 

Hai sostituito le droghe con qualcos'altro? 

(lunga pausa, ndr). Non posso commentare (ride, ndr).

Qualcosa di spirituale forse?


Col cazzo! (lunga pausa, ndr). No, non ne parlerò. Ho problemi a entrare in America. (fa una pausa, ndr). Devi sostituirla con qualcosa.

OK ... penso che la cosa ironica sia che innanzitutto non non hai mai voluto fare il compositore o la rock star. Non hai avuto questo desiderio fino ai 25 anni diciamo. Avevi quanti anni, 27 quando è uscito Definitely Maybe?

Posso dire in tutta onestà, e giuro sulla vita dei miei figli, che non ho mai avuto il benché minimo desiderio di fare questo. Quando ero giovane ero molto appassionato di musica e sapevo suonare la chitarra e pensavo che in qualche modo quella cosa sarebbe stata importante. Poi quando ho incontrato Graham Lambert degli Inspiral Carpets a un concerto degli Stone Roses (nel maggio 1988, ndr) ho pensato: "Ci siamo! Bastardo fortunato!". Per sistemare la sua chitarra e la batteria prendevo 350 sterle a settimana, che era una cifra astronomica. Viaggiavo per il mondo, prendevo la diaria, droghe, scopavo le groupies, una giorno eravamo a New York, l'indomani ... non riuscivo a credere a quanto cazzo fossi fortunato.
Poi telefonai da Monaco (a mamma Peggy, ndr). "Sai che Liam fa parte di una band?". "Cosa?". Sapeva che io sapevo scrivere canzoni e mi invitò a una jam. Poi, però, successe che io avevo quel riff di Columbia e tutti si unirono e si accese una luce, e pensai: "Porca troia!". Dentro di me si accese una luce. Fino a quel punto non mi aveva mai interessato, ma amavo la musica, amavo i musicisti, essere coinvolto nella periferia della musica. 

E ora guardati.

Sì, ma ci sono momenti in cui penso che mi piacerebbe tornare lì. Nessun servizio fotografico, niente riprese, avevo dei bei soldi, avevo delle belle droghe sempre con me, avevo sempre una ragazza davvero attraente, era fantastico. Andiamo avanti veloce fino al 1997. Ci sono 200 ragazzi fuori da casa tua e non puoi uscire, sei fatto di coca fino ad andare fuori di testa, mangi spaghetti in scatola (pot noodles, ndr) per tre giorni ... Ma no, non mi sono mai messo in piedi davanti allo specchio con in mano una racchetta da tennis, non mi è mai successo.

traduz. by oasisnotizie - Source: Mojo, Feb 2019

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mercoledì 2 gennaio 2019

Noel Gallagher: "Keith Richards mi fa: Ma è più stronzo Liam o Mick Jagger? La mia risposta ..."

Noel Gallagher ha trascorso una notte di Capodanno con Keith Richards. Parlando ai microfoni di Radio X nei giorni scorsi (AUDIO QUI), l'ex Oasis ha raccontato della serata di festa in compagnia del chitarrista dei Rolling Stones nel 2017.

All'intervistatore, Johnny Vaughan, Noel ha ribadito di non amare il Natale, ma di essersela spassata quando si è imbattuto in Keith l'anno scorso.

"Lo scorso Natale siamo andati allo stesso hotel di lusso da qualche parte e lì c'era Keith Richards. Ho finito per trascorrere la notte di Capodanno con Keith Richards!"

"Lascia che ti racconti una storia divertente. Non avevo mai incontrato Keith. Lui è incredibile", ha proseguito Noel, "e conosco dei membri della sua famiglia che mi hanno fatto: 'Vieni a conoscere mio padre!'. Così sono andato lì e lui si è girato e mi ha fatto: 'Ooooh. Be' ... Ho una domanda per te. Il tuo cantante era stronzo quanto il mio?'. E gli ho risposto: 'Be', il tuo cantante ha scritto Jumping Jack Flash, quindi direi che il mio era più stronzo". Al che, secondo Noel, Keith avrebbe replicato: "Che stronzo!".

Source: Radio X

VIDEO: NOEL SUL NATALE 


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