mercoledì 12 giugno 2019

Il rito pagano di Liam Gallagher a Taranto: la recensione di Alessio

Sabato 8 giugno 2019. Un sole infuocato riscalda la Rotonda del Lungomare di Taranto, l’estate tanto attesa è all’improvviso arrivata. Questo, però, è il giorno di Liam Gallagher e del suo primo concerto di sempre nel Mezzogiorno d’Italia e le proibitive condizioni climatiche non possono di certo fermare il popolo mad fer it in fila sotto il sole cocente sin dalle prime ore del pomeriggio.

Preceduto dal live dei bolognesi JoyCut, da quello degli inglesi King Hammond & The Rude Boy Mafia e dal dj set di Ringo e del fratello maggiore Paul Gallagher, alle 22:15 in punto sale sul palco del Medimex l’ospite più atteso della serata, l’ex frontman degli Oasis, accolto subito da un boato da parte del pubblico festante.

Quello che seguirà sarà un set molto serrato, 75 minuti di rock 'n' roll senza fronzoli, come d’abitudine per la voce del Britpop, in cui si alterneranno canzoni da solista, brani dei Beady Eye (Soul Love) e degli Oasis.

Tra gli highlights della serata sono da annoverarsi sicuramente il nuovo singolo Shockwave, il quale può considerarsi già un instant classic, e la prima performance dal vivo di Roll With It da 10 anni a questa parte.


Più che concerti, i live dei due fratelli di Manchester, sono in realtà per gli adepti al culto del madferitismo qualcosa di molto vicino ad un vero e proprio rito pagano in cui gioia, lacrime e sudore si fondono in una cosa sola.

"How many special people change?", si canta tutti in coro, mentre lo spettacolo volge al termine sulle sognanti note di Champagne Supernova, ma Liam non cambia mai e l’emozione di ascoltare la sua inconfondibile voce è sempre la stessa.

Alessio

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