"Era dai tempi di Definitely Maybe che non facevo un disco così, un disco che cresce, cresce e cresce", ha detto Noel. "Puoi provare ad analizzarlo, alla fine giungi alla conclusione che ci sono grandi canzoni che si connettono con la gente. Sono canzoni che parlano della vita in città, del viaggio della vita, della domanda se l'erba sia più verde dall'altra parte. Sono cose che la gente si domanda ogni ora. Sono canzoni che parlano di quella cosa chiamata amore".
"The Death of You and Me è stata la prima canzone che ho fatto e ho ultimato ed è stata la mia preferita per tanto tempo. Poi ho pensato che la grande canzone di questo album sarebbe stata If I Had a Gun, che avrebbe davvero venduto. Poi What A Life. Quella che preferisco di meno è Stop the Clocks. Perché non la suono dal vivo? Suona grandiosa sul disco, ma come un idiota l'ho registrata nella tonalità sbagliata e alla fine, sentendo il demo originale, mi sono reso conto che suonava male, nella tonalità sbagliata. A quel punto non potevo tornare indietro e registrarla di nuovo. Il resto penso che sia tra la roba migliore che abbia mai scritto. Questo album è magico, non si spiega, va al di là dei procedimenti analitici".
Sul successo dell'album, accolto ancora con entusiasmo nonostante abbia quasi un anno, Noel ha detto: "È ovvio che nel disco ci sia qualcosa che abbia tenuto la gente 'connessa' all'album nel corso dell'anno. Non è come quello che succedeva con gli Oasis. Con gli album degli Oasis l'entusiasmo c'era solo nelle prime due settimane dall'uscita, poi avevamo dei fan così sfegatati che tutta l'attenzione era solo per i concerti. Questo album, invece, è stato di nuovo nella top 10 due settimane fa, quindi è una cosa magica. C'è gente seduta nell'ufficio della mia casa discografica, che possiedo io stesso, che sta impazzendo per quello che sta succedendo. Merito del marketing? No, è magia. Vogliono sapere perché sta succedendo, ma l'etichetta discografica è mia, alla fine l'ho fondata, io quindi non capisco di cosa si preoccupino. Non preoccupatevi, godetevelo e basta, cazzo! Devo dire che è un disco dannatamente bello, è per quello!".
Poi ha spiegato: "In vent'anni ho fatto nove album, penso che quattro di essi sono piuttosto belli. Quali? Definitely Maybe fu grandioso, Morning Glory - la gente decise che era grandioso - The Masterplan, che in realtà è una raccolta di b-side, fu grandioso, Don't Believe the Truth è buono e poi questo. Quindi cinque, che non sono pochi".
Quando Noel porta in tour nuove band di supporto, che fanno per la prima volta un tour con una grande star come lui, come si comporta? Li prende sotto la propria ala protettrice? "In tour i rapporti devi lasciare che si sviluppino in modo naturale. No, non ha senso bussare al camerino con due bottiglie di Heineken e fare: 'Ehi, vuoi parlare dei Beatles?', perché magari la gente non è dell'umore giusto. Graham Coxon, per esempio, lo conosco da anni. Stasera suona prima di me, abbiamo fatto mezza dozzina di concerti insieme, ma abbiamo parlato solo oggi mentre ero in corridoio e lui sistemava gli strumenti. È inutile forzare un rapporto. Con Jake Bugg (18enne cantautore di Nottingham che Noel a voluto come supporter ai suoi concerti, ndr) però parlerò, lui è fan dei Simpson credo".
Noel ha risposto ad un'altra domanda sul suo rifiuto a partecipare come giudice a X Factor mettendo in chiaro questo: "Non l'ho rifiutato con malignità. Non sono il portabandiera della brigata anti X Factor, è solo che non voglio essere un personaggio televisivo. E poi ho abbastanza fan, grazie mille. Non ho bisogno della folla che mi segue da Selfridges quando vado a comprare i calzini. Ho dalla mia i ragazzi cool che sono appassionati di musica e questo mi basta. Non mi servono i nonnetti che mi seguono lungo Oxford Street dicendomi: 'Avresti dovuto far passare il turno a quello lì!' ...".
Sulla celebrità Noel ha detto: "Il prezzo della fama? Dipende da come lo percepisci. Amy Whinehouse e Robbie Williams ... gente così può impazzire. A me non importa: se sto pranzando al ristorante e tutto lo staff del ristorante a un certo punto viene con le fotocamere mi va bene. Quando sono per strada la gente mi chiede costantemente: 'Posso fare una foto?' . Tu gli dici: 'Non oggi, amico' e basta. Gli dici: 'Mi stai dando fastidio, ti tiro uno schiaffo se non la smetti di seguirmi'. Ti apprezzano e a me piace, è figo".
"Non ho partecipato alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi perché mi rifiuto di fare playback in uno stadio. Non ho problemi a fare playback in TV, ma mimare in uno stadio, dando l'illusione di cantare dal vivo, quello no. Poi hanno detto: 'Chiederemo a Liam'. E a me andava bene".
Domanda inevitabile sul rapporto con il fratello: "Se ci parliamo? L'altra sera mi ha insultato ad un party (era il party di George Michael, ndr). Era la prima volta che lo faceva dal giorno in cui ho lasciato la band, quindi non è cambiato nulla. Che posso dire? Ha provato a querelarmi ... Mi ero recato in tribunale, poi ha cambiato idea, ma è un'altra cosa. Ci siamo scambiati qualche parola, sì ... ".
Alla fine Noel è tornato sulla storia del ragno sbucato dalla sua chitarra, già smentita in alcune interviste di questi giorni. "Tutte balle, ma sono cose che fanno vendere i giornali. Ne parlavo con un mio amico che fa il deejay in una radio ed è su Twitter. Gli ho detto: perché non dici che l'altra sera ho visto l'ombra del mio gatto Stivali e che, consultando un esperto che mi ha chiesto una cifra altissima, mi sono convinto che sia la reincarnazione di Alfred Hitchcock? L'ha twittato e ha ricevuto una telefonata del Daily Mirror nel giro di un'ora ... gli hanno detto: 'è una storia eccezionale'. Tipica cosa da tabloid. Questa settimana avrebbe dovuto fare la sua comparsa sul Daily Mirror, ma non l'ha fatta".
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