C'mon You Know, il disco in uscita il 27 maggio 2022, non è un disco che suona come gli Stooges e non è neanche un disco punk. Non è un disco arrabbiato. Lo si potrebbe definire, piuttosto, un disco di riconciliazione, di presa di contezza del posto che si occupa nell'universo.
Ci sono alcune ballate, ci sono abbastanza archi. L'album si apre con un coro.
"È un po' diverso dagli altri, però", spiega Liam.
È vero. Rispetto all'album precedente c'è un suono più ricco, c'è più strumentazione in mezzo a inframmezzi di psichedelia e c'è un po' di pop pieno di sentimento in mezzo a molti gallagherismi tipici.
"All'inizio c'erano delle composizioni classiche e schiette, poi Andrew Wyatt ha iniziato a mandarmi questi pezzi folli di musica. Ho pensato che se ci fosse stato tempo per fare della roba strana, quel momento sarebbe stato questo. E se alla gente non piace, allora possiamo dare la colpa al Covid, no? 'Liam Gallagher? Oh, è andato in confusione con il Covid, no? Per un po' ha fatto cose strane. Diamogli un po' di tempo, tornerà normale' ...".
La pandemia non ha, però, influenzato il programma di lavoro di Liam. Quando è iniziata la quarantena aveva appena finito il tour di Why Me? Why Not., per cui si è preso una bella pausa a casa, ad Highgate, nella zona settentrionale di Londra. Ha comprato un tendone da giardino e si è costruito uno studiolo di registrazione a casa. È lì che ha aggiunto la parte vocale ai demo che Wyatt, Kurstin e Simon Aldred dei Cherry Ghost gli hanno mandato per visionarli.
"Debbie aiuta quando registro, preme i bottoni", racconta Liam. "La chiamo Phyllis Spector". Poi Liam e compagni hanno fatto una videochiamata su Zoom e hanno discusso di cosa apprezzassero e cosa no. "È una noia mortale, onestamente. (Fare il solista, ndr) non è come dovrebbe essere", ammette. "Preferirei di gran lunga far parte di una band e tirare fuori le cose tutti insieme, ma finché il sound è buono allora è quello che conta".
Una volta che le canzoni per C'mon You Know erano pronte, Wyatt è volato a Londra dalla California e insieme si sono riuniti ai RAK studios, poi agli Air studios e poi di nuovo ai RAK per ultimarli. Nel novembre 2021 l'album era pronto.
Le prime canzoni a essere masterizzate sono state quelle che più saltano all'occhio. More Power si apre con un coro che canta il ritornello principale, per poi prorompere in un ibrido tra Rolling Stones e Spiritualized. "Sostanzialmente è You Can't Always Get What You Want", sentenzia Liam. Il testo è interessante. Inizia con Liam che si rivolge singolarmente ai propri genitori. "Madre, ammetto che sono stato arrabbiato per molto tempo ...", recita il testo. "Non so di cosa parli", spiega Liam. "Suppongo che ora sono meno adirato di prima, ma d'altro canto cosa significa adirato?". Inizia a litigare con la propria canzone. "Rabbia? È passione. Un giorno sono calmo, l'indomani sono uno stronzo adirato. Dipende da quello che ho mangiato a cena. Dipende dal tempo atmosferico".
Il coro di More Power è una sorprendente dichiarazione di una rock star rinnovata e di successo internazionale.
"Vorrei avere più potere", canta Liam, ma non è chiaro come questo potere dovrebbe manifestarsi. Il potere di autolimitarsi? Di governare le persone? Perché ha bisogno di più potere?
"Non vorrei avere più potere", ammette. "È solo una canzone. Non voglio mica più potere! So chi sono, sono molto contento di cosa sono. Probabilmente era diretto a qualcun altro. Forse vogliono più potere? Non lo so".
"Sono felice che certe persone ci scavino dentro, che tirino fuori la vanga, ma per me una canzone è una canzone. Non ci rimugino molto su. Se suona bene e io suono bene quando la canto, allora per me va bene. Se suona come qualcosa di forzato, allora vada a fanculo".
Liam non vuole analizzare la propria musica. "So che molte persone vogliono quella roba da 'musicista', ma a me non interessa".
"Le canzoni suoneranno molto meglio dal vivo, fidatevi di me", assicura. "So che suona bene, ne sono soddisfatto, ma con le prove renderemo le canzoni un po' sporche. Ora nella live band c'è Bonehead e ci darà un po' di quel sound sbarazzino".
Prima di pubblicare l'ultimo disco, Liam aveva dichiarato: "Voglio ancora fare un disco alla Stooges nudi e crudi. Senza tastiere e senza Beatlemania. Un vero disco punk. Questo doveva essere così, ma io ho un debole per le ballate e una bella melodia".
"Lo so!", spiega. "Devo darmi una regolata. Devo limitarmi a fare chitarra, basso e batteria. Dieci canzoni, dritte in faccia, ma canzoni buone. Devo rifuggire le canzoni leziose, ma dipende totalmente da me. Non ho disciplina una volta che ascolto una bella melodia 'fiorita'. Ho bisogno di bandire totalmente Beatles. E gli Stones. La prossima volta andrò in studio con una band e tirerò fuori la cosa. Non la mixero neanche. La prenderò come esce dal banco".
"A volte questi mix tolgono tutta la crudezza (della musica, ndr). Deve per forza essere mixata? 'Be', sì, è così che funziona la musica' (mette su una voce snob, ndr), specialmente e vuoi sentirla alla radio ...'. A me non frega nulla se arriva alla radio. Sistema i livelli, ma non reprimerla. Non ha bisogno di una permanente. Lasciala. Ma poi non andrà alla radio e tutti inizieranno a piangere, no?".
Dell'opinione della gente ovviamente a Liam non frega nulla. "Lo so! Sono Liam Gallagher! Perché preoccuparsi? È quello che voglio fare. Non voglio essere una pop star. Il pensiero di essere una pop star mi fa venire voglia di saltare fuori da quel cazzo di tetto!".
Del resto ha già fatto sold out per due serate a Knebworth (a giugno prossimo, ndr) senza che la gente abbia ascoltato il nuovo disco.
"Esattamente, cazzo!", concorda. "E ho quasi 50 anni. E riesco a malapena a camminare ... No, sto fremendo. Non vedo l'ora che arrivino quei concerti".
Tratto dall'intervista a Liam sul nuovo numero di Mojo - traduz. di oasisnotizie
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