Tra le tribute band italiane degli Oasis un nome molto forte è sicuramente quello degli Heathen Street, band romana attiva con successo dal 2005. Abbiamo incontrato Carlo, il batterista, nostro amico già da un po' (abbiamo imparato ad apprezzarne la bravura anche come conduttore radiofonico), che ci parla della sua esperienza musicale e dell'evento in programma il 16 marzo 2013 al Blackout di Roma, dove gli Heathen Street riproporranno il concerto del 2008 degli Oasis per BBC Electric Proms con tanto di coro. EVENTO FACEBOOK QUI
Per partecipare all'estrazione di due biglietti omaggio basta taggarsi in questa foto dopo aver messo "mi piace" alla pagina della band.
Per partecipare all'estrazione di due biglietti omaggio basta taggarsi in questa foto dopo aver messo "mi piace" alla pagina della band.
1. Ciao Carlo.
Fai parte degli Heathen Street, gran bella tribute band degli Oasis. Ci vuoi
raccontare come è nata l'idea di questa band? E l'origine del nome?
Ciao a
tutti, e grazie per questo spazio che ci state offrendo. Il discorso sarebbe
molto lungo ma per non annoiare i lettori del blog posso dire che l'idea è
partita dal nostro cantante (Federico), che quasi per gioco 10 anni fa mi
propose di iniziare a suonare le canzoni dei Gallagher. Per diverso tempo siamo
rimasti senza nome, optando per "Morning Rain" ai tempi della
primissima esibizione in acustico, nome cambiato successivamente in
"Heathen Street" per l’appunto.
2. Qual è il
primo pezzo degli Oasis che hai ascoltato? E in che circostanza?
A dire la
verità a me non piacevano gli Oasis (so che mi prenderò qualche insulto ora),
ma ho iniziato ad ascoltarli su consiglio di Federico, che oltre ad essere
il cantante è un amico fraterno. Beh, da li in poi è stato amore assoluto!
3. Come è
cambiata la band nel corso degli anni? Proponete anche riarrangiamenti dei
pezzi che suonate o improntate il vostro lavoro al motto "don't mess with
perfection", come direbbe Noel?
Beh, di tempo
ne è passato. Abbiamo iniziato in tre con una chitarra acustica, nel corso degli
anni abbiamo avuto diversi cambi di line up. Ne approfitto per salutare
Mirco, Romano e Simone, che, oltre ad essere validi musicisti, sono diventati e
rimasti nostri amici e hanno contribuito alla crescita del gruppo. Attualmente
la band è composta da Federico (voce), Davide (voce e chitarra), Simone (chitarra
solista), Claudio (basso) ed io, Carlo, alla batteria. Per quanto
riguarda l'arrangiamento, cerchiamo di rimanere fedeli più possibile alle
versioni live del gruppo: negli anni non abbiamo mai smesso di ascoltare e
studiare per riprodurre tutti i particolari durante i nostri concerti.
4. Qual è il
vostro rapporto con i social media come mezzo per restare in
contatto con il vostro pubblico e di promozione delle vostre iniziative?
I social
hanno semplificato sostanzialmente le cose, mi ricordo che ai tempi d'oro dei
forum passavamo giornate per comunicare una data piuttosto che una notizia
importante, era molto più difficile farsi vedere, creare rapporti con un
"pubblico" ed avere un feedback in breve tempo,questo oggi è
possibile. E non dimentichiamoci delle notti passate a tappezzare di locandine
quartieri di Roma prima delle nostre esibizioni, non so se ce la farei ancora.
5. Ci racconti
un concerto tra tutti che ti è rimasto particolarmente nel cuore o un aneddoto
relativo a qualche esibizione?
Se parliamo
di un concerto degli Oasis, sicuramente il più emozionante è stato quello al
Wembley Stadium del 12 luglio 2009, credo che non scorderò mai quella giornata!
Per quanto
riguarda un nostro live, forse la prima volta che abbiamo suonato al Blackout
di fronte a 500 persone che hanno cantato per tutta la sera insieme a noi, è
stato uno dei momenti più belli.
6. Il 16 marzo
2013 porterete sul palco del Blackout, club di Roma, il concerto che gli Oasis hanno
tenuto per BBC Electric Proms nell'ottobre 2008, con tanto di coro,
proprio come fece la band dei fratelli Gallagher. Perché avete scelto proprio
quello show e puoi fornirci qualche anticipazione sulla serata?
Se posso
dirlo è una mia piccola vittoria interna. Mi sono innamorato subito di questo
concerto e l'ho proposto più di una volta al gruppo, ma non avevamo ancora
trovato le condizioni giuste per portarlo in scena. Finalmente ci
siamo e abbiamo scelto il Blackout per questo live che è uno spettacolo unico
in Italia. Abbiamo voglia di differenziarci, in questi anni abbiamo proposto
tanti show ma stavolta vogliamo stupire il pubblico di Roma. Ti posso
anticipare che stiamo lavorando veramente sodo per rendere omaggio a questo
grande concerto, suoneremo tutte le canzoni col coro presenti nella scaletta
originale del live e in più abbiamo aggiunto dei pezzi che faranno sicuramente
piacere al pubblico. Se andrà bene abbiamo in mente di esportarlo in giro per
l'Italia, staremo a vedere.
7. Progetti
futuri con la tua band?
Prima di
tutto continuare a suonare e a lavorare sui pezzi, sempre. Non ci siamo mai
fermati e non ci siamo mai sentiti "arrivati", neanche dopo un grande
traguardo che magari sembrava irraggiungibile in passato. Credo sia questa la
nostra forza. Inoltre, come
dicevo prima, sarebbe fantastico riuscire a portare la nostra band un po’ in
giro per lo stivale.
8. Dopo la
divisione degli Oasis hai seguito con la stessa passione Beady Eye e Noel
Gallagher's High Flying Birds? Speri nella reunion degli Oasis?
La notizia
dello scioglimento degli Oasis è stato un duro colpo. Devo dirti la verità,
seguo entrambi i progetti ma con meno enfasi di quanto facevo in passato. Una
reunion? Chi non ci spera? Ma la vedo molto dura, i Gallagher sono due testoni.
Se posso
approfitto per invitare tutti al concerto del 16 marzo: per maggiori info
potete visitare la nostra pagina Facebook http://www.facebook.com/HSOasisTributeRome. Grazie a
tutti. Carlo.
Grazie a te, Carlo. In bocca al lupo e torna a trovarci presto!
Grazie a te, Carlo. In bocca al lupo e torna a trovarci presto!
Gli
Heathen Street debuttano nella scena romana nel 2005, con l'intento di
restituire agli spettatori le stesse emozioni che si provano nei live
degli Oasis, curando minuziosamente il sound e l'esecuzione, senza
tralasciare l'impatto visivo. Il repertorio dà ampio spazio ai successi
più celebrati, senza però dimenticare le gemme nascoste amate dai fan.
Si affermano presto come tributo alla band simbolo del britpop inglese suonando nei locali più importanti della capitale (Black Out, Locanda Blues, Stazione Birra) e non solo nel corso di questi 6 anni.
Si affermano presto come tributo alla band simbolo del britpop inglese suonando nei locali più importanti della capitale (Black Out, Locanda Blues, Stazione Birra) e non solo nel corso di questi 6 anni.
TEASER
HEATHEN STREET LIVE AT BLACKOUT CLUB
ROMA, 16 MARZO 2013
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