martedì 19 aprile 2011

Liam Gallagher: "C'è qualcosa di sexy nei Beady Eye. Noel? Mamma lo vede e dice che è felice"

Liam Gallagher ha parlato con Brian Boyd prima del concerto della sua band, i Beady Eye, del 14 aprile a Dublino. The Irish Times intervista il minore dei Gallagher e ricostruisce gli eventi del 28 agosto 2009 a Parigi.


Siamo con Liam Gallagher all'hotel Four Seasons della capitale irlandese. Mentre aspettiamo l'ascensore Liam dice che sua zia, venuta a salutarlo dall'ovest dell'Irlanda, è appena andata via. Una volta entrati in ascensore, Liam non trova il suo iPhone e scherza: "Mia zia me l'ha sgraffignato mentre mi abbracciava. È osì che fanno le cose gli irlandesi, no? Tra un bacio e un abbraccio la mano va nella tasca posteriore dei pantaloni alla ricerca del cellulare. Però c'è ancora la recessione, credo". Dopo trova il suo iPhone e insiste sul fatto che prima stava solo scherzando sull'amata zia.


Liam racconta di come gli sembrasse strano il paese d'origine dei suoi genitori, quello dove da andava in vacanza da bambino, negli anni della Tigre celtica, il periodo di crescita economica irlandese negli anni Novanta. "Io ho soldi, giusto, ma i miei cugini che si trovano nel Mayo in quegli anni avevano case più grandi delle mie. Ogni volta che tornavo vedevo macchine nuove e vacanze costose dappertutto. Succede, con la corruzione e tutto il resto tutto va a puttane. Ma provenendo da una famiglia irlandese (che liam definisce "molto orgogliosamente irlandese"), so che laggiù ci sono belle anime. Impara dai tuoi errori, allo stesso modo in cui ho dovuto fare io".

È in gran forma, non si sbronza da un po' ("ci sono troppe cose in corso nella mia vita al momento") ed è snello: "Corro, corro e continuo a correre".

La fiducia in se stesso non è un problema. "Sarà la miglior fottuta cosa in cui tu ti sia mai imbattuto", dice a proposito della sua band, i Beady Eye.

"Voglio che siano grandi come i Beatles, grandi come gli Stones. Voglio che la nostra musica resista alla prova del tempo. Potrei andare avanti prima dei Beatles, potrei andare avanti dopo i Beatles, tutti noi nella band potremmo farlo. È così grandioso ...".

Andy Bell racconta cosa è successo la sera del litigio tra Liam e Noel. "Noel se ne andò via, noi altri eravamo seduti in una stanza come questa a dirci: 'Siamo ancora una rock'n'roll band e vogliamo ancora suonare', quindi di fatto la band l'abbiamo formata quella stessa sera".

Liam ripercorre quella sera del 28 agosto 2009 a Parigi. "Mi ricordo che quella sera guardavo attorno al tavolo e pensavo: 'Lui è un grande chitarrista, anche lui, lui è un grande batterista e io sono un gran tipo, quindi continuiamo senza di lui. Non abbiamo bisogno di lui'. Siamo chiari su una cosa qui: questa band non è un riempitivo in attesa che io e our kid ci rimettiamo insieme. Tra me e lui è fatta e finita. Questa è una cosa seria".

"La gente pensa che gli Oasis fossero al 99% Noel", dice Andy Bell. "Ma questo non è mai stato vero. Tutti noi sapevamo suonare, tutti noi scrivevamo per la band e di fronte al pubblico andava la voce di Liam. Non stiamo cercando in nessun modo di vivere di rendita sugli Oasis, siamo una nuova band. Siamo una band democratica".


"Qui non c'è un leader. Non ci sono pacche sulle spalle, ricompense, bandiere blu che diano il via o case con sette camere da letto", dice Liam. "Siamo stati in una band con un leader per lungo tempo e non vogliamo di nuovo quello. Abbiamo esperienza a sufficienza per capire cosa funziona e cosa non funziona e quando scriviamo insieme sappiamo - come abbiamo fatto per tutto l'album - quando qualcosa va bene per la band e quando non va bene, invece di gridare 'Questo non funziona' in faccia a qualcuno".


"E ora sono più rilassato. Non sono più il tipo che va in giro per la città con un atteggiamento alla 'Guardami-sono-io-il-grande-figo'. Ci sono passato, ma ora non ci sono più".

Different Gear, Still Speeding, in circolazione da quasi due mesi, ha ricevuto critiche positive ed è diventato disco d'oro a due settimane dall'uscita. Il sound è Glam Rock e rock classico anni '50 più che Oasis e la voce di Liam si è trasformata.

"Con gli Oasis cantavo gridando troppo, sia in studio che sul palco. Sul palco era a causa del rumore del pubblico e in studio accadeva perché ero sempre l'ultimo a registrare la voce. E non volevo mai suonare come una ragazzina: dovevo andare lì e combattere con le chitarre. Ma ora la parte cantata è registrata insieme alle tracce di batteria e acustiche, quindi ho modo di adattarmici meglio e fare alcuni bei pezzi. Credo anche che ci sia qualcosa di sexy. Gli Oasis erano grandi, ma alcune canzoni non erano sexy".

"Il modo in cui registriamo ora è più tipo Tamla Motown/Stax, un modello in cui strutturi la registrazione attorno alla voce", nota Bell.

Al momento i Beady Eye suonano solo in palazzetti e teatri. "C'è solo un album, un po' di B-side e un po' di cover, quindi non possiamo ancora fare gli stadi", spiega Liam.

"È già un successo aver portato questa nuova band così avanti e con principi democratici: è questa la parte più dolce di questo. E non ci è stato chiesto neanche una volta di suonare Wonderwall o cose simili. Non facciamo canzoni degli Oasis. Lasciamo che lo faccia Noel ai suoi concerti".

"Mi sarei aspettato gente che si presentasse ai nostri spettacoli indossando magliette degli Oasis e tenendo in mano cartelli con scritto 'Dov'è Noel?', ma non è successo niente di tutto questo", aggiunge Andy Bell.

"L'altra grande differenza è che non metteremo la palla giù, non ci siederemo in una casona a fare: 'Siamo grandi'", dice Liam. "Non prenoteremo uno studio per mesi e mesi all'infinito. Non insisteremo con questo album anche ad anno prossimo inoltrato. Ci sarà un incredibile secondo album che uscirà a breve. Siamo responsabili di ogni nostra mossa. Abbiamo la nostra etichetta. Facciamo noi tutti i nostri artwork e i nostri video. Non funziona nel modo: 'Oh, manda questo alla persona che si occupa di arti visive'".

"Quello che ha davvero reso gli Oasis quello che erano era il fatto che toglievamo lo sguardo dalla situazione. Eravamo troppo impegnati a raccogliere i frutti del nostro successo. Ora so che i soldi non sono la cosa preziosa quando sei in una band. Non sono le macchine luccicanti o le case grandi è la musica che è preziosa. Quando perdi di vista quello, e noi l'abbiamo fatto, è dura tornare indietro. Era diventato tutto: 'Sistema l'aereo privato sulla carta di credito'. Ora stiamo tenendo sotto controllo le cose. La band non ha ancora fatto un soldo, ma sappiamo cosa è importante".


Cosa prova mamma Peggy nel vedere i figli che non si parlano e che continuano d attaccarsi a vicenda a mezzo stampa?

"Non parlo con Noel da quando ci siamo detti quelle cose quella sera a Parigi. So che sabato va a vedere la partita (Manchester City-Manchester United, semifinale di FA Cup poi vinta dal City per 1-0), quindi può darsi che mi imbatta in lui e gli dica ciao. Ma non c'è desiderio di andare l'uno a bussare a casa dell'altro. Abbiamo parlato abbastanza: era quello il problema, troppe parole tra noi. Mamma l'ha presa bene. Lei lo vede e dice che lui è felice. E sa che io sono felice, quindi sai ... Mi piacerebbe pensare che cresceremo per poi essere amici in un secondo momento, ma non ho proprio tempo per questo. Il modo in cui vedo gli Oasis ora è che è come avere un figlio da una relazione precedente".

Noel vs. Liam: Where it all went wrong

Gli eventi della turbolenta serata di Parigi che portò allo scioglimento degli Oasis sembrano più chiari a distanza di quasi due anni.

Noel si era recato a Parigi per conto suo, fatto che a Liam non piaceva, visto che pensava che una band dovrebbe viaggiare insieme. Il cantante era poi furioso con il fratello per via di un'intervista alla rivista Q in cui Noel diceva che Liam non aveva visto suo figlio Donovan, che allora aveva un anno e mezzo. "Non ha mai visto mio figlio, solo in foto. Ad un estraneo questo suona ridicolo, ma non vorresti averlo in casa tua se ti parlasse nel modo in cui parla a me e alla mia famiglia. È maleducato, arrogante e ha un fare intimidatorio".

Liam sarebbe andato su tutte le furie, accusando Noel di aver portato in pubblico "questioni familiari". Così quando Noel arrivò nel backstage del Rock en Seine, il festival parigino, non risparmiò commenti sulla moglie di Noel. Il litigio che ne seguì fu violento: Noel sfasciò una delle chitarre preferite di Liam. Un membro della band, che si trovava nella stanza accanto, chiamò l'albulanza, tanta fu la ferocia dell'alterco nella stanza a fianco.

Quando Noel quella notte annunciò la fine degli Oasis Liam rispose: "Ci vuole più del sangue per essere mio fratello".

L'ultima parola a mamma Peggy: "Si vogliono molto bene, ma sono stati sempre molto diversi. Da bambini non litigavano. Non hanno mai litigato finché non hanno fondato la band".

oasisnotizie via irishtimes.com

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