lunedì 30 dicembre 2019

È di Liam Gallagher il vinile più venduto del decennio nel Regno Unito

È di Liam Gallagher l'album capace di vendere più copie nel minore tempo non solo nel 2019, ma dell'intero decennio in UK. Il suo secondo album da solista, Why Me? Why Not., uscito a settembre e salito immediatamente in vetta alla classifica degli album più venduti nel Regno Unito, ha venduto 17 000 copie in UK nella prima settimana dopo la pubblicazione, avvenuta il 20 settembre. Si tratta di un record non solo per l'anno che volge al termine, ma per tutto il decennio 2010-2019.

As You Were, il primo disco da solista di Liam, nel 2017 era diventato il vinile più venduto dal 1997, con 16 000 copie vendute nella settimana successiva alla pubblicazione.

Source: @latestcelebrityscoop



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mercoledì 25 dicembre 2019

Liam Gallagher: "Noel? Oggi fa musica stupida, magari tornasse a Setting Sun. Ero nella giungla tra divorzio e figlia segreta. E nel mio jukebox metto ..."

Ultima parte della nuovissima intervista che Liam ha rilasciato al numero di febbraio 2020 della rivista MOJO.

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È più facile ora che non devi presentare le canzoni al tuo fratello maggiore per avere la sua approvazione?

No, per niente. A Noel passavo la cosa, ma lui non era mai uno al quale dovevi dire: "Posso per favore avere cinque minuti del tuo tempo per farti ascoltare cosa ho fatto?". Facevi: "Vuoi sentire una canzone?" Lui ti rispondeva "no" o "sì", ma aveva la sua visione e la sua visione ci ha portato in vetta, quindi ero piuttosto felice con lui che scriveva le canzoni e io che le cantavo. Lo amavo. Era quello il mio lavoro.

La tua vita ha preso una svolta problematica alla fine dei Beady Eye. Hai preso in considerazione l’idea di smettere con la musica?

Mai. Dopo il divorzio e tutta quella roba a New York, sapevo che non mi sarebbero rimasti molti soldi. Ho pensato: magari mi compro una casa in Spagna, i figli possono venire a vederci e provo a mettermi in un un buon posto. Una volta che hai la musica dentro di te, non puoi cacciarla fuori. Ma volevo allontanarmi dalla situazione in cui uscivi di casa e un tizio ti faceva: “Oh bene, amico, vieni a prendere una birra? Quando torneranno insieme gli Oasis?”. Fanculo a quella merda. Quindi ho pensato: vado in Spagna, mi abbronzo e lavoro su di me, mi metto in forma e poi torno e, cazzo, (grida, ndr) SCATENARE LA BESTIA, AMICO (ride, ndr). Ma non è accaduto! (con tono triste, ndr) Non è accaduto. Debbie ha fatto: “Col cazzo che vado in Spagna!”. Così ho pensato: “Oh, bene, rimaniamo qui”.

Stavi ricevendo offerte da programmi televisivi? Masterchef? Ballando con le stelle?

Oh sì. C’è stato tutto quello. Può darsi che si sia trattato di I’m a celebrity, get me out of here. Mi hanno chiesto: “Vuoi venire nella giungla?”. Ho detto: “Ascolta, amico, sono già nella cazzo di giungla. Mi state prendendo per il culo? La mia band si è appena sciolta, il cazzo di our kid non mi parla, la ragazza mi ha fottutamente lasciato, ho un’altra cazzo di figlia in arrivo. È questa la cazzo di giungla!" (canta ad alta voce, ndr) WELCOME TO THE JUNGLE! (ride) Un cazzo di programmino televisivo di merda. Penso che mi sia stato chiesto anche di andare a Ballando con le stelle.

Saresti straordinario a Ballando.

Questo non lo so. I fianchi non sono quelli di una volta.

Tutto quello stare ancora in piedi sul palco è una copertura.

(ride, ndr) Tu pensi che io stia imbrogliando e un tizio che fa flamenco come si deve stia provando ad andare fuori?! In realtà penso che Jeremy Kyle mi abbia offerto di partecipare al suo programma: "Venite in trasmissione, tu e tuo fratello" … "Bene. Tu non riusciresti a sistemare un cazzo di pacco di patatine". (si fa subito pensieroso, ndr) Io ero già concentrato però, amico. Sapevo che una volta che avessi risolto tutta questa roba, dovevo sicuramente fare qualcosa di musicale. Sì, l’aereo è atterrato capovolto sulla pista per un po’, e poi è ritornato in posizione.

Hai un jukebox?

No. Lo avevo. Me ne sto comprando uno nuovo per la mia nuova casa. Ho tutti i 45 giri, forse in magazzino o a casa di Gene. Un sacco di roba, come i Damned, roba così.

Quale sarebbe il jukebox di Liam?

I Roses, i Mondays, gli Stones. Tutti i classici, amico. I Bee Gees. C’è un pezzo, penso si trovasse sull’album Horizontal o Idea … (canta) "Dove sarei senza la mia donna?". Lonely Days! (in realtà da 2 Years On, del 1970, ndr). Sì, sono grandiosi. Chi altro? Neil Young. Sex Pistols - Bodies. L’inizio di Bodies non è mai stato battuto. Ho incontrato Johnny Rotten un po’ di volte. Uno stronzo arrogante. Non era male, poi è stato uno stronzo, poi non è stato male, poi è stato un po’ uno stronzo. Avrei preferito se fosse stato solo uno stronzo, cos’è tutto sto ‘non è male’? 

Una canzone degli Oasis?

Hmm. Ho sempre amato Live Forever, Champagne Supernova, ho un debole per Supersonic, perché è stata la prima e ancora suona piuttosto buona. Alcune di quelle canzoni non sono invecchiate bene. Certi giorni le sento e penso: “Spegni quella merda”. Gli Oasis sono stati un momento nel tempo.

Una canzone di Noel Gallagher solista?

Oooh no!! Ti dico una cosa, quella che fece con i Chemical Brothers (Setting Sun, ndr) è un gran pezzo. (grida, ndr) È quella roba che dovrebbe fare! Non quella cazzo di roba stupida che sta facendo al momento. Suona come un Dolly Parton che ha buttato giù la pillola per la prima volta. Whoo-hoo-hoo! E so di essere un po’ stronzo, ma fanculo, è solo una battuta, no? Non gli auguro niente di male. Lo sai. La cosa migliore del mondo della musica al momento è che io e our kid siamo ancora qui! Siamo tornati al punto di partenza. Mentre prima eravamo soliti insultare tutti, ora facciamo semplicemente: “Non c’è nessun altro da insultare: che ne dici di me e te?!”. Togli me e il fratello ed è una noia mortale! Tutti sono troppo carini.

Venticinque anni fa chi avrebbe scommesso che oggi sareste ancora stati qui?

Proprio così, amico. Non dovremmo neanche stare qui. (voce di un pazzo, ndr) "Non dovreste essere qui!". E non dovremmo essere qui, ma lo siamo, cazzo! Quindi fatevene una ragione.

traduzione di oasisnotizie - Source: MOJO, February 2020

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martedì 24 dicembre 2019

Liam Gallagher: "La fine degli Oasis? Noel si era calmato con le feste, noi no. Comunque non eravamo mica i Beatles o i Pink Floyd, ma solo una buona band"

Altra porzione della nuovissima intervista che Liam ha rilasciato al numero di febbraio 2020 della rivista MOJO.

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Quando fai i dischi di Liam Gallagher ricavi la stessa eccitazione che avevi quando facevi i dischi degli Oasis?

Sì. Con gli Oasis entravi lì e vedevi crescere la canzone. Non davi un grande contributo, ad eccezione di quando cantavi. Se mai osavi dire: “Eh, che ne dite di questo?”, Noel ti faceva il fottuto sguardo della morte. Ora, però, contribuisco un po’ di più quando faccio le mie canzoni con i tizi in America. Principalmente i versi. E ho i titoli buoni, questo me lo attribuisco.

Hai tu l’ultima parola?

Oh, non pubblico nulla che io non ‘senta’. Se non mi piace la cestiniamo. Perché sono io quello che deve metterla in fondo alla rete.

Perché pensi che Liam Gallagher faccia il tutto esaurito nei tour nei palazzetti, mentre i Beady Eye  non riuscivano a farlo?


Hmm. Penso che alcune delle canzoni che ho scritto per i Beady Eye fossero fantastiche. E penso che anche le canzoni che sto facendo ora sono fantastiche. Forse era troppo presto dopo gli Oasis. E la gente aveva bisogno di una tregua da me. Forse il nome non ha fatto colpo, ma forse semplicemente non eravamo abbastanza bravi. Non lo so, perché non sto facendo niente di diverso, ma io credo ai cicli, e forse in quei quattro anni di pausa la musica è cambiata un po’. Forse è solo fortuna.

Forse gli Oasis avevano fatto il loro corso naturale?

Penso di sì. Ascolta, chi cazzo lo sa? Penso ancora che avremmo potuto tirare fuori un buon album, ma … da quanto eravamo insieme? Come tutte le cose, a un certo punto diventa stancante. Noel si era un po’ calmato con le feste, era diventato un po’ Victor Meldrew, mentre tutti noi ce la spassavamo ancora … Quindi forse lui ne aveva abbastanza e aveva bisogno di una pausa. Sai, comunque non eravamo poi così bravi. Non eravamo male, sai, eravamo meglio di tanta della merda che c’è in giro, ma non allargavamo gli orizzonti, non eravamo i Pink Floyd o i Beatles. Non abbiamo fatto dischi veramente fantastici, eravamo semplicemente una buona band.

traduzione di oasisnotizie - Source: MOJO, February 2020

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lunedì 23 dicembre 2019

Noel Gallagher su Natale e comunisti: "Oasis reunion per sanare il paese? Non mi basterebbe. Corbyn? Non lo voto. I comunisti disapprovano l'iniziativa individuale"

Reduce da un mese di tour in Australia a supporto degli U2, Noel Gallagher (che con la band di Bono e soci si è esibito di recente anche a Mumbai, in India), è stato intervistato da Rachel Johnson, sorella del premier britannico Boris, per il Sunday Times.

Rachel Johnson e Noel si erano incontrati a novembre nel programma TV di Fredrik Skavlan (video qui)  e in quella sede avevano concordato un'intervista successiva.

Rachel dice espressamente che il management di Noel aveva minacciato di disdire l'intervista se lei avesse menzionato Liam durante la chiacchierata: "Noel fa una fatica cronica con la gente che parla di suo fratello". "Niente paura. Forse io questo dolore lo avverto più di qualunque altro giornalista su questo pianeta", era stata la risposta della giornalista e conduttrice televisiva. "Pensavamo che tu questa cosa la conoscessi bene", aveva controreplicato dal management di Noel.

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Noel è appena tornato dall'Australia, ma ha visto la recente intervista al Principe Andrea: "Come per la Brexit, la trasmettono ogni 20 secondi. Ne sono anche più ossessionati di quanto ne siamo noi". Come se l'è cavata il principe secondo Noel? "Qui parla uno che non ha mai dovuto cacciarsi dai guai mentendo. Il problema è che lui nel fare questa cosa è proprio scarso come la merda".

Ci dirigiamo a questo punto verso la casa di Noel a Little Venice, a North London, una magnifica residenza con pareti stuccate (simili residenze da sei camere da letto l'una si possono acquistare alla modica cifra di 8,5 milioni di sterline).

L'ex Oasis vive qui, e in una nuova casa nell'Hampshire in cui si è trasferito questo autunno, con la moglie Sara MacDonald, giornalista pubblicista, e i loro due figli, Sonny, 9 anni, e Donovan, 12, che frequentano la Bedales, una scuola privata liberal. Gallagher è padre anche della 19enne Anaïs, avuta dall'ex moglie Meg Mathews.

Si è trasferito qui tre anni fa. La casa dista solo un paio di miglia da Supernova Heights, la famosa abitazione sede di party negli anni ruggenti del Britpop, quando era il comandante di Primrose Hill.

L'attuale casa londinese di Noel sembra grande quanto Kenwood House, ma al posto di Rembrandt inestimabili e infilate di classiche librerie rococò, siamo nel mondo del cool di una rock star. Su divani sovradimensionati sono disseminate chitarre, muri con specchi riflettono quadri che ritraggono Beatles e fotografie in bianco e nero di Bowie. Due ghepardi di ceramica di dimensione naturale fanno da guardia al camino.

"Ha fatto tutto Sara", dice Noel mentre prepariamo il tè in cucina, al piano di sotto, e lo portiamo nel soggiorno a doppio aspetto. "Sono inutile in tutto fuorché per l'impianto stereo, per la televisione e a suonare la chitarra".

Ci sdraiamo su un divano in pelle di leopardo delle dimensioni del Canada, sotto una fotografia incorniciata di uno spinello usato e un poster vintage di un film. Il titolo del film è Cannabis. Sembra l'alloggio temporaneo definitivo, ma Noel non fa più festa con Kate Moss e il resto della generazione chimica di celebrità. Si è sbarazzato degli ubriachi, dei falsi amici, degli scrocconi, ma sa ancora come divertirsi. Cita Paul Weller e Bono come amici e dice che più tardi andrà al ristorante Nobu con l'attore Matt Smith. E beve ancora, anche se non oggi pomeriggio.

"Il fatto è che sono un buon fottuto bevitore", dice, mentre prepariamo bustine di tè PG Tips e biscotti integrali al cioccolato.
"Sono propro felice quando bevo. La nuvola nera non scende mai. Anche Sara è così. Come diciamo entrambi, 'la bevanda entra e il divertimento esce' ...".


Il discorso si sposta sui nostri programmi per Natale e sembra che Noel e io abbiamo qualcos'altro in comune.
Non ci piace molto il Natale, ma proviamo a ricreare per i nostri figli il Natale che non abbiamo mai avuto. Gli parlo dei Natali della famiglia Johnson: quando io ero piccola e mio padre mandò mio zio Pete,
spaventoso, a consegnare le calze ai piedi dei nostri letti nel cuore della notte e io mi svegliai e lo trovai al posto di Babbo Natale che incombeva su di me. O l'anno dopo il divorzio dei miei genitori, quando mia madre si dimenticò di ordinare il tacchino e i miei fratelli dovettero andare da un macellaio halal in Portobello Road alla vigilia di Natale e tornarono con un piccolo cappone. Anche se proveniamo da ambienti molto diversi, annuisce in segno di assenso."Ricordo solo che era molto triste", dice. "Le infinite notti buie, la tristezza. Quando alla fine i miei genitori si separarono, fu un sollievo. Quando mia madre se ne andò, pensai: grazie a Dio è successo. Ricordo proprio la tensione, volevo che tutto finisse".Anche lui teme i Natali passati mentre si avvicina la stagione delle feste. "Le riunioni di famiglia. Voglio dire: la cosa più vicina al vero Natale che io abbia mai visto è famiglia Royle (protagonista di una nota sit com, ndr), dove c'è un po' di roba. Il vassoio sulle ginocchia, è questa la mia idea del Natale nella vita reale".

"Il giorno di Natale è il giorno più lungo, più lungo del D-Day, e il più stressante", continua. "Sei seduto lì sfinito, a pensare: 'E sono solo le 11 ' ...".

Poi all'improvviso diventa un po' sdolcinato.


"La cosa significativa nella nostra famiglia, questa famiglia qui", dice riferendosi a Sara e ai figli, "è che Donovan è stato concepito il giorno di Natale".

Come lo sai? "Stavamo provando ad avere un bambino e, sai, abbiamo provato il giorno di Natale", spiega. "E quando siamo risaliti partendo dalla data del parto, ce ne siamo resi conto."
 
Sara, a differenza di Noel, adora l'intero pacchetto del Natale. "È scozzese e crede nel Natale perfetto perché sono quelli che ha vissuto. E Sara ha il gene che compra il presente. Entrerò e troverò pile di scatole. Compra regali per tutta Londra. Probabilmente ne ha preso uno per te", mi dice. "Ma io sono un maschio settentrionale della classe operaia".

Sei tirchio? "No", ride. Spende per i bambini. "È per quello che siamo qui. Chiedo a Sara quello che vuole e lei dice: 'Sorprendimi' ...", si lamenta Noel. Sara, che è fuori a fare un pranzo alcolico con le amiche a Notting Hill, scrive a Noel mentre stiamo parlando per dire che mancherà da casa per delle ore.
Quest'anno trascorreranno il Natale nell'Hampshire nella sua casa in campagna, dove è possibile vedere "direttamente la valle". "Lo adoro, lo adoro." C'è un bel po' di terra", ammette, "abbastanza per mettere un campo da calcio in giardino per i ragazzi".

Si rilasserà? "Sottolineo sempre che sto portando tutti al mio livello", ammette. "Quindi farò tutte le mossettine con i bambini",  agita le mani e fa un sorriso forzato, "ma ci saranno ancora delle foto di tutti a tavola al pranzo di Natale con su un cappello di carta, a parte me". Dice di aver visto il discorso della regina "due volte, forse tre volte" in vita sua, il che è più di quanto possa dire Jeremy Corbyn in modo credibile.

Mentre descrive i Natali dell'infanzia di Sara come "come il Suono della Musica", i suoi erano "di quelli che vedi in TV, un crudo dramma del nord".

L'atmosfera a casa negli anni '70 era, dice, problematica, segnata dalla disoccupazione e dalla povertà. I suoi figli, invece, "hanno due genitori amorevoli e adorano la sorellastra". Per come la vede lui, "se cresci in una casa piena di discussioni, diventi quello che siamo diventati noi, ma se cresci in un ambiente amorevole, dove le persone si amano e si rispettano, diventerai così".

Vede Peggy, la sua "mamma", ma è da lungo tempo separato da suo padre. Ha provato a comprare una casa a sua madre, ma lei e quattro delle sue sorelle insistono per vivere a cinque minuti a piedi l'una dall'altra nello stesso quartiere popolare di Manchester dove vivono da decenni. Peggy ha sei sorelle e quattro fratelli, la sua famiglia è originaria dell'Irlanda. "I Natali in famiglia in Irlanda erano folli, quattro su di un letto. Mia nonna Maggie, la donna più sboccata che abbia mai conosciuto, si sedeva, fumava, imprecava e beveva whisky durante ogni pasto. Ho almeno 40 cugini di primo grado", afferma.


Oltre a Liam, che è più giovane, ha un fratello maggiore, Paul. Paul è il più responsabile dei tre? "Il nostro Paul è molto responsabile, ma non ha la responsabilità di me. Ora si prende cura di Liam".
È l'unica volta in tutto il pomeriggio che menziona espressamente Liam. Noel è ancora in buoni rapporti con Paul?

"La nostra famiglia non è mai stata unita", dice, fissando il fuoco.

Visto come la politica degli ultimi anni ha diviso il paese, i partiti e - oh sì - la famiglia, faccio notare a Noel che lui e Liam rappresentano, nel microcosmo, la nazione. Legati da sangue e suolo, ma divisi da divergenze personali e politiche.

"Ci sono somiglianze e differenze", risponde. “Il primo ministro è il frontman della band. Ci sono sempre tensioni nella band e ci sono sempre tensioni nel governo. Qualcuno fa sempre trapelare qualcosa ... La differenza è, in una band, è che nel rock 'n' roll tu rappresenti te stesso. In politica rappresenti il partito e il popolo e tutte quelle cazzate".

Penso che Noel stia dicendo che bisogna restare fedeli a se stessi, e questo è più difficile in politica di quanto non lo sia nel rock. Sembra giusto.

Ha votato laburista "tutta la mia vita", ma non questa volta.

"Se qualcuno mi puntasse una pistola alla testa, voterei per i Verdi. Ciò che mi separa dal partito laburista (di Corbyn, ndr) è che non sono nato in un paese comunista. Non sono comunista. Io sono un individuo. Vengo da un quartiere popolare e vivevo con 17 sterline alla settimana e sono arrivato a vivere in una casa come questa perché sono un individuo che ha espresso pensieri individuali. Sono un artista. L'ho fatto per me. Non mi piace un'ideologia che dice che non posso avere questo. I britannici non sono comunisti. È così, molto semplice."

Ora il panorama è molto diverso dai tempi della Cool Britannia, quando Noel fu corteggiato da Tony Blair e, com'è noto, festeggiò con lui, Alastair Campbell e Peter Mandelson a Downing Street nel 1997.

"Mi fu detto: 'Stiamo facendo questa festa, vuoi venire?' ...", ricorda. "Tutti intorno a me ci stavano andando, io non c'entro niente". Scuote la testa. "Sarò lì prima di tutti e sarò l'ultimo ad andarmene. E l'ho adorato! Mi becco un sacco di merda per questo. La metà cinica di me pensava: 'Mi stanno usando', ma la metà romantica pensava: 'È fantastico! Ho firmato per rinunciare al sussidio di disoccupazione appena quattro anni fa e sto arrivando al numero 10 di Downing Street in una Rolls-Royce che la mia casa discografica mi ha comprato per il Natale scorso".

Era deluso per non essere stato nuovamente invitato al numero 10 di Downing Street in futuro per ricevere il cavalierato.

"Mi sono imbattuto in Tony Blair da Claridge qualche mese fa", dice improvvisamente, "e ho detto a Tony: 'Scommetto che sei contento di essere fuori dalla politica adesso'. E Tony mi ha detto: 'In realtà non lo sono. Vorrei rientrarci, cazzo, perché è fottuta' ...". Che potrebbe essere la parafrasi di Noel.

Il mondo è davvero cambiato. Interrogato di recente in un'intervista sulla fluidità di genere, Noel ha definito il proprio genere "mancuniano". Quanto è "sveglio"? "Sveglio?" Dice. "No, sto  sonnecchiando debolmente".

Cerco di essere più specifica. Chiamate le donne "ragazze"?
"No, le ragazze le chiamo pollastrelle", dice prendendomi in giro.

Si considera un gentiluomo?

"Sì", dice. "E riciclo. Prendo la metro. Non guido. "

Quindi è diventato un eco-guerriero?


Scuote la testa. "Anche se Sydney era in fiamme con tutti questi incendi e sembra che tutto il mondo sia in fiamme, penso ancora che Extinction Rebellion abbia perso la bussola 
quando ha fatto casino con i pendolari. Canning Town! Cosa stavano pensando?".

In precedenza ha affermato che "non gliene frega nulla" di votare al referendum sulla Brexit, una decisione che ha vissuto con rimpianto. "Chi sarebbe abbastanza stupido da votare per il leave?"m pensò prima di andare a letto quella fatidica notte.


Anche se è ancora uno dei favorevili al remain, più di recente Noel ha detto: "C'è solo una cosa peggiore di uno sciocco che ha votato per la Brexit, e questa è l'ascesa dei coglioni che cercano di sovvertire l'esito del voto".Non credo che si riferisca a me in particolare - io ho fatto una campagna per un secondo referendum - ma questo ci riporta ordinatamente all'argomento famiglie complicate e alla guarigione.

"La riconciliazione è una buona cosa", dice Noel, "ma in vita mia non ho conosciuto una persona, una sola persona che viva nella famiglia perfetta. Neanche una".

Tutte le famiglie sono problematiche, è la nostra conclusione condivisa. Alleluia!

(Rachel Johnson è orgogliosamente sorella di Boris e affezionata a lui, ma di recente ha ammesso di non aver mai incontrato la sua fidanzata, Carrie Symonds, ndr).

Dico a Noel che se avesse incontrato Boris, penso che lo preferirebbe a Liam come fratello. "Boris ha carisma che esce dai suoi buchi delle orecchie", ammette.

Lo stesso Noel ha detto che gli Oasis riguardavano l'unione, l'esperienza collettiva. Quindi riunirà la band nel tentativo di sanare le fratture nel paese? Lo chiedo per scherzo. Dopotutto, se una band con due fratelli estranei l'uno all'altro può tornare insieme per Natale, allora forse c'è speranza per il resto della Gran Bretagna divisa.

Sospira.

"Ma lo farei per altre persone", dice.

"Sì, ed è per questo che dovresti farlo", sostengo. "Un atto cristiano di sacrificio di sé per unire una nazione divisa", anche se sa bene, come lo so io, che ci vorrà ben più di una reunion degli Oasis per fare questo. Mette giù il tè come se la conversazione fosse finita.

"Temo che non mi basterebbe", afferma.

Noel Gallagher è troppo onesto con se stesso per tirarsene fuori mentendo e troppo sicuro di sé per dire ciò che la gente vuole sentire. È una cosa da ammirare in un uomo.

L'EP Blue Moon Rising dei Noel Gallagher’s High Flying Birds esce a marzo. La band si esibirà alla Kenwood House il 21 giugno.

traduzione di oasisnotizie - Source: Sunday Times

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sabato 21 dicembre 2019

Liam Gallagher racconta: "I miei pomeriggi piovosi ascoltando gli Stone Roses: capii la magia della musica"

Un altro pezzo della nuovissima intervista che Liam ha rilasciato al numero di febbraio 2020 della rivista MOJO.

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Hai detto che non ti sei interessato di musica fino a quando hai scoperto gli Stone Roses all’età di 16 anni. Ma di sicuro prima di allora avrai sentito delle cose a casa che hanno avuto un impatto su di te.

Be’, mio padre faceva il dj part-time nei bar irlandesi. Quindi aveva un grande sistema di amplificazione e tutti questi dischi. Tornavamo da scuola, guardavamo Grange Hill o aspettavamo Top of the Pops e lui registrava i suoi dischi su nastro. Tu facevi: “Ma c’è Top of the Pops, stronzo!”. Allora lui andava a riprodurre questi nastri nei ritrovi per irlandesi. Noi eravamo lì. Eravamo i suoi roadie, penso. Poi Noel iniziò a suonare la chitarra … In realtà anche il mio babbo aveva una chitarra. Non so se fosse granché, ma penso che fu allora che Noel iniziò a prenderla in mano. Il mio fratello maggiore, Paul, era preso dai Jam e da Beat, Selecter e UB40. Noel era più preso dal punk e io condividevo la stanza con Noel, quindi mi beccavo tutto quello. La roba di Paul sembrava più normale, mentre i Damned e i Pistols, per un 13enne, erano una cosa che ti faceva dire: “Cos’è tutta ‘sta roba spaventosa?”. Arrivarono gli Smiths e pensai: “Questa roba è piuttosto buona, ma è un po’ troppo da studenti”. Poi arrivarono gli Stone Roses ed è stato tutto lì. Avevano un look molto simile a quello dei ragazzi delle nostre parti.

Quindi ti piacevano loro tanto quanto la loro musica?

Totalmente. Ian Brown non era un cantante particolarmente bravo, ma pensai: “Potrei farlo”. Sono stati la mia epifania. Andai a vedere i Roses nell’89 all’International 2 di Manchester e ricordo che tornando a casa dopo il concerto pensavo: “Non lavorerò, mi troverò una band”. La musica dei Roses era tutta movimento.

Il loro senso della melodia ti parlava?

Ogni volta che mettevo su le canzoni dei Roses non era solo roba triste. Era soleggiato, capisci? Anche se venivano da Manchester, era una cosa del tipo: “Come fanno a fare questa musica in questa cazzo di città tetra e piovosa?”. Universi paralleli. Fuori diluvia e i suoni ti portano da qualche altra parte. Cominciai a rendermi conto che la musica era magica. Ancora oggi posso mettere su quel primo album e ricordarmi cosa indossavo, con chi uscivo, quale erba fumavo, con quale punteggio veniva asfaltato il City …

traduzione di oasisnotizie - Source: MOJO, February 2020

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venerdì 20 dicembre 2019

Liam Gallagher: "Noel? Si sta rovinando da solo, ma quando lui rinsavirà, faremo la reunion degli Oasis"

Ecco un estratto della nuovissima intervista che Liam ha rilasciato al numero di febbraio 2020 della rivista MOJO.

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Tua madre ti ha mai detto: “Dai Liam, tu e Noel dovete smetterla di litigare e ristabilire il vostro rapporto”?

Molte volte, ma per quanto mi riguarda sono stati porti molti ramoscelli d’olivo e lui non vuole saperne. Per questo motivo continuiamo a punzecchiarci. Lei, però, lo ha detto a me e lo ha detto lui. Ovviamente il fatto che non parliamo la fa arrabbiare. Mi intristisce vedere che i nostri figli sono ai ferri corti. Quindi lo capisco, ma cosa ci puoi fare?

Siete orgogliosi e cocciuti l’uno quanto l’altro.

Sì, ma per quanto mi riguarda lui mi ha buttato sotto un autobus, quindi io ho messo il fottuto muso. Ed è tutto.

Dato tutto questo cattivo sangue, vorresti poi rimettere insieme gli Oasis?

Oh, cazzo, mi piacerebbe un sacco, amico! Ho gli Oasis nel sangue, (gli Oasis) sono quello che io sono, sono quello che io faccio. Ascolta, sono piuttosto felice di fare quello che sto facendo. La cosa mi elettrizza, ma se succede e lui rinsavisce, io sono pronto a partire. Vedremo. Comunque penso che ora si stia rovinando da solo. Quel tizio è proprio fuori. Anche se volesse farlo, non può farlo. Se fa un disco che suona lontanamente come gli Oasis, gli daranno delle bastonate, perché la gente farà: “Perché non ha richiamato suo fratello?”. Quindi deve fare una sterzata e fare qualcosa che non somiglia per niente (agli Oasis, ndr). Ma io sono pronto a partire, amico. Quando lui rinsavirà, lo faremo.

traduzione di oasisnotizie - Source: MOJO, February 2020

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Liam Gallagher: "Reunion degli Oasis a Glastonbury? Sì, ma nel 2021"

Liam Gallagher avrebbe intenzione di riunire gli Oasis per l'edizione 2021 del Festival di Glastonbury. A precisa domanda posta su Twitter da un fan su una possibile reunion degli Oasis in occasione del noto evento musicale britannico, il cantante ha risposto positivamente, seppur rimandando di un anno l'ipotesi di ricongiungimento.

"Liam, come pensi che possa suonare un titolo del tipo: 'Gli Oasis si riuniscono per un concerto in occasione del cinquantesimo anniversario del Festival di Glastonbruy nel 2020'?".

"Troppo presto", ha risposto Liam. "Il piccoletto (Noel, ndr) ha minacciato di prendersi un anno di pausa, che gli consiglio vivamente. Quindi credo rimetterà in ordine le idee e bingo, noi ci saremo per l'anno successivo, no?".

Solo qualche giorno fa i fratelli Gallagher erano stati protagonisti dell'ennesimo battibecco, con Liam che aveva commentato su Twitter le recenti dichiarazioni di Noel sui suoi nuovi fan adolescenti.



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lunedì 16 dicembre 2019

Noel Gallagher: "Vi racconto quali chitarre uso oggi. E suono spesso pure il basso. Che mi sono perso strimpellando per anni solo la Gibson J-200!"

"Dovrei andare a fare questo concerto a Brooklyn stasera, ma non lo so", dice Noel a voce bassa mentre siamo seduti per un caffè al bar Penthouse di questo hotel in centro a Manhattan, in una serata piovosa. Neanche Noel vuole andare a Brooklyn.

Sembra più rilassato che mai mentre parliamo di interessi e amici comuni. È minuto, magro, pantaloni neri, costosa maglietta nera, occhiali scuri onnipresenti che sembrano volerti tenere al tuo posto. "Li ho presi a poco prezzo da Harvey Nichols", dice orgogliosamente.

Siamo qui per parlare di chitarre e del suo nuovo EP, Blue Moon Rising, il terzo di una serie che segna un deciso allontanamento dai suoi giorni con gli Oasis, dai suoi primi lavori da solista e perfino dall'ultimo, Who Built the Moon?, album prodotto da Dave Holmes e uscito nel 2017. Un misto di pezzi dance in stile Ibiza e canzoni pop influenzate da Bowie, Stone Roses e Smiths, che ha ricevuto riscontri di amore/odio dai fan accaniti di Gallagher.

"Non me ne importa nulla", ci dice mentre fa un gesto con la mano. "Non sto mica facendo musica per loro, no?".

Se Liam non ha fatto certo mistero della propria volontà di provare a ricatturare la nostalgia per gli Oasis, che ha oggi ottimo mercato, Noel ha piegato i propri muscoli ripetutamente, già con il suo primo album, Noel Gallagher's High Flying Birds, del 2011.

"Prima di iniziare quel disco avevo dei demo acustici e li ho ascoltati per un bel po' prima di registrarli, per cui quando sono arrivato lì a registrarli avevo una vaga idea di cosa volessi fare con quelle canzoni", spiega. "Ma non ho mai pensato di fare un disco per i miei fan. Provavo solo a servire le canzoni. Con il secondo disco, quando ho suonato alla gente The Right Stuff, mi hanno detto: 'Be', è un po' diversa'. Ma non me ne importava. Se è una buona registrazione di un gran pezzo, allora per me conta solo quello. Non pensavo: 'Wow, questa prenderà davvero per il culo le persone'. Non lo farei. Perché tutto quello che conta per me è la canzone".

L'album Chasing Yesterday, del 2015,  è stato una dipartita dal sound classico, ma per molti aspetti era ancora legato al passato. Who Built the Moon? ha cambiato tutto quello. Negli anni '90 Noel aveva collaborato con i Chemical Brothers e non ha mai nascosto il proprio amore per la musica del club Haçienda di Manchester, ma molti fan sfegatati degli Oasis erano sul piede di guerra per l'apparente svolta creativa di Gallagher senior. Per il quale, però, questo cambiamento non è stato altro che parte dello stesso percorso intrapreso dal suo amico e mentore Paul Weller.

"Quando sono andato a fare l'ultimo album con David Holmes, lui il secondo giorno mi disse, com'è noto: 'Devi suonare sempre la chitarra?' ...". Gallagher ride quando lo ricorda. "Io lo guardai e pensai: 'Cerca il mio cazzo di nome su Google per un attimo'. Dissi: 'Che altro suono?'. E lui mi rispose: 'Sai suonare la tastiera?'.  E io gli dissi: 'No'. Lui mi fece: 'Fantastico. Suonerai la tastiera'. Sembrava una cosa folle, ma dopo che ho scritto alcune canzoni in quel modo, è stata proprio una cosa liberatoria, cazzo! Quindi adesso quando uso la chitarra, come nel nuovo EP, la cosa va un po' alla deriva qui e là".

Anche se la nuova musica che sta facendo è autoprodotta, Noel afferma che non gli importa degli aspetti tecnici del processo di registrazione. "Molte di queste nuove canzoni sono nate da un giro di basso", spiega. "E io giocherello con gli aggeggi, perché mi piacciono le scatole che fanno rumore. Io, però, butto subito via il manuale, perché è solo gergo e parole prolisse e incomprensibili. Non li sopporto, cazzo, nessuno di questi (manuali, ndr). Piuttosto trascorro un'ora nel tentativo di accenderlo".

"Alla fine riesco a capire come funziona, ma ho quest'ingegnere, Paul Stacey, e questo altro tizio, Emre Ramazanoglu, che sono due cazzo di maghi assoluti del computer. Emre non mi mostra come fare le cose, ma quando ho queste idee stravaganti e chiedo: 'È possibile fare questo?' - pew - è fatta! Suona incredibile. Del tipo: wow! Quante cose ho perso standomene lì seduto a strimpellare la (Gibson) J-200!".

Abile compositore di classe mondiale, Noel è ovviamente famoso, in secondo luogo, anche per la sua collezione paurosa di chitarre vintage e personalizzate.

"La Gibson sta facendo un modello firmato da me di quella chitarra, la J-200". Una chitarra su cui Noel attaccava un adesivo dell'Adidas che sfoggiava quasi sempre in pubblico. "L'ho mandata lì per farla fotografare, le venature e tutta la cosa. Non è manco una J-200, sai? È una J-150 che tolsi dalla mensola a Londra, suonai e feci: 'Sì, la prendo'. Non ho mai pensato nulla di quella chitarra, ma con quella chitarra ho scritto alcune grandi canzoni fottute con quella chitarra".

"L'hanno fatta solo per un paio d'anni. In realtà solo quest'anno ne ho trovata una di colore chiaro, che ho preso da Reverb.com. Provo a non comprare chitarre su Internet, perché devi prenderle fottutamente in mano prima di farlo, ed era un po' costosa, ma ho pensato: 'Fanculo. La prendo e basta'. Mi è arrivata ed era incredibile. La sto portando in tour con gli U2".

Ovviamente ha anche svariate chitarre che l'amico Johnny Marr gli ha prestato quando era agli esordi con gli Oasis. "Non gliele ho mai restituite", dice Noel ridacchiando. "Mi ha prestato tre o quattro chitarre negli anni. La prima era una Les Paul che apparteneva a Pete Townshend. Quella si è danneggiata, per cui poi mi ha dato la Les Paul nera che aveva usato per The Queen is Dead. E mi ha dato una Stratocaster con cui ho scritto e registrato Don't Look Back in Anger. Non le riavrà".

Mentre in passato, con gli Oasis, arrivava in studio con una serie di chitarre selezionate dal suo formidabile arsenale in base all'umore del momento o al sound che voleva dare al singolo pezzo, oggi Noel entra in studio solo con una chitarra e un set di pedali.

"Sto facendo un diverso tipo di musica ora", confessa Noel. "Who Built the Moon? è fatto tutto con una Nash Stratocaster e una Fender silverface Princeton nuova di zecca. E sui tre nuovi EP che ho pubblicato quest'anno uso una Strato del 1974, quella nera. Ed è senza dubbio una delle migliori chitarre che abbia mai suonato in vita mia".

Gallagher rivela che a casa gli piace ruotare le chitarre. "Non ho una chitarra fissa con cui compongo. Tengo una chitarra un paio d'anni, ma poi mi sembra di averla consumata, per cui la rimando nel mio magazzino. Lì ho molte cose, quindi prendo un'acustica. Per un po' quella era una Nash Stratocaster. Negli ultimi tempi a casa ho suonato incessantemente il basso e a dire il vero è con quello che sono nate molte delle nuove canzoni".

In tour, insieme alla Gibson J-150 chiara, Gallagher è tornato in qualche modo alle origini. "Suono le Jazzmaster, sia Fender sia Nash. Sai, non sono mai stato un fan delle Strato o delle chitarre offset, le 'fuori asse', ma quando ero in tour e ho visto questa Nash Jazzmaster, una naturale, l'ho comprata. Da allora ho avuto modo di conoscere Bill Nash e  ora ho circa 20 delle sue chitarre. E mi fido ciecamente di loro. Anche le sue Telecaster sono incredibili. E la nuova serie Vintera della Fender è veramente buona. Non mi piacciono i design fottutamente bizzarri. Mi piacciono quelle vere e semplici".

C'è una chitarra senza la quale Noel non potrebbe vivere? "La mia chitarra elettrica preferita l'ho comprata negli anni '90", risponde senza esitazione. "È la Gibson 355 del 1960 che suonavo con gli Oasis. Oggi non la suono molto, perché la musica che sto componendo è diversa e sto cercando un sound diverso, ma nei momenti critici quella chitarra ha un valore inestimabile per la quantità di canzoni che ho composto con lei".

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I segreti del mixaggio di Who Built the Moon? con Emre Ramazanolgu, che ha mixato il disco di Noel Gallagher


Andy Bell: "Vi svelo i segreti della mia chitarra e i miei ricordi dei primissimi Oasis. Suono le parti di Noel? Sì, ma con rispetto"


traduzione di oasisnotizie - Source: guitar.com

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Noel Gallagher: "I nuovi fan? Stronzetti". E Liam gli risponde: "Sei un imbarazzo per la famiglia"

Intervistato da guitar.com, Noel Gallagher ha parlato dei propri programmi per il prossimo biennio e ha attirato su di sé le critiche di Liam per un'esternazione sui giovani fan degli Oasis.

"A parte quella data strana ad un festival l'estate prossima, penso che mi prenderò una pausa nel 2020. Detto questo, può darsi che mia moglie abbia qualcosa da ridire. Inoltre ho un sacco di canzoni, devono solo essere forgiate. Mentre venivo qui da te ci lavoravo sul mio iPad, facendo un'altra lista. Ho una lista di cose che devo fare, ma in realtà una volta che esce l'EP natalizio farò un passo indietro".

"Devo staccare un po'. Quindi non penso che inizierò seriamente a fare un album prima del 2021. Il fatto è che ora c'è una generazione di ragazzi che hanno tra i 15 e i 18 anni e che si sono appena appassionati agli Oasis. Non hanno mai sentito molta della roba che ho fatto in passato, di sicuro, ma in realtà non hanno idea di cosa stesse accadendo. Quindi trarrò grande piacere dal rovinare le giornate di quegli stronzetti".

Liam ha commentato così, su Twitter, le affermazioni del fratello:

"Per qualcuno che pensa di essere seriamente, e intendo seriamente, il Paul McCartney della sua generazione: è veramente un illuso. Immagina Macca che dice che tutti i nuovi fan dei Beatles sono dei coglioni. Credo che tu abbia bisogno di più di un anno di pausa, sei un imbarazzo per la famiglia".

Source: guitar.com



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giovedì 12 dicembre 2019

Coprifuoco al concerto di Liam Gallagher, in arrivo multa da 250mila dollari per il cantante

Non si placano le polemiche sul concerto di Liam Gallagher a Melbourne, tagliato durante l'ultima canzone (con una brusca interruzione della corrente) mercoledì sera per aver violato il coprifuoco durante il concerto di Melbourne. E lo sforamento potrebbe costare al cantante una multa di 250mila euro irrogata in Australia dall'EPA (Autorità per la protezione dell'ambiente).

L'ex star degli Oasis era sul palco della Margaret Court Arena della città australiana quando il concerto è stato improvvisamente interrotto a metà della sua esecuzione di Supersonic, protrattasi oltre le 23, orario del coprifuoco imposto dalle autorità.

"250mila dollari di multa se avessimo suonato oltre il coprifuoco di ieri sera. 250mila dollari, 250mila dollari. Voglio dire: quelle canzoni sono bibliche e io sono il cazzo di fratello biblico, ma dai, questa è una presa per il culo. Chiunque abbia creato questa regola deve smetterla di fumare SPEZIE (sic)". Questo uno dei tweet di Liam.

Sbollita l'ira espressa nei tweet di cui vi abbiamo riferito ieri, Liam ha scritto ancora sul proprio profilo Twitter: "A parte questo, adoro seriamente l'Australia. Quando sarò ricco e famoso, potrei procurarmi un posticino quaggiù".

Il management dell'arena ha rilasciato una dichiarazione che spiega la politica adottata e si è scusato con le migliaia di fan australiani, che sono rimasti delusi dalla decisione di chiudere anticipatamente il concerto, e hanno assicurato che sarà fatta piena luce sul perché dell'accaduto.

Al Daily Mail Australia, hanno detto: "Melbourne & Olympic Parks (the Trust), che gestisce la Margaret Court Arena, riconosce il risultato deludente per le molte migliaia di fan che sono venute al concerto di Liam Gallagher mercoledì sera".

"Condividiamo la delusione dei fan per il modo in cui la performance si è conclusa e ci scusiamo per l'impatto che questo ha avuto sul loro gradimento dello spettacolo".

"Tutti i noleggiatori di locali e le loro squadre di produzione sono informati per garantire che tutti gli eventi soddisfino i requisiti di inquinamento acustico dell'Autorità per la protezione ambientale dello stato di Victoria (EPA). Per soddisfare tali requisiti, il Trust ha attuato una politica di coprifuoco alle ore 23.00.

"Laddove lo sforamento è stato previsto o lo show durerà probabilmente oltre le 23.00, la direzione della sede lavora a stretto contatto con il noleggiatore della sede (in questo caso il promotore, Secret Sounds) per garantire che siano messe in atto misure per limitare l'impatto che tali misure, quali la riduzione del volume, hanno sull'esibizione".

"In nessun caso il Trust ha richiesto che una performance venisse interrotta bruscamente e in questa occasione il management del tour ha preso la decisione di terminare la performance alle 23.00".

"Stiamo lavorando a stretto contatto con Secret Sounds e il loro tour manager per capire cosa abbia portato a questa decisione."

"Possono essere irrogate multe per non aver rispettato i requisiti di riduzione del rumore, ma questa è una decisione dell'Autorità per la protezione dell'ambiente (EPA)."

Liam continuerà la propria tournée australiana a Meredith venerdì 13 dicembre e ad Adelaide sabato 14 dicembre.

Source: Toggle

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mercoledì 11 dicembre 2019

Video: Concerto di Liam Gallagher interrotto per coprifuoco, l'ira del cantante e dei fan a Melbourne

Concerto interrotto per coprifuoco a causa dello sforamento del rigido limite di orario e fan infuriati con l'organizzazione. Questo quanto accaduto oggi durante l'esibizione di Liam Gallagher a Melbourne. Lo riportano alcuni giornali e siti web tra cui Tone Deaf.

Liam aveva iniziato il concerto alle 21.45 ora locale di mercoledì 11 dicembre (il fuso orario di Melbourne è 10 ore avanti rispetto all'Italia). Durante l'esecuzione dell'ultima canzone in scaletta, Supersonic, l'erogazione di corrente è stata bruscamente interrotta (il video è alla fine di questo post).

Prima dell'encore, Liam, che era stato avvisato dell'imminente coprifuoco, rendendosi conto che non avrebbe fatto in tempo a concludere la performance, si era rivolto alla folla, provocandone i "bu".

"Tutti mi stanno facendo: 'Oh, c'è un coprifuoco severo'. E io ho detto: 'Be'? Che cazzo è 'sto coprifuoco severo, amici?'. O veniamo a fare 'sto cazzo di concerto o no, capite cosa intendo? Non andiamo in giro per il mondo per trovare un cazzo di coprifuoco severo, amico". 

L'ex frontman Oasis ha poi cantato Acquiesce, Roll with It e Cigarettes and Alcohol. A questo punto Liam ha notato che avrebbe dovuto eseguire Supersonic o Champagne Supernova, dato che il tempo stringeva.

"Bene, avete una scelta. Abbiamo la cazzo di polizia qui che ci sta alle calcagna e ci dice: 'Dovete scendere dal palco' ...". Dopo un ok dal tecnico dietro le quinte, ha vinto l'opzione brevità e  Gallagher e compagni hanno eseguito Supersonic, ma non sono riusciti ad arrivare oltre il primo ritornello, perché l'erogazione di corrente è stata sospesa. 

Mentre i fan tentavano di mandare avanti la canzone senza accompagnamento musicale, un frustrato e infuriato Gallagher ha lasciato il palco. Si sono accese le luci e la folla, delusa, ha lentamente lasciato il luogo del concerto, intonando Champagne Supernova.

Il disappunto di Liam è trapelato subito sui social. Non si è fatto attendere, infatti, il commento piccato dell'ex Oasis, che su Twitter ha scritto: "Be', è stato un mucchio di minchiate. Ci hanno tagliato la corrente sull'ultima canzone. Non siamo andati così male, ho sentito di peggio. Comunque queste sono le regole. Nonostante questo, avete spaccato, Melbourne! Biblici! Restate giovani e rimanete al sicuro!".

Un fan ha fatto notare che il concerto di Elton John, che si svolgeva nell'adiacente Rod Laver Arena, non si è concluso prima delle 23.15. Disparità di trattamento, quindi?

La pagina Facebook ufficiale della Margaret Court Arena, sede del live di Liam, è stata invasa da commenti al vetriolo dei fan adirati.

"Eravamo venuti qui dall'Inghilterra per celebrare i quindici anni di matrimonio con mia moglie. Supersonic, l'ultima canzone, era il nostro brano del matrimonio e qualche coglione ce l'ha tagliata", scrive un fan inglese. "Questo posto è una farsa assoluta per la musica dal vivo", scrive un altro utente. "Persino Margaret Court (campionessa australiana di tennis a cui è intitolata l'arena, ndr) si offenderebbe", fa notare un altro fan.

Anche se finora l'organizzazione dell'evento non ha rilasciato commenti ufficiali, in Australia si è già riaperto il dibattito su regole così stringenti.

oasisnotizie - Source: Tone Deaf


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Liam Gallagher: "La mia posa con mani dietro la schiena? Sono stato arrestato un po' di volte, deriva da quello ..."

Intervistato il 30 ottobre negli USA da National Public Radio (NPR), un network di stazioni radiofoniche statunitensi, in occasione del suo tour negli States a supporto degli Who, Liam Gallagher ha spiegato da dove nasce la propria caratteristica posa sul palco, dove è piegato davanti al microfono con le mani dietro la schiena (audio e performance qui sotto).

"No, non correrò sul palco, niente di tutto quello. Non sono Mick Jagger, amico. Starò fermo a fissare la gente e mangiarmi il microfono. No, correrò al mattino. Con le braccia dietro la schiena? Oh, sì, entrambe".

"Da dove viene quella mia posa? Tenere il microfono in mano mi sembrava strano. Ero solito appendermi al microfono come Johnny Rotten. Poi l'ho tolto dal supporto e ho fatto un po' come Ian Brown, ma mi sembrava strano, non mi piace toccare i microfoni, amico, così l'ho rimesso sull'asta. E poi ho messo le mani dietro la schiena e mi sono piegato sull'asta, come una scimmia sfacciata. E non lo so, con le mani dietro la schiena ho ricavato un po' più di potenza nella mia voce. Inoltre sono stato arrestato un po' di volte, quindi mi viene naturale (stare con le mani dietro la schiena, ndr)".

"La mia canzone Gone? È stata un'altra canzone fatta con Andrew Wyatt, provavamo a fare qualcosa di cinematografico. Mi ricorda un po' gli Smiths, ha qualcosa di Morrissey e degli Smiths, ma ha un che di cinematografico, ricorda Tarantino. È un'altra che è spuntata fuori".

trascrizione di oasisnotizie - Leggi anche: Liam Gallagher racconta: "Faida coi Blur? Iniziammo noi. Loro londinesi allegri, noi musoni di Manchester abituati alla pioggia"


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Liam Gallagher: "Oggi ai ragazzini non perdonano nulla; noi, i Pistols degli anni '90, facevamo ciò che volevamo. No, non vorrei essere un cantante che esordisce oggi"

Ecco un altro pezzo della chiacchierata (datata 30 ottobre) di Liam Gallagher con National Public Radio (NPR), un network di stazioni radiofoniche statunitensi, in occasione del suo tour negli States a supporto degli Who. Liam si è anche esibito dal vivo negli studi della radio (audio qui sotto).

"La mia canzone preferita di Definitely Maybe è Live Forever. Mi piacciono tutte, capisci? Supersonic è grandiosa, mi piace come canzone rock, come canzone rock 'n' roll, ma Live Forever è di una bellezza ... Ogni volta che la canto mi ricorda mia madre, quindi la amo".

"Se nella musica di oggi vedo qualcuno che abbia carisma o che mi ispiri dal punto di vista creativo? Nessuno. Non per essere cattivo, ma non vedo proprio nessuno. Non ho bisogno di essere ispirato creativamente, ho già il mio spirito, so dove devo andare già dagli anni '90, quindi nessuno di questa generazione mi ispirerà. Mi ispirano i miei figli e la mia ragazza, ma quella è la vita quotidiana, capisci? Ma quanto a questi musicisti di oggi, odierei essere un musicista di oggi. Devi stare in guardia. Devi stare attento a cosa dici, ti assalgono e ti costringono ad una doccia anticipata. Quando avevo vent'anni io, invece, potevo fare quello che volevo, vestirmi come volevo, bere quello che volevo e dire le parolacce che volevo".

"Noi eravamo come i Pistols negli anni '90, la facevamo franca dopo un omicidio. Questi ragazzini di oggi non la fanno franca con niente, amico. Se iniziassi ora (nel mondo della musica, ndr)? So che la gente dice che con questo clima gli Oasis non durerebbero. Penso di no. Musicalmente sì, ma noi eravamo linguacciuti e ci piaceva anche prendere droga, far festa e sfasciare le cose. Ci avrebbero chiuso a chiave. Musicalmente la cosa avrebbe funzionato perché è rock 'n' roll classico e quello non morirà mai, capisci? Ma come persone eravamo delle little sods, delle canagliette, come si dice giù a Londra. Non voglio dire parolacce perché mi è stato detto di non dire parolacce, ma a Manchester diciamo stronzetti o coglioncini, little fuckers o little cunts, ma a Londra dicono little sods. 'Vai via da qui, canaglietta!' ...".

Argomento Morrissey (al centro di uno scandalo per aver detto che "Nigel Farage sarebbe un buon primo ministro" e che "ognuno preferisce la propria razza", ndr). "Non lo so cosa è successo, ma so che Morrissey è sempre nei guai. È sempre stato così, ma ascolta: a lui piacciono quelle cose ed è quello in cui crede. Che sia giusto o sbagliato, io non ho sentito cosa ha detto. Non mi addentro nella politica, ho già abbastanza guai, ho abbastanza roba in corso nel mio mondo, non mi serve parlare della Brexit o di Boris Johnson o di come si chiama quell'altro, Trump. Sono tutti degli idioti del cazzo. Lasciateli perdere. E non beepatela questa!". 

"Non corro da un po' perché ho avuto un po'  di artrite alle gambe ed è stata un po' dolorosa, quindi non ho corso quanto avrei dovuto, ma una volta che sistemerò la medicazione ... Voglio il cannabidiolo, mi piace il CBD. Mi sta piacendo molto, spero che migliori le cose e prima che tu te ne renda conto sarà in giro a fare beep beep a tutti come un robot".

"Grazie a voi per avermi ospitato. Mi è piaciuta tutta. Sono in modalità zen/assonnata per via del jetlag. La prossima volta beccatemi quando sono con il jetlag e parleremo. Mi sono svegliato alle 5 e 30 e il gatto non si è svegliato: era lì che mi fissava, dato che ero stato per tre settimane fuori, in tour. Era una protesta, come a dirmi 'dove sei stato, testa di cazzo?' ... "

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martedì 10 dicembre 2019

Liam Gallagher racconta: "Faida coi Blur? Iniziammo noi. Loro londinesi allegri, noi musoni di Manchester abituati alla pioggia"

Graham e Liam nel 1997
Ecco un altro estratto (trascritto in italiano) dell'intervista rilasciata il 30 ottobre da Liam Gallagher a National Public Radio (NPR), un network di stazioni radiofoniche statunitensi, in occasione del suo tour negli States a supporto degli Who (l'audio della chiacchierata e dell'esibizione è disponibile alla fine del post).

"Hai avuto ospite Graham Coxon, la cui band, i Blur, avevano una faida in corso con noi? Onestamente loro con noi non hanno mai avuto una faida, siamo stati noi a iniziarla. Ti ha detto che erano i media ad aizzarla? Non lo so, penso che i Blur non fossero male. Ovviamente noi venivamo dal Nord e loro dal Sud, quindi c'era questa cosa per cui la gente che veniva dal Nord era più dura e 'stagionata' e più vera, capisci? Eravamo due band diverse, ma non penso che Damon o gli altri abbiano mai fatto qualcosa di particolarmente brutto nei nostri confronti. Penso che fossimo solo noi quelli che venivano giù e facevano gli arroganti, scorreggine di Manchester, come sono molte persone che vengono dal Nord, capisci? Non ho mai avuto parole cattive per loro, mi facevo sempre due risate quando li vedevo".

"I nostri vestiti su a Manchester sono molto più larghi, quindi molto più rilassati. A Manchester piove sempre, quindi siamo un po' più musoni (moodier, ndr), mentre a Londra c'è spesso il sole, per cui laggiù fanno una vita più bella, e noi per questo portavamo rancore. Dove vai con vento e pioggia in faccia ogni giorno? Laggiù, invece, avevano magliette e pantaloncini, e sorseggiavano Piña Colada mentre davano da mangiare alle anatre nel parco, capisci? Chiedi ai Blur degli anni '90: queste cose penzolavano sempre dalle loro bocche. C'era questo senso qui e poi loro sembravano sempre più allegri, mentre noi eravamo più tristi".

trascrizione di oasisnotizie - Leggi anche: Liam Gallagher: "Noel vuole reinventare le cose e fallisce miseramente, io cerco il sound classico"


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lunedì 9 dicembre 2019

Liam Gallagher a sorpresa: "Definitely Maybe? Alcune canzoni del disco sono invecchiate male perché ..."

Ecco un altro pezzo della nostra traduzione delle parole che Liam Gallagher ha pronunciato il 30 ottobre durante la chiacchierata con National Public Radio (NPR), un network di stazioni radiofoniche statunitensi, in occasione del suo tour negli States a supporto degli Who. Liam si è anche esibito dal vivo negli studi della radio (ottima la performance, audio qui sotto).

"Sì, la canzone Now that I've Found You parla di mia figlia Molly. Per vent'anni non abbiamo avuto un rapporto, il che è una cosa orribile, ma a volte queste cose succedono, capisci? Quindi sì, l'anno scorso io e Molly siamo entrati l'uno nella vita dell'altro e da allora non ne siamo più usciti. La amiamo e lei ci ama, quindi ce la stiamo spassando, amico".

"Perché Definitely Maybe ha superato la prova del tempo? Non lo so, amico, ovviamente contiene un sacco di belle canzoni. Ovviamente gli Oasis erano una buona band, con un buon compositore, e io ero un buon frontman o cantante, o quello che era. Non penso che avessimo un look particolarmente straordinario, come look non eravamo male, negli anni ho visto di meglio, capisci? Non lo so, penso che all'epoca l'Inghilterra fosse ... sai, non ti so dire, penso che siamo stati anche fortunati, ovviamente. All'epoca, quale che fosse la cosa che stava succedendo, siamo stati fortunati, perché tutti volevano quella cosa e tutti erano in ascolto".

"Oggi riascolto alcune di quelle canzoni alla radio e penso: 'Non mi convincono molto'. Penso che dovevi essere lì allora, capisci? Personalmente non penso che alcune di quelle canzoni siano invecchiate bene, capisci? Be', sì, Live Forever e Supersonic sono invecchiate bene, ma quando ascolto altre canzoni come Rock 'n' Roll Star penso: 'Suona troppo metallica'. Mi riferisco alla produzione, capisci? Non alle canzoni, le canzoni sono buone. Quando le sento su disco penso: 'Non suona bene con questo clima'. Forse è questo ciò che le rende buone, capisci? Penso che contasse quel momento e quel posto e sono felice di averle cantate, ne vado fiero".

trascrizione di oasisnotizie - Leggi anche: Liam Gallagher: "Cari fan di Noel, le canzoni degli Oasis sono mie tanto quanto sue. Se avessi smesso? Sarei andato in Spagna ad abbronzarmi"


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Liam Gallagher: "Cari fan di Noel, le canzoni degli Oasis sono mie tanto quanto sue. Se avessi smesso? Sarei andato in Spagna ad abbronzarmi"

Proseguiamo la traduzione delle parole che Liam Gallagher ha pronunciato il 30 ottobre durante la chiacchierata con National Public Radio (NPR), un network di stazioni radiofoniche statunitensi, in occasione del suo tour negli States a supporto degli Who. Liam si è anche esibito dal vivo negli studi della radio (ottima la performance, audio qui sotto).

"Se ho provato a contattare Noel per farlo comparire nel documentario? Penso che altre persone abbiano provato a farlo, ma il documentario parla di me, non parla di lui. Ovviamente avevamo un rapporto musicale ed è andato a puttane, ma molta gente la mena come se io mi fossi seduto a casa a piangere e non è così. Ascolta, io sono tranquillo e lui è tranquillo, è quello che è".

"Se è stato doloroso non poter usare le canzoni degli Oasis nel documentario (per il diniego di Noel, ndr)? Be', ma questa cosa gli fa fare brutta figura però, no? Le cantavo io. Non mi importa se le abbia scritte io o no. Lui ha il suo piccolo fans club che fa: 'Be', ma le ha scritte lui'. Ti dico una cosa, amico: sarebbero state canzoni totalmente diverse se lui le avesse anche cantate, perché sono anche figlie mie. Quindi per quanto mi riguarda sono mie tanto quanto sue".

"Cosa avrei fatto se fossi uscito dal mondo della musica? Niente, amico. Avrei contato quanti soldi mi sarebbero rimasti per gli stupidi errori che ho fatto, e probabilmente mi sarebbero rimasti un po' di quattrini. E mi sarei stabilito in un posticino di campagna da qualche parte in Spagna, mi sarei messo in forma, sarei andato a correre, avrei 'staccato' un po', mi sarei fatto bella abbronzatura, avrei bevuto come Oliver Reed per un anno, poi sarei tornato in forma come Marvin Gaye e poi sarei tornato in Inghilterra e me la sarei spassata come ho fatto. Ma avrei sempre fatto musica, amico. Sempre, sicuramente. Avevo bisogno di una pausa. Non dalla musica, ma dalle persone, capisci cosa intendo?".

"Se la gente mi ha dato consigli su dove andare e cosa fare? No, ma lo capisco, non è colpa della gente. Loro vogliono la cosa loro e a volte passano per egoisti. Capisco che rivogliono gli Oasis insieme, ma io ne avevo abbastanza di tutti, anche di me stesso. Avevo bisogno di andare a sedermi in un campo da qualche parte e meditare sulle cose. E un campo in Spagna è bello tanto quanto un campo ... ovunque. A volte bisogna andarsene via? Esattamente".

trascrizione di oasisnotizie - Leggi anche: Liam Gallagher: "Noel vuole reinventare le cose e fallisce miseramente, io cerco il sound classico"


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sabato 7 dicembre 2019

Liam Gallagher, parole al miele per mamma Peggy: "Donna eccezionale, mi tiene con i piedi per terra. Paul? Mi ha fatto appassionare alla musica"

Ecco altre dichiarazioni che Liam Gallagher ha rilasciato il 30 ottobre durante la chiacchierata con National Public Radio (NPR), un network di stazioni radiofoniche statunitensi, in occasione del suo tour negli States a supporto degli Who. Liam si è anche esibito dal vivo negli studi della radio (ottima la performance, audio qui sotto).

In questo post traduciamo le parole che Liam ha speso per la madre Peggy e il fratello Paul Gallagher.

"Cosa rende speciale mia madre? Be', tanto per cominciare ha dato alla luce me, e questo la rende il top", ha detto Liam. "Non lo so, è una donna eccezionale e ha avuto una vita difficile, così come la sua famiglia che viene dall'Irlanda. Lei, però, non si siede mai a rimuginare, si alza e si dà da fare. Ha fatto tre mestieri per crescere noi, per darci un'infanzia decente. Quindi si è fatta il mazzo e non è presa dalla vita dello showbiz, vive ancora nella stessa casa. Non le interessa. Mi fa: 'La tua vita può cambiare, vai avanti. Vai a Londra, fai la cosa tua. Pensa pure di essere Mick Jagger o John Lennon e tutte quelle scemenze, ma io so chi sono e resto qui'. Quindi mi tiene con i piedi per terra, amico".

"È lei la stella di tutto questo, amico. Quando tutte le cose sono finite e archiviate, in fin dei conti, dovunque tu vada, lei sarà quella che si becca tutti gli applausi, che raccatterà gli avanzi, perché in fin dei conti è lei quella che conta. È lei quella con la grande anima, con il grande amore. Noi siamo dei Minions".

"Paul è il mio fratello maggiore, è lui che mi ha fatto appassionare alla musica, visto che ci era dentro da prima. È lui il mio fratello maggiore. La gente insiste sempre con me e Noel. Ovviamente provo molto amore anche per our kid (Noel, ndr), ma lui viene con noi in tour, fa il dj per noi. Anche se lo faccio arrabbiare e lui mi fa arrabbiare, sa 'incassare', ha un buon senso dell'umorismo e gli voglio un sacco di bene".






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