LIAM, ANDY E GEM A TUTTO CAMPO: DALLA DIVISIONE DEGLI OASIS DIVENUTI "IL SOLITO ARROSTO DOMENICALE", A NOEL CHE - A DETTA DI LIAM - FRENAVA UN PO' LA CREATIVITÀ DI GEM E ANDY, ALLA REUNION DEGLI OASIS "CHE FAREI PER 30 MILIONI DI STERLINE", ALLE ASPETTATIVE CHE RIPONGONO NEL NUOVO ALBUM DEI BEADY EYE, IN USCITA IL 10 GIUGNO. L'INIZIO DELL'ATTO SECONDO DELL'AVVENTURA POST OASIS
Beady Eye capitolo secondo. Un disco pubblicato subito, Different Gear, Still Speeding, uscito a un anno e mezzo dallo scioglimento degli Oasis. Un anno, il 2011, pieno di concerti e vissuto freneticamente. Un anno che ha regalato ai Beady Eye soddisfazioni, ma conclusosi male, con la band orfana del suo storico manager dai tempi degli Oasis, Marcus Russell, con cui aveva rotto a metà tour, e costretta a ultimare il tour negli Stati Uniti e in Canada in una situazione di precarietà e incertezza verso il futuro. "Ho passato dei momentacci verso la fine del tour", ha ammesso lo stesso Liam Gallagher.
Poi il 2012, un anno trascorso a comporre nuovi brani e a preparare dei demo. Un anno che, però, ha visto la band impegnata in alcune circostanze: i concerti 'di riscaldamento' a Warrington, in un luogo raccolto, e a Heaton Park, a Manchester, a sostegno degli Stone Roses, e, d'estate, la partecipazione ai festival asiatici e alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra, dove Liam e compagni hanno presentato una bella versione di Wonderwall.
Inutile girarci intorno, però. A Liam l'impatto avuto dal primo disco dei Beady Eye era parso insoddisfacente. Nonostante fosse disco d'oro e avesse contribuito a risollevare il mercato
dei vinili in Gran Bretagna, il primo disco degli 'Oasis senza Noel', un album
godibilissimo, influenzato dalla musica degli anni '60 con echi dei La's
di Lee Mavers e scritto a sei mani da Liam con Gem Archer e Andy Bell, aveva perso la guerra di vendite con il primo album solista di Noel Gallagher e l'ex frontman degli Oasis s'era detto convinto che "il nostro album d'esordio non si sia connesso con la gente, che non l'ha comprato né l'ha apprezzato".
"Forse è stata una decisione affrettata quella di pubblicarlo già nel febbraio 2011, ma avremmo potuto pubblicare
qualsiasi cosa: non avrebbe comunque fatto presa", dice Liam. "La gente
era ancora depressa, scioccata, seccata, amareggiata e pensava
semplicemente: vadano a fanculo questi. Negli ultimi tempi gli Oasis
erano diventati il solito arrosto domenicale. Tipo: uh-oh, rieccoci qui.
Ma un arrosto domenicale è un arrosto domenicale, non puoi mica
cambiarne gli ingredienti".
"L'album
solista di Noel ha venduto più di un milione di copie, il nostro oltre
700.000. Va bene, ma non ha venduto 20 milioni di copie, sai cosa
intendo? Io voglio essere The Man", sentenzia l'icona del Brit rock
degli anni '90 e 2000.
Il periodo travagliato vissuto dalla band alla fine del 2011 è descritto da Gem Archer con un'immagine molto eloquente: "Era
come stare su una zattera cui qualcuno aveva tagliato le corde che
tengono insieme i tronchi. Stavamo cavalcando le rapide, amico. Dopo
c'erano molte merdate da togliersi di dosso".
Di qui la decisione di cambiare direzione: un nuovo sound, meno legato ai modelli musicali dei Sixties, meno effetti vocali e, soprattutto, un nuovo produttore. Scaricato Steve Lillywhite, i Beady Eye hanno fatto un paio di tentativi, uno dei quali con Dan Auerbach, produttore dei Black Keys, ma all'ultimo momento Auerbach ha dato buca. Così il nome giusto è stato quello di Dave Sitek, chitarrista dei TV On The Radio, proposto alla band dal nuovo manager, Scott Rodger. A dicembre, ad appena tre settimane dall'inizio della collaborazione, Liam ne parlava in termini entusiastici alla rivista Q (leggi qui). E lo slancio di positività ha avuto seguito negli ultimi mesi.
Il disco si chiama BE e secondo Liam "spruzza magia". Sarà lanciato sul mercato il 10 giugno. In questi giorni circolano già due nuovi pezzi, Flick Of The Finger, la opening track, e A Second Bite Of The Apple, il primo singolo (che in Italia è The Rocket di questa settimana su Virgin Radio).
Liam, dunque, continua a fare musica, ma continua anche a fare il bad boy. È di qualche giorno fa una curiosa notizia su Liam: ubriaco, avrebbe tentato di cavalcare un cane davanti ad un pub di Londra. Qualche settimana prima, un episodio simile. Certo, i tabloid gonfiano i dettagli e creano le storie da copertina, ma un fondo di verità c'è. "Sono un po' più rilassato, ma non direi che sono cambiato in modo drastico", dice Liam. "L'altra settimana ero uscito una sera, ero fuori di testa, e non ho pensato 'Meglio che non mi azzuffi con questo tizio qui (Idris Elba, ndr) perché a casa ho mio figlio che mi aspetta', ma ho pensato: 'Cazzo, picchialo, fallo per tuo figlio. Sta prendendo per il culo suo padre'.
"Siamo arrivati al punto in cui i miei figli se la svignano e mi dicono: 'Papà, tu non venire con me'. E io: 'Ehi, guarda che io sono un padre fottutamente figo'. E loro: 'No, non lo sei'. E io: 'Sì che lo sono, cazzo. In ogni caso, tutti i tuoi amici pensano che lo sia, in realtà'. Sembra che abbia molto lavoro da fare".
"Un uomo con la forchetta in un mondo di finestra", fu la curiosa definizione coniata per Liam dal fratello Noel poco dopo la fine della storia degli Oasis, nel 2009. Le scaramucce tra i due fratelli sono proseguite senza sosta nel 2011, con la querela di Liam a Noel per le falsità sul mal di gola di Liam (negato da Noel) che aveva fatto cancellare agli Oasis l'esibizione al V Festival 2009, e prosegue oggi, quando a Liam chiedono un parere sul disco degli High Flying Birds: "Alle canzoni del Noel solista mancano un po' di palle", ha detto Liam. "E poi continua a dire: 'Se a Ourkid (Liam, ndr) proponessi una canzone con dentro una sezione di archi ne rimarrebbe sconvolto. È solo un bastardino bugiardo". E i nuovi brani dei Beady Eye trapelati in questi giorni hanno due splendide sezioni di ottoni, tanto per dire.
Non è finita qui. Nella saga dei battibecchi e dei litigi tra i fratelli ora si inserisce una canzone, Don't Brother Me, scritta da Liam e inserita in BE, il nuovo disco dei Beady Eye in uscita il 10 giugno. Titolo buffo, c'è una r di troppo nel verbo bother per indicare con chiarezza Noel come destinatario del brano.
"Vuol dire: non venire a bussare alla mia porta quando alla fine ti avranno fottutamente scoperto, ma non è tutta derisione. Dico anche: 'Dai una possibilità alla pace, prendimi per mano, fai l'uomo'. Se gli sto offrendo il ramoscello d'ulivo? Sì. Ci sono un po' di quelle cose in questa canzone".
Tua madre Peggy non fa male vedere che tu e tuo fratello pubblicamente vi fate ancora la guerra? Non sotterreresti l'ascia di guerra per lei?
"Lei pensa semplicemente che siamo due idioti con troppi soldi e senza un briciolo di buonsenso. Ascolta, succederà quando succederà, ma non è un cazzo di gioco, è roba seria. Leggo molta gente che fa: 'Oh, è solo una presa in giro in modo tale da
incassare più soldini quando faranno la loro reunion del cazzo!' ...
ma io sono sempre io e lui è sempre lui. Non cambierò mica idea
per un milione di sterline fottute. ... anche se, forse, la reunion la farei per 30
milioni di sterline".
C'è una parte di te che si pente di non essere andato a trovare i figli di Noel mentre crescevano?
"Nah, amico, non è un problema. Neanche lui viene a trovare i miei. Io non ho mai visto tanto i suoi figli, ma non è che lui sia venuto a bussare alla porta per visitare i miei. L'unica volta che ha visto i miei figli è stato quando li ho portati ai concerti. I concerti rock 'n' roll non sono un luogo che fa per i suoi figli, ho letto. Vedo molto sua figlia Anais. Ha la stessa età di Lennon. Verrà a New York con noi una settimana. Vedi? Non sono poi del tutto cattivo".
La gente è spesso confusa dal fatto che gli altri tre membri degli Oasis abbiano seguito te e non Noel, come invece avrebbero scommesso.
"Provare per credere, amico. Non sono uno stronzo, sono un ragazzo fottutamente bravo. Non ho mai licenziato nessuno in vita mia. Noel sì, invece. Era sempre destinato ad affermarsi come solista, perché era lui quello che scriveva quel tipo di canzoni, con i grandi ritornelli da inno. Scrive quel copione da 20 anni e la gente si è abituata quello stile. Mentre per quanto riguarda me, Gem e Andy nessuno ha sentito il nostro stile".
Non preferiresti definirti in modo diverso, non in contrapposizione con Noel?
"Sono un bastardo concorrenziale, e lo è anche lui. Ma non si tratta di me e di Noel. Voglio essere The Man. Normalmente c'è qualche altro stronzo in giro e io faccio: "Non vedo l'ora di fare l'intervista per Q", così se le sentono, cazzo. Ma non c'è neanche uno di cui sparlare, il che è strano. Li ho già stroncati tutti, come i tipi snob con i pidocchi (i Mumford & Sons, ndr). Anche i rapper ora stanno cominciando tutti a frignare fottutamente. Fanno tutti (con voce melodrammatica, ndr): "Oh, mi si è fermato il cazzo di cuore". Fanculo, comprati una nuova Bentley, apriti un po' di champagne e inizia prendere certi coglioni a calci nel culo".
Oggi non bevi. Ti mantieni pulito in vista del tour?
"Lo prendo fottutamente sul serio, il mio ruolo. Sono in una di quelle posizioni che non capitano spesso. Sono una cazzo di rock star, e faresti meglio ad avere l'aspetto di una rock star o puoi andartene a fanculo. Alle vere rock star non è che succeda e basta. Non venire a dirmi che Jim Morrison si infilava i pantaloni di pelle quando voleva andare a spasso con una fottuta tuta di acetato. A differenza di Bono, io non ho mai avuto uno stilista. Ti vesti da te, è tuo dovere. Devi fare uno sforzo in più, perché si tratta del look".
I Beady Eye sono un gruppo molto affiatato. "Siamo proprio uniti", spiega Gem, "uniti tanto quanto può arrivare ad esserlo un gruppo di amici. Non siamo sdolcinati, ma ne abbiamo passate tante, amico. Siamo rimasti feriti, sconvolti. Gran parte della vita che abbiamo condiviso è andata via, ma loro non sono andati via, perché lo capite voi tutti. Posso guardare i ragazzi con gli occhi della band e lo capiamo solo noi. Molto di quello è in questo disco, quello spirito di fratellanza che ci spinge a stare insieme.
Andy Bell e Gem Archer entrarono negli Oasis nel 1999. Furono due luci in un periodo buio per la band, rimasta praticamente con i soli Liam e Noel e il batterista Alan White. Guigsy e Bonehead, membri fondatori, avevano lasciato baracca e burattini. Fu una svolta epocale per i fratelli Gallagher e Bell e Archer furono gli elementi che ridiedero linfa all'avventura, evitando che si interrompesse.
Erano due musicisti di talento, con alle spalle fruttuose esperienze (Andy con i Ride e Gem con gli Hurricane #1 e con gli Heavy Stereo), e contribuirono agli album seguenti componendo dei brani. Il loro potenziale, però, non si espresse mai a pieno.
"Spoglia la cosa di tutti i grandi concerti e di tutte le merdate finanziarie e rimarrai con un uomo a capo di una band cui non era concesso di comporre o di suonare", dice Liam, riferendosi al fatto che Gem e Andy scrivevano solo una o due canzoni per ogni album degli Oasis.
Erano due musicisti di talento, con alle spalle fruttuose esperienze (Andy con i Ride e Gem con gli Hurricane #1 e con gli Heavy Stereo), e contribuirono agli album seguenti componendo dei brani. Il loro potenziale, però, non si espresse mai a pieno.
"Spoglia la cosa di tutti i grandi concerti e di tutte le merdate finanziarie e rimarrai con un uomo a capo di una band cui non era concesso di comporre o di suonare", dice Liam, riferendosi al fatto che Gem e Andy scrivevano solo una o due canzoni per ogni album degli Oasis.
Andy Bell era nel camerino di Parigi, la sera del 28 agosto 2009, durante il famigerato litigio tra i fratelli Gallagher che mise fine alla storia di una delle più grandi band della storia. Qualche mese dopo Noel lo accusò di essersene stato lì fermo a guardarsi le scarpe mentre attorno a lui i due se ne dicevano di tutti i colori e Liam lanciava a Noel una chitarra, finita in pezzi, e una prugna.
"Devo ammettere che me ne sono stato lì seduto e impalato", dice Andy a quasi quattro anni dal fattaccio. Ho sentito che non stava a me interferire. Questa cosa me l'avevano detta anche in passato. In precedenti occasioni, come a Barcellona (il litigio quasi fatale del maggio 2000, ndr) mi ero messo in mezzo e mi era stato detto: 'Non farlo'. Quello che è successo lo vivo bene, non ho interesse a prolungare le lagnanze".
Chris Sharrock, già batterista dei La's alla fine degli anni Ottanta e poi batterista di Robbie Williams, era negli Oasis dal 2008, quando Zak Starkey, figlio di Ringo Starr, lasciò gli Oasis dopo aver completato le registrazioni di Dig Out Your Soul. Chris ha seguito Liam, Gem e Andy nei Beady Eye ed è legato a loro da un rapporto di grande amicizia.
È una band molto unita. Andy divorziò dalla prima moglie, la cantautrice Idha, nel 2006 e si trasferì da Stoccolma, dove viveva, a Crouch End, quartiere di North London, vicino a casa di Gem. Ora vive ad Hampstead, vicino a casa di Liam, e da undici anni trascorre le vacanze estive a Ibiza con la famiglia di Gem. Una volta raggiunse Gem a Ibizia insieme alla seconda moglie, Shiarra.
"Siamo tutti al comando", dice Liam, che rimane comunque il punto di riferimento. "Quando sei con Liam devi avere i sensi di un ragno, perché c'è la sindrome da 'pistola più veloce dell'Ovest' con lui accanto", spiega Gem. Lo difendono dagli attacchi, civili o militari che siano.
"Siamo avventurieri, ma c'è voluto Dave Sitek per risvegliare questo lato della nostra personalità. Personalmente mi sento come se per un po' avessi indossato i paraocchi. Non so perché. Quindi c'è un elemento aggiuntivo di magia, un luccichio in più in questo album, che può darsi non venga mai fuori in un'intera carriera passata a fare dischi. Ci sono album dei Beatles privi di quella magia. Non puoi essere avido e aspettarti che succeda ogni volta, ma ora cercheremo questo per il resto della nostra vita".
Liam è nello showbiz da vent'anni. Proprio nel maggio 1993 la carriera degli Oasis, attivi dal 1991 con il nome The Rain, visse una svolta decisiva, quando la band, che si esibiva in un locale di Glasgow, fu scritturata da Alan McGee, rimasto estasiato dalle poche canzoni che avevano proposto quella sera. Ha ancora l'entusiasmo di un bambino, William John Paul, classe '72, ma ogni tanto si chiede come finirà tutto questo?
"Non morirò di overdose né di fottuto alcolismo", sentenzia. "Morirò per il fatto di vivere e respirare e per il fatto di far parte di una band. Non sarà perché ho pippato una striscia dalla testa di qualcuno o perché ho bevuto una stupida bevanda. Sarà perché ci sono dentro tanto". Poi aggiunge: "Morirò ... " - agita freneticamente le braccia "... perché mi ci dedico troppo".
"Be', se con questo album ci stiamo sbagliando di grosso non so se mi fregherà sbagliarmi di grosso un'altra volta. Non farò mai l'idraulico né lo stilista di moda. Forse navigherò al largo e mi godrò la vita, invece di preoccuparmi di cosa pensa del disco uno stronzetto brufoloso di Hantigs".
"Il disco, però, uscirà - si spera che alla gente piaccia - e torneremo al nostro lavoro di sempre. Se non funziona faremo un tour e proveremo a fare presa sulla gente in quel modo. Se non funziona nemmeno quello faremo (mima il gesto della telefonata, ndr): 'Noel?' ... " E ride di gusto come a dire: non mi ridurrò mai così.
"Siamo avventurieri, ma c'è voluto Dave Sitek per risvegliare questo lato della nostra personalità. Personalmente mi sento come se per un po' avessi indossato i paraocchi. Non so perché. Quindi c'è un elemento aggiuntivo di magia, un luccichio in più in questo album, che può darsi non venga mai fuori in un'intera carriera passata a fare dischi. Ci sono album dei Beatles privi di quella magia. Non puoi essere avido e aspettarti che succeda ogni volta, ma ora cercheremo questo per il resto della nostra vita".
Liam è nello showbiz da vent'anni. Proprio nel maggio 1993 la carriera degli Oasis, attivi dal 1991 con il nome The Rain, visse una svolta decisiva, quando la band, che si esibiva in un locale di Glasgow, fu scritturata da Alan McGee, rimasto estasiato dalle poche canzoni che avevano proposto quella sera. Ha ancora l'entusiasmo di un bambino, William John Paul, classe '72, ma ogni tanto si chiede come finirà tutto questo?
"Non morirò di overdose né di fottuto alcolismo", sentenzia. "Morirò per il fatto di vivere e respirare e per il fatto di far parte di una band. Non sarà perché ho pippato una striscia dalla testa di qualcuno o perché ho bevuto una stupida bevanda. Sarà perché ci sono dentro tanto". Poi aggiunge: "Morirò ... " - agita freneticamente le braccia "... perché mi ci dedico troppo".
"Be', se con questo album ci stiamo sbagliando di grosso non so se mi fregherà sbagliarmi di grosso un'altra volta. Non farò mai l'idraulico né lo stilista di moda. Forse navigherò al largo e mi godrò la vita, invece di preoccuparmi di cosa pensa del disco uno stronzetto brufoloso di Hantigs".
"Il disco, però, uscirà - si spera che alla gente piaccia - e torneremo al nostro lavoro di sempre. Se non funziona faremo un tour e proveremo a fare presa sulla gente in quel modo. Se non funziona nemmeno quello faremo (mima il gesto della telefonata, ndr): 'Noel?' ... " E ride di gusto come a dire: non mi ridurrò mai così.
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