"Mi fanno ogni giorno domande sulla reunion", spiega, "e io dico: 'Per conseguire cosa?'. Posso capire gli Stone Roses, che oggi sono più famosi di quanto fossero prima, ma noi non potremmo diventare più famosi di quanto siamo stati, dato che siamo stati la cosa più famosa che ci fosse. Che facciamo? Tre serate a Wembley? Tre serate a Heaton Park? A Knebworth? Abbiamo già fatto tutte quelle cose. Farlo di nuovo? Che senso ha?".
Noel dice che al momento i contatti con Liam sono interrotti ed è tornato sull'episodio della querela.
"Mi ha mandato una cazzo di lettera con l'avvocato in cui mi accusava di che cosa poi? ... Era una cosa così ridicola che non ho neanche risposto finché non mi ha obbligato a farlo la legge. Mi accusava di 'distruggere' il suo brand. Se esistono cose simili, porca troia, allora il mondo dove sta andando a finire? Quindi adesso non gli parlo. L'ultima volta che l'ho visto è stato ad un party la sera della chiusura delle Olimpiadi. Come al solito mi ha lanciato un insulto e si è allontanato. È meglio se non gli parlo".
Poi una punzecchiatura alla band del fratello.
"I Beady Eye hanno cose da fare. Ne hanno di fatica da fare dal momento in cui il cantante ha definito la sua stessa band la migliore band del fottuto mondo. Devono darsi una mossa con questa cosa. Non ho il desiderio di fare una reunion. Neanche se fosse per tutti i bambini che muoiono di fame".
Noel ribadisce poi di godersi la nuova vita da solista.
"Non ero in apprensione per il ruolo che avrei avuto, ma per quello che avrebbe potuto pensare la gente. Non mi agito, so di saperlo fare e lo sanno anche gli altri ragazzi della band. Se salta la corrente so di poter gestire la situazione, mentre con gli Oasis era il pandemonio. Tipo: 'Oh, porca troia, come reagirà in cantante a questa cosa?'. Si pensava sempre: 'Non sappiamo cosa succederà qui stasera'. Ma so cosa succederà".
Noel si è detto sorpreso dall'ottimo riscontro avuto dall'album.
"So che il disco è buono, ma sta andando ben oltre quello che tutti si aspettavano, me compreso. Non mi aspettavo di arrivare a suonare nelle arene così presto, ma più il tour va avanti più il disco vende, ora è un classico".
Per il musicista la carriera solista è un'opportunità per dare sfogo alla propria creatività.
"In una band devi fare compromessi e sono compromessi fantastici da fare, perché ricevi cose diverse da persone diverse. In una band non puoi dare più del 70%, perché c'è un 30% che alla band non interessa, quindi [con il progetto solista, ndr] cercavo di dare uno sbocco a quel 30%. Se avessi voluto mettere un 'ottone' (quelli che si sentono in The Death of You and Me, ndr) in una canzone degli Oasis avrei dovuto fare un meeting con la band e spiegare cosa significava 'ottone' e se fosse rock'n'roll".
Poi Noel ha risposto a una domanda sul lato orchestrale degli Oasis, venuto meno piuttosto presto, dopo grandiosi arrangiamenti di fiati e trombe come in The Masterplan o All Around the World.
"Gem e Andy sono indie kids, ragazzi indie, nel profondo del cuore, mentre a Liam in un modo o nell'altro non gliene può fregare di meno di queste cose. Quando Gem e Andy si unirono alla band, Gem mi disse: 'No, non ci servono quelle merdate' e diventammo più una rock band, il che è stato fantastico. Quando hai fatto All Around the World che dura 8 minuti, così grandiosa, e la sua Reprise che dura 4 minuti, ci sta, io ero d'accordo. Detto questo, in cuor mio sono un tipo da orchestre, da cori più che da chitarre e basta. Non penso mai in piccolo, penso sempre in grande".
"Se ho fatto un programma per il pensionamento? No. Paul Weller ne parlava molte volte dopo Stanley Road. Per fortuna non l'ha fatto e ora è di nuovo in formissima. Bisogna andare avanti".
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