lunedì 26 settembre 2011

Video: Noel Gallagher presenta l'esordio solista: "Ho lasciato gli Oasis alle spalle"

26 set 2011 - Quando Noel Gallagher entra nella sala del Westin Palace di Milano, ad aspettarlo ci sono subito i flash dei fotografi. Si mette in posa, con la sua polo scura a maniche corte e il solito anello d'oro al dito, e poi si avvicina al palchetto per rispondere alle domande. Ormai, è lui il primo a sottolinearlo, ha 45 anni. Questo significa che gli angoli del suo carattere sono forse un po' smussati, certo. Ma l'artista di Manchester non ha perso quel suo cinico umorismo "British" e un po' tagliente che fa la fortuna dei giornalisti sempre alla ricerca di un titolo.

Noel è qui in Italia per presentare alla stampa il suo disco d'esordio da solista, "Noel Gallagher's High Flying Birds", che uscirà nei negozi il prossimo 18 ottobre. E mette subito in chiaro una cosa: ormai gli Oasis sono alle spalle, questo album va verso una direzione molto diversa. "Non so cosa aspettarmi da questo lavoro, non so quanto venderà ma non mi interessa", racconta "The Chief", "Il successo capita, non è una cosa che dipende da me. Sarei dispiaciuto solo se queste canzoni non piacessero alla gente, quello sì. Al tempo stesso però so che non riuscirò a fare nemmeno la metà di quello che ho fatto con gli Oasis". "Questo non è rock da stadio, è musica più intimista", prosegue Noel, "Ci sono strumenti che non ho mai usato finora come dei fiati in stile New Orleans, o i bicchieri. C'è perfino una sega". Ma chi sono gli High Flying Birds? "Nessuno in particolare, sono delle persone che mi accompagneranno in tour e che mi ruoteranno attorno, ma non saranno mai le stesse. Noel Gallagher da solo non suonava abbastanza glamour, così ho deciso di dare questo nome al progetto", sostiene l'artista.

Nel disco si sentono diverse sonorità, dall'apertura morriconiana di "Everybody's on the run" al rock-blues di "Soldier boys and Jesus Freaks", una canzone che parla di guerra e religione. E ci sono anche alcuni brani scritti diversi anni fa, tirati fuori dal cassetto per l'occasione. Come "Stop the clocks" ad esempio, più volte annunciato e mai pubblicato. Perché? E qui non manca una piccola frecciata a Liam, l'unica in realtà di tutta la conferenza stampa: "Quel pezzo doveva finire prima in `Don't believe the truth´ e poi in `Dig out your soul´ ma non siamo mai riusciti a registrarla, mancavano le voci. Purtroppo mio fratello era troppo occupato per farle", dice l'artista con un sorriso sibillino. Tra i nuovi brani spicca anche il singolo "AKA…What a life", dalle tinte quasi dance. "Diciamo che non l'ho fatto apposta, ma in questa canzone ci sono gli echi delle nottate che ho passato da giovane all'Hacienda e di quella scena alternativa di Manchester". Di queste e altre cose "The Chief" ha parlato anche durante la videointervista con Rockol, che potete vedere qui sotto.


 Dell'esordio solista si parlava da anni, anche se è arrivato solo adesso. Lui si giustifica così: "Non ne ho mai avuto la possibilità: nella mia vita c'erano prima di tutto gli Oasis, poi sono arrivati moglie e figli. Adesso ho tutto il tempo del mondo e non a caso ho fatto due dischi". Se per il primo ormai manca poco, per ascoltare l'altro ci vorrà invece un po' più di pazienza. Ma la curiosità non manca, visto che è stato registrato insieme agli Amorphous Androgynous, un collettivo di dj e produttori molto distanti dal genere di Noel. "Non so ancora quando uscirà: tutto dipende anche dal successo di questo, ma spero la prossima estate. Non è elettronico, ma sicuramente molto psichedelico. Comunque è bellissimo", aggiunge l'artista.

Quando gli chiedono come sta andando con suo fratello, "The chief" se la cava con una battuta. "Con quale dei due, Paul? Con lui tutto a posto, ci siamo sentiti ieri per parlare di calcio e andiamo perfettamente d'accordo. Se ti riferisci all'altro fratello è diverso. Non ci parliamo più, ma va bene così". Sarà mai possibile una reunion degli Oasis? "Non quest'anno. Ma se in futuro mi offrono un sacco di soldi per farlo forse potrei pensarci", ribatte lui. Non manca, come ovvio, qualche battuta sul calcio e sulla sua squadra del cuore, il Manchester City. "Balotelli mi piace molto, perché è matto. Gli altri calciatori sono così noiosi, lui invece può regalarti una sorpresa da un momento all'altro", sentenzia il musicista.

Noel sarà in Italia il 28 novembre per una data all'Alcatraz di Milano, andata sold out in pochi minuti: cosa dobbiamo aspettarci dal concerto? "Stare sul palco è la cosa mi preoccupa di più: in studio è facile, puoi fare le cose con calma, ma io non sono nato per fare il frontman, è una fottuta scocciatura. Comunque saremo in formazione abbastanza classica: io alla voce e alla chitarra insieme ad un altro chitarrista, poi basso, tastiera e batteria. Penso che sentirete anche qualcosa degli Oasis: non posso rinunciare a pezzi come `Don't look back in anger´. Quello spirito non se andrà mai, è rimasto anche nelle composizioni nuove. Dopotutto a scrivere le canzoni sono sempre io", conclude Noel.

(rockol.it)

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