giovedì 29 settembre 2011

Incontro con Noel Gallagher: "Se mi manca Liam? No. E non ci parliamo"

È un Noel Gallagher completamente nuovo e disteso quello che ha incontrato LineaMusica.it ieri al Westin Palace di Milano.

Lo si capisce dal tono rilassato della sua voce e dall’umiltà con cui risponde alle domande dei giornalisti in merito alla sua avventura solista. Un Noel nuovo perchè fino a qualche anno fa avrebbe risposto maleducatamente alle domande spinose poste, o non avrebbe aperto bocca imprecando con qualche “fucking”. I 44 anni suonati, i 3 figli, la lontananza dai litigi con il fratello Liam e la consapevolezza di dover ricominciare da solo hanno contribuiscono a far emergere la sua personalità posata e disponibile.

L’artista non se la prende quando i giornalisti lo stuzzicano o gli pongono domande senza senso come: “Perché hai chiamato la tua band Noel Gallagher’s High Flying Birds?”. “È il mio nome” ribatte con spontaneità il cantante.

“Ci sarà una reunion degli Oasis? Tu e Liam vi parlate? Non ti manca?” lo bombardano gli intervistatori. “Non torneranno gli Oasis, per lo meno non per quest’anno e no, non mi manca Liam, né ci parliamo”. Risposte secche e naturali, ma pronunciate senza rabbia. Il mancuniano è sicuro della sua scelta ma tiene aperta una porta, quella di un possibile ritorno sulle scene con Liam, Andy e Gem.

Si perchè come lui stesso afferma “Gli Oasis sono stati la più fottuta e grandiosa band del mondo”. E alla domanda “cosa ti aspetti da questo tuo album solista?” Noel è sincero: non si aspetta di fare neanche la metà di quello che ha fatto con i suoi ex colleghi. Gli basta non deludere i fan che compreranno il suo disco. L’amore per il suo ex gruppo emerge anche in una nostra domanda: “Negli ultimi 9 anni più volte si è parlato di un tuo disco solista, arrivato solo nel 2011. Come mai hai atteso così tanto? Non potevi inciderlo prima? Come hai inciso per gli Oasis potevi farlo per te.” La risposta è semplice e sincera: “Perché sono una bella persona e ho voluto dare la priorità alla band. Con loro ero così impegnato da non avere tempo per incidere i miei pezzi. Ora ho molto tempo libero tanto che ho sfornato due dischi”.

Insomma … gli Oasis erano e sono tutto per lui. Le cose, come sottolinea, sono andate male sin dall’inizio a causa del suo rapporto conflittuale con il fratello, ma gli sforzi fatti hanno tenuto in piedi la formazione per 15 anni. Questo va detto e ricordato per capire che, la separazione del gruppo non è stato un colpo di testa ma il culmine di una situazione esasperata.

Il suo passato nel mondo Britpop riaffiorerà anche durante i live da solista: “Suonerò anche alcune canzoni scritte da me negli Oasis. Ahimè dovrete sentire ancora Don’t Look Back in Anger. Nel mio futuro compositivo però non ci saranno più canzoni del genere, da stadio, ma brani più intimi. Nei pezzi parlerò degli altri e di che cosa gli accade. Non leggerete testi autobiografici, perché non è quello che sono solito fare. Dal vivo però potreste sentire nuovi arrangiamenti. Non sempre le canzoni su disco possono avere lo stesso impatto in concerto quindi potrei dover riarrangiare qualcosa”.

La musica di Mr Gallagher rimane però la stessa sfornata negli ultimi anni, come annuncia (e noi stessi abbiamo potuto constatare ascoltanto in anteprima il nuovo disco). Come per i Beady Eye (la band dei suoi ex compagni), anche lui sta proseguendo il percorso musicale iniziato quando componeva per gli altri. Non ci saranno quindi sconvolgimenti, nuove sonorità o sperimentazioni. Dovete quindi aspettarvi lo stesso Noel di prima, solo più disteso e disponibile.

Qualcuno gli chiede come sono nate le canzoni. “Tutte le volte che me lo chiedono devo rifletterci un po’ perchè non me lo so spiegare. Non sono un autore competente anche se faccio questo lavoro da 20 anni. Insomma, non ho mai preso lezione di chitarra, ho imparato ascoltando le canzoni altrui. Non sapevo neanche dire agli altri quali accordi stessi facendo. Non ho idea di come mi escano i testi e le musiche. So solo che quando i miei figli non mi sfasciano casa, imbraccio la chitarra, anche davanti la tv, e suono. A volte ne escono pezzi buoni, altre volte no” svela il cantante.

Ma com’è l’avventura solista? Come la sta vivendo? Come ha spiegato ai microfoni dei giornalisti, la parte della scrittura e quella di incisione sono state semplici, veloci e produttive. La vera incognita per lui saranno i live, o meglio, trovarsi sul palco da solo, al centro dell’attenzione, situazione che non lo rende euforico, ma insicuro.

“A proposito di essere da solo sul palco, questa volta non ci sarà Liam a cercare di proteggerti, se un fan cercherà di nuovo di aggredirti. Sarai da solo. Ti spaventa?” gli chiediamo. ”Ah ma quella volta mio fratello non ha fatto molto! Era un po’ che non ripensavo a quell’esperienza in cui questo individuo mi ha rotto le costole. Cerco di non pensarci e avevo eliminato quel pensiero fino ad ora. Sono situazioni a cui non voglio ripensare” ha risposto con sincerità.

Con una stretta di mano a Noel Gallagher si chiude l’incontro con i giornalisti e con un suo ringraziamento a noi che lo seguiamo da così tanto tempo.

(lineamusica.it, 27 settembre 2011)

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