mercoledì 31 ottobre 2012

Ottantesimo post del diario di Noel: "Bello non far niente, ma è ricominciato il tour, che volge al termine"


Sì, compagni. È passato un po', lo so. Non ricordo quando sia stata l'ultima volta che abbiamo parlato. Ho avuto un po' di tempo libero, che mi serviva tanto. È stato fantastico starsene seduto a casa senza fare un cazzo. Buon allenamento per il futuro. Sono tornato negli States per l'ultima parte di questo tour. Penso che mi siano rimasti forse 9 concerti? Non ne sono sicuro.

Sembra, però, che ora le cose stiano andando per le lunghe. Sono in tour con quella band, gli Snow Patrol, e quel giovanotto, Jake Bugg, che credo abbia avuto un album al primo posto in patria. Grandi urla per il piccolino. Un album al primo posto a 18 anni!! Piuttosto folle, eh? Penso di sì comunque.


Sono stato a Portland e a Seattle e ... non ricordo dove altro. So che ora sono in Canada. In un punto della strada per Winnipeg. Come si potrebbe prevedere, si - e non riesco ad enfatizzarlo abbastanza, anche usando grandi fottute lettere maiuscole - GELA, CAZZO - e intendo seriamente - SI GELA!!!!!

Lupi, orsi polari (non sono nessuno dei due), uomini folli e militari, soltanto loro possono sperimentare condizioni di tempo simili, vero? Oh ... e pinguini ovviamente ... ed eschimesi ... e russi.

È più freddo di quanto uno si immagini sia il sangue di Margaret Thatcher.

A SEGUIRE.

GD

29 ottobre 2012

Altri post dal diario di Noel




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lunedì 29 ottobre 2012

Video di MTV: Guarda Noel Gallagher dal vivo all'Hurricane Festival

In questo video gli highlights del concerto dei Noel Gallagher's High Flying Birds all'Hurricane Festival di Eichenring, Scheeßel, in Germania, il 23 giugno 2012. Si tratta di una selezione di una ventina di minuti proposta dal canale satellitare MTV Live HD qualche settimana fa.

Enjoy.

Video by oasisnotizie
 

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Noel Gallagher incolpa Mancini per la sconfitta del Manchester City contro l'Ajax

Giovedì 25 ottobre Noel Gallagher è intervenuto a Talksport e ha parlato della sconfitta rimediata dal Manchester City nella trasferta di Amsterdam contro l'Ajax, sconfitta che ha pregiudicato quasi definitivamente la qualificazione della sua squadra agli ottavi di finale di Champions League. La squadra è adesso quarta e ultima nel suo girone, avendo ottenuto un solo punto in tre gare, e ha tre altre partite a disposizione per piazzarsi nei primi due posti.

AUDIO ALLA FINE DEL POST

Noel ha detto: "Non so cosa ci succeda in Europa, ma Mancini non ha storicamente uno score buono in Europa, ha uno score proprio brutto. Sembra sempre che scelga una formazione avendo in testa la prossima partita. Dzeko oggi ha fatto capire perché non deve partire mai titolare: dovremmo giocare sempre con Tévez e Aguero titolari. Senza Tévez siamo una squadra completamente diversa. Avrei giocato con Tévez titolare, anche se l'ha tenuto a riposo perché dobbiamo giocare contro lo Swansea domenica. L'avremmo battuto comunque".

"Non ricordo", ha proseguito, "una singola partita giocata da noi in Europa in cui abbiamo detto: 'Ce l'abbiamo fatta!'. Non so cosa sia, ma Mancini non ha uno score buono in Europa. Forse perché in Europa fa fare alla squadra qualcosa diverso. In Europa penso che dovremmo dimenticarci dell'avversario. Siamo i campioni d'Inghilterra, in Inghilterra non giochiamo sempre così, da noi battiamo tutte le grandi squadre. Non so cosa sia, forse le tattiche si complicano. Guardavo la partita con le mani tra i capelli pensando: 'È la stessa squadra che ha vinto sabato con il West Bromwich?'. Non so perché le cose si complichino molto in Europa. Mancini dopo il pareggio di Dortmund aveva detto che sapeva qual era il problema e che l'avrebbe risolto, ma non l'ha fatto. Siamo una squadra molto inesperta in Europa, per me è un problema tattico, perché non credo che singolarmente qualcuno di noi abbia giocato male".

Al termine della partita il calciatore Micah Richards aveva accusato di fatto Mancini di aver cambiato modulo, abbandonando la consolidata difesa a quattro per optare per lo schieramento difensivo a tre: "La squadra non è abituata a giocare con la difesa a tre", aveva detto. Noel è d'accordo: "Anche al Villa Park, quando giocammo per la Charity Shield vinta contro il Chelsea, giocammo a tre e ci chiedemmo tutti perché Mancini avesse scombinato le cose dopo aver vinto la Premier League con la difesa a quattro. E ci manca De Jong, che recuperava le palle".

Noel si augura che il Manchester City arrivi ultimo nel girone. Sì, avete letto bene: "Ormai siamo fuori. Dovremmo batterle tutte, Ajax, Real Madrid e Borussia Dortmund, e non penso che succederà. Non penso che il Real Madrid perderà un'altra partita. Metterei in campo i ragazzini pur di non arrivare terzo nel girone. Spero che arriviamo ultimi. Se lo augurano tutti i tifosi. Il terzo posto significherebbe qualificazione per l'Europa League e nessuno vuole l'Europa League, ma concentrarsi sul campionato".

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giovedì 25 ottobre 2012

Noel Gallagher: "Ho un difetto: non perdono, specie se mi querelano"

Noel Gallagher è stato intercettato dal sito avclub.com. Dall'hotel di Lilla, in Francia, dove si trovava in tour il 9 ottobre, il cantante ha toccato  vari argomenti, compresa la tanto chiacchierata reunion degli Oasis, non rinunciando a una stilettata al fratello Liam.

Alla domanda su quale sia la sua idea sull'ipotesi di formare un supergruppo con altri grandi artisti britannici, il 45enne ha detto: "Col cazzo! Non ho nessuna cazzo di intenzione di fare cricca con altri musicisti. Che siano inglesi o meno. Cerco di non frequentare i musicisti. E sapete perché? Ve lo dico io. Perché sono tutti dei fottuti idioti".

A proposito del suo disco solista Noel ha spiegato che rispetto agli album degli Oasis ora si percepisce un filo conduttore.

 "Ora il disco ha una narrazione molto precisa, perché lo scritto io e l'ho messo insieme io. Per i dischi degli Oasis c'erano sempre quattro cantautori, quindi non c'era mai un tocco o un flusso compatto. Credo sia una affermazione più personale, ma sono d'accordo con te: c'è molta gioia in questo disco".

Come mai Noel compare sulla copertina dell'album, che lo ritrae presso l'iconica stazione di servizio Jack Colker Union 76  di Beverly Hills? Vuole costituirsi come brand?

"Sono state scelte di convenienza economica. Ero lì a Los Angeles, dove ho registrato e mixato l'album, e quindi la foto per la copertina l'ho scattata lì. Non sarei neanche comparso sulla copertina se non fosse stato per il mio management, che ha insistito. No, non cerco di costituirmi come brand. Sembra che ci sia una regola per cui uno deve comparire sulla copertina dell'album se è un artista solista. Non so quando questa regola abbia preso piede, ma sicuramente sulla copertina del mio prossimo disco non ci sarò . Comunque visivamente c'è un tocco americano. Ogni cosa è stata fatta in America, quindi lo si comprende. Cosa voglia dire? Non lo so, cazzo! "

Il blog di Noel, Tales From The Middle Of Nowhere Vol. II (che qui potete leggere integralmente in italiano), che narra la sua vita in tour, riscuote grande successo. Tre anni fa il Vol. I, scritto ai tempi del tour con gli Oasis, vinse il premio NME come migliore blog e oggi il Vol. II figura regolarmente sull'Huffington Post.

"Non avevamo mai nessun coinvolgimento nei nuovi media. Eravamo dell'idea: Fanculo Internet. Non avevo neanche un computer all'epoca. Pensai: Non mi interessa. La gente che gestiva il nostro sito mi disse: Perché non fate in modo che ci sia un coinvolgimento personale? Perché non cominci un diario sul tour? Credo che uno degli altri membri della band avesse iniziato a farlo e che fosse fottutamente orribile. Era scioccante. La cosa mi è venuta naturale, ho molto da dire. È partito da lì, ma non ci illudiamo che abbia chissà quale significato. È solo un modo per portare gente sul sito così che io possa vendere loro delle merdate. È solo questo".

Poi aggiunge: "Tutto ciò che ho da dire lo dico in musica. Credo che una volta che cadi nel mondo di Internet sia molto difficile  uscirne, cazzo. Con l'ultimo album degli Oasis, a proposito del blog pensai: 'Basta, è tutto', ma il mio management mi faceva: 'Basta, ora puoi fermarti. Stiamo vendendo ai ragazzi molte merdate! Se ti fermi potremo vendere più merdate'. E io: 'Oh, mi piace vendere merdate alla gente ...'" .

Incalzato dal giornalista sulla possibilità di una reunion degli Oasis, considerando anche le recenti ricomposizioni di Blur e Stone Roses, Noel ha detto: "Bisogna parlare con i singoli individui che si prestano a queste reunion. Sono sicuro che tutti abbiano ragioni valide, non sta a me dirlo. So che è una cosa che è in voga di questi tempi e so per esperienza che l'unico modo per far sì che la gente la smetta di farti domande su queste cazzo di reunion è farle, ma temo che non sarò coinvolto in nessuna cosa di questo tipo. Non mi servono. Non sono interessato a questo tipo di cose".

Sempre su questo argomento Noel ha spiegato: "Se è ancora troppo presto per parlarne? Sì. Dio, ci eravamo divisi da circa sei settimane e la gente già mi domandava: 'Pensi che tornerete insieme?'. E io: 'Non ho fatto un cazzo di disco!'. Cazzo. Mi è costato mezzo milione di fottuti dollari uscire da quella band e quando la gente mi chiedeva 'Quando tornerete in tour?' io facevo 'Ma che cazzo?'. Se mi stanco di rispondere sempre a domande su Liam e sulla reunion? Sì, ma è una cosa come tante. Non mi importa. La cosa della reunion è un po' un dito nel culo. Fai tipo: 'Per favore, cazzo'. Che altro vogliono sapere le persone su di te? Non lo so. Non mi importa. Fammi una domanda. Non dico bugie".


Poi una stoccata alla band del fratello: "Non so se qualora avessi pubblicato il mio disco prima dei Beady Eye la sete di reunion degli Oasis sarebbe stata minore. Il fatto dei Beady Eye è che il loro cantante non rende loro un grande servizio. Va dicendo in giro che alla fine saranno più grandi degli Oasis. Io penso: "Ma per favore ...". Ma penso che abbiano ricevuto molti attacchi immeritati, davvero. È solo il loro primo album. Penso che abbiano in cantiere un grandissimo album. Ne hanno bisogno. Cazzo se ne hanno bisogno, di sicuro!"

Possibile che Liam e Noel trascorrano il Natale insieme per far felice mamma Peggy? Da cattolica praticante, la signora incoraggia l'uno a perdonare l'altro?

Noel è perplesso: "Sono sicuro che se lo facessimo lei sarebbe entusiasta, ma devo ammettere che come essere umano ho una vera debolezza: trovo molto difficile perdonare le persone. Lo accetto, ma quello è l'unico difetto che mi impedisce di essere l'essere umano superiore a tutti gli altri. È qualcosa con cui devo convivere. Lo trovo molto difficile. In particolare se sono stato querelato. Non perdono. Se serbo rancore? Oh, sì, cazzo, altroché. Oh sì. Ho dei rancori che risalgono agli anni '80. No, non li condivido con voi. Chi deve sapere sa".

Noel ha confermato che il secondo disco, frutto della collaborazione con il duo elettronico Amorphous Androgynous non sarà più pubblicato.

"Il secondo album (quello di remix con gli Amorphous Androgynous, ma guai a chiamarlo album di remix, Noel dice che erano "canzoni rifatte ex novo", ndr) non è andato in porto. Mi è costata una fortuna. Ho fatto un film sul tour che mi è costato una fortuna, neanche questo è andato in porto. Ma detto questo ne sono uscito solo con dei benefici. Mia moglie è eccitata, ha una cucina nuova. I miei figli sono eccitati, vanno a scuola senza dover passare attraverso i  metal detector. Il mio gatto ... è eccitato. Significa che ben presto verrà gettato nel canale. Come si chiama? Boots (Stivali, ndr). Non chiedetemi perché Il nome gliel'ha dato un bambino di 4 anni. Io l'avrei chiamato Mr. Whiskers. Ma va bene così. Che ne so?".

"Non penso che il disco uscirà", chiarisce. "Mi piacciono le canzoni, forse le registrerò di nuovo, ma il momento credo sia passato. Sai cosa intendo? Quando fai i dischi c'è un lasso temporale trascorso il  quale il momento è passato. Sono già più avanti rispetto a quella cosa degli Amorphous Androgynous, ho scritto un po' di nuove canzoni, temo - purtroppo - che il successo di questo album abbia ucciso quell'altro. Non avevo in programma di stare in tour per 15 mesi".

"Cos'è che non mi piace del disco? Non contiene canzoni convenzionali in stile verso-ritornello-verso-ritornello. Sono un po' insolite. Le mie canzoni di solito non si basano sul mixing. Sono composte tutte con la chitarra acustica. Questo, invece, era un disco che si basava al 100% sul mixing, perché non erano per così dire canzoni, ma dei groove e non contenevano molti accordi. E i mix non andavano bene, cazzo. E purtroppo non avevo tempo per tornare in studio e remixarlo. E ora sono scoglionato, sono stato on the road per 15 mesi, sono scoglionato. Se in futuro riprenderò questo progetto abbandonato? Chi lo sa? Forse sì".

"Quando si tratta della mia musica, sono un maniaco del controllo, quindi non lo farò mixare a nessun altro. Ho bisogno di una vacanza. Improvvisamente ho iniziato ad avere l'aspetto di Keith Richards. Questo non va bene. Se è più vecchio di me? Ha cento anni più di me!".

Infine un commento sul ritorno nel continente nordamericano in veste solista.

"Non mi interessa più avere una hit in America. Non credo che sia una cosa che mi impedirà di venire a suonare e pubblicare dischi qui. Ho un amore per gli USA. Non prendo il volo attraverso l'Oceano Atlantico desiderando di stare nella top 100 del cazzo, capisci? So solo che quando vengo qui si presenta molta gente a vedermi, gente che sembra apprezzare quello che faccio, quindi quando si tratterà di tornare qui verrò nuovamente. Ho imparato ad apprezzare l'America. Quando avevo una ventina d'anni la odiavo fottutamente. C'erano tante regole ridicole. Ma più invecchio, più me ne innamoro. Mi piace venire qui ora, è un posto fantastico, ti siedi sul tour bus e fissi fuori dal cazzo di finestrino e pensi: 'Porca troia. Potrebbero venire un sacco di persone in più qui. Perché il resto del mondo è così sovraffollato? In America non vive nessuno! Siamo tutti ammassati l'uno sull'altro a Londra. Che cazzo?"

Come andrà il tour in America (iniziato martedì 23 ottobre, ndr)?

"Farò molto bene. Avrò l'aspetto di Keith Richards, ma farò molto bene, cazzo".



 

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martedì 23 ottobre 2012

Video - Noel Gallagher: "Non sopporto l'heavy metal e il gothic. Gli Oasis? Liam vomita al pensiero di rimetterci insieme, quindi non lo faremo"

In questa intervista rilasciata qualche mese fa al sito Last.fm Noel Gallagher parla dell'incontro con i suoi idoli musicali, spiega chi secondo lui ha cambiato il volto alla musica e racconta un divertente aneddoto sulla moglie Sara MacDonald. Poi stronca l'heavy metal e il gothic.

Sugli Oasis dice: "C'era violenza fine a se stessa, così me ne sono andato via. Gli Oasis non torneranno insieme. Liam ha detto che l'idea lo fa vomitare e per me questa è una ragione sufficiente per non rimettere insieme la band".

Sottotitoli in italiano by youtube.com/frjdoasisdoc

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Noel Gallagher avvistato al Groucho Club di Londra

Sabato sera Noel Gallagher è stato avvistato insieme alla moglie Sara MacDonald all'uscita dal Groucho, esclusivo club di Londra dove i due hanno trascorso la serata. Erano in compagnia del presentatore di BBC Radio 1 Nick Grimshaw, dj, e pare che Sara abbia anche abbozzato qualche passetto di danza.


Fonte: The Sun



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domenica 21 ottobre 2012

Noel Gallagher: "Non era un percorso già scelto, ma per mia fortuna la gente mi ama. Il nemico della musica? L'interessante che non emoziona"

Qualche giorno fa Noel Gallagher è stato intervistato da un blog di Seattle, dove si esibirà in tour con gli High Flying Birds tra pochi giorni. Sono dodici le tappe del mini-tour nordamericano del musicista, che chiuderà poi il suo anno in tour a Londra, il 13 novembre. Ecco l'incontro avuto con Dave Lake, blogger del circuito Seattle Weekly.


Gallagher si è dapprima soffermato sull'origine del nome High Flying Birds dato alla band che lo accompagna. Più che una band, un collettivo di artisti reclutati nei modi più disparati.

"Il nome è quello di una canzone di una signora di nome Judy Henske, credo fosse statunitense.  La canzone si intitola High Flying Birds e fu registrata nel 1964. I Jefferson Airplane ne fecero una versione loro e la inserirono nel loro primo album. Un giorno mi sono imbattuto in questo disco e ho pensato che fosse un nome veramente figo. Quando feci fare una ricerca a quelli del mio management rimasi di sasso quando scoprii che nella storia del rock quel nome non era mai stato usato. Mi sono dato una pacca sulla spalla dicendo a me stesso quanto sono geniale ed eccoci qui".

"Un giorno, mentre caricavo la lavastoviglie e ascoltavo la radio, c'era Man of the World o Things Are Not So Bad dei Peter Green's Fleetwood Mac. Ricordo di aver pensato: 'Non sarebbe figo se mi chiamassi Noel Gallagher's qualcosa?'. Poi qualche mese dopo mi capitò la cosa dei Jefferson Airplane e, da genio quale sono, le misi insieme. Guardai la scritta e pensai: 'Porca troia, potrebbe essere il nome più figo nella storia del rock' ".

"Non credo", ha detto Noel, "che l'abilità nel modificare le canzoni in modo da non farle risultare troppo lunghe sia qualocosa che ho imparato. Più droghe prendevo più lunghe diventavano le canzoni. È stato un crescendo (Noel usa proprio questo termine italiano, ndr) culminato in Be Here Now, in cui ogni canzone è lunga sette minuti e mezzo. Avevo perso la bussola per quanto riguarda l'editing delle canzoni. Comunque io le canzoni tendo sempre ad accorciarle. Sono dell'idea che 'non ci serve dire quella parte due volte'. La maggior parte delle canzoni  migliori durano meno di tre minuti e mezzo. Se riesci a fare una canzone di meno di tre minuti e mezzo stai facendo piuttosto bene. Dipende in realtà dalla canzone in sé. Alcune canzoni beneficiano di una lunghezza un po' maggiore. Come la prima canzone, Everybody's on the Run, beneficia di una lunghezza maggiore nella parte centrale, dove è 'calma'. Ma una canzone come What a Life, per esempio, non ha eccessi. Credo sia un po' abilità e un po' lavoro di cesello".

Noel ha detto più volte che quando faceva parte degli Oasis era difficile per lui proporre alla band qualcosa di diverso, di insolito, senza far storcere il naso al fratello. "Una volta", racconta, "ricordo che commentando una canzone che avevamo ultimato mi disse: 'È quirky (bizzarro, ndr)'. E io: 'E che c'è di male?'. E lui: 'Non mi piacciono le cose quirky' ... Ecco, quando dicevo che se avessi parlato di trombe in una canzone (come in The Death of You and Me, ndr) loro sarebbero rimasti sbalorditi intendevo quello".

Noel non ama le band che disco dopo disco tentano di sfidare se stesse e di cambiare il loro sound a tutti i costi.

"Credo che le altre band siano indulgenti con loro stesse e timorose di non avere successo", afferma. "Come il tizio che non riesce mai ad attirare una donna perché crede che sia troppo bella, quindi le insulta e si toglie subito davanti la cosa. Credo che la gente che fa musica un po' impegnativa goda di troppa credibilità. Cazzo, scrivete una canzone che significhi qualcosa per qualcuno, non  una canzone che ti lasci masticare - pensieroso - una carota alle 4 del mattino".

"Sai qual è il nemico della musica?", prosegue l'ex Oasis. "L'interessante. Elvis non era interessante. I Sex Pistols non erano interessanti. Avevano qualcosa che era fottutamente vero e aveva a che fare con le emozioni.Sapete chi è interessante? Bjork. L'interessante è fottutamente ridicolo. Mi infastidisce".

Sul nuovo ruolo di frontman Noel dice: "La gente mi aveva visto solamente nei grandi concerti negli stadi, suonavo la chitarra in un angolo e poi cantavo due tre canzoni. Che cosa avrebbero potuto pensare vedendomi lì per due ore al microfono? 'Porca troia, era meglio quando era un side man, un uomo laterale'. Per me non è stato un percorso frutto di una scelta. Quando ho lasciato la band non volevo entrare in un'altra band. Ho già fatto parte di una band, perché cazzo dovrei voler far parte di un'altra band? Per mia fortuna la gente mi ama fottutamente".

Da quando è solista Noel è sicuramente più libero di scegliere che aspetto dovrà avere il suo "prodotto finito" e il suo sound.

"Non ho una casa discografica", spiega. "Quando lasciai gli Oasis non ero sotto contratto con nessuna casa discografica, quindi ora non faccio più nessuna merda simile. Sono solo io. Mi ci sono voluti un po' di soldi per lanciare la cosa, ma sono stato sotto contratto con una major per vent'anni e ho pensato: 'Fanculo, non voglio che la gente mi porti a cena in ristoranti per dirmi che cazzo dovrei fare. Fanculo. Da oggi in poi sono io al comando di tutto'. Ogni singola cosa è pagata da me ed è decisa da me".

Certe band rinunciano ad autogestirsi perché confessano  di essere indecise sulla forma da dare alla custodia del CD. Non è certo il caso di Noel ...

"Per le band l'autogestione non funziona, perché finiscono per avere dei meeting per stabilire quanto deve pesare la custodia ... Io non sono così, io sono fottutamente pragmatico. So quanto tempo voglio trascorrere in studio, so con chi voglio farlo, so con chi voglio suonare. Non sono un idiota. Vado lì e non cazzeggio. Non mi preoccupo di quanto sarà rotondo il CD".

Poi Noel è tornato sulla decisione di rifiutare l'offerta di fare da giudice a X Factor rispondendo a una specifica domanda così: "Non voglio essere un personaggio televisivo. Non mi serve nella mia vita. Il sabato sera preferisco uscire con gli amici, a essere onesti".


NOEL GALLAGHER'S HIGH FLYING BIRDS & SNOW PATROL 2012 TOUR
SPECIAL GUEST: JAKE BUGG


October 23 Portland, OR @ Arlene Schnitzer Concert Hall
October 24 Seattle, WA @ Wamu Theater      
October 25 Vancouver, BC @ Rogers Arena          
October 27 Edmonton, AB @ Edmonton Expo Centre
October 28 Calgary, AB @ Stampede Corral
October 30 Winnipeg, MB @ Centennial Concert Hall
October 31 Minneapolis, MN @ Roy Wilkins Auditorium
November 1 Kansas City, MO @ The Midland by AMC
November 3 Hammond, IN @ The Venue At Horseshoe
November 4 Louisville, KY @ Palace Theatre
November 5 Nashville, TN @ Ryman Auditorium
November 7 Dallas, TX @ Verizon Theatre At Grand Prairie
November 8 Austin, TX @ Austin Music Hall
November 9 Houston, TX @ Bayou Music Center

November13 London, UK @ Shepherds Bush Empire

 

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venerdì 19 ottobre 2012

Foto: Liam Gallagher alla prima del docu-film sui Rolling Stones


C'erano anche Liam Gallagher e consorte ieri a Leicester Square per la "prima" di Crossfire Hurricane, il documentario che ripercorre i 50 anni dei Rolling Stones.

La pellicola, diretta da Brett Morgan, documenta la travolgente ascesa della band attraverso interviste e filmati d'archivio. I classici degli Stones sono usati come intermezzi tra le varie fasi del racconto della loro storia e delle loro metamorfosi: da idoli degli adolescenti a eroi della controcultura, passando attraverso le droghe, la morte di Brian Jones, le separazioni, i nuovi arrivi e tutto il resto.


Queste le dichiarazioni rialsciate da Liam al microfono del presentatore Lauren Laverne al red carpet: "Se non fosse per i Beatles e gli Stones vivere non avrebbe senso. Esibirmi all'età dei Rolling Stones? Perché no? Se hai un aspetto figo devi andare avanti".







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giovedì 18 ottobre 2012

Robbie Williams e Noel Gallagher confessano le loro simpatie per la Lazio

Robbie Williams e Noel Gallagher, rivali ai tempi dell'esplosione Britpop ma, si scopre ora, legati da una simpatia comune: quella per i colori biancocelesti.

Che l'ex cantante dei Take That avesse una certa predisposizione verso la Lazio era cosa nota, tanto che sui tabloid inglesi uscì una foto della pop-star con la maglia biancoceleste di Paul Gascoigne. Proprio Gazza è stata la scintilla che ha fatto scattare in Robbie la passione per la Lazio: "In Italia mi piace molto la Lazio. Ho un grande ricordo di Paul Gascoigne e non posso non tifare la Lazio", ha dichiarato in un'intervista a Radio Deejay.

Un'altra "vittima" della "Gazza mania" che, a inizio anni '90, spinse molti tifosi inglesi a simpatizzare per la prima squadra di Roma. Non specifica se sia stato Gazza a farlo avvicinare ai colori biancocelesti, ma tant'è. Noel Gallagher, ex compositore e leader degli Oasis insieme al fratello Liam, ha confessato la sua passione per la Lazio in occasione dell'ultimo concerto italiano (tenutosi a Firenze) dei suoi High Flying Birds. Forse non sarà stato Gascoigne, bensì i colori e il simbolo della Lazio, così simili a quelli del Manchester City, squadra da sempre nel cuore dei Gallagher.

(lalaziosiamonoi.com)

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mercoledì 17 ottobre 2012

George Michael: "Non è vero che Liam Gallagher ha lasciato il mio concerto"

L'altro ieri riferivamo che Liam Gallagher aveva lasciato dopo una ventina minuti i posti a lui riservati al concerto di George Michael all'Earls Court di Londra, per assistere al resto dello spettacolo dall'area bar insieme a Andy Bell.

Ieri George Michael ha negato quanto trapelato sul Daily Mail, spiegando tramite Twitter: "Per favore non accusate Liam di essersene andato dal mio concerto. Molta gente l'aveva riconosciuto tra la folla e lo stava seccando, quindi non mi sorprende che sia andato a prendersi un drink nella zona bar. È un tipo adorabile e con me è stato sempre amichevole e prodigo di complimenti sulla mia musica".


Il tweet è stato ritwittato da Nicole Appleton, moglie di Liam, presente con lui allo show.







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lunedì 15 ottobre 2012

Liam Gallagher non gradisce lo show di George Michael e se ne va con Andy

Liam Gallagher non ha gradito un concerto di George Michael al quale si era recato con la moglie.

Sabato sera il frontman dei Beady Eye aveva raggiunto l'Earls Court di Londra, dove si teneva il concerto del tour Symphonica di George Michael. Recatosi all'evento in compagnia della moglie Nicole Appleton, dell'attrice Tamzin Outhwaite, della presentatrice televisiva Kate Thornton e del compagno di band Andy Bell, Liam ha lasciato i posti a lui riservati verso le 20.35, circa 20 minuti dopo l'inizio, insieme a Andy, con cui si è preso qualche birra nella zona bar in attesa delle tre donne, che erano sembrate entusiaste dello show.

Fonti citate dal Daily Mail dicono che Liam sarebbe stato infastidito da quattro ballerini che danzavano vicino al pubblico e facevano l'occhiolino, cercando il contatto visivo.

Vedi anche Liam e Noel Gallagher al party di George Michael. Prove tecniche di reunion?



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Esce oggi International Magic Live at the O2, il primo live album di Noel Gallagher

Esce oggi International Magic Live at the O2, il primo live album di Noel Gallagher.

Il DVD contiene oltre un'ora e mezza di esibizioni dal vivo: il concerto tenuto lo scorso 26 febbraio 2012 presso la celebre arena londinese O2; alcuni estratti dalle performance agli NME Awards, dove Noel ha ricevuto il premio Godlike Genius; un estratto del concerto acustico tenuto al Virgin Mobile Mod Club di Toronto nel novembre scorso. Infine il DVD include anche tre video abbinati ai tre singoli recenti degli High Flying Birds.

Pubblicato dall'etichetta Sour Mash Records, è disponibile sul mercato discografico in 3 formati:

1. Special Limited Edition (doppio DVD +  CD con i demo)
2. Standard Edition (doppio DVD)
3. Blu-Ray Edition (Blu-ray + CD con i demo)

Sul sito dell'artista ognuna delle tre versioni è disponibile anche insieme alla t-shirt ufficiale.

Per maggiori dettagli clicca qui

L'artwork è di Julian House. Fotografie di Lawrence Watson e dei fan.


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domenica 14 ottobre 2012

Settantanovesimo post del diario di Noel: "Ascoltate il nuovo album di Jake Bugg"

Sì, compagni . . . allora, è tutto per adesso.

Ho nove giorni pieni di vacanza!!

Gli ultimi concerti sono stati piuttosto buoni, come potreste immaginare. Lilla? Piuttosto buono. Lione? Piuttosto buono. E Tolosa? Anche questo piuttosto buono!!

Ho bisogno di riposo e di tagliarmi i capelli prima di dirigermi verso gli USA. Ho circa 12 concerti lì e un'ultima grande festa a Londra. London. Riesco a vedere la linea del traguardo e devo dire che ha un aspetto buono.

A quelli che mi hanno seguito nelle ultime due settimane vorrei dire grazie. Voglio dire una cosa anche sull'eccezionale Jake Bugg (con due g! - intervista a Jake Bugg). Il suo album esce la prossima settimana. Dovreste darci un ascolto.

A SEGUIRE.

GD.

14 ottobre 2012

Altri post dal diario di Noel

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Noel Gallagher pizzica Liam: "Non devo più sopportare quell'idiota. E sui Beady Eye ha detto le solite scemenze del tipo 'la band migliore al mondo' ..."

Il 9 ottobre Noel Gallagher e i suoi High Flying Birds si sono esibiti al Bikini di Lilla, tornando nella città francese dopo tre anni e mezzo (era il 16 febbraio 2009 quando si esibì con gli Oasis allo Zénith).
Il tour francese ha toccato anche Lione, l'11 ottobre, e Tolosa, il 12.

Il musicista ha rilasciato un'intervista al sito ladepeche.fr. 



Perché non chiamarsi semplicemente Noel Gallagher? Era un nome troppo corto?

Ho trovato questo nome, Noel Gallagher's High Flying Birds, molto figo, come Neil Young and the Crazy Horse. Anche se ho scritto tutto io, non è solo la mia voce e la mia chitarra. Non sono bravo tanto quanto Bob Dylan.

La fine degli Oasis era artisticamente inevitabile?

Sì. Se dopo la divisione degli Oasis avessi continuato a scrivere cose come Rock'n'Roll Star o Supersonic sarei stato un idiota come Billy Idol.

Una volta Neil Young ha dichiarato che conta anche se si comincia a fare musica a 20 anni con una band o a 30 anni.

Assolutamente sì! In ogni caso tutto ciò che dice Neil Young per me è perfetto.

Questo album più pacato e malinconico lo presenti in sale di medie dimensioni. Hai dovuto cambiare ...

È chiaro: gli Oasis erano passati direttamente da sale minuscole a sale gigantesche. Gli Oasis erano una cosa folle. Erano come guidare l'automobile più veloce del mondo a tutto gas sulle montaghe russe! Oggi guido una Bentley molto confortevole. Va ugualmente bene ... sono in grado di controllare tutto, faccio solo ciò che ho voglia di fare. E, contrariamente al periodo con gli Oasis, non devo più sopportare quell'idiota di cantante ... Quanto al tratto malinconico di questo album, suppongo che, come me, anche le mie canzoni maturino. Sono perfettamente felice, ho tre figli magnifici, una moglie super, un gatto ... ma quando scrivo lascio parlare le mie emozioni.

C'erano due star negli Oasis: tuo fratello Liam e tu. Ora devi fare tutto tu ...

Non la vedo in questo modo. Liam aveva un taglio di capelli eccentrico, vestiti fighi, era una rock star. A me non fotte un cazzo, e non voglio "cambiare abito" perché ora sono al centro della scena. Le persone che vengono ai miei concerti lo fanno per le mie canzoni, non per vedere Mick Jagger ... o Liam Gallagher. Ogni sera, giovani che cantano con me Don't Look Back in Anger, gente che non era neanche nata quando l'ho scritta ...

Questo non ti fa venire voglia di riprendere e continuare l'avventura con gli Oasis?

Per far che? Vendere più album? Suonare in stadi ancora più grandi? Guadagnare più soldi? Francamente non avremmo potuto fare di più. E riformare un gruppo ha senso solo se si possono fare cose che non hai potuto fare la prima volta, se restano cose da portare a termine.

Per far riconciliare due fratelli, allora ... Davvero non vi parlate più?

Mi sono imbattuto in lui l'altro giorno e mi ha insultato. Se questo si può definire "parlare" allora sì, parliamo ...

Hai sentito il suo album?

Non è male ... ma dovrà darsi una mossa, perché dopo aver detto le solite sciocchezze - "saremo la più grande band del mondo", bla bla bla - si è reso conto che dietro di sé non aveva più suo fratello che gli scriveva le canzoni ...

oasisnotizie - Intervista di Yves Gabay

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sabato 13 ottobre 2012

Ascolta il demo acustico di Everybody's on the Run di Noel Gallagher

Ascolta il demo di Everybody's on the Run. Si tratta di una versione acustica, molto simile alle prime versioni di questa canzone che avevamo ascoltato qualche mese fa su YouTube, quando erano trapelate dopo alcuni soundcheck. È la prima stesura del brano, poi arricchito da polifonie e archi e inserito nel primo disco solista di Noel Gallagher nell'ottobre 2011.

Tra pochi giorni esce il primo DVD ufficiale dei Noel Gallagher's High Flying Birds, che contiene anche questo demo.

UPDATE : Su questo canale è possibile ascoltare tutti gli altri demo contenuti in Faster then the Speed of Magic.




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giovedì 11 ottobre 2012

Video integrale: Noel Gallagher a DeeJay Chiama Italia

Ecco l'intervista completa a Noel Gallagher per la trasmissione DeeJay Chiama Italia dello scorso 28 novembre. Abbiamo ricaricato oggi il video su YouTube. Buona visione.





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martedì 9 ottobre 2012

Bonehead sconfessa Noel Gallagher: "Be Here Now non fu un album di merda"

Be Here Now, il terzo album degli Oasis, fu pubblicato nell'estate del 1997 dopo un'attesa spasmodica di fan e media. Il disco, che fece il pieno di vendite, fu dapprima elogiato, ma poi criticato aspramente dai giornalisti, (meno) dagli appassionati e dallo stesso Noel, che dopo il 1998 ne escluse in modo scientifico qualunque canzone dalle successive scalette dei concerti degli Oasis (salvo rarissime eccezioni) e arrivò alla damnatio memoriae nel 2006, escludendolo completamente dal best of intitolato Stop the Clocks.

Nel corso degli anni Noel Gallagher non ha perso occasione per ribadire quanto quell'album non gli vada a genio, recentemente anche in un'intervista rilasciata a Singapore.

Non è dello stesso avviso Paul Bonehead Arthurs, chitarrista degli Oasis dal 1991 al 1999. Alla rivista NME in edicola questa settimana Bonehead ha detto: "Non posso parlare per Noel, ma onestamente non penso che Be Here Now fosse una merda, perché non lo era. Non era al livello di Definitely Maybe, ma di certo non direi che era una merda. Se oggi Be Here Now fosse il disco d'esordio di una band riceverebbe recensioni entusiastiche. Ma se a precederlo è Definitely Maybe allora è dura non deludere le aspettative, o no? La stampa l'ha assalito e l'ha stroncato perché era il disco difficile dopo Definitely Maybe e What's The Story… Forse Noel dice così per coprirsi la schiena, ma non penso proprio che sia un album di merda".

Ecco cosa ebbero a dire Noel e Liam qualche anno fa a proposito del disco :
    
« È il suono di ... un gruppo di ragazzi, con la droga, in studio, che non se ne fregavano niente di niente. Non c'è proprio basso; non so cosa successe ... E tutte le canzoni sono davvero lunghe e tutti i testi sono merda e per ogni millisecondo in cui Liam non dice una parola c'è un riff di chitarra in stile Wayne's World »
(Noel Gallagher, 2004)

« Indipendentemente da quello che pensa Noel, è un grandissimo disco e ne vado fiero — è solo un po' lungo »
(Liam Gallagher, 2006)
oasisnotizie - via nme.com

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Settantottesimo post del diario di Noel Gallagher: "Italiani, mi capite più di chiunque altro. Non posso uscire dall'albergo, mi stritolate"

Compagni.

Il concerto a Düsseldorf (pericoloso gioco di parole con "pussydorf", "vaginadorf") non è stato il migliore. Almeno non per me. Devo dirvi che ho la mononucleosi e ne soffro da quasi un mese. Inizio a sentire il peso degli anni ultimamente.

Almeno mancano solo 5 settimane e non 5 mesi, eh? Comunque non mi sono sentito all'altezza quella sera a Düsseldorf. La mia vecchia voce è un po' andata e ad essere onesti è passata da un pezzo l'ora di andare a letto per questo tour (giusto per parlare). Comunque, non molliamo e come ho detto mancano solo 5 settimane.

A PROPOSITO...un paio di concerti nella mia casa spirituale, l'Italia, sono abbastanza per ridare la carica per esibirmi. I concerti a Firenze e Bologna hanno avuto abbastanza proprietà curative da resuscitare i morti, figurarsi da un passaggio ad un uomo stanco!! Sono state due serate incredibili. Due delle migliori, davvero.

Che cosa avete voi italiani? Perché sembrate sempre "capire" più di chiunque altro? È una costante fonte di ammirazione per me. D'altra parte significa anche che bisogna trascorrere la maggior parte del tempo intrappolati in albergo, perché non puoi uscirne per paura di essere rapito o calpestato a morte o baciato fino al punto di essere ucciso (queste non sono lamentele...solo osservazioni!). Queste persone cantano le loro personali versioni delle canzoni in mezzo alle canzoni per veder cantare le quali ti hanno pagato!! Hanno inneggiato a Mancini! Hanno inneggiato a Balotelli! Hanno cantato quasi ogni canzone degli Oasis immaginabile. Le ragazze hanno mostrato le loro regioni superiori! Hanno riso e poi hanno pianto e poi hanno circondato l'albergo per assicurarsi che non ci sarebbero stati altri modi plausibili per entrare senza che succedessero di nuovo tutte le cose menzionate prima!

ITALIA? PERCHÉ SEMPRE TU??

A RISENTIRCI.

GD.

PS: Sono di nuovo in Germania. (chi è che organizza questo cazzo di tour?)

8 ottobre 2012

translation by Ilaria





Vedi anche:


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lunedì 8 ottobre 2012

Liam Gallagher: "I Beady Eye? Suoneranno anche canzoni degli Oasis meno note. E le donne le preferisco senza vestiti"

Qualche settimana fa Liam Gallagher, in Giappone per presentare il suo nuovo store di Pretty Green, ha risposto alle domande inviate via Twitter dai fan per la nuova serie della rubrica Ask Liam, lanciata un paio di anni fa.

Nel corso della divertente chiacchierata Liam si sofferma sul Manchester City, sugli abiti che devono indossare le donne ("Le preferisco senza", afferma Liam) e parla anche delle canzoni degli Oasis che i Beady Eye suoneranno oltre a Rock'n'Roll Star e Morning Glory, già eseguite dal vivo quest'anno a Heaton Park, alla Parr Hall di Warrington e ai festival asiatici Summer Sonic (in Giappone) e Jisan Valley (in Corea del Sud).

Liam dice: "We'll play some mad obscurities" ("suoneremo alcune delle canzoni meno note degli Oasis"), ma - precisa - "solo due e solo quelle che cantavo io".

Video sottotitolato in italiano.



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domenica 7 ottobre 2012

Noel Gallagher in concerto a Bologna: "Grazie, città meravigliosa"

Erano circa quattromila i fan che ieri sera, al Paladozza di Bologna, hanno accolto Noel Gallagher, che ha concluso la sua due giorni italiana dopo il concerto di Firenze.

A Bologna gli Oasis si erano esibiti nel novembre 1997 e di sicuro qualcuno dei presenti era qui anche quella sera di quindici anni fa, quando la band di Manchester viaggiava a gonfie vele sull'onda del vendutissimo Be Here Now.

Nessuna variazione nella scaletta (qui a lato), ma solito mix sapiente di vecchie canzoni degli Oasis e nuovi brani degli High Flying Birds, su tutti Everybody's on the Run e If I Had a Gun, cantati a squarciagola come fossero dei classici. Dopo la bella Let the Lord Shine a Light on Me, in cui per molti riecheggia l'oasisiana Gas Panic, è il momento del grande finale con, in successione, tre hit degli Oasis: Whatever, Little By Little e la finale Don’t Look Back in Anger, in un crescendo di emozioni. Otto in totale i pezzi degli Oasis su venti proposti.

Prima dell'ultimo brano Noel ha detto: "Temo che abbiamo tempo solo per un altra canzone. Grazie per avermi accolto nella vostra meravigliosa città. Credo sia solo la seconda volta che sono in questo posto,vero? Be', arrivederci (in italiano, ndr) ".

Clamorosa l'assenza di Wonderwall, già eseguita più volte nel corso di questo tour, ma accantonata nelle ultime tappe. Delusione tra i (pochi) fan che si aspettavano un coup de théâtre come l'inserimento in scaletta di The Masterplan. Nel tentativo di invogliare Noel a suonarla, a un certo punto il pubblico l'ha intonata in coro, ma invano.

Tra la folla è stato avvistato anche Cesare Cremonini, che non aveva mancato l'appuntamento con gli High Flying Birds a Milano, lo scorso 28 novembre.

Il tour mondiale di Noel Gallagher si concluderà a novembre. In Italia l'ex Oasis ha tenuto come solista sei concerti in poco più di dieci mesi: Milano, Roma, ancora Milano (acustico alla Salumeria della Musica), Rho (Milano), Firenze, Bologna.










Nella foto qui sotto: Dream On (picture by Cristian)

Qui sopra: il Paladozza inizia a riempirsi, cresce l'attesa per Noel Gallagher (picture by Sara)


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sabato 6 ottobre 2012

Noel Gallagher travolto dall'entusiasmo di Firenze

 

Grandissimo entusiasmo ieri a Firenze per Noel Gallagher e i suoi High Flying Birds, che si sono esibiti alla Obihall. Lo show è durato un'ora e mezza e ha visto la seguente scaletta:


Bandiere inglesi ovunque, in prima fila anche un coraggioso ragazzo con la maglietta del Manchester United, inviso ai tifosi del Manchester City come Gallagher. Noel ha ringraziato più volte in italiano i fan tra una canzone e la successiva e ha riservato una dedica a Mario Balotelli (VEDI QUI, thanks to Giulio).


Stasera si chiude la due giorni italiana con la tappa di Bologna. E alle due serate Noel dedicherà di sicuro un post del suo blog, che QUI potete leggere in italiano.


Eri al concerto? Lascia un commento Facebook alla fine di questo post.






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venerdì 5 ottobre 2012

Noel Gallagher: "I miei figli sono i miei migliori amici"

Noel Gallagher non ha dubbi e indica nei figli i suoi migliori amici.

L'ex Oasis, che ha una figlia 12enne dall'ex moglie Meg Matthews e due figli dall'attuale coniuge Sara MacDonald, Donovan, 5 anni, e Sonny, 2 anni, ha dichiarato: "Quando sono a casa, ogni tanto Sara porta i piccoli a fare un giro e a me, all'inizio, sembra di vivere un sogno. Poi, dopo poco, scatta qualcosa nella mia testa e mi dico: Oh no! Adesso mi annoio perché i miei figli sono i miei migliori amici e mi mancano quando non ci sono".

Nonostante queste dichiarazioni, il chitarrista ha sottolineato come non sia un papà iperprotettivo perché non vuole che i figli crescano come dei "marmocchi". Gallagher ha confidato alla rivista Q: "I miei figli devono plasmare la loro vita sulla mia e non il contrario. In questo modo non diventeranno dei marmocchi".

Vedi anche: Liam Gallagher: "Mi piace dare sui nervi ai miei cani e ai miei figli"

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giovedì 4 ottobre 2012

Settantasettesimo post del diario di Noel: "Dal tifone di Taipei a Düsseldorf"

Sì, compagni . . . stiamo bene?

Ora, l'ultima volta che abbiamo parlato mi stavo preparando per quel concerto di Taipei (è a Taiwan). È stato grigio, umido e triste. Non il concerto . . . quello è stato fantastico. Pubblico molto entusiasta, rovinato solo dall'obbligatorio ciccione inglese idiota che gridava incessantemente titoli di canzoni a caso. Non so quale fosse il senso di tutto ciò. Non vorrei giungere all'improvviso alla conclusione che in realtà tutte queste canzoni che sto suonando e ho suonato per . . . non lo so . . . UN CAZZO DI ANNO non siano molto buone e . . . oh sì . . . mi sono totalmente dimenticato di quella canzone "I Will Believe” . . . dovremmo farla adesso . . . PROPRIO ADESSO!!?!?!?!!?!?! Notte fantastica nonostante tutto.

Ho lasciato la città il pomeriggio successivo, proprio prima che arrivasse un tifone. C'era stato un avvertimento il giorno prima. È stata una situazione delicata, non si capiva se l'aereo sarebbe stato in grado di decollare. Non so cosa sia peggio in quelle situazioni . . . trascorrere un'altra notte in un hotel o provare a volare verso casa andando incontro ad un tifone? Alla gente del posto non sembra fregare tanto, quindi siamo partiti. È stato un viaggio piuttosto turbolento, devo dire, ma siamo arrivati a casa sani e salvi. Cosa che non si può dire per le nostre valigie, che non sono arrivate a casa prima die 2 giorni. Ho fatto appena in tempo a disfare i bagagli, poi siamo dovuti partire di nuovo per la Germania, dove mi trovo adesso. A Dusseldorf..o "doozle-dorf", come direste voi del posto. Avete mai sentito quella band "Dusseldorf"? Un po' come quell'altra band, i "Neu"? Se il kraut rock è la cosa che fa per voi, date loro un'occhiata.

Comunque adesso questa cosa mi ha annoiato.

A TRA POCO.

GD

28 settembre 2012

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Altri post dal diario di Noel

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Biglietti sottocosto per Noel Gallagher a Firenze e Bologna il 5 e il 6 ottobre

L'attesa è finita. Noel Gallagher torna in Italia. Domani gli High Flying Birds si esibiranno a Firenze (Obihall) e dopodomani a Bologna (Paladozza).

Come segnalatoci dall'Italian Sales Executive di ViaGoGo e come riportato su OasisNews, sul portale ViaGoGo sono a disposizione biglietti per i concerti italiani a prezzi inferiori al loro prezzo nominale.

La disponibilità e prezzi dei biglietti su ViaGoGo è influenzata dalla domanda e dall’offerta. Potete registrarvi e leggere le FAQ (domande frequenti e relative risposte) sul sito.

Abbiate cura nel seguire la transazione sul sito e scegliere un metodo di consegna che vi permetta di avere i biglietti per tempo. Ogni transazione è comunque garantita al 100% e nel caso di imprevisti è garantito il pieno rimborso. Per ogni dubbio potete contattare l’assistenza tecnica di ViaGoGo.

Venerdì 05 ottobre 2012
Noel Gallagher’s High Flying Birds
supporto: Jake Bugg
Obihall – Teatro di Firenze, Via Fabrizio de André angolo Lungarno Aldo Moro 3, Firenze
Al momento della pubblicazione del post (2 ottobre) ci sono biglietti per Firenze disponibili a partire da: € 28,56
VEDI I BIGLIETTI PER FIRENZE
Sabato 06 ottobre 2012
Noel Gallagher’s High Flying Birds
supporto: Jake Bugg
Paladozza, Piazza Manfredi Azzarita 8, Bologna
Al momento della pubblicazione del post (2 ottobre) ci sono biglietti per Bologna disponibili a partire da: € 19,00
VEDI I BIGLIETTI PER BOLOGNA

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mercoledì 3 ottobre 2012

Liam Payne degli One Direction: "Ho incontrato Liam Gallagher, ci siamo fatti una bella risata insieme"

C'è chi li ama e c'è chi li odia, ma è impossibile negare che sono il nome del momento. Stiamo parlando degli One Direction, la band uscita da X Factor UK e diventata un fenomeno planetario. Non molti fan degli Oasis hanno apprezzato la cover di Wonderwall fatta dal gruppo di ragazzi inglesi, ma Liam Gallagher in persona è stato gentile con loro.

Di recente il cantante Liam Payne, 19 anni, ha parlato di Liam Gallagher. I due si sono incontrati ad un after-show party in occasione della chiusura delle Olimpiadi di Londra. "Ho incontrato Liam Gallagher", ha detto Payne. "Quando da piccolo cominciavo a fare karaoke, la canzone che mio padre sceglieva era Wonderwall, me la faceva cantare. Ero lì in piedi con il microfono con le mani dietro la schiena fingendo di essere Liam".

"Ci siamo visti", aggiunge. "È venuto da me e mi ha fatto: 'Tu sei Liam, no? È un bel nome'. Mi sono fatto una bella chiacchierata con lui, è stato spassoso con Nial Horan (compagno di band di Payne, ndr). L'ha chiamato 'stronzetto irlandese' o qualcosa del genere. Ci siamo fatti proprio una bella risata con lui".

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"Liam Gallagher riformerebbe gli Oasis domani, ma Noel non ne ha voglia e ne ha ben donde"


"Liam Gallagher riformerebbe gli Oasis domani". Parola di Paul "Bonehead" Arthurs, storico chitarrista degli Oasis, nella band dai suoi esordi sino al 1999.

Intervistato dalla rivista NME, Paul Arthurs dice: "Rimettere insieme gli Oasis? Sono totalmente sicuro che Liam lo farebbe domani, Liam è fatto così, ma non spetta a me dirlo. Io sono di parte quando si parla di Liam, perché gli voglio bene. Si vede che è felice di fare ciò che sta facendo, non l'ho mai visto così felice. Ma non è che io mi sieda e gli dica: 'Oh, Liam' (facciamo la reunion, ndr). Io c'ero e le cose mie le ho fatte".

"Devi sentire quello che dice Noel. Lui non ne ha voglia, perché dovrebbe? Vola in giro per il mondo, no? Sta facendo bene, perché dovrebbe farlo? Come ha detto l'altro giorno, sono già stati la più grande band del mondo. Non gli servono soldi, quindi la reunion non la vedo all'orizzonte".

Bonehead, che sta registrando un album insieme alla sua band, i Parlour Flames, con Vinny Peculiar (definito da Bonehead "un genio come paroliere"), ha ribadito quanto espresso nel documentario Seven Ages of Rock: Indie Rock del 2007: "Rimango dell'idea che avremmo dovuto smettere come Oasis dopo Knebworth. 'Grazie, buonasera, siamo gli Oasis'. Ma questo non è successo, abbiamo proseguito".

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Liam Gallagher con il figlio Gene alla prima di Magical Mystery Tour versione restaurata

C'erano pure Liam Gallagher, Paul Weller e Paul McCartney alla BFI di Londra per assistere alla prima della versione restaurata di Magical Mystery Tour. Il film, che fu girato dai Beatles nel 1967 e uscì nel dicembre di quell'anno, prende il nome dall'omonimo album della band. La versione restaurata, contenente anche inedite immagini della band, sarà mandata in onda da BBC2 il 6 ottobre. Gallagher si è presentato all'evento in compagnia del figlio Gene, 11 anni, di Gem Archer e di Andy Bell, questi ultimi ritratti in una curiosa foto insieme all'ex Oasis Paul "Bonehead" Arthurs.

PHOTOGALLERY CLICK HERE



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Trailer ufficiale di International Magic Live at the O2, il live DVD di Noel Gallagher

Ecco la seconda anteprima del DVD di Noel Gallagher, in uscita il 15 ottobre. Si tratta del trailer ufficiale.

Clicca qui per la prima anteprima.



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martedì 2 ottobre 2012

Noel Gallagher: "Ai Beady Eye mancano le canzoni. Reunion degli Oasis? A nessuno di noi servono soldi"


Noel Gallagher a tutto campo - intervista a Singapore

"Ai Beady Eye mancano le canzoni. Avranno anche una bella 'atmosfera', ma sono le canzoni quello che conta. Reunion degli Oasis? A nessuno di noi servono soldi. Ci siamo stati per vent'anni, se non ci hai visto ... be', eri troppo giovane. Vedi me, sono ugualmente bravo! Be Here Now? Non mi piace il sound. Proseguire con gli High Flying Birds? Non faccio programmi, potrei starmene 10 anni fermo, è questo il bello dell'essere solista".

di Cristopher Toh - traduzione by oasisnotizie

Singapore – Sabato 22 e domenica 23 settembre Noel Gallagher si è esibito nello show fuori pista al Gran Premio di Singapore, unendosi ad altre stelle della musica tra le quali Katy Perry e i Maroon 5. L’ex Oasis ha concesso un’intervista al sito todayonline.com che riportiamo qui di seguito in italiano.


Essere solista ti dà maggiore libertà?
Ancora non ho avuto la possibilità di analizzarlo, ma quando facevo l’album non avvertivo la sensazione di entrare in una nuova fase. Ora mi sento così, perché sono stato on the road ed è passato un anno. Non è che mi sieda a pensare cose di questo tipo, se facessi così non porterei a termine mai nulla. Se pensassi di trovarmi in una “fase Neil Young” ascolterei tutti I suoi dischi e poi direi: “Bene, così bravo non so essere, quindi vado in pensione, cazzo”. 

Conosci il successo.
Ma non lo conosci. Nessuno può prevedere cosa succederà. Credo che queste canzoni siano sullo stesso livello della migliore raccolta di canzoni che abbia mai scritto, ma non importa cosa penso io. La gente avrebbe potuto non pensarlo. Pensavo: “So di riuscire a farlo, ma la gente sarà interessata al punto tale da vedermi cantare per un’ora e mezza?”. Non faccio molto altro.

Gli Oasis non erano una band che saltellava.
È quello che solevo dire io, ma altre persone del gruppo pensavano fosse qualcos’altro. Come cantautore devo credere che sia dovuto alla potenza delle canzoni. E ogni altra cosa è solo un di più. Credo che ogni cantautore ti dirà così.

 
Be Here Now è un bell’album?
Non me ne frega un cazzo di ciò che dicono gli altri. La vostra opinione è … So che me la sono fatta strada facendo. Non sono i testi più grandi che abbia mai scritto. Non mi piace.  Vedi, la gente va matta per Wonderwall, per Stand by Me non ne sono sicuro. Ma Don’t Go Away sì. Ma come album non mi piace il suo sound, non mi piacciono le parole - che sono una merda – penso che all’epoca avrei potuto fare molto meglio. Non … credo di aver dato le mie migliori canzoni ai lati b dei singoli, da Definitely Maybe in  poi. Ho la sensazione di aver sprecato canzoni degne di entrare in due album. Sono state pubblicate in The Masterplan, ma sarebbe dovuto essere quello il terzo album. 


Hai vissuto con agitazione l’avvicinamento alla carriera solista?
Non ero agitato all’idea di suonare. Non mi spaventa il palco, per niente. Non puoi aspettarti che la gente che ha pagato un tot venga a vederti e guardi un tizio che si spaventa di stare lì. Quella cosa non è un cazzo di niente. Ero un po’ curioso e ansioso a proposito di cosa la gente avrebbe pensato della mia cosa. Pianto le radici nel mio posticino. Non posso tenere in equilibrio un tamburello sulla testa, non indosso ridicoli parka e non ho un buffo taglio di capelli. E c’è un’abbondante porzione del mio pubblico che adorava quel tipo di cosa.  In un certo modo ero giustificato, perché tutta la cosa mia era “Fanculo”. Tutto ciò che devo dare alla gente sono le canzoni, e se la gente vuole la chiassosità e le luci bizzarre e tutte quelle cose allora ne rimarrà delusa. Ma sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che tutti i concerti – a parte il primo, che è sempre quello strano – sono stati piuttosto pieni di euforia. 


Per giudicare il successo si deve partire dal fatto che i Beady Eye hanno pubblicato il loro disco prima di te.
Dopo che i Beady Eye hanno pubblicato il loro disco. A quel punto avevamo gli stessi manager e io ho pensato: “Be’, almeno c’è quella cosa”. Perché non è che tutte le persone che hanno comprato l’album dei Beady Eye non hanno comprato il mio. Ma non puoi prevederlo. Per esempio ascoltavo il loro disco e pensavo che l’avrei pagato milioni se avessi potuto avere un grande pezzo su quell’album , un pezzo com’è poi finito per essere What a Life. Quindi non si sa davvero mai. Non sono arrogante a tal punto da dire che questo mio disco è una figata. Ma, sai, il fatto è che il disco dei Beady Eye … sono ragazzi e hanno una bella atmosfera e tutto il resto. Ma, tristemente, la cosa che non hanno sono le canzoni, capisci? E io ho trascorso un decennio o più provando a convincere la gente che “Fanculo l’atmosfera, se vuoi l’atmosfera vai alla discoteca”. Alla fine credo che i fatti mi abbiano dato ragione.

George Martin definì Noel Gallagher “il più grande cantautore della sua generazione”.
Onestamente è fantastico quando lo vedi stampato e via dicendo.  Mi sedetti in una stanza con lui e mi chiese di mostrargli come scrissi Wonderwall e disse: “È fantastica”. Sai, con i suoi modi di fare d’alta classe. Ma non mi cullo su cose così. È fantastico. E se c’è qualcuno che ne sa di grandi cantautori allora è lui, avendo lavorato con due dei migliori cantautori di tutti i tempi. Ma io non lo penso. Altrimenti dopo quello mi sarei ritirato.  Che altro fai dopo? Avrei fatto le valigie e me ne sarei andato a fanculo. George Martin pensa davvero che sarei dovuto essere il quinto Beatle, quindi fanculo a tutti gli altri. Va bene se la pensi così. Ma se la pensi così allora non sei la persona che produce il mio prossimo album, perché devi approcciarti alla cosa con un tocco nuovo. Quando ero agli NME Awards per ricevere quel premio, il Godlike Genius, e hanno mostrato quella clip in cui George Martin diceva quella cosa, di cui io mi ero dimenticato, è stato un momento da “Wow!”. Non puoi sederti lì e pensarci su, è una stronzata. Be’, a volte lo faccio.


Perché non ci sono più rock band stellari come gli Oasis?
Gli Oasis sono stati l’ultimo gruppo del genere. Non esiste che una band come quella – una band di strada – arrivi a vendere 60 o 70 milioni di copie. Non succederà mai più. Perché i tempi sono cambiati. La gente potrà vendere più dischi, ma non  sarà mai un’esplosione dai bassifondi, dal nulla. Quando cominciammo noi, nel 1993, il music business era fantastico. Ora è solo un business e il re è il consumatore. E in larga misura il consumatore è un idiota. Non succederà più. La gente non avrà più quella attitude.

Quando sarai più vecchio ti esibirai ancora con una band?
Non vedo nobiltà o dignità nello stare in una band e provare a vendere quella cosa alla Last Gang in Town quando hai 103 anni o quale che sia l’età di Mick Jagger.  Non mi affascina. Quando ho lasciato gli Oasis la gente mi chiedeva cosa avrei fatto, c’era una sola opzione vera. Non potevo formare un’altra band, indossare giacche di pelle e fingere facendo: “Sì, siamo una band, amico”. Sono solo un gruppo di vecchi scontrosi, sai?

Non vedo una reunion degli Oasis all’orizzonte.
Non la vedi? Neanch’io. Me lo chiedono e la cosa mi secca molto. Il mio atteggiamento è: Perché? Perché lo faremmo? Per i soldi? Nessuno nel gruppo ha bisogno di soldi. Per far ricordare alla gente di quanto eravamo bravi? Ci siamo divisi tre anni fa. Se non ci hai visto dal vivo, che sfiga di merda! Siamo stati in giro per 20 anni e se non ci hai visto allora eri troppo giovane … vieni a vedere me. Sono ugualmente bravo! Sarà quello che scrivo a dettare quello che farò. Se continuo a scrivere nel modo in cui sono fatto io, sarò costretto a pubblicare album. Che altro posso fare? Non mi ci vedo a fare tour mondiali estenuanti come questo. È un gioco per giovani. Ma McCartney ancora ne fa. Neil Young ancora ne fa. Vedremo fino a quando McCartney e Neil e Bob Dylan andranno Avanti e sarà quello il punto di riferimento. E vado a vedere McCartney e penso: “Porca troia, è incredibile!”. Ma finché continuerò a scrivere la roba che mi piace allora sarò costretto ad andare in studio. Ma la cosa grandiosa è che se non vuoi fare un album per 10 anni non lo fai. Mi siederò a casa e … non so cosa farò, darò fottutamente sui nervi a mia moglie, cosa che mi piace alquanto. Dipende da quale entusiasmo avrò per la scrittura. Non ci sono segnali di attenuazione in quel senso. Comincio a scrivere un milione di canzoni alla settimana. Ne finisco una all’anno. Ma mi piace ancora scrivere. È quello che faccio.


Scriverai canzoni politiche?
Non scriverò mai Blowin’ in the Wind. Diciamolo. Ma nelle canzoni ci sono versi che riassumono la vita. Lo so. Ma sarà nascosto in una canzone. Ho una canzone che ho appena finite, Dying in the Light – probabilmente la puoi cercare su Internet se qualcuno ha fatto il bootleg durante il soundcheck – ma l’ho finita e ho pensato: “Sì, so ancora farlo”. Cigarettes and Alcohol è un comment sulla società. È che se l’avesse scritta un cantante di protesta, sarebbe venuto e ti avrebbe fatto una testa così con questa canzone.  Devi lasciare che sia la gente a scoprire queste cose. Non sta a me dire che le mie canzoni sono una cosa o l’altra, ma sono solo vere per me, credo.

Cosa dici a proposito del fatto che ispiri altre persone a fare qualcosa della loro vita?
Questo mi rende incredibilmente orgoglioso. Lo so e ne sono consapevole. Ma non siedo su un trono pensando di essere Cesare. Altri forse sì, chiamiamoli coglioni. Paul Weller ha avuto un effetto su di me. E conosco Paul. È mio vicino, vive nella strada di fronte a casa mia. Il tizio con i piedi più per terra, con la testa più sulle spalle di chiunque altro incontrerai in vita tua. I Jam erano gli Oasis della loro epoca. Hanno definito una generazione sia nell’aspetto che nel modo di pensare e la loro musica ancora oggi spicca. È una grande ispirazione. Sono consapevole che le cose sono cambiate dopo Definitely Maybe  e so che alcune persone sono state ispirate da quell’album a scrivere libri, a formare una band o cos’altro. Lo so e questo è fantastico. Significa che il mio funerale sarà estremamente affollato. Ma non mi siedo mai a pensare che sono io il migliore di stocazzo.


Qual l’eredità che lascerai?
L’eredità che lascerò? La musica, grazie a Dio, sarà lì per sempre. Ha una qualità non soggetta al tempo che passa. L’eredità che lascerò come artista – se vuoi una parola migliore – è che sono stato qualcuno che ha ispirato altre persone della classe operaia. Ma non so se questo è vero. Mi baso solo su quello che dicono le altre persone. E la cosa triste è che io non ci sarò per vedere quale sarà la mia eredità. Sarà un peccato. Non lo so. Solo un cantautore fottutamente bravo.

Il prossimo Paul Weller o il prossimo Noel non saranno la stessa cosa.
Credo che il divario tra Paul – che ha lasciato la più grande band d’Inghilterra ed è andato a fare una carriera di artista solista che ha avuto egual successo – e me è che sono trascorsi 18 e 20 anni tra quando ha iniziato a fare il solista lui e quando ho iniziato io. Il divario tra me e il prossimo tizio, non pensiamoci neanche, sarà di 50 anni. La gente adesso fa i side projects, i progetti paralleli. La gente mi chiede se ho il disco solista di Alex Turner e io non sapevo neanche che l’avesse fatto, cazzo. Si chiama Submarine o qualcosa del genere. Ma perché non lo urla dai tetti? Io una mentalità diversa. È un peccato, ma vadano a fare in culo, dico io. 
 

Perché non hai suonato alle Olimpiadi?
Pensavo che ci avrei partecipato. Ovviamente mi hanno chiesto di cantare Wonderwall. Per un bel po’ di tempo ho proseguito su quella strada. Fino alle prove con i vestiti. Mi hanno detto: “Sai, nessuno sta suonando dal vivo”. E io: “Perché?”. E loro: “È tipo un grande concerto”. Cantavano dal vivo, ma non suonavano dal vivo. Volevano che facessi una cosa acustica, quindi avrei dovuto cantare dal vivo, ma mimare con gli strumenti. E poi qualcuno mi ha detto: “Ci piacerebbe fare un nuovo arrangiamento d’archi per Wonderwall” e io: “Sì, okay, va bene. La sapete una cosa? Passerò la palla”, perché non mi piace mimare e suonare dal vivo. E ho pensato che questa cosa avrebbe creato troppi fottuti problemi, così ho passato la mano.  E poi mi hanno chiamato e mi hanno detto: “Chiederemo a Liam” e io: “Grandioso, basta che non lo chiediate ai cazzo di Keane o a qualcuno del genere”. Mi sarebbe piaciuto farlo se mi avessero lasciato farla dal vivo, cazzo. Ma suvvia, non è una gran cosa. Credo che nell’insieme sia stata una cosa piuttosto bella. I Beady Eye? Sì, hanno reso giustizia alla canzone. L’hanno registrata nota per nota, cazzo. Pensavo che fosse una cosa difficile cantarla dal vivo mentre la band mimava. È difficile. Ma penso sia venuta piuttosto bene. Che posso dire?


Ci sarà un altro album degli High Flying Birds?
Non so se quel nome esisterà dopo questo album. Non ci sono altre ragioni se non che non ho fatto dei programmi per il futuro. Ho un sacco di canzoni. Ho ancora l’altro album che ho mandato in fumo, le canzoni di quell’album. E ho altre canzoni che mi avanzano e ne sto scrivendo alcune. Ma non sto pensando troppo oltre. Finisco questo tour il 12 novembre, poi devo fare una cosa alla TV il 22 novembre. E dopo … non faccio programmi. È come quando ho lasciato gli Oasis, non avevo alcun programma. La gente mi ha fatto domande e io ho detto: “Non farò niente. Non sono in pensione, ma non ho fatto alcun programma”. Un giorno andai a letto, non pensavo alla musica, pensavo a cosa avrei preso a colazione. E l’indomani mi sono svegliato e ho pensato: “Devo tornare in studio”. Non so perché. E alla fine di questo tour mi siederò e penserò: “È stato grandioso o è stato una cagata e aspetterò la ‘chiamata’ ”.

Avverti il bisogno di continuare a scrivere canzoni?
Dal punto di vista finanziario non c’è la necessità di continuare a viaggiare per il mondo e fare questo. Ma devi farlo per te stesso. Quando sei un autore c’è bisogno di tirare fuori le cose perché devi fare spazio per più cose. Non sono uno schiavo della cosa. Ho questa paura che, avendo tanti demo, se dovessi stranamente morire e avendoli lasciati ai miei figli loro si prenderanno tutta la gloria. Più mi faccio vecchio …  intend dire, non ho alcuna fretta di fare alcunché. Sento che il tempo è ancora dalla mia parte. E non voglio esagerare. Non penso che la gente voglia un altro mio album l’anno prossimo o l’anno ancora dopo. Perché quello significa che dovrò andare in tour e penso che la gente mi abbia visto abbastanza. Quindi vorrei tornare alla mia altra vita. Semplicemente fondermi con la mia vita normale e di sottofondo. Non vivo per lavorare. Lavoro così da poter vivere. Ho tre figli piccolo. No, non sono in tour con me, hanno la scuola.


I tuoi figli si appassioneranno alla musica?
Se si appassioneranno alla musica? Non lo so. Amano ascoltare musica. Per quanto riguarda me, nessuno mi ha costretto a fare musica. Credo che la cosa importante sia solo avere strumenti in casa e se sono bambini curiosi alla fine li prenderanno. Potrei mettere seduti i miei figli in fila e dire loro: “Bene, oggi suoneremo Let’s Dance di David Bowie”, ma poi sarei un padre alla Michael Jackson. Ma così non è divertente, no? Se spingi I tuoi figli in una direzione iniziano a ribellarsi. Quindi non li guiderò neanche. Non li costringerei a suonare la chitarra … comunque c’è spazio per una sola rock star in casa. La madre impazzirebbe.

Hai fatto gli auguri a Liam per il compleanno?
No, no, no. No, non l’ho chiamato.

Sull’intervista fatta a Mario Balotelli.
È un personaggio. Una vera forza della natura. Non se ne fotte un cazzo di niente. Quella mattina sono andato a vedere l’allenamento del City dale 9 alle 11 ed è stato fenomenale in allenamento. Venne a fare l’intervista e proprio quel pomeriggio spuntò fuori la storia che era stato fotografato all’esterno di uno strip club alle 5 del mattino mentre fumava. Lui è incantato dal fatto che la gente sia incantata da lui. Non lo afferrava. L’ho visto un paio di settimane fa in spogliatoio prima di una partita, era nel foyer e faceva: “Vieni”. Io gli ho fatto: “Non so, la partita sta per cominciare”. E lui: “Fanculo, vieni”. Si comportava come se si trovasse nella propria stanza.

Sulla vittoria della Premier League da parte del Manchester City.
Non abbiamo cominciato come abbiamo finito la scorsa stagione. Non lasciatevi prendere in giro dal Man United. Credo che sarà di nuovo una battaglia serrata. Credo che il Chelsea crollerà. L’Arsenal sembra l’outsider, ma penso che finirà terza. Credo che si deciderà di nuovo all’ultima giornata. Credo che nell’arco delle 38 partite noi abbiamo una squadra migliore delle loro. Non penso che la spunterà Van Persie. E hanno portiere inaffidabili e noi un centrocampo fottuto. Stiamo imbarcando un sacco di gol e non è da noi.  Vincent Kompany ha avuto un inizio terribile. Credo che siano i postumi della sbronza della scorsa stagione. Credo che sia una gentilezza eccessiva. Credo che tra i fan aleggi la sensazione di avercela fatta l’anno scorso. Ma credo che strada facendo faremo una rimonta e vinceremo. Pensavo che avremmo iniziato alla grande e che per Natale avremmo avuto 11 punti di vantaggio sulla seconda e che sarebbe stata una cazzata vincere. Se ci hai visto contro il Real Madrid lo sai, quando ci decidiamo sappiamo il fatto nostro. Credo che una volta che il gioco si farà duro, se capitiamo 8 punti indietro faremo: "Cazzo, dai, che sta succedendo?" e saremo a posto. Credo ancora che vinceremo noi.

Qual è la cosa migliore e la cosa peggiore dell’essere Noel Gallagher?
È difficile dirlo. Qual è la cosa migliore che m’è successa di recente?  Ho avuto modo di incontrare molte persone fighe. Non mi viene nessuno che abbia incontrato di recente, ma … ! La cosa peggiore? Non lo so. Non so rispondere a domande come questa. Perché sono io. Oh, a Bangkok? Oh, sì, ascoltare l’album di Adele mentre venivamo sconfitti dal Real Madrid. È una gran cagata. Se sono fan di Adele?  Per niente. Sa cantare? Oh, non sappiamo farlo tutti? Sappiamo tutti cantare. Tutti sanno cantare. Canto canzoni sin dal primo singolo degli Oasis, quindi canto da molto tempo, ma non c’era bisogno di farlo finché Liam non voleva o non poteva cantare una canzone, allora la cantavo io. Ma quando ho scritto The Importance Of Being Idle ho pensato: “Wow!”. È allora che cantare ha iniziato a piacermi. Non fare il frontman. Ma ero fiducioso sul fatto di cantare dal vivo. Mi piace quell lato della cosa adesso. Credo sia un grande dono essere in grado di cantare. O piuttosto, dovrei dire, la sicurezza nel cantare. Tutti sanno cantare.


Sui suoi capelli, che ora hanno un aspetto migliore di quanto non lo avessero quando era negli Oasis.
Allora mi interessavano più  le droghe che i prodotti per i capelli. Non li tingo. Credo che ingrigirò con grazia. Alla fine diventerò una volpe d’argento. Non c’è cosa peggiore che … sono stato in band con uomini che stavano con lo strofinaccio, tu andavi a cena fuori, facevi: “Venite?” e loro: “No, devo mandare delle email” e l’indomani avevano un diverso colore di capelli. Be’, è lo stesso colore, ma ora sembra molto marrone. “Sicuro, non era quel colore?”. Ho questo dono. Viene dalla parte di mia madre. Loro hanno tutti capelli fantastici. Mio padre era fottutamente pelato.

Sarai qui a Singapore domani 23 settembre per suonare nello show fuori pista della gara notturna di Formula 1. Farai in tempo a guardare la prossima partita del Manchester?
Appena scenderò dal palco andrò direttamente a vedere la partita e poi guarderò questa cosa del Gran Premio.


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