lunedì 9 dicembre 2013

Intervista speciale: Noel Gallagher dice la sua su Lady Gaga, Miley Cyrus, Arcade Fire, Arctic M., David Bowie e Kanye West


A Noel Gallagher il 2013 non è piaciuto molto. “Ho avuto un cazzo di anno di merda”, dice il chitarrista e autore, ex Oasis, quando Rolling Stone lo raggiunge telefonicamente. “Non ho fatto altro che stare a casa a trasformarmi in un fottuto ipocondriaco. Un anno di merda di cane! Non vedo l’ora che finisca”.

Sì, è stato un anno silenzioso per Gallagher, se una cosa così si può dire di una persona come lui (i suoi ultimi show risalgono alla primavera, compreso quello di cui molto si parlò per il Teenage Cancer Trust con Damon Albarn e Graham Coxon dei “nemici” Blur).

Ciononostante il tipo è pieno dei consueti commenti taglienti su quello che hanno fatto altri colleghi del mondo musicale nei passati dodici mesi. Di seguito potete leggere i pensieri senza filtri di Gallagher su Kanye West, gli Arcade Fire, Lady Gaga, Miley Cyrus, David Bowie e altri ancora – con in più un aggiornamento sul progetto solista Noel Gallagher’s High Flying Birds. “Non penso che mi prenderò mai più una pausa così lunga”, anticipa Gallagher. “Non vedo l’ora di tornare a lavorare”.

Pensi che il 2013 sia stato un buon anno per la musica, tutto sommato?

È stato ok. Ci sono delle canzoni che ci si sono stampate in testa, di sicuro. Penso che qualunque anno in cui esca un disco di David Bowie debba essere ricordato come un grande anno, no?

Quindi il disco di Bowie è stato all’altezza delle tue aspettative?
Al momento dell’uscita, e lo credo anche adesso, ho pensato che fosse un cazzo di capolavoro. Lo amo. Nessuno dovrebbe essere così fottutamente bravo a questo punto della propria carriera. 

Tipo?

Beh, non voglio fare nomi! Sappiamo chi sono. Ma pensa a una canzone come Valentine’s Day. È incredibile, mostruosa. Ci sono almeno tre canzoni dentro, e ogni volta che l’ascolti le riconosci, prendi la chitarra e pensi “Maledetto bastardo! Perché non ci ho pensato prima io?”. Penso che sia fra il materiale migliore che ha composto. Gli darei un bel 10. Anzi, un 11 se potessi.

Hai potuto parlare con Bowie quest’anno? 

Io? [Ride] Io che parlo con David Bowie? Cazzo, no. L’ho incontrato un paio di volte nel corso degli anni. Ma perché mi dovrebbe capitare l’occasione di parlare con David Bowie? Che faccio, gli faccio uno squillo? Non penso che stia più in Inghilterra. Ma appena dovesse atterrare in Inghilterra penso che lo prenderebbero e lo rinchiuderebbero nella Torre di Londra e lo lascerebbero uscire solo se promettesse di fare un concerto. Quindi non penso che tornerà mai più qui.

Cos’altro ti è piaciuto quest’anno?

Metà del disco degli Arctic Monkeys è veramente ottimo. Sai l’altra metà? L’ascolti e dici “Eh, vabbé” – ma una metà è fottutamente buona. Poi, per la prima volta nella mia vita, ho ascoltato un disco di Kanye West.

Ah sì? E che ne hai pensato?

Non sono davvero un suo fan, niente del genere. E non mi piace quella forma di hip-hop moderno, in qualunque modo tu voglia definire quello che lui fa. Ma un amico mi ha detto di guardarmi un’intervista che aveva rilasciato a Zane Lowe della BBC e così ho fatto, e ho pensato che fosse stata una delle migliori interviste che avessi mai visto. L’ho amata, cazzo! Specie quando dice quella cosa sui pantaloni di pelle per fare jogging, come se li avesse inventati lui.
Qualche tempo dopo sono capitato a una festa e qualcuno ha messo Black Skinhead. Non sapevo di chi fosse – come ti dicevo, non seguo quel genere di robaccia. Ho chiesto “Ma che cazzo è?”, e mi dicono che è dal suo nuovo album. L’ho comprato, ed è fantastico. In particolar modo quella canzone. È fuori di testa, hai capito come? Ha un qualcosa di lo-fi, di punk. Fantastica. E sai qual è un disco incredibile? Hai sentito quello dei Disclosure?

Sì, è un buon disco.

È fottutamente grandioso! Sono andato a Glastonbury quest’anno. Era la settima volta che andavo, ed è stata la migliore. Ho visto i Disclosure nella dance tent, e ho pensato che fossero davvero fottutamente incredibili. Amo quel disco. Ha un che della vecchia acid house, ed è uno stile che mi piace tremendamente, cazzo.
E poi che altro? Ci sono singoli alla radio inglese ma non so i loro cazzo di titoli. Non ne ho proprio idea. Ascolto la radio quando preparo i bambini per la scuola. Ma che cazzo ne so di come si chiamano.
Un sacco di roba però è urban/soul/r’n’b. Non c’è molta musica “chitarrosa” suonata alla radio pubblica inglese, a ogni modo. Detto questo tante delle cose che ascolto sono molto buone. Per lo più! Se vuoi te le posso cantare, ma non saprei dirti di chi sono. [Ride]

Perché pensi che non ci siano abbastanza band rock che si fanno conoscere? 

No, non penso che manchino le band. Non penso che la musica rock stia meglio o peggio come salute. C’è solo una mancanza di esposizione di quelle band. Ormai le cose che tirano sono l’urban pop, quelle canzoncine tutte luccicanti. Per dire, quando andavo alla grande negli anni Novanta il rock era la cosa principale che andava di moda in Gran Bretagna, in Inghilterra.

Senti, ma parliamo di qualcuno degli altri album famosi di quest’anno. Che ne hai pensato di quello dei Daft Punk?

Beh, non è un disco che ho ascoltato. Non mi interessa.
La mia band preferita quest’anno a Glastonbury, quando ci sono andato, non sono stati i Rolling Stones, anche se sono stati grandi, non sono stati gli Arctic Monkeys, che pure sono stati bravi, né i Disclosure – bravi anche loro. Sono stati gli Chic. Loro sono stati superiori. Una roba fuori dal mondo. Sfortunatamente Nile Rodgers non ha suonato Get Lucky. Che traccia incredibile.

Che ne pensi di Blurred Lines di Robin Thicke? 

Mi è indifferente. Alla radio è gradevole. Dopo il quinto milione di volte che la passano però diventa odiosa. Secondo me lui sparirà. Tipo one-hit wonder. Come il tipo che ha fatto Gangnam Style – a breve non ne sentiremo più parlare.

E Miley Cyrus? Sei un suo fan?

Penso che in questo settore sfortunatamente ci sia una moda in corso, al momento, con queste ragazzine che cercano disperatamente di essere scandalose o cercano altrettanto disperatamente di – fra virgolette – “far partire una discussione” su argomenti del cazzo. Attirano l’attenzione su queste cose perché, in tutta onestà, non sono molto brave. Mi capisci? In Inghilterra è un fenomeno che riappare regolarmente, ora ce l’avete negli Stati Uniti. Mi dispiace per queste ragazzine. Penso “Ok, ho capito, non fare un video provocante, scrivi piuttosto una bella canzone. Ti darà più potere, no?”. L’ho vista da poco in tv, Miley Ray Cyrus, e intanto pensavo “Ma che cazzo sta facendo?”. Non so. È un peccato, davvero, perché riporta indietro di cinque anni tutte le altre interpreti femminili. Per dire, Adele o Emeli Sandé – per me quella è musica per nonnette, ma almeno ha un po’ di credibilità.
È proprio imbarazzante. Siate brave, non siate scandalose. Chiunque può essere un provocatore! Potrei io stesso andare in redazione di Rolling Stone e cagare su un uovo bollito, no? E la gente reagirebbe dicendo “Ah, ma cazzo, ma è una cosa mai vista, che scandalo!”. Ma sarebbe una cosa buona? Ben fatta? No, perché di base è solo cacca fatta su un uovo. Ed è tutto quello che è. Se venissi in redazione da voi e vi suonassi una canzone bellissima che ho appena composto, non sarebbe meglio?

Penso che sarebbe l’opzione migliore per tutti, sì. 

Già. Quindi capisci che mi sento male per queste ragazzine. Per parafrasare il duetto Aretha Franklin/Annie Lennox, “sisters are NOT doing it for themselves”.

Che pensi di Lady Gaga? 

Lady Gaga per me si esaurisce col suo primo album, perché mia figlia e mia moglie lo adoravano. Poi da allora è sparita. Cosa implica questo? Secondo me la dice lunga. Lei è un’altra di quelle ragazze. In effetti mi sa che sta cagando sopra un uovo proprio in questo momento. E qualcuno surgelerà quella cacca e la chiamerà arte.

Hai sentito il disco degli Arcade Fire?

No. Ma chiunque torni dopo una pausa con un doppio album penso che debba sfilare la testa dal proprio buco del culo. Non sono più gli anni Settanta, ok? Andate a chiedere a Billy Corgan che opinione ha adesso sugli album doppi. Chi è, nel 2013, che ha il cazzo di tempo di ascoltare un solo disco per 45 minuti? E allora quanto sono arroganti queste persone che pensano che tu abbia un’ora e mezza da dedicare al loro?

Hai visto che hanno chiesto ai fan di vestirsi eleganti ai concerti [Salvo poi specificare che non era assolutamente obbligatorio]?

[Sospira] Beh, ma che senso ha? Te lo dico io: distrarre dalla merda in stile disco music che esce dagli altoparlanti. Perché nel frattempo tutti saranno vestiti come uno dei tre moschettieri, solo sotto acido. “Com’era il concerto?” “Non lo so, tutti erano vestiti come un orsacchiotto degli anni Settanta”. “Sì, ma com’era il concerto?”. “Ah, amico, che ne so, non ne ho idea. Io ero vestito da disco volante”. “Sì, ma com’era il concerto?” “Che cazzo ne so.Però ho visto due vestiti come Cheech e Chong”. Ecco, una cosa così non fa per me.

Ok, forse basta così. Hai detto prima che stai lavorando a delle canzoni nuove, sì? Come sta andando?
Alla grande. Forse è l’unica cosa che salva un po’ questo 2013. Ho scritto davvero tanto materiale. Ma a parte questo: è stato un anno di merda.

Pensi che ci sarà un tuo nuovo disco l’anno prossimo?
No. Non ho ancora iniziato a registrare, quindi a parte aspettare che quest’anno finisca l’intenzione è di passare la maggior parte del prossimo in studio. Spero di registrare una parte del disco a New York, perché non l’ho mai fatto prima, e magari spero di imbattermi in David Bowie, e attirarlo in studio con me, vestito da elfo, per fare un po’ il mimo mentre faccio una traccia acustica.

Lo sai, sì, che Bowie ha fatto i cori per una delle canzoni nuove degli Arcade Fire?
Oh, questo non va bene. Peccato.

Il tuo nuovo materiale uscirà ancora a nome High Flying Birds?

Non so se è un nome che continuerò a usare oppure no. Probabilmente sì, è così bello, cazzo! Magari dovrei cambiare la parte col mio nome – da Noel Gallagher a “Paul McCartney’s High Flying Birds”, e vedere se così vendo più biglietti in America. [Ride]

Intervista a Rolling Stone, dicembre 2013- READ IN ENGLISH HERE

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