lunedì 16 settembre 2019

Liam Gallagher a Vanity Fair: "Noel è malevolo, è il mio primo fan ma non lo ammette. Non piango più: non puoi amare chi non ricambia"

Liam Gallagher: "Noel, smettila di rosicare"

Il duello tra i fratelli non è mai finito. Accusato di molestare le donne, Liam Gallagher risponde rivelando qualcosa di Noel che ancora non sapevamo. E ribadisce che lui le donne le ama parecchio: tanto che sta per sposarne una terza

Con lo sguardo quasi nascosto da un cappellino da pescatore a righe bianche e rosse, le spalle abbandonate morbidamente in avanti e una T-shirt aderente che mal cela un accenno di pancetta, Liam Gallagher tutto ricorda fuorché il rocker iroso, ribelle – anche un po’ folle, si diceva – a cui la storia della musica ci ha abituati.

Per anni, lui e suo fratello Noel, anime degli Oasis, hanno alternato la feccia e la poesia: hanno scritto e interpretato alcune delle canzoni più belle di fine millennio (Wonderwall, tra le altre) e disertato concerti perché troppo ubriachi o drogati.

Partiti da Manchester, hanno scalato le classifiche mondiali senza smettere di insultarsi. Hanno fatto sognare un’intera generazione, eppure non sono mai stati felici: in guerra perenne, contro se stessi e tra di loro. Sono arrivati persino a distruggere le proprie chitarre in una lite furibonda che, nel 2009, ha chiuso la partita. Fine degli Oasis, ma non del conflitto. Il duello si è semplicemente trasferito altrove: principalmente sui social network, dove, di tanto in tanto, assistiamo ancora a colpi e contraccolpi. Sempre bassi.
Di tutto questo, però, nell’uomo che abbiamo di fronte non c’è traccia. Il furore è sparito dagli occhi liquidi, il tono della voce si è abbassato, persino le parolacce si sono rarefatte. Al loro posto, molte dichiarazioni da santone, stile: «L’importante è dare e ricevere amore». In quasi 47 anni (li compie il 21 settembre), Liam di amore ne ha dato parecchio. Ad (almeno) quattro donne, da cui ha avuto altrettanti figli: Lennon, 20 anni, nato dal primo matrimonio, Gene, 18, dal secondo. Poi c’è Molly, 21 anni, che ha riconosciuto da poco. E Gemma, sei, che deve ancora riconoscere.
Ma anche in campo affettivo, il frontman sembra aver trovato la stabilità: merito di Debbie Gwyther, sua manager, compagna da sei anni e, vocifera il quotidiano inglese The Sun, futura moglie nel 2020. La donna di cui dice: «È entrata nella mia vita e l’ha resa migliore».

L’ha costretta a rigare dritto?

«Drittissimo: bevo molto meno, vado a letto alle 10, mi sveglio alle 5, corro un’ora al giorno. Sono più felice».

Un pro o un contro per la creazione artistica?

«Un pro! Why Me? Why Not., il mio secondo album da solista, in uscita in questi giorni, è musicalmente superiore al precedente. Quando stai bene fai canzoni più belle».

Tanti anni fa ha dichiarato l’opposto: sosteneva che l’aver subito abusi da parte di suo padre avesse fatto di lei un artista migliore.

«Forse intendevo una persona migliore, più forte. E poi, per la precisione, mio padre non mi ha mai sfiorato. Ubriaco picchiava mia madre, davanti a noi. Credo sia altrettanto terribile: ti fa sentire impotente».

Si è mai confrontato con qualcuno?
 
«Con me stesso, tutti i giorni. È molto più economico che andare dall’analista».

Parla come uno che deve stare attento ai soldi.

«L’abitudine. Vengo da una famiglia in cui i maglioni non si compravano: li faceva mia mamma a maglia. Ero l’unico in tutte le elementari».

Si sentiva diverso per questo?

«No: ero comunque tra i più popolari. Mia madre era cuoca alla mensa della scuola, quindi avevo sempre degli snack gratis da condividere con gli amici. In più ero un gran figo».

Figo perché brillante o perché bello?

«Brillante non direi. Non ero interessato a niente. Non vedevo l’ora che finissero le lezioni per giocare a calcio».

Da genitore, ora, ci tiene che i suoi figli studino?

«Sono felice se loro sono felici. Lennon fa il modello e suona la chitarra. Gene è batterista: è lui ai bongo di One of Us, traccia di Why Me? Why Not. E Molly è molto intelligente: va all’università, studia diritti umani… mi pare».

La canzone del suo ultimo album intitolata Now That I’ve Found You, ora che ti ho trovata, è dedicata a lei?

«Sì».

Che cosa ha provato la prima volta che l’ha vista?

«Un misto di tristezza per aver perso la sua infanzia e gioia per gli anni che ci aspettano insieme».

Va d’accordo con Lennon e Gene?

«Molto. Anche con Debbie: sono diventate amiche, escono insieme, vanno in discoteca…».

Lei non ha mai fatto mistero di aver abusato di droghe in passato. Ha paura che i suoi figli la prendano a modello?

«Sarei un pazzo se pensassi che non le proveranno mai. Spero solo che non diventino dipendenti».

Se i due maschi si mettessero a litigare come lei e Noel?

«Soffrirei, come mia madre ha sofferto. Ma la vita è così: bisogna prenderla come viene».

C’è chi pensa, invece, che «volere è potere».

«Io no. Ho provato a fare pace con Noel molte volte. Mi ha sempre respinto».

Forse, in fondo, non lo desiderava davvero.

«Mi sono fatto un’altra idea: sarebbe strano se smettessimo di litigare. È da lì che traiamo la nostra forza, la nostra energia: dal perpetuo duello».

Di cui l’ultima stoccata risale a quest’estate. Sua cognata l’ha presa in giro su Instagram, lei ha mandato un Whats-App a sua nipote dicendo: «Di’ alla tua matrigna di stare attenta». Noel ha risposto pubblicamente su Twitter additandola come uno che intimidisce e maltratta le donne.

«Ha preso una conversazione privata e l’ha resa pubblica, ingigantendo tutto. Ma sono contento che l’abbia fatto: la gente comincia a capire chi è veramente. All’inizio, tutti pensavano fossi io il pazzo. Pensavano fosse colpa mia se gli Oasis si erano sciolti».

Invece?
Liam al Peaky Blinders Festival di Birmingham il 14 sett.

«Noel ha combinato un casino perché ambiva a una carriera da solista. Avrebbe potuto dire: preferisco suonare per conto mio. Saremmo stati tutti d’accordo. E senza rancori. Invece è stato malevolo. Come lo è tuttora».

Invidia?

«Non lo so. Forse ha paura che nessuno vada ai suoi concerti, mentre i miei sono pieni».

Però c’è anche gente che sostiene il contrario. Dicono che lei crea ogni nuovo brano pensando: piacerà a mio fratello?

«Non è vero: io so già che gli piacerà. Noel è il mio primo fan. Solo che fatica ad ammetterlo».

Stima reciproca?

«Assolutamente. Lui è un grande cantautore».

E allora perché non riprovarci?

«Impossibile. Non avremmo mai dovuto dividerci. Però è successo. Ed è passato tanto tempo. Dieci anni. Non ci sarà mai un ritorno degli Oasis. Ma non piango più. Non puoi amare per sempre qualcuno che non ricambia il tuo amore».

Intervista di Nina Verdelli

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