sabato 14 settembre 2019

Liam Gallagher: "Avrei voluto comporre insieme a Noel. Oggi lui si crede i Pink Floyd, ma è i Lighthouse Family. Di cosa mi pento? Di aver distrutto famiglie"

Un decennio dopo lo scioglimento degli Oasis, Liam è finalmente pronto a smettere di guardare indietro con rabbia.

Nel più grande hotel di Helsinki, zeppo di pezzi di antiquariato, Liam sta facendo il giro dei tavolini da caffè. Le sue braccia frusciano come quelle di un nuotatore, la bocca è aperta come il muso di un pesce. Commettiamo l'errore di chiedergli se sia già stato nella capitale finlandese. Liam salta in piedi.

"La cosa bella di pippare negli anni '90 è che non mi ricordo nulla", dice. "Sono come un pesce rosso, nuotando faccio dei giri e penso: 'Porca troia, questo posto è grandioso!'. Poi qualcuno mi dice: 'Sei già stato qui dieci volte' ...". Si risiede sul divano, raggiante. "Pippa la droga, amico, e ogni giorno è un giorno nuovo di zecca".

Liam prepara il terreno per la pubblicazione, ormai imminente, del proprio secondo album da solista, cui seguirà un tour europeo malgrado l'artrite ai fianchi, per curare la quale il cantante sta assumendo olio di canapa bio, oltre a tè al gelsomino senza latte.

"È proprio bello tornare a fare musica e uscire di casa", dice Gallagher, accento mancuniano più pronunciato che mai, saltando di nuovo dal divano e facendo un altro giro della stanza. "È una vita eccezionale questa: vado in città, dò un'occhiata al pubblico, prendo un drink, faccio il concerto e poi me ne vado a fare in culo. Sono bravo a fare la rock 'n' roll star, mentre 'sta cosa è sprecata su tutti quei coglioni là fuori".

Dopo lo scandalo della figlia segreta (che oggi ha quasi 7 anni) avuta da una relazione extraconiugale con la giornalista statunitense Liza Ghorbani nel dicembre 2012, scoppiato nel 2013, il successivo divorzio dalla moglie Nicole Appleton, ex cantante delle All Saints, e lo scioglimento dei Beady Eye, nell'ottobre del 2014, per il Liam il futuro sembrava tutt'altro che roseo. I segnali non erano favorevoli ad un 'secondo ritorno' dell'ex frontman degli Oasis.

"Per niente, perché avevo solo due brani".

Hai preso in considerazione l'idea di smettere con la musica dopo i Beady Eye?

"Oh, sì, assolutamente sì. Be', smettere no, ma ho pensato: 'Ho bisogno di andarmene via ed escogitare uno scaltro piano da Signore del Male. Non vedevo i miei figli e quello che mi sarebbe rimasto dopo il divorzio non sarebbe stato tanto, circa un milione di sterline. Non mi sto lamentando di essere povero, ma a Londra con quei soldi non ottieni molto".

Ha preso in esame l'idea di trasferirsi in Spagna, lavorare su di sé, sulla propria abbronzatura e sulle sue nascenti capacità di autore, ma la sua nuova fidanzata e co-manager Debbie Gwyther, ex manager dei Beady Eye, ha detto che non era proprio interessata a lasciare il Regno Unito. Così sono rimasti a Londra. Con il supporto di Debbie, Liam ha trovato nuovi co-manager, nuovi collaboratori nella scrittura dei brani e, alla fine, un nuovo contratto discografico.

Il risultato, As You Were, uscito nell'ottobre del 2017, è stato un debutto da solista, sospinto da un paio di singoli oasisiani e molta buona volontà, è entrato nelle chart al primo posto, vendendo 103mila copie nella prima settimana. Gallagher era tornato: suonava in luoghi grandi, attraeva nuovi fan e si sentiva abbastanza bene con se stesso da cercare una riconciliazione con la figlia a lungo estranea.

"Mi pento di non averla vista fino ad ora, 20 anni sono tanti", ammette, con inconsueta delicatezza. "Per lei dev'essere stato terribile".

Dato che l'ho messo in modalità confessionale, provo a chiedergli se c'è qualcos'altro di cui si pente. "Un po' di cose", risponde annuendo. "Non penso di aver fatto cose terribili e non mi pento di niente che abbia detto, perché all'epoca l'avrò pensata così. Ma mi pento un po' di aver fatto il coglione con le mie compagne e di aver distrutto famiglie e del fatto che i miei figli abbiano dovuto attraversare tutte quelle stronzate che hanno letto sui giornali".

Ora si considera genitore di Molly, 21 anni, Lennon, 20, e Gene, 18, e risponde andando dritto al punto. "Grandioso. Penso di essere bravissimo", dice. Si ferma, poi aggiunge: "Oltre al fatto che a loro probabilmente ho fottuto un po' la vita all'inizio!". In ogni caso, ammette, "sono piuttosto schietto". Mi sorprende proprio la stessa sincerità con cui risponde a domande sul suo animale preferito ("il delfino!"), sulla sua droga preferita ("tutte!") o sulla Brexit ("alla brava gente dovrebbero consentire di muoversi liberamente dove vuole"). Non ci sono debolezze nascoste in Liam Gallagher.

Il suo approccio al ruolo di genitore è questo: "Non essere troppo severi né troppo molli. Te lo dico io: se lo fossi, i miei figli non vorrebbero uscire con me. E invece mi chiedono costantemente di uscire insieme".

Meno semplice è il rapporto con il fratello Noel: gli insulti tra i due, a colpi di interviste e tweet, proseguono. In una recente intervista, lanciando il suo nuovo EP dal sapore dance psichedelico, il chitarrista, che nel 2009 ha messo fine alla storia degli Oasis con il proprio abbandono, ha bollato la carriera da solista di Liam come "musica non sofisticata per persone non sofisticate. Fatta da un uomo non sofisticato".

Quando glielo riferisco, Liam quasi sputa il tè al gelsomino.

"Cosa? Perché non prevede una drum machine? Comunque non la voglio. Sassofoni, sesso-foni o cos'altro, una ragazza che suona le forbici, fanculo, amico. Nella sua testona stupida, Noel pensa di essere i Pink Floyd, ma realisticamente è gli M People. E dicendo questo si fa un danno agli M People. È i Lighthouse Family!".

Noel si è anche espresso sulla notizia, uscita oltre un anno fa, della presunta aggressione di Liam a Debbie dopo un dissidio causato da qualche bicchiere di troppo. La storia è stata smentita sul nascere da Liam e da Debbie in persona.

"Non ho mai alzato mano su una donna in vita mia", spiega Gallagher. "Io e Debbie abbiamo fatto un po' di ding dong, ma niente di ciò che è stato scritto. Non è da me, amico. I miei figli non uscirebbero con me se fossi quel tipo di persona".

E le accuse di Noel sui messaggi vocali minatori mandati a Sara MacDonald, moglie di Noel, e alla primogenita di Noel, Anais? È vero?

"È vero il cazzo! Non ho il suo numero e comunque non le telefonerei. Poi insiste con questa storia che io sto provando a riscrivere la storia e sto facendo finta di fare il buon padre di famiglia. Può darsi che abbia mandato in vacca un paio di relazioni, ma so essere un ottimo padre per i miei figli senza dover avere una relazione con le loro madri". 

Per cercare di recuperare un minimo di armonia tra fratelli, provo a leggere una vecchia citazione di Noel su Songbird, un brano che Liam scrisse per gli Oasis. "Songbird mi ha lasciato a bocca aperta ...", ma Liam mi interrompe subito.

"Tra molti anni forse arriverà un momento in cui potremo scrivere insieme una canzone, ma non siamo mai arrivati a quel punto".

"Penso che forse sia quella la cosa seria. Volevo che fossero Gallagher-Gallagher a scrivere musica. Ovviamente lui è su un altro livello, ma io penso che volessi questo da quella band. Gallagher-Gallagher. Penso che avrebbe potuto essere ...". Si interrompe tristemente.

Gli chiedo se il loro rapporto potrà mai essere riparato e la sua parlantina riprende a pieni giri.

"No. Si fotta lui. Si fotta il fatto di riparare. Sono piutosto felice di fare questo ora, perché non devo vedere quel coglioncino triste con il suo piccolo Simon Cowell con il tacchi cubani che gli dà un grattacielo di differenza in altezza". 

Oggi ad Helsinki Liam sale sul palco dopo la performance dei Franz Ferdinand. La folla lo acclama: "Liam! Liam! Liam!". Come pensa che la gente lo ricorderà?
"Non me ne fotte un cazzo di quello che pensani, perché sarò morto", è la sua allegra replica. "Ma se non riceverò recensioni entusiastiche tornerò. Ci sarà merda che svolazzerà dappertutto. Se per la mia lapide non prenderò dieci e lode, la gente sarà stregata da me.  E sarò un fantasma proprio coglione".

traduzione di oasisnotizie

Source: The Telegraph - via Live4ever

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