martedì 4 novembre 2014

Noel Gallagher punge gli adolescenti di oggi, Ferguson e i Kaiser Chiefs e svela: "Mio figlio è matto per gli U2"

Qualche giorno fa Noel Gallagher è stato ospite di The Breakfast Show with Ian Dempsey, in onda sulla radio dublinese Today FM (AUDIO ALLA FINE DEL POST). Molto interessanti alcune dichiarazioni che il musicista ha rilasciato a proposito dell’evoluzione del mercato musicale e alcune, immancabili, stilettate a personaggi della musica e dello sport quali Kaiser Chiefs, David Moyes e Alex Ferguson.

All’inizio l’ex Oasis ha parlato di com’è stato autoprodurre  il suo album.

“Non è una delle cose che preferisco”, ha commentato. “Penso che il risultato sia grandioso e mi sono goduto il processo di creazione dell’album, ma essere a capo di tutto l’ho trovato difficile”.

Non sono mancate le frecciate lanciate al mestiere di produttore di un album e al modo in cui molti lo interpretano. “I produttori sai cosa fanno? Mi scocciano, si sentono delle rock star e non fanno molto, se non succhiare l’energia all’artista. Si siedono lì, ti spillano un quarto di milione di euro, dicono di essere stati l’oro l’ispirazione alla base della maggior parte delle canzoni, poi alla fine litigano sui diritti d'autore, ti querelano e ti mangiano vivo. Io invece come produttore faccio il minimo per far funzionare le cose”.

“Mio figlio Donovan (7 anni, ndr) al momento è in fissa con il nuovo album degli U2 Songs of Innocence”, ha poi rivelato Noel. “Se gliel’ho comprato io? No, l’ha scaricato direttamente nella sua coscienza gratuitamente …”, ha scherzato Noel, canzonando così la moda di regalare gratuitamente i dischi su iTunes, come hanno fatto gli U2.

“Ama questo disco. Lo puoi cogliere lì con le cuffie che canta The Troubles, la sua canzone preferita. È diventato un grande fan degli U2”. E il suo giudizio sull’ultimo lavoro di Bono e soci? “Ho avuto la fortuna di essere in studio con loro quando lo registravano, quindi l’ho sentito proprio da vicino. Lo amo, penso sia uno dei loro album migliori. C’è una canzone, The Crystal Ballroom (contenuta nella versione deluxe dell’album, ndr), che è meglio di qualunque altra cosa ci sia nell’album. È fantastica e penso che questo album contenga almeno 5 o 6 pezzi che sono alla pari con le cose migliori che hanno fatto”.

Molti bambini oggigiorno pensano che la musica sia tutta gratuita, osserva Dempsey. “Penso sia una metafora della giovinezza in generale. I giovani vogliono tutto gratuitamente”, dice Noel.

“Se il mio disco 100.000 sterline per essere fatto io non lo regalo gratuitamente, non sono un idiota. Mi affascina, però, che gli adolescenti di oggi siano pronti ad entrare in un bar e spendere 10 sterline per due caffè che durano 45 minuti e si sentono offesi fisicamente se con un deca devono comprare un disco che dura una vita intera e che tra l’altro cambia loro la vita”.

Capitolo cover. Come vede Noel le cover dei suoi pezzi? “Leona Lewis l’ha già fatto con Stop Crying Your Heart Out. Ognuno è libero di coverizzare qualsiasi pezzo, purché non cambi le parole del testo. Se copiano nota per nota la canzone senza cambiarne gli arrangiamenti allora non devono chiedermi il permesso di farlo. Se vogliono farne una versione jazz devono chiedermi il permesso”.

“Se, come ipotizzi tu, Simon Cowell vuole prendere una mia canzone e farla cantare a X Factor per farne una hit natalizia da primo posto, faccia pure, io non lo ostacolerò. Vorrà dire che il prossimo hotel in cui soggiornerò avrà una stella in più … ”.

Argomento videoclip musicali. Com’è noto, non sono la cosa che Noel preferisce fare.

“Odio fare i video. Ne ho fatto uno la settimana scorsa e ho odiato ogni singolo secondo della sessione. Mi dispiace per i registi, perché è la loro cosa e lo fanno con il cuore, ma io a loro lo dico che io non sono mica entrato nel mondo della musica per figurare in un video, non sono mica come i Kaiser Chiefs, capisci?”.

“Certa gente quando vede la telecamera puntata su di sé prende vita. Bono, per esempio, è un performer nato, ma io quando vedo una telecamera puntata verso di me mi ritraggo e penso che non è quello ciò per cui sono entrato nel mondo della musica. Provo sempre a fare del mio meglio, ma quando mi viene chiesto di commentare i vecchi video non lo faccio, non li rivedo mai i video che ho fatto vent’anni fa. Mi chiedo come abbia potuto far uscire dei video simili e mi chiedo chi sia quel tizio che si vede in quei video … Li trovo uno spreco di tempo e denaro, ma bisogna ancora farli, non so perché”.

Sulla sua partecipazione a Celebrity Gogglebox con Naomi Campbell e Kate Moss (VIDEO QUI). “È stato uno spasso parteciparvi, anche se gli autori sono molto esigenti su quello che vogliono che si dica in trasmissione … però se mi chiedono se ogni venerdì voglia spassarmela standomene lì a mangiare patatine seduto sul divano con Naomi e Kate, perché no?”.

Riguardo al nuovo album, Noel ha spiegato cosa c’è dietro il pezzo Lock All The Doors. “Sì, è vero, ci ho messo 23 anni a finire questa canzone. La composi ancor prima di firmare un contratto discografico. Aveva un ritornello eccezionale e il verso originario era grandioso. Quando feci quel pezzo, Setting Sun, con i Chemical Brothers, usai il verso di Lock All The Doors per Setting Sun. Così pensai che un domani per finire Lock All The Doors avrei dovuto solo scrivere un altro verso, dato che avrei mantenuto il ritornello. Ogni volta che mi mettevo a scrivere un verso, però, non riuscivo a farlo andar bene con il ritornello. Poi circa un anno fa uscivo dai grandi magazzini Tesco vicino a dove abito e vicino al punto vendita degli stivali un’ispirazione mi ha colpito dal cielo e ho composto il verso. Non ci stavo nemmeno pensando. Anche Let There Be Love impiegai 8 anni per ultimarla. Se hai un ritornello fantastico, cerchi di mantenerlo, tieni duro perché pensi che sarà una canzone grandiosa per i fan”.

Altra frecciata agli U2. “Le canzoni più sono memorabili più ti vengono sul momento. Come l’album degli U2 su iTunes, è comparso lì così …”. Poi Noel aggiunge: “In realtà ci sono anche pezzi che richiedono un periodo di tempo per essere composti, ma sono ugualmente belli. Non c’è una regola precisa per ciò che fai. Una regola più o meno generale è che se un pezzo per essere scritto richiede meno tempo allora è memorabile. Pezzi come Live Forever, Wonderwall sono stati composti istantaneamente e due o tre di questo nuovo album sono letteralmente piovuti dal fottuto cielo. Dipende”.

Finale dedicato all’odiato Manchester United. Come ha vissuto Noel l’annata disgraziata dei cugini sotto la gestione Moyes e questo inizio non esaltante dell’era Van Gaal? “È poesia”, commenta soddisfatto il cantautore. “Dopo che il Man City ha vinto il titolo, il  settimo posto con quel Moyes è stato la ciliegina sulla torta. Peccato che l’abbiano esonerato. E quando ho visto in faccia Van Gaal ho pensato: ‘Dio buono, questo somiglia ad una delle mie zie!’. Non credo che con lui andrà meglio”.

“Se ho letto il libro di Roy Keane? I libri scritti dai calciatori non li leggo, perché essenzialmente raccontano tutti la stessa storia, ma ho letto alcuni estratti del suo libro. Mi è piaciuto quando ha stroncato Ferguson, che è una delle persone più odiose in cui io mi sia mai imbattuto. Ma Roy Keane lo adoro, anche se non l’ho mai incontrato. Non gli stringerei la mano, in caso dovesse darmi una testata … ma è un grande personaggio e spero che un giorno alleni lo United per portarlo … al supermarket”. oasisnotizie

ASCOLTA L'INTERVISTA DI IAN DEMPSEY A NOEL GALLAGHER



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