L'avvento di Internet, si sa, ha completamente rivoluzionato il mondo della musica, demolendo di fatto quanto era in piedi sino alla metà degli anni Novanta. La tecnologizzazione diffusa non è, però, che la punta dell'iceberg di un cambiamento più profondo, in cui sono coinvolte le scelte radiofoniche e la progressiva tendenza a non guardare più alle chart come "campo di battaglia" per proporre la propria musica.
L'ex Oasis Noel Gallagher ne ha parlato con Jim Gellatly su Xfm Radio Scotland (AUDIO ALLA FINE DEL POST). Abbiamo estrapolato da questa chiacchierata alcune dichiarazioni interessanti del musicista.
All'inizio Noel si è soffermato sullo stato attuale della musica. "Se chiedi a mia figlia di 14 anni per lei questo è il periodo migliore
di sempre", ha esordito. "Se lo chiedi a me, 47enne padre di tre figli, è odioso. Non
solo perché la musica che piace a me nella radio è relegata ai margini,
ma anche perché nei festival la guitar music è confinata nei palchi
secondari e nei tendoni".
"Tutti i grandi festival sono
orientati verso il pop", ha proseguito Noel, "quindi per me adesso la
musica è nel periodo peggiore di sempre, ma chi sono io per giudicare?
Nei miei giorni migliori, quando ero tra i 20 e i 30 anni, era fantastico
e tendi a rievocare quei tempi. Dipende, però, da chi è la persona a cui chiedi. Non è
giusto chiederlo a persone della mia età, bisogna chiederlo ad un
16enne. Di sicuro la musica che piace a me non è più la più prevalente
nelle chart, com'era prima, e questa è la cosa che mi secca più di ogni
altra".
"Il
mio vecchio campo di battaglia erano le chart", ha continuato. "Ogni
settimana, quando eravamo nella top 10 con noi c'erano Manic Street
Preachers, Pulp, Verve, Blur, Elastica, Ocean Colour Scene e per me era
meglio, capisci? E ora nella top 10 ogni settimana trovi featuring
qualcun altro featuring qualcun altro con la canzone prodotta da qualcun
altro che suona come le altre nove della top 10. Quindi non fa per me,
ma mia figlia ama questo".
Come
ascolta la musica oggi Noel Gallagher? "Ascolto roba grandiosa su
iTunes, il più grande negozio di dischi del mondo. Non leggo la stampa
musicale tanto quanto ero solito fare, quindi non sono al corrente ...
Gente che conosco e che fa parte di band parla e parla, ma è facile poi
andare a verificare su iTunes. Compro, però, molta nuova musica, sì".
Poi Noel ha lanciato strali anche al mondo della televisione, criticando programmi come Ballando con le stelle e Bake Off - Dolci in forno.
"Odio Strictly Come Dancing (in Italia noto come Ballando con le stelle, ndr)", ha detto l'ex Oasis. "Credo che sia una macchia per la società britannica. Se dipendesse da me, ne sospenderei le trasmissioni stasera. È un'insulsaggine. Sai cos'è che odio più di ogni altra cosa senza neanche mai averlo visto? The Great British Bake Off (la versione italiana si chiama Bake Off Italia - Dolci in forno, ndr)". A questo proposito Noel ha raccontato un aneddoto curioso.
"Io e mia moglie, Sara da Edimburgo, siamo tornati a casa un giovedì mattina dopo essere stati fuori tutta la notte. Abbiamo cercato di tornare a casa prima che i bambini andassero a scuola. Eravamo in un minitaxi, erano le 6 meno 10 e c'era il giornale radio. Fa: 'Vi diamo una notizia sensazionale'. E dicevano che il conduttore aveva gettato il soufflé di un concorrente nella pattumiera. E io guardavo Sara e facevo: 'Ecco di cosa il giornale radio delle 9 non parlava negli anni '80. Qeusta roba è notizia nazionale, cazzo?' ...".
"Poi l'indomani ci alziamo e scopriamo che in prima pagina sui giornali c'era la notizia di un tizio che lanciava un cazzo di impasto di qualcun altro nella pattumiera. In che paese viviamo? È incredibile. Sai quando vai a prendere i figli a scuola e vedi tutte le madri snob che si domandano l'un l'altra: 'Hai visto Bake Off?'. Fanculo ... ma seriamente ... il Grande Fanculo Britannico, di quello avreste bisogno!".
Noel
ha detto la sua anche sul Band Aid 30, supergruppo messo in piedi per
raccogliere fondi contro l'ebola 30 anni dopo il Band Aid, la superband
creata per scopi benefici nel 1984 da Bob Geldof e Midge Ure per
finanziare la lotta contro la fame in Etiopia. "Io proporrei a questi
artisti che si sono riuniti di fare una nuova canzone", ha commentato
Gallagher. "Lì ci sono Chris Martin, Bono, Rita Ora, tutta gente
fantastica. C'è abbastanza talento perché lo facciano. Di sicuro Do They
Know It's Christmas? è stata cantata e ricantata fino alla morte. Credo
che la gente rispetterebbe di più l'iniziativa se fosse una nuova
canzone, ma stanno provando a salvare la vita alle persone, quindi che
cosa si può dire? Non si può discutere su questo". oasisnotizie
ASCOLTA QUI L'INTERVISTA COMPLETA DI JIM GELLATLY A NOEL GALLAGHER
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