martedì 10 settembre 2013

Noel Gallagher: "L'Inghilterra passerà dai playoff per andare ai Mondiali, 50 milioni per Ozil sono troppi e all'Arsenal non serve"

Giovedì 5 settembre Noel Gallagher è intervenuto a Talksport, trasmissione in cui è ospite quasi fisso. Audio alla fine del post

All'ex Oasis sono stati fatti i complimenti per il premio ricevuto ai GQ Awards di due giorni prima e per il discorso di accettazione (vedi qui). "Non ricordo molto di quella giornata a essere onesti, avevo bevuto troppo ... Forse il premio lo metterò su eBay, come faccio con gli altri", ha detto Noel. 

Su Ozil, passato dal Real Madrid all'Arsenal per 50 milioni di euro, Noel ha detto: "Penso che il prezzo sia un po' esagerato per un calciatore che all'Arsenal non è che serva così tanto. È un grande giocatore e sarebbe ben accetto da una delle prime sei squadre del campionato, ma ... 50 milioni? E quanto verrà a costare con lo stipendio? L'Arsenal non aveva bisogno di un altro centrocamposta, aveva bisogno di un centravanti, di un difensore centrale e di un portiere. Lo vedremo giocare su Sky, ma non sono sicuro che fosse quello che serviva all'Arsenal. Ricordo che all'Emirates Stadium i tifosi dell'Arsenal facevano le suppliche perché la società lo comprasse, per loro è eccitante. Ne conosco alcuni e sono al settimo cielo".

Su Fellaini, nuovo acquisto del Manchester United: "È un buon giocatore, ma ho ragioni autorevoli per dire che non è un giocatore da Man United. A loro serviva un giocatore come Ozil, non un rubapalloni, perché loro la maggior parte delle partite le dominano".

"Per noi del City è stato un po' noioso, perché abbiamo guardato le altre comprare, quasi ci mancava il vecchio City. E poi abbiamo comprato De Michelis per sostituire Kompany (fuori sei mesi per infortunio, ndr) e anche lui si è infortunato e sarà fuori sei mesi. Secondo me non giocherà mai con noi, perché quando sarà recuperato anche Kompany avrà già recuperato. Lo cederemo".

Si è parlato anche del problema dei vivai delle squadre inglesi, che non riescono a garantire un futuro alla nazionale perché nelle loro file abbondano i ragazzini provenienti da altri paesi, specie sudamericani. "La possibilità di inserire nei vivai giovani stranieri, per esempio brasiliani, di farli crescere nell'arco di sei o sette anni è una cosa che alletta molto i proprietari di club, la possibilità di farli maturare sottraendoli a padri problematici e tatuaggi schifosi", ha spiegato Noel, che poi ha ribadito quanto affermato qualche settimana fa, cioè che la sua nazionale dovrà sudare per qualificarsi ai prossimi Mondiali: "Per come stanno andando queste qualificazioni ai Mondiali 2014, sarei molto sorpreso se l'Inghilterra non si qualificasse passando per i playoff".

"Non è un mistero che siano solo gli allenatori britannici quelli che prediligono i giocatori britannici, per esempio Ferguson ha fatto la sua parte, Moyes. Gli allenatori stranieri vengono da altre culture e magari hanno pregiudizi sui calciatori inglesi, per esempio ricordiamo Capello. Possiamo solo sperare che un giorno tutto si risolva".

Su Joe Hart, il portiere del Manchester City e della nazionale inglese, che non sta attraversando un grande periodo di forma: "Il portiere ha bisogno di sicurezza. Se i centrocampisti centrali o i difensori centrali fanno errori spesso poi la palla finisce in rete. Te lo dico io: se il City lo mettesse in vendita domattina ogni singolo club del mondo del calcio farebbe un'offerta. È controproducente dargli addosso al primo errore. I tifosi rispettosi e gli allenatori rispettosi gli ricorderebbero quanto è forte".

"Liverpool tra le prime quattro? Neanche io ci credo. Dovrà faticare per essere migliore e più continuo di Arsenal e Tottenham".




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