"Gli Oasis sono finiti. Se ve li siete persi allora sono cazzi vostri!"
Noel è sul punto di iniziare il tour negli States. Lo incontriamo e alla domanda "Come stai?" ci becchiamo subito una risposta sincera. "Vuoi una risposta onesta?", dice. "Sto completamente fottuto".
Il chitarrista ha trascorso le ultime 10 ore a cercare di comporre la scaletta perfetta. La regola numero uno è: metà canzoni sono del suo vecchio gruppo. "Sarebbe molto facile mettere insieme una scaletta fatta solo da canzoni degli Oasis, canzoni meno note e tutta quella roba lì. E sarebbe fantastica", spiega. "Ma, come dico sempre, non è un concerto degli Oasis. Gli Oasis sono finiti. Se ve li siete persi allora sono cazzi vostri!".
Sente la competizione con il fratello Liam, anche lui in tour al momento? "Immaginerei che se avesse un po' di cervello canterebbe molte canzoni degli Oasis, perché la sua musica attuale è orribile", dice. "Uno di noi è ancora intrappolato negli anni '90, si veste come un pescatore come se stesse andando in Norvegia alla ricerca di sardine. Fa musica non sofisticata per gente non sofisticata. Non è proprio roba che fa per me, quindi non ci può essere alcuna competizione".
Il 27 settembre uscirà This Is The Place, il nuovo EP di Noel comprendente cinque canzoni: la title track, A Dream Is All I Need To Get By, Evil Flower e due remix. L'8 agosto il musicista ha iniziato il suo tour nel Nord America a supporto degli Smashing Pumpkins a Camden, nel New Jersey, ma ha incontrato Billy Corgan, il frontman dei Pumpkins, solo qualche volta prima d'ora.
"Una volta eravamo in studio insieme a Los Angeles. Non ricordo molto a parte che penso che Billy avesse appena acquistato una nuova Ferrari e ne andava molto orgoglioso. Ricordo che stavo fumando una sigaretta, guardavo questa Ferrari e pensavo: 'Non mi piacciono le auto. È solo una cazzo di auto', capisci cosa intendo?' ...".
Noel non è certo il più grande fan dei Pumpkins, ma gli piacciono alcuni brani di Mellon Collie and the Infinite Sadness, album del 1995 della band. "Mi piacciono 1979 e Tonight, Tonight. Ricordo quando la suonarono agli MTV Awards negli anni '90 con tutta l'orchestra. Pensavo: 'Wow, porca troia! Questo è bello!'. È anche sollevato dal fatto che D’Arcy Wretzky, la bassista, non parteciperà al tour. ";Mettiamola così", dice Noel. "Se lei fosse un ragazzo, si sarebbe presa un calcio nei coglioni".
Noel è sul punto di iniziare il tour negli States. Lo incontriamo e alla domanda "Come stai?" ci becchiamo subito una risposta sincera. "Vuoi una risposta onesta?", dice. "Sto completamente fottuto".
Il chitarrista ha trascorso le ultime 10 ore a cercare di comporre la scaletta perfetta. La regola numero uno è: metà canzoni sono del suo vecchio gruppo. "Sarebbe molto facile mettere insieme una scaletta fatta solo da canzoni degli Oasis, canzoni meno note e tutta quella roba lì. E sarebbe fantastica", spiega. "Ma, come dico sempre, non è un concerto degli Oasis. Gli Oasis sono finiti. Se ve li siete persi allora sono cazzi vostri!".
Sente la competizione con il fratello Liam, anche lui in tour al momento? "Immaginerei che se avesse un po' di cervello canterebbe molte canzoni degli Oasis, perché la sua musica attuale è orribile", dice. "Uno di noi è ancora intrappolato negli anni '90, si veste come un pescatore come se stesse andando in Norvegia alla ricerca di sardine. Fa musica non sofisticata per gente non sofisticata. Non è proprio roba che fa per me, quindi non ci può essere alcuna competizione".
Il 27 settembre uscirà This Is The Place, il nuovo EP di Noel comprendente cinque canzoni: la title track, A Dream Is All I Need To Get By, Evil Flower e due remix. L'8 agosto il musicista ha iniziato il suo tour nel Nord America a supporto degli Smashing Pumpkins a Camden, nel New Jersey, ma ha incontrato Billy Corgan, il frontman dei Pumpkins, solo qualche volta prima d'ora.
"Una volta eravamo in studio insieme a Los Angeles. Non ricordo molto a parte che penso che Billy avesse appena acquistato una nuova Ferrari e ne andava molto orgoglioso. Ricordo che stavo fumando una sigaretta, guardavo questa Ferrari e pensavo: 'Non mi piacciono le auto. È solo una cazzo di auto', capisci cosa intendo?' ...".
Noel non è certo il più grande fan dei Pumpkins, ma gli piacciono alcuni brani di Mellon Collie and the Infinite Sadness, album del 1995 della band. "Mi piacciono 1979 e Tonight, Tonight. Ricordo quando la suonarono agli MTV Awards negli anni '90 con tutta l'orchestra. Pensavo: 'Wow, porca troia! Questo è bello!'. È anche sollevato dal fatto che D’Arcy Wretzky, la bassista, non parteciperà al tour. ";Mettiamola così", dice Noel. "Se lei fosse un ragazzo, si sarebbe presa un calcio nei coglioni".
1. Fort Knox (2017)
Gallagher inizia con un pezzo rock per lo più strumentale che ha scritto con la speranza che l'avrebbe registrata Kanye West. "È uscita proprio bene", dice Gallagher. "Ho pensato: 'Cazzo, diamola a quel tizio!'. Mi piace suonarla come prima canzone in scaletta. È un bel modo di preparare le cose. Non stai buttando via una grande hit. Di solito il sound è piuttosto merdoso nella prima canzone. Quindi fa bene al vecchio sound, amico, o com'è che si chiama, per mettere ordine al sound".
2. Holy Mountain (2017)
"Il giorno in cui l'ho scritta sapevo che sarebbe stato un singolo e sapevo che sarebbe stata dannatamente bella dal vivo". La canzone si ispira a Chewing Gum Kid, brano dimenticato degli anni '60 degli Ice Cream che Noel ha scoperto grazie al suo produttore David Holmes. "Non l'aveva mai sentita nessuno. Conosco un bel po' la musica, devo dire. Quindi se non l'avevo mai sentita, sostanzialmente non era molto stravagante. Ma ovviamente appena l'ho menzionata io lo è diventata". Quel brano degli anni '60 è stato condiviso subito su Internet dai fan. "Non era neanche su YouTube finché non ho pubblicato il mio singolo. Com'è costume per tutti questi stronzi teste di cazzo di Internet. Perché non andate a mettere la vostra cazzo ditesta nel tritacarne, cazzoni?".
3. Black Star Dancing (2019)
Con un groove che si ispira in parte agli INXS e agli U2, con un giro di basso affine a Fashion di David Bowie, questo pezzo ha deluso alcuni fan di lunga data di Noel, al quale, però, la cosa non importa. "Se non provi a riscrivere Wonderwall la gente fa: 'Oh, porca troia! È musica disco!'. A dire il vero è il mio singolo che ha avuto più successo. Rivolgo il dito medio al pubblico".
Noel afferma che quando la canzone è eseguita dal vivo "suona più grintosa e un po' più guidata dalla chitarra, pereché ci sono due chitarristi. Ragazzo, è canzone dannatamente grandiosa. È buffo quando ai concerti vedi le coppie e ti rendi conto che la ragazza è proprio presa dal brano e il ragazzo - che è un po' un macho, come il fan casuale degli Oasis - scuote la testa con riluttanza pensando: 'Questo pezzo non mi piace proprio, ma mi piace proprio tanto, cazzo!' ...".
4. The Importance of Being Idle (2005)
La canzone risalente ai penultimi Oasis cantata a gran voce riceve sempre una calda accoglienza dal pubblico. "È incredibile vedere ragazzi tra la folla", osserva Noel. "Pensi: 'Aspetta un attimo, avevi 10 anni, cazzo, quando ci siamo sciolti!'. Mi affascina, mi fa pensare che quando ho scritto quelle canzoni ho azzeccato. Da cantautore provo a essere quanto più inclusivo e universale possibile quando compongo i testi. Canzoni come quella trascendono le generazioni, quindi sotto quell'aspetto sto facendo le cose per bene".
5. Dead in the Water (2017)
Registrata a Dublino, è la bonus track di Who Built The Moon?, l'ultimo album di Noel. "Tutti ne vanno matti, ma è nata per puro caso. Ricordo che mi beccavo i commentini merdosi dei giornalisti che dicevano che era un pezzo acustico. Dico sempre che quello che scrivono i giornalisti non è mica il mondo, cazzo. Non decidono loro, decide la gente. Quindi senza offesa: andate a fanculo".
6. Whatever (1994)
Non è mai stata una hit negli USA, ma è "una cazzo di canzone popolarissima in Inghilterra". Segna l'inizio di quella che, in scaletta, Noel definisce "la sezione karaoke". "Non devo fare un granchém solo strimpellare gli accordi iniziali di un po' di canzoni e poi è la folla a prendere il sopravvento. Non è una delle mie canzoni preferite, non è che attenda particolarmente il momento in cui la suono dal vivo, ma la gente ha deciso che è dannatamente incredibile ed quello che vuole sentire. E noi glielo diamo".
7. Wonderwall (1995)
Con un groove che si ispira in parte agli INXS e agli U2, con un giro di basso affine a Fashion di David Bowie, questo pezzo ha deluso alcuni fan di lunga data di Noel, al quale, però, la cosa non importa. "Se non provi a riscrivere Wonderwall la gente fa: 'Oh, porca troia! È musica disco!'. A dire il vero è il mio singolo che ha avuto più successo. Rivolgo il dito medio al pubblico".
Noel afferma che quando la canzone è eseguita dal vivo "suona più grintosa e un po' più guidata dalla chitarra, pereché ci sono due chitarristi. Ragazzo, è canzone dannatamente grandiosa. È buffo quando ai concerti vedi le coppie e ti rendi conto che la ragazza è proprio presa dal brano e il ragazzo - che è un po' un macho, come il fan casuale degli Oasis - scuote la testa con riluttanza pensando: 'Questo pezzo non mi piace proprio, ma mi piace proprio tanto, cazzo!' ...".
4. The Importance of Being Idle (2005)
La canzone risalente ai penultimi Oasis cantata a gran voce riceve sempre una calda accoglienza dal pubblico. "È incredibile vedere ragazzi tra la folla", osserva Noel. "Pensi: 'Aspetta un attimo, avevi 10 anni, cazzo, quando ci siamo sciolti!'. Mi affascina, mi fa pensare che quando ho scritto quelle canzoni ho azzeccato. Da cantautore provo a essere quanto più inclusivo e universale possibile quando compongo i testi. Canzoni come quella trascendono le generazioni, quindi sotto quell'aspetto sto facendo le cose per bene".
5. Dead in the Water (2017)
Registrata a Dublino, è la bonus track di Who Built The Moon?, l'ultimo album di Noel. "Tutti ne vanno matti, ma è nata per puro caso. Ricordo che mi beccavo i commentini merdosi dei giornalisti che dicevano che era un pezzo acustico. Dico sempre che quello che scrivono i giornalisti non è mica il mondo, cazzo. Non decidono loro, decide la gente. Quindi senza offesa: andate a fanculo".
6. Whatever (1994)
Non è mai stata una hit negli USA, ma è "una cazzo di canzone popolarissima in Inghilterra". Segna l'inizio di quella che, in scaletta, Noel definisce "la sezione karaoke". "Non devo fare un granchém solo strimpellare gli accordi iniziali di un po' di canzoni e poi è la folla a prendere il sopravvento. Non è una delle mie canzoni preferite, non è che attenda particolarmente il momento in cui la suono dal vivo, ma la gente ha deciso che è dannatamente incredibile ed quello che vuole sentire. E noi glielo diamo".
7. Wonderwall (1995)
"Suoni i tre secondi di apertura del brano e tutti fanno: 'Bene, è per questo che siamo venuti, cazzo!'. Tutti i grandi artisti hanno uno di quei pezzi. Io sono fortunato ad averne cinque. E, ironia della sorte, col cazzo che è la mia canzone preferita!".
8. Half the World Away (1994)
Gallagher la scrisse con in testa This Guy’s in Love With You di Burt Bacharach e ne va ancora fiero 25 anni dopo. "Ha sostanzialmente gli stessi accordi di quella canzone. Ho aggirato il copyright per non essere querelato. La canzone è in sé è un cazzo di tesoro nazionale. Mi sento proprio fortunato ad aver messo a frutto tutti i miei sforzi anni e anni fa, quando francamente gli altri Oasis erano dannatamente ubriachi e strafatti il più delle volte".
9. Don’t Look Back in Anger (1995)
La hit degli Oasis è divenuto l'inno all'unità dopo l'attentato terroristico di Manchester del 2017. "È una canzone dannatamente straordinaria nel senso che ha messo insieme la gente dopo la tragedia", rileva Noel. "I miei istinti all'epoca mi hanno portato a iniziare a farla in acustico in modo che la gente non dovesse gridare più forte per coprire la band. Tirano fuori quello che hanno, qualunque cosa abbiano dentro di sé".
10. All You Need Is Love (1967)
Gli Oasis chiudevano le loro esibizioni con I Am the Walrus e oggi Noel Gallagher da solista conclude le performance con un'altra canzone del tour di Magical Mystery, All You Need Is Love. "Farlo senza alcuna ironia è incredibile", dice Noel a proposito del classico di John Lennon. "Se mai dovessi dubitare di quanto fosse geniale quel tizio, mi basta rileggere quel testo. Chi altro ti tira fuori quella roba?".
8. Half the World Away (1994)
Gallagher la scrisse con in testa This Guy’s in Love With You di Burt Bacharach e ne va ancora fiero 25 anni dopo. "Ha sostanzialmente gli stessi accordi di quella canzone. Ho aggirato il copyright per non essere querelato. La canzone è in sé è un cazzo di tesoro nazionale. Mi sento proprio fortunato ad aver messo a frutto tutti i miei sforzi anni e anni fa, quando francamente gli altri Oasis erano dannatamente ubriachi e strafatti il più delle volte".
9. Don’t Look Back in Anger (1995)
La hit degli Oasis è divenuto l'inno all'unità dopo l'attentato terroristico di Manchester del 2017. "È una canzone dannatamente straordinaria nel senso che ha messo insieme la gente dopo la tragedia", rileva Noel. "I miei istinti all'epoca mi hanno portato a iniziare a farla in acustico in modo che la gente non dovesse gridare più forte per coprire la band. Tirano fuori quello che hanno, qualunque cosa abbiano dentro di sé".
10. All You Need Is Love (1967)
Gli Oasis chiudevano le loro esibizioni con I Am the Walrus e oggi Noel Gallagher da solista conclude le performance con un'altra canzone del tour di Magical Mystery, All You Need Is Love. "Farlo senza alcuna ironia è incredibile", dice Noel a proposito del classico di John Lennon. "Se mai dovessi dubitare di quanto fosse geniale quel tizio, mi basta rileggere quel testo. Chi altro ti tira fuori quella roba?".
traduzione by oasisnotizie - Source: David Wolff - Rolling Stone USA
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