Quinto dei nostri post sull'intervista che il 7 ottobre a Bogotà Noel
Gallagher ha rilasciato ad Alejandro Marín per Bilingual
podcast, programma di The Music Pimp, sito colombiano. L'audio della
chiacchierata è disponibile alla fine di questo post (PARTE 1 qui, PARTE 2 qui, PARTE 3 qui, PARTE 4 qui).
In questa parte dell'intervista Noel parla dell'amicizia con Paul Weller e di come è nata l'idea di coinvolgerlo per il nuovo disco e della collaborazione con i Chemical Brothers negli anni '90. Poi dice: "Io, Paul e Johnny Marr siamo gli ultimi di una razza morente".
In questa parte dell'intervista Noel parla dell'amicizia con Paul Weller e di come è nata l'idea di coinvolgerlo per il nuovo disco e della collaborazione con i Chemical Brothers negli anni '90. Poi dice: "Io, Paul e Johnny Marr siamo gli ultimi di una razza morente".
PARTE 5
SULLE COLLABORAZIONI E SU PAUL WELLER
"Cosa penso della musica elettronica come quella dei Chemical Brothers (famosa la collaborazione per il brano Setting Sun del 1997, ndr)? Non esco fuori dalla mia strada per lavorare con altre persone, ma nel caso dei Chemical Brothers mi chiesero loro di collaborare alla scrittura e risposi: 'Sì, cazzo!'. Spesso pensavo che me l'avrebbero chiesto più persone, ma non me lo chiede mai nessuno, il che va bene: non me ne frega un cazzo in realtà. Di solito lavoro con amici: Paul Weller, Johnny Marr, Goldie, Chemical Brothers, Gorillaz. Non è qualcosa che vado a cercare, ma è bello farlo, perché è bello vedere altre persone in studio e come lavorano. Puoi vedere se puoi imparare qualcosa".
"Paul
Weller suona per il mio primo singolo di questo album. Se è il mio
eroe? È mio vicino di casa da nove anni. Viveva dall'altra parte della
strada, lo vedevo in cucina. Ora si è trasferito dietro l'angolo. Siamo
amici. Era un eroe quando io ero ragazzo, sul muro avevo i suoi poster,
ma ora quella cosa l'abbiamo lasciata alle spalle. È ancora un gran
cazzo di tipo, è una persona di cui si desidera il rispetto e la cui
considerazione. È stato il primo a sentire questo mio disco e il primo
al telefono a dirmi: 'Cazzo, Holy Mountain!'. Mi ha chiamato e mi ha
chiesto: 'L'hai finito?'. E io: 'No, ci stiamo lavorando un po' su'. Mi
ha fatto: 'Per favore, fammi collaborare'. E io: 'Avanti!'. Suona un po'
di organo nel secondo verso e nel finale. È un gran tipo: io, lui e
Johnny Marr siamo gli ultimi di una razza morente, gli ultimi che ancora
si scrivono le cazzo di canzoni da soli, quelli che vengono da grandi
band fondamentali. Jam, Smiths e Oasis. E lo fanno ancora".
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Nessun commento:
Posta un commento