Continuiamo i nostri post sull'intervista che il 7 ottobre a Bogotà Noel Gallagher ha rilasciato ad Alejandro Marín per Bilingual
podcast, programma di The Music Pimp, sito colombiano. L'audio della
chiacchierata è disponibile alla fine di questo post. (PARTE 1 qui)
PARTE 2
SUL MONDO DELLA MUSICA NEL FUTURO E OGGI
Noel: "Dove
andremo a finire con l'industria musicale? Non lo so. Penso che entro
la fine di questo decennio la gente non comprerà più i dischi. Penso che
molto sarà in streaming. Non sono sicuro che la gente pagherà per la
musica, ma io provo a tenermi fuori dall'industria musicale. Non ne sono
coinvolto, onestamente non mi fotte un cazzo di ciò che succede lì. Non
sono sotto contratto con nessuna casa discografica, non ho contratti
discografici in corso. Quindi faccio la cosa mia, in un modo leggermente
rischioso e pop art, dove poi tiro fuori roba così ed è incredibile".
Noel a San Paolo del Brasile il 19 ottobre |
"Non è una cosa adatta a me. Poi devi avere a
che fare con idioti che vogliono sapere che cazzo fai. Se avessi
pubblicato quel disco con un'etichetta major sai cosa avrebbero fatto?
Me l'avrebbero restituito e mi avrebbero chiesto: 'Non puoi scrivere
qualcosa di simile a Wonderwall o Don't Look Back in Anger?'. Forse ho
un po' esagerato, ma le case discografiche sono solo una banca in
realtà: ci vai per prendere in prestito dei soldi. E neanche allora
detieni i diritti delle tue canzoni, quindi che cazzo? Chi cazzo te la
fa fare?".
"È nostalgia o musica pop senza senso, con
quella cazzo di orribile influenza americana. C'è un motivo se tutta la
musica pop suona tutta uguale: è scritta tutta dagli stessi sei cazzo di
tizi, perché nessuno si scrive le canzoni da solo ormai. Non è rimasta
letteralmente neanche una persona come me nel mondo della musica. Tutti
collaborano con altri alla scrittura di canzoni. È una disgrazia, cazzo.
Quindi non hai modo di conoscere l'artista di cui sei appassionato. Non
capisci quali siano i suoi pensieri, perché - cazzo! - cantano i testi
di qualcun altro. Artisti così non fanno per me".
"L'album
sta morendo con lo streaming? Penso che per gente come me non accadrà,
perché io sono considerato un artista da album, quindi è diverso. Justin
Bieber? La gente è interessata ai suoi cazzo di album o ai suoi
singoli? È interessata ai singoli. Quindi è una mentalità diversa:
quando la gente guarda quella bellissima persona lì (Noel, ndr) pensa:
'Mi piacciono i suoi album', quando guarda Justin Bieber invece ...
Comunque penso che non smetterò di fare dischi. O forse sì. Non lo so".
Rimani sintonizzato per le altre parti della chiacchierata.
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