Intervista di Jordan Runtagh di people.com a Liam Gallagher - traduzione italiana di oasisnotizie
Cosa ti ha fatto decidere che fosse giunta l'ora di tornare in studio dopo tutto questo tempo?
Penso che dopo che i Beady Eye erano entrati tipo in coma avessi bisogno di tempo libero per affrontare le questioni riguardanti la mia vita personale. Poi dopo aver risolto tutto quello ho pensato: "È ora di fare un disco!". Mi sono imbattuto in un paio di pezzi, uno di nome Bold e uno di nome When I'm in Need, e ho pensato che non fossero male. Sono andato ad incontrare il produttore Greg Kurstin e ho fatto alcuni pezzi con lui e sono tipo rientrato nel ciclo. Non c'è un momento perfetto per farlo, è solo parso naturale.
Per molti versi non avevi mai "rallentato" da quando avevi iniziato con gli Oasis. Il tempo libero ti ha cambiato la prospettiva?
Sì. Ovviamente mi sarebbe piaciuto che i Beady Eye fossero un successo, ma non era destino. Penso che il tempo libero mi abbia fatto molto bene. Come artista sono piuttosto schietto: o un cantante o un linguacciuto o come cazzo mi vuoi chiamare. Penso che anche la gente avesse bisogno di prendersi una pausa da me, quindi penso che abbia fatto molto bene a tutti. Non sono una di quelle persone che brama la fama e roba simile. Quindi faremo il disco, lo porteremo in giro e poi staremo di nuovo un po' alla larga dalle persone. Forse imboccheremo di nuovo quella strada, ma di sicuro non ne faremo un altro subito dopo. Tutti hanno bisogno di una tregua, penso. Ma sono felice di essere tornato e sono felice di essere lassù a cantare. È quello che mi hanno messo qui, amico: cantare canzoni. Si spera che possa farlo per il resto della mia esistenza.
Trovi terapeutico scrivere canzoni?
Sì. Semplicemente tiro fuori la mia chitarra e mi faccio una suonatina e vedo cosa succede. Tiro fuori il mio dittafono e vedo dove si va. Non sono uno di quelle persone che camminano per casa grattandosi la testa e facendo: "Porca troia, se non scriverò più un'altra canzone dovrò buttarmi dal ponte più vicino". Prendo o lascio, capisci? Non mi ci vedo come cantautore, mi vedo come un cantante più di ogni altra cosa. Finché là fuori ci sarà gente desiderosa di lavorare con me e scrivermi un po' di canzoni, mi andrà bene. Mi piace scrivere canzoni, ma non mi siedo lì a trascorrere notti insonni come fanno dei compositori che pensano: "Oh, e se non dovessi più scrivere una canzone?". Quello a me non succede.
È mai una sfida per te cantare canzoni scritte da qualcun altro? Una canzone deve sempre significare qualcosa per te o i migliori cantanti hanno sempre il tocco dell'attore dentro di sé?
Penso che quello sia vero, anche se io sicuramente non so cosa significhino metà delle canzoni. Supersonic? Non so cosa voglia dire. Champagne Supernova? Non so cosa significhi molta roba. Non so neanche cosa significhi Bold! So cantare qualsiasi cosa e significherà qualcosa per via del modo in cui la canto. La canto con passione e allora significa qualcosa. Quando guardavo i testi non facevo: "Di cosa parla questo?". Non chiedevo ad Andrew Wyatt o a quegli altri tizi: "Di cosa parla?". Semplicemente procedevo e li cantavo e significano delle cose, capisci cosa intendo? Mi piacciono le cose che non significano nulla. Non tutte le cose devono avere dietro un significato. La vita: cosa significa? nessuno lo sa. È solo come noi la interpretiamo. Per essere onesti con te, ogni canzone che io abbia cantato ha una sorta di significato. Tutto significa qualcosa per me, anche se non so cosa.
In cosa lavorare come artista solista è diverso da lavorare come band?
Anche negli Oasis era Noel ad occuparsi della maggior parte della fase di composizione. Non si trattava sempre di me, quindi io sono piuttosto disponibile a passare il testimone a gente che aiuti a fare un disco. Era sostanzialmente la stessa cosa, onestamente. Io facevo la mia comparsa quando c'era bisogno di me e me ne andavo quando non c'era. Non ero una di quelle persone che fanno: "Sono una one-man band!". Sono andato a Los Angeles, ho fatto un po' di scrittura e un po' di canto e poi me ne sono andato e ho lasciato sistemare tutto a loro. È stata quasi la stessa identica cosa.
Alcune settimane fa ero al Rough Trade di Brooklyn per il tuo concerto. La tua nuova band suona incredibile. Hai Jay Mehler, con cui hai lavorato nei Beady Eye, alla chitarra, Drew McConnell dei Libertines al basso, Mike Moore alla chitarra, Dan McDougall alla batteria e Chris Madden alla tastiera. Cosa cerchi quando metti insieme una band?
Ho una band eccezionale, amico. Abbiamo messo insieme la band verso la fine del disco. Sono bravi musicisti e sono una manica di bravi ragazzi. Tengono la testa bassa e continuano con il lavoro, capisci cosa intendo? Sono davvero fortunato ad averli con me. ovviamente devi avere il look: dobbiamo far vedere che siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda, ma la cosa più importante è che ci siano dentro. Anche se hai talento, non devi essere il miglior musicista del mondo se hai lo spirito.
Gli Oasis non erano i migliori musicisti. Della prima formazione degli Oasis - Bonehead e Guigsy e perfino io e Noel - nessuno di noi era super supertalentuoso come musicista. Noel era un buon compositore e io ero un buon cantante, ma anche così non eravamo poi così grandiosi. Ma avevamo un cazzo di grande spirito. Si tratta più dello spirito, in realtà. Deve essere grezzo. In giro ci sono molti virtuosi che sanno suonare di tutto, ma non ne esce mai nulla in realà. Io voglio mantenere quella rozzezza.
A parte il tuo album, nelle chart non c'è molto rock in questo momento. Cosa faresti per riparare il rock 'n' roll?
Semplicemente smettere di fare musica dance. Se vuoi essere rock 'n' roll e suonare rock 'n' roll almeno accendi le tue chitarre e usale un po' invece di preoccuparti dannatamente delle tue mosse di ballo. Tieni giù la testa e canta a squarciagola, cazzo, come Steve Jones. Non mi importa del business, fanculo il business. La metà di questi musicisti hanno tolto gli occhi dalla palla e guardano le statistiche dicendo: "Oh, quanti stanno riproducendo in streaming? Quanti stanno ascoltando?" quando dovrebbero essere nel cazzo di studio a scrivere belle canzoni. Pensano troppo al lato business e non è a quello che penso io.
Non credo che il rock in sé sia in cattivo stato. È stato sempre figo dalle mie parti. E lo dimostra il fatto che siamo stati al primo posto in Inghilterra. Un album di chitarra ha ridotto in frantumi tutta la top 40. Quindi la prova è la pagnotta nel forno: la guitar music o il rock 'n' roll o come tu lo voglia chiamare è ancora in salute. Magari non ne sono piene tutte le chart, ma il disco al primo posto è il mio. Quindi eccoci qua, cazzo. Posso solo parlare in base alla mia esperienza, ma penso stia facendo bene, quindi si spera che inneschi qualcosa.
Penso che dopo che i Beady Eye erano entrati tipo in coma avessi bisogno di tempo libero per affrontare le questioni riguardanti la mia vita personale. Poi dopo aver risolto tutto quello ho pensato: "È ora di fare un disco!". Mi sono imbattuto in un paio di pezzi, uno di nome Bold e uno di nome When I'm in Need, e ho pensato che non fossero male. Sono andato ad incontrare il produttore Greg Kurstin e ho fatto alcuni pezzi con lui e sono tipo rientrato nel ciclo. Non c'è un momento perfetto per farlo, è solo parso naturale.
Per molti versi non avevi mai "rallentato" da quando avevi iniziato con gli Oasis. Il tempo libero ti ha cambiato la prospettiva?
Sì. Ovviamente mi sarebbe piaciuto che i Beady Eye fossero un successo, ma non era destino. Penso che il tempo libero mi abbia fatto molto bene. Come artista sono piuttosto schietto: o un cantante o un linguacciuto o come cazzo mi vuoi chiamare. Penso che anche la gente avesse bisogno di prendersi una pausa da me, quindi penso che abbia fatto molto bene a tutti. Non sono una di quelle persone che brama la fama e roba simile. Quindi faremo il disco, lo porteremo in giro e poi staremo di nuovo un po' alla larga dalle persone. Forse imboccheremo di nuovo quella strada, ma di sicuro non ne faremo un altro subito dopo. Tutti hanno bisogno di una tregua, penso. Ma sono felice di essere tornato e sono felice di essere lassù a cantare. È quello che mi hanno messo qui, amico: cantare canzoni. Si spera che possa farlo per il resto della mia esistenza.
Trovi terapeutico scrivere canzoni?
Sì. Semplicemente tiro fuori la mia chitarra e mi faccio una suonatina e vedo cosa succede. Tiro fuori il mio dittafono e vedo dove si va. Non sono uno di quelle persone che camminano per casa grattandosi la testa e facendo: "Porca troia, se non scriverò più un'altra canzone dovrò buttarmi dal ponte più vicino". Prendo o lascio, capisci? Non mi ci vedo come cantautore, mi vedo come un cantante più di ogni altra cosa. Finché là fuori ci sarà gente desiderosa di lavorare con me e scrivermi un po' di canzoni, mi andrà bene. Mi piace scrivere canzoni, ma non mi siedo lì a trascorrere notti insonni come fanno dei compositori che pensano: "Oh, e se non dovessi più scrivere una canzone?". Quello a me non succede.
È mai una sfida per te cantare canzoni scritte da qualcun altro? Una canzone deve sempre significare qualcosa per te o i migliori cantanti hanno sempre il tocco dell'attore dentro di sé?
Penso che quello sia vero, anche se io sicuramente non so cosa significhino metà delle canzoni. Supersonic? Non so cosa voglia dire. Champagne Supernova? Non so cosa significhi molta roba. Non so neanche cosa significhi Bold! So cantare qualsiasi cosa e significherà qualcosa per via del modo in cui la canto. La canto con passione e allora significa qualcosa. Quando guardavo i testi non facevo: "Di cosa parla questo?". Non chiedevo ad Andrew Wyatt o a quegli altri tizi: "Di cosa parla?". Semplicemente procedevo e li cantavo e significano delle cose, capisci cosa intendo? Mi piacciono le cose che non significano nulla. Non tutte le cose devono avere dietro un significato. La vita: cosa significa? nessuno lo sa. È solo come noi la interpretiamo. Per essere onesti con te, ogni canzone che io abbia cantato ha una sorta di significato. Tutto significa qualcosa per me, anche se non so cosa.
In cosa lavorare come artista solista è diverso da lavorare come band?
Anche negli Oasis era Noel ad occuparsi della maggior parte della fase di composizione. Non si trattava sempre di me, quindi io sono piuttosto disponibile a passare il testimone a gente che aiuti a fare un disco. Era sostanzialmente la stessa cosa, onestamente. Io facevo la mia comparsa quando c'era bisogno di me e me ne andavo quando non c'era. Non ero una di quelle persone che fanno: "Sono una one-man band!". Sono andato a Los Angeles, ho fatto un po' di scrittura e un po' di canto e poi me ne sono andato e ho lasciato sistemare tutto a loro. È stata quasi la stessa identica cosa.
Alcune settimane fa ero al Rough Trade di Brooklyn per il tuo concerto. La tua nuova band suona incredibile. Hai Jay Mehler, con cui hai lavorato nei Beady Eye, alla chitarra, Drew McConnell dei Libertines al basso, Mike Moore alla chitarra, Dan McDougall alla batteria e Chris Madden alla tastiera. Cosa cerchi quando metti insieme una band?
Ho una band eccezionale, amico. Abbiamo messo insieme la band verso la fine del disco. Sono bravi musicisti e sono una manica di bravi ragazzi. Tengono la testa bassa e continuano con il lavoro, capisci cosa intendo? Sono davvero fortunato ad averli con me. ovviamente devi avere il look: dobbiamo far vedere che siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda, ma la cosa più importante è che ci siano dentro. Anche se hai talento, non devi essere il miglior musicista del mondo se hai lo spirito.
Gli Oasis non erano i migliori musicisti. Della prima formazione degli Oasis - Bonehead e Guigsy e perfino io e Noel - nessuno di noi era super supertalentuoso come musicista. Noel era un buon compositore e io ero un buon cantante, ma anche così non eravamo poi così grandiosi. Ma avevamo un cazzo di grande spirito. Si tratta più dello spirito, in realtà. Deve essere grezzo. In giro ci sono molti virtuosi che sanno suonare di tutto, ma non ne esce mai nulla in realà. Io voglio mantenere quella rozzezza.
A parte il tuo album, nelle chart non c'è molto rock in questo momento. Cosa faresti per riparare il rock 'n' roll?
Semplicemente smettere di fare musica dance. Se vuoi essere rock 'n' roll e suonare rock 'n' roll almeno accendi le tue chitarre e usale un po' invece di preoccuparti dannatamente delle tue mosse di ballo. Tieni giù la testa e canta a squarciagola, cazzo, come Steve Jones. Non mi importa del business, fanculo il business. La metà di questi musicisti hanno tolto gli occhi dalla palla e guardano le statistiche dicendo: "Oh, quanti stanno riproducendo in streaming? Quanti stanno ascoltando?" quando dovrebbero essere nel cazzo di studio a scrivere belle canzoni. Pensano troppo al lato business e non è a quello che penso io.
Non credo che il rock in sé sia in cattivo stato. È stato sempre figo dalle mie parti. E lo dimostra il fatto che siamo stati al primo posto in Inghilterra. Un album di chitarra ha ridotto in frantumi tutta la top 40. Quindi la prova è la pagnotta nel forno: la guitar music o il rock 'n' roll o come tu lo voglia chiamare è ancora in salute. Magari non ne sono piene tutte le chart, ma il disco al primo posto è il mio. Quindi eccoci qua, cazzo. Posso solo parlare in base alla mia esperienza, ma penso stia facendo bene, quindi si spera che inneschi qualcosa.
Ad alcuni tuoi concerti ho visto ragazzi che non erano neanche nati quando gli Oasis pubblicavano i loro primi album. Come ci si sente a sapere di ispirare un'intera generazione nuova?
Quello significa molto per me, amico. Sono la seconda generazione di fan degli Oasis. Come ho fatto con la prima, non li deluderò. O la terza, non deluderò neanche loro. Con le canzoni giuste e lo spirito giusto sono il tuo uomo. Finché riesco a continuare con la voce. Ogni tanto mi prendo un paio di pause, recupero e poi riparto, ma se ho le canzoni giuste sono intoccabile, cazzo.
Se questo album fosse spuntato lì così e nessuno vi avesse prestato tanta attenzione sarei rimasto fottuto. Personalmente avrei fatto: "Non penso di avere lo spirito per andare a farne un altro". Ma sembra che tutti vogliano un altro disco di Liam Gallagher, quindi chi sono io per negarlo a loro?
Spero che capiscano che io sono una cosa seria. Per come la vedo si tratta proprio dell'universo, amico. Sono stato bravo con il rock 'n' roll e il rock 'n' roll è stato bravo con me. Il rock 'n' roll mi ha salvato la vita: lo ha fatto in molte occasioni. La gente ha vissuto cose peggiori, ma negli ultimi quattro anni avevo un pochino smarrito la mia strada. Ora le cose sono cambiate ed è stato di nuovo bello. Si spera che io sia bravo con lui. I fan sono fighi, amico. Essere fan di Liam Gallagher deve essere proprio un lavoro duro, cazzo. Ma lascia che ti dica che essere Liam Gallagher è ancora più duro, perché devo vivere con me 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 (ride, ndr).
A molta gente non piace la fama, ma tu sembri fatto per la fama. Qual è il tuo rapporto con la fama?
Non mi faccio coinvolgere da questo, in realtà. Quando ho iniziato negli anni '90 ovviamente era fantastico. Entri a Londra e hai tutte queste feste e tutta quella roba, ma me ne sono stufato presto. Ho pensato subito: "Ehh, questo non fa per me". Oggigiorno rimango tra me e me. Mi alzo al mattino, esco per la mia corsa, torno e io e la mia ragazza semplicemente facciamo quello che facciamo. Quando usciamo non andiamo in posti pieni di cazzo di idioti, capisci cosa intendo? Rimaniamo nel nostro buco tra i boschi. Quindi rifiutiamo molti di quei party tra vip perché non è proprio una cosa vera, no?
Quanto alla fama, è figa, ma la tengo a distanza di sicurezza. Se qualcuno viene da me e mi fa: "Mi piace la tua giacca" o "Dove hai preso quelle scarpe?" o "Mi piace il tuo disco" non sono una di quelle persone che fa: "Ooo, vai via!". Sono la prima persona che va a farsi una chiacchierata con loro, perché sarei un bugiardo se non mi piacesse essere riconosciuto e apprezzato, senza dubbio. A chi non piace essere apprezzato? Quindi quella cosa mi piace, ma non sarò mai una di quelle persone che la menano con le fatiche derivanti dalla fama. Pensi: "Cazzo, non lamentarti del fatto di frequentare feste di vip. Vai e goditi la serata fuori". Le uniche persone che si lamentano della fama sono le persone che sono dentro la bolla. Pensi: "Trascorri questa serata fuori, amico. Stai a casa e riposati!".
Per uno che ne ha passate quante ne hai passate tu, cos'è per te il successo oggi?
Be', c'è la vita e c'è la musica. Con la musica c'è la possibilità di uscire e andare in studio con buoni compositori e imparare il mio mestiere stando con loro e uscendo a fare dei bei concerti.
Ovviamente vuoi che il tuo sia un disco da primo posto. Io voglio solo che la gente ami ciò che faccio e lo capisca veramente. Molta gente compra un disco solo perché molta gente compra comunque qualunque cosa. Ma amo la gente che lo porta proprio a casa e lo tiene nel cuore e nell'anima e ascolta le canzoni e fa: "Porca troia, questa canzone significa qualcosa per me". Quindi è in base a quello che giudico il successo. Ma d'altra parte per essere vivi ed essere in grado di fare queste cose devi competere per vincere, no?
Source: people.com - traduzione italiana di oasisnotizie
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